NEWSLETTER BISESTILE

Abbiamo davanti una settimana ricca come sempre di proposte, qui in libreria o in giro per la città!

Inoltre la nostra libreria, assieme ad altre 183 librerie in tutta Italia, partecipa al campionato del lettori indipendenti, #IBC16
https://www.facebook.com/italianbookchallenge/?fref=ts

Si tratta di leggere 50 libri entro fine anno acquistandoli presso le librerie che hanno aderito il progetto, è un gioco, può diventare un’avventura.
Se volete partecipare al campionato richiedeteci una copia della scheda con l’elenco delle librerie e 50 proposte di letture possibili.
Prima tappa a Letti Di Notte, progetto coordinato da Marcos Y Marcos il 18 giugno.
Finale nazionale il 3 dicembre.

Prima il sunto.
Poi lo specifico dei vari incontri.
Vi aspettiamo.

Trame.

Lunedì 29 febbraio alle 17,30
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
presentazione del libro di Alessandro Leogrande “La frontiera” (Feltrinelli).
Ne discutono con l’autore, Gli asini rivista di educazione e intervento sociale, l’Associazione Aprimondo scuola di italiano per migranti, Barbara Pinelli antropologa delle migrazioni, università di Milano Bicocca, Siid Negash Coordinamento Eritrea Democratica.
La nostra libreria cura il bookshop.

Martedì 1 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’antologia “Il gusto di farlo. Raccontarsi senza veli” (Ananke lab).
Presenti due delle autrici, Graziella Pagani e Maria Paoloni.
Coordina l’incontro Patrizia Raggi.

Giovedì 3 marzo alle 18
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe
ingresso via San Gervasio 3/A a Bologna
presentazione aperitivo del libro di Maria Cristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Simona Mammano, lettrice e scrittrice.
Musiche a cura di Lucio Corenzi.
La nostra libreria cura il bookshop.

Sabato 5 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Silvia Gentilini “Parola alla Polizia. La comunicazione efficace nella Polizia di Stato.” (Historica editrice).
L’autrice ne parlerà con Stefano Andrini.

Lunedì 29 febbraio alle 17,30
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
presentazione del libro di Alessandro Leogrande “La frontiera” (Feltrinelli).

Ne discutono con l’autore, Gli asini rivista di educazione e intervento sociale, l’Associazione Aprimondo scuola di italiano per migranti, Barbara Pinelli antropologa delle migrazioni, università di Milano Bicocca, Siid Negash Coordinamento Eritrea Democratica.

Un pezzo di mondo sta scappando. Scappa da conflitti, dittature, miseria e guerre civili devastanti.
Un altro pezzo di mondo sta reagendo scompostamente alla fuga degli uomini e delle donne che cercano riparo all’interno dei suoi confini.
Quanti sono? Perché fuggono? Da quali paesi? Quali sono le nuove rotte? Perché si imbarcano pur conoscendo i rischi del viaggio? Che peso hanno sui nostri sistemi di welfare? Cosa succede loro quando riescono ad attraversare la frontiera?
Per tentare qualche risposta al problema che sta mandando in frantumi l’Europa, per decidere cosa fare, qui e ora, sia in termini di politiche migratorie sia in termini di pratiche di accoglienza non si può prescindere dalla ricostruzione di un quadro attendibile delle situazioni e delle condizioni da cui questo pezzo di mondo sta scappando.
È questo che tenta di fare, attraverso una raccolta di storie di naufragi e di approdi, il romanzo-inchiesta “La frontiera” (Feltrinelli 2015).

L’iniziativa è presentata da Gli Asini, Bologna al bivio, Associazione Aprimondo, Biblioteca Amilcar Cabral.

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Martedì 1 marzo alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’antologia “Il gusto di farlo. Raccontarsi senza veli” (Ananke lab) con le due autrici Graziella Pagani e Maria Paoloni.
Coordina l’incontro Patrizia Raggi

Il libro è la raccolta di 12 storie di donne che raccontano il loro modo personale di vivere il piacere.
Seconda edizione del concorso letterario “Il colore delle donne” indetto dalla editrice torinese Ananke lab, che nel 2014 ha così dato il via ad una collana dedicata alle tematiche di genere, “DIVERSAmente”.
Partner di Ananke Lab:
La valigia rossa www.lavaligiarossa.eu
Lettori d’assalto www.lettoridassalto.wix.com
Coolturalbag http://www.coolturalbag.com/coolturalshopper-1/
Il Sillabo http://www.ilsillabo.it/home-ita.html

Entrambi i volumi sono usciti, non casualmente, il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, perché anche l’imposizione di modelli e ruoli prestabiliti è una chiara forma di violenza che le donne subiscono quotidianamente.
Mentre la prima raccolta chiedeva alle/ai partecipanti di rispondere all’interrogativo “quanto c’è di vero nelle affermazioni che riguardano le donne?”, il secondo, quello che appunto verrà presentato, chiede: ”Davvero il colore della passione è soltanto il rosso?”. E più chiaramente ancora:” Tu (o la protagonista del racconto) di che colore lo fai?”.
La tavolozza è molto ricca.
“Rosso fuoco, di passione, disibinizione e libertà. Rosso tenue, quasi rosa, di chi ama la tenerezza sopra ogni cosa o anche, forse, di quei tabù vecchi come il mondo. Rosso che tende quasi al nero, di chi non osa raccontarlo, o al contrario lo dice sfrontatamente, che il dominio può essere anche un gioco. – dice l’editore. – Vogliamo un racconto che parli della singolare interazione che esiste tra il corpo e la mente, dei mille modi di vivere l’eros, del piacere di darsi piacere e di farselo dare, della gioia delle scoperte e delle difficoltà di crescere e diventare donne consapevoli e padrone dei propri desideri”.
Questa è la consegna, il tutto raccontato con ironia e irriverenza per esprimere il “gusto di farlo”, secondo una sola parola d’ordine: la libertà, quella di sentirsi, di conoscersi, di piacersi, di dipingere il proprio ritratto al di là del tabù sulla sessualità.

