NEWSLETTER dal 4 al 7 giugno

Eccoci frizzanti di proposte, e ci siamo lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 19,30, gli altri giorni dalle 9,30 alle 19,30… Solo scappiamo alle 19 in punto mercoledì 5 per raggiungere il Gallery 16…

Gli incontri sono martedì 4 con No Borders Cup al centro sportivo Pizzoli in via Agucchi, mercoledì 5 al Gallery16 in Nazario Sauro, giovedì 6 al TPO con LIBERA in via Casarini, e venerdì 7 di nuovo al Gallery16

A seguire qualche racconto più specifico

Per ordini e richieste mail o telefono van sempre bene!

Mercoledì 5 giugno alle 19 al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna
Giorgio Brizio presenta il suo libro “Per molti anni da domani” (Bollati Boringhieri)
in dialogo con Lorenzo Tecleme.
Bookshop a cura di Trame.


Oggi è in gioco la natura e il futuro dell’Unione Europea, per chi l’ha sognata e per chi crede che possa essere decisiva nell’affrontare le sfide che abbiamo di fronte. In Europa si gioca una parte importante del futuro del pianeta, un futuro che avrà effetti per molti anni e che inizia domani.
Attraverso la rete internazionale di attivismo giovanile, Giorgio Brizio ha raccolto le voci di ventisette attivisti, in maggioranza molto giovani, uno per ciascun paese dell’Unione Europea. Ognuno di loro ha scritto un intervento che parte da una storia locale e si sviluppa a dimensione europea. Sono ventisette storie che ci parlano con urgenza.


Venerdì 7 giugno alle 18,30 al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna
Mattia Chiarella presenta il suo libro “Blaxploitation” (Weird book) in dialogo con Christian Tarantino e live sul canale YouTube ScambievolMENTE. Bookshop in collaborazione con Trame

Cosa si intende per Blaxplotation? Un termine noto a pochissimi, ma… ispiratore, tra gli altri, del cinema tarantiniano. Un viaggio lungo settant’anni di storia afroamericana attraverso diverse Arti con particolare focus sul quinquennio 1971-1976 in cui questo filone si è sviluppato diventando iconico nel cinema internazionale.Mattia Chiarella in questo saggio ci racconta come è nato e sviluppato il fenomeno e che impatto ha avuto, allora come oggi.

Arriva la nona edizione della No Border Cup, festival dello sport antirazzista e dei diritti che si tiene come ogni anno al Centro Sportivo Pizzoli (Via Agucchi 294).
Dal 3 giugno al 4 luglio, nelle giornate di lunedì, martedì e giovedì, lo sport sarà grande protagonista con i tornei di calcio a 7 maschile (24 squadre) e femminile (6 squadre), calcio a 5 misto (16 squadre), green volley misto 4 vs 4 (16 squadre), basket misto 3 vs 3 (10 squadre) e allenamenti di boxe e roller derby.
Oltre ai tornei, un ricco programma culturale con presentazioni di libri, proiezioni, interviste di personaggi dal mondo dello sport, musica e podcast. Aperture speciali per le proiezioni su maxischermo delle partite della nazionale italiana ad Euro 2024 da vivere sul prato del centro sportivo Mauro Pizzoli.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Martedì 4 giugno
Presentazione “Atlante Illustrato degli sport inusuali” con l’autore Federico Vergari.
Interverranno Tcoukball Bologna, Bone Crushing Hyenas Bologna -Roller Derby e Quidditch Bologna.

Dal Myanmar agli Usa passando per l’Europa, il Brasile, il Giappone e l’Australia. Dalle scope non volanti del Quidditch alle leggerissime palle in legno del Chinlone… per non parlare della lotta coi cuscini, le corse coi cammelli e le estenuanti battaglie – fisiche e mentali – degli scacchi boxe. Oltre agli sport che conosciamo tutti, quelli più praticati e visti… il mondo è pieno di federazioni ufficialmente riconosciute, tutte con migliaia di tesserati pronti a praticare a livello agonistico sport insoliti e strani, anzi inusuali. “Atlante illustrato degli sport inusuali” raccoglie queste discipline e attraverso l’aiuto delle illustrazioni di Loris De Marco mette su carta una vera e propria guida capace di portarci in giro per i quattro angoli del pianeta a scoprirne la storia, le curiosità e le regole.


