NEWSLETTER variegata da sabato 10 a lunedì 19 marzo

Una quantità di appuntamenti.
Da questo sabato 10 con il nostro gruppo di lettura a lunedì 19 marzo in Salaborsa con Andrés Neuman.
Nel frattempo qui a Trame poesia, un esordio, un romanzo storico e ancora poesia.
Inoltre domenica 11 marzo con i collettivi universitari in Mascarella, e un’offerta speciale da parte dell’Arena del Sole per i nostri lettori…
Siateci.

Trame

Sabato 10 marzo alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà del libro di Lorenza Pieri “Isole minori” (E/O).

Chiunque sia interessato può partecipare liberamente.

Martedì 13 marzo alle 18 in libreria
Silvia Contarini e Vincenzo Bagnoli presentano “Bubuluz” di Rodolfo Zucco (Edizioni del Verri, 2017).

Scrivendo le poesie di Bubuluz, Rodolfo Zucco si è trovato a provare, lavorando con le parole altrui, lo stesso piacere che gli dava, da bambino, il lavoro di forbici sul giornalino «Miao». Bubuluz è infatti una raccolta di “ritagli”, ovvero – come il bambino ha imparato una volta diventato un impegnato studioso – di esercizi di scrittura secondo la tecnica che il Genette di Palimpsestes chiama «versification», esercizi che in molti casi prendono la forma di pastiche. In altre parole, all’autore è capitato di essere attratto da certe parole scritte da altri: allora le ha copiate, le ha messe in forma di versi e ha combinato i pezzi secondo meccanismi compositivi che per lo più gli sfuggono, ma che ha sentito rispondere a una sua precisa «volontà di dire». Dire che cosa? Una lettrice ha scritto: «il libro si sviluppa intorno a una storia e alle sue diramazioni. Sullo sfondo si agita e prolifera un universo fatto di personaggi, luoghi, oggetti, animali, spesso filtrato dall’arte e dalla letteratura, scosso dalle irruzioni del passato. Vi si levano e dialogano voci necessitate da una loro ragione di inquietudine, fino al dramma, alla cosa che fa davvero male…».

Rodolfo Zucco (Fonzaso 1966) ha scritto Bubuluz, che è il suo primo libro di versi tra l’estate del 2013 e la primavera del 2015. Prima, si era occupato soprattutto delle poesie degli altri, curando I versi della vita di Giovanni Giudici (Mondadori 2000 e 2008) e L’opera poetica di Giovanni Raboni (Mondadori 2006). Più recentemente ha raccolto alcuni suoi saggi in Visite al frutteto. Sulla poesia di Eugenio De Signoribus (Biblion 2017) e ha curato Tutte le poesie di Fernando Bandini (Mondadori 2018).

Silvia Contarini insegna Letteratura italiana nell’Università di Udine. è autrice di due monografie («Il mistero della macchina sensibile». Teorie delle passioni da Descartes a Alfieri, 1997, e Una retorica degli affetti. Dall’epos al romanzo, 2006), e di commenti ai testi di Pietro Verri e di Ippolito Nievo. Ha inoltre introdotto e curato l’edizione italiana degli scritti letterari di André Jolles (I travestimenti della letteratura. Saggi critici e teorici 1898-1932, 2003).

Vincenzo Bagnoli (Bologna, 1967) è tra i fondatori di «Versodove». Ha pubblicato le raccolte 33 giri stereo LP (Gallo & Calzati, 2004), FM – Onde corte (Bohumil, 2007), Deep Sky (d’if, 2008) e, con foto di V. Reggi e prefazione di Antonio A. Clemente, Offscapes (Trafika Europe, 2016; Sala Editori, 2017). Ha realizzato i testi dell’album Bologna ’67-77 della band Stratten (NML, 2012) e del graphic novel di Elena Guidolin, Outlandos (GIUDA edizioni, 2016).