Graziella Pagani è nata nel 1961 nei dintorni campagnoli di Bologna e abita in città, a due passi dalla Certosa.
Laureata in Filosofia ad indirizzo estetico s’interessa da sempre alla scrittura. E’ grafologa, ha scritto saggi ed articoli scientifico-creativi e ha partecipato a numerose conferenze e convegni. Ha pubblicato nel 2004 “Picasso, Miró, Kandinskij dall’arte alla grafologia” (Ed. Hermatena).
Amante a tutto tondo della scrittura, le parole scritte, parlate, inventate e ascoltate rappresentano il suo interesse principale nonché le sue attività sia ludiche che più serie. Conduce gruppi di scrittura creativa e ha pubblicato alcuni racconti e poesie.
Negli ultimi anni ha partecipato a “Bologna a modo nostro”, antologia a cura di Maria Beatrice Masella e Alba Piolanti, e a “Racconti Bolognesi” (Historica) antologia a cura di Stefano Andrini.

Maria Paoloni, nata a Teramo nel 1944, è approdata a Bologna appena le è stato possibile e ci vive da 54 anni.
Laureata in pedagogia con l’abilitazione in scienze umane, storia ed italiano, ha insegnato da precaria per 15 anni in istituti diversi fino a che è diventata di ruolo in un istituto superiore comunale a Bologna dove ha insegnato psicologia a ragazze dai 16 ai 18 anni, quando arrivavano in regola alla maturità. Il lavoro della sua vita, amatissimo. Le sue alunne presenze costanti nella sua vita e nelle sue emozioni, anche dopo il diploma.
Da quando ha imparato a scrivere ha capito che quella sarebbe stata la sua passione.
Lo ha sempre fatto per sé, fino alla partecipazione ad alcuni concorsi, e ha pubblicato con “Scriviconloscrittore” nel 2011 e 2012.
Sempre nel 2012 con lo stesso editore ha partecipato con alcuni testi di “Bologna a modo nostro”. E ha pubblicato in “Racconti bolognesi” (Historica).

Patrizia Raggi, conoscitrice e amante dell’arte della scrittura. Partecipa da parecchio tempo a laboratori di scrittura e ne gestisce personalmente uno da molti anni. Presta la sua voce a letture di testi narrativi e poetici di amiche scrittrici.

Giovedì 3 marzo alle 18
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe
ingresso via San Gervasio 3/A a Bologna
presentazione aperitivo del libro di Maria Cristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Simona Mammano, lettrice e scrittrice.
Musiche a cura di Lucio Corenzi.
La nostra libreria cura il bookshop.

“Una sera mi sono ritrovata con un bicchiere di vino in mano. Ricordo benissimo cosa ho pensato: voglio tornare in Sicilia e raccontare l’eccellenza. Ho iniziato a guardare il vino così come si guarda il mare: aspettando che qualcosa tornasse da me. Così è tornata la mia infanzia, la canistredda di mio padre Gianni, le parole di NonnoNino sulla Sicilia e sul grappolo, la bellezza dei vigneti a Menfi, l’amore che si era depositato in fondo così come avviene dentro ad una botte. Nasce Campanella ed è un avvocato che lotta in Sicilia, lotta per la bellezza e la verità”.

Sicilia. Sciacca e vigneti tra Menfi e il Belice. Ina e Campanella sono giovani e innamorati. Ina appartiene alla famiglia Pensabene, la famiglia mafiosa che controlla l’economia e il territorio. Campanella è un giovane avvocato, ha un cugino di nome Franco che parla con la vigna ed è matto. È il 1984 quando ha inizio il processo Campanella, chiamato così perché il giovane avvocato viene trascinato in tribunale dalla famiglia Minchialuzzo, che rivendica un matrimonio e il danno di un lotto di vigne bruciate. Durante il processo, Ina scompare e il suo corpo viene ritrovato in mare. Il processo dura trent’anni e si ripete come la vendemmia. Le storie s’intrecciano come le viti, si piegano e si accasciano l’una sull’altra. Le cinque fasi del vino diventano le fasi della vita di quest’uomo che rimane solo contro tutti e senza Ina; rimane con la promessa di un fiore dentro alla bocca, una campanella, che getta ogni sera in mare per lei.

Il romanzo si svolge interamente in Sicilia, nel vigneto più grande d’Europa, ed è una grande riflessione ambientale e territoriale. Si concentra sul mercato del vino e delle sue peculiarità all’interno del territorio siciliano. Parlare del vino siciliano significa parlare della Sicilia guardando alle eccellenze ma anche al concetto di comunità: le grandi cantine siciliane sono comunità che vivono di comunione tutto l’anno; non esiste il singolo come non esiste la bottiglia di vino, esiste la collettività, esiste il vigneto. Campanella vuole essere una progettualità narrativa: incontrare i lavoratori del vino e cercare altre storie per narrare un mondo fatto da comunità e ritualità. Questo è il motivo di questo spazio che io chiamo “storie” perché non esiste solo il chicco d’uva ma esiste il grappolo.

Maria Cristina Sarò (Messina, 1983) è autrice e regista teatrale. Ha pubblicato “Maria Paiato. Un teatro del personaggio” (Titivillus edizioni, 2011), il racconto “Salvo e Sara. Palermo 92” (Caracò, 2014), il racconto “Accussì-Giampilieri”, sull’alluvione messinese del primo ottobre 2009 (antologia “La giusta parte”, Caracò Editore, 2011) e il monologo “Donna dell’Italia, racconto-inchiesta di donne e operaie” (nel volume “Fiori dal cemento”, Caracò-Fillea/Cgil, 2013). “Campanella” è il suo primo romanzo.

Lucio Corenzi è nato a Bologna nel 1985, ha intrapreso lo studio del contrabbasso classico al conservatorio G.B. Martini sotto la guida di Alberto Farolfi diplomandosi nel 2009.
Si è specializzato con Alberto Bocini, Alois Posh e Klaus Stoll. Collabora con le principali orchestre e teatri Italiani ed è stato membro stabile dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado. Nell’ambito della musica sperimentale e improvvisata si è esibito in vari festival internazionali.

Sabato 5 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Silvia Gentilini “Parola alla Polizia. La comunicazione efficace nella Polizia di Stato.” (Historica editrice).
L’autrice ne parlerà con Stefano Andrini.

