NEWSLETTER ESTIVA con possibile pausa (e un passaggio settimanale su Radio RAI 2!)

L’estate si dispiega potente, fra calure di pianura e temporali irlandesi…
Gli orari di Trame sono i soliti,
lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30
e martedì mercoledì venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30

Giovedì 2 agosto andremo come sempre al corteo in memoria delle vittime della strage del 1980.
La libreria aprirà alle 11 e saremo qui per un bicchiere e due chiacchiere prima della pausa estiva
(che potrebbe essere fra sabato 4 e domenica 19 agosto).

Se volete prenotare qualche titolo rispondete a questa mail
info@libreriatrame.com
Ordinando entro giovedì 26 luglio abbiamo buone possibilità di avere i libri richiesti entro il venerdì 3 agosto.

Inoltre Trame sarà in onda su Radio RAI 2 nella trasmissione Pandora condotta da Silvia Boschero ogni venerdì dal 10 agosto al 7 settembre alle 16,35 con un consiglio libresco!

Segnaliamo infine una collaborazione con CEFA che celebra IL “MANDELA DAY” con l’Estragon
da mercoledì 18 a sabato 21 Luglio al BOAfrique ai Giardini di via Filippo Re a Bologna.

Il 18 luglio Mandela avrebbe compiuto 100 anni.
CEFA onlus, insieme a EstragonClub e al Comune di Bologna, vuole celebrare il grande uomo e la sua battaglia per i diritti umani con il MANDELA DAY.
Dal 18 al 21 luglio il BOtanique, la rassegna estiva dell’Estragon in corso ai giardini di via Filippo Re, si trasformerà in BOAfrique e alle persone che vi accederanno sarà disegnato sul braccio con un pennarello fosforescente il numero 46664, il numero della giacca di Mandela durante la sua prigionia.
Al buio i numeri diventeranno visibili, come simbolo della “luce” da portare sul tema dei diritti umani nel mondo.
Durante la settimana sarà in vendita una t-shirt dedicata a Mandela con la frase Education is the power to change the world.
La maglietta sarà disponibile per tutte le serate del BOAfrique e anche da noi a Trame.
Témé Tan, l’artista che si esibirà il 18 luglio sul palco del BOAfrique, eseguirà la canzone tradizionale sudafricana Shosholoza, cantata da Mandela durante la prigionia e dagli uomini nelle miniere.
La canzone significa “andare avanti”, “fare spazio al prossimo”, messaggio di grande attualità ancora oggi. Il presidente sudafricano Nelson Mandela cantava questa canzone mentre lavorava durante la sua prigionia a Robben Island, descrivendola come “una canzone che compara la lotta all’apartheid al movimento di un treno in arrivo” e spiegava che “il canto rende il lavoro più leggero”.
Per tutta la settimana sarà inoltre organizzata una lotteria: chi partecipa, donando a CEFA, può vincere un biglietto per il concerto di Luca Carboni il 16 ottobre all’Estragon.
Il 13 Ottobre è infatti la Giornata Mondiale dell’Alimentazione che vede impegnato CEFA da otto anni nell’evento di Bologna In the Name of Africa per ricordare chi ancora oggi soffre la fame.
Quest’anno, l’evento di pixel art più grande al mondo in Piazza Maggiore sarà dedicato alle donne delle comunità contadine.
CEFA onlus promuove i diritti umani da oltre 45 anni perché lavora nel sud del mondo per garantire dignità alle popolazioni più povere tramite lo sviluppo dell’agricoltura.
Estragon organizza eventi musicali e tramite la musica vuole celebrare quel sogno di libertà e uguaglianza che è stato lo scopo della vita di Mandela.
E la città di Bologna, dove è nata l’Università, non può non festeggiare il Mandela Day, facendo sua la famose frase del leader sudafricano:
“L’istruzione è la forza che cambia il mondo”.

NEWSLETTER con una piccola storia da leggere (e gli incontri dal 26 giugno al 3 luglio)

Trame, la vostra amichevole libreria di quartiere, il 30 giugno completa le rate di un mutuo bancario decennale.
Un momento davvero sospirato!
Restano le fragilità economiche, tutte quelle possibili, in un settore in crisi da parecchi anni, e con una concorrenza inesorabile delle grandi piattaforme di vendita on line.
Voi conoscete Trame, leggete la nostra newsletter, cliccate sulla nostra pagina Facebook, speriamo che apprezziate il nostro impegno quotidiano, la ricchezza di offerta in eventi, mostre e collaborazioni, l’ospitalità a tirocini curricolari con UniBo, a percorsi di formazione, stage e borse lavoro.
Chiedeteci gli editori indipendenti, regalate buoni, scegliete belle letture estive, venite agli incontri, acquistate i vostri libri da noi.
Siateci, sosteneteci, amate la vostra libreria di quartiere!
Che vi propone un’altra settimana ricca di proposte variegate, che poi si riprende più avanti…

Informazioni di servizio:
sabato 30 giugno
e mercoledì 4 luglio
per motivi disparati Trame potrebbe avere orari stranissimi, o essere chiusa…
fate uno squillo prima di venire in centro!!!

Martedì 26 giugno alle 18 in libreria
incontro con Marinella Manicardi: i corpi impuri, le mestruazioni e la concorrenza sleale.
Un pomeriggio con l’attrice, regista, e drammaturga, ragionando su uno degli ultimi tabù.

“Difficile dire: mestruazioni. Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, sai è il periodo, ho il marchese. Il marchese?
In quei giorni era vietato fare bagno o preparare la maionese, sarebbe impazzita. E ancora oggi, non si piantano fiori: morirebbero. Per molte donne sono una scocciatura, per altre una disgrazia, quasi sempre un imbarazzo, se non una vergogna.
Gli uomini spesso non ne vogliono nemmeno sentir parlare: che schifo!
Se il sangue mestruale provenisse, non so, da un braccio forse non sarebbe coperto da censure e imbarazzi.
Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, lì attorno al sesso femminile si è scatenata una battaglia esilarante e tragica.
Scienza e religione si sono affrontate con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose.
Fino al 1875 quando finalmente hanno cominciato a capirci qualcosa.
Ma c’è ancora molto da capire perché il tabù è così forte e così ben piantato nell’immaginario collettivo da influenzare ancora oggi leggi, discriminazioni, violenza, superstizione, etichetta, linguaggio e rappresentazione”.

