NEWSLETTER dal 5 al 17 maggio

Maggio è un mese lussureggiante di incontri. 
Fino al 17 orari più o meno i soliti. 
Peace&Love.


Lunedì 5 maggio alle 19 al Rapsodia Café, in via Bertiera 10 a Bologna, ultimo appuntamento per la terza stagione della rassegna ANCHE POETA, curata da Francesca Del Moro e Nerio Vespertin.
L’ospite è Francesco Sassetto, che presenterà Mart (Puntoacapo 2025) e Discanto (Arcipelago itaca 2023).
Bookshop in collaborazione con Trame.


Occasione per dialogare con l’autore, bere un bicchiere insieme e portare spunti e letture sul tema “Poesia come sguardo sul mondo” o su qualsiasi altro argomento. 
Al termine della serata tutti i presenti voteranno insieme gli ospiti della prossima stagione.


Giovedì 8 maggio alle 17,30 all’Alliance Francaise in via de’ Marchi a Bologna
presentazione del libro di Cinzia Bigliosi “Irène Nèmirovsky, la scrittrice che visse due volte” (Ares, 2025).
L’autrice dialoga con Ivan Cipressi, libraio e cinefilo, e con Emanuela Marcante di Il Ruggiero.
Bookshop a cura di Trame

In questo saggio, Cinzia Bigliosi ripercorre la vita e l’opera di Irène Némirovsky (Kiev 1903 – Auschwitz 1942), autrice di successo degli anni Trenta, tornata alla ribalta, dopo decenni di oblio, con il clamoroso postumo Suite francese (2004). Scrittrice dell’esilio (francese per cultura, ebrea e russa per nascita), testimone spietata di un mondo abitato da loschi affaristi, madri affette da bovarismo, balie spaesate e figlie neglette ed egoiste, Irène Némirovsky domò, non senza contraddizioni, i temi costanti nella sua opera – come la negazione delle origini, l’ereditarietà, il terrore dell’invecchiamen­to, l’arrivismo e il sacrificio – con un marchio personale frutto dell’orgogliosa consapevolezza di una originalità del tutto unica. Nel saggio il destino di Irène Némirovsky incrocia quello degli autori a lei contemporanei, come Colette e Simenon, così come Georges du Maurier, nonno di Daphne, e Sigmund Freud.

Sempre giovedì 8 maggio alle 18 alla Biblioteca delle donne in via del Piombo 5/7 a Bologna
presentazione del libro di Carla Cristofoli “Diagenesi” (La Gru, 2024) nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna.
Introduce Giancarla Melis, Biblioteca italiana delle donne e l’autrice dialoga con Licia Giaquinto, scrittrice e Daniela Porcu, grafologa.
Bookshop in collaborazione con Trame

Prisca, la protagonista del romanzo è una traduttrice. Originaria della Sardegna, abita a Parigi. Ha da qualche tempo chiuso la sua relazione con il marito, in seguito viene a mancare suo padre e decide di fare ritorno nella sua isola. E’ il momento nel quale affiorano tutti i nodi irrisolti della sua vita: il rapporto con la madre e la sorella Ada e, non ultima, la sua determinazione a non desiderare un figlio, vera causa della sua separazione. Il finale ribalta la prospettiva di lettura, l’ironia talvolta rivela percorsi inattesi.

Carla Cristofoli nasce a Sestu, in provincia di Cagliari. Dopo un periodo di insegnamento in Veneto, dal 2008 vive e lavora a Parigi, dove ha creato un centro di formazione per l’insegnamento agli adulti dell’italiano professionale. Dal 2015 collabora con il magazine Altritaliani.net (Rivista online franco-italiana con sede a Parigi). Tra il 2014 e 2015 pubblica in ebook due racconti per bambini: Le torri di KarEl (Logus mondi interattivi) e Natale di polistirolo (Mediterranea). Nel luglio 2016 vince il premio “Storie superbe” (ispirato ai sette peccati capitali e indetto dal sito “Seven blog”), per la sezione “L’ira” con il racconto Cronaca del giorno dopo. Nel 2016 vince il concorso regionale Cartabianca con il racconto L’onda. Nel 2021 ottiene in ex-aequo il primo posto al Premio Letterario Internazionale Canne al vento (IV Edizione) con il racconto Strade infinite.