Mercoledì 14 marzo alle 18 in libreria
presentazione del romanzo di Fabio Cassanelli “Non è colpa mia” (Giraldi).
Il giovane autore ne parlerà con la giovane lettrice Isotta Stefanini.

“Non è colpa mia” è un romanzo psicologico, un giallo senza alcun omicidio.
Un adolescente si suicida lanciandosi dal terrazzo di casa, ma prima di farlo spedisce cinque lettere uguali a cinque persone che hanno fatto parte della sua vita: il nonno materno amorevole che lo ha allevato dopo la morte dei suoi genitori, la scontrosa vicina di casa, la fidanzata civettuola, il fidato migliore amico e l’ombroso professore di matematica.
Il messaggio contenuto nella lettera non potrebbe essere più chiaro: “ognuno di voi mi ha ferito, ma se ho deciso di farla finita è colpa di uno solo di voi. Incontratevi, confrontatevi, litigate. Scoprite il mio assassino morale. E’ il mio ultimo desiderio”.
Partirà così un gioco al massacro, fatto di accuse reciproche fra i cinque indagati, con il solo scopo di divincolarsi da ogni accusa e poter finalmente dichiarare “non è colpa mia”.

Fabio Cassanelli è nato a Bologna nel 1995.
Appassionato lettore ed aspirante scrittore, ha sempre investito molto nella cura della sua scrittura, cimentandosi fin dalla prima adolescenza nella stesura di testi brevi e poesie.
Partecipa ad una serie di concorsi riservati a questi componimenti, e nel Settembre 2015 la sua poesia “E’ un bambino a separarci dalla morte”, ottiene il secondo posto al concorso di poesia “La piccola grandezza dell’essere” indetto dall’associazione “Sintesi Azzurra”.
Nel Dicembre dello stesso anno ultima “Non è colpa mia”, il suo primo romanzo, che due anni più tardi viene selezionato da Giraldi Editore e debutta in libreria il 15 Novembre 2017.
Fabio inoltre collabora da un anno con la testata giornalistica “ZeroCinquantuno Sempre e Comunque”, per la quale ricopre il ruolo di articolista sportivo.

Venerdì 16 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Francesco Abate e Carlo Melis A Costa “Corregidor” (Piemme).
Sarà presente a Trame Carlo Costa che ne parlerà con Otto Gabos.

Gli autori lo definiscono un libro multistrato.
Parla, nella forma di un romanzo storico, di un tentativo di genocidio e della crisi del mondo barocco. E dell’impatto devastante delle stragi conseguenti alla pestilenza in una civiltà in trasformazione e della disperazione dei migranti costretti dagli schiavisti e dai cacciatori di carne umana.
Ma parla anche di affetti, di amicizia, di paternità e maternità e dell’identità degli abitanti della Sardegna, definita attraverso la sua complessità e molteplicità, un dramma che narra l’identità medioccidentale.

Francesco Abate esordisce come dj in vari emittenti locali. L’esordio come scrittore è nel 1996 nella collettiva Racconti di Celluloide (Alambicco). Da allora ha scritto 10 romanzi (due con Massimo Carlotto, uno con Saverio Mastrofranco ovvero l’attore Valerio Mastandrea) per le case editrici Castelvecchi, Il Maestrale, Frassinelli, Edizioni Ambiente ed Einaudi.
Ha partecipato ad antologie, scritto pièce teatrali, testi per la televisione e sceneggiature cinematografiche. Alcuni suoi libri sono tradotti in Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Grecia.

Anche Carlo Melis A Costa negli anni settanta ed ottanta, esordisce presso alcune emittenti locali. Studia musica e composizione moderna al Conservatorio di Cagliari, e pittura e scultura con il maestro Sciola.
Dopo la laurea con il massimo dei voti in Giurisprudenza, lavora presso il CNR.
Divenuto Procuratore legale, viene nominato Pretore Onorario. Ha ricoperto cariche di pubbliche. Svolge l’attività di Avvocato cassazionista, presso il Consiglio di Stato e le Corti Europee. Sposato, ha due figli.