Marinella Manicardi si laurea in Storia del teatro con Ezio Raimondi a Bologna, città dove debutta diretta da Luigi Gozzi. Con lui, suo compagno di arte e di vita, ha condiviso produzione di spettacoli, direzione artistica del Teatro delle Moline e cura della collana Simulazioni (Clueb). Soprattutto teatro, molta radio, tv, film, laboratori. Recensioni stampa sul suo lavoro e nel volume “La voce solitaria” di Paolo Puppa (Bulzoni). Attualmente collabora con Arena del Sole teatro Nazionale. Ha pubblicato con Bulzoni, Clueb, Mondadori, Pendragon.
“Corpi impuri” il suo libro più recente è edito da Odoya.

Mercoledì 27 giugno alle 18 in libreria
presentazione del libro di Luigi Vergallo “Omicidio alla Statale” (Todaro).
L’autore ne parlerà con Davide Pappalardo, autore di un racconto “Doppio inganno” edito in ebook.

El Tiburón, lo squalo, è un ragazzo particolare: cresciuto a Barcellona da un anarchico italiano e da due mamme adottive, si trova catapultato a Milano per laurearsi in Storia alla Statale. È lui a raccontarci in prima persona tutto quello che gli accade durante il suo travagliato soggiorno nel capoluogo lombardo, iniziando dalla fine: l’omicidio della professoressa Eleonora Mais, per il quale confessa da subito la sua colpevolezza al lettore.
Parte da questo avvenimento la narrazione del suo passato, un passato complicato, pieno di segreti, personaggi ambigui, decisioni rischiose, colpi di scena che si susseguono.
Un personaggio affascinante, il giovane El Tiburón, che si muove in un quartiere milanese, il Ticinese, descritto dall’autore con sapiente abilità.

“Mi ero messo a pensare alla mia infanzia certamente svanita e mi ero domandato se – dopo l’omicidio e con tutto quello che avevo imparato da Primo, e anche dopo quanto stavo facendo e apprendendo a Milano – non avessi sancito di fatto l’irreversibile fine anche della mia giovinezza, di una giovinezza che praticamente non avevo mai avuto, o perlomeno di cui non avevo mai davvero goduto.”

Luigi (Gigi) Vergallo (Lecce, 1978) è scrittore e ricercatore di Storia contemporanea. Ha pubblicato diversi romanzi e racconti, oltre a molti saggi di carattere storico. Collabora con diverse testate per le quali scrive soprattutto di cultura e di libri. Ha recentemente pubblicato con successo il noir Milano Frammenti (Eclissi 2017).

Giovedì 28 giugno alle 16,30
nell’ambito di CoolTour Street 2018 in collaborazione con ASCOM Confcommercio
ritrovo per visita guidata partenza in via Galliera 25 a Bologna.
Dalle Acque al cuore del Pincio: un itinerario seguendo il flusso complesso delle acque di questa parte della città con Angelo Zanotti sino al Pincio la magnifica opera di Attilio Muggia narrata da Cesare Barbieri per proseguire nelle sue viscere, percorrendo il sistema ipogeo che contiene con Massimo Brunelli.

Dopo il tour alle 18,30
alle scuole De Amicis in via Galliera 74
presentazione dell’antologia “Bolognesi per sempre” (Edizioni della Sera).
Sarà presente Cristina Orlandi curatrice del volume e con lei Lorena Lusetti, una delle autrici.
All’incontro segue un aperitivo.

Cosa significa sentirsi Bolognesi per sempre? Possiamo interpretare il titolo di questo libro in senso stretto, considerare cioè le persone nate a Bologna, e che a Bologna vogliono restare. Ma non solo. Bolognese per sempre è anche chi a Bologna è legato da ricordi, esperienze, emozioni. C’è chi a Bologna è arrivato, e non se ne andrà più, ma c’è anche chi da qui è passato per poi andarsene, lasciando in città un po’ del proprio cuore. Ventuno autori raccontano Bologna, non solo come città, ma come modo di vita. Le prime esperienze lavorative, i primi batticuori, la quotidianità degli universitari. E poi ancora gli anni di piombo, il 2 agosto 1980, quel terribile giorno spartiacque, che cambiò Bologna e i bolognesi per sempre. Chiese viste con la curiosità vivace di un bambino, giardini e portici dove si potrebbe vivere in eterno, passione calcistica, vecchie leggende di streghe. Tutto questo è Bologna, antica città di origine etrusca, che giorno per giorno ha saputo vivere attraverso i secoli. Vecchia signora che a volte pare ignorarci, ma che sempre ci accoglie con un sorriso fin da quando, da lontano, avvistiamo il Santuario della Madonna di San Luca.
Contributi di: Alberto Andreoli Barbi, Nicola Arcangeli, Maria Silvia Avanzato, Alessandro Berselli, Marta Casarini, Milvia Comastri, Massimo Fagnoni, Sabrina Leonelli, Lorena Lusetti, Sara Magnoli, Alessandro Marchi, Luca Martini, Gianluca Morozzi, Fabio Mundadori / Francesca Panzacchi, Luca Occhi, Cristina Orlandi, Paolo Panzacchi, Davide Pappalardo, Vincenzo Pugliese, Paola Rambaldi.

Cristina Orlandi ha pubblicato diversi racconti in varie antologie, tra cui “Nessuna Più” (Elliot Edizioni, 2012), iniziativa contro il femminicidio a favore del Telefono Rosa. Nel 2015 esce un racconto sull’imprenditoria femminile in Emilia-Romagna “Donne che fecero l’impresa” per Edizioni del Loggione. Nel 2016 scrive il volume “Bologna meravigliosa” (Edizioni della Sera), percorso emozionale attraverso luoghi e ricordi della città di Bologna. Nel 2017 per Edizioni del Loggione partecipa con un racconto ai volumi “Brividi a Cena in Appennino” e “Brividi a cena in Valmarecchia”, raccolte di storie gialle abbinate a ricette tipiche dei luoghi a tema.

Lorena Lusetti è nata e vive tuttora a Bologna, città in cui sono ambientati molti dei suoi romanzi, fra gli altri “Pensieri e parole” (Giraldi, 2015). “L’orecchio del diavolo” (Damster 2015) è la quarta avventura per l’investigatrice privata Stella Spada. Ultimo romanzo “Ricomincio dall’inferno” (Damster 2017).

Venerdì 29 giugno alle 18 in libreria
Emma Piazza presenta “L’isola che brucia” (Rizzoli).
Ne parla con Vito Di Battista.