Licia Giaquinto è nata in Irpinia, dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Oggi vive fra Bologna e Amalfi. Ha pubblicato La briganta e lo sparviero (Marsilio 2014), La Ianara (Adelphi 2010), Cuori di nebbia (Dario Flaccovio 2007), È successo così (Theoria 2000), Fa così anche il lupo (Feltrinelli 1993). Ha scritto anche testi teatrali, l’ultimo è Carmine Crocco e le sue cento spose. È ideatrice e anima dell’associazione Aterrana – Ater Ianua che vuole contrastare il degrado e lo stato di abbandono del borgo storico di Aterrana (Av).

Sabato 10 maggio alle 15 a Montagò, località Monteacuto Ragazza 53A a Grizzana Morandi, Bologna
ALTITUDINI 2025, rassegna letteraria montanara, presenta “CALORE DI LANA E PROFUMO DI RESINA – MONTAGNA DELLE DONNE” di Chiara Todesco, MonteRosa edizioni.
Bookshop in collaborazione con Trame.

L’autrice dialoga con Ami Passarini, agitatrice. Porteranno la loro esperienza Roberta Tiberi, aspirante scalpellina allieva della “Bottega degli Scalpellini” dell’Associazione Fulvio Ciancabilla, e Camilla Tomasson, apicoltrice e tartufaia     

// a seguire dalle 17 CERCHIO DI DONNE, CERCHIO DI PAROLA Le donne dell’Appennino si raccontano, sogni, ambizioni, progetti realizzati e in via di realizzazione.

Donne molto diverse tra loro accomunate da almeno due cose: l’amore per la montagna e la capacità di seguire i propri sogni e le proprie passioni, accettando sfide e accantonando compromessi. Dopo aver raccontato l’universo femminile delle guide alpine, Chiara Todesco continua a indagare i mestieri delle donne nelle terre alte, muovendosi tra Alpi e e Appennini. C’è Eleonora, che abbandona il mondo del teatro per gestire un rifugio in Abruzzo; c’è Lotte, che a sessant’anni decide che quello che vuole è un roseto d’alta quota; c’è Roberta, che proprio non riesce a vivere in pianura… e tante altre. In un mondo in cui le donne devono sempre e ancora fare di più, dimostrare di più, lavorare di più dei colleghi uomini, spesso per essere riconosciute di meno, raccontare declinando al femminile un mondo che è stato soprattutto appannaggio degli uomini è più che mai attuale. Queste storie ci accompagnano a scoprire un mondo che non fa notizia, ma che scalda il cuore e profuma di resina.

Domenica 11 maggio alle 17,30
al Marsalotto Passalibro in via Marsala 14 A a Bologna
Franco “Bifo” Berardi parla di “Pensare dopo Gaza” il suo recentissimo libro uscito per Timeo edizioni.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Franco Berardi vuole metterci di fronte a un’ineluttabile evidenza: il silenzio della comunità internazionale di fronte al genocidio, la spietata polarizzazione del dialogo, in breve, l’impasse dell’Occidente non è solo politica, ma psichica, cognitiva. Non è possibile capire, perché la storia rifugge la ragione – quanto accade oggi in Medio Oriente è una profonda, incontrollata reazione traumatica. L’ultimo anello di una «catena psicotica» che si inabissa nella nostra psiche collettiva fino a far svanire la relazione fra vittima e carnefice. Perché un trauma come l’Olocausto può riverberarsi per secoli, giacere latente e d’un tratto riaffiorare congelandoci in un’immobilità emotiva in cui tutto ciò che ci circonda è una minaccia. L’unica risposta diventa allora la ferocia incondizionata – la ferina scelta di rendere il mondo intero incapace di nuocere. E in questa cieca ferocia non esiste più futuro – una volta che si iniziano a vedere minacce ovunque, è impossibile fermarsi. La sopravvivenza, portata all’estremo, non può non sfociare nell’estinzione.? Allora come reagire? Come pensare dopo Gaza? La risposta, suggerisce Bifo, non la troveremo con la ragione. Dobbiamo invece scavare fra le macerie del trauma, per trovare, forse, la possibilità di un mondo capace di porre fine all’infinito ciclo della violenza.

