NEWSLETTER DAL 20 AL 23 GENNAIO

Anche saggistica nella settimana che va ad iniziare.
E l’esordio di un nuovo progetto editoriale.
Gli incontri si svolgeranno in libreria e altrove.

Prima la sintesi poi il dettaglio.

Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Mercoledì 20 gennaio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Sebastiano Canetta ed Ernesto Milanesi “Pesci in barile. Romanzo sul sistema degli “eletti” “(manifestolibri).
Precede l’incontro la proiezione del booktrailer, 12 minuti titoli di coda compresi.
Ernesto Milanesi ne parlerà con Giusi Marcante, giornalista a Radio Città del Capo, e con Carlo Vitelloni.

Venerdì 22 gennaio alle 18 in libreria
Giuseppe Munforte presenta “Dove batte l’onda”, pubblicato da “Melville edizioni”, nuovo progetto editoriale di Gianluca Barbera.
Il libro è il primo della collana GLI IMPOSSIBILI, diretta da Andrea Caterini.
L’autore ne parlerà con Sergio Nelli.

Sabato 23 gennaio alle 18 in libreria
presentazione del volume di Gianluca Garelli “Dialettica e interpretazione. Studi su Hegel e la metodica del comprendere” (Edizioni Pendragon).
L’autore ne parlerà con Eleonora Caramelli e Carlo Gentili.

Sempre sabato 23 gennaio alle 18
presso il Centro Natura in via degli Albari 4/A a Bologna
incontro con Duccio Demetrio e il suo libro “Green autobiography” (BookSalad)
con la partecipazione e conduzione del Laboratorio Scrittura autobiografica Borgo Panigale e il supporto del Festival dei Lettori OFF.

Mercoledì 20 gennaio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Sebastiano Canetta ed Ernesto Milanesi “Pesci in barile. Romanzo sul sistema degli “eletti” ” (manifestolibri).
Precede l’incontro la proiezione del booktrailer, 12 minuti titoli di coda compresi.
Ernesto Milanesi ne parlerà con Giusi Marcante, giornalista a Radio Città del Capo e con Carlo Vitelloni.

La vicenda di questo romanzo si svolge nell’intreccio di politica e affari, imprese e favori, sesso e chiese, poteri occulti e passerelle pubbliche che segna la condizione dell’Italia di oggi. Una montagna di soldi “stornati” durante una transazione dev’essere l’assicurazione sulla vita del club degli eletti che Grande Capo governa da sempre. Il malloppo deve prendere il volo durante l’annuale crociera verso l’esclusivo Villaggio Dream. Gli “eletti” sono allegri e spensierati: il ministro in bermuda veste i panni del valletto, la escort è al centro non soltanto degli sguardi libidinosi, il professore dà lezioni di etica, i banchieri incassano sempre, gli amministratori si dividono la torta dopo le ostriche.
Ma l’ultima formalità contabile si trasforma in incubo: il notaio si è rubato il malloppo ed è evaporato senza lasciare traccia…
Comincia così una intricata caccia al tesoro, con la quale gli autori, due noti giornalisti d’inchiesta, ci raccontano i segreti d’Italia meglio di quanto riesca a fare il giornalismo d’informazione.

Sebastiano Canetta (1972), giornalista free lance, è stato maestro elementare a Teheran e ha viaggiato molto prima di trasferirsi a Berlino. Ha firmato inchieste sulla “sindrome senza Balcani”, sulla polisia veneta e sulle “vicende oblique” del Nord Est.

Ernesto Milanesi (1961), corrispondente del manifesto dal Veneto e dal Trentino, si dedica a “pezzi scomodi” sull’altra faccia della sussidiarietà nazionale e sulla “cupola” dei professionisti al servizio dei cannibali.

A quattro mani, per manifestolibri hanno già pubblicato “Legaland. Miti e realtà del Nord Est” (2010) con presentazione di Massimo Carlotto e “Cosa Loro. I serenissimi della Compagnia delle Opere” (2011).

Carlo Vitelloni (1984) videomaker e conduttore radiofonico.
Ha realizzato doc-video fra cui Padania Rave Party (2011) e la serie sul “degrado” per Offline.

