dal 15 al 20 marzo con Trame

In un clima più incerto che mai eccoci a proporvi un sacco di storie.
Un breve sunto poi le descrizioni dei vari incontri.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Venerdì 15 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Filippo Fornari “La Signora degli Inferi” (Todaro Editore).
L’autore ne parlerà con Maurizio Matrone.

Sabato 16 marzo alle 11,30 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Antonella Zecchi “Raccontami di te” (edizioni Sovera).
L’autrice ne parlerà con Grazia Fraccon.

Martedì 19 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Simona Baldelli “Evelina e le fate” (edizioni Giunti).
L’autrice ne parlerà con Licia Navarrini.

Mercoledì 20 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro “Atti mancati” (Voland edizioni), romanzo d’esordio di Matteo Marchesini.
Sarà presente l’autore e ne parlerà con Guido Armellini.

Mercoledì 20 marzo alle 21
al Circolo Arci Brecht in via Bentini 20 (Autobus 27 A) a Bologna
presentazione del libro di Enzo Ciconte “Politici e malandrini” (edizioni Rubbettino). Sarà presente l’autore.

Venerdì 15 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Filippo Fornari “La Signora degli Inferi” (Todaro Editore).
L’autore ne parlerà con Maurizio Matrone.

Roma. Augusto Maria Orsini, numismatico e bibliofilo, viene trovato ucciso con due monete antiche in bocca. Tutto lascia supporre si tratti di un giro di “falsi” finito male. Ma quando il rituale si ripete in altre città europee il maggiore Marco Visconti, contro il parere dei suoi superiori, comincia a seguire una nuova pista, aiutato da Lavinia Alibrandi, una bella esperta in monetazione antica, e da un professore di Storia delle Religioni in pensione.
Un romanzo avvincente che vi porterà nel ventre di Roma e vi svelerà i segreti di miti ormai dimenticati ma ricchi di fascino e un mondo poco conosciuto ai più: il collezionismo di antiche monete.

Investigazione e azione sono gli ingredienti principali del cocktail esplosivo di questo romanzo d’esordio. “La Signora degli Inferi” è un thriller che coniuga l’aristocrazia “nera” romana con gli antichi culti misterici, la ricerca archeologica con la numismatica, con un intreccio che si sviluppa con ritmo incalzante, tra continui colpi di scena.

“La fanciulla dallo sguardo ceruleo fissava senza vederlo l’uomo che giaceva ai suoi piedi, il cui sangue gocciolava lento dagli occhi trafitti. L’ultimo dei suoi infiniti amanti, che per un istante si era illuso di possederla, si era smarrito per sempre nel suo sorriso immutabile. Un altro mortale pagava con la vita il suo amore, dopo averla a lungo desiderata e troppo brevemente accarezzata.
Nell’altra metà della notte la civetta lanciava il suo grido alla luna.”

Filippo Fornari, chimico, piacentino ritornato alle sue colline dopo molti anni di esilio a Milano, si occupa di marketing di sistemi di diagnostica molecolare. In precedenza ha fatto l’istruttore di vela, il ricercatore, il manager e l’imprenditore nel settore biomedico.
È sposato e ha una figlia tredicenne, grazie alla quale può guardare al mondo d’oggi attraverso lo sguardo di un adolescente.

Maurizio Matrone, quarantasei anni, scrittore, consulente per la formazione sui temi della narrativa aziendale, ex poliziotto.
Il suo ultimo romanzo è “Piazza dell’Unità” (Marcos y Marcos).

Sabato 16 marzo alle 11,30 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Antonella Zecchi “Raccontami di te” (edizioni Sovera).
L’autrice ne parlerà con Grazia Fraccon.

