NEWSLETTER di metà gennaio (dalla foresta ad Ork)

Arriva il cambio di mostra a Trame.

Si passerà dalla foresta popolata dai personaggi di Martina Tonello, in cui ci siamo perdute per tutto l’autunno, al pianeta Ork fatto di parole e grafica, proposto da Alessandra Bartucca “Mindy” e da Antonio Peluso “Mork”.

Gli orari della libreria tornano ad essere i soliti, ovvero i lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e i martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Qualunque sia il colore della nostra zona qui stiamo ad aspettarvi. Con gioia!

Da venerdì 15 gennaio alle 18
in libreria
inauguriamo “Satellites of Ork. Parole e forme da un altro pianeta”.

Il pianeta Ork nasce nel 2017 dopo alterne vicende e con la volontà di dare spazio a tutto quello che la Terra rigetta o a cui non dedica lo spazio che meriterebbe, alle forme di scrittura che passano inosservate, all’arte che segna le nostre città e di cui pochi si accorgono.
Nasce come spazio di pensiero libero e di ricerca, poi come blog, su wordpress (https://morkmindyork.wordpress.com/) e su facebook attraverso la pagina “Mork Mindy Ork”. Nasce nell’idea di un “qui si può” preso egregiamente a prestito da “Musica per vecchi animali”, film del 1989, codiretto da Stefano Benni, in cui il motivo del viaggio, surreale e picaresco in cui si traduce la sostanza del film, è la ricerca di una possibilità, un desiderio, un’utopia.
Uno spazio in cui un bambino possa giocare a pallone, una ragazzina possa fuggire verso la sua storia di libertà, un uomo possa incontrare la sua donna e ciascuno sé stesso, un angolo di mondo in cui si possa recuperare il senso perduto delle cose, fuori dalla velocità e dalla superficie solo scalfite dalla catastrofe pandemica in corso. Il modo è nelle parole e nelle immagini: la scelta di recensire a modo nostro i libri esclusi dai massimi sistemi dando loro voce (Mindy) e forme (Mork), di segnalare mostre o espressioni di sé relegate a spazi che pochi sanno. Questo è Ork.

Alessandra Bartucca “Mindy” nasce a Tropea, in Calabria, da cui si trasferisce per vivere dal 2001 a Bologna, città in cui si laurea in Giurisprudenza, svolge lavori in settori diversi e riprende il filo dell’amore mai sopito per le Lettere.
Frequenta l’Accademia Drosselmeier, svolge uno stage in una casa editrice che dedica una collana alla letteratura per l’infanzia, collabora con un’altra in qualità di redattrice e correttrice di bozze, frequenta il corso di editing della Scuola Belleville a Milano, scrive saltuariamente per qualche rivista, partecipa al progetto di una Guida Sentimentale di Bologna presso Trame e a quello di riscrittura dei risvolti vittoriniani ai “Gettoni” Einaudi sotto la direzione di Giacomo Verri, collabora come redattrice per un testo di saggistica pubblicato dalla Editrice Bibliografica, e fonda, insieme al compagno, il blog di recensioni “Mork Mindy Ork” dove trova spazio ciò che è fuori dai massimi sistemi.

Antonio Peluso “Mork” nasce a Napoli nel 1978. Si è diplomato al Liceo Artistico di Napoli, ha lavorato come corniciaio nella bottega paterna parallelamente agli studi letterari universitari non portati a termine e, dal 2008, dopo vari giri, vive a Bologna, città di cui si è innamorato a prima vista.
Pittore, intarsiatore, musicista, appassionato di fotografia, ha realizzato diverse mostre a Bologna e Napoli.
Ha lavorato per botteghe artigiane, in particolare a Bologna presso l’ebanista Savigni, da cui ha appreso l’arte dell’intarsio ligneo (nel 2018 la sua mostra di tarsie lignee dedicate alle porte di Bologna, “Il Cerchio di Legno”, riceve il Patrocinio del Comune di Bologna), pubblicato per Mediagraph e come vignettista per il periodico umoristico “Il Cacchio” (riesumazione lo-fi di “Cuore”), ha esposto per “Comix for Equality” nell’ambito di Bilbolbul e dal 2017, insieme alla sua compagna, gestisce il blog “Mork Mindy Ork”, di cui cura la parte illustrativa.

NEWSLETTER DEL NUOVO ANNO (non bisestile)

Ringraziamo lettrici e lettori che hanno accompagnato la libreria durante questo anno bisestile, davvero classico e impegnativo, e siamo pronte ad avventurarci nel 2021 (non è un numero primo, speriamo sia comunque un anno piacevole e leggero).

Chiudiamo l’anno giovedì 31 dicembre con una apertura dalle 9,30 alle 16,30.