La comunicazione corretta ed efficace è importante per tutti, ma deve esserlo in particolar modo per le Forze dell’Ordine il cui enorme lavoro spesso è vanificato o peggio ancora strumentalizzato proprio perché non è ben comunicato all’esterno.
Questo libro, frutto di un percorso professionale diretto dell’autrice, si prefigge di trovare la strada per comunicare al meglio l’attività quotidiana degli uomini e delle donne in divisa cercando di non tralasciare nessun aspetto, compreso quello della comunicazione “interna”.
Il lavoro trova il suo punto centrale nella parte più “operativa”, con la trattazione di alcuni casi pratici nei quali la comunicazione ha avuto un ruolo fondamentale.
Con il contributo di due grandi esperti di comunicazione: il giornalista Riccardo Iacona e il Dirigente Generale della Polizia di Stato Roberto Sgalla.
E un’appendice sulle serie televisive, da Montalbano a Don Matteo.

Silvia Gentilini è nata a Bologna nel 1969. Laureata in Giurisprudenza e Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, è Funzionario della Polizia di Stato e Criminologo Forense.
Ha lavorato a Bologna, Milano-Malpensa, Forlì e Cesena, dove vive dal 2006.
Dal 2012 dirige il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Faenza.

Stefano Andrini, romagnolo di nascita e bolognese d’adozione, dopo l’esordio come dj in una delle prime radio libere, come organizzatore di eventi e come commesso in una libreria universitaria, ha virato, in maniera imprevedibile, verso il giornalismo a cui pensava fin da piccolo. Diventato professionista, per vent’anni è stato corrispondente di Avvenire e Radio Vaticana e coordinatore dell’inserto domenicale Bologna Sette. Poi il passaggio alla Voce di Romagna dove è stato direttore per un anno e mezzo. Attualmente si è scoperto scrittore, nel settembre 2014 è uscito il suo primo romanzo “Te Reo (Sensoinverso edizioni).

NEWSLETTER DI FINE FEBBRAIO a Trame e altrove

Una ruzzolata di incontri.
Qui in libreria con due autrici, Raffaella Costi e Francesca Fiorletta, e in giro per Bologna collaborando con il circolo ARCI Brecht, il TPO e la gloriosa Biblioteca Sala Borsa…

Prima il sunto, poi i racconti.

Vi aspettiamo.

Trame.

Martedì 23 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Raffaella Costi “Diciassette racconti notturni” (Hemingway edizioni).
L’autrice ne parlerà con Bruno Di Bernardo, editore.

Martedì 23 febbraio a partire dalle 20
alla sala Candilejas in via Bentini 20 a Bologna
incontro con Maurizio Maggiani che parlerà del suo ultimo lavoro “Il romanzo della nazione” (Feltrinelli).
Alle 20 buffet di autofinanziamento e alle 21 incontro con l’autore.

Mercoledì 24 febbraio alle 18,30
presso il TPO in via Casarini 17/5 a Bologna
presentazione del libro di Giuseppe Campesi “Polizia della frontiera. Frontex e la produzione dello spazio europeo” (Derive Approdi 2016).
Sarà presente l’autore che ne parlerà con Neva Cocchi dello Sportello Migranti Ya Basta e con Maurillio Pirone del TPO.

Venerdì 26 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Fiorletta “More uxorio” (ZONA Contemporanea 2015 con una nota di Alessandra Sarchi).
L’autrice ne parlerà con Matteo Marchesini e Alessandra Sarchi.

Sabato 27 febbraio alle 17
in Auditorium Enzo Biagi presso la Biblioteca Sala Borsa in piazza del Nettuno a Bologna
Dal giallo al noir, incontro con Roberto Carboni.
L’autore, Nettuno d’oro 2015, parlerà con Francesco Vitali, avvocato penalista, delle principali differenze che caratterizzano questi due generi tanto amati dai lettori. Letture a cura dell’attore Alessandro Pilloni.

Martedì 23 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Raffaella Costi “Diciassette racconti notturni” (Hemingway edizioni).
L’autrice ne parlerà con Bruno Di Bernardo, editore.

Una facilità di scrittura sorprendente, che incolla il lettore a ciascuna storia dalla prima all’ultima riga.
Diciassette racconti, diciassette istantanee di mondi tra loro spesso lontani, ma tutti a noi vicini, accomunati da una capacità naturale di ambientare situazioni e di fotografare nitidamente personaggi e storie, con uno stile diretto e essenziale.
Perché come diceva J. P. Sartre, “scrive chi conosce le storie più belle”.
Ma poi occorre anche un altro dono: saperle raccontare.

Raffaella Costi è nata a Bologna, dove vive e lavora.
Femminista, relativista, ambientalista, antimperialista, aspirante golfista e surfista.
Gioca a carte e bluffa, quando ci riesce. Complessivamente, ha un gran brutto carattere.

Martedì 23 febbraio a partire dalle 20
alla sala Candilejas in via Bentini 20 a Bologna
incontro con Maurizio Maggiani che parlerà del suo ultimo lavoro “Il romanzo della nazione” (Feltrinelli).
Alle 20 buffet di autofinanziamento e alle 21 incontro con l’autore.

Come facessero non lo so,
ma era tutta gente che sognava
mentre lavorava, e quello che avrebbero fatto
con il loro lavoro era la loro utopia
La storia è fatta dalle persone comuni,
raccontarla è un atto di giustizia sociale (M. Maggiani)

Vincitore del Premio Elsa Morante 2015

C’era una volta il popolo. C’era una volta il sogno di costruire – attraverso il popolo – una nazione. C’erano le storie che facevano degli uomini, delle donne, delle famiglie, la premessa dell’essere popolo e poi nazione.

