NEWSLETTER verso il Salone del libro di Torino (con orari da incubo tutti diversi)

La settimana dal 9 al 14 maggio quasi i soliti orari, lun e giov 9,30-16,30, merc 9,30-19,15 che poi si va in trasferta in zona, e mar ven e sab 9,30-19,30.

E proponiamo due interessanti incontri al Gallery e in SalaBorsa.

La settimana che parte il 16 gran varietà di orari, ovvero lunedì 16 maggio 9,30-16,30, martedì 17 9,30-19,30, mercoledì 18 salvo imprevisti una cosa del tipo 9,30-16 e 17,30-19,30, giovedì 18 9,30-19,30 e venerdì fuga a Torino quindi 9,30-15,30 e poi sul treno dei desideri…

Chiusi quindi fino al lunedì 23 che faremo 10,30 19,30… Poi al solito, ma sabato 28 orario spezzato 9-12 e 14-17…

Speriamo vi ci troviate…

E se avete richieste e ci scrivete da gmail metteteci anche un recapito telefonico che a volte finiamo in spam!!!

Grazie

Mercoledì 11 maggio alle 19,30
al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna
aperitivo con l’autore Francesco D’Isa e il suo romanzo “L’assurda evidenza” (TLON).
Ingresso secondo le norme vigenti.
Bookshop a cura di Trame.

L’assurda evidenza è il diario di bordo di un viaggio esistenziale e filosofico, che annoda inestricabilmente vita vissuta e vita pensata. D’Isa ci racconta la propria esperienza di pensiero che spazia in modo originale dalla filosofia occidentale al pensiero buddhista e Zen, ponendoci domande autenticamente filosofiche e quindi umanissime: perché soffriamo? Cosa esiste davvero?

Francesco D’Isa (Firenze, 1980), di formazione filosofo e artista visivo, ha esposto in gallerie e centri d’arte contemporanea. Dopo l’esordio con la graphic novel I. (Nottetempo, 2011), ha pubblicato saggi e romanzi per Hoepli, Effequ, Tunué e Newton Compton. Il suo ultimo saggio è contenuto in Trilogia della Catastrofe (Effequ, 2020) mentre il suo ultimo romanzo è La Stanza di Therese (Tunué, 2017). Direttore editoriale de «L’Indiscreto», scrive e disegna per varie riviste.

Giovedì 12 maggio alle 18
in Piazza Coperta alla biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna
Paolo Nori, Paolo Cioni e la traduttrice Verdiana Neglia ci parlano del libro “La città più cupa del mondo” di Fëdor Michajlovič Dostoevskij (Mattioli 1885).
Ingresso libero secondo le norme vigenti. Bookshop a cura di Trame.

In questo volume sono raccolti quattro testi di Dostoevskij scritti nel 1847, subito dopo il successo del suo esordio letterario con “Povera gente”.
Un successo determinato, oltre che dai romanzi, da una rubrica giornalistica, Diario di uno scrittore, diventata poi una rivista, da cui sono tratti tre dei testi contenuti in questa antologia. Protagonista del volume, la città di San Pietroburgo: Dostoevskij è uno dei principali responsabili del mito di Pietroburgo, città alla quale è legato da un sentimento di affetto e di repulsione che emerge in questi saggi con uno stile singolarissimo, divertito, polemico, velenoso, e che ci restituisce un Dostoevskij inedito, a duecento anni dalla nascita.

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