NEWSLETTER dal 24 al 28 marzo

Augurandovi un buon inizio di primavera nel giorno dell’eclissi solare ecco i cinque incontri della prossima settimana, saggi su temi attualissimi, e il nuovo romanzo di Lorena Lusetti.
Prima un breve sunto poi le schede dei vari incontri.

Vi aspettiamo.
Qui e altrove.

Quelle di Trame.

Martedì 24 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Michela Kuan “Oltre il filo spinato di Green Hill. La vivisezione esiste ancora. Come e perché superarla” (edizioni Sonda).
L’autrice sarà intervistata da Davide Turrini, giornalista de Il Fatto quotidiano.

Mercoledì 25 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Antonella Beccaria e Gigi Marcucci “I segreti di Tangentopoli. 1992: l’anno che ha cambiato l’Italia” (Newton&Compton).
Gli autori ne parleranno con Alberto Sebastiani.

Giovedì 26 marzo alle 17
presso la Sala dell’Ex-Refettorio in via Sant’ Isaia 20 (con accesso dal Museo della Resistenza)
per “900 storie libri e altre cose”
l’ “Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri” presenta il volume di Nicola Tranfaglia “Populismo. Un carattere originale nella storia d’Italia” (Castelvecchi, 2015)

Venerdì 27 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del nuovo romanzo di Lorena Lusetti ” Pensieri e parole” (Giraldi editore, 2015).
L’autrice ne parlerà con Samanta Picciaiola.
Letture di Debora Pometti.

Sabato 28 marzo alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro a cura di Giuseppe Burgio “Oltre la nazione. Conflitti postcoloniali e pratiche interculturali. Il caso della diaspora Tamil” (ediesse edizioni)

Martedì 24 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Michela Kuan “Oltre il filo spinato di Green Hill. La vivisezione esiste ancora. Come e perché superarla” (edizioni Sonda).
L’autrice sarà intervistata da Davide Turrini, giornalista de Il Fatto quotidiano.

Il saggio è rivolto a tutti coloro che si pongono la questione etica e della validità scientifica della sperimentazione sugli animali, sullo sfruttamento dei più deboli, sulla gestione della nostra salute e l’impiego trasparente dei fondi per la ricerca.
E’ legge il divieto in Italia di allevamenti come Green Hill. Si inizia così a restringere la vivisezione, che ancora utilizza quasi 900mila animali ogni anno, gettando le basi per lo sviluppo dei metodi sostitutivi e una ricerca innovativa nel nostro Paese.
In collaborazione con la Lega Anti Vivisezione di Bologna.
All’incontro segue un aperitivo in collaborazione con Veggie Market.

Michela Kuan, protagonista della battaglia antivivisezionista e responsabile nazionale “LAV Settore vivisezione”, è laureata in scienze biologiche con indirizzo bio-ecologico e con un dottorato in biodiversità ed evoluzione. Ha ricevuto il premio DNA 2013 dell’Ordine Nazionale dei Biologi.

Mercoledì 25 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Antonella Beccaria e Gigi Marcucci “I segreti di Tangentopoli. 1992: l’anno che ha cambiato l’Italia” (Newton&Compton).
Gli autori ne parleranno con Alberto Sebastiani.

Sono passati più di vent’anni, eppure l’onda lunga di Mani pulite sembra in qualche modo non essersi ancora arrestata. Quasi quotidianamente, infatti, sul web e sulle pagine dei giornali rimbalzano le notizie di scandali politico-economici, che girano sempre intorno alla corruzione e ad appalti truccati. A nulla è servita l’incredibile parabola giudiziaria che smascherò il sistema di malapolitica passato alla storia con il nome di Tangentopoli? Cosa ne è stato di quella classe dirigente e del suo modo di condurre affari? Perché, a distanza di due decenni, tali meccanismi sembrano replicarsi quasi immutati, cambiando semmai (ma non sempre) i nomi e i colori degli interlocutori? E soprattutto, cosa è successo al Belpaese dopo quel ciclone, quel sano moto di indignazione che sembrava dover cambiare per sempre la coscienza degli italiani e la gestione della cosa pubblica? I giornalisti Antonella Beccaria e Gigi Marcucci ripercorrono le fasi salienti dell’inchiesta Mani pulite – dall’arresto di Mario Chiesa all’avviso di garanzia a Bettino Craxi – e delle recentissime indagini sull’Expo 2015, sul MOSE di Venezia e su Mafia Capitale: per capire cosa successe veramente nel lontano 1992 e perché il clima di oggi in qualche modo assomigli sempre di più a quello di ieri.
A oltre vent’anni dal terremoto di Tangentopoli che ha scosso il nostro paese, una ricostruzione spietata del sistema di corruzione che ha dominato la politica italiana

«Intrighi, corruzione, criminalità, stragi e fango. Una palude densa e vischiosa che inghiotte chi vuole reagire, che toglie credibilità a chi alza la voce. Italia. La fabbrica degli scandali è il romanzo criminale di una nazione, la nostra.»
Stefania Parmeggiani, la Repubblica

«Una sconcertante controstoria dell’Italia, dall’unità a oggi, attraverso gli affari più torbidi della classe politica e imprenditoriale.»
Giornale.it

Antonella Beccaria è giornalista e scrittrice, collabora con testate nazionali e varie trasmissioni televisive, e fa parte di IRPI (Investigative Reporting Project Italy).

