a cavallo fra il 2013 e il 2014

Eccoci fra mille fogli di carta e patacchini copriprezzo.
Vi aspettiamo fino al 24 alle 19…

La libreria resterà chiusa il 25, il 26 e il 29 dicembre 2013 e il 1°, il 5, il 6 gennaio 2014.
Gli altri giorni i soliti orari tranne il 31 dicembre che chiuderemo alle 18.

Dal 2 gennaio 2014 la libreria avrà un nuovo orario.
Manterremo l’orario di apertura continuato.
Lunedì e Giovedì dalle 9,30 alle 16,30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle 9,30 alle 19,30

Vi auguriamo serenità per il prossimo periodo festivo.
E vi invitiamo a un incontro interessante…

Buone feste a tutt*

Quelle di Trame.

Venerdì 27 dicembre alle 19 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Gabriele Cosentino “La partenza del boomerang” (ilmiolibro.it).
L’autore ne parlerà con Margherita Bianchini.

L’occasione è un appuntamento del gruppo EXBO in città. Rete di bolognesi nel mondo, Exbo nasce per mettere al servizio della collettività le competenze dei suoi membri e per affrontare insieme i temi della cittadinanza nell’era della globalizzazione. Questa presentazione è parte dell’incontro annuale della rete. Per maggiori informazioni e il programma dettagliato: www.exbo.org

Giovanni Vulcano, il protagonista del romanzo di Gabriele Cosentino, è uno strano esemplare di cervello in fuga che rimane sospeso fra due mondi, diviso fra la ricerca di un futuro in America e un tormentato legame con l’Italia. Dopo un decennio passato a lasciare e a riprendere case, amici e amori, una malattia lo costringe a fermarsi, e a tornare a vivere con i suoi genitori. Grazie all’incontro con una pittrice sciamana intraprende un particolare percorso terapeutico che lo porta a scoprire le cause del suo nomadismo, a riappacificarsi con le sue origini, e a capire meglio il senso delle partenze, e dei ritorni.

Gabriele Cosentino è nato a Bologna e ha vissuto gli ultimi quindici anni fra l’Italia e gli Stati Uniti per ragioni di studio, lavoro e amore. Ha scritto una tesi di dottorato per spiegare la politica italiana agli americani, e un romanzo per spiegare a se stesso come vivere in equilibrio fra due culture separate da un oceano.

Margherita Bianchini è nata a Reggio Emilia, vive a Roma,e ha vissuto a Bologna per sette anni.
Ha scritto tre libri su Bologna per l’editore Newton & Compton: tre 101 (Cose da fare almeno una volta nella vita, Storie e Tesori nascosti) e altri libri su argomenti disparati come editor e ghostwriter.
Per puntarellarossa.it esplora quartieri periferici della Capitale alla ricerca di buon cibo e bizzarrie urbanistiche.

ruzzolando verso Natale

Ancora incontri e libri con Trame.

Vi aspettiamo anche domenica 15 e 22 dicembre dalle 11 alle 19.

Se avete desideri libreschi usate questo indirizzo email o telefonate, fino a sabato 14 gli ordini saranno evasi con una certa regolarità…
Dopo saremo in perenne emergenza…
Ma è il bello dei negozi sotto il Natale…

Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Giovedì 12 dicembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
Le mie finestre guardano odio, di amore profondissimo – con Mirella Mastronardi.

Venerdì 13 dicembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Assunta Corbo ”1001 mercatini in Italia da visitare almeno una volta nella vita” (Newton & Compton edizioni).
L’autrice ne parlerà con la scrittrice Marta Casarini.

Sabato 14 dicembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si confronterà sul libro di Audur Ava Olafsdottir “Rosa candida” (edizioni Einaudi).

Sabato 14 dicembre alle 17
alla Biblioteca Casa di Khaoula in Via Corticella 104
presentazione del libro di Danila Comastri Montanari “Pallida mors” (Mondadori editore).
Dialoga con l’autrice Katia Brentani.

Giovedì 12 dicembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
Le mie finestre guardano odio, di amore profondissimo – con Mirella Mastronardi.

Ultimo incontro della rassegna LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
un progetto Rimachèride con la direzione artistica Alessandro Tampieri, in collaborazione con Associazione Cultura e Arte del ‘700 e con il patrocinio del Comune di Bologna
info e prenotazioni 338 9300148
at.teatro@gmail.com visita il sito www.rimacheride.it

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Venerdì 13 dicembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Assunta Corbo ”1001 mercatini in Italia da visitare almeno una volta nella vita” (Newton & Compton edizioni).
L’autrice ne parlerà con la scrittrice Marta Casarini.

