NEWSLETTER della pausa pasquale (con Virtual Trame che ospita Giampiero Rigosi e ancora un viaggetto su Ork)

Eccoci di nuovo, con l’incontro dedicato a Giampiero Rigosi visibile sulla nostra pagina facebook a partire dal 2 aprile alle 18, e ancora la mostra da Ork.

Gli orari della prossima settimana sono: lunedì e giovedì 9,30-16,30 martedì 11-19,30 mercoledì, venerdì e sabato 9,30-19,30.

La libreria sarà in pausa per Pasqua e Pasquetta!

Si può venire con le solite modalità, e, se desiderate prenotare qualche titolo, rispondete a questa mail.

Buona primavera.

Venerdì 2 aprile alle 18
per Virtual Trame
le Wilme presentano Giampiero Rigosi in dialogo con Roberto Casalini, accompagnati da William Piana.
L’occasione è l’uscita di “Ciao Vita” per La nave di Teseo.
Annalena Antonia Bruna Daniela Elvira Enrichetta Giuliana Lucia Marianna Mira Morena…WILMA!

Alle Wilme fa molto piacere collaborare nuovamente con Trame.
Giampiero Rigosi è stato tra i grandi generosi autori che hanno contribuito a creare, con i loro racconti gialli e noir, l’antologia “Le ombre della città. Racconti per un’amica lontana”, dedicata a Wilma Lanzarini (pubblicata in Supergialli Mondadori nel 2005 e ristampata da Perdisa editore).
Riportarlo in libreria per noi Wilme è un grande piacere!
Ringraziamo di cuore Roberto Casalini, che ha accettato l’invito per questo incontro davvero importante. E William Piana di Radio Città Fujiko che conduce la chiacchierata.
Le Wilme

Giampiero Rigosi è romanziere e sceneggiatore. Ha scritto per il cinema, la televisione e la radio, insegna narrazione e scrittura creativa, ha pubblicato romanzi e racconti per Theoria, Moby Dick, ADN Kronos, Disney, Mondadori, Einaudi. Anche il suo penultimo romanzo, “L’ora dell’incontro”, è edito da La Nave di Teseo.

Roberto Casalini è giornalista e scrittore. Il suo ultimo libro si intitola “Suonala ancora Sam! Le più belle battute del grande cinema” (Bompiani).

William Piana parla di libri alle 7,30 delle mattine dal lunedì al venerdì su Radio città Fujiko in “Breakfast Club”.

Inoltre prosegue, in orario di apertura, fino a mercoledì 21 aprile la mostra: “Satellites of Ork. Parole e forme da un altro pianeta”.

Il pianeta Ork nasce nel 2017 dopo alterne vicende e con la volontà di dare spazio a tutto quello che la Terra rigetta o a cui non dedica lo spazio che meriterebbe, alle forme di scrittura che passano inosservate, all’arte che segna le nostre città e di cui pochi si accorgono.
Nasce come spazio di pensiero libero e di ricerca, poi come blog, su wordpress (https://morkmindyork.wordpress.com/) e su facebook attraverso la pagina “Mork Mindy Ork”. Nasce nell’idea di un “qui si può” preso egregiamente a prestito da “Musica per vecchi animali”, film del 1989, codiretto da Stefano Benni, in cui il motivo del viaggio, surreale e picaresco in cui si traduce la sostanza del film, è la ricerca di una possibilità, un desiderio, un’utopia.
Uno spazio in cui un bambino possa giocare a pallone, una ragazzina possa fuggire verso la sua storia di libertà, un uomo possa incontrare la sua donna e ciascuno sé stesso, un angolo di mondo in cui si possa recuperare il senso perduto delle cose, fuori dalla velocità, e dalla superficie solo scalfita dalla catastrofe pandemica in corso. Il modo è nelle parole e nelle immagini: la scelta di recensire a modo nostro i libri esclusi dai massimi sistemi dando loro voce (Mindy) e forme (Mork), di segnalare mostre o espressioni di sé relegate a spazi che pochi sanno. Questo è Ork.

Alessandra Bartucca “Mindy” nasce a Tropea, in Calabria, da cui si trasferisce per vivere dal 2001 a Bologna, città in cui si laurea in Giurisprudenza, svolge lavori in settori diversi e riprende il filo dell’amore mai sopito per le Lettere.
Frequenta l’Accademia Drosselmeier, svolge uno stage in una casa editrice che dedica una collana alla letteratura per l’infanzia, collabora con un’altra in qualità di redattrice e correttrice di bozze, frequenta il corso di editing della Scuola Belleville a Milano, scrive saltuariamente per qualche rivista, partecipa al progetto di una Guida Sentimentale di Bologna presso Trame e a quello di riscrittura dei risvolti vittoriniani ai “Gettoni” Einaudi sotto la direzione di Giacomo Verri, collabora come redattrice per un testo di saggistica pubblicato dalla Editrice Bibliografica, e fonda, insieme al compagno, il blog di recensioni “Mork Mindy Ork” dove trova spazio ciò che è fuori dai massimi sistemi.