Aurora e Max si incontrano di nuovo dopo trent’anni e ritrovano dietro un velo di tempo imponderabile, come da ragazzi, un’antica forza invisibile che li rimette in comunicazione nell’anima e nel corpo, dando vita a un inaspettato e commovente epilogo.
“Guardo Max e lo trovo bello come allora, forse di più, di una bellezza amplificata dall’esperienza, dagli anni. Mi sono sempre chiesta come gli uomini non vedano tale maggiorazione nei solchi e nelle rughe delle donne”.
Una voce narrante ci conduce all’interno di una storia d’amore avvincente, che ingloba altre profonde e tragiche storie d’amori violati e perduti. Storie di ordinaria ignoranza, solitudine e disincanto; di follia e traditi amori. L’autrice raccoglie una vicenda realmente vissuta e la trasforma in momenti di delicata poesia, tratteggiando personaggi comuni e straordinari che sfiorano la vita di ciascuno di noi.

Antonella Zecchi vive e lavora a Modena.
Counsellor di professione si interessa da anni al tema del sostegno alla maternità e del dopoparto.
Pubblica nel 2012 con Sovera Edizioni “Raccontami di te”. Nasce fra l’autrice e Grazia Fraccon un sodalizio basato su comuni interessi: l’amicizia, la scrittura, i temi relativi al femminile e al disagio psicologico visto in chiave espressivo-poetica.
“Che posso dire di me… amo i fogli che si riempiono di parole; mi oriento nello spazio/tempo attraverso i tratti neri che compongono le frasi. Quando un foglio si annerisce di ghirigori io so che quei segni testimoniano di me; della mia anima. Ogni personaggio che esce da quelle righe è un mio ambasciatore: porta avanti il mio dire nell’ambiente. A chi avrà un interesse ad ascoltare: a leggere; a sentire. Scrivo perché mi è difficile parlare. E ho tante cose da raccontare”.

Grazia Fraccon vive e lavora a Modena nel campo del disagio psichico. Unisce l’amore per la scrittura al grande interesse per la musica ed ai temi legati alla differenza di genere. L’incontro con Antonella Zecchi si fonda sul comune interesse per scrittura, psicologia e temi legati all’identità.

Martedì 19 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Simona Baldelli “Evelina e le fate” (edizioni Giunti).
L’autrice ne parlerà con Licia Navarrini.

In un piccolo paese della campagna italiana un racconto che annoda i fili della grande storia a quelli magici e colorati della vita di una bambina e del suo mondo fantastico. Tornando al passato per dare un senso al presente.

Evelina e i suoi fratelli sono cresciuti con la guida e la protezione di due fate, quasi due membri della famiglia: la Nera, dai tratti cupi, e la Scèpa, la fata allegra, colorata, con una veste a fiori, che ride sempre.
Nei dintorni del casolare girano i partigiani: il loro capo, il Toscano, ottiene dal padre di Evelina, che con loro simpatizza, del cibo. Evelina e i suoi fratelli Piero e Carla trovano il cadavere di un tedesco ammazzato dai partigiani: la Nera li fa scappare in tempo, e li spinge a nascondersi, pochi attimi prima dell’arrivo dei tedeschi.
In un succedersi incalzante di vicende e colpi di scena, sulle colline attraversate dalla linea gotica alle spalle di Pesaro, in attesa dell’arrivo degli Alleati trascorre l’ultimo anno della seconda guerra mondiale filtrato dallo sguardo magico e speciale dell’infanzia, e travolge tutta la famiglia di Evelina, padre e madre molto malata, i fratelli, e il segreto di una bambina ebrea nascosta sotto una botola dentro la stalla.
Realtà e magia si mescolano e si intrecciano, facendo rivivere il mondo contadino e insieme quello delle fiabe, l’intrico complesso della guerra civile e di quella mondiale, anche attraverso uno stile asciutto che l’autrice sa controllare e arricchire con l’inserimento di elementi dialettali che, se da una parte rendono il racconto più reale, dall’altra sono quasi parole magiche, parole amuleti, filastrocche, che aprono la porta al sogno o alla profezia. E alla comprensione possibile di quello che accade.