Gigi Marcucci è stato giornalista dell’«Unità», lavorando come cronista giudiziario e caporedattore della redazione dell’Emilia Romagna. Si è occupato, tra l’altro, delle indagini sulla strage dell’Italicus e su quella alla stazione del 2 agosto 1980.

Alberto Sebastiani lavora al Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna e per “la Repubblica”.
Si occupa di letteratura, fumetti, narrazioni transmediali e altre amenità.

Giovedì 26 marzo alle 17
presso la Sala dell’Ex-Refettorio in via Sant’ Isaia 20 (con accesso dal Museo della Resistenza)
per “900 storie libri e altre cose”
l’ “Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri” presenta il volume di Nicola Tranfaglia “Populismo. Un carattere originale nella storia d’Italia” (Castelvecchi, 2015)
Ne discutono con l’autore, Maria Malatesta, dell’Università di Bologna e Paolo Capuzzo, dell’Università di Bologna. Conduce Alberto Preti, dell’Università di Bologna.

Da Mussolini a Renzi. Passando per Lauro, Craxi, Berlusconi. Ma anche per il Movimento 5 Stelle di Grillo e la Lega. Il populismo, ossia la capacità, scrive lo storico Nicola Tranfaglia in questo saggio, di coinvolgere le masse «dicendo loro esattamente quello che vogliono sentirsi dire», è una costante nella storia d’Italia. Un elemento significativo del ritorno dei populismi di fronte alle crisi determinate dai problemi economici e alle difficoltà dei regimi democratici è costituito, per l’autore, dalla frammentazione della società, dall’influenza dei grandi mezzi di comunicazione e dalle divisioni etniche o religiose che caratterizzano il mondo contemporaneo. Tranfaglia ripercorre non solo il dibattito teorico sul populismo e le definizioni che nel corso di oltre un secolo sono state date al fenomeno, ma cerca di leggerne i «germi» nella vicenda politica del Paese. In quella passata (con il fascismo) e in quella recente, in cui il populismo è ritornato al potere assumendo la veste di un partito-azienda. Ma il declino di Berlusconi non per questo ha tagliato l’erba sotto i piedi al populismo. Anzi, la crisi dei partiti politici e il leaderismo esasperato rendono il rischio dell’«uomo forte» più reale che mai.

Venerdì 27 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del nuovo romanzo di Lorena Lusetti ” Pensieri e parole” (Giraldi editore, 2015).
L’autrice ne parlerà con Samanta Picciaiola.
Letture di Debora Pometti.

Eleonora è una donna di oggi, che divide il suo tempo e le sue energie tra il lavoro di avvocato e la famiglia. Ha un marito Luca, spesso fuori casa per giorni a causa degli impegni lavorativi, e due figli, Marco di 9 anni e Giulia di 11. La vita che conduce attualmente è serena, ma non è sempre stata così.
Eleonora ha avuto esperienze terribili durante la sua infanzia, culminate in un fatto criminoso che ha cambiato la sua esistenza. Le vicende della sua infanzia e prima adolescenza sono state sepolte nel fondo del suo cuore, ma è arrivato il momento di riportarle in superficie, per potersi riconciliare con il suo passato e con sé stessa. Decide quindi di fare una vacanza, assieme ai suoi figli, nei luoghi dove ha trascorso quegli anni terribili, perchè vuole ricordare e perdonarsi. Il romanzo è un continuo intersecarsi tra il tempo attuale e quello passato, narrato da una Eleonora adulta e una bambina, quasi fossero due persone diverse. Ricordando quello che è stato, Eleonora riesce a fare pace con se stessa per continuare il cammino della sua vita assieme alla sua attuale famiglia.

Lorena Lusetti è nata e vive tuttora a Bologna, città in cui sono ambientati molti dei suoi romanzi, “Una serata tranquilla” (www.ilmiolibro.it, 2006), “FerieFobia” (Giraldi editore, 2008), “L’Ombra della Stella” (Damster, 2012) noir, con l’investigatrice Stella Spada, e “Terra alla Terra” (Damster, 2013) ancora con Stella Spada, protagonista anche in “Grigio come il sangue” (Damster, 2014). Ultimo romanzo “Pensieri e parole” (Giraldi, 2015).

Sabato 28 marzo alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro a cura di Giuseppe Burgio “Oltre la nazione. Conflitti postcoloniali e pratiche interculturali. Il caso della diaspora Tamil” (ediesse edizioni)
L’autore ne parlerà con Cristiana Natali dell’Università di Bologna, Sebanstiampillai Dunstan Rajakumar, Presidente del Consiglio degli Eelam Tamil in Italia, e Stefano Edward Puvanendrarajah, Presidente Giovani Tamil Palermo.

Perché il nazionalismo sembra ancora, forse più che in passato, diffuso in un mondo globalizzato? Come interagisce il nazionalismo con le politiche di genere? Possiamo ancora chiamare “migrazioni” i fenomeni di diaspora che stanno trasformando le nostre società? Come possiamo discutere di intercultura in presenza del terrorismo internazionale?
Il volume a cura di Giuseppe Burgio cerca di rispondere a queste domande a partire dal caso dei Tamil dello Sri Lanka, per analizzare il complesso rapporto tra termini che sembrano antitetici (identità, nazionalismo, differenze, intercultura)
e inquadrare esplicitamente il nesso tra il nazionalismo, le differenze e la violenza.

