NEWSLETTER dal 9 al 14 novembre

Si avvicina il decimo anniversario di Trame e anche nella settimana che parte dal 9 novembre affastelliamo tematiche e incontri assai vari…
Sperando di avervi con noi qui e in giro per la città…
Prima il sunto poi i vari incontri nel dettaglio.

Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Dal 9 al 14 novembre 2015, per ricordare l’Anno Internazionale della Luce, “Bologna s’illumina” che rientra tra le attività di “Light in Astronomy”, organizza una settimana di eventi pubblici dedicati alla luce e alle tecnologie collegate alla luce, promosse e coordinate da INAF in varie città italiane.
Al link le informazioni sugli incontri aperti al pubblico.

Martedì 10 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maurizio Cotrona “Primo” (Gallucci 2015).
L’autore ne parlerà con Sergio Rotino.

Mercoledì 11 novembre alle 17,30
presso la Sala delle Arche del Museo Civico Medievale di Bologna in via Manzoni
presentazione del volume della professoressa Laura Pasquini dell’Università di Bologna “Diavoli e inferni nel Medioevo. Origine e sviluppo delle immagini dal VI al XV secolo” (Edizioni Il Poligrafo).

Mercoledì 11 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di MariaCristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Morozzi.

Giovedì 12 novembre alle 18
presso il Cubo Unipol in Piazza Vieira de Mello a Bologna
secondo appuntamento con Giovedì Noir, il ciclo di incontri dedicati agli autori e alle sfumature del noir, tra Francia e Italia.
Protagonista della serata Luigi Bernardi.

Sabato 14 novembre alle 12 in libreria
ospiteremo di nuovo Gianluca Morozzi che presenterà Claudia Grande e il suo primo libro “Una rosa gialla di carta” (Giovane Holden edizioni).

Infine sempre sabato 14 novembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà del libro di Grazia Verasani “Quo vadis Baby?” edito da Feltrinelli.
L’incontro è aperto al pubblico.

Martedì 10 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maurizio Cotrona “Primo” (Gallucci 2015).
L’autore ne parlerà con Sergio Rotino.

Un “noir domestico”, la storia di una famiglia spezzata proprio dall’evento più gioioso: l’arrivo di un nuovo fratellino. Primo è il nome del piccolo la cui discesa nel mondo sovverte ogni equilibrio, destinato a prendere per i capelli la sua famiglia e trascinarla oltre i propri limiti. Il figlio maggiore, Luca, sensibile e fragile, innamorato della forza e dell’energia sprigionate da Primo, offre il punto di vista privilegiato su questo apocalittico interno di famiglia. La stessa madre, poco dopo aver messo al mondo il suo secondogenito, si è come spezzata, ammalandosi di un male misterioso, e la sua presenza nella casa è un’ombra avvolta di silenzio. In un crescendo di difficoltà e di passi sbagliati, la storia della famiglia Altissimo giungerà a un epilogo davvero drammatico.
“Aggrappato con le unghie al presente eppure anche lieve e inquietante come una profezia”: così Marco Lodoli descrisse il primo romanzo di Cotrona su “la Repubblica”. Una definizione ancor più calzante per questa sua seconda prova, che conferma il talento espresso da esordiente. Con uno stile essenziale e veloce, il romanzo procede oltre ogni previsione per raccontare una storia emblematica. Lo stupore dell’infanzia, la fiducia dei più piccoli nel miracolo dell’esistenza disegnano una parabola inedita, ma proprio per questo tanto più vera.

Maurizio Cotrona, nato a Taranto nel 1973, vive a Roma, dove all’attività di scrittore affianca quella nel campo del commercio internazionale presso il ministero dello Sviluppo economico. Nel 2011 ho pubblicato il romanzo Malafede (Lantana editore), vincitore del Premio PugliaLibre2011 e accolto dalla stampa in maniera straordinariamente positiva. È membro dell’associazione culturale BombaCarta fondata da Antonio Spadaro e della scuola di lettura per ragazzi Piccoli maestri.
Sergio Rotino, scrittore, critico letterario, conduttore radiofonico, organizzatore culturale e docente in corsi di scrittura, ha curato varie antologie di narratori esordienti. Ultimamente di casa qui a Trame con il suo progetto “Agli intimi”. Suoi racconti e poesie appaiono in diversi volumi e su alcune testate italiane e straniere, sia in formato cartaceo che elettronico.

Mercoledì 11 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di MariaCristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Morozzi.