«Indossate un paio di scarpe comode e cominciate il viaggio»

I mercatini hanno un’anima. La merce esposta sui banchi racconta tradizioni, storie passate e tendenze attuali. Da Nord a Sud cambiano le usanze, i gusti, i dialetti e di conseguenza anche la produzione, l’artigianato e gli oggetti in vendita. L’atmosfera del mercato generale di Milano, il più grande d’Italia, non è certo la stessa che si respira alla Vuccirìa di Palermo. Allo stesso modo il mercatino retrò di Napoli non regala le stesse emozioni della famosa mostra-mercato vintage al Castello di Belgioioso. Alcuni sono una vera esperienza sensoriale, come il mercato delle erbe aromatiche e delle spezie di Casola Valsenio, altri vantano una storia centenaria come la Fiera di Sinigaglia di Milano. Stravaganti realtà frequentate da un pubblico talmente vario ed eterogeneo da lasciare stupiti, i mercatini sono diventati la testimonianza del folklore e della tradizione di ogni singola realtà italiana.

Assunta Corbo nasce in provincia di Milano. Laureata in Lingue e Letterature straniere, ha conseguito un Master in Creative Content Writing. Giornalista freelance, negli anni si è specializzata in turismo, spettacoli, costume e società. Oggi collabora con numerose testate e scrive buone notizie sul blog www.thatsgoodnewsblog.com

Marta Casarini scrive romanzi (“Nina Nihil giú per terra”, “Anita friggeva d’amore”), e testi teatrali e radiofonici per bambini e adulti.
Da sette mesi fa la spesa esclusivamente nei mercati contadini dell’Appennino emiliano.

Sabato 14 dicembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si confronterà sul libro di Audur Ava Olafsdottir “Rosa candida” (edizioni Einaudi).

Sabato 14 dicembre alle 17
alla Biblioteca Casa di Khaoula in Via Corticella 104
presentazione del libro di Danila Comastri Montanari “Pallida mors” (Mondadori editore).
Dialoga con l’autrice Katia Brentani.

Dalla regina italiana del giallo storico una nuova indagine del senatore-detective Publio Aurelio Stazio.

A seguire buffet e brindisi di Natale. I servizi della biblioteca saranno aperti per tutta la giornata. Dalle ore 14 saranno presenti banchetti di libri per bambini e adulti, che potrete portare a casa lasciando un’offerta libera per sostenere le attività della biblioteca.

La nostra libreria collabora con il bookshop.

NEWSLETTER del nostro compleanno dal 3 all’8 dicembre

Otto anni fa gli scatoloni si svuotavano e gli scaffali si riempivano per la prima volta.
Da allora il ciclo della carta è proseguito e i nostri progetti diventano realtà ogni giorno.

Qui in libreria con le decine di incontri proposti ogni anno, e i titoli selezionati per voi, o rintracciati con determinazione nel caso di editori minori o volumi fuori commercio.

E fuori da qui, in giro per la città, in collaborazione con scuole, biblioteche, centri sociali e associazioni culturali.

Vi invitiamo a condividere gli eventi dei prossimi giorni, e le quattro domeniche fino al 22 dalle 11 alle 19.
Prima il sunto delle nostre proposte, poi le storie.
Vi aspettiamo per fare festa.

Quelle di Trame.

Martedì 3 dicembre in libreria
a partire dalle 16,30 fino alle 18,15 Radio Città del Capo ci raggiungerà con la sua regia mobile a tre ruote per partecipare ai festeggiamenti.
Piero Santi e Laura Marongiu saranno al mixer qui a Trame per parlare di cultura, libri, editoria e altro ancora e accompagnare l’inizio della lettura con Marinella Manicardi e Federica Iacobelli da “La Maria dei dadi da brodo”.
La libreria sarà aperta per un brindisi fino alle 20,30.

Giovedì 5 dicembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
Le eredità di Vittoria Giunti il coraggio della prima donna sindaco in Sicilia – con Luisa Vitali e Teresa Fava

Venerdì 6 dicembre alle 18 in libreria
aperitivo in occasione dell’inaugurazione della mostra di vittorio marangoni “oggetti RItrovati”

Domenica 8 dicembre alle 12 in libreria
in occasione della tre giorni di “Regali a Palazzo” organizzata da CNA presso il Palazzo Re Enzo
presentazione aperitivo del libro di Katia Brentani “Ricette fatali. Donne velenose in cucina. Storie tecniche e ricette” (Quaderni del Loggione edizioni Damster) e del nuovo titolo della collana “Ma sei di coccio?” di Enrico Belgrado.

Sempre domenica 8 dicembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo de “Il Manuale dell’ospite perfetto” di Teresa Sdralevich, (La Grande Illusion 2013).
Con un intervento di Antonio Faeti, in presenza dell’autrice e dell’editore Giuseppe Zapelloni.

