NEWSLETTER DAL 30 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO

Una settimana multiforme in agguato.
Vi aspettiamo.
Trame

Martedì 30 gennaio alle 18 in libreria
doppio incontro con Serena Ballista, autrice di “Cattiva madre” (Giraldi) e “Una stanza tutta per me” (Settenove).
Serena parlerà dei suoi libri e della sua storia editoriale con Maria Paoloni, scrittrice e animatrice culturale.
Legge Patrizia Raggi.

“Cattiva madre” è una raccolta di ritratti di madri non conformi alle aspettative sociali e per questo, in qualche modo, e certamente per qualcuno, cattive. In nove brani, nove come i mesi che servono per rinascere come madre, vengono tratteggiati alcuni lati oscuri della esperienza di maternità, quelli di cui si fa fatica a parlare perché dolorosi da scovare, dolorosi da ammettere, e comunque tabù per una cultura androcentrica abituata a normare la genitorialità femminile, a sanzionarla quando si discosta dall’ideale materno, e a mitizzarla al punto di renderla irraggiungibile con il grave senso di inadeguatezza che ne deriva per le donne. Da qui il titolo provocatorio Cattiva madre, un titolo di denuncia. Fanno, così, la comparsa madri molto diverse tra loro e tuttavia con qualcosa di molto importante in comune, una caratteristica ingombrante, imprevedibile e imprevista e perciò imperdonabile: l’ostinazione a rivendicare per sé la propria preziosa e indisponibile condizione di essere umano, superbo e fragile a un tempo, votato alla libertà di essere chi realmente è e desidera essere a dispetto di tutto.

“Una stanza tutta per me”
Cos’hanno in comune una scrittrice e un ragno? Cos’hanno in comune una bambina e Virginia Woolf?
Una scrittrice, un ragno e la lettrice di questo libro si alternano fra le pagine del racconto, per scoprire che si può essere felici solo con una buona dose di autonomia e libertà.
Ispirate al libro Una stanza tutta per sé, in cui Virginia Woolf esprime il concetto che l’ha resa celebre nel mondo, le autrici mettono in relazione la scrittrice e la piccola lettrice alla quale Virginia racconta la conquista della sua libertà d’espressione attraverso la solitudine di una stanza, nella quale, come il ragno tesse la tela, lei ha potuto tessere le trame di una e tante storie.

Serena Ballista nasce nel 1985 a Modena, città in cui vive insieme al compagno di sempre e alle sue due figlie, due cani e una gatta, e dove è Presidente dell’Unione donne in Italia dal 2014.
Lavora come formatrice esperta in Studi di Genere ed è autrice, insieme a Judith Pinnock, di libri didattici tra cui Bellezza femminile e verità. Modelli e ruoli nella comunicazione sessista (Lupetti, Bologna 2012), A tavola con Platone. Esercitazioni e giochi d’aula sulle differenze culturali, sessuali e di genere (Ferrari Sinibaldi, Milano 2012) e di BELLA CostituZIOne. Madri e padri costituenti crescono (Ferrari Sinibaldi, Milano 2016).
Nel 2017 pubblica con la casa editrice Settenove (Cagli PU) il suo primo libro dedicato all’infanzia Una stanza tutta per me incentrato sulla figura di Virginia Woolf.
Cattiva madre è il suo primo libro di narrativa rivolto ad adulti.

Mercoledì 31 gennaio alle 18 in libreria
Emidio Clementi presenta “L’amante imperfetto” (Playground).
Ne parlerà con la scrittrice Grazia Verasani, e condurrà le danze il critico e poeta Sergio Rotino.
L’incontro fa parte degli eventi RCDC VIVA, per raccontarci una prossima radio.

La scoperta in gioventù di alcune foto pornografiche amatoriali in cui il padre partecipa a un’orgia di provincia è il terreno sul quale germoglia l’educazione sentimentale del protagonista-narratore, da una parte tormentato dal terrore di essere una ‘femminuccia’ (biondo e delicato, con un fisico non virile) e dall’altra travolto da un desiderio erotico (e di conferma della propria virilità) insaziabile che si traduce in una promiscuità compulsiva praticata in club prive e locali per scambisti. Il ricordo di quella smania erotica, con il suo carico di mistero, si riproporrà con forza quando, non più giovane e ormai padre di famiglia, verrà a sapere di un insignificante tradimento sentimentale da parte della moglie: un semplice e innocuo bacio con uno sconosciuto. A quel punto e inaspettatamente crolla: la moglie e il suo tradimento diventano un’ossessione che lo fiacca e abbatte, rimettendo in discussione l’intera cornice della sua vita, così faticosamente costruita, e trasformandolo di nuovo nella femminuccia di quando era un adolescente insicuro.

Emidio Clementi (1967), scrittore e musicista, fondatore e voce del gruppo musicale Massimo Volume. Come scrittore ha esordito con la raccolta di racconti “Gara di resistenza”. Nel 2012 per Playground ha pubblicato la raccolta di racconti “La ragione delle mani”, nel 2014 una nuova edizione di “L’ultimo dio” e nel 2016 una nuova edizione di “La notte del Pratello”.
“L’amante imperfetto”è il suo ultimo libro.

Giovedì 1 febbraio alle 18
in Auditorium Enzo Biagi, biblioteca Sala Borsa, in piazza Nettuno a Bologna
Liliana Rampello parlerà del suo ultimo libro, “Virginia Woolf e i suoi contemporanei”, con la scrittrice Lidia Ravera.
L’incontro è realizzato in collaborazione con Il Saggiatore.
Bookshop a cura di Trame.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

“Un tributo umano a questa visionaria sperimentatrice, in guerra con il mondo ma del mondo profondamente entusiasta”.