Maggiani rifà la storia della sua famiglia quando la sua famiglia comincia a morire. La madre, il padre, i legami di sangue, i legami di idee, la città, la memoria di quel venir meno “ad ogni usata amante compagnia” di persone che hanno lavorato per spingere avanti destini comuni, avventure comuni, speranze in comune. Maggiani ci dice cos’è il romanzo di una nazione quando quel romanzo tramonta. Quando quella possibilità non si dà più. La chiusura di un mondo ne apre un altro di cui si sa ancora e soltanto che è il “sogno di una cosa”. Che cosa si racconta, di fatto? Si racconta di una madre e di un padre che si spengono portando, prima nella smemoratezza e poi nella morte, un mondo di certezze molto concrete: la cura dell’orto, delle cose, della casa, dei rapporti parentali. Il figlio-narratore rammenta la fatica giusta (e ingiusta) di procurarsi il pane e di stare appresso a sogni accesi poco più in là, nella lotta politica, negli scioperi, nella piana assolata quando arriva la notizia della morte di Togliatti. Si racconta, con un ginnico balzo indietro narrativo, della costruzione del porto di La Spezia, il porto che, nella lungimiranza di Cavour, avrebbe dovuto essere il più attivo del Mediterraneo. Si racconta di altri fondatori di nazioni: di ebrei e di palestinesi.
Si racconta di come si diventa grandi e di come si fondano speranze quando le speranze sono finite.

Circolo ARCI Brecht tel 051 705314 brecht@arcibologna.it

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Mercoledì 24 febbraio alle 18,30
presso il TPO in via Casarini 17/5 a Bologna
presentazione del libro di Giuseppe Campesi “Polizia della frontiera. Frontex e la produzione dello spazio europeo” (Derive Approdi 2016).
Sarà presente l’autore che ne parlerà con Neva Cocchi dello Sportello Migranti Ya Basta e con Maurillio Pirone del TPO.

L’agenzia europea Frontex nasce nel 2005, con il compito di coordinare l’attività di controllo delle frontiere comuni delle diverse forze di sicurezza nazionali. Laboratorio per le politiche di controllo della mobilità umana nell’Europa contemporanea, a dieci anni di distanza Frontex è ancora uno dei principali strumenti a cui si affida l’Europa in crisi di fronte agli effetti delle guerre nella gestione dell’aumento delle persone in fuga da un mondo stravolto da conflitti, crisi economiche, ambientali e di democrazia.

L’incontro è preludio alla giornata del Primo Marzo: la nostra dignità contro I vostri muri.
In Piazza del Nettuno alle 18 martedì 1° marzo.

Giuseppe Campesi è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro», dove insegna Sociologia del diritto e Sociologia dei fenomeni politici. Tra le sue pubblicazioni, “Genealogia della pubblica sicurezza. Teoria e storia del moderno dispositivo poliziesco” (2009); Soggetto, disciplina, governo. Michel Foucault e le tecnologie politiche moderne (2011), La detenzione amministrativa degli stranieri. Storia, diritto, politica (2013).

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Venerdì 26 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Fiorletta “More uxorio” (ZONA Contemporanea 2015 con una nota di Alessandra Sarchi).
L’autrice ne parlerà con Matteo Marchesini e Alessandra Sarchi.

Ci sono testi che sembrano fatti appositamente per creare disordine, per far saltare le categorie, per violare i confini tra un genere e l’altro. Cos’è infatti “More uxorio”? È difficile definirlo, perché, pur intraprendendo chiaramente la via della prosa, non rinuncia a nessuno degli utensili della poesia o dell’enunciazione drammatica. E la sua forza sta proprio in questo. [Massimiliano Manganelli]

Nadja è una giovane promessa sposa, con un carico di aspettative – ora prosaiche, ora più liriche e sognanti – al passaggio dal fidanzamento al matrimonio. Nadja è presenza fisica ma anche frastagliarsi della coscienza, coacervo di idee, paura, certezze, un calco di quello che la sua amica, un io narrante non meno sfuggente, proietta di sé sulla soglia della maturità, come rito di passaggio (temuto, scartato, ma infine ineluso) verso la maturità: il matrimonio. Le due donne parlano sedute in cucina. Tutto un immaginario femminile che si radica nell’infanzia e s’alimenta delle bruciature del crescere viene dispiegato in una forma narrativa che ha gli scatti della poesia, la sua diversione linguistica e sintattica, il suo procedere analogico, talvolta ipnotico e straniante.

Francesca Fiorletta, 1985, vive a Roma, è redattrice di Nazione Indiana, ufficio stampa e social media manager per la Neo Edizioni, e free lance. Suoi testi sono apparsi su varie riviste e blog culturali. Quest’anno ha pubblicato “Repertorio dei matti della città di Roma”, un volume collettivo a cura di Paolo Nori per Marcos y Marcos e il suo primo romanzo, “More Uxorio”, per Zona Contemporanea.

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Poeta, narratore e saggista, oltre ad alcuni libri per ragazzi ha pubblicato le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), i ritratti letterari di “Soli e civili” (Edizioni dell’Asino 2012), e il romanzo “Atti mancati” (Voland 2013), entrato nella dozzina del premio Strega.
Suo ultimo libro l’antologia “Cronaca senza storia. Poesie 1999-2015” (Pendragon).
Collabora con Radio Radicale, “Il Foglio” e il “Sole-24 ore”.

Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971, e vive a Bologna. Ha pubblicato “Segni sottili e clandestini” (Diabasis 2008). Per Einaudi Stile Libero è uscito nel 2012 il romanzo “Violazione”, vincitore del premio Paolo Volponi opera prima, e nel 2014 “L’amore normale”.

Sabato 27 febbraio alle 17
in Auditorium Enzo Biagi presso la Biblioteca Sala Borsa in piazza del Nettuno a Bologna
Dal giallo al noir, incontro con Roberto Carboni.
L’autore, Nettuno d’oro 2015, parlerà con Francesco Vitali, avvocato penalista, delle principali differenze che caratterizzano questi due generi tanto amati dai lettori. Letture a cura dell’attore Alessandro Pilloni.

Attraverso il racconto e la lettura dello stile narrativo e l’opera di autori come Dashiell Hammet, Cornell Woolrich e Raymond Chandler, un incontro sulla nascita del giallo e sulla sua svolta verso il noir, ma anche un percorso tra le caratteristiche delle principali scuole storiche italiane del noir, come il Gruppo 13 bolognese, La scuola dei duri milanese e il Neo-noir romano, e le tecniche della scrittura di tensione. La società utopistica del giallo e la società malata del noir, la cristallizzazione del giallo con i suoi personaggi che tendono a rimanere sempre uguali a sé stessi e la ‘mutazione’ che è propria del genere noir, la moralità del giallo e l’amoralità del noir.