Sotto di lei, la scogliera è un precipizio perfetto. L’alba è una cartolina di mare, luce e vento che sferza la natura selvaggia del Cap Corse. Thérèse non vuole guardare giù, ma non ha scelta. Ancora un passo, solo uno, e la vede. Prima un lembo bianco che volteggia in aria, poi quel corpo riverso sulla roccia in modo innaturale, gli occhi vuoti che la fissano. Mamie, sua nonna, è morta. E ora Thérèse maledice se stessa e quell’isola abitata da fantasmi, dove nessuno dice mai la verità. È stata ingenua a credere che mamie volesse davvero lasciarle in eredità quella villa sulla scogliera. Ma era disperata, perché il suo amore se n’era appena andato e lei si era scoperta incinta di un figlio nel momento più sbagliato della sua vita. La Corsica, che Thérèse dovrebbe chiamare casa, è il luogo dove ancora vive suo padre: ma lui non è più la sua famiglia, è solo un’assenza inquietante che non ha mai smesso di farle paura. Per questo non sarebbe mai dovuta tornare. Invece non ha resistito al richiamo di quella terra aspra e senza tempo, dove esistono solo le leggi del sangue. E ora è troppo tardi per i rimpianti, ora deve solo pensare a fuggire e sopravvivere. Perché qualcuno la sta cercando, e vuole farla prigioniera.
E solo Thérèse potrà fermare la vendetta dell’isola.

Emma Piazza, classe 1988, è nata a Pavia da mamma italiana e papà corso. Attualmente vive a Barcellona, dove lavora come scout letterario. “L’isola che brucia”(Rizzoli) è il suo romanzo d’esordio.

Vito di Battista è nato nel 1986 in un paese d’Abruzzo a trecento gradini sul mare. Ha studiato a Firenze e a Bologna, laureandosi in Letterature comparate. Lavora come agente letterario per i diritti stranieri. Nel 2018 è uscito il suo primo romanzo, “L’ultima diva dice addio” (SEM).

Martedì 3 luglio alle 19,30
alla Piscina Sterlino in via Murri 113 a Bologna
Radio Città Fujiko presenta PARLA COME LEGGI: un contest di lettura ad alta voce con Massimo Vitali.
In palio ai vincitori premi offerti da Trame e dalla Pizzeria Murri.

A quanti anni avete iniziato a leggere? Pensate di saperlo fare solo perché state leggendo queste righe? Avete mai letto navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser ad alta voce.
Partendo dai più scellerati esempi di letture per voce di Massimo Vitali, continueremo con incipit di romanzi ogni volta diversi in cui ognuno potrà trovare la sua strada, perché gli incipit sono come le formiche: si somigliano forse, ma portano su sentieri differenti. Da Kurt Vonnegut a Douglas Adams, da Joe R. Lansdale a Julio Cortazar, da Romain Gary a Italo Calvino, da Truman Capote a Lewis Carroll, da Gianni Celati a Louis Ferdinand Céline, da Vladimir Nabokov a Raymond Queneau, ogni partecipante leggerà un incipit di un romanzo diverso fino alla resa dei conti: il voto di un’insindacabile giuria che decreterà un primo, un secondo e un terzo posto.
Ingresso gratuito, prenotazione consigliata a marketing@radiocittafujiko.it

NEWSLETTER dal 16 al 22 giugno (con Letti di Notte 2018 la sera del solstizio, il 21 giugno)

La prossima settimana entriamo nell’estate e la festeggiamo con una notte speciale, la settima edizione di un progetto che coinvolge lettori, librerie e biblioteche in tutta Italia.
La scelta di incontri offerta è varia: si parlerà di rock e adolescenti, di Sud, di medicina al femminile, della grande Tove Jansson, di oncologia.
Vi ricordiamo anche l’incontro di sabato 16 alle 12 con il collettivo Emidio di Treviri sul sisma marchigiano.

Siateci.

Trame.

Sabato 16 giugno alle 12 in libreria
incontro con il collettivo Emidio di Treviri per l’uscita di “Sul fronte del Sisma. Un’inchiesta militante sul post-terremoto dell’Appennino centrale” (DeriveApprodi).

“Il terremoto è come la guerra, c’è chi mangia e si arricchisce e chi muore di fame. I ricchi prendono il loro e pure quello degli altri, ai poveri restano gli scarti e le macerie.” Pietro, 48 anni, allevatore. Norcia, giugno 2017.

La serie di eventi sismici che dal 24 agosto 2016 ha colpito l’Appennino centrale, investendo quattro regioni, distruggendo migliaia di frazioni e lasciando decine di migliaia di persone senza casa, è uno dei disastri socio-naturali più significativi della storia recente d’Italia. Alla grave sequenza di scosse è succeduto il caos di un’emergenza che, tra risposte istituzionali equivoche e macerie immobili, ha lasciato segni indelebili sui territori colpiti. Le traiettorie degli sfollati si sono declinate a seconda delle rispettive capacità di accesso ai capitali relazionali, economici e culturali, mentre le aree colpite si sono trasformate in un campo di battaglia. Una battaglia combattuta a mezzo di ordinanze, installazioni temporanee, affitti e container. Una lotta per la sopravvivenza delle aree interne contro speculazione, abbandono e strategie di rilancio economico eterodirette.

Emidio di Treviri è un progetto di ricerca nato nel dicembre 2016 da una Call for Research lanciata con le Brigate di Solidarietà Attiva. Accademici, professionisti, videomaker e attivisti si sono coordinati per costruire un’inchiesta sociale sul post-sisma dell’Appennino centrale. Un collettivo di ricerca pubblica e militante, nato dal basso con l’obiettivo di affiancare le popolazioni delle aree interne nel tentativo di resistere a un destino già dispiegatosi altrove.

Martedì 19 giugno alle 18 in libreria
Andrea Montesano presenta “La psicologia del rock” (Alpes edizioni).
Ne parlerà con il giornalista rock Pierfrancesco Pacoda.