Riapriamo lunedì 4 gennaio dalle 9,30 alle 16,30, e martedì 5 dalle 9,30 alle 19,30.

Restiamo chiuse anche mercoledì 6 e da giovedì 7 gennaio si torna alla normalità.

Vi aspettiamo, e vi regaliamo, per iniziare bene, una puntata di Virtual Trame che sarà caricata sulla pagina facebook della libreria durante la nostra pausa.

Auguri di cuore!

Sabato 2 gennaio 2021 alle 18
per Virtual Trame sulla pagina facebook della libreria
Silvia Albertazzi presenta “Questo è domani. Gioventù, cultura e rabbia nel Regno Unito 1956 – 1967” (paginauno 2020) in dialogo con Gino Scatasta.
La colonna sonora è a cura del dj vinilico Checco “TedNylon” Garbari.

Il 1956 è un anno-chiave nella storia inglese: mentre la crisi di Suez porta alla definitiva perdita di potere del Regno Unito sullo scacchiere mondiale, l’invasione sovietica dell’Ungheria è motivo di ripensamento degli ideali marxisti da parte di chi già ipotizzava un socialismo all’inglese. Tre eventi, al cui centro si pongono i giovani, la gente comune e l’idea di una cultura “ordinaria”, fondata sul recupero dell’esistente, si segnalano: il primo programma del Free Cinema; il debutto del dramma Ricorda con rabbia, e la mostra This Is Tomorrow.
 Scopo di questo lavoro è dimostrare quanto questi avvenimenti del 1956 abbiano influenzato la scena culturale successiva – dagli angry young men alla new wave cinematografica alla pop art, dai Beatles alla swinging London – imponendo l’idea di una via britannica alla cultura, in grado di porsi come autentico “modo di vita”, oltre che corpus di lavoro intellettuale e immaginativo. Comune ai tre eventi è uno stesso proposito: “porre l’arte in una prospettiva spazio-temporale che confida nel futuro per essere completata”. Si tratta ora, a più di sessant’anni di distanza, di verificare come – se – quelle proposte sono state “completate”, osservandole da quell’allora lontanissimo futuro che oggi è il nostro presente.

Silvia Albertazzi insegna Letteratura dei Paesi di lingua inglese e Storia della cultura inglese all’Università di Bologna. Tra i suoi lavori: Lo sguardo dell’Altro (2000; 4°rist. 2011); La letteratura postcoloniale (2013); Letteratura e fotografia (2017; 1° rist. 2018). Per Paginauno ha pubblicato Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta (2018). Collabora con Alias, supplemento letterario de Il Manifesto.

Gino Scatasta insegna Letteratura Inglese e Culture Mediali Anglofone presso l’Università di Bologna. Oltre al volume su Fitzrovia, ha scritto sul teatro di W.B. Yeats, sulla letteratura irlandese, su Dickens, Oscar Wilde e la letteratura tardo-vittoriana. Ha tradotto romanzi, saggi e fumetti e da qualche anno si occupa delle rappresentazioni di Londra in letteratura, di Jack lo Squartatore, della scena letteraria e artistica inglese fra le due guerre mondiali e delle culture pop contemporanee.

NEWSLETTER festosa dei 15 anni di Trame

Certo ci saprebbe piaciuto ballare al TPO… e lo faremo appena possibile! Per il momento ci inventiamo altri modi di godere per il traguardo dei tre lustri 🙂

Evviva il compleanno liceale di Trame! 15 anni insieme a tutte le persone che vengono in libreria, ci leggono sui social, con cui abbiamo condiviso storie e presentazioni. Ne siamo orgogliose!

Per il momento soliti orari, lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Due aperture speciali, domenica 13 e domenica 20 dicembre dalle 10,30 alle 18,30.

Giovedì 24 dicembre dalle 8,30 alle 18…

Per ordini e richieste scriveteci, faremo il possibile per accontentarvi!

TRAME 15 anni insieme 3 dicembre 2005-3 dicembre 2020

Abbiamo continuato a crescere e a cambiare, ancora, sempre, dall’inizio di questa avventura libresca. Proviamo un sentimento forte, un legame con questa città e il suo territorio, e con tante altre persone e luoghi che tenacemente resistono.
Il 3 dicembre 2020, a quindici anni dall’apertura della nostra libreria, festeggeremo, con la Festa degli alberi 2020.
Saremo in compagnia di Baba Jaga, un progetto tra arte e natura immerso tra le colline dell’Appennino, realtà culturale che conosciamo da molto tempo.
Ci piacerebbe che ci fosse un filo sottile pulsante, per questo nascerà un frutteto di Trame per ringraziarvi di questi primi 15 anni di vita.
Vi invitiamo quindi a sostenere questo desiderio, donando un albero da frutto, per trovarci, appena si potrà, a goderne assieme la bellezza.

