NEWSLETTER di rosso colorata, con Virtual Trame per Paesaggi di Poesia 2021

Rieccoci in una “rossa” Bologna a proporre le nostre scelte editoriali in una via Goito davvero silenziosa.

Nelle prossime settimane manterremo i soliti orari: lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, gli altri giorni fino alle 19,30… No festivi!

Se avete richieste di libri fatele via mail, e cercheremo di soddisfarle.

In libreria si può venire, con autocertificazione, se ve la chiedono.

Buon tutto, e coraggio pure.

Ecco il nuovo spezzone di Virtual Trame per Paesaggi di Poesia 2021.

I video saranno caricati sulla pagina Facebook nei giorni e orari indicati.

Venerdì 12 marzo alle 18 Vincenzo Bagnoli presenta “Il diario dell’eroe” (Pendragon, 2020) di Gilberto Centi
A vent’anni di distanza dalla morte dell’autore – l’attivista, poeta, giornalista culturale e “guerrigliero della comunicazione” Gilberto Centi (1947-2000), una delle figure più importanti del panorama culturale bolognese della fine del secolo scorso – approda finalmente in libreria Il diario dell’eroe, amalgama sperimentale di prosa e poesia, curato da Vincenzo Bagnoli per le edizioni Pendragon.

Martedì 16 marzo alle 18 Francesca Del Moro presenta “Ultimi versi” (Marco Saya Editore, 2020) di Jules Laforgue

Libro del limite, Ultimi versi, di Jules Laforgue, appare solo ora in Italia nella sua completezza. A proporlo è la poetessa e traduttrice Francesca Del Moro, che rimette al centro del discorso sull’opera di Laforgue la sua fedele infedeltà alla rima, il suo portare la crisi del verso dentro un sistema chiuso per farlo saltare, senza però con questo volerlo morto. Così da poter essere libero di agire sulla pagina e nel pensiero.

Venerdì 19 marzo alle 18 Renata Morresi presenta “Brevi scene di lupi” (Ponte alle Grazie, 2020) di Margaret Atwood
La traduttrice e curatrice del volume antologico, Renata Morresi, ci fa da guida nel mondo post-antropocentrico della poesia di Margaret Atwood, autrice canadese forse più nota in Italia per la sua produzione romanzesca distopica (in particolar modo, per Il racconto dell’ancella, diventata una serie TV di grande successo internazionale) che non per la sua, pur costante e molto preziosa, produzione poetica.

Martedì 23 marzo alle 18 Laura Ricci presenta “Di libertà e d’amore” (Vita Activa, 2021) di Elizabeth Barrett Browning

Laura Ricci, traduttrice e curatrice, parla della traduzione di Sonetti dal portoghese della poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning, contenuta nel volume. Opera quasi sconosciuta in Italia, rappresenta un momento di innovazione nell’impianto formale e narrativo tipico del sonetto di epoca vittoriana. Oltre a questo, la singolarità dello stile rende i quarantaquattro sonetti un esempio di estrema modernità nell’aspetto compositivo., un vero punto di svolta. La Ricci ne racconta l’importanza all’interno dell’intero dettato poetico di metà Ottocento e fino ai nostri giorni.

Venerdì 26 marzo alle 18 Fabiano Alborghetti presenta l’antologia “rampe di lancio doganieri nuvole” (edizioni sottoscala, 2020)

Fabiano Alborghetti è, con Margherita Albisetti, il curatore per conto della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana di questa antologia-omaggio ad Alberto Nessi nel compimento dei suoi ottant’anni. Cosa inusitata, almeno per l’Italia, ma a quanto pare non per la Svizzera. Nessi è forse il massimo esponente della poesia svizzera di lingua italiana. Una voce cristallina, da sempre impegnata nel sociale “sua cifra delicata e umanissima”. Alborghetti ci porta dentro questa antologia a più voci e ne racconta il percorso.

NEWSLETTER d’inizio marzo

Come ormai sapete il “colore” non influisce su Trame, sempre aperta… Ecco quindi gli orari della prossima settimana:

lunedì 1° marzo dalle 9,30 alle 16,30

giovedì 4 dalle 9,30 alle 13,30

martedì 2, mercoledì 3, venerdì 5, e sabato 6 marzo ci siamo dalle 9,30 alle 19,30!