Martedì 3 dicembre a partire dalle 16,30 fino alle 18,15
Radio Città del Capo, con la sua regia mobile a tre ruote (sorpresa sorpresa…) raggiungerà la nostra libreria per partecipare ai festeggiamenti.
L’ottavo compleanno della libreria coincide con la prima giornata di campagna abbonamenti della radio, dal titolo: L’onda fuori! ..nel senso che trasmetteranno in esterna dai punti più interessanti della città.
Piero Santi e Laura Marongiu saranno al mixer da Trame per parlare di cultura, libri, editoria e altro ancora e accompagnare l’inizio della lettura delle 18 con Marinella Manicardi e Federica Iacobelli in occasione della riproposta dello spettacolo “La Maria dei dadi da brodo” al Teatro stabile Arena del Sole di Bologna, che lo ha prodotto.

La Maria, stanca di conservare in un cartoccio la crema per il brodo, chiede al marito, perito meccanico, di inventare una macchina che impacchetti il glutammato, dose per dose, è l’invenzione del dado da brodo. Nel dopoguerra Bologna è diventata la Packaging Valley e le sue macchine, famose nel mondo, hanno impacchettato il mondo.
Ma prima della Maria, personaggio quasi vero della storia industriale di Bologna, molte altre Marie avevano contribuito, a fianco dei loro mariti, soci, compagne, a costruire una delle città più ricche di cultura del lavoro in Europa. Per cinque secoli, fino al 1700, la seta fu considerata un DOC di Bologna, inimitabile per leggerezza e qualità tecnica. Poi tra la seta e il packaging, in mezzo, la paura della povertà, il crollo di una città, Bologna, orgogliosamente attaccata alle sue istituzioni e alla sua Università: ed è dall’Università, e dall’invenzione delle scuole professionali Aldini-Valeriani che si ricomincia. Studio e manualità, ricerca e meccanica, sbuzzo e coraggio. Senza dimenticare tortellini e balere.

Marinella Manicardi attrice, scrittrice, regista. Debutta diretta da Luigi Gozzi, suo compagno di arte e di vita, con lui ha condiviso la direzione artistica del Teatro delle Moline. Teatro, radio, laboratori e seminari, interventi in riviste e libri.

Federica Iacobelli ha scritto storie per albi illustrati, romanzi brevi, racconti, sceneggiature, libretti d’opera e drammaturgie, quasi sempre dedicati al pubblico dell’infanzia e spesso nati dall’incontro con arti ed artisti differenti.

Giovedì 5 dicembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
Le eredità di Vittoria Giunti il coraggio della prima donna sindaco in Sicilia – con Luisa Vitali e Teresa Fava

proseguono gli incontri di LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
un progetto Rimachèride con la direzione artistica Alessandro Tampieri
info e prenotazioni 338 9300148
at.teatro@gmail.com visita il sito www.rimacheride.it

Venerdì 6 dicembre alle 18 in libreria
aperitivo in occasione dell’inaugurazione della mostra di vittorio marangoni “oggetti RItrovati”

“…vado in solaio, e per un po’ sto così, con gli occhi aperti al buio, questa mia soffitta non ha più pareti e al mio comando si alza un venticello, stregato e menzognero, che mi porta su le cose che fuori non si possono vedere – quelle un po’ rotte, un po’ storte, quelle che gli manca qualcosa, venute male, scartate o buttate da una parte, che mani pietose e grette hanno salvato – il vento lo faccio crescere al ritmo della musica che ho dentro e diventare un’ala che mi porta intorno la danza dei “zavagli”; e quando sono al culmine della magia e tutte le robe ballano il valzer contro al soffitto come pianeti nell’universo, urlo al vento di sparire e tutto mi casca in testa, mi stringo il bavero e rido, già pregustando quali storie costruiranno a caso gli oggetti, a quali ricordi ridaranno la vita”.

gianni cascone per vittorio marangoni

vittorio marangoni è nato nel 1958 a Sala Bolognese e attualmente vive e opera a Bologna.
Dal 1982 al 2002 ha lavorato in qualità di scenografo con la compagnia “Teatro Evento”, teatro stabile di innovazione per ragazzi e giovani, firmando le scenografie di oltre trenta produzioni teatrali. Per la stessa compagnia dal 1994 al 2005 è stato direttore tecnico del Teatro Comunale di Casalecchio di Reno.
All’attività di scenografo affianca quella di formatore, realizzando seminari per insegnanti e laboratori rivolti a bambini e ragazzi della scuola primaria; e quella di illustratore di libri per ragazzi collaborando con le case editrici Cappelli e Nicola Milano.
Dal 1996 espone le sue opere in varie gallerie del territorio nazionale.

Domenica 8 dicembre alle 12 in libreria
in occasione della tre giorni di “Regali a Palazzo” organizzata da CNA presso il Palazzo Re Enzo
presentazione aperitivo del libro di Katia Brentani “Ricette fatali. Donne velenose in cucina. Storie tecniche e ricette” (Quaderni del Loggione edizioni Damster).
Katia, come responsabile editoriale della Collana I Quaderni del Loggione, ci parlerà anche dell’ultimo nato “Ma sei di coccio?” di Enrico Belgrado, esperto di comunicazione, marketing dei territori, dei prodotti tipici e dell’ospitalità.

