NEWSLETTER DAL 23 AL 27 FEBBRAIO

Ultima settimana di febbraio, si inizia con un incontro sull’arte rinascimentale a San Giorgio in Poggiale, si prosegue con il nuovo “chiodo” curato da Matteo Marchesini per Pendragon, per finire con una doppia presentazione.

Qui e altrove, comunque vi aspettiamo come sempre.

Quelle di Trame.

Lunedì 23 febbraio alle 16,30
presso la Biblioteca di Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
in via Nazario Sauro 20/2 a Bologna
presentazione del libro di Maria Vittoria Spissu “Il Maestro di Ozieri. Le inquietudini nordiche di un pittore nella Sardegna del Cinquecento” (Il Poligrafo, Padova, 2014).

Martedì 24 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Giovanni Maccari “Vita di Lidia Sobakevič” (Pendragon edizioni, collana “I chiodi”, 2015)
L’autore ne parlerà col curatore della collana Matteo Marchesini.

Venerdì 27 febbraio alle 18 in libreria
doppia presentazione aperitivo coi libri di Sara Magnoli “Se un cadavere chiede di te” (Caminito SAS) e di Francesca Tombari “E se un piccione…” (Damster).
Le autrici ne parleranno con Lorena Lusetti e Valentina Radi.

Lunedì 23 febbraio alle 16,30
presso la Biblioteca di Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
in via Nazario Sauro 20/2 a Bologna
a cura del Centro Studi sul Rinascimento a Bologna Genus Bononiae
presentazione del libro di Maria Vittoria Spissu “Il Maestro di Ozieri. Le inquietudini nordiche di un pittore nella Sardegna del Cinquecento” (Il Poligrafo, Padova, 2014).

La prima monografia sul pittore più enigmatico del Cinquecento in Sardegna.
L’autrice ne parlerà con Gian Mario Anselmi (Università di Bologna), Daniele Benati (Università di Bologna), Vera Fortunati (Università di Bologna) e Caterina Limentani Virdis (Università di Padova e Università di Sassari).
L’incontro è aperto al pubblico.
Il bookshop è a cura della libreria Trame.

Martedì 24 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Giovanni Maccari “Vita di Lidia Sobakevič” (Pendragon edizioni, collana “I chiodi”, 2015)
L’autore ne parlerà col curatore della collana Matteo Marchesini.

“Vita di Lidia Sobakevič“ è la storia di una donna aristocratica e zingaresca, raffinata e naïf, animata da una gioia contagiosa e divorata da una malinconia senza rimedio. Lidia è cresciuta in una pittoresca famiglia di russi emigrati in Italia dopo la rivoluzione d’ottobre. Al centro di questa tribù sta suo padre Michele, uno scrittore che dilapida talento e patrimonio tra gazzette e gioco d’azzardo. Presto la ragazza ne fa un mito, e sceglie di dedicare l’esistenza a difenderne l’eredità contro tutto e tutti. Ma votarsi a questo genio nichilista e beffardo significa farsi inghiottire da un mondo scomparso, da una lingua ridotta a un gergo di esiliati. In uno stile insieme esatto e svagato, Giovanni Maccari racconta i rapporti dolorosi ed equivoci che ha intrattenuto con la vita l’ultima letteratura moderna, quella composta da epigoni supremamente virtuosi, ma convinti che ogni tentativo di produrre una grande arte fosse ormai condannato alla futilità. Ma soprattutto, Maccari racconta come questi rapporti hanno agito sul destino di Lidia: una figura indimenticabile, che più si avvicina alle sue radici più vi scopre la tara originaria che le sottrae lo spazio vitale e che la annulla.

Giovanni Maccari è nato a Siena e vive a Firenze, dove insegna al Liceo artistico di Porta Romana. Come saggista ha scritto su autori italiani tra i quali Giuseppe Pontiggia, Guido Piovene, Tommaso Landolfi, di cui ha curato Diario perpetuo (Adelphi, 2012). Suoi racconti sono apparsi su varie riviste fra cui «l’accalappiacani» edita da DeriveApprodi. Negli ultimi anni si è occupato di letteratura russa: ha curato un volumetto di Anton Čechov, “La lettura. Kastanka”, traduzione di Tommaso Landolfi (Adelphi, 2012), e ha pubblicato il romanzo “Gli occhiali sul naso. Vita romanzesca di Isaak Babel’ e dei suoi anni tempestosi” (Sellerio, 2011). Sempre di Čechov ha curato l’edizione del racconto “Nemici” nella traduzione di Leone Ginzburg presso Note Azzurre, collana in ebook dell’editore Quodlibet.

