NEWSLETTER di fine novembre

In attesa del 15esimo compleanno di Trame che festeggeremo a partire dal 3 dicembre e nei giorni successivi, con due progetti a cui teniamo molto, proseguiamo in questi giorni coi soliti orari: lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Segnaliamo due collaborazioni che si svolgeranno sui social.
Se avete desideri siamo qui, con la nostra scelta di titoli, e sempre disponibili a cercare ciò che non abbiamo. Come potete immaginare tempi e modi sono legati al periodo complesso che stiamo tutti attraversando, però ci si prova!

Vi aspettiamo.

Trame

Giovedì 26 novembre alle 17,30 on line su Zoom
presentazione del libro di Alessandro Portelli “Il ginocchio sul collo” (Donzelli).
In dialogo: Alessandro Portelli, storico e autore; Michele Bulgarelli, Fiom Cgil Bologna; Peter Olney, ILWU; Valerio Tuccella, RitmoLento; Collettivo Decolonising the Academy. Traduzione simultanea a cura di Lisa del Cucina
La discussione si terrà on-line sulla piattaforma Zoom. Link d’accesso: https://tinyurl.com/yyhxya2p Passcode: BLM

A cura del circolo Arci RitmoLento e della Fiom Cgil Bologna.

In collaborazione con Trame.

L’assassinio di George Floyd, afroamericano ucciso da un poliziotto bianco durante l’arresto il 25 maggio 2020 a Minneapolis, ha scoperchiato l’intreccio di contraddizioni e ingiustizie del nostro tempo. A protestare sono scesi in piazza non solo i suoi fratelli e le sue sorelle afroamericani, ma anche bianchi, ispanici, uomini e donne, soprattutto giovani, che sentono sul collo il ginocchio mortale delle crescenti diseguaglianze. L’impressionante e ininterrotta sequenza di brutali violenze di stato da parte della polizia contro gli afroamericani continua ad accompagnare, come un sottofondo inquietante, la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti, e le immagini delle rivolte sono ormai sempre più sotto i nostri increduli occhi di cittadini europei. Alessandro Portelli, con la sua capacità di intrecciare con straordinaria fluidità racconto storico e immaginari letterari, simbolici e musicali, ripercorre le vicende che hanno portato a quella scena, dalle ribellioni che l’hanno seguita agli eventi che l’hanno preparata nell’ultimo decennio, alla memoria di alcune grandi rivolte della storia afroamericana, mostrando come questa morte sia l’ultimo episodio di una vicenda secolare, lungamente inascoltata fino a che le vittime non hanno imposto la loro presenza, la loro voce, i loro corpi. Non mancano riferimenti alla realtà italiana perché la violenza di stato riguarda anche noi, basti pensare ai casi Cucchi e Aldrovandi, così come le icone del potere di tutti i tempi che prendono corpo nelle statue dei generali sudisti negli Usa come, nel nostro paese, nei monumenti fascisti sono apparentemente mute testimonianze di un passato inglorioso di razzismi, schiavizzazioni e dominazioni. La cosiddetta «furia iconoclasta» che si accanisce sui marmi racconta di una realtà in cui ci si accanisce sui corpi, e non di marmo: «la distruzione di tanti meravigliosi giovani, vere e incomparabili statue policrome», è anch’essa un vandalismo, per dirla con Proust. Quelle icone continuano a celebrare e a mettere sotto i nostri occhi una storia che diventa presente ogniqualvolta la polizia uccide o spara alle spalle a un nero come se niente fosse. Riecheggiano qui le parole di Huckleberry Finn che Portelli cita in apertura del libro: «S’è fatto male qualcuno?». «Nossignora, è morto un negro». Perché anche per il senso comune di oggi le vite dei neri contano poco, o niente.

Venerdì 27 novembre alle 18 sulla pagina facebook della libreria
per Virtual Trame Caterina Ferraresi presenta “Ritratto di bambina con Pesci” (Scatole parlanti) e dialoga con Carla Casazza.

Ritratto di bambina con pesci è la storia di Betty, cinque anni, bruttina, che vive in una famiglia benestante – in una casa in cui sarebbe preferibile essere belli –, e della sua fedele e scalcinata bambola, Patrizia, che l’accompagna per tutto l’arco dei cinque giorni in cui si snoda questa storia. Attorno a lei gira un mondo posticcio nel quale nessuno è veramente dove vorrebbe essere: la dada con velleità artistiche; la domestica Ana Luz, presenza silenziosa e oscura; una nonna che sembra condannata a una giovinezza perenne; Cenacchi, il giardiniere ingaggiato a resuscitare ortensie e un padre, chirurgo di fama, che lavora lontano. Poi c’è la mamma, bella, fragile, incredula di essere caduta in una storia così grande, che entra, esce, dà disposizioni e va nell’altro spazio di questo
intreccio, il grande ospedale dove si consuma il dramma del quale non si parla mai: la sorellina di Betty, nata prematura. L’assenza è la vera protagonista del romanzo soprattutto quando la morte entrerà in scena con l’avvelenamento di quattro pesci gialli nella vasca del giardino, in contrasto con la tenera ostinazione di Betty a trovare quell’amore a cui tutti aspiriamo.