Cosa c’entra la Psicologia con il Rock? Quali motivazioni psicologiche ci spingevano all’ascolto di un genere musicale a 15 anni? E cosa accade quando il mondo della Musica incontra quello dell’Adolescenza? A queste e altre domande cerca di dare risposta questo volume, accompagnando il lettore lungo un percorso che conduce in territori inesplorati, attraverso una nuova prospettiva.
La musica è per l’adolescente un linguaggio per conoscere e conoscersi. Come attivatore e contemporaneamente recipiente di sentimenti ed emozioni, è una delle espressioni attraverso cui l’adolescente cerca risposte al bisogno di affermazione e costruzione della propria identità.
Nel passaggio da ascoltatore passivo ad attivo (heavy music user) emerge la funzione e l’importanza che la musica ha nella crescita e nello sviluppo psico-sociale dell’adolescente: non una realtà lontana e distante, ma uno spazio personale di riflessione rispetto ai tanti quesiti che affiorano in questa fase evolutiva.
Così in un gioco d’onda Rock, il mondo dell’Adolescenza e quello della Musica si compenetrano evolvendo in una tensione armonica.

Andrea Montesano ha 24 anni, una laurea specialistica in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione e tiene il volume sempre alto. Chitarrista con esperienze di band e di live, scrive di psicologia e di musica e crede nella funzione della musica Rock come strumento per conoscere e conoscersi.

Mercoledì 20 giugno alle 18 in libreria
Claudio Metallo presenta “Vangelo di malavita” (CasaSirio 2017).
Ne parlerà con Annalisa Marchianò.

Sono nati nello stesso posto. Sono coetanei. Tutti e due strizzano l’occhio alla malavita. Uno è figlio dell’avvocato più noto del paese, l’altro della marmaglia che gravita attorno al capobastone. Ignazio esegue gli ordini. Certe volte spara, altre taglieggia, ogni tanto gli capita pure di salire al Nord e lasciare qualche morto per terra. L’errore però è dietro l’angolo. E il carcere non è certo il posto migliore per un picciotto che ha sbagliato. Angelo ha tutto. Un padre potente, una carriera politica avviata, un sacco di soldi e un paio di morti alle spalle. Angelo però vuole di più, vuole Roma. E sa come arrivarci.

Claudio Metallo è di Campora S.G. (CS). Nel 2014 pubblica il suo primo romanzo “Come una foglia al vento-cocaina bugs” con CasaSirio Editore. Autore dei documentari “Fratelli di Tav” (2008), “Paisà storie di migranti in Campania” (2009), “ ‘Un pagamu la tassa sulla paura” (2011), “L’avvelenata cronaca di una deriva” (2012), “Joggi Avant Folk:15 anni suonati” (2013), “Musica contro le mafie” (2014), “Aspettando il silenzio” (2015), “I due viaggi di Francesco” (2016).
Nel 2013 gli viene assegnato il premio Gianluca Congiusta con questa motivazione: per l’impegno mostrato nel raccontare la Calabria positiva, la Calabria che resiste.
Nel 2017 pubblica sempre con CasaSirio “Vangelo di malavita”.

Annalisa Marchianò nella vita fa l’editor; ha all’attivo numerose traduzioni ed è autrice della guida 101 cose da fare in Calabria almeno una volta nella vita (Newton Compton, 2011); di origini calabresi, vive a Bologna da oltre vent’anni.

Giovedì 21 giugno dalle 21,30 a mezzanotte tutti in libreria per Letti di Notte 2018
Edvige Ciranna legge “Il libro dell’estate” di Tove Jansson (in collaborazione con Iperborea).

Una notte unica che celebra la forza della libreria come luogo di incontro, scoperta, aggregazione, divertimento.
Si torna alla data simbolica delle prime edizioni: 21 giugno, solstizio d’estate.
Siateci a sostenere la vostra amichevole libreria di quartiere.

LIBRAI, EDITORI, LETTORI SCATENATI con Letti di Notte 2018 VII EDIZIONE
LA GRANDE NOTTE BIANCA DEL LIBRO E DELLA LETTURA VEDI ALLA VOCE È IL TEMA DELL’EDIZIONE 2018
Spegni la luce, accendi la notte. In libreria, in biblioteca, nei circoli culturali…
Da sette anni un appuntamento fisso per chi ama leggere e vuole festeggiare insieme l’inizio dell’estate.
In tutta Italia letture spettacolari, mostre fotografiche, tornei letterari, laboratori, sindaci librai, piazzette del libro, gruppi musicali e bambini che cantano la costituzione o riciclano i giocattoli, traduttori che leggono i “loro” autori.
Anche quest’anno ci sarà gente che in libreria o in biblioteca perfino ci dorme. Anche quest’anno aderiscono tantissime librerie, biblioteche, circoli di lettura.
Con più di cento eventi! Al centro, piacere, condivisione, creatività.

Home

Edvige Ciranna è la nostra voce. La voce di Trame per una notte.
Attrice, ha letto per Amélie Nothomb, Paola Barbato, Massimo Carlotto, Simone Togneri, Alessandro Bongiorni, Alberto Garlini, Marilù Oliva, Eliselle, Antonio Fusco, Roberto Perrone, Flavio Santi, Piergiorgio Pulixi, Luca Poldelmengo, Enrico Pandiani, Alessandro Berselli, Claudio Coletta, Roberta Gallego, Piernicola Silvis, Filippo Iannarone, Flavio Villini, Roberto Riccardi, Pietro Caliceti, Romano de Marco, Barbara Baraldi.
A Festivaletteratura ha letto per Suad Amiry, Giulio Busi e Antjie Krog.

L’estate, l’ultima isola abitata prima del mare aperto nell’arcipelago finlandese, un paesaggio selvaggio e incontaminato, la casa lontana dalla civiltà, una nonna e una nipotina e, silenzioso nume tutelare, il padre. Una vita quotidiana che segue i ritmi svagati delle vacanze e quelli capricciosi del tempo: qualche visita occasionale, tempeste, avventure, divieti trasgrediti, furtive spedizioni a isole altrui, navigazioni notturne. Su uno sfondo che dell’idillio non ha il sentimentalismo, ma ne ha certamente il fascino, un libro dall’apparenza semplice che riesce a parlare senza enfasi, ma anche senza ingenuità, senza eufemismi ma con tocco ironico e leggero, della complessità del vivere, delle luci e delle ombre dell’animo umano, della crudele imparzialità della natura. «Senza un’infanzia felice non avrei mai incominciato a scrivere», dice Tove Jansson. Quella felicità che emana dai suoi scritti: l’espressione di quel raro equilibrio fra sicurezza e rischio, sfida e ritorno, ribellione e rifugio, paura del nuovo e desiderio di provare, timore e sete di conoscere, bisogno di solitudine e necessità di affetti. La felicità di camminare su un filo teso, sapendo che vi è comunque una rete di protezione, del sentire con intensità, del prendere la vita sul serio, ma accettandola così com’è. Da qui l’affinità e l’intesa fra Sofia, la bambina che inizia ad affrontare la vita, e la nonna, che l’ha vissuta a fondo, l’ha amata con la saggezza di non pretendere di capirla e sa che fra poco dovrà lasciarla. Il loro dialogo, che spazia su ogni cosa che sta fra il crescere e il morire, è come una musica che resta a lungo nell’orecchio, come una sonatina.