Franco «Bifo» Berardi è scrittore, filosofo e agitatore culturale e uno dei più importanti pensatori radicali contemporanei. Tra i fondatori di Radio Alice, i suoi libri sono tradotti, letti e studiati in tutto il mondo. Tra le sue ultime opere pubblicate in Italia ricordiamo Heroes – suicidio e omicidi di massa (Baldini & Castoldi), Futurabilità (NERO), Il terzo inconscio. La psicosfera nell’era virale (Nottetempo) e Disertate (Timeo).

Lunedì 12 maggio alle 17,30 alla CGIL in Via Marconi 67 a Bologna
presentazione del libro di Stefania Limiti “Quel che resta del caso Moro” (Interlinea Editore).
Bookshop a cura di Trame.

L’autrice dialogherà con Ilaria Moroni, storica e Direttrice del Centro di documentazione “Archivio Flamigni”, nonché curatrice della “Rete degli archivi per non dimenticare”.
Modera Cinzia Venturoli, storica e Professoressa all’Università di Bologna
Coi saluti di Gianni Monte, CGIL Segretario Camera del Lavoro Metropolitana Bologna.

“Esterno notte” di Marco Bellocchio, l’ultimo film uscito su Aldo Moro, riaccende la discussione sulla discrepanza tra un’opera di carattere biografico e la storia, ricostruita attraverso i verbali dei processi e le voci dei protagonisti. Stefania Limiti racconta il caso Moro ponendo l’accento su quanto ancora la verità dei fatti sia offuscata anche a distanza di così tanti anni, e si domanda quanto l’immagine di Aldo Moro restituita dai film corrisponda alla realtà e quante reticenze ancora persistano nel parlare di questa storia, ferita aperta per il nostro paese.

Stefania Limiti è saggista, ed è giornalista a “Il Fatto Quotidiano”.

Mercoledì 14 maggio alle 17,30 a casa Carducci in piazza Carducci a Bologna
Maria Teresa Mori presenta “La regina Margherita. Costruzione di un mito” (Viella, 2004), in dialogo con Maria Pia Casalena, Maria Malatesta e Elena Musiani.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Negli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, Margherita, prima regina d’Italia, divenne un’icona della monarchia, accrescendone la popolarità in un paese unito da poco, dove era necessario trovare simboli comuni per consolidare lo stato e la comunità nazionale. Su di lei nacque una narrazione leggendaria, che definiva l’immagine di una sovrana affascinante, maestra di eleganza, amante della cultura, dedita alle opere di carità, capace di comunicare con la gente.? Questo volume ne ricostruisce il mito, rivisitandone, contemporaneamente, la personalità e la biografia. Avvalendosi di un’ampia documentazione, dai giornali alle fotografie, delinea il ritratto avvincente di un’epoca e di una protagonista rilevante della nostra storia, e pone quesiti ancora attuali per comprendere come siamo diventati italiani.

Maria Teresa Mori fa parte della Società italiana delle Storiche e si interessa, in particolare, della storia delle donne e di genere. Oltre a collaborare con diverse riviste, ha pubblicato: Salotti. La sociabilità delle élite nell’Italia dell’Ottocento (Carocci, 2000), Figlie d’Italia. Poetesse patriote del Risorgimento (Carocci, 2011); ha curato, con altre, il volume Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi (Viella, 2014).

