NEWSLETTER dal 26 al 31 ottobre

Rieccoci con le proposte per la settimana che parte col cambio dell’ora.
Come dice Marco, collega libraio all’Atlantide di Castel San Pietro, una domenica con un’ora in più per leggere…

Iniziamo lunedì alla Cabral proseguendo l’esperienza del Festival dei lettori con l’autore di origine congolese In Koli Jean Bofane edito dall’interessante editore 66thand2nd , poi due romanzi Einaudi, per due serate piene di ospiti graditissimia già altre volte passati da Trame.

Ancora in corso la Colletta del Libro, potete acquistare da noi, come in varie altre librerie della città, un libro in brossura da regalare alla biblioteca del carcere della Dozza.
Fino al 31 ottobre.

Prima il sunto poi i racconti.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Lunedì 26 ottobre alle 18
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
nell’ambito del Festival de Lettori i Gruppi di Lettura incontrano In Koli Jean Bofane autore di “Matematica congolese” (66thand2nd, 2014) e di “Congo Inc.: il testamento di Bismarck” (66thand2nd 2015) (in uscita).
La nostra libreria si occupa del bookshop.

Martedì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Caterina Serra “Padreterno” (Einaudi 2015).
L’autrice ne parlerà coi complici Milena Magnani e Franco Foschi.

Sabato 31 ottobre alle 18 in libreria
Valentina Diana presenta il suo nuovo romanzo “Mariti o le imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).
Ne parlerà con Stefania Ulivi.

Lunedì 26 ottobre alle 18
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
nell’ambito del Festival de Lettori i Gruppi di Lettura incontrano In Koli Jean Bofane autore di “Matematica congolese” (66thand2nd, 2014) e di “Congo Inc.: il testamento di Bismarck” (66thand2nd 2015) (in uscita).
La nostra libreria si occupa del bookshop.

Troppo alto per i pigmei, ma troppo basso per tutti gli altri, Isookanga proprio non si rassegna a vivere in un villaggio sperduto nel bel mezzo della foresta. Da quando ha scoperto Internet e i mille modi che la globalizzazione offre per fare soldi, ha un solo obiettivo: trasferirsi a Kinshasa. Così, sbarcato nella capitale congolese, si mette in affari con Zhang Xia, un cinese che commercia in sacchetti di acqua potabile. Nel frattempo, a Kinshasa e altrove, la vita scorre: un ex signore della guerra sogna di tornare a uccidere i suoi simili; una ricercatrice belga perde la testa per un prestante congolese; un reverendo mette a punto una lotteria per invogliare i parrocchiani a fare donazioni; in Cina, la moglie di Zhang Xia tenta di resistere al proprio decadimento morale e sessuale; insomma, gli esseri umani continuano a dare prova della loro avidità, stupidità e cinismo, mentre le multinazionali del pianeta si appropriano delle incredibili ricchezze naturali del Congo. Chi salverà questo paese, derubato dall’esterno e marcio dentro? L’innocenza e i sogni, le idee e la solidarietà. E la letteratura, naturalmente, quando come in questo caso è distillata con umorismo, energia e lucidità.

Esule in Belgio da vent’anni, In Koli Jean Bofane nasce in Congo nel 1954. “Congo Inc.” si è aggiudicato il Grand Prix du roman Métis ed è stato finalista del Prix Ahmadou Kourouma 2015 .

Martedì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Caterina Serra “Padreterno” (Einaudi 2015).
L’autrice ne parlerà coi complici Milena Magnani e Franco Foschi.

“Alla fine emette quel suono, uno sfiato di lupo, un respiro monco che gli esce da sotto tutte le volte, che è un’anima in cerca di un pezzo di carne, un po’ di carne che la ricopra, o la comprenda”.

“Padreterno” è il racconto di cosa entra e cresce nella testa e nell’anima di un uomo.
È la storia di Aristeo, un nome da dio minore. Figlio unico. Adorato. Maschio.
Le rovine di una vita divisa tra erudizione, desideri mancati, e violenza portano quest’uomo a raccontare ciò che ha fatto alla donna che ama, a indagare la natura di un amore che ha per modelli padri e madri, generazioni in cui è il potere sull’altro il nodo che tiene insieme.
È così che Aristeo si scontra con l’incapacità di conoscere una donna, con l’invidia per la sua libertà, con la rozzezza dei suoi tentativi di amarla. Con desideri che non può confessare, e che ci vengono sbattuti in faccia con la lucidità e la verità di cui ogni uomo vorrebbe essere capace.

Caterina Serra è scrittrice e sceneggiatrice. Ha vinto nel 2006 il premio Paola Biocca per il reportage letterario con Chiusa in una stanza sempre aperta, da cui ha avuto origine il romanzo-reportage “Tilt” (Einaudi, 2008).
È autrice di racconti tra cui Fuori e dentro, in Nuovi Argomenti, n. 48 (Mondadori 2009), Segue alle pagine 2 e 3, in “10 in paura” (Epoché, 2010), The heel of a loaf, in “Riga 32 – John Berger” (Marcos y Marcos, 2012). È sceneggiatrice di “Napoli Piazza Municipio” (Bruno Oliviero, premio per il miglior film documentario al Festival del Cinema di Torino, 2008), di “Parla con lui” (Elisabetta Francia, 2010), e del soggetto e la sceneggiatura di “Piccola Patria” (Alessandro Rossetto, Venezia ’70 sezione Orizzonti, 2013). Il suo secondo libro “Padreterno” è uscito il 21 aprile 2015 (Einaudi).

