77: il complotto alla luce del sole

Programma di iniziative del Centro di Documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso e Carlo Giuliani” per il trentennale del movimento del ‘77

Giovedì 19 aprile 2007 presso

Officina dei Media Indipendenti Vag 61
Via Paolo Fabbri 110, Bologna

  • ore 18,30
    proiezione del film
    “Forza Italia” (1978)
    di Roberto Faenza
  • ore 20
    aperitivo/buffet con piatto unico
    “pasta di fagioli con cozze” (antica ricetta popolare ischitana)
  • ore 21
    presentazione del romanzo
    “Il passato davanti a noi”
    (Guanda editore)
    di Bruno Arpaia
    Insieme all’autore saranno presenti Serafino D’Onofrio e Roberto Panzacchi.
    Paola Esposito e Rossella Giordano leggeranno alcuni brani del libro.
  • Il passato davanti a noi

    romanzo di Bruno Arpaia
    Editrice Guanda
    Collana: Narratori della Fenice

Il passato davanti a noi è il racconto corale dei sogni e della vita degli anni ’70 nella città di Napoli, dove un gruppo di ragazzi è alle prese con una realtà difficile.
Forse le passioni di un’epoca non possono davvero essere raccontate a un’altra. Eppure la voce che narra questa storia, una storia di ragazzi e ragazze che crescono negli anni Settanta in un paesino del Sud, ha il timbro forte, spericolato e consapevole, di chi non può più tacere. È una nitida voce corale, quella di Alberto Malinconico, di Angelo Malecore e dei loro amici. Per loro, il punto di svolta è l’11 settembre, quello del 1973, quando il telegiornale trasmette le immagini del golpe in Cile: come si fa a non esserne colpiti? Così, in quella stagione di lotte operaie, di austerità, di battaglie per la legge sul divorzio, tra le prime ragazze e le bravate con gli amici, matura la coscienza politica e la voglia di cambiare. E sono i volantini, i cortei, le interminabili discussioni in sezione, i concerti rock, le manifestazioni a Roma e a Bologna, gli scontri con la polizia, i viaggi in autostop a Londra, il vento del femminismo, la liberazione sessuale. Finché la lotta armata e la repressione dello Stato non chiudono bruscamente il futuro verso il quale quei ragazzi credevano che la Storia li sospingesse. Visti da un paese in provincia di Napoli, quegli anni sono però anche gli anni della camorra, gli anni dei primi omicidi politici della malavita organizzata. Alberto e gli altri li hanno sotto gli occhi, ma a tutta prima non sanno decifrarli: guardano altrove, loro, guardano lontano, ai grandi movimenti della Storia… Così alla sconfitta politica si aggiunge anche il rimorso di non aver capito, di non aver saputo aiutare le vittime di quella violenza.

Bruno Arpaia è nato a Ottaviano (Napoli) nel 1957. Laureato in Scienze politiche e in Storia americana all’Università di Napoli, ha iniziato la sua attività come giornalista al Mattino di Napoli poi a La Repubblica. È inoltre consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana. Da 1989 vive a Milano dove svolge l’attività di giornalista free-lance. Autore di vari saggi, ha scritto finora quattro romanzi: I forestieri (1990), per il quale ha vinto il premio Bagutta Opera Prima, Il futuro in punta di piedi (1994), Tempo perso che gli è valso il Premio Hammett Italia 1997 (finalista al Premio Elsa Morante-Isola di Arturo) e il recente L’angelo della storia che racconta gli ultimi giorni di vita del grande scrittore e filosofo tedesco Walter Benjamin, in fuga dai nazisti.

Maria e i bambini contesi

In collaborazione con l’associazione Amici dei Bambini, venerdì 13 aprile alle ore 17.30 presentiamo il libro
Maria e i bambini contesi. Oltre la vicenda di Cogoleto, uscito nella collana “Amici dei bambini” per Ancora editrice.