Un’antologia di confessioni, aneddoti, corrispondenze raccolte per descrivere il lato più umano e quotidiano della scrittrice e per sollevare quel velo nero, cupo, che sembra far rivedere la vita e tutta la produzione letteraria di Virginia Woolf soltanto alla luce di quell’ultimo e disperato gesto che ha messo fine alla sua esistenza.

Il ritratto di una vera e propria joie de vivre nella quale anche la scrittura non è altro che il tentativo di catturare la vita stessa.

Venerdì 2 febbraio alle 18 in libreria
presentazione di “Cosedicasa” l’ultima silloge di Iacopo Ninni edita da Dotcom.press.
Interverrà lo scrittore Vincenzo Bagnoli.

Dopo la chiusura dell’esperienza con la libreria Ibs.it di Bologna e una pausa ristoratrice, torna Paesaggi di poesia.
La rassegna di poesia, ideata da Sergio Rotino, e ospitata nella libreria indipendente Trame, parte con una nuova stagione e ripropone la sua formula, presentare una serie di autori senza vincoli di età o di scuole, provenienti per la stragrande maggioranza da fuori Bologna.
Si inizia il 2 febbraio con la raccolta di Iacopo Ninni “Cosedicase” in concomitanza con Arte Fiera (e assicuriamo che esiste relazione fra libro ed evento) per proseguire fino ad aprile.
Il cartellone della nuova edizione di Paesaggi di poesia è sempre attento a quanto propone la scrittura poetica in Italia, anche nelle vesti della traduzione o dell’antologia.

Può un testo poetico diventare uno spazio in cui il lettore “si sente a casa”? Può la poesia diventare architettura, progetto abitativo, luogo in cui ricercare una dimensione del proprio stare al mondo e le proprie radici emotive?
La scrittura di Ninni vuole aprire la visione dal letterario all’arte, ricercare connessioni, rispecchiamenti tra scrivere e progettare, tra testo e sguardo, tra parola e segno.
Le poesie raccolte in Cosedicasa, attraverso una lettura degli elementi costitutivi appunto della casa – intesa come architettura, spazio abitato da oggetti e da relazioni – costruisce un edificio testuale dentro cui ricercare il proprio comfort.
I testi dialogano con le immagini, frutto di contributi di artisti visivi, designer, fotografi e grafici che riflettono sul concetto di “Hic manebimus optime”.
Su queste suggestioni Vincenzo Bagnoli dialogherà con Iacopo Ninni sul rapporto tra poesia, architettura, design.

Iacopo Ninni nasce a Milano nel 1964. Laureato in architettura non esercita ma continua a fare ricerca. È redattore del lit-blog Poetarumsilva. Dal 2012 al 2015 ha organizzato “Poetica”, rassegna di poesia nell’ambito del festival musicale “Etnica”, a Vicchio (FI). Ha partecipato al progetto “Letteratura Necessaria, Esistenze e Resistenze”.

Sabato 3 febbraio alle 18 in libreria
Stefano Tonietto presenta “Letteratura latina inesistente” (Quodlibet).
L’autore ne parlerà con l’editore Ermanno Cavazzoni, modera Diego Schiavo.

Una letteratura latina che nessuno può avere studiato a scuola, una parodia del manuale scolastico, dove compaiono autori assolutamente impensabili, divisi in correnti ed epoche; la Lesbia cantata da Catullo che risponde irritata a Catullo; il “seccatore” di Orazio che aveva già seccato anche Cicerone; un poemetto lucreziano sulla jella; e poi anticipatori, in anticipo di duemila anni su Ungaretti e Montale, e così via. E la “filologia creativa”, nuova disciplina accademica, dove un testo letterario mai scritto viene restituito al godimento dell’umanità e agli studi futuri, colmando una parte dell’infinita lacuna che è l’ipotetico e l’impossibile.

Stefano Tonietto (Padova, 1960) dopo studi classici, che ancora continuano (è insegnante di liceo), ha pubblicato un saggio storico in due volumi sul paese d’origine della sua famiglia paterna, Rossano Veneto, e un poema comicavalleresco di 37064 endecasillabi in ottava rima “Olimpio da Vetrego” (Inchiostro, 2010); altri saggi, parodici e umoristici, in prosa e in verso, sono apparsi sulle riviste “Nuova TèCHNE”, “Il Furore Dei Libri”, “Inchiostro” e sul sito www.mr.dedalus.it
Nel 2016 il suo saggio “Dante e Antonio: indagine sopra un’assenza” è stato accolto sulla rivista “Studi Italiani”.
Ha scritto per gli editori fuocoFUOCHINO e Babbomorto.
Si leggono suoi contributi nei due Almanacchi del 2016 e del 2017 di Quodlibet Compagnia Extra.

Diego Schiavo, classe 1976, sound designer, autore, regista. Scrive commedie per il teatro ed il cinema. Ha collaborato, tra gli altri, con: Peter Greenaway, Giuseppe Bertolucci, Giorgio Diritti, Davide Ferrario, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Lella Costa, Luciano Manzalini, Syusy Blady e Patrizio Roversi, il centro Tempo Reale di Luciano Berio, Ducati Moto, Piquadro…
I suoi lavori hanno ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Scrive per malacopia.it.
Insieme a Marco Melluso, è autore e regista del film “La Signora Matilde. Gossip dal Medioevo” (PopCult 2017, con Syusy Blady e Luciano Manzalini). Attualmente è impegnato nelle riprese del nuovo film sul conte Mattei e sull’omonima Rocchetta (Genoma Films, 2018).