Giuseppe Burgio è dottore di ricerca in Pedagogia e già assegnista di ricerca, è Graduated SYLFF Fellow della Nippon Foundation di Tokyo e professore a contratto di Pedagogia presso l’Università di Palermo. Sullo specifico della diaspora tamil, oltre ad articoli in Italia, Spagna e Stati Uniti, ha pubblicato la monografia “La diaspora interculturale. Analisi etnopedagogica del contatto tra culture: i Tamil in Italia” (ETS, Pisa 2007). Nel 2010 è stato perito del G.I.P. in un processo penale a carico di un gruppo di cittadini tamil imputati di terrorismo internazionale presso il Tribunale di Napoli. L’International Council of Eelam Tamils lo ha invitato come relatore all’International Conference on the Rights of Tamils, tenutosi nel 2013 a Ginevra. È membro del Tamil in Europe Research Network.

NEWSLETTER dall’11 al 14 marzo

In una luce nitidissima di quasi primavera eccoci a proporvi gli incontri dei prossimi giorni.
Ancora una serata con Libreschi, il gruppo di lettura che ha letto Casino totale di Izzo, e Marco Martucci, un lettore e scrittore amico della nostra libreria col suo nuovo romanzo.
Mercoledì 11 marzo la libreria chiuderà alle 18,30.
Ci scusiamo per il disagio…

Ecco il sunto, poi le schede dei vari incontri.
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Mercoledì 11 marzo alle 19.30
presso l’enoteca DIVINIS, via Battibecco 4/c a Bologna
4 sfumature di LIBRESCHI

Sabato 14 marzo alle 14,30 in libreria
incontro del gruppo “Letture sul sofà”
L’incontro del mese è dedicato a “Casino totale” di Izzo edito da E/O edizioni ed è aperto a tutti.

Sempre sabato 14 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Marco Martucci “Prima di morire” (edizioni Cicogna).
Introduce e coordina Pina Zechini, redattrice di Radio Machete Bologna.
Partecipano la counselor Mara Silvestri, fondatrice della compagnia Open playback theatre di Bologna (ifioridiloto.com), Barbara Morleo (USB Scuola), Milena Musu (educatrice).

Mercoledì 11 marzo alle 19.30
presso l’enoteca DIVINIS, via Battibecco 4/c a Bologna
4 sfumature di LIBRESCHI

LIBRESCHI è un esperimento che unisce il gusto del buon vino al piacere della narrativa.
Attraverso un percorso di accostamenti eno-letterari, i nostri ospiti scopriranno come vini e romanzi si esaltino a vicenda, fondendosi in un’esperienza sensoriale unica.
Presso l’enoteca Divinis, Canto 31 presenta, per il 2° anno, un ciclo di serate dove potrete divertirvi a degustare quattro diversi abbinamenti, tra gli splendidi vini di Maurizio e le incursioni letterarie di vari autori contemporanei italiani, ascoltando brevi letture dai libri proposti.

Per questo 4 sfumature di LIBRESCHI abbiamo abbinato ai quattro vini proposti da Maurizio i romanzi di Lorena Lusetti, Vasco Rialzo, Artemide B. e Ariase Barretta.

ABBINAMENTI DELLA SERATA
GRIGIO Collio Pinot Grigio di Tiare & “Grigio come il sangue” di Lorena Lusetti (Damster)
ROSE’ Chiaretto Roseri di Camaiol & “Amica donna” di Vasco Rialzo (Epika)
ROSSO Lacrima di Morro d’Alba di Vicari & “2062. Il castello delle amazzoni” di Artemide B. (Damster)
NERO Taurasi “Radici” di MastroBerardino & “Psicosintesi della forma insetto” di Ariase Barretta (Meridiano Zero)

Incursioni enologiche a cura di Maurizio Landi e degustazioni letterarie a cura di Lorena Lusetti, Vasco Rialzo, Artemide B. e Ariase Barretta.
Al termine dell’evento sarà possibile acquistare i romanzi autografati dagli autori presenti e i vini degustati.
Bookcorner in collaborazione con la libreria Trame.

Costo della serata con quattro degustazioni 15 €
info e prenotazioni: 051/2961502 – 338/1431367 – 339/3170728 – info@canto31.it

Sabato 14 marzo alle 14,30 in libreria
incontro del gruppo “Letture sul sofà”
L’incontro del mese è dedicato a “Casino totale” di Izzo edito da E/O edizioni ed è aperto a tutti.

Sempre sabato 14 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Marco Martucci “Prima di morire” (edizioni Cicogna).
Introduce e coordina Pina Zechini, redattrice di Radio Machete Bologna. Partecipano la counselor Mara Silvestri, fondatrice della compagnia Open playback theatre di Bologna (ifioridiloto.com), Barbara Morleo (USB Scuola), Milena Musu (educatrice).

“Tu, Alessandro Mantovani, anteporrai l’idea a ogni altra cosa. Ne farai l’unico obiettivo, un insistente bisogno da appagare. Ti imporrà il primo pensiero al mattino, condizionerà il tuo umore. Avvertirai tutta l’urgenza, sarà forse la fretta a farti sbagliare. Sottovaluterai le relazioni, le passioni che le donne qui vicino serbano, ostentano. Tradirai loro, e tu sai chi altro. Ignorerai tuo fratello. Vivrai solo. E quando sarà troppo tardi, quel che è stato ti passerà davanti, e penserai alla prima cosa che ti avrebbe cambiato e salvato la vita, e ti dannerai per averla trascurata. Non ci sarà tempo per nient’altro, solo pochi istanti in cui immaginare le cose che avresti voluto fare ancora, prima di morire.”

