NEWSLETTER dal 6 al 10 febbraio

Il festival di Sanremo è ogni sera della settimana che arriva.
Il resto della giornata Trame c’è.
Con quattro incontri letterari e il gruppo di lettura. Vi aspettiamo per gli aperitivi.
E dopo vedrete che fare…

Trame

Martedì 6 febbraio alle 18 in libreria
una doppietta di libri con Nicola Lucchi.
Presentazione di “Da un inferno all’altro” (Betelgeuse) e di “Johnny il camaleonte” (Edizioni EL).
L’autore ne parlerà con Luca Occhi.
Leggerà Stefano Farolfi.

Da un inferno all’altro (Betelgeuse Editore)

Quando improbabili omicidi iniziano a minare la tranquillità di una piccola valle, un misantropo professore in pensione decide di investire il suo tempo in un’indagine personale. Ad accompagnarlo malvolentieri nelle ricerche il signor Trevisan, individuo schivo capace come nessun altro di suscitare interesse nello scorbutico accademico. L’equilibrio tra i due è destinato a spezzarsi quando strane connessioni sembrano unire Trevisan a ognuna delle vittime. Anni più tardi, attraverso la voce di un inserviente, la soluzione dell’enigma sarà offerta dallo stesso professore, ormai relegato in un ospizio. Il movente, più che il colpevole, sarà solo la più curiosa delle sorprese.

Da un inferno all’altro è un thriller intimista vissuto tra le quattro pareti di casa e raccontato attraverso le azioni di due uomini con desideri di intensità uguale e contraria. Da una parte il desiderio di restare, dall’altra quello dell’oblio. Opera con una forte impronta autoriale e non esattamente mainstream, questo romanzo è un racconto che cerca di uscire dagli schemi della letteratura di genere, ma senza dimenticarsene. Il romanzo, edito da Betelgeuse Editore nel maggio 2017, ha vinto il festival Giallo Garda 2015 nella sezione romanzi inediti.

Johnny il camaleonte (Edizioni EL)

Johnny è un camaleonte molto confuso. Può assomigliare a tutto ciò che vuole e cambiare colore a piacimento, ma proprio per questo non ha la minima idea di chi sia realmente. Passeggiando nella foresta alla ricerca di se stesso riceverà consigli dagli animali più disparati, ma solo uno di loro sarà in grado di fargli capire quanto sia importante scoprire e apprezzare la propria natura.

Johnny il camaleonte è un racconto che parla di tutti noi, del nostro bisogno di capire chi siamo realmente e dell’importanza di comprendersi, accettarsi e migliorarsi. Ci racconta anche di quanto ci sentiamo bravi nel dare consigli, senza mai pensare a come il nostro personale punto di vista sia in realtà solo uno dei tanti. Tutti credono di sapere come Johnny dovrebbe essere o agire, ma la realtà è che i più si sbagliano. In altri termini, dietro a tutto quello che la gente pensa di noi e vorrebbe che fossimo, si nasconde il nostro vero io; una volta trovato, quel che gli altri credono non ha più alcun valore.

Nicola Lucchi è autore di romanzi e di sceneggiature per il cinema, nutre da sempre una particolare predilezione per la scrittura per l’infanzia. Collabora con la scuola di cinema per ragazzi ZuccherArte, sceneggiando film messi in scena da ragazzi di ogni età. Tra le sue opera più conosciute, il cortometraggio “La mosca”, selezionato a più di 100 festival internazionali, tra i quali i prestigiosi Giffoni Film Festival, Chicago International Children’s Film Festival e il Red Cat di Los Angeles.
Vive tra Italia e Stati Uniti, dividendo il suo tempo tra sceneggiature filmiche e romanzi destinati a ogni età.

Mercoledì 7 febbraio alle 18 in libreria
Paolo Codazzi presenta “Il pittore di ex voto” (Pironti).
Ne parlerà con Anna Maria Riva, consulente editoriale e ufficio stampa.

Romanzo denso e dai diversi piani di lettura, “Il pittore di ex voto” di Paolo Codazzi, non solo rientra appieno nella tradizione del Bildungsroman (romanzo di formazione), ma pure tradisce, anche per i richiami all’opera di Musil e di Bernhard, la passione dell’autore per la migliore letteratura Mitteleuropea. Con un’audacia editoriale degna di altri tempi, Pironti Editore ci consegna, così, un’opera incalzante nello stile fluviale della sua prosa, elasticamente regolata da una punteggiatura essenziale e da un punto di vista narrativo sempre mutevole, ricco di pensose digressioni su un compromesso possibile tra caos e ordine, tra caso e necessità.