Il termine veleno ha un doppio e opposto significato. Il vocabolo anglosassone “gift” nella lingua tedesca designa il “veleno” e nella lingua inglese il “dono”. Anche il cibo è un “dono”. Non è forse una succulenta mela rossa a celare il veleno? La mela rossa con cui la regina, trasformata in strega, tenta di avvelenare Biancaneve. E le grandi avvelenatrici della storia?
Amavano cucinare e ognuna aveva una propria specialità, da “donare” alla vittima designata con l’aggiunta dell’ingrediente “segreto”.
Sulle tracce di queste donne pericolose, ci lasceremo tentare da sfiziose ricette, preparate con gli ingredienti che le “donne velenose” prediligevano… senza l’aggiunta dell’ingrediente segreto. Dolci veleni del tutto innocui. Fra curiosità, leggende e un racconto finale, “Le ricette della trisavola”, velenoso al punto giusto.
“Ma sei di coccio?” è una guida dissacrante sui pani poveri dell’Emilia Romagna (tigelle, crescentine, piadine ecc.) fra la via Emilia e il West”.

Katia Brentani, scrittrice di romanzi, racconti, fiabe e blogger, è nata e vive a Bologna. Ha vinto con le sue opere numerosi premi di narrativa. Organizza nella sua città natale il gruppo di lettura “Voltapagina”.
Abbina il piacere della scrittura giallo noir, vedi “Volevo solo chiuderle gli occhi” che è il suo ultimo titolo, a quello della cucina “Inzuppiamoci! Se non è zuppa è pan bagnato”, con un pizzico di veleno come in “Ricette fatali”.

Sempre domenica 8 dicembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo de “Il Manuale dell’ospite perfetto” di Teresa Sdralevich, (La Grande Illusion 2013).
Con un intervento di Antonio Faeti, in presenza dell’autrice e dell’editore Giuseppe Zapelloni.

Il libro, scritto ed illustrato da Teresa Sdralevich, è un ironico vademecum sui diritti ed i doveri dell’ospitalità, dove parole ed immagini, alla maniera di Maurice Sendak, disegnano un ménage favoloso e surreale, eppure assolutamente realistico.
Giocato sull’ambiguità lessicale della parola ospite, insegna ad esercitare due arti speculari: ospitare ed essere ospitati. Testi ed illustrazioni si leggono nei due sensi – il libro è double-face – e si incontrano nella pagina centrale, dove i due ospiti si congedano l’uno dall’altro pronti a ricominciare da capo il loro racconto. Nato nel 2007 come libro d’artista, stampato in serigrafia in sole quindici copie, Il manuale dell’ospite perfetto, è particolarmente raccomandato agli amanti della buona grafica, meglio se adulti accompagnati.

Teresa Sdralevich è illustratrice, grafica e stampatrice. Collabora con diversi editori e testate in Italia e all’estero. Ha illustrato i libri di Eva Ibbotson e molti altri titoli per Salani e Feltrinelli kids. Con i suoi poster ha partecipato a numerosi festival e mostre. Anima regolarmente laboratori per bambini e studenti (Festival di Internazionale a Ferrara, Uovokids, ENSAV La Cambre…).
Vive e lavora a Bruxelles.

NEWSLETTER Festival Violenza illustrata 2013

Aderiamo alla giornata del 25 novembre Giornata Internazionale della violenza contro le donne.
A seguire il sunto poi i vari incontri.

Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Mercoledì 27 novembre alle 18 in libreria
Incontro sul tema “Violenza maschile contro le donne: il delitto di stalking tra legge e operatività”
Ne discutono Maria (Milli) Virgilio, curatrice del volume “Stalking nelle relazioni di intimità” (BUP 2013) e Maria Grazia Negrini.

Giovedì 28 novembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
per LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
un progetto Rimachèride con la direzione artistica di Alessandro Tampieri, in collaborazione con Associazione Cultura e Arte del ‘700 e con il patrocinio del Comune di Bologna.
Any One of Us, scritti dal carcere di Eve Ensler – con Friends of the Johns Hopkins University / in collaborazione con Festival La Violenza Illustrata

Venerdì 29 novembre alle 18 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
COMMENTI SULLE STATISTICHE DEGLI SPORTELLI UDI-BO, E RIFLESSIONI SUI TITOLI DI STAMPA.
Interventi di Angela Pozzi, avvocata dell’UDI-BO, e Alba Piolanti.

Sabato 30 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
presentazione del libro “Madri femministe e figli maschi” (edizioni XL)
Introduce Angela Romanin e ne parleranno le autrici Caterina Grego e Patrizia Romito.