Alessandro Mantovani è stato ucciso. Prima di morire ha costruito relazioni personali e politiche che condizioneranno il futuro dell’intero Paese, la vita di suo fratello. Claudio si ritroverà coinvolto in una realtà lontana dalle sue abitudini di ricco dissipatore di tempo e denaro. Scoprirà che Alessandro era il riferimento di una organizzazione segreta, ormai pronta a intervenire in contesti di ingiustizia sociale. Veicolo della storia le donne che erano state vicine al fratello scomparso. Conservano informazioni, nascondono segreti, aprono porte. Sono sincere e reticenti, tenaci e sofferte, opportuniste. Una sola tra loro, al tempo dell’amore con Alessandro, “non lo avrebbe abbandonato, tradito, deluso, ignorato mai”. L’inadeguatezza culturale non preclude a Claudio le chiavi per una dimensione densa di rapporti, fatti, conflitto sociale. I quadri di Frida Kahlo e le canzoni dei Depeche Mode faranno solo da sfondo alla vicenda o lasceranno indicazioni da registrare?

Marco Martucci è nato a Napoli nel 1976, e vive a Bologna. È autore dei romanzi “Pozzanghere”, “Nelle mani” e “Acqua logora” che tornerà in stampa col titolo originario “Come una ruggine”. In collaborazione con Pina Zechini ha realizzato il documentario “Pubblica vergogna”, altri servizi di inchiesta e la trasmissione radio Malacqua. È impegnato direttamente per le rivendicazioni degli operatori sociali di Bologna. Comunica attraverso il blog “Altre pozzanghere”.

NEWSLETTER dal 3 al 6 marzo

Eccoci a raccontarvi i prossimi appuntamenti.
Dall’antologia “sentimentale” di Isa Grassano, alle ricette “verdi” di Giuseppina Siotto, alle riflessioni di Giuliana Covella sull’attentato del Rapido 904.
In corso la mostra del libro d’autore di Maura Cantamessa.
Prima il sunto poi le varie presentazioni.

Vi aspettiamo, qui o in giro.

Quelle di Trame.

Martedì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Eleonora Molisani “Il buco che ho nel cuore ha la tua forma. Racconti del terzo millennio” (Priamo & Meligrana Editori).
L’autrice ne parlerà con Isa Grassano.

Venerdì 6 marzo dalle 17 alle 19
presso il punto vendita di Coop Adriatica in via Gorki 15 a Bologna e in collaborazione con la biblioteca Corticella
presentazione del libro di Giuseppina Siotto “Vegetaliana” (Damster edizioni).
L’autrice ne parlerà con Katia Brentani, responsabile della collana “I quaderni del Loggione” per la casa editrice Damster.
Bookshop a cura della nostra libreria.

Venerdì 6 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Giuliana Covella “Rapido 904” (Graus editore).
L’autrice ne parlerà con Paolo Vandelli, uno dei soccorritori del Rapido 904 e rappresentante dell’ “Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980″.
All’incontro segue un aperitivo.

Martedì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Eleonora Molisani “Il buco che ho nel cuore ha la tua forma. Racconti del terzo millennio” (Priamo & Meligrana Editori).
L’autrice ne parlerà con Isa Grassano.

L’amore esiste? E resiste se due cuori abitano davvero in una capanna? C’è grossa crisi, ma cosa significa davvero perdere il lavoro conquistato con i sacrifici di una vita? Un genitore, nato per proteggere, può trasformarsi nel peggiore nemico dei propri figli? Da che punto di vista guarda il mondo una persona costretta a convivere con l’handicap? Farsi catturare dalla rete è facile, veloce e indolore, ma quanto è difficile uscirne? Oggi un migrante può davvero rinascere nella terra promessa? Chi fugge da un mondo sempre più duro e competitivo vince o è un perdente?

“Il buco che ho nel cuore ha la tua forma” è un collage di cartoline da questo millennio spietato e inquieto, popolato da una moltitudine sempre più connessa, dove la tecnologia ha accorciato le distanze fisiche ma non ha colmato quelle emotive. Dove le vittime si confondono con i carnefici; dove la possibilità di riscatto per troppi rimane una chimera; dove il confine tra il bene e il male è talmente scolorito da risultare ormai difficilmente intellegibile.
I protagonisti di questi racconti brevi non hanno un nome o un volto, né abitano un luogo. Sono tutti i vagabondi, gli amanti, i traditori, i malati, i pazzi, le prostitute, gli innamorati del mondo.
Quelli che ci piace pensare siano sempre “gli altri”, ma in realtà siamo noi senza orpelli. Noi, quando ci espropriano delle certezze e dei totem. Quando ci squarciano il guscio. E disperdono i cocci al vento.

Eleonora Molisani, giornalista professionista, è caposervizio attualità del settimanale Tu Style di Mondadori. Collabora con il portale di pop-publishing Scrivo.me, di Mondadori, e con il webmagazine Il Calibro. Online ha fondato la community Natural Born Readers & Writers e il newsmagazine News-tweet.com.
Collabora, come docente di giornalismo multimediale, con la Scuola di comunicazione Mohole di Milano.

