NEWSLETTER DAL 12 AL 15 GIUGNO (residenziale per una volta!)

Tutto a Trame questa settimana, gialli, romanzi, nere filastrocche, libri per ragazzi, riviste.

Gli orari? Lunedì 9,30-16,30, dal martedì al sabato invece ci siamo 9,30-19,30.

Vi aspettiamo.

Mercoledì 12 giugno alle 18 in libreria

Fabrizio Silei presenta “Trappola per volpi” (Giunti) e ne parla con Gianluca Morozzi.

In una Firenze fascista dal sapore popolare, arriva una delle coppie di investigatori più sorprendenti e originali del giallo italiano.

«Mi piacciono le trappole, hanno il pregio di far risparmiare un sacco di tempo, ma il difetto di catturare alle volte l’animale sbagliato. Non mi piacciono invece i lacci o le tagliole, perché chi ci finisce non ha scampo, innocente o colpevole, ci lascia le penne o una zampa… quando si tratta di uomini è molto facile che una trappola si trasformi in una tagliola o in un laccio. Bisogna fare attenzione…»

Occhi chiari, baffetti neri, borsalino e soprabito, come un poliziotto del cinema. «Ma questo, santo cielo, sembra un ragazzino appena uscito dall’università!» pensa il tranviere Ettore Becchi scrutando il vicecommissario Vitaliano Draghi, appena giunto sull’argine dell’Arno a verificare la situazione. È l’alba del 3 luglio 1936 e, in una Firenze ancora avvolta nella nebbia, vicino a un vespasiano, l’uomo ha scoperto qualcosa di inquietante: una donna distesa nell’erba, l’elegante vestito macchiato di sangue. Vitaliano sente un’ondata di ansia nel petto: i suoi superiori sono assenti, è il suo primo vero caso, e ancora non sa quanto importante e delicato. La vittima, infatti, è la giovane moglie del senator Bistacchi, vicinissimo al Duce. Vitaliano, che un giorno sì e un giorno no si pente di aver mollato la letteratura per la criminologia, capisce di aver bisogno di rinforzi. Ma non basta un aiuto qualsiasi, serve una mente davvero prodigiosa: quella di Pietro Bensi, il contadino della fattoria nel Chianti in cui è cresciuto. È stato proprio lui, che ha letto tutti i libri della biblioteca del conte e si diletta a costruire complicati marchingegni, a far nascere in Vitaliano la passione per gli enigmi e per le trappole. Perché se vuoi catturare una volpe, devi pensare come una volpe, gli ripete sempre Pietro. Ma ci vuole coraggio per portare un contadino, neanche tanto segretamente antifascista, per le strade e i palazzi di una Firenze dove anche i muri hanno orecchie…
Un giallo di grande atmosfera, con una coppia di detective inedita e curiosa, destinata a entrare nel cuore dei lettori.

Fabrizio Silei, laureato in scienze politiche, ha lavorato per anni come sociologo presso diversi istituti di ricerca dedicandosi soprattutto alle tematiche dell’identità e della memoria. È uno scrittore e illustratore per bambini.
Tiene laboratori di scrittura autobiografica come cura di sé e di scrittura creativa, laboratori per ragazzi e bambini e corsi per insegnanti sulla didattica della creatività.
Nel 2012 con “Il bambino di vetro” vince il Premio Andersen. Nel 2014 vince il premio Andersen come miglior scrittore. Nel 2018 esce “Alice e i Nibelunghi” (Salani).

Gianluca Morozzi è nato nel 1971 a Bologna, dove vive. Ha esordito con il romanzo “Despero” (2001) e ha raggiunto il successo con “Blackout” (2004), da cui è stato tratto un film. Tra i suoi romanzi ricordiamo “L’era del porco” (2005), “Colui che gli dei vogliono distruggere” (2009), “Lo specchio nero” (2015), “Gli annientatori” (2018), “Dracula ed io” e “Bologna in fiamme” (2019).

Giovedì 13 giugno alle 18 in libreria
presentazione del libro di Fernando Guglielmo Castanar “Il postino di Mozzi” (Arkadia).
L’autore dialogherà con Marino Magliani e Mauro Baldrati.

Lui è un uomo metodico. Sa di voler scrivere e lo fa anche con una certa bravura. E pare abbia anche individuato la persona giusta per far emergere le sue doti. Per questo invia sempre le sue proposte letterarie a un genio della letteratura qual è Giulio Mozzi. Purtroppo per l’aspirante scrittore, pare proprio che il grande scout di talenti non riesca mai a dargli una risposta. Anzi, lo ignora del tutto. Un po’ per rivalsa e un po’ per disperazione, lo scrittore mancato decide di accettare quell’incarico da postino che gli era stato offerto, guarda caso proprio nella città in cui vive Mozzi. Per trenta lunghi anni gli consegnerà la posta. Forse non tutta, però. Infatti si riserverà di tenere per sé quelli che gli sembrano i manoscritti più interessanti. E così, il giorno in cui andrà in pensione, spedirà allo scopritore di talenti un bel lavoro antologico, formato di frammenti di romanzi, racconti, lettere e altro materiale, tutto sottratto dalla buca delle lettere di Mozzi.

