NEWSLETTER all’11 al 14 aprile (e Neu Radio come bonus track…)

Segnaliamo con entusiasmo la partenza di un nuovo progetto radiofonico cittadino che ci vede coinvolte.
Neu Radio!
Nasce come rivista audio, da cliccare e sfogliare, piena di musica e rubriche culturali, di interviste e suggerimenti.
Alle sue spalle l’associazione culturale Humus, il nome è dedicato all’amico Piero Santi, il cui giornalismo ricco e suggestivo ci ha accompagnato per tanto tempo.
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La settimana che arriva è ricchissima di proposte, vi aspettiamo qui o al nuovo spazio Off.

Trame

Mercoledì 11 aprile alle 18 in libreria
presentazione del libro di Fausto Pesarini “Il naturalista minimalista” (Belvedere).
L’autore chiacchiera con Paola Pallottino.

Il libro è il racconto di un viaggio nelle scienze naturali moderne in cui la narrazione si intreccia con approfondimenti e riflessioni di tono antiaccademico ma sempre scientificamente rigorose.
Il narratore è un osservatore attento ai dettagli più minuti, un naturalista minimalista appunto. Non è un viaggio immaginario, perché vi si narrano esperienze realmente vissute dall’autore in diverse epoche della sua vita, ricorrendo però all’espediente di presentarle come testimonianze di diversi naturalisti di cui non si fa il nome.
Spunti letterari, aneddoti umoristici e digressioni varie si alternano a discorsi più impegnativi sui concetti chiave e sulle acquisizioni più recenti delle scienze naturali e dell’ecologia. Il discorso si sviluppa un po’ come una caccia al tesoro, in cui i punti salienti sono disseminati come indizi nel corso della narrazione.
Nell’ultimo capitolo l’autore si racconta finalmente in prima persona, dopo aver “volato forse troppo in alto”, per « ritornare a guardare con animo sereno e acquietato alla semplicità delle cose ».
L’intento del libro è quello di avvicinare e di incuriosire ai temi delle scienze naturali anche i lettori non esperti della materia, cercando di trasmettere loro la passione e il fascino che l’osservazione del mondo vivente comunica a chi è capace di osservarne con occhi attenti anche i protagonisti più umili, come sono le erbe, gli insetti e gli animaletti dei prati.

Fausto Pesarini è nato a Milano nel 1952. Naturalista e biologo, è autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche oltre a molti articoli, note didattiche, prefazioni, recensioni ecc. Di specializzazione entomologo, ha descritto diverse specie nuove per la scienza ma si è anche occupato di ecologia delle comunità di invertebrati e di teoria dei sistemi biologici. Dal 1983 al 2011 è stato direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, di cui è oggi conservatore onorario, e in seguito docente di Museologia scientifica e naturalistica all’Università di Ferrara. Suoi titoli recenti sono L’evoluzione dei sistemi viventi: la sfida della complessità, Accademia delle Scienze di Ferrara, 2010; Animali minimali. Favole per tutte le età, Corbo, 2012; Seducenti apparati. Esperienze e riflessioni sui musei, Liguori, 2016. È appassionato di viaggi e di musica progressive.

Paola Pallottino, nata a Roma nel 1939, già professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata, ha svolto intensa attività di studio e divulgazione della storia dell’illustrazione culminata con la fondazione a Ferrara del MIL Museo dell’Illustrazione Centro Studi sull’immagine riprodotta, diretto dal 1992 al 2005.
Membro dell’Association Internationale des Critiques d’Art, ha collaborato all’Enciclopedia Universale dell’Arte, al Dizionario Biografico degli Italiani, al Dictionnaire des illustrateurs e all’Allgemeines Künstlerlexikon. La sua opera scientifica: una ventina di libri, da Storia dell’illustrazione italiana a Dall’atlante delle immagini, oltre a duecentocinquanta saggi in Italia e all’estero, è regolarmente citata nelle principali pubblicazioni del settore.

Giovedì 12 aprile a partire dalle 19
presso Off, il nuovo spazio eventi di Bologna, in via Testoni 5/A a Bologna
presentazione di “L’aurora delle trans cattive – storie, sguardi e vissuti della mia generazione transgender” (Alegre edizioni)
Intervengono: Porpora Marcasciano, autrice del libro, Giulia Selmi, ricercatrice, e Nicole De Leo, presidente del MIT.
In collaborazione con Trame e con il MIT Movimento identità trans all’interno di Civica 2018.