Isa Grassano è una giornalista freelance professionista. Originaria della Basilicata, vive a Bologna da oltre 15 anni. Collabora con «I Viaggi di Repubblica», «Il Venerdi di Repubblica», «Elle», «Marco Polo», «Gioia», «Top», «Cosmopolitan», «VdG Magazine», viaggiando molto per il mondo, ma anche esplorando “l’Italia minore”.
Ha scritto tre manuali per Newton Compton

Venerdì 6 marzo dalle 17 alle 19
presso il punto vendita di Coop Adriatica in via Gorki 15 a Bologna
e in collaborazione con la biblioteca Corticella
presentazione del libro di Giuseppina Siotto “Vegetaliana” (Damster edizioni)
L’autrice ne parlerà con Katia Brentani, responsabile della collana “I quaderni del Loggione” per la casa editrice Damster.
Bookshop a cura della nostra libreria.

C’è nella cucina italiana una ricca tradizione fatta di ricorrenze e di innovazione, che fa abbondante uso dei prodotti “verdi” della terra e le cui origini possono essere ricondotte fino alla gastronomia degli antichi greci e romani.
A questa tradizione si ispirano le ricette scelte per questo libro, come invito ad una cucina della memoria rinnovata. Gli ingredienti vegetali che hanno definito l’identità gastronomica italiana, vengono qui utilizzati insieme ad una selezione di nuovi arrivati, con l’intento di portare equilibrio, varietà e gusto nella cucina di tutti i giorni e di offrire vantaggi nutrizionali che non devono restare regno esclusivo o privilegiato dei vegetariani o dei vegani.
Il risultato è una cucina fresca, viva, essenziale, inventiva, leggera, saporita, colorata, estremamente varia sia nei procedimenti che nella scelta degli ingredienti.
Una base ottimale per l’alimentazione di tutti coloro che intendono prendersi cura della propria salute nel rispetto dell’ambiente in cui tutti viviamo.
Uno stimolo a sperimentare nuovi sapori, a conoscere le caratteristiche e le proprietà dei cibi, che può essere utile anche a quanti non sentono la necessità di abbandonare completamente gli alimenti di origine animale, ma desiderano portare varietà ed equilibro nella propria dieta quotidiana.

Giuseppina Siotto è antropologa, cuoca e docente di cucina naturale presso il Ristorante Centro Natura di Bologna. Dal 1986 svolge una ricerca sul cibo come cura e medicina, come elemento di equilibrio vitale tra l’uomo e l’ambiente. E’ interessata inoltre allo studio degli ingredienti specifici delle varie cucine del mondo, ai metodi di trasformazione tradizionali e moderni, agli aspetti culturali connessi all’alimentazione. E’ convinta che dietro il sapere tramandato dalle anziane e dagli anziani nelle cucine di casa ci sia un immenso patrimonio di conoscenze che, con i dovuti riadattamenti richiesti dalle esigenze personali e dallo stile di vita contemporaneo, si può e si deve salvare e preservare.

Venerdì 6 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Giuliana Covella “Rapido 904” (Graus editore).
L’autrice ne parlerà con Paolo Vandelli, uno dei soccorritori del Rapido 904 e rappresentante dell’ “Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980”.
All’incontro segue un aperitivo.

23 dicembre 1984. Quattro anni dopo la strage di Bologna. Dieci anni dopo l’Italicus. Al confine tra Firenze e Bologna il Rapido 904, il treno partito da Napoli e mai giunto a destinazione. Un carico di esplosivo: 16 morti e 267 feriti. Una strage di stato? Un massacro circondato ancora da misteri, inchieste insabbiate, testimonianze ritrattate, condanne seguite da assoluzioni, colpevoli poi giudicati innocenti. Dopo la riapertura dell’inchiesta nel 2010 da parte della Dda di Napoli emerge l’ombra di Totò Riina.

Giuliana Covella, nata a Napoli nel 1972, si è laureata in Lettere Moderne alla Federico II con una tesi in Storia del Teatro Moderno e Contemporaneo. Giornalista professionista, è stata redattrice del quotidiano “Napolipiù – La Verità”, ha collaborato per “Il Roma” ed attualmente scrive per le pagine di cronaca de “Il Mattino”. Collabora, inoltre, per i settimanali “Gente” e “Io Donna”. Ha già pubblicato “Otto centimetri di morte” (Guida ed., 2010), “L’uomo nero ha gli occhi azzurri” (Guida ed., 2012) e “Fiore… con me” (Spazio Creativo ed., 2013).
È consulente anti racket di Sos Impresa e consulente per la Legalità presso la terza Municipalità del Comune di Napoli.
Per il suo impegno civile è stata insignita di numerosi premi, tra cui il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2014.

Paolo Vandelli, originario di Ercolano (Na), classe 1957, fu uno dei soccorritori delle Ferrovie dello Stato ai tempi della strage di Natale “Rapido 904”.
Attualmente consigliere comunale del comune di Castiglione dei Pepoli in provincia di Bologna. Ogni anno anche questo piccolo paese commemora le 17 vittime e i 267 feriti della strage maledetta del 23 dicembre 1984.

NEWSLETTER DAL 23 AL 27 FEBBRAIO

Ultima settimana di febbraio, si inizia con un incontro sull’arte rinascimentale a San Giorgio in Poggiale, si prosegue con il nuovo “chiodo” curato da Matteo Marchesini per Pendragon, per finire con una doppia presentazione.

Qui e altrove, comunque vi aspettiamo come sempre.

Quelle di Trame.