Roberto Carboni, ex tassista, autore bolognese, che dalla sua esperienza sulla strada ha deciso di filtrare nei suoi romanzi le realtà crude, le vite urbane, notturne e inquiete che popolano i vicoletti pietrosi del centro storico bolognese. Perché ci sono tante Bologna e molte le conoscono tutti, altre invece rimangono nascoste tra le ombre dei portici o mormorate sul sedile posteriore di un taxi, ma meritano comunque di essere raccontate.

Roberto Carboni ha partecipato al progetto Bologna scrive, Ehi, sono qui è l’inedito che ha donato a Biblioteca Salaborsa.

NEWSLETTER DAL 16 AL 20 FEBBRAIO

Ecco i prossimi tre incontri in libreria.
Un’antologia poetica, il libro dell’antropologo argentino Andrès Ruggeri di passaggio in Italia, e l’eccentrico romanzo di Elvira Seminara in trasferta dal Sud.

Vi aspettiamo.

A Trame.

Martedì 16 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Miria Baccolini “Lacerti” (Guaraldilab).
L’autrice ne parlerà con Costanza Savini, narratrice e critica.

Mercoledì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Andrès Ruggeri “Le fabbriche recuperate” (Alegre).
L’autore ne parlerà con Marco Semenzin.

Sabato 20 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Elvira Seminara “Atlante degli abiti smessi” (Einaudi).
L’autrice ne parlerà con Carla Falchieri.

Martedì 16 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Miria Baccolini “Lacerti” (Guaraldilab).
L’autrice ne parlerà con Costanza Savini, narratrice e critica.

“Lacerti… Pagine poetiche ispirate, vissute nell’attimo emotivo di suoni evocativi, lontani, che si rincorrono e si perdono in un vano risveglio di attese. Versi elegiaci di rimpianti e di pianti sommessi, di un’amore assente ma sempre presente, di presenze che mancano e che sempre ti accarezzano; invitanti, discrete, che ti attendono là dove il tempo diviene silente: esala inquieta un’ansia di vita, che s’aggira solitaria, senza posa, nelle balze fiorite della memoria, nelle rugiade prosciugate di un dolore prossimo antico” Romano Quaretti

Miria Baccolini è nata in provincia di Modena nel 1965.
Laureata in lettere, operatrice in campo artistico e letterario.
Prima di “Lacerti” ha pubblicato “Miriadi” (Modena, 1993).

Mercoledì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Andrès Ruggeri “Le fabbriche recuperate” (Alegre).
L’autore ne parlerà con Marco Semenzin.

Le “fabbriche recuperate”, abbandonate dagli imprenditori e poi occupate e rimesse in moto direttamente dai lavoratori, sono una delle esperienze più interessanti dell’Argentina uscita dalla grande crisi del 2001. Da allora più di 300 imprese fallite sono tornate in funzione, salvando oltre 15.000 posti di lavoro e dando vita ad un processo di autogestione inedito che continua e che, sull’onda della crisi globale degli ultimi anni, è divenuto esempio di resistenza anche in Europa. In Italia troviamo la RiMaflow a Milano e le Officine zero a Roma, ma si contano esperienze anche in Francia, Grecia e in altri paesi del vecchio continente.
Andrés Ruggeri, grazie ad un lavoro di ricerca di oltre dieci anni, indaga questa realtà senza idealizzarla, ma provando a comprenderne la complessità, i sacrifici, le difficoltà e le sconfitte nella costruzione di unità economiche che non solo devono fornire lavoro e sostentamento per coloro che le portano avanti, ma anche contribuire a creare forme di gestione collettiva, democratica e, soprattutto, senza sfruttamento.
L’autore approfondisce così l’ipotesi dell’autogestione, sequestrata nel Novecento dalle burocrazie e dagli errori di un movimento comunista internazionale dominato dallo stalinismo e da tendenze socialdemocratiche, e che oggi può offrire un terreno prezioso per impostare un nuovo inizio per le sinistre in crisi.

Andrès Ruggeri è antropologo sociale presso l’Università di Buenos Aires (Uba) e presso l’Università Arturo Aureche, coordina il “Centro de Documentaciòn de Empresas Recuperadas” all’interno del programma Facultad Abierta della Facoltà di Lettere e Filosofia della Uba. E’ anche il promotore degli incontri internazionali “L’economia dei lavoratori”.

Marco Semenzin è dottore di ricerca in Scienze Sociali e autore di ricerche sul fenomeno delle imprese recuperate in Argentina e in Italia.

Sabato 20 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Elvira Seminara “Atlante degli abiti smessi” (Einaudi).
L’autrice ne parlerà con Carla Falchieri.

Eleonora è una donna eccentrica con un modo tutto suo di guardare il mondo. Ma è anche una donna impetuosa. E ora che l’ex marito è scomparso, il rapporto con la figlia Corinne si è strappato, «come un lenzuolo che ha subito troppi lavaggi, vestito troppi letti». È anche per questo che Eleonora lascia Firenze e si rifugia a Parigi, in cerca di solitudine e di chiarezza, perché certe fughe «non si organizzano, si subiscono e al massimo cerchi di perfezionarle ».
Da lí, osserva il parco sotto casa e le abitudini bizzarre degli inquilini del suo palazzo – un «ottimo esercizio di equa e diffusa compassione» – e tesse nuove trame. Ma soprattutto scrive a Corinne, per ricucire il loro rapporto.
Un giorno dopo l’altro compila un campionario sfavillante degli abiti lasciati nella casa di Firenze.
Una sorta di vademecum per orientarsi fra il silenzio ostinato degli armadi e il frastuono dell’umanità.
Il catalogo animato di Eleonora diventa cosí un modo di trasmettere l’esperienza del tutto singolare, «fuori dalle ante».
Un vortice di parole febbrili, inventive, con una forza espressiva inesausta, che ci trascina senza sosta, lasciandoci alla fine la sensazione di avere vissuto una storia che ci riguarda molto da vicino.

