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In giro per Bologna, oppure nell’etere, con Virtual Trame e due appuntamenti che riportano in “libreria” persone care.

Gli orari fino a sabato 10 luglio restano i soliti: lunedì e giovedì ci siamo dalle 9,30 alle 16,30. Gli altri giorni, domenica esclusa, dalle 9,30 alle 19,30.
Salvo venerdì 2 luglio che alle 18,30 corriamo al TPO!

Per richieste estive fate capo a questa mail.

Peace & Love

Mercoledì 30 giugno alle 18 per Virtual Trame
Paolo Panzacchi presenta “Dove nasce l’odio” (Laurana 2021) in dialogo con Gianluca Morozzi.

È un uomo dalle mille identità Gianni Arienti o Gianni Jorg Peters, il mercenario, il finanziatore di gruppi terroristici, l’omicida, il vendicatore nonché protagonista dell’ultimo romanzo di Paolo Panzacchi in libreria dal 17 giugno “Dove nasce l’odio” – spy story che fa seguito a “Il pranzo della domenica” (Laurana 2018) – un thriller dai ritmi serrati dove intrighi internazionali e attentati terroristici sono il fil rouge della narrazione.
Una mattina qualunque a Roma, Parigi e Berlino decine di uomini si preparano alla più grande azione terroristica coordinata della storia. Chi c’è davvero dietro l’ideazione di questi terribili attacchi? Un’organizzazione paramilitare araba chiamata I figli di Allah che vuole assumere il controllo di buona parte del Medio Oriente, oppure Gianni Arienti, il mercenario più ricercato al mondo?

In questo romanzo dal ritmo serrato, il lettore si troverà in situazioni dove niente è ciò che sembra e nessuno è chi dice di essere: «Quando si decide da che parte stare in una guerra, se farlo davvero partire un conflitto, si devono avere chiare le idee, è come quando si decide che si ucciderà qualcuno, non vale il conto finale, si guarda solo al primo colpo sparato, perché è quello il confine da varcare. Sapere da dove nasce l’odio di chi tiene un’arma in mano pronto a utilizzarla è fondamentale per capire se da quella persona saremo sopraffatti o meno, se è qualcosa di profondo, di personale, possiamo star certi che, o siamo i più bravi, i più rapidi o, contro un avversario così, non avremo nessun tipo di speranza e questo avrebbe dovuto capirlo chi ha combattuto contro Gianni, così come dovrà capirlo chi, un giorno, combatterà contro Riccardo».

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo nel 1984 e vive a Ferrara. Nel 2015 per Maglio Editore è uscito “L’ultima intervista”, suo romanzo d’esordio vincitore del Premio della Critica al Premio Internazionale Città di Cattolica. Nel 2018 ha pubblicato “Drammi quotidiani” con Pendragon, nella collana glam diretta da Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi. Nello stesso anno ha scritto, per la collana Calibro 9 di Laurana Editore, “Il pranzo della domenica”, prequel di “Dove nasce l’odio”. Numerosi suoi racconti sono presenti in varie antologie.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha pubblicato finora alcune decine di romanzi e più di duecento racconti su riviste o antologie. Ha esordito nel 2001 con il romanzo “Despero” (Fernandel) e ha raggiunto il successo nel 2004 con “Blackout” (Guanda), da cui è stato tratto il film omonimo di Rigoberto Castaneda. Sempre per Guanda ha pubblicato, tra gli altri, “L’era del porco”, “Cicatrici”, “Chi non muore”, “Lo specchio nero”. Fra le sue ultime uscite “Il vangelo del coyote” (Mondadori), “Gli annientatori” (TEA), “Dracula ed io” (TEA), “Andromeda” (Perrone) e “Prisma” (TEA).

Venerdì 2 luglio alle 19 presso il TPO in via Casarini 17/5 a Bologna
in collaborazione con la libreria Trame Lia Celi presenta “A pari merito” (Einaudi ragazzi) e ne parla con Valeria Cicala.

Un libro per aprire gli occhi su vecchi pregiudizi e disparità di genere. Una storia che racconta ai giovani lettori la lotta per l’uguaglianza, il femminismo, l’emancipazione e l’integrazione.

Fulvio e Zoe sono giovanissimi attori ingaggiati nel cast di “Uguaglianza a tempo di walzer”, una fiction televisiva ispirata alle lotte delle suffragette, le attiviste che nel primo Novecento si batterono per il voto alle donne. Leggendo il copione e provando le loro scene, il timido Fulvio e la pugnace Zoe scoprono un capitolo di storia che a scuola non si studia mai: il femminismo, l’unica rivoluzione non violenta (e riuscita) del Novecento, grazie alla quale metà dell’umanità ha ottenuto diritti negati da sempre e oggi dati per scontati. Ma i due ragazzi cominciano anche ad aprire gli occhi su vecchi pregiudizi e disparità di genere che ancora resistono ai nostri giorni, perfino nella troupe di Uguaglianza, dove le donne, compresa la celebre attrice protagonista, guadagnano e contano meno degli uomini.
Tra finzione e realtà, i due giovani attori capiscono che il finale dell’epopea femminista non è la supremazia di un genere sull’altro, ma la libertà e la dignità di entrambi.
Un lieto fine non irraggiungibile, se ragazze e ragazzi svegli e consapevoli come Fulvio e Zoe impareranno a scriverlo insieme.
Lia Celi, giornalista e scrittrice satirica, è autrice di romanzi e di testi teatrali, ha collaborato con riviste e quotidiani ed è autrice per radio e tv. La sua passione è la divulgazione storica in tutte le sue forme: per Utet ha scritto insieme ad Andrea Santangelo saggi e biografie di grande successo (Caterina la magnifica. Vita straordinaria di una grande innovatrice; Casanova per giovani italiani; Le due vite di Lucrezia Borgia, la cattiva ragazza che andò in Paradiso). “Quella sporca donnina” è il suo primo libro di storia scritto in solitaria. Sono usciti per Solferino due gialli sempre con Andrea Santangelo: “Ninna nanna per gli aguzzini” e “L’eredità dei Borgia”.