Sperando in una primavera di vicinanza e nuove fioriture, per incontrarci in collina in una giornata speciale tra libri ed alberi.

Anna, Nicoletta e Orsola per Trame
Chiara e Bruno per Baba Jaga
Trame è in via Goito 3/c a Bologna e Baba Jaga si trova a Cà Colmello Via Gesso 21 Sassoleone Casal fiumanese Bologna

Per informazioni, e per scegliere e donare per il vostro albero scrivere a info@babajaga.it

Ogni albero avrà nome di bimbo, di famiglia, di amico/a, amante…o di chi vorrete voi.
Saranno alberi di specie antiche, per preservare frutti dal sapore intenso e dalla storia che viene dal lontano passato.
Scegliete un albero e prenotatelo entro il 10 dicembre, lo pianteremo con cura e in primavera ci incontreremo in collina in una giornata speciale tra libri ed alberi.

Contributo: 20 euro per chi (singola persona, famiglia, gruppo, compagnia teatrale, associazione) vorrà donare un albero, esserne il custode simbolico, vederlo crescere, sapere che quassù c’è un albero da venire a trovare.

– Ciliegio – Albicocco – Pesco – Prugno – Melograno – Melo – Caco – Mandorlo

Importante: per i donatori affinchè sia più semplice per noi, lasciateci
– mail + recapito telefonico – nome da scrivere sul cartello dell’albero – albero prescelto (se alcuni alberi saranno già prenotati, vi indicheremo quali ancor possibile da donare)

Inoltre ospiteremo una speciale edizione di Paesaggi di poesia 2020 per Virtual Trame.

In occasione dei 15 anni di Trame, il 3 dicembre, riparte l’avventura di Paesaggi di poesia, rassegna di presentazioni in ambito di poesia ideata e curata da Sergio Rotino, Lorenzo Mari e Luciano Mazziotta, con sei brevi video, dedicati soprattutto alla traduzione o alla curatela di grandi autori nazionali e internazionali, che saranno ospitati sulla pagina Facebook della libreria a partire dai giorni successivi a scadenze ravvicinate.

A raccontarci i vari paesaggi di questa forma d’arte, non vi saranno direttamente gli autori, ma i traduttori e/o i curatori del libro proposto. Per questa serie virtuale di Paesaggi di poesia, si è deciso di non usare la formula dell’intervista, ma si è chiesto a ognuno degli invitati di esporsi senza contraddittorio.
Ognuno di essi parlerà del libro attraverso il suo operato e le motivazioni che hanno portato a pubblicarlo, così da rendere viva sulla pagina la voce dell’autore.

Sono sei brevi interventi, delle pillole, attraverso cui Paesaggi di poesia intende dare spazio ad alcuni mestieri dell’editoria poetica, nello specifico quello del traduttore e del curatore. Mestieri importanti e decisivi nella riuscita di un’opera e della sua divulgazione.

A parlare di Rainer M. Rilke sarà Giusi Drago, traduttrice del volume “Dalla misura delle stelle” edito da Ponte alle grazie (2019), mentre di René Daumal dirà un altro importante traduttore qual è Damiano Abeni. È lui ad aver tradotto “Controcielo” di Daumal, edito per Tlon nel 2020. Anna Ruchat interviene invece sul lavoro di traduzione che ha operato sui testi di Stefan Hyner, edito da Ibis edizioni quest’anno, per “Cuore vince”.
Chiara Portesine ci parlerà invece del genio di Corrado Costa, di cui ha curato “Opere poetiche, vol. 1” (Argolibri, 2020). Altro curatore, Tommaso Di Dio. Suo il lavoro per a “La primavera e tutto il resto” di William C. Williams, maestro della poesia nordamericana, edito sempre quest’anno. Ancora un titolo Ibis edizioni.
A chiudere la serie di video, Lorenzo Mari, che ha curato nel 2019 la realizzazione di “Zurita. Quattro poemi”, volume del cileno Raúl Zurita Canessa, edito per Valigie Rosse nella traduzione di Alberto Masala.

NEWSLETTER di fine novembre

In attesa del 15esimo compleanno di Trame che festeggeremo a partire dal 3 dicembre e nei giorni successivi, con due progetti a cui teniamo molto, proseguiamo in questi giorni coi soliti orari: lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Segnaliamo due collaborazioni che si svolgeranno sui social.
Se avete desideri siamo qui, con la nostra scelta di titoli, e sempre disponibili a cercare ciò che non abbiamo. Come potete immaginare tempi e modi sono legati al periodo complesso che stiamo tutti attraversando, però ci si prova!

Vi aspettiamo.