Stiamo preparando un secondo round di incontri poetici, di cui vi diremo a brevissimo…

Ma nel frattempo:
giovedì 4 marzo alle 18
presentazione online del romanzo grafico del fumettista Baru (Hervé Barulea) “Bella ciao” primo volume della trilogia “A caro prezzo” (Oblomov edizioni).

In occasione della mostra «Ciao Italia! Un secolo d’immigrazione italiana in Francia (1860-1960)», l’Alliance française di Bologna organizza l’incontro online con il fumettista Baru.
«A caro prezzo» è un romanzo grafico corale che racconta più storie legate indissolubilmente tra loro: quella dell’emigrazione italiana verso la Francia e il Belgio e l’autobiografia familiare di Baru, ricostruita a partire dai ricordi personali e da quelli dei suoi familiari. Ricordi che ricompongono il difficile percorso verso l’integrazione, raggiunta a caro prezzo.

Intervengono: Baru (Hervé Barulea), Enrico Fornaroli dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, il fumettista Giuseppe Palumbo e Clémence Muller del Liceo Galvani di Bologna

L’incontro sarà in diretta YouTube sul canale della Fédération des Alliances Françaises d’Italia.
Ed è possibile iscriversi attraverso il form e ricevere via mail le indicazioni per partecipare, il giorno prima dell’incontro: https://forms.gle/26Ca9WACMNi6AWK17

In collaborazione con Fédération des Alliances Françaises d’Italia, Accademia di Belle Arti di Bologna e con Trame.

Inoltre prosegue in orario di apertura la mostra:“Satellites of Ork. Parole e forme da un altro pianeta”.

Il pianeta Ork nasce nel 2017 dopo alterne vicende e con la volontà di dare spazio a tutto quello che la Terra rigetta o a cui non dedica lo spazio che meriterebbe, alle forme di scrittura che passano inosservate, all’arte che segna le nostre città e di cui pochi si accorgono.
Nasce come spazio di pensiero libero e di ricerca, poi come blog, su wordpress (https://morkmindyork.wordpress.com/) e su facebook attraverso la pagina “Mork Mindy Ork”. Nasce nell’idea di un “qui si può” preso egregiamente a prestito da “Musica per vecchi animali”, film del 1989, codiretto da Stefano Benni, in cui il motivo del viaggio, surreale e picaresco in cui si traduce la sostanza del film, è la ricerca di una possibilità, un desiderio, un’utopia.
Uno spazio in cui un bambino possa giocare a pallone, una ragazzina possa fuggire verso la sua storia di libertà, un uomo possa incontrare la sua donna e ciascuno sé stesso, un angolo di mondo in cui si possa recuperare il senso perduto delle cose, fuori dalla velocità e dalla superficie solo scalfite dalla catastrofe pandemica in corso. Il modo è nelle parole e nelle immagini: la scelta di recensire a modo nostro i libri esclusi dai massimi sistemi dando loro voce (Mindy) e forme (Mork), di segnalare mostre o espressioni di sé relegate a spazi che pochi sanno. Questo è Ork.

Alessandra Bartucca “Mindy” nasce a Tropea, in Calabria, da cui si trasferisce per vivere dal 2001 a Bologna, città in cui si laurea in Giurisprudenza, svolge lavori in settori diversi e riprende il filo dell’amore mai sopito per le Lettere.
Frequenta l’Accademia Drosselmeier, svolge uno stage in una casa editrice che dedica una collana alla letteratura per l’infanzia, collabora con un’altra in qualità di redattrice e correttrice di bozze, frequenta il corso di editing della Scuola Belleville a Milano, scrive saltuariamente per qualche rivista, partecipa al progetto di una Guida Sentimentale di Bologna presso Trame e a quello di riscrittura dei risvolti vittoriniani ai “Gettoni” Einaudi sotto la direzione di Giacomo Verri, collabora come redattrice per un testo di saggistica pubblicato dalla Editrice Bibliografica, e fonda, insieme al compagno, il blog di recensioni “Mork Mindy Ork” dove trova spazio ciò che è fuori dai massimi sistemi.