Antonio Peluso “Mork” nasce a Napoli nel 1978. Si è diplomato al Liceo Artistico di Napoli, ha lavorato come corniciaio nella bottega paterna parallelamente agli studi letterari universitari non portati a termine e, dal 2008, dopo vari giri, vive a Bologna, città di cui si è innamorato a prima vista.
Pittore, intarsiatore, musicista, appassionato di fotografia, ha realizzato diverse mostre a Bologna e Napoli.
Ha lavorato per botteghe artigiane, in particolare a Bologna presso l’ebanista Savigni, da cui ha appreso l’arte dell’intarsio ligneo (nel 2018 la sua mostra di tarsie lignee dedicate alle porte di Bologna, “Il Cerchio di Legno”, riceve il Patrocinio del Comune di Bologna), pubblicato per Mediagraph e come vignettista per il periodico umoristico “Il Cacchio” (riesumazione lo-fi di “Cuore”), ha esposto per “Comix for Equality” nell’ambito di Bilbolbul e dal 2017, insieme alla sua compagna, gestisce il blog “Mork Mindy Ork”, di cui cura la parte illustrativa.

NEWSLETTER di rosso colorata, con Virtual Trame per Paesaggi di Poesia 2021

Rieccoci in una “rossa” Bologna a proporre le nostre scelte editoriali in una via Goito davvero silenziosa.

Nelle prossime settimane manterremo i soliti orari: lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, gli altri giorni fino alle 19,30… No festivi!

Se avete richieste di libri fatele via mail, e cercheremo di soddisfarle.

In libreria si può venire, con autocertificazione, se ve la chiedono.

Buon tutto, e coraggio pure.

Ecco il nuovo spezzone di Virtual Trame per Paesaggi di Poesia 2021.

I video saranno caricati sulla pagina Facebook nei giorni e orari indicati.

Venerdì 12 marzo alle 18 Vincenzo Bagnoli presenta “Il diario dell’eroe” (Pendragon, 2020) di Gilberto Centi
A vent’anni di distanza dalla morte dell’autore – l’attivista, poeta, giornalista culturale e “guerrigliero della comunicazione” Gilberto Centi (1947-2000), una delle figure più importanti del panorama culturale bolognese della fine del secolo scorso – approda finalmente in libreria Il diario dell’eroe, amalgama sperimentale di prosa e poesia, curato da Vincenzo Bagnoli per le edizioni Pendragon.

Martedì 16 marzo alle 18 Francesca Del Moro presenta “Ultimi versi” (Marco Saya Editore, 2020) di Jules Laforgue

Libro del limite, Ultimi versi, di Jules Laforgue, appare solo ora in Italia nella sua completezza. A proporlo è la poetessa e traduttrice Francesca Del Moro, che rimette al centro del discorso sull’opera di Laforgue la sua fedele infedeltà alla rima, il suo portare la crisi del verso dentro un sistema chiuso per farlo saltare, senza però con questo volerlo morto. Così da poter essere libero di agire sulla pagina e nel pensiero.

Venerdì 19 marzo alle 18 Renata Morresi presenta “Brevi scene di lupi” (Ponte alle Grazie, 2020) di Margaret Atwood
La traduttrice e curatrice del volume antologico, Renata Morresi, ci fa da guida nel mondo post-antropocentrico della poesia di Margaret Atwood, autrice canadese forse più nota in Italia per la sua produzione romanzesca distopica (in particolar modo, per Il racconto dell’ancella, diventata una serie TV di grande successo internazionale) che non per la sua, pur costante e molto preziosa, produzione poetica.

Martedì 23 marzo alle 18 Laura Ricci presenta “Di libertà e d’amore” (Vita Activa, 2021) di Elizabeth Barrett Browning

Laura Ricci, traduttrice e curatrice, parla della traduzione di Sonetti dal portoghese della poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning, contenuta nel volume. Opera quasi sconosciuta in Italia, rappresenta un momento di innovazione nell’impianto formale e narrativo tipico del sonetto di epoca vittoriana. Oltre a questo, la singolarità dello stile rende i quarantaquattro sonetti un esempio di estrema modernità nell’aspetto compositivo., un vero punto di svolta. La Ricci ne racconta l’importanza all’interno dell’intero dettato poetico di metà Ottocento e fino ai nostri giorni.

Venerdì 26 marzo alle 18 Fabiano Alborghetti presenta l’antologia “rampe di lancio doganieri nuvole” (edizioni sottoscala, 2020)

Fabiano Alborghetti è, con Margherita Albisetti, il curatore per conto della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana di questa antologia-omaggio ad Alberto Nessi nel compimento dei suoi ottant’anni. Cosa inusitata, almeno per l’Italia, ma a quanto pare non per la Svizzera. Nessi è forse il massimo esponente della poesia svizzera di lingua italiana. Una voce cristallina, da sempre impegnata nel sociale “sua cifra delicata e umanissima”. Alborghetti ci porta dentro questa antologia a più voci e ne racconta il percorso.