NEWSLETTER DEL BUON ANNO

Buon 2019!

Siamo qui.
Con il solito orario di apertura continuato:
lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30;
il martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.
Le domeniche staremo a casa a leggere. Forse.

Ricominciano gli incontri e le collaborazioni, l’anno scorso il bilancio è stato di 116 presentazioni a Trame e 82 eventi in trasferta.
Ci hanno permesso di incontrare autrici, autori e case editrici da tutta Italia, vi aspettiamo quindi per i prossimi appuntamenti.
Inoltre è ancora in corso la bellissima mostra delle opere tessili di Paola Boerci, se ancora non le avete viste fate un salto.

Mercoledì 9 gennaio alle 18,30 in libreria
Marco Martucci firma le copie di “Sulle tracce di Olga” (Il seme bianco 2018).

Iniziamo il 2019 ritrovando Marco per un firmacopie.
“Se avessi potuto sarei entrato nell’immagine sbarazzandomi pure io degli anni in più e
fermandomi insieme a lei in quel salto temporale, all’età in cui tutto è ancora possibile e il futuro è in costruzione.”
Nei giorni successivi alla scomparsa di Milena, Olga C, fotografa oscura, pubblica in rete
alcuni nudi in cui posa una modella a volto coperto. Questi avvenimenti si intromettono nella routine della più autorevole agenzia di comunicazione di Roma, in cui lavorano Giulio, compagno di Milena, la talentuosa Erica e Lorenzo che aggredisce il mistero con la sua inquieta curiosità.
Chiunque si avvicini potrebbe trattenere parti di un vissuto indispensabili a svelare, oltre al segreto di Olga C, quanto Milena ha lasciato irrisolto. Qual è lo scopo della donna che guarda dal mirino di una macchina fotografica?

Marco Martucci è nato nel 1976 a Napoli dove ha vissuto prima di trasferirsi a Bologna.
Ha scritto i romanzi “Pozzanghere”, “Nelle mani”, “Acqua logora” e “Prima di morire”.
Nel 2006 ha ricevuto il Premio speciale del Presidente della Giuria al concorso Culturexpress della fondazione Eni Enrico Mattei, col racconto “La linea di demarcazione”.
Il suo racconto “Odio” è inserito nella raccolta “Mai senza rete, 13 autori per la salute e la sicurezza sul lavoro”.

Giovedì 10 gennaio alle 20,30
al Cineclub Bellinzona in via Bellinzona 6 a Bologna
Livio Crescenzi presenta le sue traduzioni dickensiane edite da Mattioli 1885.
Bookshop a cura di Trame.
Segue, alle 21 circa, la proiezione di “Oliver!” di Carol Reed (6 Oscar nel 1968, compreso il miglior film), tratto da “Oliver Twist” di Charles Dickens.

Charles Dickens nacque a Portsmouth nel 1812, ma si trasferì ben presto a Londra dove visse fino alla sua morte, nel 1870. Autore di bestseller come Oliver Twist, David Copperfield o il Canto di Natale, fu anche filantropo, editore di due periodici, giornalista e opinion maker.
La sua prosa ci sorprende ancora oggi per la sua straordinaria modernità, e per la capacità di evocare scene e personaggi come pochi altri contemporanei.

Livio Crescenzi (Roma 1948), dopo aver svolto per decenni la professione di archeologo in Medio Oriente, Africa Orientale e Centro America, da tempo collabora continuativamente con Mattioli 1885 traducendo letteratura inglese e americana, fra cui Dickens e Mark Twain.
Da sempre attento lettore della letteratura memorialistica e storiografica relativa alla Shoah, in questi ultimi anni si è dedicato alla traduzione integrale dei verbali del processo Eichmann, mai tradotti prima in italiano.

Sabato 12 gennaio alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” riapre con il suo ciclo di incontri mensili.
Si parla di “Tre piani” di Eshkol Nevo (Neri Pozza).

Il gruppo è come sempre aperto a tutte e tutti.

Sempre sabato 12 gennaio alle 18 in libreria
per Paesaggi di poesia 2019. La nuova stagione
Italo Testa in reading da “L’indifferenza naturale” (Marcos Y Marcos).
Introduce Luciano Mazziotta

Per la rassegna ideata da Sergio Rotino che ci accompagna da anni nel mondo della poesia italiana e non solo, il 2019 si apre con il reading di Italo Testa dal suo “L’indifferenza naturale” edito da Marcos Y Marcos.
Non una vera e propria presentazione, quindi, ma la possibilità data a chi interverrà di sentire la viva voce di uno fra i migliori autori della scena contemporanea italiana, così da apprezzarne ritmi e motivazioni.
Così Paesaggi di poesia, pur mantenendosi fedele alla formula di presentare alcuni fra gli autori più interessanti attivi in Italia, senza vincoli di età o di scuole, e provenienti per la stragrande maggioranza da fuori Bologna, sperimenta altre strade per tenere in contatto pubblico e scrittura poetica. Il cartellone della rassegna resta comunque sempre attento a quanto propone la scrittura poetica in Italia, anche nelle vesti della traduzione o dell’antologia.

Nell’incontro reading per il suo “L’indifferenza naturale”, Italo Testa ci propone un paesaggio aperto, luminosamente prossimo e distante, dove la vita, pur presente, è “ignota” anche se “fermenta dai fossi”. È una visione della vita vista come sul filo del rasoio, fra costruzione di una evoluzione e desolato abbandono nel paesaggio. Se questo è il filo rosso della raccolta, chiara risulta l’assenza di idillio nelle composizioni, che però parlano di luce, irradiano luce sia essa riflesso dell’acqua o della neve, sia che si riferisca all’albero del paradiso, l’ailanto, o alle terre di barena, tipiche dei delta fluviali.
Ecco dove la natura vive indifferente al turbamento che coglie l’uomo, alle sue tragedie come alle sue gioie.
Lo sguardo umano, dice Testa, si muove a tentoni nel paesaggio naturale perché non gli si prestano appigli, lo ammira e ne resta annichilito trovandosi non più centro dell’azione. Eppure l’uomo instancabilmente vi guarda dentro, cerca di comprendere o, più che comprendere, emulare per essere vicino “A questo splendore muto/che m’allontana/a questo terrore/che mi richiama” come scrive a un certo punto Italo Testa.
Il grande fondale naturale diventa quindi il simbolico punto mediano fra il desiderio di felicità che tutti inseguiamo e la sua imprendibilità leopardiana, un continuo gioco di avvicinamento e lontananze abissali che attraversa le nostre esistenze dalle prime luci dell’alba al buio denso della notte.

Italo Testa è poeta, saggista e traduttore. Ha pubblicato la silloge “Luce d’ailanto” (Decimo quaderno di poesia italiana, Marcos y Marcos, 2010), l’e-book “Non ero io” (gammm.org, 2010), il concept “Canti ostili” (Lietocolle, 2007), la raccolta “Biometrie” (Manni, 2005) e il poemetto “Gli aspri inganni” (Lietocolle, 2004).
Sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo e tedesco.
Autore di saggi sul pensiero contemporaneo, è co-direttore della rivista di poesia, arti e scritture «L’Ulisse».

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