NEWSLETTER BISESTILE

Abbiamo davanti una settimana ricca come sempre di proposte, qui in libreria o in giro per la città!

Inoltre la nostra libreria, assieme ad altre 183 librerie in tutta Italia, partecipa al campionato del lettori indipendenti, #IBC16
https://www.facebook.com/italianbookchallenge/?fref=ts

Si tratta di leggere 50 libri entro fine anno acquistandoli presso le librerie che hanno aderito il progetto, è un gioco, può diventare un’avventura.
Se volete partecipare al campionato richiedeteci una copia della scheda con l’elenco delle librerie e 50 proposte di letture possibili.
Prima tappa a Letti Di Notte, progetto coordinato da Marcos Y Marcos il 18 giugno.
Finale nazionale il 3 dicembre.

Prima il sunto.
Poi lo specifico dei vari incontri.
Vi aspettiamo.

Trame.

Lunedì 29 febbraio alle 17,30
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
presentazione del libro di Alessandro Leogrande “La frontiera” (Feltrinelli).
Ne discutono con l’autore, Gli asini rivista di educazione e intervento sociale, l’Associazione Aprimondo scuola di italiano per migranti, Barbara Pinelli antropologa delle migrazioni, università di Milano Bicocca, Siid Negash Coordinamento Eritrea Democratica.
La nostra libreria cura il bookshop.

Martedì 1 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’antologia “Il gusto di farlo. Raccontarsi senza veli” (Ananke lab).
Presenti due delle autrici, Graziella Pagani e Maria Paoloni.
Coordina l’incontro Patrizia Raggi.

Giovedì 3 marzo alle 18
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe
ingresso via San Gervasio 3/A a Bologna
presentazione aperitivo del libro di Maria Cristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Simona Mammano, lettrice e scrittrice.
Musiche a cura di Lucio Corenzi.
La nostra libreria cura il bookshop.

Sabato 5 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Silvia Gentilini “Parola alla Polizia. La comunicazione efficace nella Polizia di Stato.” (Historica editrice).
L’autrice ne parlerà con Stefano Andrini.

Lunedì 29 febbraio alle 17,30
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
presentazione del libro di Alessandro Leogrande “La frontiera” (Feltrinelli).

Ne discutono con l’autore, Gli asini rivista di educazione e intervento sociale, l’Associazione Aprimondo scuola di italiano per migranti, Barbara Pinelli antropologa delle migrazioni, università di Milano Bicocca, Siid Negash Coordinamento Eritrea Democratica.

Un pezzo di mondo sta scappando. Scappa da conflitti, dittature, miseria e guerre civili devastanti.
Un altro pezzo di mondo sta reagendo scompostamente alla fuga degli uomini e delle donne che cercano riparo all’interno dei suoi confini.
Quanti sono? Perché fuggono? Da quali paesi? Quali sono le nuove rotte? Perché si imbarcano pur conoscendo i rischi del viaggio? Che peso hanno sui nostri sistemi di welfare? Cosa succede loro quando riescono ad attraversare la frontiera?
Per tentare qualche risposta al problema che sta mandando in frantumi l’Europa, per decidere cosa fare, qui e ora, sia in termini di politiche migratorie sia in termini di pratiche di accoglienza non si può prescindere dalla ricostruzione di un quadro attendibile delle situazioni e delle condizioni da cui questo pezzo di mondo sta scappando.
È questo che tenta di fare, attraverso una raccolta di storie di naufragi e di approdi, il romanzo-inchiesta “La frontiera” (Feltrinelli 2015).

L’iniziativa è presentata da Gli Asini, Bologna al bivio, Associazione Aprimondo, Biblioteca Amilcar Cabral.

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Martedì 1 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’antologia “Il gusto di farlo. Raccontarsi senza veli” (Ananke lab) con le due autrici Graziella Pagani e Maria Paoloni.
Coordina l’incontro Patrizia Raggi

Il libro è la raccolta di 12 storie di donne che raccontano il loro modo personale di vivere il piacere.
Seconda edizione del concorso letterario “Il colore delle donne” indetto dalla editrice torinese Ananke lab, che nel 2014 ha così dato il via ad una collana dedicata alle tematiche di genere, “DIVERSAmente”.
Partner di Ananke Lab:
La valigia rossa www.lavaligiarossa.eu
Lettori d’assalto www.lettoridassalto.wix.com
Coolturalbag http://www.coolturalbag.com/coolturalshopper-1/
Il Sillabo http://www.ilsillabo.it/home-ita.html