NEWSLETTER DAL 23 AL 27 GENNAIO

Per chi fosse sopravvissuto all’influenza una settimana di trasferte e incontri in libreria.
Si parla di viaggi con Paolo Rumiz, di cinema d’animazione con Giannalberto Bendazzi, di storia delle guerre con Andrea Santangelo, e di libri e colazioni con Petunia Ollister, col contorno dei biscottini di MissBake.
Vi aspettiamo.

Trame

Martedì 23 gennaio alle 21
alla sala Alessandri presso la biblioteca Corticella in via Gorki 12 a Bologna
Viaggiando con Paolo Rumiz.
Bookshop in collaborazione con Trame.

«Un buon paio di scarpe conta più di tanti libri. E io, confesso, scrivo con i piedi»: così in Trans Europa Express l’autore triestino, che di sé fornisce questa fotografia: «Sono figlio della frontiera. Italiano di lingua, tedesco di cultura, slavo di stomaco e fegato, turco di canto e di cuore, ebreo di fascinazione». Perché chi è stato viandante o pellegrino è portato a sconfinare”

La serata è dedicata a Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, testimone di conflitti, narratore appassionato di viaggi e terre di confine che dialogherà con Alberto Quattrini.
L’ultimo libro di Rumiz è “La regina del silenzio” edito da La nave di Teseo.
Una storia senza tempo sulla forza dell’arte e del coraggio, sull’importanza di credere nel proprio talento, contro ogni forma di violenza.

Il malvagio re Urdal scende da Nord, invade col suo esercito la pianura dei Burjaki e proibisce loro ogni forma di musica. Con tre mostri – Antrax, Uter e Saraton – terrorizza la popolazione. Eco, il mago dai lunghi capelli bianchi che suscita i suoni della terra, viene fatto prigioniero e nella terra dei Burjaki cala il silenzio assoluto. Mila, la figlia del valoroso cavaliere Vadim, ha il dono innato della musica e cresce ascoltando la melodia della natura. Con il suono della sua voce sfida il divieto di Urdal e decide di cercare il bardo Tahir, l’uomo che le ha insegnato il canto, per guidare insieme la battaglia più importante, nel nome della musica e della libertà.

Collabora anche Legambiente. Per informazioni Biblioteca Corticella 051 700972

Mercoledì 24 gennaio alle 18 in libreria
Andrea Santangelo presenta “L’Italia va alla guerra” (Longanesi).
Ne parlerà con Lia Celi e Giovanni Brizzi.

Che cos’è la guerra? Qual è il mistero che la lega così indissolubilmente alla storia del nostro paese? Come abbiamo fatto a dimenticare che è stata proprio la guerra l’elemento che ha contribuito, nel corso di settanta secoli, a creare quel melting pot chiamato Italia?

«Gli italiani del ventunesimo secolo ignorano quanto la guerra abbia contribuito a plasmare il loro paese. L’attuale società laica, pacifica e culturalmente relativista si è dimenticata che solo fino a due generazioni addietro la guerra era una triste quotidianità»

Con uno sguardo attento ai dati della ricerca archeologica e militare, Andrea Santangelo ci accompagna in un viaggio avventuroso e affascinante che comincia dalla preistoria e giunge fino ai nostri giorni. Dall’età della pietra agli antichi romani, che con le armi hanno dominato il mondo per secoli, fino alla moltitudine di popoli che si sono mossi alla conquista del nostro territorio, possiamo intravvedere un’eredità «bellica» che ha plasmato la concezione dello Stato, il rapporto tra cittadini e istituzioni, alcune delle nostre stesse abitudini quotidiane. E poi fortificazioni, cinte murarie, torri d’avvistamento, strade, piazze, monumenti: il paesaggio italiano richiama un passato fatto di battaglie, lotte dinastiche, ruberie e saccheggi. La ricognizione storica di Santangelo mostra anche il ruolo centrale dell’Italia nell’evoluzione delle armi: dalle rudimentali pietre appuntite del Neolitico alle mitiche legioni romane, al primo archibugio, che sostituì arco e balestra, e fece tramontare l’epoca dei cavalieri medievali, fino all’introduzione delle armi moderne. Un libro che racconta i risvolti più curiosi e inesplorati di un passato troppo spesso dimenticato dalle ultime generazioni vissute sempre in tempo di pace.

Andrea Santangelo, profondo conoscitore della storia militare, ci porta con sé sui principali campi di battaglia squadernandoci davanti un ricco patrimonio di storie: leggiamo così del colonnello che provò a resistere alle bombe tedesche imbracciando una cornamusa; delle molte donne che nonostante i pregiudizi dell’epoca raggiunsero incarichi pericolosi, guidando squadriglie di aerei o distinguendosi come cecchini implacabili; del colonnello della Wehrmacht che combatteva il caldo in kilt, del generale cowboy che credeva nella reincarnazione e di molti altri personaggi, valorosi compagni di armi nel variopinto esercito degli eccentrici.

Lia Celi ha tradito la laurea in Lettere classiche per il giornalismo satirico e la scrittura umoristica. Blogger e autrice per radio e tv (Pippo Chennedy Show e La Barcaccia), ha scritto per “Cuore”, “Smemoranda”, “Specchio” e collabora con “Il Fatto Quotidiano” e “Lettera43”. Oltre a essersi cimentata nella conduzione televisiva (Celi, mio marito!, Raitre) e radiofonica (Mai stati meglio, Radio2), ha da poco debuttato come autrice teatrale con lo spettacolo “Ma che razza di Otello?”, interpretato da Marina Massironi.
Tra i suoi libri più recenti “Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi” (Laterza, 2012) e, con Andrea Santangelo, “Mai stati meglio” (Utet 2014), “Caterina la Magnifica” (Utet 2015) e “Casanova per giovani italiani” (Utet 2016).

