NEWSLETTER DAL 23 AL 27 GENNAIO

Per chi fosse sopravvissuto all’influenza una settimana di trasferte e incontri in libreria.
Si parla di viaggi con Paolo Rumiz, di cinema d’animazione con Giannalberto Bendazzi, di storia delle guerre con Andrea Santangelo, e di libri e colazioni con Petunia Ollister, col contorno dei biscottini di MissBake.
Vi aspettiamo.

Trame

Martedì 23 gennaio alle 21
alla sala Alessandri presso la biblioteca Corticella in via Gorki 12 a Bologna
Viaggiando con Paolo Rumiz.
Bookshop in collaborazione con Trame.

«Un buon paio di scarpe conta più di tanti libri. E io, confesso, scrivo con i piedi»: così in Trans Europa Express l’autore triestino, che di sé fornisce questa fotografia: «Sono figlio della frontiera. Italiano di lingua, tedesco di cultura, slavo di stomaco e fegato, turco di canto e di cuore, ebreo di fascinazione». Perché chi è stato viandante o pellegrino è portato a sconfinare”

La serata è dedicata a Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, testimone di conflitti, narratore appassionato di viaggi e terre di confine che dialogherà con Alberto Quattrini.
L’ultimo libro di Rumiz è “La regina del silenzio” edito da La nave di Teseo.
Una storia senza tempo sulla forza dell’arte e del coraggio, sull’importanza di credere nel proprio talento, contro ogni forma di violenza.

Il malvagio re Urdal scende da Nord, invade col suo esercito la pianura dei Burjaki e proibisce loro ogni forma di musica. Con tre mostri – Antrax, Uter e Saraton – terrorizza la popolazione. Eco, il mago dai lunghi capelli bianchi che suscita i suoni della terra, viene fatto prigioniero e nella terra dei Burjaki cala il silenzio assoluto. Mila, la figlia del valoroso cavaliere Vadim, ha il dono innato della musica e cresce ascoltando la melodia della natura. Con il suono della sua voce sfida il divieto di Urdal e decide di cercare il bardo Tahir, l’uomo che le ha insegnato il canto, per guidare insieme la battaglia più importante, nel nome della musica e della libertà.

Collabora anche Legambiente. Per informazioni Biblioteca Corticella 051 700972

Mercoledì 24 gennaio alle 18 in libreria
Andrea Santangelo presenta “L’Italia va alla guerra” (Longanesi).
Ne parlerà con Lia Celi e Giovanni Brizzi.

Che cos’è la guerra? Qual è il mistero che la lega così indissolubilmente alla storia del nostro paese? Come abbiamo fatto a dimenticare che è stata proprio la guerra l’elemento che ha contribuito, nel corso di settanta secoli, a creare quel melting pot chiamato Italia?

«Gli italiani del ventunesimo secolo ignorano quanto la guerra abbia contribuito a plasmare il loro paese. L’attuale società laica, pacifica e culturalmente relativista si è dimenticata che solo fino a due generazioni addietro la guerra era una triste quotidianità»

Con uno sguardo attento ai dati della ricerca archeologica e militare, Andrea Santangelo ci accompagna in un viaggio avventuroso e affascinante che comincia dalla preistoria e giunge fino ai nostri giorni. Dall’età della pietra agli antichi romani, che con le armi hanno dominato il mondo per secoli, fino alla moltitudine di popoli che si sono mossi alla conquista del nostro territorio, possiamo intravvedere un’eredità «bellica» che ha plasmato la concezione dello Stato, il rapporto tra cittadini e istituzioni, alcune delle nostre stesse abitudini quotidiane. E poi fortificazioni, cinte murarie, torri d’avvistamento, strade, piazze, monumenti: il paesaggio italiano richiama un passato fatto di battaglie, lotte dinastiche, ruberie e saccheggi. La ricognizione storica di Santangelo mostra anche il ruolo centrale dell’Italia nell’evoluzione delle armi: dalle rudimentali pietre appuntite del Neolitico alle mitiche legioni romane, al primo archibugio, che sostituì arco e balestra, e fece tramontare l’epoca dei cavalieri medievali, fino all’introduzione delle armi moderne. Un libro che racconta i risvolti più curiosi e inesplorati di un passato troppo spesso dimenticato dalle ultime generazioni vissute sempre in tempo di pace.

Andrea Santangelo, profondo conoscitore della storia militare, ci porta con sé sui principali campi di battaglia squadernandoci davanti un ricco patrimonio di storie: leggiamo così del colonnello che provò a resistere alle bombe tedesche imbracciando una cornamusa; delle molte donne che nonostante i pregiudizi dell’epoca raggiunsero incarichi pericolosi, guidando squadriglie di aerei o distinguendosi come cecchini implacabili; del colonnello della Wehrmacht che combatteva il caldo in kilt, del generale cowboy che credeva nella reincarnazione e di molti altri personaggi, valorosi compagni di armi nel variopinto esercito degli eccentrici.

