NEWSLETTER dal 18 al 24 gennaio 2014 Oblomov, Cittadinanza e Polaroid

Rieccoci.
Si riparte con il gruppo di lettura, si parla di cittadinanza e di arte contemporanea in attesa di Arte Fiera con una nuova mostra.

Vi ricordiamo anche i nuovi orari della libreria.
Lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30.
Martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Sabato 18 gennaio alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si confronterà (per la seconda volta) sul libro “Oblomov” di Ivan Goncarov.

Martedì 21 gennaio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Jama Musse Jama “Cittadinanza è partecipazione” (bianca e volta edizioni).
L’autore ne parlerà con Mauro Sarti.

Venerdì 24 gennaio alle 18 in libreria
aperitivo per l’inaugurazione della personale fotografica, POLAROID di Marco Spaggiari, e presentazione del libro “Immaginazione tecnologica. Per un’estetica della Media Art” (Polistampa, 2012) di Luca Farulli.

Sabato 18 gennaio alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si confronterà (per la seconda volta) sul libro “Oblomov” di Ivan Goncarov.
Il gruppo è inclusivo e accogliente, chi fosse interessat* è benvenut*.

Martedì 21 gennaio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Jama Musse Jama “Cittadinanza è partecipazione” (bianca e volta edizioni).
L’autore ne parlerà con Mauro Sarti.

“Quarant’anni, ed era la mia prima volta”. Inizia così, con un evidente doppio senso, il resoconto del primo voto democratico di Jama Musse Jama. Da quella frase, da quelle poche, semplici, vibranti parole si dipanano i pensieri che gli affollavano la mente mentre si recava al seggio, le incomprensioni al limite dell’imbarazzo con gli agenti di polizia e gli scrutatori presenti, la sorpresa e la curiosità negli occhi degli altri votanti e, soprattutto, le sue emozioni e la conclusione di una lunga attesa.
Sedici anni. Sedici anni vissuti in una democrazia, la nostra, credendo nella partecipazione attiva dei cittadini, pur essendone escluso.
Sedici anni in cui ha studiato e lavorato, sedici anni in cui s’è costruito una famiglia. Sedici anni per ottenere la cittadinanza italiana e, con essa, il diritto al voto.
In Italia, come in altre democrazie occidentali, il voto è ormai considerato un diritto innato e, negli ultimi anni, di scarso peso specifico, come dimostra la crescita costante e apparentemente infinita dell’astensione. La vita di Jama Musse Jama ribalta tale prospettiva. La giovinezza vissuta in Somalia sotto una dittatura, la fuga in Italia, in un paese libero in cui rincorrere il desiderio di sentirsi pari agli altri, il sogno e l’ambizione di ottenere lo status di cittadino.
Il suo percorso per giungere alle emozioni provate nel metro quadro della cabina elettorale ci ricordano che quel diritto non è innato, ma è il frutto della lotta di generazioni di uomini e donne decisi a conquistarlo.
La questione della cittadinanza vista attraverso gli occhi di un migrante africano oggi finalmente italiano rappresenta inoltre un’interessante prospettiva per osservare la situazione del nostro paese, comprenderne i profondi mutamenti sociali e demografici in atto ed aprirsi a tale processo.

Jama Musse Jama (Jaamac Muuse Jaamac) si definisce un cittadino e uno scrittore italiano di origine somala.
Nato nel 1967 ad Hargeysa, in Somaliland, ha dovuto lasciare la terra natia all’inizio degli anni novanta a causa della guerra civile.
Da allora vive a Pisa, città in cui ha completato gli studi laureandosi in matematica e dove ha intrapreso la carriera di informatico coltivando il suo profondo interesse per l’etnomatematica.
E’ autore di saggi sulla situazione dei diritti umani del suo paese di origine. Il suo saggio “La libertà non è gratis”, pubblicato nel 2007, è stato premiato come miglior libro dell’anno in lingua somala.
E’ tra i fondatori ed organizzatori dell’Hargeysa International Book Fair ormai considerato l’evento culturale più importante dell’Africa orientale.

Mauro Sarti, giornalista, è professore a contratto di Giornalismo all’ Università di Bologna. E’ fondatore del service editoriale Agenda di Bologna e responsabile dell’ufficio di corrispondenza per l’Emilia-Romagna dell’agenzia di stampa Redattore Sociale

Venerdì 24 gennaio alle 18 in libreria
aperitivo per l’inaugurazione della personale fotografica, POLAROID di Marco Spaggiari, che cercherà di trovare riscontri teorici nella presentazione del libro “Immaginazione tecnologica. Per un’estetica della Media Art” (Polistampa, 2012) di Luca Farulli.
L’incontro avrà luogo sotto forma di dibattito teorico-artistico partendo dalla presentazione del libro a cura di Giorgio Maragliano, passando poi attraverso le considerazioni svolte dall’autore Luca Farulli, per giungere alle ragioni che continuano a sostenere il lavoro fotografico.

Luca Farulli (Firenze, 1956) è titolare della cattedra di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e Research Associate presso l’Istituto IZKT dell’Università di Stoccarda. Si è dedicato al tema del colore ed è esperto di estetica dell’arte elettronica. Tra i suoi principali scritti: Burckhardt e Nietzsche, Firenze, Polistampa, 1998; L’occhio di Goethe. La ‘Teoria dei colori’, Pisa, Ets, 1998; Colorito: An Interactive Renaissance of color [assieme a Frank Nack], Corazzano, Titivillus, 2010; Il brusio delle immagini: per una strategia di avvicinamento all’opera d’arte elettronica, “Iride”, XXIV, 62, 2011, Immaginazione tecnologica. Per un’estetica della Media Art, Firenze, Polistampa, 2012.

Giorgio Maragliano (Roma, 1957), dottore di ricerca in Estetica, con una tesi sui fondamenti filosofici della teoria dell’arte nel Cinquecento, ha curato l’edizione italiana di Plastica di J. G. Herder, il numero monografico della “Rivista di Estetica” (n.s., n. 16, 2001) e dei “quaderni di estetica & ermeneutica” (2, 2006: entrambe con F. Luisetti) dedicato al Museo. E’ stato, inoltre, curatore di numerose mostre d’arte contemporanea svolgendo attività saggistica in ambito filosofico e di teoria dell’arte. Svolge attività d’insegnamento.

Marco Spaggiari (Correggio, 1974), ha studiato Pittura (M. Pulini) presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove conclude il percorso curricolare di secondo livello discutendo una tesi dal titolo “L’atto fotografico, coscienza del mondo” (Estetica e New Media). Pittore dalla decennale esperienza, tra le ultime esposizioni si segnala “Polaroid”: una personale di fotografia presso “Rimini. Foto di Settembre”, in collaborazione con il Comune di Rimini, Museo della Città.

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