Venerdì 22 gennaio alle 18 in libreria
Giuseppe Munforte presenta “Dove batte l’onda”, pubblicato da “Melville edizioni”, nuovo progetto editoriale di Gianluca Barbera.
Il libro è il primo della collana GLI IMPOSSIBILI, diretta da Andrea Caterini.
L’autore ne parlerà con Sergio Nelli.
Occasione preziosa per parlare di una nuova casa editrice.

“In una Milano che assomiglia a certi vicoli ciechi di Parigi, i quartieri bohémien gonfi di fumo, alcol, luci fioche e vite perdute, se non fosse che i fumi sono quelli delle fabbriche e delle insegne di qualche negozio sempre aperto di cinesi, Sergio siede al tavolino di un bar, Miss Piggy, isolato in un deserto senza passato. Ha cambiato vita e quella precedente l’ha obliata, ma non del tutto. Ricorda e non ricorda. Qualcosa, un amico, Marcello, o quel suo fratello-discepolo, forse un doppio, impazzito dalla droga, Thomas, lo riportano di tanto in tanto a ciò che ha abbandonato, ma senza l’accelerazione prorompente di una madeleine. Finché una donna, Fulvia, sfuggente e meravigliosa, ambigua e determinata, torna a cercarlo dal passato di una vita che credeva sepolta. Chi è Fulvia se non una calamità che spinge Sergio di nuovo in quella soglia dove vita e morte si sono per un momento fissate, svelando la verità dell’esistenza? Tra loro comincia una storia d’amore, di tormenti e passione; una storia che forse era già cominciata quando Fulvia non era Fulvia, e Sergio era ancora un altro. Una storia che apparteneva alla vita di altri che non sono più loro. Eppure, alla fine di tutto, quella vita che non era la loro pur appartenendogli, li riconnette non già al loro passato, ma a un futuro anteriore, come dire nello spazio di mistero in cui, di nuovo, vita e morte sono un solo barbaglio – lì dove l’essere si afferma proprio nella certezza di non essere già più, desiderando di scomparire. Munforte, in “Dove batte l’onda”, conferma ancora una volta le sue eccezionali capacità linguistiche – l’esattezza del dettato unita al ritmo di una sintassi modulata come un notturno chopiniano, sempre al contempo dentro e fuori dalla propria ferita, o talmente dentro da saperla raccontare già da un altrove. Un talento espressivo raro, una sensibilità, una profondità di sguardo tra le più interessanti della narrativa italiana contemporanea”.
Andrea Caterini

Giuseppe Munforte è nato a Milano nel 1962, ha vinto nel 1996 il premio Assisi per l’inedito con il romanzo “Meridiano” (Castelvecchi). Ha pubblicato inoltre “La prima regola di Clay” (Mondadori, 2008), “Cantico della galera” (Italic Pequod, 2011), “La resurrezione di Van Gogh” (Barbera, 2013 e Barney, 2015) e “Nella casa di vetro” (Gaffi, 2014, tra i 12 finalisti del Premio Strega).
Suoi racconti sono apparsi in diverse riviste quali «Nuovi Argomenti» e «Achab».

Sergio Nelli vive e lavora a Firenze. Ha pubblicato, fra le altre cose: “Ricrescite” (Bollati Boringhieri, 2004), “Segnavento Pontormo” (Titivillus, 2008), “Orbita clandestina” (Einaudi, 2011), “Il primo mondo” (Gaffi, 2014).

Sabato 23 gennaio alle 18 in libreria
presentazione del volume di Gianluca Garelli “Dialettica e interpretazione. Studi su Hegel e la metodica del comprendere” (Edizioni Pendragon).
L’autore ne parlerà con Eleonora Caramelli e Carlo Gentili.