Otto Gabos aka Mario Rivelli nasce a Cagliari e vive a Bologna. Dall’esordio nel 1985, per una rivista del gruppo Frigidaire, fatto parte dei principali movimenti del fumetto, ha collaborato con svariate riviste, tra cui Nova Express, Dolce Vita, Cyborg di cui è stato anche redattore, Mondo Naif e Fuego di cui è stato co-fondatore. Ha pubblicato tanti romanzi grafici tra cui Esperanto per Casterman, La giustizia siamo noi scritto da Pino Cacucci per Rizzoli, L’illusione della terraferma per Rizzoli Lizard e il recentissimo Il Viaggiatore Distante-Atlantica per Coconino Press Fandango. Per isos editore è illustratore titolare della collana di narrativa per ragazzi Rivoluzioni diretta da Teresa Porcella. Fa parte del comitato scientifico di Nues, festival del fumetto e dell’animazione del Mediterraneo che si svolge ogni anno a Cagliari.
Insegna con passione Arte del Fumetto e Scrittura Creativa al Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Sabato 17 marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo titolo di Daniele Barbieri “Distonia” (Kurumuny collana Rosada).
L’autore ne parlerà con Francesca Del Moro.
Intreoduce il poeta e critico Sergio Rotino.

È il senso del mondo che sembra aver perso la sua intensità. Questo racconta Daniele Barbieri nella sua raccolta poetica Distonia.
All’interno delle quattro sezioni ci muoviamo in uno scenario che si può cogliere soltanto per frammenti, da riassemblare individualmente fuori dalle grandi narrazioni. Un universo, quello offerto da Barbieri, a cui anche la lingua poetica deve aderire, usando parole sempre più contratte, sempre più costrette alla superficie del senso, persino orientate a svuotarlo.
Il paesaggio tratteggiato in Distonia si declina per Barbieri nei movimenti di una sinfonia postmoderna, andamento che perciò ingloba stilemi classici, costruzioni desuete e registri ironici; percuttività e reiterazioni, così da portare il lettore ad ammettere, come scrive Caterina Serra nell’introduzione, che non abbiamo più le forze, gli strumenti, la voglia, il coraggio, di andare fino in fondo, al nocciolo di verità delle parole.

Daniele Barbieri, critico e poeta. Ha pubblicato molti libri teorici, tra cui Il linguaggio della poesia (Bompiani 2011) e un precedente volume poetico, La nostra vita, e altro (Campanotto 2004).
www.guardareleggere.net

Lunedì 19 marzo alle 18.30
all’ Auditorium Enzo Biagi della bibilioteca Salaborsa in piazza Nettuno a Bologna
Andrés Neuman presenta “Vite istantanee” (Sur edizioni).
Ne parlerà con Marcello Fois e la traduttrice dei suoi libri Silvia Sichel.
Bookshop a cura di Trame.

«Andrés Neuman è uno scrittore toccato dalla grazia, e la letteratura del ventunesimo secolo sarà affar suo e di pochi suoi fratelli di sangue… Ogni buon lettore ritroverà nelle sue pagine ciò che è dato incontrare solo nella grande letteratura». Roberto Bolaño

Vite istantanee (Sur edizioni) è la sua nuova raccolta di racconti, selezionata appositamente per i lettori italiani.
Un’ adolescente osserva le vite altrui chiedendosi perché sembrino sempre così interessanti mentre a lei non accade mai nulla; due innamorati si scrivono lettere inventandosi vite parallele fatte di successi ed episodi memorabili, senza mai confessarsi i reciproci sentimenti; il vecchio Aristídes si trova a fare i conti con una vita in cui non ha mai avuto tempo per nessuno, nemmeno per i propri figli.
Che raccontino addii, solitudini o semplicemente lo scorrere del tempo, in queste istantanee sulle vite degli altri Andrés Neuman ferma l’immagine su momenti decisivi nelle esistenze dei suoi personaggi e riflette sulla fugacità del tempo e su come, nel quotidiano, le cose più evidenti solo raramente saltano davvero agli occhi.

