NEWSLETTER dal 3 al 6 marzo

Eccoci a raccontarvi i prossimi appuntamenti.
Dall’antologia “sentimentale” di Isa Grassano, alle ricette “verdi” di Giuseppina Siotto, alle riflessioni di Giuliana Covella sull’attentato del Rapido 904.
In corso la mostra del libro d’autore di Maura Cantamessa.
Prima il sunto poi le varie presentazioni.

Vi aspettiamo, qui o in giro.

Quelle di Trame.

Martedì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Eleonora Molisani “Il buco che ho nel cuore ha la tua forma. Racconti del terzo millennio” (Priamo & Meligrana Editori).
L’autrice ne parlerà con Isa Grassano.

Venerdì 6 marzo dalle 17 alle 19
presso il punto vendita di Coop Adriatica in via Gorki 15 a Bologna e in collaborazione con la biblioteca Corticella
presentazione del libro di Giuseppina Siotto “Vegetaliana” (Damster edizioni).
L’autrice ne parlerà con Katia Brentani, responsabile della collana “I quaderni del Loggione” per la casa editrice Damster.
Bookshop a cura della nostra libreria.

Venerdì 6 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Giuliana Covella “Rapido 904” (Graus editore).
L’autrice ne parlerà con Paolo Vandelli, uno dei soccorritori del Rapido 904 e rappresentante dell’ “Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980″.
All’incontro segue un aperitivo.

Martedì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Eleonora Molisani “Il buco che ho nel cuore ha la tua forma. Racconti del terzo millennio” (Priamo & Meligrana Editori).
L’autrice ne parlerà con Isa Grassano.

L’amore esiste? E resiste se due cuori abitano davvero in una capanna? C’è grossa crisi, ma cosa significa davvero perdere il lavoro conquistato con i sacrifici di una vita? Un genitore, nato per proteggere, può trasformarsi nel peggiore nemico dei propri figli? Da che punto di vista guarda il mondo una persona costretta a convivere con l’handicap? Farsi catturare dalla rete è facile, veloce e indolore, ma quanto è difficile uscirne? Oggi un migrante può davvero rinascere nella terra promessa? Chi fugge da un mondo sempre più duro e competitivo vince o è un perdente?

“Il buco che ho nel cuore ha la tua forma” è un collage di cartoline da questo millennio spietato e inquieto, popolato da una moltitudine sempre più connessa, dove la tecnologia ha accorciato le distanze fisiche ma non ha colmato quelle emotive. Dove le vittime si confondono con i carnefici; dove la possibilità di riscatto per troppi rimane una chimera; dove il confine tra il bene e il male è talmente scolorito da risultare ormai difficilmente intellegibile.
I protagonisti di questi racconti brevi non hanno un nome o un volto, né abitano un luogo. Sono tutti i vagabondi, gli amanti, i traditori, i malati, i pazzi, le prostitute, gli innamorati del mondo.
Quelli che ci piace pensare siano sempre “gli altri”, ma in realtà siamo noi senza orpelli. Noi, quando ci espropriano delle certezze e dei totem. Quando ci squarciano il guscio. E disperdono i cocci al vento.

Eleonora Molisani, giornalista professionista, è caposervizio attualità del settimanale Tu Style di Mondadori. Collabora con il portale di pop-publishing Scrivo.me, di Mondadori, e con il webmagazine Il Calibro. Online ha fondato la community Natural Born Readers & Writers e il newsmagazine News-tweet.com.
Collabora, come docente di giornalismo multimediale, con la Scuola di comunicazione Mohole di Milano.

Isa Grassano è una giornalista freelance professionista. Originaria della Basilicata, vive a Bologna da oltre 15 anni. Collabora con «I Viaggi di Repubblica», «Il Venerdi di Repubblica», «Elle», «Marco Polo», «Gioia», «Top», «Cosmopolitan», «VdG Magazine», viaggiando molto per il mondo, ma anche esplorando “l’Italia minore”.
Ha scritto tre manuali per Newton Compton

Venerdì 6 marzo dalle 17 alle 19
presso il punto vendita di Coop Adriatica in via Gorki 15 a Bologna
e in collaborazione con la biblioteca Corticella
presentazione del libro di Giuseppina Siotto “Vegetaliana” (Damster edizioni)
L’autrice ne parlerà con Katia Brentani, responsabile della collana “I quaderni del Loggione” per la casa editrice Damster.
Bookshop a cura della nostra libreria.