Tove Jansson, nata a Helsinki nel 1914 da padre scultore e madre illustratrice, appartiene alla minoranza di lingua svedese ed è considerata “monumento nazionale” in Finlandia, dove nel 1994 le celebrazioni per il suo ottantesimo compleanno sono durate un intero anno. È nota in tutto il mondo per i suoi libri per l’infanzia, la serie dei Mumin, che le valse tra gli altri il Premio Andersen e una fama senza tempo. È a partire dagli anni Settanta che ha iniziato a rivolgersi con lo stesso spirito, ironico e sottile, umano e poetico, anche agli adulti con una decina di libri, di cui cinque pubblicati in Italia, pur continuando a coltivare il filone dei libri per l’infanzia. È scomparsa nel giugno 2001.

Sempre giovedì 21 giugno dalle 21 alle 22 (ma dopo ci raggiungono per Letti di Notte 😉 )
a Generativa – Laboratorio per esperienze evolutive in via Alessandrini 11 a Bologna
Erika Maderna presenta il suo terzo libro dedicato alla storia della medicina al femminile dal titolo “Per virtù d’erbe e d’incanti- La medicina delle Streghe” (Aboca).
Ne parlerà con Cettina Stornante.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Erika Maderna, laureata in Etruscologia e Archeologia Italica presso l’Università degli Studi di Pavia, scrive articoli, traduzioni e saggi di cultura e archeologia classica.
Ha approfondito in precedenti pubblicazioni il tema della cosmesi nelle civiltà mediterranee antiche.

Cettina Stornante, psichiatra e psicoterapeuta, organizza nello studio Generativa incontri tesi a valorizzare il Femminile che si prende cura del mondo e ne favorisce il cambiamento.

Venerdì 22 giugno alle 18 in libreria
Francesca Masi presenta “Tu sei oncologica, vero?” (Bulgarini edizioni).
L’autrice ne parlerà con Stefano Bolognini. Conduce l’incontro Gianluca Laudicina.

Un libro sul tema del cancro, brillante e autoironico, profondo e estremamente delicato, che vi farà pensare, ridere e commuovere.
L’autrice, una psicologa che vive in prima persona l’esperienza di questa malattia, racconta lo sconvolgimento emotivo, i piccoli drammi quotidiani, gli inciampi e i successi del percorso di cura.
Francesca Masi, una donna empatica, una professionista e una madre, generosamente spalanca le finestre del proprio animo e racconta con uno sguardo lucido e appassionato quello che sta vivendo. Racconta non solo il proprio vissuto personale, ma anche gli incontri con medici, pazienti, familiari, amici, altri esseri umani che, a causa della sua malattia, vengono messi a confronto con l’angoscia di morte.
Le loro reazioni sono narrate con sagacia mettendo a nudo l’ipocrisia di alcuni e l’estrema sensibilità e capacità di solidarietà umana di altri.
“Tu sei oncologica, vero?” offre a tutti la possibilità di fare un viaggio dentro l’animo di una persona che ha addosso una malattia che fa paura, e di coinvolgersi senza stare male. Il coraggio e passione per la vita, sono contagiosi e stravincono sempre sulla tristezza e sulla disperazione.
Il cancro colpisce in Italia mille persone ogni giorno, ed è un male sempre più curabile: circa 6 su 10 ce la fanno. L’argomento è trattato con estrema autenticità, con l’obiettivo di far luce sugli aspetti emotivi profondi che si trova ad affrontare un malato oncologico. L’amore per la vita della protagonista, di cui il cancro è parte integrante, fa da sfondo ad ogni vicenda, rendendo la narrazione coinvolgente.

Francesca Masi (1975 Pontedera) laureata in Psicologia Clinica a Padova nel 2000 è convinta del valore centrale della formazione personale dello psicologo.
Dal 2002 lavora come psicologa, è consulente scolastica e conduce di corsi di teatro per bambini e adolescenti, collabora con l’esercito italiano come Ufficiale Riservista.
Nel 2012 fonda Handling onlus, una associazione no profit che fornisce servizi psicologici qualificati a persone e famiglie con svantaggio economico e sociale.
Nel 2016 scopre di essere ammalata di cancro. Finora ha pubblicato articoli su riviste specializzate nazionali e internazionali. Questo è il suo libro d’esordio.

Stefano Bolognini è medico psichiatra, psicoanalista, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana SPI di cui è stato anche presidente, e fino al 2017 presidente della IPA International Psychoanalytical Association, ed autore di numerosi libri ed articoli.

Gianluca Laudicina è psicologo psicoterapeuta, laureato a Padova in Psicologia Clinica e di Comunità, specializzato in Psicoterapia Psicoanalitica a Firenze (A.F.P.P.), si occupa come psicologo di disabilità e disagio per alcune realtà cooperative ed associazioni del territorio di Bologna, e come psicoterapeuta opera privatamente sempre a Bologna.

NEWSLETTER DAL 12 AL 16 GIUGNO

Si corre verso l’estate con un’antologia di saggi, una mostra di illustrazioni, e il collettivo Emidio di Treviri sul terremoto delle Marche.
Vi aspettiamo.
Trame

Martedì 12 giugno alle 18 in libreria
Graziella Sidoli presenta “Saggiminimi” (FaraEditore) e ne parla con Vincenzo Bagnoli.

Come osserva Piero Sanavio riguardo alla scrittura di Graziella Sidoli: «È con freschezza che il suo sguardo si posa via via su avvenimenti di portata internazionale, casi spiccioli quotidiani, anche soggettive memorie di cos’era e com’era insegnare negli Stati Uniti, quando, nelle scuole, si accoppiavano efficienza, correttezza e competitività. Evocano, queste prose, una dimensione del ”vero” che sembra scomparsa dalla nostra più recente esperienza e non implicava nessun moralismo, ma piuttosto quella virtù borghese che è sempre stata la “decenza”. Il mondo oggidì va in pezzi, osserva Sidoli, la violenza esplode invincibile nelle strade da sotto la scorza dell’indifferenza, il terrorismo è inseparabile dal nostro quotidiano. Anche il testardo, tradizionale ottimismo americano conosce una crisi.»
I saggi raccolti in questo libro, qui ritoccati e rivisti, sono apparsi in opere collettanee edite da Fara e, perlopiù, nel Sussidiario.