Caterina Ferraresi, psichiatra, ha pubblicato vari libri tra cui il romanzo per bambini “Naso di cane” (Einaudi Ragazzi, 2014), il saggio “L’elogio del barista” (Corbaccio, 2017) e “Ritratto di bambina con pesci” (Scatole Parlanti, 2020).

Carla Casazza è giornalista, copywriter e consulente editoriale.

NEWSLETTER dell’estate di San Martino

Si riparte coi soliti orari: lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30 e martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Un incontro su John Berger venerdì sulla pagina facebook, e proposte varie.

E se avete libri da chiedere, o bibliografie da esplorare, la mail è questa!

Buon fine settimana da Trame.

Venerdì 13 novembre alle 18
per Virtual Trame sulla pagina facebook della libreria
“Il taccuino di John Berger è sempre aperto. Presentazione del libro di Lorenzo Mari su John Berger”

A quattro anni circa dalla scomparsa di John Berger (1926-2017), il taccuino dell’intellettuale britannico – romanziere, saggista, disegnatore, autore per il cinema, grande esperto d’arte e di fotografia, e molto altro ancora – è ancora aperto.
È questa la tesi che anima il saggio “Il taccuino dell’intellettuale. Disegno e narrazione nell’opera di John Berger” (Mimesis, 2020) di Lorenzo Mari.
L’autore dialoga con Silvia Albertazzi.

Lorenzo Mari è nato a Mantova nel 1984. Vive a Bologna. Ha pubblicato libri di poesia ed è presente in alcune antologie.
Insieme a Lorenzo Cimmino, ha curato DKMO (Il Girovago, 2016), antologia letteraria e catalogo artistico intorno ai temi del respingimento.
Ha curato un’antologia di saggi accademici, Subalternità italiane. Percorsi di ricerca tra letteratura e storia (Aracne, 2014) e traduce dall’inglese e dallo spagnolo.
Dirige la collana “L’Altra Lingua”, dedicata alla poesia dialettale e in traduzione, della casa editrice L’Arcolaio.

Silvia Albertazzi è professoressa ordinaria di Letterature dei Paesi di Lingua Inglese presso l’Università di Bologna. Collabora con numerose riviste e testate giornalistiche, tra cui “Alias” e la rivista “Zona Letteraria”. Tra le sue molte pubblicazioni, le più recenti sono “Letteratura e fotografia” (Carocci, 2017), “Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta” (PaginaUno, 2018)

Poi un paio di collaborazioni…

APRI è un progetto di racconti per corrispondenza, e vuole sfruttare tutto ciò che una lettera può raccontare anche al di fuori del semplice testo: la carta, la busta, il francobollo fanno parte della storia, come se il lettore a tutti gli effetti aprisse e leggesse una lettera destinata a qualcun altro.
Ogni busta può contenere foto, cartoline o biglietti. I fogli possono arrivare strappati, macchiati, scarabocchiati. Anche il genere letterario può spaziare il più possibile: lettere d’amore, di fantascienza, noir o d’argomento storico. La busta arriva al lettore chiusa, e già dal francobollo e dal destinatario inizia a raccontare la sua storia.
Ogni mese agli abbonati arriva una busta con un racconto in forma epistolare, accompagnato da fotografie, biglietti e cartoline che sono parte del racconto stesso.
Autori e autrici cambiano per ogni numero, così come tematiche, epoche e atmosfere. Ogni racconto è autoconclusivo e slegato dagli invii precedenti e successivi.

In partenza la campagna abbonamenti, di cui trovate in calce il link.

A novembre arriverà agli iscritti la prima lettera/racconto, scritta da Giulia Caminito.

Fra le prossime uscite saranno presenti: Paolo Bacilieri (Miglior Autore a Lucca Comics and Games 2006); Barbara Baraldi (Premio Gran Giallo città di Cattolica e Premio Nebbia Gialla); Davide Morosinotto (Premio Andersen 2017, Mondadori Junior Award 2017); Lorenzo Palloni (Premio Miglior Libro e Miglior Sceneggiatore a Lucca Comics and Games 2019); Nadia Terranova (Finalista alla 73ª edizione del Premio Strega); Ester Viola (ha gestito la posta del cuore per «Vanity Fair» e attualmente cura la rubrica “Le relazioni difettose” su «IO Donna»).

https://apri.website/

Inoltre…

Arena del Sole, con cui collaboriamo da sempre, ha dovuto sospendere le attività di spettacolo dal vivo fino al 3 dicembre, e ci segnala ETIMOLOGIE che il 9, 16, 23, 30 NOVEMBRE alle ore 21 sarà in streaming on line sui canali social di Emilia Romagna Teatro Fondazione.

ETIMOLOGIE si concentra sulla forza delle parole e sulla loro resistenza nel tempo.
Otto termini affidati a otto figure del pensiero contemporaneo, introdotti dagli interventi della linguista Valeria Della Valle, per scavare nelle radici profonde dell’etimologia di ciascun lemma.
Donatella Di Cesare tratta il POPOLO, Vito Mancuso il CORAGGIO; Stefano Laffi interroga le GENERAZIONI, Giorgia Serughetti la CURA; di LAVORO si occupa Domenico De Masi, a confronto con la SCUOLA di Mariapia Veladiano; Ezio Mauro racconta la MEMORIA, accanto ai CONFINI attraversati da Silvia Salvatici.

Modera gli incontri, il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi.

Maggiori info su: https://emiliaromagnateatro.com/etimologie/