NEWSLETTER dal 26 al 30 marzo (scalpitando in attesa della BCBF 2019)

Ancora una settimana piena.
Si parlerà di fabbriche recuperate e di Neu Radio, di Darwin e di Trulli, per finire su una Panda attraverso Europa e Russia.
Poi nei prossimi giorni la newsletter della Fiera del libro per Ragazzi.
Vi aspettiamo.

A Trame.

Martedì 26 marzo alle 18 in libreria
Marco Semenzin presenta “Le fabbriche della cooperazione. Imprese recuperate e autogestite fra Italia e Argentina” (Ombre corte).
Ne parla con Mauro Boarelli.

Che cosa accade quando gli operai e le operaie di un’impresa che chiude i battenti non si rassegnano a un destino di disoccupazione, precarietà e impoverimento?
Le imprese recuperate sono generalmente definite come delle organizzazioni economiche che, a seguito di un fallimento, vengono rilevate e gestite direttamente in forma cooperativa dai lavoratori.
Si tratta di un fenomeno diffuso a livello mondiale – parliamo di centinaia in Europa, migliaia nei paesi dell’America centro-meridionale – che si declina diversamente nei vari contesti nazionali.
Attraverso un denso e articolato resoconto etnografico, frutto della partecipazione diretta al lavoro di fabbrica, questa ricerca dà conto della complessità dei processi di recupero di impresa.
Ne emergono i limiti e le contraddizioni, le potenzialità e le innovazioni sociali insieme ai cambiamenti della soggettività dei lavoratori e delle lavoratrici che costruiscono e praticano quotidianamente la cooperazione e l’autogestione.

Marco Semenzin è dottore di ricerca in Scienze Sociali presso l’Università degli studi di Padova, ha condotto ricerche sui temi delle migrazioni, del lavoro e delle organizzazioni cooperative. Tra le sue pubblicazioni: con A. Ruggeri, “Empresas recuperadas en Argentina: ocupar, resistir, producir”, in C. Robertini e F. Correr (a cura di), America latina. Dinamiche territoriali (Oistros Edizioini, 2015), con D. Sacchetto, “Workers’ Cooperatives in Italy between Solidarity and Autocratic Centralism”, in P. Ngai, H. K. Ben, Y. Hairong, A. Koo (a cura di), Social Economy in China and The world (Routledge, 2016).

Mauro Boarelli ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Vive e lavora a Bologna, dove si occupa di progettazione culturale presso un ente pubblico. Collabora con la rivista “Gli asini”. È autore di “Contro l’ideologia del merito” (Laterza 2019) e “La fabbrica del passato. Autobiografie di militanti comunisti 1945-1956” (Feltrinelli 2007).

Sempre martedì 26 marzo dalle 21 a mezzanotte in libreria
ANCORA NEU!: tutto in una notte
Live acustico di Flying Zebra, e a seguire dalla selezione musicale dei conduttori di NEU RADIO Under The Influence.

Per restituirvi tutto l’amore e i contributi che ci avete donato durante la campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso per NEU RADIO.
Una serata in cui potrete venire a recuperare le NEU rewards (magliette, borsette, agende, adesivi) disperse nel caos delle nostre vite e radunate in libreria.

Mercoledì 27 marzo alle 18 in libreria
Maico Morellini presenta “Il diario dell’estinzione” (Watson edizioni) e ne parla con Andrea Gibertoni.

30 aprile 1865: il vice ammiraglio Robert FitzRoy, ex capitano del Beagle (nave che ospitò Charles Darwin nel suo lungo viaggio intorno al mondo durante il quale gettò le basi per L’origine della specie), si suicida tagliandosi la gola con il rasoio del nonno.
Vent’anni dopo l’ammiraglio Bartholomew Sulivan, amico di Robert FitzRoy e al tempo ufficiale di bordo del Beagle, ritrova alcune strane lettere ricevute da FitzRoy che sembrano gettare una luce tutta nuova sul suicidio dell’amico.
Sulivan ingaggia due investigatori di Scotland Yard, Buckingham e Lefebvre, che finiscono sulle tracce di Caleb Cavendish, un fanatico seguace delle teorie di Darwin, studioso dell’occulto, pronto a tutto pur di seguire le sue folli idee che ha scoperto l’esistenza di uno strano metallo forse responsabile dell’evoluzione così brillantemente teorizzata da Darwin.
Tra ipnosi, riti esoterici, tra realtà storia e finzione narrativa, attraverso un lungo viaggio tra i luoghi e i misteri della Londra vittoriana, Buckingham e Lefebvre scopriranno che in ballo c’è molto di più di un suicidio avvenuto venti anni prima.

Maico Morellini vince il Premio Urania 2010 con il suo romanzo d’esordio Il Re Nero pubblicato nel novembre 2011 su Urania. Nel 2014 crea per Delos Digital la Space Opera I Necronauti e nel 2016 pubblica sempre su Urania (Mondadori) il romanzo di fantascienza La Terza Memoria. Sempre nel 2016 esce sulla Collana Miskatonic il suo racconto Spettri di Ghiaccio e pubblica per Vincent Books l’antologia di racconti Voci della Polis.
Scrive recensioni e approfondimenti sul portale Mondofox,it e ha collaborato per cinque anni con la rivista di cinema Nocturno.