Docente di lingue e letteratura, traduttrice, redattrice, saggista, Graziella Sidoli nasce in Italia, si trasferisce in Argentina e poi negli Stati Uniti. Risiede a Bologna, città che sceglie per il rimpatrio in Italia, dove collabora con LUNA Libera università delle Arti, come professoressa di inglese e consulente didattico. Le sue traduzioni di poeti italiani in inglese e spagnolo sono state pubblicate attraverso gli anni in varie riviste e antologie. Ha ideato e curato una selezione antologica di poesie di Paolo Valesio, Il servo rosso/The red servant.
Ha fondato e curato riviste scolastiche e artistiche negli Stati Uniti. Ha partecipato e partecipa attivamente alla vita letteraria e accademica degli Stati Uniti e, ora, soprattutto in Italia. Fa parte della redazione di Italian Poetry rewiew (Società Editrice Fiorentina) ed è membro del Comitato Scientifico del Centro studi Sara Valesio, di Genus Bononiae, a Bologna.
Le piace identificarsi con una realtà transnazionale, transculturale e translinguistica.
Scrive prosa e poesia in tre lingue.

Vincenzo Bagnoli (Bologna, 1967) è tra i fondatori di «Versodove». Ha pubblicato le raccolte 33 giri stereo LP (Gallo & Calzati, 2004), FM – Onde corte (Bohumil, 2007), Deep Sky (d’if, 2008) e, con foto di V. Reggi e prefazione di Antonio A. Clemente, Offscapes (Trafika Europe, 2016; Sala Editori, 2017).
Ha realizzato i testi dell’album Bologna ’67-77 della band Stratten (NML, 2012) e del graphic novel di Elena Guidolin, Outlandos (GIUDA edizioni, 2016).

Venerdì 15 giugno alle 18 in libreria
inaugurazione di “Run Wild”, mostra personale di Vincenzo Balzano.
La mostra proseguirà fino a settembre.

Vincenzo Balzano propone gli studi e i disegni originali della graphic novel “Run Wild” che uscirà a luglio.

“Soprattutto una storia di avventura che esamina i legami che ci legano come creature viventi che si muovono attraverso il mondo, e i sacrifici che facciamo affinché gli altri possano prosperare veramente” Sierra H.

“Quando ho visto per la prima volta l’anteprima di Run Wild, mi è sembrata la classica fiaba che amo. Ha il cuore di tutte le fiabe e le storie di un tempo e come le fiabe di un tempo può essere un po’ buia. Molte di loro includono bambini alla ricerca di qualcosa di familiare (come la loro casa) o un membro della famiglia (come un genitore). Non è raro imbattersi in bambini piccoli, fratelli o anche animali parlanti, tutto quello che troviamo in questa graphic novel disegnata da Vincenzo Balzano”, Carrie McClain

Vincenzo Balzano è nato a Torre del Greco nel 1985. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli specializzandosi in grafica editoriale. Le sue opere sono state selezionate per il National Arts Award 2010, nel 2013 la sua graphic novel “Immortal” ha vinto il concorso “ilmioesordio” ricevendo il premio per il miglior esordio. Nel 2014 ha realizzato l’arte per la graphic novel “Revenge the secret origin Emily Thorne” (Marvel) e nel 2016 insieme a KI Zachopoulos ha creato “The Cloud” (Boom!studios-Archaia) nominato al premio Dwayne McDuffie Award, nel 2016 ha pubblicato Noumeno 4 (shockdom).
La sua nuova graphic novel “Run Wild” (Boom!Studios Archaia) uscirà a luglio.

Sabato 16 giugno alle 12 in libreria
incontro con il collettivo Emidio di Treviri per l’uscita di “Sul fronte del Sisma. Un’inchiesta militante sul post-terremoto dell’Appennino centrale” (DeriveApprodi).

“Il terremoto è come la guerra, c’è chi mangia e si arricchisce e chi muore di fame. I ricchi prendono il loro e pure quello degli altri, ai poveri restano gli scarti e le macerie.” Pietro, 48 anni, allevatore. Norcia, giugno 2017.

La serie di eventi sismici che dal 24 agosto 2016 ha colpito l’Appennino centrale, investendo quattro regioni, distruggendo migliaia di frazioni e lasciando decine di migliaia di persone senza casa, è uno dei disastri socio-naturali più significativi della storia recente d’Italia. Alla grave sequenza di scosse è succeduto il caos di un’emergenza che, tra risposte istituzionali equivoche e macerie immobili, ha lasciato segni indelebili sui territori colpiti. Le traiettorie degli sfollati si sono declinate a seconda delle rispettive capacità di accesso ai capitali relazionali, economici e culturali, mentre le aree colpite si sono trasformate in un campo di battaglia. Una battaglia combattuta a mezzo di ordinanze, installazioni temporanee, affitti e container. Una lotta per la sopravvivenza delle aree interne contro speculazione, abbandono e strategie di rilancio economico eterodirette.

Emidio di Treviri è un progetto di ricerca nato nel dicembre 2016 da una Call for Research lanciata con le Brigate di Solidarietà Attiva. Accademici, professionisti, videomaker e attivisti si sono coordinati per costruire un’inchiesta sociale sul post-sisma dell’Appennino centrale. Un collettivo di ricerca pubblica e militante, nato dal basso con l’obiettivo di affiancare le popolazioni delle aree interne nel tentativo di resistere a un destino già dispiegatosi altrove.

NEWSLETTER di inizio giugno (con pausetta rigeneratrice)

Saremo in pausa sabato 2 e domenica 3 giugno.
Lunedì 4 la libreria potrebbe chiudere alle 13.
Se dovete passare fate prima una telefonata…

Per il resto abbiamo da proporvi una sarabanda di incontri a Trame e in giro per la città.
E la collaborazione con “Batti il tuo tempo festival” in calce alla mail…

Siateci.

Trame.

Martedì 5 giugno alle 18 in libreria
presentazione di “Ellissi dello sguardo. Pathosformeln dell’inespressività femminile dalla cultura visuale alla letteratura” (Morellini)
L’autrice Beatrice Seligardi ne parla con Daniela Brogi e Alessandra Sarchi.