“Una sera mi sono ritrovata con un bicchiere di vino in mano. Ricordo benissimo cosa ho pensato: voglio tornare in Sicilia e raccontare l’eccellenza. Ho iniziato a guardare il vino così come si guarda il mare: aspettando che qualcosa tornasse da me. Così è tornata la mia infanzia, la canistredda di mio padre Gianni, le parole di NonnoNino sulla Sicilia e sul grappolo, la bellezza dei vigneti a Menfi, l’amore che si era depositato in fondo così come avviene dentro ad una botte. Nasce Campanella ed è un avvocato che lotta in Sicilia, lotta per la bellezza e la verità”.

Sicilia. Sciacca e vigneti tra Menfi e il Belice. Ina e Campanella sono giovani e innamorati. Ina appartiene alla famiglia Pensabene, la famiglia mafiosa che controlla l’economia e il territorio. Campanella è un giovane avvocato, ha un cugino di nome Franco che parla con la vigna ed è matto. È il 1984 quando ha inizio il processo Campanella, chiamato così perché il giovane avvocato viene trascinato in tribunale dalla famiglia Minchialuzzo, che rivendica un matrimonio e il danno di un lotto di vigne bruciate. Durante il processo, Ina scompare e il suo corpo viene ritrovato in mare. Il processo dura trent’anni e si ripete come la vendemmia. Le storie s’intrecciano come le viti, si piegano e si accasciano l’una sull’altra. Le cinque fasi del vino diventano le fasi della vita di quest’uomo che rimane solo contro tutti e senza Ina; rimane con la promessa di un fiore dentro alla bocca, una campanella, che getta ogni sera in mare per lei.

Il romanzo si svolge interamente in Sicilia, nel vigneto più grande d’Europa, ed è una grande riflessione ambientale e territoriale. Si concentra sul mercato del vino e delle sue peculiarità all’interno del territorio siciliano. Parlare del vino siciliano significa parlare della Sicilia guardando alle eccellenze ma anche al concetto di comunità: le grandi cantine siciliane sono comunità che vivono di comunione tutto l’anno; non esiste il singolo come non esiste la bottiglia di vino, esiste la collettività, esiste il vigneto. Campanella vuole essere una progettualità narrativa: incontrare i lavoratori del vino e cercare altre storie per narrare un mondo fatto da comunità e ritualità. Questo è il motivo di questo spazio che io chiamo “storie” perché non esiste solo il chicco d’uva ma esiste il grappolo.

MariaCristina Sarò (Messina, 1983) è autrice e regista teatrale. Ha pubblicato “Maria Paiato. Un teatro del personaggio” (Titivillus edizioni, 2011), il racconto “Salvo e Sara. Palermo 92” (Caracò, 2014), il racconto “Accussì-Giampilieri”, sull’alluvione messinese del primo ottobre 2009 (antologia “La giusta parte”, Caracò Editore, 2011) e il monologo “Donna dellìtalia, racconto-inchiesta di donne e operaie” (nel volume “Fiori dal cemento”, Caracò-Fillea/Cgil, 2013). “Campanella” è il suo primo romanzo.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo “Despero”, edito da Fernandel, e ha raggiunto il successo con “Blackout” (Guanda 2004), dal quale è stato tratto un film per la regia di Rigoberto Castaneda. Tra i suoi numerosi titoli ricordiamo “L’era del porco” (Guanda 2005), “Colui che gli dei vogliono distruggere” (Guanda 2009), “Cicatrici” (Guanda 2010, finalista al premio Scerbanenco), “Chi non muore” (Guanda 2011), “Marlene in the sky” (Gallucci 2013), “Radiomorte” (Guanda 2014), “Lo specchio nero” (Guanda 2015). Il suo ultimo romanzo si intitola “Anche il fuoco ha paura di me” (Fernandel 2015).

Sabato 14 novembre alle 12 in libreria
Gianluca Morozzi presenta Claudia Grande e il suo primo libro “Una rosa gialla di carta” (Giovane Holden edizioni).