Andrea Gibertoni, insieme alla moglie Giulia, è uno dei titolari della Miskatonic University di Reggio Emilia, libreria sulla narrativa di genere (fantascienza, fantasy, horror, weird) e punto di riferimento per gli appassionati. Insieme a Mauro Corradini ha ideato la Collana Miskatonic, racconti fantastici originali di autori italiani, è redattore della storica rivista Yorick, collaboratore di Horror Magazine e giurato del prestigioso Premio Hypnos.

Venerdì 29 marzo alle 18 in libreria
Chicca Maralfa presenta “Festa al Trullo” (Les Flaneurs Edizioni).
L’autrice, giornalista, capo ufficio stampa di Unioncamere Puglia, al suo esordio letterario, parlerà coi giornalisti Patrizia Finucci Gallo e Pierfrancesco Pacoda.

Ambientato in valle d’Itria, da poco eletta, come tutto il Salento, tra le mete “da visitare” dal New York Times, “Festa al trullo”, un’avvincente e grottesca commedia nera sul nostro presente “social”, fotografa una parte di Puglia che sempre più si sta trasformando in un set permanente, dalle architetture rurali, trulli e masserie, diventate relais di lusso agli antichi mestieri, e dove persino gli ulivi secolari sono “minacciati” dalla potatura cosiddetta a “barboncino”, per diventare anch’essi “di tendenza”.
L’organizzazione di una grande festa, nella proprietà di una nota influencer della moda, per il lancio di un nuovo brand “Ciceri&tria” (nome di un piatto tipico salentino), innesca un corto circuito esplosivo con gli abitanti del posto, che si sentono “violati” negli spazi e nelle tradizioni, usate per farne merce.
Il tono del romanzo è divertente ma sullo sfondo è chiara la critica sociale e una certa nostalgia per la costante perdita di autenticità della propria terra.

Chicca Maralfa è nata e vive a Bari. Giornalista, è responsabile dell’ufficio stampa di Unioncamere Puglia. Appassionata di musica indipendente e rock d’autore, ha collaborato per la Gazzetta del Mezzogiorno, Ciao 2001 e Music, Antenna Sud e Rete 4. Nel 2018 con “L’amore non è un luogo comune” ha partecipato all’antologia di racconti “L’amore non si interpreta” (l’Erudita), contro la violenza psicologica sulle donne.

Sabato 30 marzo alle 12 in libreria
Marco Rizzini presenta “PANDA O MORTE. 12.000 km da Verona a Mosca su una Fiat Panda degli anni Ottanta” (Ediciclo) e ne parla con Marco Visinoni.

“Il libro fa viaggiare con le parole, facendoci anche divertire – molto – e permeando il tutto di un continuo spirito di avventura, di goliardia e di fraterno cameratismo, alla base di una spedizione in cui si doveva condividere un piccolo abitacolo per più di un mese.
È un libro di viaggio e di conoscenza, un libro per tutti quelli che sognano orizzonti lontani, ma che al contempo hanno a cuore la propria casa.”
Dalla prefazione di Nicolai Lilin, autore di Educazione Siberiana.

Marco Rizzini si licenzia e parte con due amici verso Est a bordo di una Fiat Panda del 1980. Percorre circa 12.000 chilometri fino all’Uzbekistan, e ritorna sfrecciando sulla Sovietska Ulitsa, l’highway 66 dell’Impero. Nel mezzo di sabbia, sudore, fatica e infinite code alle dogane, si ritaglia uno spazio dove riflettere sulla propria vita. Non a caso lo scrittore si trova sulla strada anche per raggiungere la tomba del bisnonno polacco che si oppose all’occupazione russa, perseguitato nei gulag e sepolto a lato di una polverosa strada in Uzbekistan. A bordo della Panda, Rizzini attraversa Balcani, Turchia, Georgia, Azerbaijan, Kazakistan, Uzbekistan e infine Tashkent per poi ritornare passando per le città sante dell’islam. In questo infinito mutare di paesaggi e di volti osserva le diverse attitudini religiose, i nuovi frammenti di identità, scorge il passato nei volti delle persone e scopre, attraverso le nuove generazioni, il futuro che avanza.

Marco Rizzini nasce nel 1981 a Verona ma vive a Milano da diverso tempo. È da sempre appassionato di scrittura, storia e geopolitica. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 2006, scrive di cinema e di viaggi bizzarri. Con un’attitudine sempre curiosa è stato in Iraq, in Iran, in Corea del Nord, in Transnistria, in Abkhazia e non vede l’ora di partire per il prossimo viaggio.

Marco Visinoni è nato a Iseo nel 1981 e vive a Bologna. Ha pubblicato il romanzo Macabre danze di sagome bianche (Miraviglia editore, 2007), la raccolta di racconti Apocalypse Wow (Unibook, 2009) e il manuale di promozione letteraria Come diventare uno scrittore di successo (La Linea, 2012). A giugno 2018 è uscito per Arkadia Editore il suo nuovo romanzo, “Il caso letterario dell’anno”.

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