C’è nella cucina italiana una ricca tradizione fatta di ricorrenze e di innovazione, che fa abbondante uso dei prodotti “verdi” della terra e le cui origini possono essere ricondotte fino alla gastronomia degli antichi greci e romani.
A questa tradizione si ispirano le ricette scelte per questo libro, come invito ad una cucina della memoria rinnovata. Gli ingredienti vegetali che hanno definito l’identità gastronomica italiana, vengono qui utilizzati insieme ad una selezione di nuovi arrivati, con l’intento di portare equilibrio, varietà e gusto nella cucina di tutti i giorni e di offrire vantaggi nutrizionali che non devono restare regno esclusivo o privilegiato dei vegetariani o dei vegani.
Il risultato è una cucina fresca, viva, essenziale, inventiva, leggera, saporita, colorata, estremamente varia sia nei procedimenti che nella scelta degli ingredienti.
Una base ottimale per l’alimentazione di tutti coloro che intendono prendersi cura della propria salute nel rispetto dell’ambiente in cui tutti viviamo.
Uno stimolo a sperimentare nuovi sapori, a conoscere le caratteristiche e le proprietà dei cibi, che può essere utile anche a quanti non sentono la necessità di abbandonare completamente gli alimenti di origine animale, ma desiderano portare varietà ed equilibro nella propria dieta quotidiana.

Giuseppina Siotto è antropologa, cuoca e docente di cucina naturale presso il Ristorante Centro Natura di Bologna. Dal 1986 svolge una ricerca sul cibo come cura e medicina, come elemento di equilibrio vitale tra l’uomo e l’ambiente. E’ interessata inoltre allo studio degli ingredienti specifici delle varie cucine del mondo, ai metodi di trasformazione tradizionali e moderni, agli aspetti culturali connessi all’alimentazione. E’ convinta che dietro il sapere tramandato dalle anziane e dagli anziani nelle cucine di casa ci sia un immenso patrimonio di conoscenze che, con i dovuti riadattamenti richiesti dalle esigenze personali e dallo stile di vita contemporaneo, si può e si deve salvare e preservare.

Venerdì 6 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Giuliana Covella “Rapido 904” (Graus editore).
L’autrice ne parlerà con Paolo Vandelli, uno dei soccorritori del Rapido 904 e rappresentante dell’ “Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980”.
All’incontro segue un aperitivo.

23 dicembre 1984. Quattro anni dopo la strage di Bologna. Dieci anni dopo l’Italicus. Al confine tra Firenze e Bologna il Rapido 904, il treno partito da Napoli e mai giunto a destinazione. Un carico di esplosivo: 16 morti e 267 feriti. Una strage di stato? Un massacro circondato ancora da misteri, inchieste insabbiate, testimonianze ritrattate, condanne seguite da assoluzioni, colpevoli poi giudicati innocenti. Dopo la riapertura dell’inchiesta nel 2010 da parte della Dda di Napoli emerge l’ombra di Totò Riina.

Giuliana Covella, nata a Napoli nel 1972, si è laureata in Lettere Moderne alla Federico II con una tesi in Storia del Teatro Moderno e Contemporaneo. Giornalista professionista, è stata redattrice del quotidiano “Napolipiù – La Verità”, ha collaborato per “Il Roma” ed attualmente scrive per le pagine di cronaca de “Il Mattino”. Collabora, inoltre, per i settimanali “Gente” e “Io Donna”. Ha già pubblicato “Otto centimetri di morte” (Guida ed., 2010), “L’uomo nero ha gli occhi azzurri” (Guida ed., 2012) e “Fiore… con me” (Spazio Creativo ed., 2013).
È consulente anti racket di Sos Impresa e consulente per la Legalità presso la terza Municipalità del Comune di Napoli.
Per il suo impegno civile è stata insignita di numerosi premi, tra cui il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2014.

Paolo Vandelli, originario di Ercolano (Na), classe 1957, fu uno dei soccorritori delle Ferrovie dello Stato ai tempi della strage di Natale “Rapido 904”.
Attualmente consigliere comunale del comune di Castiglione dei Pepoli in provincia di Bologna. Ogni anno anche questo piccolo paese commemora le 17 vittime e i 267 feriti della strage maledetta del 23 dicembre 1984.

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