«Vestiti elfi. Che non trovi in nessun posto quando li cerchi. Ma poi rispuntano beffardi come niente fosse, in bella vista, proprio là, esattamente dove prima non c’erano. Inutile spostare grucce e rovistare, in questi casi, meglio non accanirsi, tanto ritornano. Tu devi far finta di nulla. Tieni gli occhi chiusi, se senti un fruscio mentre dormi. Devi stare al gioco se vuoi la pace nel tuo armadio».
«Vestiti che vogliono brillare, come le bombe».
«Vestiti che hai paura a rimettere, perché quel giorno sei stata cosí felice».
«Le vite non vogliono essere risparmiate. Ogni cosa, ogni corpo, non chiede che questo, sgualcirsi, logorarsi, cadere e ferirsi, sporcarsi e cicatrizzare, urtare, sanguinare, ricucire».

Atlante degli abiti smessi è anche una mostra, instabile e mutante, generata dal romanzo.
Le istallazioni, realizzate con scarti urbani, esistenziali e domestici, sono mappe narrative, micro giacimenti che testimoniano i passaggi alterni (e reversibili) tra parole e cose.
La mostra, ancora in corso a Paternò nella Galleria comunale di arte moderna (GAM), si intitola “ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI. TRASFORMAZIONI DI UN ROMANZO. Referti e reperti di altre nature”.

Elvira Seminara, scrittrice e pop artist, vive tra Catania e Roma. Giornalista professionista dal 1991, è stata redattrice di cronaca nel quotidiano La Sicilia sino al 2012 e ha insegnato Storia del giornalismo nella facoltà di Lettere di Catania.
Tra i romanzi, nel 2008 “L’indecenza” (Mondadori, oggi in ebook con Libreria degli scrittori) e nel 2011 “Scusate la polvere” (Nottetempo), che ha vinto il premio festival internazionale del cinema di Torino come soggetto da film. Entrambi sono stati messi in scena dal Teatro Stabile di Catania, stagioni del 2013 e del 2014.
Nel 2013 è uscita “La penultima fine del mondo” (Nottetempo).
Suoi racconti sono apparsi in diverse antologie Mondadori, e suoi testi sono tradotti in diversi paesi, Olanda, Polonia, Brasile, Bulgaria.
“Atlante degli abiti smessi” uscirà fra breve tradotto in Spagna dalla casa editrice Lumen, nella prestigiosa collana che ospita Dorothy Parker, Jeannette Winterson, Margareth Atwood e, come italiana, Elena Ferrante.

Carla Falchieri nasce a vive a Bologna, città che ama sinceramente, ha insegnato in scuole elementari di vari Comuni di Provincia. Impegnata da sempre nel volontariato sociale e cattolico ora si dedica soprattutto alla famiglia e alla nipotina.

NEWSLETTER di inizio febbraio

Tante autrici che si esprimono in un assortimento di generi letterari, dal giallo alla fantascienza, dal romanzo psicologico alla narrativa per ragazzi.
E una riflessione sul noir che diventa fumetto.
Prima il sunto poi le storie.

Vi aspettiamo, qui e altrove, dal 5 al 13 febbraio.

Quelle di Trame.

Venerdì 5 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Selina De Vivo “Anna e Lui” (Maglio editore).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Stanzani, della casa editrice, e con Fabrizia Poluzzi, scrittrice e insegnante a corsi di scrittura creativa.

Martedì 9 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Katia Brentani “Chi ha ucciso Biancaneve?” (Damster Edizioni).
L’autrice ne parlerà con la sua “complice” abituale, la scrittrice Lorena Lusetti.

Mercoledì 10 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Capelli “Il cacciatore d’aria” (Raffaello).
L’autrice ne parlerà con Erika Zini.

Giovedì 11 febbraio alle 18
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
presentazione aperitivo del libro di Carmen Pellegrino “Cade la terra” (Giunti).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Morozzi, scrittore, e con Chiara Belliti, editor.

Sempre giovedì 11 febbraio alle 18
presso il Cubo Unipol in Piazza Vieira de Mello 3/5 a Bologna
per i Giovedì Noir di Alliance Française di Bologna/Cubo Unipol
Quarto appuntamento con IL FUMETTO SI FA NOIR.
Manchette & Malet illustrati da Tardi!

Venerdì 12 febbraio alle 18 in libreria
presentazione della collana Sottosopra della casa editrice EDT e, in particolare, del libro di Francesca Bossini, illustrato da Agnese Baruzzi “Chi trova un tesoro trova un pirata”.
Le autrici dialogheranno con il pubblico e con Luisella Arzani, direttrice editoriale di Giralangolo, il progetto per ragazze e ragazzi di EDT.

Sabato 13 febbraio alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di fantascienza di Tricia Sullivan “Selezione naturale” (Zona 42).
Gli editori Giorgio Raffaelli e Marco Scarabelli ne parleranno con Chiara Reali, traduttrice del testo.

Sempre sabato 13 alle 14,30
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà del romanzo di Ferenc Karinthy “Epepe” edito da Adelphi.
L’incontro è aperto a tutti.

Ecco i vari incontri.
Mettetevi comodi!

Venerdì 5 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Selina De Vivo “Anna e Lui” (Maglio editore).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Stanzani, della casa editrice, e con Fabrizia Poluzzi, scrittrice e insegnante a corsi di scrittura creativa.

In un caldo pomeriggio di luglio del 1985, Anna incontra alla stazione ferroviaria di Bologna uno strano individuo, mai conosciuto prima. Ne rimane talmente affascinata, o per meglio dire “folgorata”, al punto da seguirlo senza indecisioni. Lui è un uomo particolare, inquietante e seduttore al tempo stesso e non è quello che può sembrare all’apparenza. Il loro incontro durerà solo un giorno e lei, nonostante la forte attrazione per l’uomo, sarà costretta a fuggirgli via senza voltarsi indietro.
Dopo trent’anni un’amica di Anna, Sandy, che ha deciso di dedicarsi alla scrittura, vuole raccontare quell’episodio, di cui conosce solo le poche cose che le ha raccontato Anna.
Sandy si immergerà in quella vicenda, rimanendone invischiata, suo malgrado, non rendendosi conto pienamente delle conseguenze e di ciò che potrà capitarle.
La sua vita rischierà di essere stravolta da quello che scoprirà.