Giovanni Brizzi è ordinario di Storia romana all’Università di Bologna. È stato professore alla Sorbona ed è insignito delle Palmes Académiques dello Stato francese. Membro di associazioni e organismi scientifici nazionali e internazionali, è socio dell’Accademia delle Scienze di Bologna e dirige la “Rivista Storica dell’Antichità” e la “Rivista di Studi Militari”. Specialista di storia annibalica e di storia militare antica, è autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali tradotte in più lingue.

Venerdì 26 gennaio alle 18
al Cinema Lumière, Sala Officinema/Mastroianni, in via Azzogardino a Bologna
presentazione del libro di Giannalberto Bendazzi “Animazione. Una storia globale” (UTET).
Ingresso libero.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Un appuntamento dedicato al cinema d’animazione e ai suoi autori.
Giannalberto Bendazzi, docente e storico del cinema che all’animazione ha dedicato numerosi saggi e volumi, presenta il suo ultimo monumentale “Animazione. Una storia globale”, una storia in due volumi che ripercorre tre secoli di cinema animato di tutto il mondo.
Precede l’incontro la proiezione di “Father and Daughter” di Michael Dudok De Wit (Paesi Bassi-GB/2000, 8′); in chiusura “Pas de deux” di Norman McLaren (Canada/1968, 13′).

Sabato 27 gennaio alle 16,30 in libreria
merenda con Petunia Ollister.
Paolo Panzacchi parlerà con lei del libro “Colazioni d’autore #bookbreakfast“ (Slow Food Editore).
Biscottini a cura di MissBake, con Stefania Vergnani al forno.

Petunia Ollister nasce qualche anno fa come nom de plume di Stefania Soma, una seriosa conservatrice dei beni culturali – fotografici prima, librari poi -.
Poco più di quarant’anni e un’insonnia cronica, occupa le sue notti leggendo da sempre moltissimo.
Dal gennaio 2015 scatta e pubblica sul suo account Instagram @petuniaollister i #bookbreakfast, foto di libri sul tavolo della colazione, con un nutrito ed entusiasta seguito in rete. Ha incanalato le sue manie ossessivo compulsive nel suo modo di scattare: dall’alto, disponendo gli oggetti a distanze calibratissime, con una grande attenzione per i colori e i materiali.
Possiede molte tazze e mangia tutto il cibo che fotografa.
Varesotta trapiantata per due decenni a Milano, ha scelto San Salvario per vivere e lavorare nel migliore dei modi e dei mondi possibili. Possiede un carrellino della spesa e vorrebbe comprarsi una Graziella.
Ha collaborato con Radio Rai e con Robinson, inserto culturale di Repubblica.
Il suo primo libro “Colazioni d’autore #bookbreakfast“ è uscito per Slow Food Editore, ed è un inno al risveglio lento, fatto di ottimo cibo e piacevoli letture.

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo (Mo) nel 1984 e vive a Ferrara. Nel 2015 per Maglio Editore è uscito il suo romanzo d’esordio “L’ultima intervista” vincitore del Premio della Critica al Premio Internazionale Città di Cattolica. Sempre nel 2015 il racconto “Sette e sedici minuti” è stato selezionato da Gianluca Morozzi per la raccolta “Denti” pubblicata da Fernandel. Il romanzo inedito “Il pranzo della domenica” è stato tra i cinque finalisti del Premio NebbiaGialla 2016. Il racconto “Quattro minuti alla fine” ha vinto il Concorso AG NOIR 2016. Il racconto “Gli inafferrabili” è stato tra finalisti del Premio Giallo Garda 2016. Altri suoi racconti sono pubblicati in varie antologie.

NEWSLETTER D’INIZIO 2018 (da venerdì 12 a venerdì 19 gennaio)

I nostri migliori auguri per un 2018 sorprendente e sereno.
Siamo ripartiti coi soliti orari continuati.
Il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 16,30.
Martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.
Ospiteremo incontri di ogni tipo. Partiamo questo venerdì. Da leggere ce n’è!

Trame

Venerdì 12 gennaio alle 18 in libreria
incontro in occasione dell’uscita di “Quel che ti pare – storie di vita oltre il cliché” (Ananke Lab).
Presentano l’antologia Maria Paoloni e Graziella Pagani, partecipanti al concorso, e legge con loro Patrizia Raggi.

L’antologia è il frutto della quarta edizione del concorso “Il colore delle donne”, che ha questa volta come tema, rivolto ad autrici e autori, lo smascheramento degli stereotipi di genere.
Sono storie di personaggi straordinari nella loro ordinarietà, che affrontano la difficoltà e la bellezza di vivere liberi, secondo un’unica regola: amando “quel che ci pare” e nella consapevolezza di come ogni stereotipo sia la base culturale della violenza di genere.
Il contributo prezioso della giornalista Monica Lanfranco, in postfazione, si rivolge alle scuole perché si parli con urgenza alle nuove generazioni di sessualità, piacere, diritti e uguaglianza.

Partners: Famiglie Arcobaleno, La consulta di bioetica, il Sillabo, i Lettori d’assalto.
Si è aggiunta quest’anno Bossy una realtà femminista intersezionale che si occupa di parità nel senso più ampio del termine e organizza incontri nelle scuole sul tema.

Maria Paoloni, professoressa di psicologia alle superiori, in pensione. Ha partecipato a diversi laboratori di scrittura creativa, pubblicato racconti e partecipato con suoi testi alla guida “Bologna a modo nostro” (scriviconloscrittore). Nel 2016 è uscito il suo primo romanzo, “In quel che resta del tempo” (Giraldi).