Abbracciando un periodo di circa quarant’anni e i suoi profondi cambiamenti socio-politici, Porpora traccia la propria genealogia trans aggiungendo tasselli essenziali alla ricostruzione storica di una cultura spesso relegata al margine. E lo fa da protagonista del percorso collettivo, ancora privo di una lettura condivisa, di chi si è posto consapevolmente nello spazio di confine tra i generi.
Con una scrittura “visiva” in grado di rendere in immagini ciò che ha visto e vissuto, Porpora ci accompagna in un mondo popolato di leggendarie trans che hanno dato vita, forma, scena e sceneggiatura a un’esperienza per molti versi più vicina alla dimensione spettacolare o performativa che a quella della vita reale, da cui erano del resto assolutamente escluse.
Vivere quella vita presupponeva avere muscoli, calli, scorza dura. L’assenza di riconoscimento e di diritti non poteva che favorire l’illegalità, e la prostituzione – fenomeno per molti aspetti con caratteristiche differenti da quelle odierne – diveniva l’asse portante dell’esistenza. Ma proprio questo percorso ha prodotto la capacità di parlare di sé in un tempo in cui esisteva solo lo sprezzante appellativo di “travestito” e nel vocabolario non c’erano ancora parole come transgender o gender variant. Gli aneddoti, i miti, le storie “scandalose” che Porpora racconta con il suo stile ironico e “favoloso”, si intrecciano con le riflessioni sulla presa di coscienza collettiva, sulla nascita del Mit (Movimento identità trans) e sulla conquista del riconoscimento giuridico con la legge 164 del 1982.

Porpora Marcasciano, presidente onorario MIT, ha pubblicato per Alegre “AntoloGaia. Vivere sognando e non sognare di vivere: i miei anni Settanta” (2015). È autrice anche di “Tra le rose e le viole. La storia e le storie di transessuali e travestiti” (Manifestolibri, 2002) e di “Favolose narranti. Storie di transessuali” (Manifestolibri, 2008), e ha curato insieme ad altri “Elementi di critica trans” (Manifestolibri, 2010).

Venerdì 13 aprile alle 18 in libreria
Giuseppe Leo Leonelli presenta “Santiago” (Incontri editrice) in occasione del suo cammino sulla via Emilia.
Dialogherà con lo scrittore Roberto Carboni.
Letture a cura dell’attore Andrea Santonastaso.

“Dopo le prime presentazioni del libro ho avvertito la necessità di continuare a promuoverlo allontanandomi il meno possibile dallo spirito del pellegrino che, zaino in spalla, raggiunge a piedi Santiago di Compostela.
Ho quindi deciso di percorrere la via Emilia a piedi, da Cesena a Piacenza, facendo tappa nelle librerie che vorranno ospitarmi.
Partirò sabato 7 aprile dalla chiesa di San Giacomo di Cesenatico che, pur non trovandosi lungo la via Emilia, evoca un legame con Santiago di Compostela in ragione del culto verso lo stesso apostolo, e prima del calar del sole raggiungerò Cesena, prima tappa di questo insolito cammino. Giorno dopo giorno e passo dopo passo farò tappa a Forlì, Faenza, Imola, Castel San Pietro terme, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Fidenza, Fiorenzuola d’Arda e, in ultimo Piacenza.
E’ una modalità insolita di promuovere un libro, ma è quello che ho sentito di fare per restare in sintonia con il tema del Cammino di Santiago; per confrontarmi con la lentezza che solo chi si sposta a piedi può conoscere; per ritrovare le dimensioni delle distanze; per scrutare il cielo e valutare le condizioni meteorologiche; per fermarmi a parlare con sconosciuti; per lasciarmi sorprendere da mille altri motivi che non avevo preso in considerazione.”

850 chilometri. È la distanza che separa Irun, paese di confine tra la Francia e la Spagna, da Santiago de Compostela. Lo chiamano il Cammino del Nord.
850 chilometri disseminati di albergue, frecce gialle, conchas e mojones, rifugi per pellegrini e segnali che da secoli guidano milioni di persone da tutto il mondo, tappa dopo tappa, ai piedi della Cattedrale di Plaza del Obradoiro a Santiago.
850 chilometri percorsi dai più interamente a piedi. Zaino in spalla.

Una riflessione sulla solitudine, sulle relazioni umane, sul senso della famiglia esplorato nei dettagli più profondi, e talvolta più dolorosi.
La scoperta del significato di essere un “pellegrino”. Con o senza fede.
Un viaggio a passo d’uomo attraverso i grandi temi umani dell’amore, della tolleranza, del rapporto con la natura e della comprensione del diverso, che necessariamente richiede il superamento dello scoglio delle abitudini, e dei pregiudizi più radicati.

«Da quando sono partito, forse per la prima volta, sto vivendo sapendo di vivere».

Giuseppe “Leo” Leonelli è nato a Modena nel 1963. Ha passato buona parte della vita al banco del bar, come gestore di locali in diverse località italiane.
Negli ultimi anni ha scoperto il fascino dei pellegrinaggi.
Ha pubblicato i romanzi “1994” (Incontri Editrice), “Santa Maria” (Giraldi Editore), “Hasta Siempre!” (Andrea Oppure Editore) e le raccolte di racconti “Le campane di Bobbio” (Marcos y Marcos) e “Almeno non sono grigie” (80144 Edizioni).

Sabato 14 aprile alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà di “Pastorale americana” di Philip Roth (Einaudi).

Il gruppo è aperto al pubblico, la partecipazione di tutti ben accetta.

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