Selina De Vivo nasce a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 6 ottobre del 1958.
Nonostante la scrittura sia entrata tardi nella sua vita, una volta “scoperta” ha deciso di non abbandonarla più.
Ha partecipato a diversi concorsi letterari, vincendone alcuni.
I suoi testi sono presenti in numerose raccolte antologiche, tra cui segnaliamo “Serial Chillers” (Maglio Editore 2012).
Il suo modo di scrivere è naturale e scorrevole, il tratto distintivo è il finale, mai scontato.

Martedì 9 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Katia Brentani “Chi ha ucciso Biancaneve?” (Collana Il diavolo probabilmente – Damster Edizioni).
L’autrice ne parlerà con la sua “complice” abituale, la scrittrice Lorena Lusetti.

Siamo alla terza indagine per il commissario Giorgio Volpi, che si trova, in una insolita primavera estiva, a indagare su un omicidio avvenuto in una storica radio locale bolognese. Lasciati la neve e il vento dell’Appennino Bolognese di “Messaggio in bottiglia” il commissario ritorna a Bologna nei luoghi a lui familiari.
Biancaneve è stata uccisa e non c’è traccia della strega cattiva.
Fra portici, strani personaggi, una moglie sempre più in stand by e una tipa il cui slogan sembra il buonumore, Volpi riuscirà a risolvere il caso?

Katia Brentani è nata e vive a Bologna. Giovanissima ha pubblicato racconti e romanzi brevi su riviste nazionali. Ha pubblicato romanzi rosa, gialli, raccolte di racconti, fiabe. Collabora con riviste e giornali.
Con la Damster Edizioni ha pubblicato “Il figlio del boia” (Collana Il diavolo probabilmente).
Il commissario Volpi è il protagonista di “Volevo solo chiuderle gli occhi” e “Messaggio in bottiglia” editi da Albus Edizioni.
Per maggiori informazioni:
https://katiabrentani.wordpress.com
https://www.facebook.com/katia.brentani

Lorena Lusetti è nata e vive tuttora a Bologna, città in cui sono ambientati molti dei suoi romanzi, fra gli altri “Pensieri e parole” (Giraldi, 2015).
Ultimo romanzo “L’orecchio del diavolo” (Damster 2015) quarta avventura per l’investigatrice privata Stella Spada.

Mercoledì 10 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Capelli “Il cacciatore d’aria” (Raffaello).
L’autrice ne parlerà con Erika Zini.

In un mondo futuro dove piante e animali si sono estinti a causa dell’inquinamento, i cacciatori d’aria setacciano la città alla ricerca delle poche sacche di aria pura rimaste, da vendere a caro prezzo al mercato nero. Ma la giovane Aida crede che da qualche parte esista la possibilità di una vita diversa, di un mondo dove la natura non sia scomparsa. E con l’amico Daniel decide di fuggire dall’orfanotrofio in cui è rinchiusa per andare a cercarlo.
Un misterioso personaggio si offre di aiutarli: manterrà la sua promessa o li tradirà?
Una storia che ci parla di ecologia, libertà e di rispetto per la parola data.

Francesca Capelli è nata a Bologna e dopo aver girato per varie città italiane ed europee, è approdata a Buenos Aires, dove lavora come giornalista, autrice, traduttrice e docente di italiano. È mancina ed è la seconda cosa di cui va fiera nella sua vita. La prima è scrivere per i ragazzi.

Erika Zini, giornalista specializzata in editoria, conduce dal 1999 una trasmissione sui libri nella storica emittente bolognese Ciao Radio e dal 2012 sulla TV Regionale DI.TV. Ha un blog dal 2010 e non fa che parlare di libri, sua grande passione. Anche fuori da schermi e lontano da microfoni.

Giovedì 11 febbraio alle 18
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
presentazione aperitivo del libro di Carmen Pellegrino “Cade la terra” (Giunti).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Morozzi, scrittore, e con Chiara Belliti, editor.

Alento è un borgo abbandonato che sembra rincorrere l’oblio, e che non vede l’ora di scomparire. Il paesaggio d’intorno frana ma, soprattutto, franano le anime dei fantasmi che Estella, la protagonista di questo intenso e struggente romanzo, cerca di tenere in vita con disperato accudimento. Voci, dialoghi, storie di un mondo chiuso dove la ricchezza e la miseria sono impastate con la stessa terra nera. Capricci, ferocie, crudeltà, memorie e colpe di un paese condannato a ritornare alla terra. Come tra le quinte di un teatro ecco aggirarsi un anarchico, un venditore di vasi da notte, una donna che non vuole sposarsi, un banditore cieco, una figlia che immagina favole, un padre abile nel distruggerle.
Con Carmen Pellegrino l’abbandonologia diviene scienza poetica.
E questo modo particolare di guardare le rovine, di cui molto si è parlato sui giornali e su internet, ha finalmente il suo romanzo.

Il libro è stato finalista al Premio Campiello 2015 e ha vinto il Premio Rapallo opera prima.

Carmen Pellegrino ha scritto saggi di storia e racconti. Da qualche anno si occupa di luoghi morti rimorti e scampati, borghi, case, stazioni, teatri, luna park abbandonati. Anche di uomini e donne che la storia non ricorda. Nel tempo libero partecipa a funerali di sconosciuti. Questo è il suo primo romanzo.

La nostra libreria gestisce il bookshop.
A chi acquista un volume il Banco 32 offre un bicchiere di bollicine e un fritto a un prezzo speciale.

Giovedì 11 febbraio alle 18
presso il Cubo Unipol in Piazza Vieira de Mello 3/5 a Bologna
per i Giovedì Noir di Alliance Française di Bologna/Cubo Unipol
Quarto appuntamento con IL FUMETTO SI FA NOIR.
Dibattito sulle opere e i personaggi di Jean-Patrick Manchette e Léo Malet e la loro trasposizione in fumetto a cura di Jacques Tardi.
Conducono l’incontro Michele Righini e Emilio Varrà.