Valeria Cicala, allieva di Giancarlo Susini, dopo la laurea in Storia antica, ha partecipato a progetti di ricerca e catalogazione dei materiali inscritti dell’Emilia Romagna.
Funzionario dell’istituto Beni Culturali (iBC), giornalista, docente in corsi di formazione e master, si è dedicata ai temi della comunicazione e della divulgazione del patrimonio.
Nel 1996 le è stato conferito il Premio Guidarello; già redattore capo della rivista “iBC informazioni”, collabora con periodici specializzati e testate giornalistiche.

Sempre venerdì 2 luglio dalle 21 e sempre al TPO in via Casarini 17/5 a Bologna
Fandango Libri presenta “L’anima della festa” e Tea Hacic-Vlahovic dialogherà con Sara Bighini (Tpo-Làbas).

“L’anima della festa“ è una dark comedy cupissima ambientata a Milano.

Tutto ruota intorno a Mia che giovane espatriata americana è arrivata nella capitale del Nord all’inizio degli anni 2000 per tuffarsi nel mondo della moda e della vita notturna milanese. È venuta in Italia per sfuggire ai suoi problemi ma ne ha trovati solo di nuovi e più glamour.
Coinquiline che come lei mangiano solo junk food per risparmiare i soldi per un cocktail, case che sembrano baracche ma costano come suite, lavori molto cool ma super precari, fidanzati inaffidabili. Mia si abbandona agli alti e bassi che la droga e gli uomini possono offrire, solo per rimanere sempre e di nuovo sola con se stessa.
Puoi perdere l’innocenza se non l’hai mai avuta?

Tea Hacic-Vlahovic: scrittrice e performer croata-americana, ha studiato fashion design alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e adesso vive a Los Angeles, a Venice Beach.
È fondatrice di Stai zitta, magazine queer-femminista ed è stata editorialista per Vice e Wired Italia, redattrice di Wonderland Magazine, collaboratrice tra gli altri di Dazed, Oyster e i-D.
Il suo podcast, Troie Radicali, è tra i comedy podcasts più ascoltati in Italia.

Martedì 6 luglio alle 18 per Virtual Trame
Caterina Falconi presenta il nuovissimo “Dimmelo adesso” (Vallecchi) in dialogo con Mariano Sabatini.

«Un romanzo corale che scompone una sequenza di vita scolastica come un prisma la luce e descrive una particolarissima Comédie humaine.» Valerio Varesi

Angelica è una bella donna alle prese col climaterio vissuto come demarcazione ancestrale tra il prima e il dopo. È laureata ma fa la bidella in una scuola media di provincia. Nel computo ossessivo dei propri fallimenti, trascura il suo dovere di vigilanza. Distratta testimone di atti di bullismo ai danni di un orfano immigrato, assisterà al terribile epilogo concomitante con l’ultimo effimero segnale di fertilità emesso dal suo corpo. La sua storia di rinunce e omissioni si intreccia con i destini di una banda di giovanissimi bulli molto diversi tra loro. Da quello del leader, brutale figlio di primario e madre primitiva, a quello della sconfitta Carla, o degli attendenti Luigi e Gimmi che soffocano rigurgiti di coscienza pur essendo avvantaggiati, rispetto ai compagni, dall’attenzione degli adulti di riferimento. “Dimmelo adesso” è una riflessione sul bullismo scolastico e virtuale, ma anche sulle occasioni mancate e le possibilità di riscatto del femminile maturo.

Caterina Falconi è laureata in Filosofia.
Ha pubblicato i romanzi “Sulla breccia” (Fernandel, 2009) e “Sotto falsa identità” (Galaad Edizioni, 2014).
Ha scritto, con Simone Gambacorta, “Una questione di malafede. Scambio a due voci sulla scrittura creativa” (Duende, 2010). E, con Francesca Bonafini, “Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti” (Ad est dell’equatore, 2015). Ha pubblicato racconti in varie antologie, riviste e in ebook. Ha collaborato alla stesura delle sceneggiature del cartone animato Carotina Super Bip. Per la Lisciani Libri è autrice di svariati testi. Collabora alla Rusconi Libri con romanzi per ragazzi e riduzioni di classici. Ha co-curato con Francesca Bonafini l’antologia “La vita invisibile” (Avagliano, 2021) ed è autrice di “Dammi da bere” (Mimep Docete, 2021).

Mariano Sabatini, nato a Roma nel 1971, ha scritto per i maggiori quotidiani, periodici e web. Ha firmato programmi di successo per Rai, Tmc e altri network nazionali; ha condotto rubriche in radio e continua a frequentare gli studi televisivi come commentatore. Pubblica racconti per riviste popolari e ha partecipato a varie antologie narrative. Dal 2001 ha scritto diversi libri di carattere saggistico. “L’inganno dell’ippocastano” (Salani, 2016), il suo primo romanzo, si è aggiudicato il premio Flaiano e il premio Romiti Opera prima 2017 ed è tradotto nei paesi di lingua francese. A questo ha fatto seguito “Primo venne Caino” (Salani, 2018), sempre con Leo Malinverno, giornalista investigatore, come protagonista.

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