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Oltre ad alcuni libri per ragazzi, ha pubblicato la raccolta di versi “Marcia nuziale” (Scheiwiller 2009), le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), il romanzo “Atti mancati” (Voland 2013, entrato nella dozzina dello Strega) e i saggi letterari di “Da Pascoli a Busi” (Quodlibet 2014). Collabora tra l’altro con Radio Radicale, Il Foglio e il Sole 24ore.

Venerdì 27 febbraio alle 18 in libreria
doppia presentazione aperitivo coi libri di Sara Magnoli “Se un cadavere chiede di te” (Caminito SAS) e di Francesca Tombari “E se un piccione…” (Damster).
Le autrici ne parleranno con Lorena Lusetti e Valentina Radi.

Nel libro di Sara Magnoli Lorenza Maj fa la centralinista in una ditta di tessuti dopo aver lavorato come giornalista. Da sei anni è fuggita da una città che detesta e da una vita che l’ha delusa, ma un misterioso assassinio nel teatro del luogo che ha lasciato la costringe, suo malgrado, a farci ritorno. E a iniziare un’indagine che non è solo per stanare un omicida, ma anche per fare luce in se stessa e per cancellare un passato del quale non è mai riuscita a liberarsi.

Il romanzo di Francesca Tombari è un giallo dedicato a Fano, tre omicidi avvenuti nei luoghi caratteristici della città. Il porto, il mare, le spiagge, il centro storico, l’Arco d’Augusto, Porta Maggiore e la Chiesa di San Domenico, che racchiude opere di gran valore artistico, diventano i luoghi in cui il maresciallo Capalbio dovrà dimostrare la sua bravura nel risolvere un ingarbugliato intreccio di omicidi.
“Con la massima attenzione, senza che nulla potesse esser inquinato dalla loro presenza, si avvicinarono ancora di più così da poter vedere la lunga punta di ferro di un antico candeliere conficcatagli in gola. Dal pomo di Adamo gli usciva al lato della bocca, lui la stringeva fra le mani, come in un ultimo tentativo di sfilarla via prima di arrendersi alla morte…”

Sara Magnoli, giornalista professionista, ha anche lavorato con la direzione di Indro Montanelli prima a Il Giornale e poi a La Voce. Oggi collabora con quotidiani, online e riviste e svolge laboratori di promozione della lettura. Ha pubblicato anche libri per bambini.

Francesca Tombari è nata a Fano dove vive e lavora, scrive per passione da sempre, ha pubblicato tre romanzi “Il primo giorno di primavera” Arpanet Editore un chicklit “Avrei voluto parlare d’amore” Damster Editore, un noir vincitore del premio Due Vittore di Modena nel 2012 , e in ultimo “E se un piccione. Le indagini del Maresciallo Capalbio” Damster Editore, un giallo dedicato alla sua città Fano. Di prossima uscita “Fondotinta” Damster Editore un romanzo verità sulla vita di Monica nata Fabio.

Lorena Lusetti è nata e vive tuttora a Bologna, città in cui sono ambientati i suoi romanzi, “Una serata tranquilla” (www.ilmiolibro.it, 2006), “FerieFobia” (Giraldi editore, 2008), “L’Ombra della Stella” (Damster, 2012) noir, con l’investigatrice Stella Spada, e “Terra alla Terra” (Damster, 2013) ancora con Stella Spada, protagonista anche in “Grigio come il sangue” (Damster, 2014). Di prossima uscita “Pensieri e parole” (Giraldi, 2015)

Valentina Radi, nata a Fano nel 1980, è architetto, dottore di ricerca e docente a contratto presso la Facoltà di Architettura di Ferrara, nonchè segretario e delegato alla Cultura del Circolo Città di Fano “Accademia degli Scomposti”.

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