Nell’anno 2006 la Casa delle donne, che già aveva festeggiato con altri eventi le precedenti edizioni della Giornata Internazionale della violenza contro le donne, decide di concretizzare un appuntamento organizzato e coordinato annuale di celebrazione intorno al 25 novembre.
Nasce così il primo e unico Festival centrato sulla tematica della violenza di genere in Italia, ideato da Chiara Cretella, Anna Pramstrahler, Elena De Concini.
L’evento è organizzato negli anni insieme alle volontarie e curato dal servizio Promozione, il suo obiettivo è quello di raggiungere, informando, creando cambiamento e prevenzione, il maggior numero di persone.

Il nome del Festival viene da una citazione di un testo del poeta Nanni Balestrini, in cui si dimostrava, attraverso un cut-up dei titoli di giornale, l’invariante di violenza presente nei media. Di questa violenza gli spettatori e i lettori si fanno purtroppo partecipi dell’orrore di notizie e immagini cruente date in pasto ai loro occhi, o vittime inconsapevoli incapaci di decifrare i messaggi della comunicazione di massa.

Per questo motivo il Festival si propone di presentare immagini, video, e altri mezzi artistici che parlino del fenomeno senza mostrarlo in maniera cruenta, perché sappiamo che la violenza genera emulazione.
C’è un modo corretto per parlare della discriminazione e dell’abuso, della violenza e del sessismo senza mostrare corpi scomposti, sangue o immagini che ledono, ancora una volta, il corpo delle donne.
Il fenomeno della violenza sulle donne è un problema trasversale, le vittime sono donne di ogni età, provenienza, categorie socioeconomiche e culturali, per questo motivo il pubblico a cui il Festival si rivolge vuole essere il più vario e molteplice possibile.
La data del 25 novembre, giornata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 novembre 1999 come Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata scelta in omaggio e ricordo delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Domenicana che il 25 novembre 1960 furono uccise dagli uomini del dittatore Truijllo.
Le Nazioni Unite esortano i governi, le ONG e le organizzazioni internazionali perché si impegnino nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alla violenza contro le donne.

Trame ospita due incontri del festival.
Più un incontro organizzato da noi, a calendario ormai chiuso, assieme a Grazia Negrini e a Milly Virgilio.
Inoltre l’incontro del giovedì con La parola alle donne.

Mercoledì 27 novembre alle 18 in libreria
Incontro sul tema “Violenza maschile contro le donne: il delitto di stalking tra legge e operatività”
Ne discutono Maria (Milli) Virgilio, curatrice del volume “Stalking nelle relazioni di intimità” (BUP 2013) e Maria Grazia Negrini.

Lo stalking pare oggi costituire un delitto caratterizzato da una emersione relativamente più agevole rispetto ad altri reati.
Dal 2009 la norma è stata oggetto più volte di rilevanti modifiche, da ultimo nell’agosto e nell’ottobre 2013.
Dopo 4 anni è già possibile tracciare un bilancio significativo della fattispecie del delitto di atti persecutori, anche se la parola stalking ha assunto una ampia valenza comunicativa, poiché è spesso chiamata a rappresentare genericamente la violenza maschile contro le donne, così spaziando dal molestatore all’omicida/femicida: stalking, maltrattamenti, abuso, discriminazione, violenza sono spesso usati indifferentemente, dai media, ma anche dagli operatorie e dalla donna stessa che lo subisce.

Maria (Milli) Virgilio è avvocata e docente universitaria; presidente dalla associazione GIUdIT- Giuriste d’Italia; è stata responsabile scientifica del progetto europeo Daphne III, LEXOP “Lex-operators all together for women victims of intimate partner violence” (Gli operatori della legge tutti insieme per le donne vittime di violenza del partner nelle relazioni di intimità), di cui ha curato il Rapporto di ricerca edito da BUP Bologna. I temi della sua attività investono la libertà e i diritti fondamentali delle cittadine e dei cittadini e affrontano nell’ottica di genere la funzione e i limiti del diritto e del diritto penale in particolare; la sua ultima pubblicazione è “Il trattamento penale degli uomini violenti contro le donne. Profili giuridici” (unitamente a Bruno Guazzaloca), in “Il lato oscuro degli uomini. La violenza maschile contro le donne: modelli culturali di intervento” (a cura di Alessandra Bozzoli, Maria Merelli, Maria Grazia Ruggerini, Ediesse, 2013).

Maria Grazia Negrini, presiede la Tavola delle donne sulla violenza e sulla sicurezza nella città.
Dal dicembre 2012, la Tavola delle donne e l’UDI di Bologna stanno sperimentando un servizio di aiuto e ascolto per donne colpite da stalking.
Il servizio si chiama Stalking Stop! Angolo dedicato a Melissa Bassi e ha un sito su Internet che tutte possono visitare
www.tavoladelledonne.com che raccoglie lo spirito di tutto il lavoro.