Aby Warburg, tra i più importanti storici e teorici dell’arte, ha coniato il neologismo Pathosformel (letteralmente “formula di pathos”): con essa egli indica il ricorrere in epoche differenti del binomio tra una certa raffigurazione del corpo umano, colto in movimento, e una particolare disposizione d’animo o stato psicologico.
Può questo concetto diventare uno strumento per analizzare non solo le immagini della storia dell’arte, ma anche quelle verbali della letteratura?
E in che modo la formula di pathos può adattarsi alle specificità dei mezzi artistici e dei modi percettivi tipici della modernità?
Il volume ne indaga una possibile declinazione, che attraversa movimenti pittorici, serie fotografiche e opere letterarie: lo sguardo femminile inespressivo.
Questa formula di pathos della modernità viene rintracciata nei quadri di Edgar Degas e Edward Hopper, nelle fotografie di Marianne Breslauer e di Cindy Sherman, nei personaggi e nello stile di Jean Rhys e Ali Smith, ma anche di Cesare Pavese ed Elio Pagliarani.

Beatrice Seligardi ha conseguito i titoli di Dottoressa di Ricerca in Letterature euroamericane e di Dr. Phil. in Literary and Cultural Studies presso l’Università degli studi di Bergamo e la Justus Liebig Universität Gießen all’interno del programma dottorale internazionale PhDnet in Literary and Cultural Studies. Fa parte della redazione delle riviste accademiche Between e Studi culturali. Attualmente è docente a contratto presso l’Università degli Studi di Parma per il WorKshop di Letteratura Contemporanea e Spettacolo, e collabora inoltre con la Fondazione Cineteca di Bologna in qualità di tutor didattico.

Daniela Brogi insegna Letteratura Italiana Contemporanea all’Università per Stranieri di Siena; si occupa di critica letteraria e di critica cinematografica; i suoi libri più recenti sono “Giovani. Vita e scrittura tra fascismo e dopoguerra” (2012), “Altri Orizzonti. Interventi sul cinema contemporaneo” (2015), e un libro in uscita sui Promessi sposi e il realismo; ha curato vari lavori, tra cui “Nel nome della madre. Ripensare le figure della maternità” (2017); dal 2018 fa parte della Giuria del Premio Campiello.

Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971 e ha studiato storia e critica d’arte alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Collabora con la “Lettura”, inserto culturale de “Il Corriere della Sera”, e scrive per i blog leparoleelecose.it, doppiozero.com e laricerca.loescher.it. Vive a Bologna. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti “Segni sottili e clandestini” (Diabasis editore). Nel 2012 è uscito con Einaudi Stile Libero il suo primo romanzo “Violazione”, vincitore del premio Paolo Volponi, opera prima. Nel 2014 ha pubblicato, sempre con Einaudi Stile libero, il romanzo “L’amore normale”, vincitore del premio internazionale “Scrivere per Amore”. Suoi racconti sono usciti in riviste e antologie. Il suo terzo romanzo “La notte ha la mia voce” (Einaudi, Stile libero 2017) ha vinto il premio Mondello opera italiana, la selezione della giuria del Premio Campiello e l’edizione 2018 del premio Wondy per la letteratura resiliente.

Mercoledì 6 giugno alle 18 in libreria
incontro con Giulia Poli per l’uscita del suo esordio “L’Eternità in un soffio” (Altromondo editore).
Ne parlerà con Helga Randazzo, ex consigliera comunale di Calderara di Reno.

“L’Eternità in un soffio” è riuscire a sopravvivere ad una realtà diversa. È una rinascita.
Non si tratta di una comune storia d’amore da favola, ma di un’intricata vicenda, dove protagoniste indiscusse sono le debolezze umane che risultano essere elementi di forza se viste da occhi diversi, estranei.
Il tutto, ambientato tra un connubio di persone ordinarie ed altre in vita da migliaia di anni.
È la storia di Hariste, innamorato da secoli della bellissima Cassandra di Troia, amore che lo porterà a vivere in eterno per il volere di un Dio rifiutato; di Cassandra e della Dea che l’ha portata di fronte ad una realtà distante dalle sue aspettative.
Ma è anche la storia di Martina, una ragazza così insicura da risultare l’unica ad aver il modo ed il potere di portar l’ordine in una realtà dove il volere di egoistici Dei porta confusione, disgrazia e rovina.

Giulia Poli nasce a Bologna nel 1994. Fin da piccola ha un fervida immaginazione che la porta negli anni ad avvicinarsi sempre più alla scrittura.
Affascinata dalla mitologia greca e dalla psicologia è abituata a scavare nell’animo umano. “L’eternità in un soffio” è il suo romanzo d’esordio.

Sempre mercoledì 6 giugno alle 21
presso la Johns Hopkins University in via Andreatta (ex via Belmeloro) 3 a Bologna
si tiene l’incontro “Se la macchina pensa. Possibilità, paure e implicazioni dell’intelligenza artificiale nella vita dell’uomo”.
Per l’occasione si presenta il libro di Massimo Gaggi “Homo Premium” (Laterza).
Organizzazione dell’Associazione Culturale Incontri Esistenziali.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Discutono Massimo Gaggi, editorialista del Corriere della Sera negli U.S.A., Paola Mello ordinaria di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni presso l’ateneo di Bologna, Costantino Esposito, ordinario di Storia della Filosofia presso l’ateneo di Bari.
Modera Giovanni Ravaioli, dottorando in fisica presso l’ateneo di Bologna.

Giganti digitali, da Google a Facebook, cresciuti fino a diventare monopoli. Intelligenza artificiale che moltiplica le capacità dei robot. E la blockchain per provare a costruire una nuova era della condivisione. Viviamo in una rivoluzione fin qui sottovalutata: mestieri scomparsi, nuove professioni, la tecnologia che accentua le diseguaglianze tra i ceti della conoscenza, più ricchi e longevi, e chi resta indietro. E la politica? Si mostra incapace di indirizzare processi che cambiano l’economia, i rapporti sociali, perfino la percezione della democrazia.

Venerdì 8 giugno alle 18 in libreria
presentazione del libro di Omar Onnis “La vincita (Arkadia).
In collaborazione con il circolo Sardegna Bologna.
L’autore ne parlerà con lo scrittore Franco Arba Sanna.