Entrambi i volumi sono usciti, non casualmente, il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, perché anche l’imposizione di modelli e ruoli prestabiliti è una chiara forma di violenza che le donne subiscono quotidianamente.
Mentre la prima raccolta chiedeva alle/ai partecipanti di rispondere all’interrogativo “quanto c’è di vero nelle affermazioni che riguardano le donne?”, il secondo, quello che appunto verrà presentato, chiede: ”Davvero il colore della passione è soltanto il rosso?”. E più chiaramente ancora:” Tu (o la protagonista del racconto) di che colore lo fai?”.
La tavolozza è molto ricca.
“Rosso fuoco, di passione, disibinizione e libertà. Rosso tenue, quasi rosa, di chi ama la tenerezza sopra ogni cosa o anche, forse, di quei tabù vecchi come il mondo. Rosso che tende quasi al nero, di chi non osa raccontarlo, o al contrario lo dice sfrontatamente, che il dominio può essere anche un gioco. – dice l’editore. – Vogliamo un racconto che parli della singolare interazione che esiste tra il corpo e la mente, dei mille modi di vivere l’eros, del piacere di darsi piacere e di farselo dare, della gioia delle scoperte e delle difficoltà di crescere e diventare donne consapevoli e padrone dei propri desideri”.
Questa è la consegna, il tutto raccontato con ironia e irriverenza per esprimere il “gusto di farlo”, secondo una sola parola d’ordine: la libertà, quella di sentirsi, di conoscersi, di piacersi, di dipingere il proprio ritratto al di là del tabù sulla sessualità.

Graziella Pagani è nata nel 1961 nei dintorni campagnoli di Bologna e abita in città, a due passi dalla Certosa.
Laureata in Filosofia ad indirizzo estetico s’interessa da sempre alla scrittura. E’ grafologa, ha scritto saggi ed articoli scientifico-creativi e ha partecipato a numerose conferenze e convegni. Ha pubblicato nel 2004 “Picasso, Miró, Kandinskij dall’arte alla grafologia” (Ed. Hermatena).
Amante a tutto tondo della scrittura, le parole scritte, parlate, inventate e ascoltate rappresentano il suo interesse principale nonché le sue attività sia ludiche che più serie. Conduce gruppi di scrittura creativa e ha pubblicato alcuni racconti e poesie.
Negli ultimi anni ha partecipato a “Bologna a modo nostro”, antologia a cura di Maria Beatrice Masella e Alba Piolanti, e a “Racconti Bolognesi” (Historica) antologia a cura di Stefano Andrini.

Maria Paoloni, nata a Teramo nel 1944, è approdata a Bologna appena le è stato possibile e ci vive da 54 anni.
Laureata in pedagogia con l’abilitazione in scienze umane, storia ed italiano, ha insegnato da precaria per 15 anni in istituti diversi fino a che è diventata di ruolo in un istituto superiore comunale a Bologna dove ha insegnato psicologia a ragazze dai 16 ai 18 anni, quando arrivavano in regola alla maturità. Il lavoro della sua vita, amatissimo. Le sue alunne presenze costanti nella sua vita e nelle sue emozioni, anche dopo il diploma.
Da quando ha imparato a scrivere ha capito che quella sarebbe stata la sua passione.
Lo ha sempre fatto per sé, fino alla partecipazione ad alcuni concorsi, e ha pubblicato con “Scriviconloscrittore” nel 2011 e 2012.
Sempre nel 2012 con lo stesso editore ha partecipato con alcuni testi di “Bologna a modo nostro”. E ha pubblicato in “Racconti bolognesi” (Historica).

Patrizia Raggi, conoscitrice e amante dell’arte della scrittura. Partecipa da parecchio tempo a laboratori di scrittura e ne gestisce personalmente uno da molti anni. Presta la sua voce a letture di testi narrativi e poetici di amiche scrittrici.

Giovedì 3 marzo alle 18
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe
ingresso via San Gervasio 3/A a Bologna
presentazione aperitivo del libro di Maria Cristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Simona Mammano, lettrice e scrittrice.
Musiche a cura di Lucio Corenzi.
La nostra libreria cura il bookshop.

“Una sera mi sono ritrovata con un bicchiere di vino in mano. Ricordo benissimo cosa ho pensato: voglio tornare in Sicilia e raccontare l’eccellenza. Ho iniziato a guardare il vino così come si guarda il mare: aspettando che qualcosa tornasse da me. Così è tornata la mia infanzia, la canistredda di mio padre Gianni, le parole di NonnoNino sulla Sicilia e sul grappolo, la bellezza dei vigneti a Menfi, l’amore che si era depositato in fondo così come avviene dentro ad una botte. Nasce Campanella ed è un avvocato che lotta in Sicilia, lotta per la bellezza e la verità”.