Giovedì 28 novembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
per LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
un progetto Rimachèride con la direzione artistica Alessandro Tampieri, in collaborazione con Associazione Cultura e Arte del ‘700 e con il patrocinio del Comune di Bologna

Any One of Us, scritti dal carcere di Eve Ensler – con Friends of the Johns Hopkins University / in collaborazione con Festival La Violenza Illustrata

Venerdì 29 novembre alle 18 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
COMMENTI SULLE STATISTICHE DEGLI SPORTELLI UDI-BO, E RIFLESSIONI SUI TITOLI DI STAMPA.
Interventi di Angela Pozzi, avvocata dell’UDI-BO, e Alba Piolanti.

Ogni anno gli sportelli d’ascolto di UDI a Bologna e provincia raccolgono e analizzano dati su cui riflettere e operare.
Ma quale realtà emerge poi dai titoli di stampa?
E’ l’occasione per commentare insieme, affiancando con letture tematiche.

Sabato 30 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
presentazione del libro “Madri femministe e figli maschi” (edizioni XL)
Introduce Angela Romanin e ne parleranno le autrici Caterina Grego e Patrizia Romito.

Il libro tratta di un tema centrale nella storia delle donne: quello della trasmissione del femminismo da una generazione all’altra.
In particolare, ci si pone la domanda se e come donne femministe siano riuscite a trasmettere ai loro figli maschi i valori e gli impegni del femminismo.

Sono interviste a diciotto donne e a dodici dei loro figli, adolescenti o adulti, che raccontano la loro storia, riflettono sull’educazione femminista data e ricevuta e ne analizzano i “risultati”: qual è stato l’impatto di questa educazione ? Le testimonianze rendono conto della passione, tenerezza, senso dell’umorismo ma anche della fatica e qualche volta della collera e dell’amarezza che hanno intessuto le esperienza di madri e figli. Sono state raccolte in tre paesi, Italia, Francia e Québec, molto diversi tra loro per quanto riguarda la posizione delle donne, la storia e la legittimità del femminismo. Questo approccio internazionale rappresenta uno dei punti di forza del libro, perché suggerisce, con esempi vividi e molto concreti, quanto il contesto sociale più ampio sia stato determinante nella formazione di questi giovani uomini, al di là della volontà e dell’impegno materno.
Possibili diverse chiavi di lettura: quella degli studi di genere, dell’analisi femminista e della storia delle donne negli ultimi decenni; la chiave psico-sociale del rapporto madri-figli e dell’influenza del contesto sull’educazione; la chiave delle comparazioni tra diverse culture e diversi contesti sociali.
Tuttavia il libro può anche essere letto “come un romanzo”: le interviste sono presentate nella versione integrale e, nella loro diversità, sono tutte coinvolgenti: divertono, commuovono e fanno riflettere.
Il libro, al di là del tema specifico, è un viaggio appassionante nella vita di donne e di uomini che, in momenti e in paesi diversi, si confrontano nel quotidiano con alcune delle grandi questioni, tra cui i rapporti tra i generi, che determinano il nostro presente e il nostro futuro.

settimana dal 19 a 23 novembre 2013

Ci aspetta una settimana ricca di spunti.
E arrivano sui nostri tavoli tanti libri interessanti, andando verso il mese di dicembre con il nostro ottavo compleanno.

Prima il sunto poi le varie storie.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Martedì 19 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maria Silvia Avanzato “Ciò che resta del nero” (Edizioni della Sera).
L’autrice ne parlerà con Teresa Fava.

Giovedì 21 novembre alle 21
per LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
info e prenotazioni 338 9300148
at.teatro@gmail.com visita il sito www.rimacheride.it
Medea, la catarsi (non) esiste soliloquio di una donna in fuga – con Eva Beriatu

Venerdì 22 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’ultimo libro di Elisa Mazzoli “Noi” (Bacchilega editore 2013).
L’autrice ne parlerà con Maria Beatrice Masella

Sabato 23 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione della Festa degli Alberi 2013
lettura poetica “LA PAROLA BOSCO TREMA Più FRAGILE”
a cura dell’ Associazione Baba Jaga
Voce: Chiara Tabaroni Musica: Gianluca Carta

Martedì 19 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maria Silvia Avanzato “Ciò che resta del nero” (Edizioni della Sera).
L’autrice ne parlerà con Teresa Fava.