Nato nel 1977 a Buenos Aires, figlio di musicisti argentini emigrati in Spagna Andrès Neuman è considerato uno dei migliori giovani scrittori latinoamericani.

Le nostre collaborazioni di questi giorni:
domenica 11 marzo dalle 17 alle 22
Mascarella autogestita per Francesco Lorusso
Banchetti, autoproduzioni, reading, performance, musica, socialità e dibattiti.

Alle 18.30 confronto su: culture giovanili, spazi sociali e antifascimo. Intervengono: laboratorio Crash!, Collettivo Universitario Autonomo e Sigaro (Banda Bassotti), Signor K (rapper), Kento (rapper)
Alle 20.30 (live): “Suoni dalla strada” con Sigaro (acustico), Kento e Signor K.

Giornata conclusiva della due giorni per ricordare Francesco Lorusso, studente di medicina ucciso dai proiettili dei carabinieri in occasione di una manifestazione per contestare Comunione e Liberazione, l’11 marzo 1977
Via Mascarella sarà autogestita dagli studenti e le studentesse che vogliono commemorare un compagno caduto e per portare in strada contenuti, esperienze di lotta e cultura dal basso costruiti liberamente in università, negli spazi sociali e nelle piazze.
Porteranno i loro contenuti: Libreria modo infoshop, Eat the rich, Zapruder-storie in movimento, Cucina Randagia, Agenzia X, Olè-festival indipendente, Palestra popolare stevenson.
Anche Trame collabora con il bookshop.

e da martedì 13 a domenica 18 marzo
all’Arena del Sole in via Indipendenza a Bologna
con orari dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 19.30, domenica ore 16
“Il nome della rosa” di Umberto Eco nella versione teatrale di Stefano Massini (© 2015) con regia e adattamento di Leo Muscato.
Riduzione del 20% per i clienti della Libreria Trame: platea €20; palchi I e II ordine €16; galleria III ordine €9
(su tutti i biglietti acquistati fino a un’ora prima dell’inizio della rappresentazione è dovuto il pagamento del diritto di prevendita)

Lo spettacolo è la prima versione teatrale del capolavoro di Umberto Eco, un omaggio al celebre intellettuale e scrittore firmato da Stefano Massini, tra gli autori teatrali più apprezzati in Italia e all’estero, autore di Lehman Trilogy, ultima regia di Luca Ronconi. Leo Muscato dirige un cast di grandi interpreti, per dare vita sulla scena ai protagonisti del romanzo tradotto in 47 lingue, vincitore del Premio Strega nel 1981, che ha visto una versione cinematografica di successo diretta da Jean-Jacques Annaud nel 1986, protagonista Sean Connery.
Muscato ha trovato nel romanzo di Eco una sfida appassionante: «Dietro ad un racconto avvincente e trascinante, il romanzo di Eco nasconde una storia dagli infiniti livelli di lettura; un incrocio di segni dove ognuno ne nasconde un altro. La struttura stessa del romanzo è di forte matrice teatrale. (…) Se è vero che al centro dell’opera vi è la feroce lotta fra chi si crede in possesso della verità e agisce con tutti i mezzi per difenderla, e chi al contrario concepisce la verità come la libera conquista dell’intelletto umano, è altrettanto vero che non è la fede a essere messa in discussione, ma due modi di viverla differenti. Uno guarda all’esterno, l’altro all’interno; uno è serioso, l’altro fortemente ironico». La scena si apre sul finire del XIV secolo, in un momento culminante della lotta tra Chiesa e Impero; su questo sfondo storico-politico-teologico, si dipana un racconto dal ritmo serrato in cui l’azione principale sembra essere la risoluzione di un giallo.

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