Antonio Peluso “Mork” nasce a Napoli nel 1978. Si è diplomato al Liceo Artistico di Napoli, ha lavorato come corniciaio nella bottega paterna parallelamente agli studi letterari universitari non portati a termine e, dal 2008, dopo vari giri, vive a Bologna, città di cui si è innamorato a prima vista.
Pittore, intarsiatore, musicista, appassionato di fotografia, ha realizzato diverse mostre a Bologna e Napoli.
Ha lavorato per botteghe artigiane, in particolare a Bologna presso l’ebanista Savigni, da cui ha appreso l’arte dell’intarsio ligneo (nel 2018 la sua mostra di tarsie lignee dedicate alle porte di Bologna, “Il Cerchio di Legno”, riceve il Patrocinio del Comune di Bologna), pubblicato per Mediagraph e come vignettista per il periodico umoristico “Il Cacchio” (riesumazione lo-fi di “Cuore”), ha esposto per “Comix for Equality” nell’ambito di Bilbolbul e dal 2017, insieme alla sua compagna, gestisce il blog “Mork Mindy Ork”, di cui cura la parte illustrativa.

NEWSLETTER del Carnevale (e ben due venerdì pieni di Virtual Trame)

Trame è aperta coi soliti orari.

Ci trovate lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30. E gli altri giorni, tranne i festivi, dalle 9,30 alle 19,30.

Due proposte per Virtual Trame sulla nostra pagina facebook.

E fruibili dopo la data della pubblicazione anche per chi non facesse uso dei social.

Vi si aspetta in quel di via Goito 3/C.

Venerdì 5 febbraio alle 18 per Virtual Trame
presentazione musicale del libro “Cool, Calm, Collected Essays. Saggi di documentate passioni” scritto da Franco Minganti e uscito per Bacchilega.

Il testo raccoglie materiali per lo più inediti sviluppati nell’arco di una quarantina d’anni. Conferenze, interventi presentati a convegni e seminari, tracce di collaborazioni con musicisti, fotografi, attori, graphic artists, conduttori radiofonici e critici culturali, a cui si affiancano lavori già usciti su rivista, in volume o direttamente sul web.

Alcuni di questi testi cercano di restituire la loro dimensione performativa originale, ancorandosi almeno un po’ ai suoni e alle immagini di riferimento, e restando fedeli alla lingua originale, vuoi l’italiano vuoi l’inglese. In buona sostanza è un progetto di archeologia culturale che mette in bacheca manufatti fedeli agli originali, ben identificati nelle loro coordinate spaziotemporali: i frammenti qui raccolti si offrono come lacerti etnografici di un’americanistica che forse è stata o forse no, o che sarebbe potuta essere e non è stata. In ogni caso, sperabilmente, food for thought.

Franco Minganti è Alma Mater Professor dell’Università di Bologna, dove ha insegnato letteratura americana fino al 2018. Co-autore di una fortunata Storia della letteratura americana (1991), ha dedicato la propria ricerca interdisciplinare alle questioni dello storytelling americano alle prese con i diversi media dell’entertainment. Ha scritto di letteratura, jazz, fumetto, radio, cinema, televisione, electronic fiction. E’ l’autore di X-Roads. Letteratura, jazz, immaginario (1994), Modulazioni di frequenza. L’immaginario radiofonico tra letteratura e cinema (1997), Altre X-Roads. Modi dell’espressività afroamericana. Jazz, cinema, letteratura, storytelling, performance (2009) e ha curato 1930s. La frontiera urbana nell’America del New Deal (1985), Beat Generation (1994), The Beat Goes On. Cinquant’anni di controcultura (1996), Jazztoldtales. Jazz e fiction, letteratura e jazz (1997), il Meridiano Hammett. Romanzi e racconti (2004), Amiri Baraka. Ritratto dell’artista in nero (2007, con G. Rimondi), Finkfest. Letteratura, cinema e altri mondi: Guido Fink nei luoghi del sapere (2016, con M. Ascari, A. Calanchi, R. Coronato).

Venerdì 19 febbraio alle 18 per Virtual Trame
in dialogo con William Piana di Radio Città Fujiko il collettivo redazionale presenta il n°5 della rivista Zona letteraria “Contagio dopo il contagio”

Zona Letteraria è una rivista di “studi e prove di letteratura sociale” che ogni sei mesi (maggio/novembre) individua un argomento di carattere socio-politico e lo affronta in prospettiva culturale (letteratura, arti visive, cinema, musica).