La morte di una persona importante. La vincita inaspettata a una lotteria istantanea. Una famiglia, i suoi conflitti, le sue relazioni, sullo sfondo di una campagna elettorale. Eventi drammatici che costringono diverse persone a fare i conti col proprio passato e col proprio presente. Due parti, suddivise in capitoli dedicati ognuno a un personaggio. Una Nuoro contemporanea poco aderente agli stereotipi sulla Sardegna che vanno per la maggiore. Persino un flashback ambientato nella Genova del G8, luglio 2001. La vita, la morte, l’amore, il potere, così come influiscono e agiscono fin dentro le connessioni più profonde della vita di ciascuno.
Tutto questo compone un racconto collettivo che procede da un punto di vista a un altro, in una narrazione circolare, dove alla fine ogni conflitto e questione aperta sembrano trovare soluzione. O forse no.

Omar Onnis è nato a Nuoro nel 1969. Vissuto a lungo nella sua città natale si è poi trasferito a Trento dove attualmente vive con la famiglia. Laureatosi in storia, ha lavorato nell’ambito della formazione culturale e come bibliotecario. Ha maturato molteplici esperienze nell’associazionismo e pubblicato numerosi articoli su “Sardegna Mediterranea”, “European Planning Studies”, “PaginaUno”. Ha un suo blog personale, molto seguito, “SardegnaMondo. Storia, cultura e politica tra Sardegna e resto del mondo”, intrattiene attività di conferenziere e di divulgatore culturale, coltivando anche la passione politica. Per Arkadia Editore ha pubblicato nel 2013 Tutto quello che sai sulla Sardegna è falso, ottenendo un buonissimo successo di pubblico. Nel 2015 ha rinnovato il suo interesse per l’Isola con un nuovo saggio intitolato La Sardegna e i Sardi nel tempo. Esordisce nella narrativa, con Arkadia Editore, nel 2018 pubblicando il romanzo La vincita.

Sabato 9 giugno alle 14,30 in libreria
il gruppo Letture sul sofà si incontra per parlare del libro di Emmanuel Carrere “Il regno” edito da Adelphi
Le persone che fossero interessate sono ben accette…

Sempre sabato 9 giugno alle 18
Fabio Donalisio presenta i suoi libri “Ambienti saturi” (Amos Edizioni 2017) e “Il libro delle cose” (Aragno Editore 2018).
Ne discute con l’autore Franca Mancinelli.
Quinto incontro della rassegna Paesaggi di poesia 2018.

La rassegna, ideata da Sergio Rotino, e ospitata nella libreria indipendente Trame, prosegue nella nuova stagione e ripropone la sua formula, presentare una serie di autori senza vincoli di età o di scuole, provenienti per la stragrande maggioranza da fuori Bologna.
Il cartellone della nuova edizione di Paesaggi di poesia è sempre attento a quanto propone la scrittura poetica in Italia, anche nelle vesti della traduzione o dell’antologia.

Di «portata inaudita» è la «fuga del volto» di chi non trova rifugio perché l’inseguitore – come nel Film dell’Irlandese, già – è quello nello specchio. Non solo il «noi» è una «vuota entità pronominale»; quella di inesistere resta l’unica volizione di chi scandisce, ove ancora non fosse chiaro: «io col futuro credo che ho smesso». Andrea Cortellessa

Fabio Donalisio è nato nel 1977 in provincia di Cuneo. Ha pubblicato “miti logiche” (ExCogita 2007), “la pratica del ritorno” (in Poesia contemporanea. XI quaderno italiano, Marcos y Marcos 2012), “nulla più e nulla meno” (Isola 2013, con i disegni di Marco Corona), “ambienti saturi (Amos Edizioni 2017) e “Il libro delle cose” (Aragno Editore 2018).
Cura le pagine letterarie di «Blowup» ed è tra i fondatori del progetto editoriale Nervi. Cammina.

per finire…

BATTI IL TUO TEMPO FESTIVAL 2018 prosegue fino al 13 giugno
Ecco una nuova edizione del BITT – Batti il Tuo Tempo – Festival.
Anche quest’anno la creatività antagonista e la cultura dal basso torneranno ad inondare la zona universitaria, portando anche delle novità.

Giunti alla VI edizione ci sentiamo di affermare quanto il BITT sia sempre stato un vero e proprio momento di concentrazione delle energie, delle idee e delle pratiche di chi, durante tutto l’anno, porta avanti una cultura ribelle in zona universitaria, anche contro tutte quelle dinamiche che vorrebbero fare di questa zona un grande museo del decoro.
Contro i progetti di falsa riqualificazione calati dall’alto, fatti di ordinanze, container, locali chiccosi ed eventi esclusivi che tendono a privatizzare lo spazio pubblico.
BITT è sempre stato un momento in cui si esprimere la qualità culturale e artistica di chi oggi pensa sia fondamentale costruire sempre più spazi di espressione dal basso e di autogestione dando voce ai contesti sociali. BITT è riappropriazione di spazi, strade, piazze, giardini, muri. BITT è il battito della cultura underground che pompa sangue nelle vene della città felsinea.
Quattro settimane, una media di due importanti iniziative a settimana, arrivando ai soliti tre grandi giorni di festival nella prima di Giugno.
Musica, arte, letteratura, reading, teatro, dibattiti, presentazioni, banchetti/infoshop, autoproduzioni e molto altro ancora, dalla città e altrove.

Mercoledì 6 giugno dalle 18
in Piazza Verdi parte PIAZZA LETTERARIA
Mercatino autogestito di libri e vinili, Punto ristoro, Arts e banchetti di serigrafia
Letture, reading, suoni dalla Piazza

Giovedì 7 giugno dalle 18
in Via Zamboni 38 mostre, live painting, performance
presentazione del libro “Elogio alle tag” di Andrea Cegna + dibattito

Dalle 21: RECLAIM THE STREET con B.U.M. + WHP

Martedì 12 giugno dalle 18
in Via San Giacomo 11 al N/Aut – Nautilus Autogestito
Alle 19 presentazione dell’ebook “Solo un gioco? Politica e società attraverso la lente dei Mondiali di Calcio” della redazione di InfoAut + dibattito con Minuto Settantotto, Sport Popolare, Red Star Press – Hellnation Libri
Dalle 21 live jazz con Les Fauves Trio

Mercoledì 13 giugno dalle 18
in Piazza Scaravilli
Presentazione di “ La Gente ” di Leonardo Bianchi
E dalle 21 live con Puerto Plata Market (Genova), Apodyopsis (Genova), Errico Canta Male (from Torino)