Infine il 6-7-8 giugno torna RADICI, il festival delle memorie civili e ambientali tra Bologna e Monte Sole, organizzato da Libera.
Tutte le info sulla pagina web radicifestival.it oppure mail a organizzazione@liberabologna.it
Bookshop in collaborazione con Trame

Una tre giorni tra Bologna e il Parco Storico di Monte Sole per riflettere collettivamente su cosa significhi fare memoria oggi. Lo faremo con talk, workshop, trekking, camping, spettacoli e concerti
RADICI è il festival nato per tracciare un filo rosso tra eventi storici e memorie apparentemente distanti, ma profondamente intrecciate e connesse,
Per approfondire e analizzare tematiche storiche e attuali attraverso la lente dei rapporti di potere.
Per consolidare la rete tra le realtà sociali e civili che operano sui temi della memoria.
Per attraversare luoghi simbolo della città e del territorio bolognese che ci raccontano storie, trame, mutamenti e che per la loro naturale bellezza sprigionano energia.


Giovedì 6 giugno alle 17 al festival RADICI al TPO di Bologna in via Casarini 17/5
Paolo Pecere presenta “Il senso della natura” (Sellerio) in dialogo con Biagio Mazzella.

Guardare negli occhi un orango, un polpo, uno squalo balena. mettersi in cammino per capire un deserto, una foresta o una catena montuosa attraversando le tradizioni del pensiero umano. muoversi da New York alle Galápagos, dall’Islanda al Borneo, dal Ruanda al Tibet, per immergersi nella nostra casa, il pianeta che dobbiamo amministrare. Un pianeta di cui bisogna scrivere il futuro: negli ultimi anni è stato riconosciuto l’impatto distruttivo della civiltà umana sulla natura, reso evidente da catastrofi climatiche, estinzioni di intere specie animali, desertificazione e scomparsa di paesaggi. Eppure, questa consapevolezza non produce alcun reale cambiamento nei nostri modi di vivere, nelle soluzioni adottate dalle società industriali per evitare la calamità.
Al tempo stesso, assistiamo al diffondersi di un amore appassionato e di una profonda nostalgia per la natura incontaminata, rifugio dall’assordante disarmonia del mondo, sicuramente un sentimento genuino, ma del tutto inadeguato a proteggere la terra.
Da questa scissione paradossale, consapevole che la sola verità scientifica non sembra sufficiente a scuoterci, inizia il percorso di Paolo Pecere. Studiare e attraversare le città, con il loro apparente isolamento dall’ambiente e la loro dipendenza dalle risorse naturali, spostarsi sulle montagne e sotto gli oceani, esplorando l’origine della nostra coscienza, l’idea di un ordine cosmico, il rapporto tra umano e ciò che ci appare profondamente altro, diverso da noi, gli animali, le piante, l’acqua e la pietra, il paesaggio.
Qual è oggi, allora, il vero senso della natura, quel sentimento che siamo chiamati a ritrovare o immaginare di nuovo? Potrebbe significare «amare chi non è come noi», oppure restare in silenzio e guardare il mondo attraverso occhi che non sono i nostri. O forse smettere di scrutare sempre e ossessivamente noi stessi.
La scoperta di una cura del mondo, una nuova definizione dell’ecologia, quella «scienza magnifica che è diventata triste», hanno bisogno di una visione del futuro che immagini altri modi di percepire la natura, e di un recupero della nostra memoria biologica che ci faccia avvertire l’unione indissolubile, vivente, organica e inorganica di tutto ciò che esiste sulla terra.

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