L’ultimo numero parte dall’idea-chiave della teoria postcoloniale secondo cui “contagio” è un termine positivo, implicando, tra l’altro, il passaggio delle storie di bocca in bocca, per proporre una serie di articoli che esprimono, come il titolo stesso esplicita, un ottimismo della volontà: da un contagio reale potrebbe nascere un contagio metaforico di pratiche virtuose e efficaci, una volontà di cambiamento che rivela radici profonde nella nostra storia, nel suo immaginario, nelle sue narrazioni. Accanto agli articoli e agli editoriali è un ampio apparato fotografico costituito dagli scatti della grande fotografa statunitense Dorothea Lange che, tra il 1935 e il 1939, documentò la condizione di immigrati, braccianti e operai colpiti dalla crisi del 1929 e dalla siccità che colpì la zona tra il Texas e il South Dakota tra il 1932 e il 1936.

Il collettivo redazionale della rivista è composto da scrittori, studiosi e artisti che, per comunanza di intenti e di metodo, si pongono nel solco tracciato da Stefano Tassinari (1955-2012), fondatore della rivista Letteraria (2008).

NEWSLETTER di fine gennaio (con poeta)

Eccoci di nuovo.

Uno dei nostri incontri virtuali andrà in onda nel fine settimana.

Per il resto la prossima settimana faremo strani orari tipo:
lunedì 25 dalle 9,30 alle 16,30
giovedì 28 dalle 9,30 alle 13 e il pomeriggio restiamo chiusi
Martedì mercoledì venerdì e sabato ci saremo come sempre dalle 9,30 alle 19,30.

Vi aspettiamo e per ordini e richieste questa mail è sempre buona!

Venerdì 29 gennaio alle 18
per Virtual Trame
Guido Mattia Gallerani presenta “I popoli scomparsi” (PeQuod) in dialogo con Lorenzo Mari.

“I popoli scomparsi” di Guido Mattia Gallerani inaugura la nuova collana di poesia «Quai des Boompjes», pubblicata da peQuod e diretta da Valentino Ronchi, che così introduce il libro nella quarta di copertina: “Raramente si trova così tanto in un libro di poesia. Un lungo lampo, incalzante, partecipe e ironico, a tratti dissacrante, sulle vicende umane, sulla storia dell’umanità. Storia dell’umanità che è, lo si voglia o no, la storia del singolo. La spudorata, rimossa, scandalosa e dolcemente miserrima storia di ognuno di noi.”
Una serie di popoli scomparsi, o sul punto di svanire, che compone, di poesia in poesia, un album archeologico, un repertorio d’umanità diverse. La “resistenza etica” al dissolvimento, il loro destino “tragico” – scrive Mimmo Cangiano nella postfazione – ci restituiscono le nostre stesse ambiguità, quei comportamenti impacciati di fronte all’avanzare della Storia, al mito del “progresso”. Di tutti loro, vinti e sconfitti, restano tracce e rovine a nutrire il nostro immaginario, che Gallerani fa riaffiorare tra le righe delle sue poesie. E la loro immancabile fine andrà riletta come un’altra Storia, alternativa a quella narrata dai vincitori, capace di mutarsi in un racconto poetico di nostalgia, dignità e speranza.

Guido Mattia Gallerani insegna all’Università di Bologna. Collabora con il Poesia Festival della provincia di Modena, città in cui è nato. Ha co-diretto il trimestrale «Atelier: rivista di poesia, critica, letteratura». Nel 2014 ha pubblicato “Falsa partenza” (Ladolfi editore, finalista Mauro Maconi Giovani e Ceppo Under 35), nel 2015 un’edizione commentata assieme ad Alberto Bertoni del “Quaderno di quattro anni” di Eugenio Montale (Mondadori).

Lorenzo Mari vive e lavora a Bologna. Nel 2020, ha pubblicato il saggio “Il taccuino dell’intellettuale. Disegno e narrazione nell’opera di John Berger” (ed. Mimesis), la traduzione di “#Misantropocene. 24 tesi” di Joshua Clover e Juliana Spahr (ed. Modo Infoshop) e, insieme a Matteo Camporesi, di “Memorial Device” di David Keenan (ed. Double Nickels). Ha inoltre partecipato al progetto collettivo “TINA. Storie della grande estinzione” (ed. Aguaplano).