Case Adamo. Un pugno di case sperdute fra le colline emiliane e al centro, l’Adamante, il vecchio cinema che il Duce inaugurò tanti anni prima. Un palazzone cadente, diventato luogo di ritrovo per Guerzo e i suoi amici. Angosciante è il ricordo di quel ragazzino che, anni prima, mise male un piede e vi precipitò trovando la morte. C’è chi giura di aver visto una bambina piccola e minuta che vive lì, fra le mura divorate dal muschio. Ogni abitante del paese può dire la sua su quel blocco di calce e ora che Rachele, l’erede dell’impresario Biasetti, è tornata, qualcuno trema all’idea che quel posto venga raso al suolo e rimpiazzato da un supermercato. Ma l’Adamante è ancora vivo. Vivo nei tentativi della gente di proteggerlo, nelle scorribande dei ragazzini che lo frugano di notte, in chi ricorda e organizza macabri scherzi. Vivo per il becchino Senuga che percorre le vie del paese all’alba per punire chi si macchia di orrendi peccati. Vivo per Lucio, quel ragazzone ritardato dalle mani forti. Vivo per la vecchia Matilde che muore nel suo letto lasciandosi alle spalle un piccolo tesoro.

«L’Adamante è il Nuovo Cinema Paradiso gotico che nessuno vorrebbe a due passi da casa. L’autrice ricama una storia segreta attorno al vecchio cinema abbandonato e lo fa con un filo nero che stringe bene la gola.» Gianluca Morozzi

Maria Silvia Avanzato è nata a Bologna nel 1985.
Finalista al Mystfest 2010, vincitrice di Lama & Trama 2011, Esperienze in Giallo 2010, Nero di Puglia 2011 e numerosi altri concorsi. Ha pubblicato il giallo per ragazzi Ratafià per l’assassino (Forme Libere), il chick lit Granturco su Foglia di The (ARPANet), il romanzo di formazione L’età dei lupi (Voras), Cipriavaniglia (Damster), il noir Il morso degli angeli (Senzapatria) e Crune d’aghi per cammelli (Fazi Editore, 2013).
Collabora con testate online, associazioni culturali e web radio.

Attrice e speaker, Teresa Fava vive e lavora a Bologna. La sua formazione teatrale inizia presso la “Scuola di Teatro Colli” di Bologna e prosegue con laboratori e stages con Fiorenza Menni, Alessandra Frabetti, Matteo Belli. Da gennaio 2010 frequenta la scuola “Professione Doppiaggio” con diversi docenti tra cui Fabrizio Temperini, Niseem Onorato, Pasquale Anselmo. Attualmente lavora come speaker per documentari, pubblicità, tutorial e video didattici di Mondadori Education e altre case editrici e come lettrice durante le presentazioni letterarie.

Venerdì 22 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’ultimo libro di Elisa Mazzoli “Noi” (Bacchilega editore 2013).
L’autrice ne parlerà con Maria Beatrice Masella

“Nel cortile della scuola i bambini giocano, parlano, fanno merenda. In disparte, sempre da solo a scavare buche, c’è quello strano bambino con un occhio enorme, che nessuno avvicina mai. Tutti lo chiamano Occhione. Un pomeriggio in cui i genitori devono andare alla riunione con gli insegnanti, Filippo rimane a giocare nel cortile e si accorge di essere da solo con Occhione. Pieno di paura e di diffidenza, si avvicina e lo conosce. Scopre che anche Occhione ha un nome, si chiama Filippo, proprio come lui, e che non è affatto cattivo e nemmeno ignorante. Filippo-Occhione racconta a Filippo il suo segreto. Nasce un’amicizia nuova, inaspettata, una speranza per il futuro.”

La storia di Occhione è anche una storia della difficoltà di ascoltare le proprie sensazioni di disagio. Occhione è un bambino che porta il fardello di una piccola malformazione congenita. Per gli altri è difficile da conoscere, faticoso da frequentare, inquietante e misterioso nel suo goffo muoversi ai margini. Rimane isolato negli spazi, nei tempi e nelle relazioni della scuola. Filippo descrive Occhione con la sincera spietatezza di chi è bambino dando un nome amaro e tagliente alle sensazioni che gli suscita la presenza di questo compagno di scuola “scomodo” e “comodo” allo stesso tempo, perché Occhione è scomodo da avvicinare ma comodo da deridere, scomodo da accogliere ma comodo da additare.
L’immagine di Sonia Marialuce Possentini non è mai fuga, ma un radicamento nel reale che ne sviluppa il senso in modo più dinamico e che ne “canta” la realtà e l’emergenza.

Elisa Mazzoli è diplomata al liceo scientifico sperimentale linguistico e all’istituto magistrale e laureata in Scienze Politiche con una tesi in Sociologia del tempo libero. Vive a Cesenatico, dove è scrittrice, narratrice, giornalista. Come autrice e cantastorie svolge un lavoro quotidiano, in giro per l’Italia, di incontro con bambini di tutte le età all’insegna del piacere di leggere, ascoltare e raccontare. Come mediatrice culturale si occupa di consulenza agli operatori del settore infanzia e di progetti di narrazione e lettura in scuole, biblioteche, musei, librerie. Ha all’attivo tanti libri per bambini e ragazzi.
Per Bacchilega Junior ha scritto: Ferruccio e l’arrembaggio, Lupo Luca aveva i denti, Morbido Mare-Morbido Giocare.