Fulvio, un matematico prestato all’arte della meteorologia, torna a Livorno, città dove ha trascorso gran parte della sua infanzia nel collegio per ragazzi con disagi familiari «Casa Firenze», nella frazione di Antignano. A riportarlo al suo passato è il ritrovamento di una lettera indirizzata alla madre scomparsa, proveniente dalla segreteria del Santuario di Montenero nella quale si fa riferimento a un ex-voto, lì conservato. Fulvio parte per trafugare l’opera, che ritiene appartenergli di diritto, immaginando possa riferirsi a un incidente occorsogli anni addietro. L’ascesa con la funicolare, che dalla costa porta al Santuario, è un flash-back continuo sugli anni del collegio, sull’amicizia con Thomas, dai tratti meticci, ora conducente della locale funivia, e il fragile Luca, divenuto pittore di ex-voto. Ma è pure il ricordo della passione adolescenziale per la maestra Lucia, figura che gli instilla l’amore profondo per i numeri, da Fulvio sempre colti nella loro tensione di mistica razionalità.
Riuscito il furto, Fulvio incorre in un secondo incidente che lo convincerà, di nuovo illeso, a chiudere i conti con le sue vicende, restituendo l’ex-voto al santuario; un altro viaggio, questa volta inaspettatamente risolutivo che, come nella natura delle nuvole, ricomporrà gli assetti della storia e riunirà gli stessi protagonisti attorno alle conseguenze di un perfetto congegno metonimico e di una diversa e spiazzante variabile del passato e del destino.

Paolo Codazzi è nato a Firenze, città in cui vive e lavora, operando attivamente nell’ambito culturale cittadino. È fondatore della rivista «Stazione di Posta» e del «Premio Letterario Chianti». Studioso di storia antica ed etruscologia, collabora con quotidiani e periodici. Ha già pubblicato, con Mobydick, Il cane con la cravatta (2002), Segreteria del caos (2006) e, per Tullio Pironti editore, il fortunato romanzo La farfalla asimmetrica (2014).

Venerdì 9 febbraio alle 18 in libreria
Elena Vozzi e Francesca Fiorletta presentano “Io in te cerco la vita” (L’Orma).

Anna Kuliscioff, medica dei poveri e intellettuale sopraffina, rivoluzionaria e libertaria nelle relazioni amorose come nelle rivendicazioni politiche, ci ha lasciato alcune delle più intense lettere del Novecento italiano.
Protagonista di tre decenni della vita politica europea ha dato un incalcolabile contributo nelle battaglie per i diritti delle donne e dei lavoratori.
“Io in te cerco la vita” è la raccolta curata da Elena Vozzi di queste epistole illuminanti ed esemplari.

Elena Vozzi ha lavorato come editor e traduttrice per Castelvecchi, Fazi, Fusi Orari e Baldini & Castoldi, e collabora come docente per diversi corsi di formazione editoriale.
Dal 2011 è caporedattrice di L’orma editore.

Francesca Fiorletta, 1985, vive a Roma, è redattrice di Nazione Indiana, organizzatrice di eventi, ufficio stampa e social media manager per LiberAria Edizioni, CaLibro Festival, e freelance.
Nel 2015 ha pubblicato “More Uxorio”, per Zona Contemporaneae, e nel 2017 con L’erudita “Borges non è mai esistito”.

Sabato 10 febbraio alle 12 in libreria
incontro con Gianluca Fortini in occasione dell’uscita di “L’arto della guerra” (Fernandel).
Lo presenta Gianluca Morozzi.

Grottesco, divertente e profondo: un esordio che è un felice ritorno all’essenza della narrativa emiliana

L’arto della guerra racconta la vera storia del “Piazzatore”. L’arto in questione è il piede, e la guerra è quella dichiarata dal protagonista nei confronti del prossimo piazzando calci nel culo a destra e a manca, cosa che ben presto trasformerà un giovane analfabeta funzionale affetto da dislessia nell’uomo più temuto dai felsinei, incubo delle forze dell’ordine e nemico giurato della giunta comunale.
Il punto di svolta infatti è il calcio nel sedere con cui il protagonista colpisce il sindaco, così potente da fargli perdere i sensi.
Da quel momento i giornali inizieranno a parlare di lui ribattezzandolo “il Piazzatore”, dandogli una grande popolarità e la consapevolezza di essere diventato un uomo nuovo, lontano da quella condizione di lassismo e fatalismo in cui aveva vissuto fino ad allora.
Un romanzo che racconta come sia possibile rinascere a forza di calci nel sedere ben assestati.

Gianluca Fortini è nato nel 1980 a Bologna, dove vive lavorando alle Poste. Questo è il suo primo romanzo.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo “Despero”, edito da Fernandel, e ha raggiunto il successo con “Blackout” (Guanda 2004), dal quale è stato tratto un film per la regia di Rigoberto Castaneda. Tra i suoi numerosi titoli ricordiamo “L’era del porco” (Guanda 2005), “Colui che gli dei vogliono distruggere” (Guanda 2009), “Cicatrici” (Guanda 2010, finalista al premio Scerbanenco), “Chi non muore” (Guanda 2011), “Marlene in the sky” (Gallucci 2013), “Radiomorte” (Guanda 2014), “Lo specchio nero” (Guanda 2015), “Anche il fuoco ha paura di me” (Fernandel 2015).
Ultimo romanzo “Confessioni di un povero imbecille” (Fernandel 2016) con il cd degli Avvoltoi e la musica dei Despero.

Sempre sabato 10 febbraio alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si incontra per parlare del giallo di Michel Bussi “Ninfee nere” edito da E/O.
L’incontro è aperto a tutte le lettrici e i lettori che vogliano parlare di libri.

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