Una raccolta di racconti che segna il felice esordio di una giovane scrittrice. Dieci racconti medio-brevi, ben costruiti, caratterizzati da un’attenta analisi della psicologia dei personaggi i quali assumono significato esclusivamente in virtù delle loro azioni, motivo per cui alcuno di essi è raccontato con un nome e un cognome. Una scelta stilistica che offre uno spaccato narrativo assolutamente originale in quanto permette al Lettore un processo, intimo e misterico, di immedesimazione. Una ragazza, da sola, il giorno del proprio compleanno prende un treno per Bologna e riflette sul suo futuro. Un uomo incapace di realizzarsi, vittima e complice del proprio fallimento. Un giovane alle prese con un forte vuoto interiore. Un uomo passeggiando per Roma di notte affronta un incubo che lo tormenta da sempre. Una ragazza navigando in internet riflette sulla fragilità dei rapporti umani e sull’amore. Un uomo ripensa all’incontro con una donna bellissima che avrebbe potuto cambiare il corso della sua vita. Una giovane cerca di risvegliare l’attenzione del suo ex su Facebook. Una ragazza seduta al tavolino di un bar osserva il mondo attorno a sé. E ancora il racconto che dà il titolo alla raccolta e che si rifà a una poesia di Ginsberg: una ragazza riprende in mano la propria vita e si apre alla speranza del domani.
Claudia Grande dipinge le incertezze, le paure, la solitudine i desideri, la voglia di rinascere a se stessi, l’amore e i suoi affanni.

Claudia Grande è nata a Chieti nel 1990 e attualmente risiede a Pescara.
Una laurea in Giurisprudenza, è tirocinante in uno studio legale internazionale di Bologna, e la passione per la pittura e la scrittura. Nel 2014 ha seguito due corsi di scrittura creativa tenuti dallo scrittore Gianluca Morozzi. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ottenendo importanti riconoscimenti.
La silloge di racconti “Una rosa gialla di carta” è la sua prima pubblicazione.

Gianluca Morozzi è lo stesso gentile complice qui mercoledì…

Di seguito i progetti a cui collaboriamo con un bookshop tematico.

Per ricordare l’Anno Internazionale della Luce “Bologna s’illumina” organizza una settimana, dal 9 al 14 novembre 2015, di incontri/dibattiti con personaggi illustri ed esperti di scienza, di laboratori e spettacoli per studenti di ogni età (apertura al pubblico nella giornata conclusiva), e un di corso di aggiornamento per i docenti delle scuole, spaziando dalla fisica alla biologia, dall’astronomia alla chimica fino all’arte.
“Bologna s’illumina” rientra tra le attività di “Light in Astronomy”, una settimana di eventi pubblici dedicati alla luce e alle tecnologie collegate alla luce, promosse e coordinate da INAF in varie città italiane.
Ai vari link le informazioni sugli incontri aperti al pubblico.

Mercoledì 11 novembre alle 17,30
presso la Sala delle Arche del Museo Civico Medievale di Bologna in via Manzoni
presentazione del volume della professoressa Laura Pasquini dell’Università di Bologna “Diavoli e inferni nel Medioevo. Origine e sviluppo delle immagini dal VI al XV secolo” (Edizioni Il Poligrafo).
Introduce l’incontro Massimo Medica, responsabile dei Musei Civici d’Arte Antica e saranno presenti, insieme all’autrice, i professori dell’Università di Bologna Gian Mario Giusto Anselmi e Fabrizio Lollini.
A quando risalgono le prime rappresentazioni del diavolo e dell’inferno? E come si sono evolute dalle più antiche manifestazioni meramente allusive del VI secolo sino agli esiti più maturi, per quanto a volte ripetitivi e un po’ naïfs, che condussero alle innovative intuizioni del Rinascimento?
Il “bestiario del maligno” viene analizzato nelle sue diverse manifestazioni, dalle rappresentazioni delle tentazioni di Cristo e delle raffigurazioni dell’aldilà alle prime immagini di esorcismi per arrivare alle molteplici rappresentazioni dell’Inferno dantesco.

Giovedì 12 novembre alle 18
presso il Cubo Unipol in Piazza Vieira de Mello a Bologna
secondo appuntamento con Giovedì Noir, il ciclo di incontri dedicati agli autori e alle sfumature del noir, tra Francia e Italia.
Protagonista della serata Luigi Bernardi.
L’Alliance Française di Bologna e Cubo Unipol, in collaborazione con l’Associazione Luigi Bernardi e Libreria Trame presenta “Pallottole Vaganti” (dall’omonima raccolta di racconti di Luigi Bernardi, illustrati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna), un incontro dedicato alla poliedrica figura di Luigi Bernardi, scrittore, editore e soprattutto talent-scout di grandi nomi del genere noir italiano.
Introduce l’incontro Marco Bernardi, presidente dell’Associazione Luigi Bernardi, ne parlerà con Giampiero Rigosi, e le letture sono a cura di Silvia Lamboglia.

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