Lunedì 23 febbraio alle 16,30
presso la Biblioteca di Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
in via Nazario Sauro 20/2 a Bologna
presentazione del libro di Maria Vittoria Spissu “Il Maestro di Ozieri. Le inquietudini nordiche di un pittore nella Sardegna del Cinquecento” (Il Poligrafo, Padova, 2014).

Martedì 24 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Giovanni Maccari “Vita di Lidia Sobakevič” (Pendragon edizioni, collana “I chiodi”, 2015)
L’autore ne parlerà col curatore della collana Matteo Marchesini.

Venerdì 27 febbraio alle 18 in libreria
doppia presentazione aperitivo coi libri di Sara Magnoli “Se un cadavere chiede di te” (Caminito SAS) e di Francesca Tombari “E se un piccione…” (Damster).
Le autrici ne parleranno con Lorena Lusetti e Valentina Radi.

Lunedì 23 febbraio alle 16,30
presso la Biblioteca di Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
in via Nazario Sauro 20/2 a Bologna
a cura del Centro Studi sul Rinascimento a Bologna Genus Bononiae
presentazione del libro di Maria Vittoria Spissu “Il Maestro di Ozieri. Le inquietudini nordiche di un pittore nella Sardegna del Cinquecento” (Il Poligrafo, Padova, 2014).

La prima monografia sul pittore più enigmatico del Cinquecento in Sardegna.
L’autrice ne parlerà con Gian Mario Anselmi (Università di Bologna), Daniele Benati (Università di Bologna), Vera Fortunati (Università di Bologna) e Caterina Limentani Virdis (Università di Padova e Università di Sassari).
L’incontro è aperto al pubblico.
Il bookshop è a cura della libreria Trame.

Martedì 24 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Giovanni Maccari “Vita di Lidia Sobakevič” (Pendragon edizioni, collana “I chiodi”, 2015)
L’autore ne parlerà col curatore della collana Matteo Marchesini.

“Vita di Lidia Sobakevič“ è la storia di una donna aristocratica e zingaresca, raffinata e naïf, animata da una gioia contagiosa e divorata da una malinconia senza rimedio. Lidia è cresciuta in una pittoresca famiglia di russi emigrati in Italia dopo la rivoluzione d’ottobre. Al centro di questa tribù sta suo padre Michele, uno scrittore che dilapida talento e patrimonio tra gazzette e gioco d’azzardo. Presto la ragazza ne fa un mito, e sceglie di dedicare l’esistenza a difenderne l’eredità contro tutto e tutti. Ma votarsi a questo genio nichilista e beffardo significa farsi inghiottire da un mondo scomparso, da una lingua ridotta a un gergo di esiliati. In uno stile insieme esatto e svagato, Giovanni Maccari racconta i rapporti dolorosi ed equivoci che ha intrattenuto con la vita l’ultima letteratura moderna, quella composta da epigoni supremamente virtuosi, ma convinti che ogni tentativo di produrre una grande arte fosse ormai condannato alla futilità. Ma soprattutto, Maccari racconta come questi rapporti hanno agito sul destino di Lidia: una figura indimenticabile, che più si avvicina alle sue radici più vi scopre la tara originaria che le sottrae lo spazio vitale e che la annulla.

Giovanni Maccari è nato a Siena e vive a Firenze, dove insegna al Liceo artistico di Porta Romana. Come saggista ha scritto su autori italiani tra i quali Giuseppe Pontiggia, Guido Piovene, Tommaso Landolfi, di cui ha curato Diario perpetuo (Adelphi, 2012). Suoi racconti sono apparsi su varie riviste fra cui «l’accalappiacani» edita da DeriveApprodi. Negli ultimi anni si è occupato di letteratura russa: ha curato un volumetto di Anton Čechov, “La lettura. Kastanka”, traduzione di Tommaso Landolfi (Adelphi, 2012), e ha pubblicato il romanzo “Gli occhiali sul naso. Vita romanzesca di Isaak Babel’ e dei suoi anni tempestosi” (Sellerio, 2011). Sempre di Čechov ha curato l’edizione del racconto “Nemici” nella traduzione di Leone Ginzburg presso Note Azzurre, collana in ebook dell’editore Quodlibet.

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Oltre ad alcuni libri per ragazzi, ha pubblicato la raccolta di versi “Marcia nuziale” (Scheiwiller 2009), le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), il romanzo “Atti mancati” (Voland 2013, entrato nella dozzina dello Strega) e i saggi letterari di “Da Pascoli a Busi” (Quodlibet 2014). Collabora tra l’altro con Radio Radicale, Il Foglio e il Sole 24ore.

Venerdì 27 febbraio alle 18 in libreria
doppia presentazione aperitivo coi libri di Sara Magnoli “Se un cadavere chiede di te” (Caminito SAS) e di Francesca Tombari “E se un piccione…” (Damster).
Le autrici ne parleranno con Lorena Lusetti e Valentina Radi.

Nel libro di Sara Magnoli Lorenza Maj fa la centralinista in una ditta di tessuti dopo aver lavorato come giornalista. Da sei anni è fuggita da una città che detesta e da una vita che l’ha delusa, ma un misterioso assassinio nel teatro del luogo che ha lasciato la costringe, suo malgrado, a farci ritorno. E a iniziare un’indagine che non è solo per stanare un omicida, ma anche per fare luce in se stessa e per cancellare un passato del quale non è mai riuscita a liberarsi.