NEWSLETTER di metà gennaio (dalla foresta ad Ork)

Arriva il cambio di mostra a Trame.

Si passerà dalla foresta popolata dai personaggi di Martina Tonello, in cui ci siamo perdute per tutto l’autunno, al pianeta Ork fatto di parole e grafica, proposto da Alessandra Bartucca “Mindy” e da Antonio Peluso “Mork”.

Gli orari della libreria tornano ad essere i soliti, ovvero i lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e i martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Qualunque sia il colore della nostra zona qui stiamo ad aspettarvi. Con gioia!

Da venerdì 15 gennaio alle 18
in libreria
inauguriamo “Satellites of Ork. Parole e forme da un altro pianeta”.

Il pianeta Ork nasce nel 2017 dopo alterne vicende e con la volontà di dare spazio a tutto quello che la Terra rigetta o a cui non dedica lo spazio che meriterebbe, alle forme di scrittura che passano inosservate, all’arte che segna le nostre città e di cui pochi si accorgono.
Nasce come spazio di pensiero libero e di ricerca, poi come blog, su wordpress (https://morkmindyork.wordpress.com/) e su facebook attraverso la pagina “Mork Mindy Ork”. Nasce nell’idea di un “qui si può” preso egregiamente a prestito da “Musica per vecchi animali”, film del 1989, codiretto da Stefano Benni, in cui il motivo del viaggio, surreale e picaresco in cui si traduce la sostanza del film, è la ricerca di una possibilità, un desiderio, un’utopia.
Uno spazio in cui un bambino possa giocare a pallone, una ragazzina possa fuggire verso la sua storia di libertà, un uomo possa incontrare la sua donna e ciascuno sé stesso, un angolo di mondo in cui si possa recuperare il senso perduto delle cose, fuori dalla velocità e dalla superficie solo scalfite dalla catastrofe pandemica in corso. Il modo è nelle parole e nelle immagini: la scelta di recensire a modo nostro i libri esclusi dai massimi sistemi dando loro voce (Mindy) e forme (Mork), di segnalare mostre o espressioni di sé relegate a spazi che pochi sanno. Questo è Ork.

Alessandra Bartucca “Mindy” nasce a Tropea, in Calabria, da cui si trasferisce per vivere dal 2001 a Bologna, città in cui si laurea in Giurisprudenza, svolge lavori in settori diversi e riprende il filo dell’amore mai sopito per le Lettere.
Frequenta l’Accademia Drosselmeier, svolge uno stage in una casa editrice che dedica una collana alla letteratura per l’infanzia, collabora con un’altra in qualità di redattrice e correttrice di bozze, frequenta il corso di editing della Scuola Belleville a Milano, scrive saltuariamente per qualche rivista, partecipa al progetto di una Guida Sentimentale di Bologna presso Trame e a quello di riscrittura dei risvolti vittoriniani ai “Gettoni” Einaudi sotto la direzione di Giacomo Verri, collabora come redattrice per un testo di saggistica pubblicato dalla Editrice Bibliografica, e fonda, insieme al compagno, il blog di recensioni “Mork Mindy Ork” dove trova spazio ciò che è fuori dai massimi sistemi.

Antonio Peluso “Mork” nasce a Napoli nel 1978. Si è diplomato al Liceo Artistico di Napoli, ha lavorato come corniciaio nella bottega paterna parallelamente agli studi letterari universitari non portati a termine e, dal 2008, dopo vari giri, vive a Bologna, città di cui si è innamorato a prima vista.
Pittore, intarsiatore, musicista, appassionato di fotografia, ha realizzato diverse mostre a Bologna e Napoli.
Ha lavorato per botteghe artigiane, in particolare a Bologna presso l’ebanista Savigni, da cui ha appreso l’arte dell’intarsio ligneo (nel 2018 la sua mostra di tarsie lignee dedicate alle porte di Bologna, “Il Cerchio di Legno”, riceve il Patrocinio del Comune di Bologna), pubblicato per Mediagraph e come vignettista per il periodico umoristico “Il Cacchio” (riesumazione lo-fi di “Cuore”), ha esposto per “Comix for Equality” nell’ambito di Bilbolbul e dal 2017, insieme alla sua compagna, gestisce il blog “Mork Mindy Ork”, di cui cura la parte illustrativa.