domenica 9 fumetto + venerdì 14 marzo Lipperini

domenica 9 marzo la libreria sarà aperta dalle 14 alle 18 in occasione di Bilbolbul

Alle pareti la mostra di Gabriella Giandelli, sui tavoli una selezione di fumetti di Gianni De Luca e degli altri autori presenti al Festival del fumetto, in vendita anche il cofanetto di Matite per la radio, edito in occasione del 20° compleanno di Città del Capo Radio Metropolitana.

Fra le 17 e le 18

Africa e Mediterraneo in collaborazione

con la Libreria Trame e l’Associazione Hamelin

presenta

“Goorgoorlou, un eroe senegalese” di T.T. Fons

T.T. Fons è un fumettista senegalese molto amato nel suo paese. L’autore sarà in Italia per presentare il suo ultimo album pubblicato per la prima volta in italiano.

Goorgoorlou rappresenta l’uomo medio senegalese, l’eterno disoccupato, che si arrabatta lungo le strade di Dakar con l’obiettivo di recuperare qualche soldo per il sostentamento quotidiano della famiglia. Accanto a lui troviamo ovviamente sua moglie Diek, suo figlio Modou Goor, il suo amico Tapha, ma anche altri personaggi più o meno famosi.

Il personaggio di Fons ha avuto un grandissimo successo nel suo paese, grazie alla pubblicazione sul settimanale satirico “Le Cafard libéré” e alla trasposizione del fumetto in un telefilm trasmesso quotidianamente alla Radio Télévision Sénégalaise.

Venerdì 14 marzo alle 17,30
presso la nostra libreria
Valerio Evangelisti presenterà Loredana Lipperini e il suo libro “Ancora dalla parte delle bambine” (Ediz Feltrinelli)

Le eroine dei fumetti le invitano a essere belle. Le loro riviste propongono test sentimentali e consigli su come truccarsi. Nei loro libri scolastici, le mamme continuano ad accudire la casa per padri e fratelli. La pubblicità le dipinge come piccole cuoche. Le loro bambole sono sexy e rispecchiano (o inducono) i loro sogni.
Questo è il mondo delle nuove bambine.
Negli anni settanta, Elena Gianini Belotti raccontò come l’educazione sociale e culturale all’inferiorità femminile si compisse nel giro di pochi anni, dalla nascita all’ingresso nella vita scolastica.
Le cose non sono cambiate, anche se le apparenze sembrano andare nella direzione contraria. Ad esempio, libri, film e cartoni propongono, certo, più personaggi femminili di un tempo: ma confinandoli nell’antico stereotipo della fata e della strega. Sembra legittimo chiedersi cosa sia accaduto negli ultimi trent’anni, e come mai coloro che volevano tutto (il sapere, la maternità, l’uguaglianza, la gratificazione) si siano accontentate delle briciole apparentemente più appetitose. E bisogna cominciare con l’interrogarsi sulle bambine: perché è ancora una volta negli anni dell’infanzia che le donne vengono indotte a consegnarsi a una docilità oggi travestita da rampantismo, a una certezza di subordine che persiste, e trova forme nuove persino in territori dove l’identità è fluida come il web.

Questa riflessione assai documentata ci è risultata amarissima e speriamo che all’incontro segua un animato dibattito.
Di sicuro alla fine ci sarà un brindisi.

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