Milena Magnani, nata a Bologna nel 1964, ha pubblicato tre romanzi di letteratura sociale: “L’albero senza radici” (Nuova Eri 1993), un romanzo che da voce ai ragazzi di strada e traduce in codice narrativo una teoria sociologica sul disagio giovanile, “Delle volte il vento” (Vallecchi 1996, ultima edizione 2012), romanzo che descrive le vicende dei primi profughi albanesi sbracati in Sud Italia con le navi della speranza e le loro difficoltà ad elaborare la storia albanese in rapporto ad un presente omologante, “Il circo capovolto” (Feltrinelli 2008), un romanzo scritto dopo aver girato per alcuni anni tra i campi sosta e i campi di prima accoglienza italiani dove si sono accampati i rom provenienti dall’est Europa e dai Balcani. Da quest’ultimo è stato tratto uno spettacolo teatrale di Andrea Lupo per la regia di Andrea Paolucci, co-produzione teatro dell’Argine e teatro delle Temperie di Bologna.
E’ tra i redattori di “Nuova rivista letteraria: rivista di letteratura sociale” (edizioni Alegre).
milena magnani web site http://milenamagnani.wix.com/milena-mag

Franco Foschi, pediatra e scrittore, dopo l’esordio con sceneggiature radiofoniche e racconti su varie riviste e antologie (per Feltrinelli, Mondadori e altri), ha pubblicato diciassette libri tra narrativa e saggistica. Ha condotto per cinque anni (e 120 incontri) la rubrica televisiva di interviste a scrittori “Leggere negli occhi”, consultabile sul portale video www.arcoiris.tv

Sabato 31 ottobre alle 18 in libreria
Valentina Diana presenta il suo nuovo romanzo “Mariti o le imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).
Ne parlerà con Stefania Ulivi.

Se qualcuno vi chiedesse di cosa parla questo libro, ve la cavereste facilmente rispondendo: è la storia di un matrimonio. Anzi, di un matrimonio tardivo. In realtà però questo libro parla della paura della felicità, che spesso va di pari passo con quell’esercizio di equilibrismo che chiamiamo vita di coppia. Drina e Gi si sono baciati per la prima volta a vent’anni, ma senza lingua. Per la lingua hanno dovuto aspettarne altri venti. Ritrovarsi, quando la vita un po’ sembra alle spalle, è cosí strano. Come se Cenerentola in premenopausa incontrasse il Principe Azzurro – stempiato e con la pancetta – e gli dicesse: «Parliamone». Drina ha un figlio adolescente, molti problemi e un bellissimo sguardo sulle cose. Soprattutto su Gi. Già, perché Drina guarda suo marito in un modo cosí divertente e complesso che ti pare di essere lí, a ridere, disperarti, passare l’aspirapolvere con loro: invece lo stai facendo a casa tua. Gi fa l’architetto, accumula ingiunzioni di pagamento nel bagagliaio dell’automobile, aggroviglia le lenzuola mentre dorme e butta folate di ottimismo su chiunque gli cada a tiro. È imperfetto, come tutti i mariti, ed è assolutamente irresistibile. Perché Gi «non è di quelli con un percorso dritto, che dall’inizio alla fine vanno sempre dalla stessa parte», ma uno capace di sparigliare ogni giorno le carte grazie alle armi dell’allegria. Mariti è una tragicommedia sentimentale profondamente contemporanea, che senza rinunciare all’intelligenza e all’umorismo ci costringe a fare i conti con l’altra metà della mela. Sperando che non sia bacata.

Valentina Diana lavora da molti anni in teatro come attrice e autrice. Inoltre scrive. Quando non scrive pulisce casa o dipinge animaletti sui barattoli.
Vive a Chieri, che è una cittadina né grande né piccola, vicina a Torino.
Ha quattro pesci. Ha un marito e un figlio. È freddolosa d’inverno, d’estate non sopporta il caldo. Odia e ama la nutella.
Per Einaudi ha scritto due romanzi: “Smamma” (Einaudi 2014) e “Mariti o delle imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).

Stefania Ulivi lavora al Corriere della Sera dal 1989 nella redazione cultura spettacoli del quotidiano, con esperienze anche a Sette e alla redazione online. Scrive prevalentemente di cinema e musica.
E’ tra le fondatrici e animatrici del blog collettivo 27esima ora nato nel 2010 per dare spazio a temi legati alla ricerca di un equilibrio tra lavoro, casa, diritti e piaceri non solo.
E’ tra le autrici di “Questo non è amore“ (Marsilio), inchiesta sulla violenza domestica contro le donne.

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