Lia Celi ha tradito la laurea in Lettere classiche per il giornalismo satirico e la scrittura umoristica. Blogger e autrice per radio e tv (Pippo Chennedy Show e La Barcaccia), ha scritto per “Cuore”, “Smemoranda”, “Specchio” e collabora con “Il Fatto Quotidiano” e “Lettera43”. Oltre a essersi cimentata nella conduzione televisiva (Celi, mio marito!, Raitre) e radiofonica (Mai stati meglio, Radio2), ha da poco debuttato come autrice teatrale con lo spettacolo “Ma che razza di Otello?”, interpretato da Marina Massironi.
Tra i suoi libri più recenti “Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi” (Laterza, 2012) e, con Andrea Santangelo, “Mai stati meglio” (Utet 2014), “Caterina la Magnifica” (Utet 2015) e “Casanova per giovani italiani” (Utet 2016).

Giovanni Brizzi è ordinario di Storia romana all’Università di Bologna. È stato professore alla Sorbona ed è insignito delle Palmes Académiques dello Stato francese. Membro di associazioni e organismi scientifici nazionali e internazionali, è socio dell’Accademia delle Scienze di Bologna e dirige la “Rivista Storica dell’Antichità” e la “Rivista di Studi Militari”. Specialista di storia annibalica e di storia militare antica, è autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali tradotte in più lingue.

Venerdì 26 gennaio alle 18
al Cinema Lumière, Sala Officinema/Mastroianni, in via Azzogardino a Bologna
presentazione del libro di Giannalberto Bendazzi “Animazione. Una storia globale” (UTET).
Ingresso libero.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Un appuntamento dedicato al cinema d’animazione e ai suoi autori.
Giannalberto Bendazzi, docente e storico del cinema che all’animazione ha dedicato numerosi saggi e volumi, presenta il suo ultimo monumentale “Animazione. Una storia globale”, una storia in due volumi che ripercorre tre secoli di cinema animato di tutto il mondo.
Precede l’incontro la proiezione di “Father and Daughter” di Michael Dudok De Wit (Paesi Bassi-GB/2000, 8′); in chiusura “Pas de deux” di Norman McLaren (Canada/1968, 13′).

Sabato 27 gennaio alle 16,30 in libreria
merenda con Petunia Ollister.
Paolo Panzacchi parlerà con lei del libro “Colazioni d’autore #bookbreakfast“ (Slow Food Editore).
Biscottini a cura di MissBake, con Stefania Vergnani al forno.

Petunia Ollister nasce qualche anno fa come nom de plume di Stefania Soma, una seriosa conservatrice dei beni culturali – fotografici prima, librari poi -.
Poco più di quarant’anni e un’insonnia cronica, occupa le sue notti leggendo da sempre moltissimo.
Dal gennaio 2015 scatta e pubblica sul suo account Instagram @petuniaollister i #bookbreakfast, foto di libri sul tavolo della colazione, con un nutrito ed entusiasta seguito in rete. Ha incanalato le sue manie ossessivo compulsive nel suo modo di scattare: dall’alto, disponendo gli oggetti a distanze calibratissime, con una grande attenzione per i colori e i materiali.
Possiede molte tazze e mangia tutto il cibo che fotografa.
Varesotta trapiantata per due decenni a Milano, ha scelto San Salvario per vivere e lavorare nel migliore dei modi e dei mondi possibili. Possiede un carrellino della spesa e vorrebbe comprarsi una Graziella.
Ha collaborato con Radio Rai e con Robinson, inserto culturale di Repubblica.
Il suo primo libro “Colazioni d’autore #bookbreakfast“ è uscito per Slow Food Editore, ed è un inno al risveglio lento, fatto di ottimo cibo e piacevoli letture.

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo (Mo) nel 1984 e vive a Ferrara. Nel 2015 per Maglio Editore è uscito il suo romanzo d’esordio “L’ultima intervista” vincitore del Premio della Critica al Premio Internazionale Città di Cattolica. Sempre nel 2015 il racconto “Sette e sedici minuti” è stato selezionato da Gianluca Morozzi per la raccolta “Denti” pubblicata da Fernandel. Il romanzo inedito “Il pranzo della domenica” è stato tra i cinque finalisti del Premio NebbiaGialla 2016. Il racconto “Quattro minuti alla fine” ha vinto il Concorso AG NOIR 2016. Il racconto “Gli inafferrabili” è stato tra finalisti del Premio Giallo Garda 2016. Altri suoi racconti sono pubblicati in varie antologie.

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