Il romanzo di Francesca Tombari è un giallo dedicato a Fano, tre omicidi avvenuti nei luoghi caratteristici della città. Il porto, il mare, le spiagge, il centro storico, l’Arco d’Augusto, Porta Maggiore e la Chiesa di San Domenico, che racchiude opere di gran valore artistico, diventano i luoghi in cui il maresciallo Capalbio dovrà dimostrare la sua bravura nel risolvere un ingarbugliato intreccio di omicidi.
“Con la massima attenzione, senza che nulla potesse esser inquinato dalla loro presenza, si avvicinarono ancora di più così da poter vedere la lunga punta di ferro di un antico candeliere conficcatagli in gola. Dal pomo di Adamo gli usciva al lato della bocca, lui la stringeva fra le mani, come in un ultimo tentativo di sfilarla via prima di arrendersi alla morte…”

Sara Magnoli, giornalista professionista, ha anche lavorato con la direzione di Indro Montanelli prima a Il Giornale e poi a La Voce. Oggi collabora con quotidiani, online e riviste e svolge laboratori di promozione della lettura. Ha pubblicato anche libri per bambini.

Francesca Tombari è nata a Fano dove vive e lavora, scrive per passione da sempre, ha pubblicato tre romanzi “Il primo giorno di primavera” Arpanet Editore un chicklit “Avrei voluto parlare d’amore” Damster Editore, un noir vincitore del premio Due Vittore di Modena nel 2012 , e in ultimo “E se un piccione. Le indagini del Maresciallo Capalbio” Damster Editore, un giallo dedicato alla sua città Fano. Di prossima uscita “Fondotinta” Damster Editore un romanzo verità sulla vita di Monica nata Fabio.

Lorena Lusetti è nata e vive tuttora a Bologna, città in cui sono ambientati i suoi romanzi, “Una serata tranquilla” (www.ilmiolibro.it, 2006), “FerieFobia” (Giraldi editore, 2008), “L’Ombra della Stella” (Damster, 2012) noir, con l’investigatrice Stella Spada, e “Terra alla Terra” (Damster, 2013) ancora con Stella Spada, protagonista anche in “Grigio come il sangue” (Damster, 2014). Di prossima uscita “Pensieri e parole” (Giraldi, 2015)

Valentina Radi, nata a Fano nel 1980, è architetto, dottore di ricerca e docente a contratto presso la Facoltà di Architettura di Ferrara, nonchè segretario e delegato alla Cultura del Circolo Città di Fano “Accademia degli Scomposti”.

NEWSLETTER dal 17 al 21 febbraio

Ecco le proposte per i prossimi giorni.
Le vivaci signore bolognesi sul bus 21 che da San Donato porta in centro, pittori riletti da un poeta e reinterpretati da un’artista, un padre e un figlio che si cercano, i boulevard di Parigi percorsi da una ragazza speciale…
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Martedì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cira Santoro “Le arzille vecchiette dell’autobus 21” edito da Minerva edizioni con le illustrazioni di Antonio Baldassarro.
L’autrice ne parlerà con il blogger Danilo Masotti.
Con Albertina Malferrari e Roberta Biavati alle Arzille letture. E come Special guest Marinella Manicardi.

Mercoledì 18 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro d’artista di Yves Bonnefoy e Maura Cantamessa “L’HUMOUR, LE OMBRE PROIETTATE”.
Maura Cantamessa ne parlerà con Francesco Pagliari.
La mostra delle tavole sarà aperta fino a venerdì 27 marzo.

Venerdì 20 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Miriam Viola “La chiave giusta” (Ciesse Edizioni).
L’autrice ne parlerà con Maria Silvia Avanzato.

Sabato 21 febbraio alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cristina Rosati “Piombo quotidiano” (edizioni Villaggio Maori).
L’autrice ne parlerà con Lucia Manassi, di Radio Città del Capo Popolare Network.

Martedì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cira Santoro “Le arzille vecchiette dell’autobus 21” edito da Minerva edizioni con le illustrazioni di Antonio Baldassarro.
L’autrice ne parlerà con il blogger Danilo Masotti.
Con Albertina Malferrari e Roberta Biavati alle Arzille letture. E come Special guest Marinella Manicardi.

Alle “arzille vecchiette” di San Donato che prendono l’autobus 21, periferia-centro, non sfugge nulla: redarguiscono chi guida, commentano i fatti del giorno sul bus, osservano chi sale e chi scende con ferocia e disincanto. Sono la versione al femminile degli umarells protagoniste (a loro insaputa) del blog-cult di Cira Santoro.
Forse un modo di leggere questo libro è portarlo con sé nei viaggi in autobus, qualunque autobus di qualunque città italiana, così da riconoscere i personaggi, i tipi, le situazioni e guardarli con gli occhi delle arzille vecchiette per non arrabbiarsi e riderci sopra.
Short stories, storie brevi ma intese come piccole istantanee, raccontano il microcosmo dell’autobus.
I discorsi occasionali, le frasi che si colgono in una conversazione al cellulare, gli sguardi, le persone in questo libro diventano brandelli di vita, piccoli quadri in cui sono racchiusi pensieri, sensazioni, sentimenti di un anno da pendolare vissuto insieme alle arzille vecchiette dell’autobus 21 che, con il loro accento bolognese e la tolleranza propria di questa città rappresentano una sorta di resilienza all’alienazione metropolitana.