Vika, una bambina arrivata in Italia attraverso i viaggi solidaristici e trattenuta dalla famiglia che la ospitava, è rientrata in Bielorussia a fine settembre 2006, dopo un mese di trattative con il suo paese di origine, rapporti diplomatici incrinati, amplificazione mediatica del caso e coscienze divise, non solo in Italia. Con il ritorno di Vika a Minsk, ospite di una famiglia affidataria invece che dell’orfanotrofio dove la piccola aveva denunciato di aver subito violenze, i riflettori sui bambini abbandonati come lei si sono improvvisamente spenti. E oggi, che ne è di Vika?

Se ne parla con esperti, rappresentanti del volontariato per la Bielorussia o del mondo dell’associazionismo, per far emergere i pro e i contro di una storia che non finisce di interrogare le coscienze. Intervengono Giuseppe Salomoni, vice-presidente di Amici dei Bambini, Elisa Santi della sede di Amici dei Bambini di Bologna, Gabriella Somenzi, avvocato, Ufficio diritti dei minori di Amici dei Bambini e Stefania Castelli psicologa esperta di infanzia abbandonata.

Il libro – “Maria e i bambini contesi. Oltre la vicenda di Cogoleto”, con la prefazione dell’editorialista di Repubblica Francesco Merlo, rilegge la realtà di Vika e dei 30mila minori – molti dei quali in stato di abbandono – che ogni anno arrivano in Italia attraverso questi viaggi, per andare “oltre la vicenda di Cogoleto”, in vista delle prossime vacanze estive. Secondo Amici dei Bambini, che è stata giudicata dal Tribunale di Genova associazione legittimata ad agire nell’interesse dei bambini abbandonati, la vicenda di Vika rappresenta solo la punta di un iceberg che nel mondo coinvolge nel mondo milioni di bambini contesi in nome di leggi, burocrazie, opportunismi. Per i bambini abbandonati non serve una vacanza ma una famiglia: per questo ha richiesto al Comitato per i minori stranieri che le Linee Guida dei viaggi solidaristici, emesse nel 2005, non includano anche i bambini abbandonati, per i quali occorre pensare invece all’iter adottivo.

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Uno straccio di laicità

Uno straccio di laicità:

Siamo tutti divorziati (e aspettiamo la comunione), siamo tutti conviventi, siamo tutti gay, siamo tutti credenti e tutti laici. Ma vogliamo che lo stato sia laico. Contro lo scontro di civiltà. Contro la campagna vaticana martellante, pesante e volgare, giorno dopo giorno che iddio mette in terra. A questa volontà scientifica di provocazione, laici e credenti (uniti nella lotta) rispondono in maniera pacifica, brillante, simpatica, e non violenta.

Contattateci allo:

051 6428990
oppure
angolob@radiocittadelcapo.it

E’ già passato un week-end e sia a Bologna che a Firenze la campagna “Uno straccio di laicità” si sta rivelando un successo.
Un’iniziativa tanto semplice quanto importante: mettere uno straccetto rosa porpora alle nostre borse, alle auto, agli scooter, alle finestre, uno straccetto per dichiarare pubblicamente la nostra voglia di laicità e la nostra contrarietà alle pesanti e quotidiane ingerenze del Vaticano nella vita politica italiana.
Città del Capo – Radio metropolitana ha aderito dopo che l’idea è stata lanciata quasi per gioco dai microfoni di Controradio di Firenze.
Presso la nosta sede e in quella del Cassero è ancora possibile passare a ritirare i simpatici straccetti. Ma da oggi l’obbiettivo è un altro: creare una rete di negozi, associazioni e realtà cittadine che aderiscano e pubblicizzino l’iniziativa distribuendo straccetti.
Chi ritiene che sia giusto dire “basta, fermiamoli, stanno veramente esagerando” deve essere un po’ rosa come noi, e quindi farsi vivo.

Aderisci ADESSO!

Vedi chi ha già aderito

organizzazioni e associazioni che sostengono la nostra campagna…

cassero
libreria trame
sesto senso
disco d’oro
spettinato.net
betty&books
scuola e costituzione
sexyshock
letteralmente di sinistra
– associazione culturale sagapò
– bottega della canapa
www.radicalsocialismo.it
– Associazione LHUB
gustonudo
– ALJ – Associazione Aiutiamo la Jugoslavia – Bologna
formicablu

(Via Radio Città del Capo.)

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