NEWSLETTER dal 28 al 30 maggio

Qui gli incontri a partire da lunedì 28 maggio!!
Vi aspettiamo.

Trame

Lunedì 28 maggio alle 18
in Auditorium Enzo Biagi Biblioteca Salaborsa in piazza Nettuno a Bologna
Alessandro Robecchi parlerà del suo libro “Follia Maggiore” con Paolo Nori e i lettori del gruppo di lettura Il circolo del giallo.
L’incontro è realizzato in collaborazione con l’editore Sellerio e l’associazione culturale Per Wilma.
Bookshop a cura di Trame.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Carlo Monterossi, il milanesissimo autore televisivo e detective per caso, alla fine ha lasciato la trasmissione trash Crazy Love; sta imbastendo idee per un nuovo programma ma senza troppa convinzione quando Oscar Falcone, l’amico che fa un lavoro a metà tra il ficcanaso e l’investigatore, lo coinvolge nella ricerca di un anziano signore che se ne è andato senza lasciare traccia e sul delitto della donna a cui era fortemente legato.
Tra vecchi e nuovi personaggi, il sottofondo musicale di Bob Dylan ma, questa volta, con l’atmosfera e le note di rimpianto del melodramma un nuovo racconto ironico e disincantato su uno dei protagonisti più apprezzati dai lettori del genere.

I libri sono ottimi e cresciuti nel tempo, una ghiotta occasione di conoscere Alessandro Robecchi.

Martedì 29 maggio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Barbara Tonzar “Colonie letterarie. Immagini dell’Africa italiana dalla fine del sogno imperiale agli anni Sessanta” (Carocci)
L’autrice ne parlerà con Giuliana Benvenuti, docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Bologna, Giulio Iacoli docente di Letterature moderne comparate all’università di Parma, e Carlo Varotti, docente di Letteratura italiana all’università di Parma.

Il libro analizza, in una prospettiva postcoloniale, alcune rappresentazioni letterarie delle colonie italiane nella fase storica intercorrente fra il tramonto del sogno imperiale, culminato nella perdita dell’“impero” durante il secondo conflitto mondiale, e gli anni Sessanta, in corrispondenza della fine dell’amministrazione fiduciaria italiana in Somalia (1960). Le modalità di narrazione e contronarrazione del colonialismo emergenti dai testi oggetto dell’indagine, tra cui Mohamed divorzia (1944) di Paolo Cesarini, Tempo di uccidere (1947) di Ennio Flaiano, Il deserto della Libia(1952) di Mario Tobino e Settimana nera (1961) di Enrico Emanuelli, sono messe in relazione, da un lato, con la tradizione orientalista e l’immaginario coloniale degli italiani, persistente in forme diverse anche nel contesto postbellico, dall’altro con il mito degli “italiani brava gente” e le complesse dinamiche di rimozione e autoassoluzione caratterizzanti il discorso ufficiale dell’Italia repubblicana.

Barbara Tonzar è docente di lettere e latino, è stata per molti anni lettrice di italiano nelle Università di Szombathely, Brno, Graz e Toru. Ha conseguito un dottorato di ricerca in letterature romanze all’Università Palacký di Olomouc e pubblicato interventi e saggi su D’Arzo, Pavese e l’esistenzialismo e la letteratura coloniale.

Mercoledì 30 maggio alle 18 in libreria
Rosalia Messina presenta Il romanzo “Uno spazio minimo” (Melville edizioni).
Suo complice Massimiliano Garavini di Radio Ravegnana.

Crescere è impresa ardua, anche per una bambina nata nei formidabili anni del baby boom. Soprattutto se gli adulti non sono capaci di ascoltare. Ma si cresce comunque, e Angelica Alabiso avanza verso il futuro con i suoi silenzi e le sue grida mute, la famiglia e gli amori, gli studi e la scoperta di sé, fino ad approdare al terzo millennio. Vincendo e perdendo battaglie, Angelica costruisce il suo avvenire e ricostruisce il suo passato, in un’incessante ricerca di senso. Come su un palcoscenico, alla voce della protagonista si alternano quelle degli altri personaggi principali e, frammento dopo frammento, si compone il ritratto di una famiglia italiana che, con le peculiari connotazioni della sua infelicità, per dirla con Tolstoj, attraversa le grandi trasformazioni del Paese dagli anni Sessanta al 2010.
Il romanzo (con una postfazione dello psicologo Enrico Caruso) consta di quattro parti: Una bambina troppo silenziosa, La costruzione del futuro, Pietro e Pietro e Gli Alabiso nel terzo millennio.

Rosalia Messina è nata a Palermo nel 1955. Vive in giro per l’Italia. Laureata in Giurisprudenza, svolge una professione giuridica che le consente di fare quotidianamente due delle cose che ha sempre amato di più: leggere (non solo libri e articoli giuridici) e scrivere. Ma scrivere di Diritto a un certo punto non le è bastato più; così, in età matura, ha realizzato il vero sogno della sua vita, cioè scrivere narrativa. Ha pubblicato una raccolta di racconti, un libro per bambini e cinque romanzi.
Ha collaborato con i magazine on line Libreriamo e LetteraTu e con il blog Tramando sul sito dell’amico musicista Danilo Venturoli, con il quale è iniziata una collaborazione in cui s’intrecciano la musica di Danilo e le parole di Rosalia.
“Uno spazio minimo” è uscito anche in versione digitale (Oakmond Publishing).

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