Simona Baldelli nasce a Pesaro, là dove le Marche sfumano nella Romagna. E viceversa.
Sa tirare la sfoglia a mano, impastare piadine, fare passatelli. Questo è il tratto saliente della sua storia, il resto è mera cronologia d’episodi.
Per chi fosse comunque interessato alle quisquilie diremo che ha un diploma d’attrice, esperienze in teatro, radio e cinema. Si occupa anche di regia e drammaturgia.
Ama la parola, (detta, letta, scritta, evocata).
Ha pubblicato racconti per Omero Editore e Ed. Creativity Papers. Un suo testo teatrale, De Tarantula, premio Per Voce Sola 2010, è stato pubblicato da Nerosubianco Edizioni.
“Evelina e le fate” finalista a Premio Italo Calvino 2012, è il suo primo romanzo.

Licia Navarrini si è diplomata alla scuola di teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone (compagna di corso di Simona Baldelli!). Lavora come attrice comica con Edgardo Siroli, nel teatro per ragazzi (Compagnie La Baracca e Accademia Perduta), nel teatro di ricerca (Teatro di Leo de Berardinis), nel teatro classico (Teatro di Viterbo), nell’operetta, nel cinema. In televisione dal 2002 interpreta il personaggio di Balia Bea nella trasmissione ” Melevisione”. È anche autrice di testi teatrali, favole e sceneggiature per fumetti.

Mercoledì 20 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro “Atti mancati” (edizioni Voland), romanzo d’esordio di Matteo Marchesini.
Sarà presente l’autore e ne parlerà con Guido Armellini.

“Ho solo scritto, scritto per dovere, aspettando che succedesse qualcosa.”

Nel cuore di Bologna, Marco, intellettuale trentenne diviso tra le incombenze giornalistiche e il tentativo di finire un romanzo, vive in una solitudine cocciuta e il più possibile asettica, fino a quando ricompare Lucia, la ragazza che lo ha lasciato qualche anno prima. Ora Lucia cerca Marco, lo assedia e lo porta in giro per paesi e campagne, a visitare i loro luoghi di un tempo, a ritrovare gli amici vivi e gli amici morti. Tra Bassa e Appennini, tra cliniche e osterie, Lucia, come una fragile ma tenace erinni, costringe Marco a rianalizzare le zone più oscure del loro passato.
“Atti mancati” è una storia d’amore e di suspense. È una parabola sul tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e insieme con uno stile semplice, da presa diretta.

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Tra le sue pubblicazioni le poesie di “Marcia nuziale” (Scheiwiller 2009), le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), i saggi letterari di “Soli e civili” (Edizioni dell’Asino 2012). Collabora tra l’altro con la redazione bolognese del “Corriere della Sera”, con Radio Radicale, “Il Foglio” e “Il Sole 24 Ore”.

Guido Armellini ha insegnato italiano e storia a Bologna nella scuola secondaria, didattica della letteratura all’università di Padova, letterature comparate all’università di Verona. Attualmente è direttore dell’università “Primo Levi” di Bologna. Tra le sue pubblicazioni “Come e perché insegnare letteratura” (Zanichelli 1987), “Dalla parte del lettore” (Zanichelli 1989), “Il piacere di aver paura” (La Nuova Italia 1990), “Letteratura letterature” (Zanichelli 2005), “La letteratura in classe” (Unicopli 2008).

Mercoledì 20 marzo alle 21
al Circolo Arci Brecht in via Bentini 20 (Autobus 27 A) a Bologna
presentazione del libro di Enzo Ciconte “Politici e malandrini” (edizioni Rubbettino). Sarà presente l’autore.

Lucrezia Ricchiuti, vice sindaca di Desio, comune ad alto rischio di infiltrazioni della ‘ndrangheta’, porterà la testimonianza della sua lotta per il rispetto della legalità.
La serata e’ condivisa da Arci e Oratorio Giovanile della Parrocchia di San Savino, e condurranno la serata Orianna Mezzetti (Arci) e Raffaella Ferri (Parrocchia).
La nostra libreria collabora con il bookshop.

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