Cira Santoro, nata e cresciuta fino a diciotto anni a Grottaglie, in provincia di Taranto, è arrivata a Bologna nel 1985 dove si è iscritta e laureata in Lettere Moderne con una tesi sul teatro. Ha vissuto a Siviglia, a Sarajevo ma mantenendo sempre la residenza a Bologna, diventata nel frattempo la sua città adottiva.
Tra un viaggio sull’autobus 21 e l’altro sempre con le arzille vecchiette al suo fianco si occupa di teatro.

Mercoledì 18 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro d’artista di Yves Bonnefoy e Maura Cantamessa “L’HUMOUR, LE OMBRE PROIETTATE”.
Maura Cantamessa ne parlerà con Francesco Pagliari.
La mostra delle tavole sarà aperta fino a sabato 28 marzo.

Il libro d’artista nasce dal saggio omonimo, tratto da “Un sogno fatto a Mantova”, pubblicato da Sellerio nel 1979, nella traduzione di Diana Fiori.
Il libro è stampato in 50 esemplari + 10 prove d’autore ed è composto di 6 calcografie e 2 serigrafie di Maura Cantamessa, che si intrecciano a passi del testo manoscritti dall’autore e stampati in serigrafia.
Il testo introduttivo è del poeta e traduttore Fabio Scotto
Il saggio di Bonnefoy narra la luce e il gioco d’ombra in Piero della Francesca e Giorgio De Chirico, e si conclude con una magnifica immagine della Bergamo Alta di fine Settecento.

Maura Cantamessa è nata a Bergamo nel 1966.
Studia incisione calcografica dal 1989 lavorando sempre sul concetto di incisione legata alla parola e al libro. Dal 1997 al 2007 è titolare di “Edizioni El Bagatt”, piccola casa editrice attenta alla produzione di libri d’artista a tiratura limitata. Dal 1999 al 2009 con alcuni amici fa vivere l’Associazione OLIM offrendo alla città attività culturali legate all’incisione e all’editoria d’arte.
Vive e lavora a Bergamo

Francesco Pagliari, è architetto, critico d’arte e d’architettura

Venerdì 20 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Miriam Viola “La chiave giusta” (Ciesse Edizioni).
L’autrice ne parlerà con Maria Silvia Avanzato.

Un bambino che si crede invisibile. Un padre chiuso nel proprio dolore. La comparsa di uno strano e carismatico personaggio di nome Mana (l’inverso di Anam). Ecco i protagonisti del romanzo “La chiave giusta” di Miriam Viola, una storia allegra e commovente a un tempo, che cerca di dar voce alla necessità di ascolto dei bambini e al loro desiderio di conoscere, a dispetto di ciò che a volte pensano i grandi.

Miriam Viola è nata a Modica nel 1985. La laurea in logopedia, all’Università di Siena, l’ha portata a stretto contatto col mondo dell’infanzia, aiutandola a comprenderne le dinamiche che spesso riporta nei suoi scritti.
Ha frequentato l’Accademia di Arti Digitali Nemo di Firenze, dove ha approfondito le tecniche d’illustrazione, realizzando così il sogno di illustrare le sue storie.

Maria Silvia Avanzato nasce a Bologna nel 1985 e inizia a pubblicare giovanissima i suoi primi racconti. Dopo aver vinto numerosi premi letterari, pubblica sette romanzi fra i quali “Crune d’aghi per cammelli” (Fazi editore) che segna l’inizio della sua collaborazione con la casa editrice romana. Nel 2014 scrive lo spettacolo “Typhoid”, primo del ciclo “Dimenticate storie”. Parallelamente è fra i redattori del sito di critica cinematografica Orizzonti di Gloria, si occupa della sezione vintage. Nel 2015 l’autrice si vede impegnata con l’uscita di un nuovo romanzo per Fazi, la sceneggiatura di un radiodramma comico, la messa in scena di un nuovo spettacolo su Roma e l’attività come ghost writer, che svolge già da alcuni anni.

Sabato 21 febbraio alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cristina Rosati “Piombo quotidiano” (edizioni Villaggio Maori).
L’autrice ne parlerà con Lucia Manassi, di Radio Città del Capo Popolare Network.

Silvia fa parte di quella generazione in cerca di una ragione per resistere, quando nessuno ha più voglia di farlo. Dopo aver mollato l’Italia e un lavoro che la mortificava, si ritrova spaesata tra i boulevard di Parigi, inseguendo la speranza di una nuova vita. Trova un impiego al bar La commedia, gestito da una coppia di italiani: Marco e Cinzia. Lui sempre sorridente e tenace, lei caotica, ma gentile. Silvia scopre in loro un motivo per andare avanti, in una città che non è la sua, ma anche un motivo per lottare e, in fondo,
illudersi. Perché Marco e Cinzia non sono chi vogliono apparire e il bar non è quello che sembra, così come tutti gli avventori del locale nascondono un’altra identità, forse anarchica, forse cospiratoria. Di questo si convince Silvia, nella cieca speranza che gli anni di piombo non siano mai finiti, che sia possibile ancora oggi ribellarsi e distruggere il sistema.

Cristina Rosati nasce a Pescara nel 1977 e trascorre l’infanzia a Roccamorice, un piccolo paese alle pendici della Majella.
Dopo gli studi di Filosofia a Bologna si specializza in giornalismo e tecniche audiovisive e per anni lavora in radio.
Dal 2008 vive a Parigi, base dalla quale ha viaggiato come freelance, soprattutto in America Latina.
Oggi lavora come professoressa di italiano e pianoforte, senza però abbandonare le collaborazioni giornalistiche.