Trame

Giovedì 26 novembre alle 17,30 on line su Zoom
presentazione del libro di Alessandro Portelli “Il ginocchio sul collo” (Donzelli).
In dialogo: Alessandro Portelli, storico e autore; Michele Bulgarelli, Fiom Cgil Bologna; Peter Olney, ILWU; Valerio Tuccella, RitmoLento; Collettivo Decolonising the Academy. Traduzione simultanea a cura di Lisa del Cucina
La discussione si terrà on-line sulla piattaforma Zoom. Link d’accesso: https://tinyurl.com/yyhxya2p Passcode: BLM

A cura del circolo Arci RitmoLento e della Fiom Cgil Bologna.

In collaborazione con Trame.

L’assassinio di George Floyd, afroamericano ucciso da un poliziotto bianco durante l’arresto il 25 maggio 2020 a Minneapolis, ha scoperchiato l’intreccio di contraddizioni e ingiustizie del nostro tempo. A protestare sono scesi in piazza non solo i suoi fratelli e le sue sorelle afroamericani, ma anche bianchi, ispanici, uomini e donne, soprattutto giovani, che sentono sul collo il ginocchio mortale delle crescenti diseguaglianze. L’impressionante e ininterrotta sequenza di brutali violenze di stato da parte della polizia contro gli afroamericani continua ad accompagnare, come un sottofondo inquietante, la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti, e le immagini delle rivolte sono ormai sempre più sotto i nostri increduli occhi di cittadini europei. Alessandro Portelli, con la sua capacità di intrecciare con straordinaria fluidità racconto storico e immaginari letterari, simbolici e musicali, ripercorre le vicende che hanno portato a quella scena, dalle ribellioni che l’hanno seguita agli eventi che l’hanno preparata nell’ultimo decennio, alla memoria di alcune grandi rivolte della storia afroamericana, mostrando come questa morte sia l’ultimo episodio di una vicenda secolare, lungamente inascoltata fino a che le vittime non hanno imposto la loro presenza, la loro voce, i loro corpi. Non mancano riferimenti alla realtà italiana perché la violenza di stato riguarda anche noi, basti pensare ai casi Cucchi e Aldrovandi, così come le icone del potere di tutti i tempi che prendono corpo nelle statue dei generali sudisti negli Usa come, nel nostro paese, nei monumenti fascisti sono apparentemente mute testimonianze di un passato inglorioso di razzismi, schiavizzazioni e dominazioni. La cosiddetta «furia iconoclasta» che si accanisce sui marmi racconta di una realtà in cui ci si accanisce sui corpi, e non di marmo: «la distruzione di tanti meravigliosi giovani, vere e incomparabili statue policrome», è anch’essa un vandalismo, per dirla con Proust. Quelle icone continuano a celebrare e a mettere sotto i nostri occhi una storia che diventa presente ogniqualvolta la polizia uccide o spara alle spalle a un nero come se niente fosse. Riecheggiano qui le parole di Huckleberry Finn che Portelli cita in apertura del libro: «S’è fatto male qualcuno?». «Nossignora, è morto un negro». Perché anche per il senso comune di oggi le vite dei neri contano poco, o niente.

Venerdì 27 novembre alle 18 sulla pagina facebook della libreria
per Virtual Trame Caterina Ferraresi presenta “Ritratto di bambina con Pesci” (Scatole parlanti) e dialoga con Carla Casazza.

Ritratto di bambina con pesci è la storia di Betty, cinque anni, bruttina, che vive in una famiglia benestante – in una casa in cui sarebbe preferibile essere belli –, e della sua fedele e scalcinata bambola, Patrizia, che l’accompagna per tutto l’arco dei cinque giorni in cui si snoda questa storia. Attorno a lei gira un mondo posticcio nel quale nessuno è veramente dove vorrebbe essere: la dada con velleità artistiche; la domestica Ana Luz, presenza silenziosa e oscura; una nonna che sembra condannata a una giovinezza perenne; Cenacchi, il giardiniere ingaggiato a resuscitare ortensie e un padre, chirurgo di fama, che lavora lontano. Poi c’è la mamma, bella, fragile, incredula di essere caduta in una storia così grande, che entra, esce, dà disposizioni e va nell’altro spazio di questo
intreccio, il grande ospedale dove si consuma il dramma del quale non si parla mai: la sorellina di Betty, nata prematura. L’assenza è la vera protagonista del romanzo soprattutto quando la morte entrerà in scena con l’avvelenamento di quattro pesci gialli nella vasca del giardino, in contrasto con la tenera ostinazione di Betty a trovare quell’amore a cui tutti aspiriamo.

Caterina Ferraresi, psichiatra, ha pubblicato vari libri tra cui il romanzo per bambini “Naso di cane” (Einaudi Ragazzi, 2014), il saggio “L’elogio del barista” (Corbaccio, 2017) e “Ritratto di bambina con pesci” (Scatole Parlanti, 2020).

Carla Casazza è giornalista, copywriter e consulente editoriale.