Maria Beatrice Masella, nata a Taranto, vive a Bologna dal 1975, dove attualmente lavora come insegnante e pedagogista.
Nel 2006 esce il suo primo romanzo “Compagni di futuro” (Giraldi Editore) ambientato a Bologna negli anni ’70, con prefazione di Margherita Hack.
Dal 2007 al 2010 scrive i primi racconti per ragazzi e ragazze, con la trilogia delle avventure di Hanna: “Hanna, Fou e il mistero delle saline”, “Hanna, Fou e i castelli di sabbia”, “Hanna, Fou e l’aquilone ritrovato” (Sinnos Editore).
Nel 2011 pubblica con la casa editrice Bacchilega Junior nella collana Ri-storie “Il grande noce racconta: Sette storie per sette sere”, e poi nella collana ViceVersa due albi illustrati: “Bambini Bambine e sapori/ Famiglie a colori”, “Nannalibro/Libronanna”.
Nel 2012 cura insieme ad Alba Piolanti una guida sentimentale su Bologna: “Bologna a modo nostro” e un lavoro sull’ascolto e sull’educazione con insegnanti della scuola dell’infanzia: “L’ascolto dalla parte delle radici” (Bacchilega editore 2013).
Nel maggio 2013 esce ancora per Sinnos “Respiro”, romanzo per giovani adolescenti.

Sabato 23 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione della Festa degli Alberi 2013
lettura poetica “LA PAROLA BOSCO TREMA Più FRAGILE”
a cura dell’ Associazione Baba Jaga
Voce: Chiara Tabaroni Musica: Gianluca Carta

Si ascoltano, le poesie, si dicono ad alta voce, si sussurrano.
Risuonano come foglie le parole. Hanno echi di tempesta e terra, rami ed interstizi segreti, ruvidità improvvise. Da quell’altezza vertiginosa le poesie scuotono, o confortano.
Una passeggiata poetica e sonora là dove alberi e natura ispirano voci poetiche di ogni epoca.
Una riflessione sulla fragilità dell’esistenza e dell’essere umani.

Chiara Tabaroni è narr-attrice e creatrice di progetti culturali (spettacoli, eventi, laboratori..), amante dell’arte nelle sue svariate forme espressive e degli spazi naturali. Laureata al Dams Teatro (Università di Bologna), si è formata in discipline teatrali legate all’espressione corporea e vocale con Pippo Del Bono e Pepe Robledo, Cesar Brie, Jim Slowiack e Jairo Cuesta del New World Performance Laboratory di Cleveland (assistenti di Jerzy Grotowski), la compagnia di teatro-danza MK diretta da Michele Di Stefano, Ewa Benesz (attrice del teatro laboratorio di J.Grotowski), Germana Giannini (antropologa della voce), Masaki Iwana (danza butoh), Mariangela Gualtieri (Teatro Valdoca), e sulla drammatizzazione della fiaba con Sista Bramini (O Thiasos Teatro Natura), Francesca Ferri (canti tradizionali), arti tradizionali indiane con la compagnia Milòn Mèla. Frequenta corso di alta formazione e specializzazione per “Sceneggiatori teatrali per l’infanzia e la gioventu’” presso Teatro Testoni Ragazzi di Bologna – 2007. Fonda nel 2004 l’associazione culturale Baba Jaga nella quale convoglia esperienza, energie, ed idee, rivolte prevalentemente all’infanzia. Con la nascita della casa-laboratorio Ca’ Colmello (luogo d’intrecci tra arte e natura nelle colline dell’appennino tosco-romagnolo) allarga gli orizzonti creando il Festival “Attraverso – Spazio attivo per la ricerca performativa”, rassegna estiva che intreccia proposte di workshop e spettacoli di noti artisti teatrali. www.cacolmello.it

Gianluca Carta è musicista eclettico e appassionato di musiche popolari di varie culture.
Negli anni sviluppa e approfondisce competenze tecnico artistiche legate al canto ed alla musica, concentrando la sua attenzione sulle relazioni possibili tra suono e scena, producendo musiche originali per alcune rappresentazioni teatrali (tra cui quelli della Compagnia “Bologna By Now” diretta da Mamadou Dioume, e il progetto “Orti Insorti” dell’attice Elena Guerrini). Parallelamente segue un percorso personale legato alla musica popolare del Mediterraneo, collaborando con diversi realtà del settore, tra cui l’Associazione TarantArte, e portando avanti il progetto “Consorzio popolare”, grazie alla collaborazione con un consorzio di musicisti indipendenti.
Si avvicina inoltre alle sonorità orientali approcciandosi allo studio degli strumenti persiani Daf e Tar con Darioush Madani e Fabio Tricomi.