Fernando Guglielmo Castanar, padre triestino, madre toscana, dopo l’adolescenza nel Nord Est vorrebbe vedere anche come si vive nel Nord Ovest, ma si ferma prima, sulle colline del pavese. Pensionato. Scrittore, ne Il postino di Mozzi ha voluto giocare con le parole e con le pagine dei libri, con i sentimenti degli scrittori, coinvolgendo in questa avventura gli amici della vita reale: Valter Binaghi, Adrián N. Bravi, Giovanni Agnoloni, Claudio Morandini, Riccardo De Gennaro, Matteo Galiazzo, Marco Candida, Giacomo Sartori, Arianna Destito, Nunzio Festa, Franco Arminio, Mauro Baldrati, Mario Bianco, Marco Drago, Francesco Forlani, Carlo Grande, Franz Krauspenhaar, Marino Magliani, Giulio Mozzi, Beppe Sebaste, Riccardo Ferrazzi, Emilia Marasco, Stefano Zangrando, Giorgio Vasta, Alessandro Zaccuri, Alessandro Gianetti, Valentina Di Cesare, Paolo Morelli, Sergio Garufi.

Venerdì 14 giugno alle 18 in libreria
Nicola Lucchi presenta i suoi due ultimi titoli “Filastrocche dell’addio. Sangue e lacrime in celluloide” (BakemonoLab) e Il pallone di cuoio” (Bacchilega) e ne parla con Luca Occhi.

“Filastrocche dell’addio. Sangue e lacrime in celluloide” è una dedica d’amore, una macabra e grottesca serenata alla decadenza dell’età dell’oro di Hollywood. Si tratta di una raccolta di filastrocche macabre dedicate a 17 grandi cineasti e attori del cinema classico americano, morti suicidi per le più svariate ragioni. Le filastrocche, tra umorismo nero e dramma, raccontano la vita dei personaggi fino alla loro triste dipartita. Si tratta di un omaggio al mondo di Hollywood e del cinema in generale, dove artisti quali James Whale, Marilyn Monroe e George Reeves si raccontano o vengono raccontati da voci narranti talvolta ciniche altre volte dolci e appassionate. Ad accompagnare ogni poemetto un’illustrazione dell’artista Nicola Ballarini (Logos, Corraini ecc…) che, lasciando fuori campo l’atto tragico del suicidio, riesce a fissare l’atroce gesto di ogni protagonista in un indelebile bianco e nero privo di figure umane. La scelta della filastrocca non è ovviamente casuale. La semplicità delle rime, così come il ritmo, le ripetizioni e le sonorità offrono infatti al tema cupo del suicidio un tono più rilassato, quasi fanciullesco, e permettono al lettore di scoprire con facilità, vita e morte di alcune delle più grandi star del cinema. 

“Il pallone di cuoio” è un racconto per ragazzi. Emma ha nove anni e la passione per il gioco del calcio, però, ha due problemi, anzi tre: è una femmina, è il 1949, il pallone è solo un mucchio di stracci arrotolati. Il fatto di essere una femmina, in realtà, è solo un problema di chi non la fa giocare, ma vivere subito dopo la guerra è un bel problema per tutti: i soldi non bastano per mangiare, figuriamoci per comprare un pallone da calcio in vero cuoio. Come fare? Emma ha un segreto: ha uno zio che vive in America e gli ha scritto una lettera per farsi regalare un pallone in vero cuoio. E oggi il pacco dall’America è arrivato! Ma il pallone in vero cuoio ha una forma così strana… Il libro è illustrato da Sualzo.

Nicola Lucchi (1981) è laureato in Pedagogia e in Lettere Moderne. Autore di documentari e film, lavora tra Milano e Los Angeles come sceneggiatore e copywriter. Scrive anche recensioni e articoli legati al mondo del cinema, collaborando con riviste quali Nocturno Cinema e Mistero Magazine. Il suo primo romanzo, dal titolo Da un inferno all’altro e vincitore del Festivl Giallo Garda 2015, è stato pubblicato nel maggio 2017 da Betelgeuse Editore. Nell’ottobre 2017, Edizioni EL ha pubblicato il suo primo libro per bambini: Johnny il camaleonte. Il suo secondo libro per l’infanzia, dal titolo L’albero degli stracci, è stato presentato alla Fiera dell’Editoria di Bologna 2019.

Luca Occhi, imolese, è fra i fondatori di Officine Wort, sodalizio imolese che organizza eventi e giochi letterari fra i quali il Romanzo Totale Chi ha ucciso Lucarelli? edito dalla Bacchilega Editore e il concorso Turno di Notte giunto alla XI edizione.
Vincitore diversi premi letterari, una ventina di suoi racconti sono stati pubblicati in antologie. 
Nel 2017 è uscito in libreria “Il Cainita” (Comma21-Damster Edizioni), il suo primo romanzo, che si è classificato al terzo posto nella sezione romanzi editi alla III edizione del Festival Giallo Garda, e nel 2018 il racconto lungo in e-book Tartare (Oakmond Publishing). Il 2019 ha visto la pubblicazione del suo secondo romanzo “Della stessa sostanza del buio” edito nella Collana Zero della Bacchilega Editore.


Sabato 15 giugno alle 12 in libreria
si presenta il secondo numero di Zona Letteraria (Prospero edizioni).

Con questo nuovo appuntamento Zona Letteraria vi parlerà di sport e società, di sport e politica, e di come lo sport possa diventare il termometro attraverso il quale misurare la febbre che attraversa la vita di una comunità in un determinato momento storico. All’interno di questo numero incontrerete alcune discipline (si parla di calcio, basket, alpinismo, atletica leggera, tennis, rugby, ciclismo e persino del quidditch, che nasce traendo spunto dalle leggendarie sfide narrate nella saga di Harry Potter) e diversi modi di leggere – e di scrivere, visto che il nostro principale strumento di indagine è la letteratura – le vicende e le esperienze sportive del passato e di questo nostro burrascoso e confuso presente.

Fra i partecipanti Silvia Albertazzi, Cristina Muccioli, Alberto Sebastiani, Stefano Calanchi, Agostino Giordano, Rudi Ghedini, Giuseppe Ciarallo, Giovanni Marchetti, Luca Cristiano, Luca Gavagna, Paolo Vachino.

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