Sempre mercoledì 14 maggio, alle 19, al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna?
presentazione del libro di Antonio “Tony Face” Bacciocchi “Ringo Starr, batterista” (Edizioni LOW) con interventi live di The Menlove, tribute band beatlesiana (in versione duo acustico) 
e il dj set vinilico di Ted Nylon.
?Bookshop a cura di Trame??.          
NB sappiamo della superpartita del Bologna FC 1909, ma, visto che inizia alle 21, venite prima a godervi la chiacchierata…

Una serata unica dedicata a Ringo Starr, il batterista che ha dato ai Beatles il loro inconfondibile groove e un’impronta sonora indelebile.?
L’incontro sarà introdotto da due brevi filmati per raccontare la figura di Ringo Starr e il suo approccio alla batteria, con un piccolo tutorial tecnico.?
Antonio “Tony Face” Bacciocchi, con un’analisi che intreccia tecnica musicale, aneddoti e riflessioni sul ruolo di Ringo nei Beatles, dialogherà con Checco Garbari, per esplorare la propria visione di Ringo come musicista e uomo.?
Per l’ occasione del DJ Set Ted Nylon selezionerà dalla sua collezione rigorosamente in vinile, (sopratutto di singoli a 45 giri) memorabili pezzi noti o semisconosciuti ripescando da: Beat, Mod sounds, Pop British oriented, Garage, Soul, R’n’B, ecc. per un Party tutto da ballare soprattutto orientato ai ’60.??

Antonio “Tony Face” Bacciocchi è scrittore e blogger. Già batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), ha pubblicato decine di dischi e suonato in Europa e Stati Uniti, aprendo per Clash, Iggy Pop, Manu Chao. Ha scritto oltre venti libri. Collabora con «Classic Rock», e «il manifesto» e aggiorna quotidianamente il suo blog: tonyface.blogspot.com. ?È giurato al Premio Tenco.??

Checco Garbari è un collezionista di vinile ed appassionato della musica dei ’60. Damsiano conobbe a lezione di Umberto Eco i componenti della futura band Lino ei Mistoterital, in cui cantava con lo pseudonimo di Ted Nylon. Fa girare i suoi dischi in DJ set utilizzando fonovaligie vintage a valvole. 

The Menlove (Menlove Avenue era la strada dove abitava John Lennon a Liverpool) nascono nel 2008 dall’incontro di quattro musicisti professionisti con alle spalle una vasta ed importante esperienza live e in studio affianco ai grandi nomi del panorama della musica italiana.? La sfrenata passione comune per il quartetto di Liverpool ha fatto in modo che il progetto di una Beatles tribute band fosse finalmente realizzabile.??

Giovedì 15 maggio alle 20,30 al cinema Perla in via san Donato
proiezione di “Chimere” (“Young man with a horn”) di Michael Curtiz, introdotto dal musicologo Stefano Zenni in dialogo con Ivan Cipressi, libraio e cinefilo.
Bookshop a cura di Trame, con il libro “Che razza di musica” (EDT).

Venerdì 16 e sabato 17 maggio, in occasione di Agrofutura, la nostra libreria diventa “Trame golose” e allestice una vetrina a tema cibo. 
In collaborazione con Ascom Confcommercio.

Sempre sabato 17 maggio alle 17,30 a Labàs in Vicolo Bolognetti 2 a Bologna 
presentazione del libro di Francesco Striano “Violenza virtuale” (Il Saggiatore), con SCIFT Officina (Scienza, Climattivismo, Immaginazione, Formazione e Tecnologia) in collaborazione con UAMEP (Un Altro Mondo è Possibile APS-ARCI).
L’autore dialogherà con Marco Giacomazzi (UAMEP) e Laura Schiavone (SCIFT).
Bookshop in collaborazione con Trame.

“Violenza virtuale” racconta di quell’universo di schermi che costituisce la realtà a cui siamo ormai abituati, nella quale sembra ci venga offerta una libertà di espressione e di movimento sterminata e senza precedenti. Qui possiamo fare quello che nella quotidianità ci sarebbe precluso e persino proibito. È in questa condizione che sgorga dall’umano un’inaudita violenza: gruppi di uomini che selvaggiamente si scambiano materiale intimo di ragazze inconsapevoli; gamer che durante le sessioni di gioco stuprano le loro compagne di partita. Molte domande affollano le nostre coscienze: le loro azioni sono reali o virtuali? La violenza che perpetrano si chiude nello spazio digitale o ha ripercussioni al di là dello schermo? Quello che nasce su Internet resta solo su Internet?

Francesco Striano è Ricercatore in Filosofia morale all’Università di Torino.

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