Sicilia. Sciacca e vigneti tra Menfi e il Belice. Ina e Campanella sono giovani e innamorati. Ina appartiene alla famiglia Pensabene, la famiglia mafiosa che controlla l’economia e il territorio. Campanella è un giovane avvocato, ha un cugino di nome Franco che parla con la vigna ed è matto. È il 1984 quando ha inizio il processo Campanella, chiamato così perché il giovane avvocato viene trascinato in tribunale dalla famiglia Minchialuzzo, che rivendica un matrimonio e il danno di un lotto di vigne bruciate. Durante il processo, Ina scompare e il suo corpo viene ritrovato in mare. Il processo dura trent’anni e si ripete come la vendemmia. Le storie s’intrecciano come le viti, si piegano e si accasciano l’una sull’altra. Le cinque fasi del vino diventano le fasi della vita di quest’uomo che rimane solo contro tutti e senza Ina; rimane con la promessa di un fiore dentro alla bocca, una campanella, che getta ogni sera in mare per lei.

Il romanzo si svolge interamente in Sicilia, nel vigneto più grande d’Europa, ed è una grande riflessione ambientale e territoriale. Si concentra sul mercato del vino e delle sue peculiarità all’interno del territorio siciliano. Parlare del vino siciliano significa parlare della Sicilia guardando alle eccellenze ma anche al concetto di comunità: le grandi cantine siciliane sono comunità che vivono di comunione tutto l’anno; non esiste il singolo come non esiste la bottiglia di vino, esiste la collettività, esiste il vigneto. Campanella vuole essere una progettualità narrativa: incontrare i lavoratori del vino e cercare altre storie per narrare un mondo fatto da comunità e ritualità. Questo è il motivo di questo spazio che io chiamo “storie” perché non esiste solo il chicco d’uva ma esiste il grappolo.

Maria Cristina Sarò (Messina, 1983) è autrice e regista teatrale. Ha pubblicato “Maria Paiato. Un teatro del personaggio” (Titivillus edizioni, 2011), il racconto “Salvo e Sara. Palermo 92” (Caracò, 2014), il racconto “Accussì-Giampilieri”, sull’alluvione messinese del primo ottobre 2009 (antologia “La giusta parte”, Caracò Editore, 2011) e il monologo “Donna dell’Italia, racconto-inchiesta di donne e operaie” (nel volume “Fiori dal cemento”, Caracò-Fillea/Cgil, 2013). “Campanella” è il suo primo romanzo.

Lucio Corenzi è nato a Bologna nel 1985, ha intrapreso lo studio del contrabbasso classico al conservatorio G.B. Martini sotto la guida di Alberto Farolfi diplomandosi nel 2009.
Si è specializzato con Alberto Bocini, Alois Posh e Klaus Stoll. Collabora con le principali orchestre e teatri Italiani ed è stato membro stabile dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado. Nell’ambito della musica sperimentale e improvvisata si è esibito in vari festival internazionali.

Sabato 5 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Silvia Gentilini “Parola alla Polizia. La comunicazione efficace nella Polizia di Stato.” (Historica editrice).
L’autrice ne parlerà con Stefano Andrini.

La comunicazione corretta ed efficace è importante per tutti, ma deve esserlo in particolar modo per le Forze dell’Ordine il cui enorme lavoro spesso è vanificato o peggio ancora strumentalizzato proprio perché non è ben comunicato all’esterno.
Questo libro, frutto di un percorso professionale diretto dell’autrice, si prefigge di trovare la strada per comunicare al meglio l’attività quotidiana degli uomini e delle donne in divisa cercando di non tralasciare nessun aspetto, compreso quello della comunicazione “interna”.
Il lavoro trova il suo punto centrale nella parte più “operativa”, con la trattazione di alcuni casi pratici nei quali la comunicazione ha avuto un ruolo fondamentale.
Con il contributo di due grandi esperti di comunicazione: il giornalista Riccardo Iacona e il Dirigente Generale della Polizia di Stato Roberto Sgalla.
E un’appendice sulle serie televisive, da Montalbano a Don Matteo.

Silvia Gentilini è nata a Bologna nel 1969. Laureata in Giurisprudenza e Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, è Funzionario della Polizia di Stato e Criminologo Forense.
Ha lavorato a Bologna, Milano-Malpensa, Forlì e Cesena, dove vive dal 2006.
Dal 2012 dirige il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Faenza.

Stefano Andrini, romagnolo di nascita e bolognese d’adozione, dopo l’esordio come dj in una delle prime radio libere, come organizzatore di eventi e come commesso in una libreria universitaria, ha virato, in maniera imprevedibile, verso il giornalismo a cui pensava fin da piccolo. Diventato professionista, per vent’anni è stato corrispondente di Avvenire e Radio Vaticana e coordinatore dell’inserto domenicale Bologna Sette. Poi il passaggio alla Voce di Romagna dove è stato direttore per un anno e mezzo. Attualmente si è scoperto scrittore, nel settembre 2014 è uscito il suo primo romanzo “Te Reo (Sensoinverso edizioni).

Rispondi