Graziella Pagani, laureata in filosofia a indirizzo estetico e grafologa. Ha scritto saggi e articoli scientifico-creativi e nel 2004 ha pubblicato “Picasso, Mirò, Kandinskij dall’arte alla grafologia” (Hermatena). Conduce gruppi di scrittura creativa e ha pubblicato racconti e poesie.

Patrizia Raggi partecipa da parecchio tempo a laboratori di scrittura e ne gestisce uno da diversi anni. Presta la sua voce a letture di testi narrativi e poetici di amiche scrittrici, compresi i suoi.

Sabato 13 gennaio alle 14,30 in libreria
si riparte con “Letture sul sofà”.
Il libro del mese è quello di Bianca Pitzorno “La vita sessuale dei nostri antenati” edito da Mondadori.
Il gruppo è accogliente e aperto a lettrici e lettori.

Sempre sabato 13 ma alle 18
Enrico Pandiani presenta “Un giorno di festa” (Rizzoli).
E ne parlerà con Paolo Panzacchi.

In questo nuovo capitolo della serie de les italiens Pandiani fa i conti con gli incubi dello scontro di civiltà e ci racconta, mischiando il ritmo del thriller d’azione ai toni del noir romantico, le più profonde ossessioni del nostro tempo.

Sotto il cielo terso di fine giugno, una Renault viaggia lungo la costa atlantica, vicino Royan. Sembra che niente possa rompere la quiete. Invece basta un attimo, la pressione di un dito sul grilletto, il proiettile del fucile tattico che fora il parabrezza, lo schianto delle lamiere. L’uomo alla guida muore. È Fred Céline, uno sbirro della stradale di Parigi. La sua compagna, Leila Santoni, sopravvive per miracolo e fugge braccata dagli assassini. Ma chi ha sparato non sa di aver commesso un grosso errore, perché Leila fa parte della Brigata criminale del quai des Orfèvres, agli ordini del commissario Pierre Mordenti. Li chiamano les italiens, sono intoccabili e per loro vale ancora il motto “Uno per tutti, tutti per uno”. Mentre incombe la festa nazionale del 14 luglio e l’estate avvolge la Francia in un caldo torrido, Mordenti e i suoi devono vendicare la morte dell’amico, ritrovare la collega e cimentarsi con un’indagine che può scuotere gli assetti politici di un Paese sfregiato dagli attacchi terroristici, dove la paura è moneta corrente. Pierre sarà costretto a rischiare tutto: anche la storia con Tristane Le Normand, figlia del gran capo della Crim e l’unica capace di placare la sua sete d’amore.

Enrico Pandiani è nato a Torino il 16 luglio 1956. Inizia la sua carriera di narratore scrivendo e disegnando storie a fumetti che pubblica sul Mago di Mondadori e sulla rivista Orient Express. Collabora per anni con il quotidiano La Stampa per il quale cura la parte infografica. Nel 2009 ha pubblicato il romanzo “Les italiens” (Instar Libri), primo di sei romanzi con protagonista il commissario Mordenti. Nel 2013 esce “La donna di troppo” (Rizzoli), il primo romanzo torinese con protagonista la poliziotta privata Zara Bosdaves. A settembre 2017 è uscita per Rizzoli la sesta avventura del commissario Mordenti, “Un giorno di festa”.

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo (Mo) nel 1984 e vive a Ferrara. Nel 2015 per Maglio Editore è uscito il suo romanzo d’esordio “L’ultima intervista” vincitore del Premio della Critica al Premio Internazionale Città di Cattolica. Sempre nel 2015 il racconto “Sette e sedici minuti” è stato selezionato da Gianluca Morozzi per la raccolta “Denti” pubblicata da Fernandel. Il romanzo inedito “Il pranzo della domenica” è stato tra i cinque finalisti del Premio NebbiaGialla 2016. Il racconto “Quattro minuti alla fine” ha vinto il Concorso AG NOIR 2016. Il racconto “Gli inafferrabili” è stato tra finalisti del Premio Giallo Garda 2016. Altri suoi racconti sono pubblicati in varie antologie.

Martedì 16 gennaio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Cristian Tracà “Buona scuola e storie di insegnanti precari” (Villaggio Maori).
L’autore ne parlerà con Paolo Rebaudengo.

Un giorno arriva una chiamata che cambia la tua vita: la segreteria di una delle tante scuole a cui hai inviato richiesta ti convoca. È quello che accade ai protagonisti dei dieci racconti contenuti in questo libro, che narrano le loro traversie all’interno del caos della scuola italiana. Dall’integrazione alla questione “gender”, questi racconti fotografano l’attuale stato dell’istruzione italiana, le difficoltà di essere docenti oggi, in una istituzione scossa dall’ennesima riforma, spiegandoci qual è per loro la “buona scuola”.

Cristian Tracà è professore di italiano, latino, storia e geografia.
Ha fatto parte della redazione del blog di televisione Davidemaggio.it, occupandosi di media, piccolo schermo e spettacolo. Al suo attivo anche la partecipazione alla scrittura collettiva della sceneggiatura per uno spettacolo del Teatro Stabile di Catania, I ragazzi del sabato sera, portato in scena nella stagione 2003/2004. Collabora attualmente con la testata Bologna Cult.
Vive gli alti e i bassi dell’insegnamento, ma non smette mai di pensare che forse il suo è il mestiere più bello del mondo.