Il dialogo dei relatori verterà sui dodici saggi hegeliani che costituiscono questo volume, in cui l’accostamento di dialettica ed ermeneutica presenta una declinazione peculiare: entrambi gli elementi dell’endiadi possono assumere, a seconda della prospettiva in cui li si mette a fuoco, una prevalente funzione di sostantivo oppure di aggettivo. Si potrà così parlare di una pratica dialettica impegnata nel lavoro di interrogazione e interpretazione del testo; ma anche di un metodo ermeneutico inteso a concepire l’attività del filosofare come tentativo di definizione di sé attraverso il confronto e il riconoscimento del proprio altro, e inesauribile domanda sul senso e sui costi della propria eredità storica.

Gianluca Garelli (Torino, 1969) ha studiato a Torino, Bologna, Heidelberg e Berlino; è professore associato di Storia dell’estetica presso l’Università di Firenze. Tra i suoi lavori hegeliani, una traduzione della “Fenomenologia dello spirito” (Einaudi, Torino 2008) oltre ai volumi “Lo spirito in figura” (Il Mulino, Bologna 2010) e “Hegel e le incertezze del senso” (Ets, Pisa 2012). Per Pendragon ha pubblicato, nel 1999, “La teleologia secondo Kant. Architettonica, finalità, sistema (1781-1790)” e “Dialettica e interpretazione. Studi su Hegel e la metodica del comprendere” (2015).

Carlo Gentili è Professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna. Nello stesso Ateneo è stato Professore associato tra il 1993 e il 2000. Dal 1982 al 1989 è stato docente di Estetica (a contratto) presso l’Istituto di Storia dell’Arte e di Estetica dell’Università di Urbino. Gli assi principali su cui si articola la sua ricerca sono: il pensiero di Nietzsche, la filosofia tedesca tra ‘800 e ‘900, con particolare attenzione, oltre a Nietzsche, al pensiero di Kant, Schiller e Hegel, Adorno e Heidegger; il rapporto tra filosofia e letteratura, la filosofia del tragico e la poetica; l’ermeneutica.

Eleonora Caramelli è Dottore di Ricerca in Filosofia (Istituto Italiano di Scienze Umane/Scuola Normale Superiore). Ha studiato presso le università di Firenze e Bologna, di Parigi (Panthéon-Sorbonne) e di Poitiers. È collaboratrice e contrattista presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna. Oltre a diversi contributi sul tema usciti in rivista, ha dedicato al pensiero di Hegel una monografia di recente pubblicazione: “Eredità del sensibile. La proposizione speculativa nella Fenomenologia dello spirito Hegel” (Il Mulino, Bologna 2015). Presso Pendragon ha tradotto e curato l’edizione italiana di K. Hamburger, “La logica della letteratura” (Pendragon, Bologna 2015). Oltre alla collaborazione con l’Università di Bologna, è attualmente post-doc presso l’Institut Catholique di Toulouse e vincitrice di una borsa di ricerca Daad (post-doc) presso la Freie Universität di Berlino.

Sempre sabato 23 gennaio alle 18
presso il Centro Natura in via degli Albari 4/A a Bologna
incontro con Duccio Demetrio e il suo libro “Green autobiography” (BookSalad)
con la partecipazione e conduzione del Laboratorio Scrittura autobiografica Borgo Panigale e il supporto del Festival dei Lettori OFF.

“Green Autobiography” è un libro che introduce alla letteratura green. Per scoprire che come noi raccontiamo la natura, anch’essa si narra con i suoi linguaggi, le sue fisionomie, i suoi richiami. Ci suggerisce le modalità per redigere diari naturalistici, memorie di viaggio, liriche e vere e autentiche autobiografie. Ci conduce alla conoscenza introspettiva del sentimento innato che tutti ci lega e riconduce alla terra, per non allontanarcene. Per rendere il nostro andare a piedi tra boschi, colline, spiagge più ricco di osservazioni e riflessioni. Questo è dunque un libro che si rivolge a chiunque, per professione, volontariato ambientalista, o per pura passione e affezione, anche pedagogica, non voglia dimenticare tutto ciò che i mondi verdi o desolati, aspri, impervi della nostra Terra, dei nostri cieli, delle nostre acque ci offrono e propongono. Quando siamo immersi in essi o quando, negli interstizi rubati al cemento della vita metropolitana, la natura si esprime ugualmente, resiste, si annuncia.

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