Paolo Rebaudengo, laureato in Sociologia a Trento, ha conseguito il diploma della Senior High School, Dodge City, Kansas, U.S.A. e il diploma dello Sparchenkolleg, Freiburg im Breisgau, Germania.
Residente a Bologna ha iniziato la sua attività professionale come Direttore del Centro di Servizi Culturali dell’Unione Nazionale per la lotta contro l’Analfabetismo a San Giovanni in Fiore (Cosenza).
Attualmente è presidente della VII Commisione UPI Emilia-Romagna (Lavoro, Istruzione, Formazione, Cultura, Sport, Politiche giovanili).

Mercoledì 17 gennaio alle 18 in libreria
presentazione del nuovo libro di Francesca Capelli “Il lettore di pensieri” (Raffaello collana di narrativa scientifica).
L’autrice, di passaggio in Italia, ne parlerà con Erika Zini.

Non è facile parlare di sistema nervoso, neuroni, neuroni specchio, encefalo, tac…
Lo fa benissimo Francesca Capelli con questo delizioso racconto, condito di ironia e buon gusto, che prende le mosse da una partita di calcio. Nel momento più importante della gara, infatti, il giovane e goffo portiere Mario Bianchi prevede la traiettoria precisa in cui andrà a finire la palla e… para il rigore.
Come ha intuito quel tiro?
Grazie ai neuroni specchio il nostro cervello intuisce i pensieri e le intenzioni altrui. Una delle tante capacità straordinarie della nostra mente.
Nelle pagine finali potrai giocare con giochi di memoria e intuito.

Francesca Capelli è nata a Bologna, ma ha vissuto a Madrid, Milano e Firenze prima di stabilirsi a Buenos Aires. È laureata in Scienze politiche a indirizzo sociale all’Università di Bologna e sta scrivendo la sua interminabile tesi di maestría all’Università di Buenos Aires (Uba) con una ricerca su testimonianza e memoria. È giornalista, scrittrice per ragazzi e traduttrice. A Buenos Aires insegna Diritto ed Economia politica al liceo italiano Cristoforo Colombo e italiano alla Uba.
Ha inoltre fondato con una socia la scuola di italiano per bambini “Giro Giro Tondo”. Quando ha tempo balla il tango e va a teatro.

Erika Zini, giornalista e vorace lettrice, ama parlare di libri. In radio, in tv e sul web. Conduce una trasmissione dedicata ai libri sulla storica emittente radiofonica bolognese Ciao Radio, sulla tv regionale Di.Tv e scrive sul blog Wonderful Monster dal 2010.

Venerdì 19 gennaio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Barbara Bigagli “Grotta smeraldo” (Giraldi).
L’autrice ne parlerà con Gabriele Dadati.

Una giovane biologa ha avuto un misterioso incidente pochi anni addietro in mare: si trovava sulla Chimera, la sua barca a vela. La dinamica dell’incidente, di cui la protagonista non ricorda nulla, è circondata da un impenetrabile muro di silenzio da parte dei parenti e degli amici più cari. Alla ricerca della parte ignota e oscura di se stessa la donna torna alla Chimera: è occupata dal vecchio skipper, Bernardo, che vive per navigare.
Con lui si imbarca di nuovo e incappa in una violentissima tempesta che quasi la ucciderà. Questo secondo incidente le fa intraprendere un percorso interiore che la porterà a far luce sulla propria vita, e a scoprire che cosa è vero e che cosa, forse, non lo è.

Barbara Bigagli è nata e vive a Prato. Attualmente lavora nell’Ufficio Studi di Confindustria Toscana Nord dove si occupa di ricerche economiche e statistiche. Per piu di dieci anni ha frequentato il laboratorio di scrittura Grafio, dove ha partecipato a seminari con scrittori italiani e stranieri.
“Grotta Smeraldo” è il suo primo romanzo.

Gabriele Dadati (Piacenza, 1982) è scrittore, editore, insegnante di scrittura.
Ha pubblicato “ Sorvegliato dai fantasmi” (peQuod, 2006; Barbera, 2008), “il libro nero del mondo” (Gaffi, 2009), “Piccolo testamento” (Laurana Editore, 2012, presentato al Premio Strega 2012), “Per rivedere te” (Barney 2014).

NEWSLETTER DELLE FESTE

Eccoci alla fine di un altro anno.
La libreria è ricca di libri scelti con cura, ma accettiamo fino a domenica 17 alle 18 eventuali ordini.
Si va di lungo, siamo aperte anche il 17 e il 24 dalle 11 alle 19.
Solo lunedì e giovedì l’orario sarà, come sempre, dalle 9,30 alle 16,30.

Trame chiude il 25, 26 e 31 dicembre e il 1° 6 e 7 di gennaio.
Per il resto siam qui.

Auguri di feste serene a tutte le lettrici e i lettori che ci supportano.
Da Trame!

Sabato 16 dicembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si trova per l’ultimo appuntamento del 2017.
Il libro scelto per questo pomeriggio è “Candido” di Voltaire, nella edizione Feltrinelli.
L’incontro è aperto a tutti.

Domenica 17 dicembre alle 19,30
al Black Cat pub in Via Saragozza 83/D a Bologna
SCRITTORI PER ANT
Bookshop in collaborazione con Trame.

L’associazione culturale CANTO 31 organizza l’evento dedicato ad ANT, la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite.
Gli accoglienti locali del pub ospiteranno un aperitivo a consumazione libera, e gli autori Maria Silvia Avanzato, Max Collini, Gianluca Morozzi, Zap & Ida consiglieranno i libri da regalare a Natale ai nostri cari.
Parte del ricavato dei libri del book corner verrà devoluto ad ANT, che allestirà inoltre una postazione di raccolta fondi, in cui potrete acquistare le vostre strenne o fare offerte libere.
È gradita la prenotazione.
Per info e prenotazioni: 051/0567070 338/1431367 info@canto31.it

NEWSLETTER DAL 3 AL 10 DICEMBRE (e son dodici!!!)

Siamo a dodici.
Domenica 3 dicembre sono 12 anni dall’apertura della nostra libreria.
Quest’anno arriviamo a centoventi presentazioni, e abbiamo ospitato sette mostre fra grafica e fotografia.
Inoltre più di settanta eventi in collaborazione con biblioteche, associazioni culturali, festival, e con il cineclub Bellinzona e la Cineteca di Bologna.

ORARI SPECIALI
Le domeniche 3/10/17/24 e venerdì 8 dicembre la libreria sarà aperta dalle 11 alle 19.
Giovedì 7 dicembre la libreria sarà aperta solo dalle 9,30 alle 13,30…

A seguire gli incontri di questi giorni.
Vi aspettiamo per un libro e un bicchiere…
A Trame o in giro per la città, a raccontare storie.

Domenica 3 dicembre alle 18 in libreria
Alice Keller presenta “Nella pancia della balena” (Camelopardus).
L’autrice ne parlerà con la scrittrice Marta Casarini.

Non è facile quando devi andare a scuola con pantaloni della tuta strappati e scarpe fuori moda, i tuoi genitori sono separati, tua madre ha sempre l’aria triste. Ma se un giorno, tornando a casa, scoprissi che lei è sparita senza lasciare tracce?
Scandito dalla comparsa della balena che, pezzo dopo pezzo, prende corpo sotto forma di murales su un palazzone di periferia, il racconto di un ragazzo che deve fare i conti con l’abbandono e con la fragilità degli adulti.

Nella pancia della balena è una storia che nasce nella periferia. Quella di una grande città, affollata di palazzoni e riconquistata dai murales e dal verde. E quella di un micro nucleo familiare, madre-figlio, legato da un rapporto intensissimo ed esclusivo ma anche delicato, come fragili possono dimostrarsi gli adulti, quando tutto sembra diventare troppo difficile. Una storia che fa crescere, delicata come un segreto, a tratti drammatica, ma anche e soprattutto commovente. Un protagonista non coraggioso, che impara a farsi forza e a trovare le risorse per affrontare anche ciò che sembra impossibile e inspiegabile, come l’abbandono.
La scrittura di Alice Keller è asciutta e toccante, restituisce una voce limpida e senza filtri a un adolescente che si trova a dover crescere tutto d’un colpo.

Alice Keller, nata a Bologna nel 1988, dopo un periodo trascorso tra il teatro e la musica, si occupa di scrittura per bambini e ragazzi. È autrice di Hai preso tutto? (Sinnos 2015, ill. Veronica Truttero) e Di becco in becco (Sinnos 2016, ill. Veronica Truttero) ed è tra le animatrici del giornale per bambini Lo Spunk.
Nel 2015 ha aperto, insieme a due socie, Momo, libreria per bambini e ragazzi a Ravenna.

Lunedì 4 dicembre alle 17
alla Cineteca di Bologna in via Azzogardino
presentazione del volume “I 400 calci. Manuale di cinema da combattimento” (Magic Press 2017).
Intervengono Federico Bernocchi e Roy Menarini.
Bookshop a cura di Trame.

Votato come miglior sito cinematografico ai Macchianera Internet Awards, gli ‘Oscar italiani della Rete’, I 400 calci propone una selezione dei migliori articoli dalla sua nascita ad oggi, più una serie di recensioni inedite.
Arricchiscono il volume, la copertina di Marcello Crescenzi, le illustrazioni di David Genchi, una prefazione scritta di Roy Menarini e una disegnata di Leo Ortolani.

Segue la proiezione del film “La febbre del sabato sera” (Saturday Night Fever, USA/1977) di John Badham (119′). Versione director’s cut con cinque minuti aggiuntivi.
Il ballo, per l’italoamericano Tony Manero, è strumento di riscatto sociale e morale. Le movenze irresistibili di John Travolta tra i colori pop della pista da ballo e la colonna sonora composta dai Bee Gees, quintessenza seventies della disco music, ne hanno fatto uno dei film musicali di maggiore successo di sempre, un vero e proprio culto che ha impresso un segno indelebile nella storia del cinema e del costume e che ha scolpito per sempre l’icona danzante di Travolta. Eppure, dietro lo sfavillio delle luci stroboscopiche, resta l’amarezza di un ritratto giovanile crudo e disperato, sullo sfondo di una New York livida e marginale. Un piccolo capolavoro, un grande film sulle periferie, sulla gioventù, sulla speranza. (aa)

Martedì 5 dicembre alle 18 in libreria
Incontro in occasione della nuova edizione di “Il primo Dio” di Emanuel Carnevali (d edizioni).
A cura di Valerio Valentini che ne parlerà con l’editore Emanuele Pilia e con Martina Marzadori illustratrice della copertina.
E con Emidio Clementi, scrittore e musicista, che dedicò a Carnevali il libro “L’ultimo dio”.
Modera Luca Martini.

Il primo Dio è un potentissimo romanzo autobiografico che ci immerge nella vita di un autore che tra una difficile infanzia, tormenti autoinflitti, ed una disperata emigrazione negli Stati Uniti, ha saputo raccontare meglio di qualunque altro contemporaneo la convivenza tra talento e disperazione. Ne Il primo Dio c’è di tutto: la miseria, la malattia mentale, il rapporto con una sessualità a tratti acerba, il falso mito americano che trascina l’autore attraverso una metropoli attraente ma allo stesso tempo oscura. Il primo Dio è un romanzo a tratti claustrofobico, crudo, tagliente, con una scrittura intensa e sincopata, la testimonianza di un lento percorso verso la distruzione fisica e mentale.
Il primo Dio è la storia dell’ascesa, e della successiva caduta, del più grande autore maledetto italiano.

Nato a Firenze verso la fine del secolo, Emanuel Carnevali è considerato uno dei più grandi autori statunitensi della prima metà del ‘900.
Dopo un’infanzia difficile, passata tra cupi collegi e genitori malati, emigra negli Stati Uniti all’età di soli sedici anni.
Pur vivendo quasi in miseria, passando da un lavoro all’altro, frequentando prostitute e malviventi, riuscì a partecipare, da straniero, al rinnovamento dell’avanguardia letteraria americana dell’epoca, stringendo amicizia con diversi poeti e scrittori statunitensi, tra cui Ezra Pound, William Carlos Williams e Sherwood Anderson, che si ispirerà alla sua vita per il racconto Italian Poet in America (1941).
Muore a Bologna nel 1942 dopo aver passato vent’anni tra ospedali e pensioni a causa di una terribile encefalite letargica.

Mercoledì 6 dicembre alle 17,30
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
ISLAM, AMORE O ODIO? Presentazione del volume di Ferial Mouhanna (Jouvence, 2017)
Ne parlano con l’autrice Giulio Soravia, Università di Bologna e Paolo Branca, Università Cattolica di Milano.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Come mai l’Amore, in tutti i suoi significati è rimasto, lungo i secoli, un concetto assente dalla letteratura teologica islamica? Davvero l’Islam guarda con diffidenza e ostilità il prossimo, il diverso, e respinge qualsiasi forma di concordia, di pace e di amore? Questo libro si propone di appurare, attraverso un approccio razionale e imparziale, la presenza o meno di questo alto valore umano sia nel Testo Sacro, sia nella vita di Muhammad, nell’intento di sventare qualsiasi ingenua e irrazionale visione dell’Islam che rischia di far piombare il mondo arabo e quello musulmano in forme di violenza materiale, intellettuale, culturale e sociale e di fomentare tragici scontri di civiltà.

Venerdì 8 dicembre alle 18 in libreria
“Tu leggi… perché?”
Inaugurazione della mostra di manifesti illustrati dedicati agli amanti dei libri.
Giulia Fruzzetti, Emma Lidia Squillari e Silvia Vittoria Vinciguerra si sono diplomate in Illustrazione per l’Editoria all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al momento lavorano come illustratrici freelance muovendosi tra eventi, mostre e pubblicazioni.

In treno, in autobus, sotto le coperte, in vacanza, alle poste, durante un congresso internazionale, al supermercato, mentre si passa l’aspirapolvere, durante il turno di notte, in cima a una montagna o in barca a vela, al corso di yoga, durante un acquazzone (ma solo se si è al coperto), in macchina (ma non alla guida), durante una partita di hockey, da bambini che si sentono già grandi e da grandi che non vogliono esserlo più…
Ogni scusa è buona per avere un libro tra le mani!

I manifesti saranno in vendita presso la libreria.

Domenica 10 dicembre alle 12 in libreria
aperitivo musicale coi curatori e gli autori di “VINYL Storie di dischi che cambiano la vita. 22 racconti inediti” a cura di Luca Martini e Gianluca Morozzi (Morellini Editore 2017).

Con testi di: Alberto Andreoli Barbi, Antonio Bendini, Alessandro Berselli, Daniela Bortolotti, Massimo Cotto, Patrick Fogli, Alen Grana, Massimo Laganà
e Vito Ribaudo, Luca Martini, Claudio Morandini, Gianluca Morozzi, Massimo Padua, Francesco Palmisano, Monica Pareschi, Alberto Petrelli, Francesca Presti, Alessio Romano, Alessandra Sarchi Alessio Schreiner, Francesca Scotti, Roberto Sturm, Heman Zed.

Ci sono frammenti di vinile che ti entrano nelle ossa. E scavano un solco, profondo come una lacrima.
Ci sono momenti di sintesi fra passato, presente e futuro, che solo alcune melodie sanno cristallizzare.
È allora che una vaga quanto acuta sensazione diviene unica e irripetibile.
Impossibile da dimenticare. Perché si fa storia nell’attimo stesso in cui svanisce.
(Un bacio davanti a quel portone, Massimo Laganà e Vito Ribaudo)

Che sia The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, Cold Fact di Sixto Rodriguez, o Made in Heaven dei Queen, ciascuno di noi ha almeno un disco da eleggere a colonna sonora della sua esistenza. Ascolti che riescono a risvegliare emozioni e suggestioni profonde, facendoci sentire vivi e vibranti come le corde di uno strumento. Meglio ancora se sprigionati dal giradischi.
Ventitré autori italiani si propongono di mostrare in questa antologia come la potenza del vinile può generare cambiamenti, deviazioni di percorsi, riavvicinamenti inaspettati o dolorose partenze. Appoggiandosi al nostalgico ricordo del suo primo ascolto, consumandolo per tornare indietro e provare a erodere il tempo che è passato, per cementare un’amicizia o per distruggere un amore, ciascun disco segna il cambiamento nelle vite dei protagonisti, come un confine indelebile tra parole mordaci di cantautori italiani, chitarre arroventate, melodie decadenti new wave o eleganti sonorità di arie classiche.
Qualsiasi sia la storia, l’infrangibile verità di ognuno è che alla fine la musica ti cambia la vita perché sei tu che cambi grazie a lei.