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Venerdì 12 febbraio alle 18 in libreria
presentazione della collana Sottosopra della casa editrice EDT e, in particolare, del libro di Francesca Bossini, illustrato da Agnese Baruzzi “Chi trova un tesoro trova un pirata”.
Le autrici dialogheranno con il pubblico e con Luisella Arzani, direttrice editoriale di Giralangolo, il progetto per ragazze e ragazzi di EDT.

Sottosopra, libri per bambine e bambini.
La collana Sottosopra è stata ideata con un preciso obiettivo: promuovere un immaginario alternativo attraverso libri illustrati espressamente orientati al principio dell’identità di genere e all’interscambiabilità dei ruoli maschili e femminili. I protagonisti di questi libri sono bambine e bambini, donne e uomini, liberi di agire, pensare e comportarsi senza vincoli legati al sesso biologico di appartenenza.
Sottosopra si rivolge a lettrici e lettori di 3-5 e 6-8 anni, fasce d’età nelle quali si giocano in maniera decisiva i processi di identificazione di genere e dunque le più favorevoli per innescare un cambiamento per le nuove generazioni.

“Chi trova un tesoro trova un pirata”.
Non tutti i pirati sono fatti allo stesso modo. Alcuni hanno cappelli piumati e vanno a caccia di tesori, altri hanno baffi all’insù e solcano i mari sui loro velieri. E poi c’è Lilla, che è fatta a forma di bambina, ma è un po’ particolare…
A scuola urla cose tipo “Corpo di mille cannoni!” e al parco si arrampica sull’albero più alto. Ma quello che le piace di più è cercare tesori, e un bel giorno con l’aiuto di un bambino lo troverà davvero un tesoro, mentre venti pirati con i baffi, i cappelli piumati, le sciabole portano in trionfo lui e il capitano Lilla.

Francesca Bossini è nata a Brescia 43 anni fa ed è laureata in storia, con un master in comunicazione e tecnologia dell’informazione.
Vive a Bologna, dove fa la grafica, progetta app e scrive storie.
Dal 2006 con la sua agenzia segue anche progetti editoriali e web e negli anni ha curato diversi volumi sugli aspetti storico-artistici del territorio bresciano.
“Chi trova un tesoro trova un pirata” (il cui testo è nato all’interno dei percorsi didattici di Bottega Finzioni) è il vincitore del concorso Un Premio per l’Europa. Narrare la Parità ed è il suo primo libro per bambini.

Agnese Baruzzi, nata nel 1980, è laureata in Progettazione grafica presso l’Isia di Urbino; attualmente vive e lavora sulle colline nei pressi di Bologna.
Dal 2001 lavora come illustratrice e autrice: ha illustrato 80 titoli per ragazzi in Italia, Inghilterra, Giappone, Portogallo, Stati Uniti, Francia, Corea e altri paesi.
Svolge laboratori per bambini e adulti nelle scuole e nelle biblioteche, e collabora come illustratrice con agenzie, studi grafici e editoriali.
È rappresentata dall’agenzia Plum Pudding illustration di Londra.

Sabato 13 febbraio alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di fantascienza di Tricia Sullivan “Selezione naturale” (Zona 42).
Gli editori Giorgio Raffaelli e Marco Scarabelli ne parleranno con Chiara Reali, traduttrice del testo.

“Selezione naturale” è il titolo scelto per l’edizione italiana di “Maul”, considerato dalla critica britannica uno dei più importanti romanzi scritti da un’autrice di fantascienza usciti negli ultimi quindici anni.

Un sabato qualunque nel New Jersey: Sun deve incontrarsi al Mall con una gang di coetanee per chiarire un problema di ragazzi. Armata e alla moda, scoprirà che il confine tra shopping e violenza è molto sottile.
In un altro luogo, un uomo solitario combatte una guerra disperata contro un nuovo virus e gli scienziati che lo hanno sviluppato. Meniscus è una cavia in un mondo in cui la metà maschile della popolazione è stata spazzata via da un’epidemia che ha risparmiato il genere femminile. I pochi uomini sopravvissuti vengono cresciuti, protetti e contesi in base al loro valore riproduttivo, ma Meniscus sta per cambiare le cose. E non sarà il solo.
Cos’hanno in comune ragazze che mettono a ferro e fuoco un centro commerciale e un uomo ricoperto di macchie blu in un laboratorio di ricerca del prossimo futuro?

“Selezione naturale” si sviluppa su due piani narrativi distinti ma interconnessi, con una storia avvincente scandita da un ritmo travolgente, in cui l’azione incessante si mescola a riflessioni mai scontate sui rapporti tra i sessi, sulla nostra idea del mondo, sulle conseguenze delle nostre scelte.
Tricia Sullivan gioca con i luoghi comuni, pone i rapporti tra uomini e donne al centro di una narrazione spericolata, infarcita di riferimenti pop, violenza e politica, e costruisce una storia in cui sesso e distruzione vanno di pari passo con satira e riflessione.

L’edizione Zona 42 del romanzo è arricchita da un’introduzione scritta dall’autrice appositamente per i lettori italiani. Le parole di Tricia Sullivan offrono una perfetta chiave di lettura del romanzo stesso: “[…] lo spirito di questo romanzo è uno spirito giocoso: che si tratti di idee, di realtà o della sostanza stessa della vita. È tutto molto semplice, fin dalla prima pagina: le ragazze vogliono solo divertirsi.”

“Selezione naturale” è tradotto da Chiara Reali.
Chiara vive a Milano. A partire dal 2013 coordina il progetto contro bullismo e omofobia “Le cose cambiano”, affiliato italiano di It Gets Better, la campagna rivolta agli adolescenti LGBT lanciata nel 2010 da Dan Savage.
Nel 2016 è diventata coordinatrice regionale degli altri affiliati europei.
Dal 2014 fa parte dell’associazione Diversity, fondata da Francesca Vecchioni, promotrice dei Diversity Media Awards che premiano i prodotti televisivi, cinematografici e radiofonici che si sono contraddistinti per una rappresentazione corretta e positiva delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender.
Appassionata di gay-straight alliance, è stata co-fondatrice di Progetto Prisma, il laboratorio permanente sulle tematiche LGBT della Rete degli Universitari di Bologna.
Scrive in rete dal 2005, collabora con Wired e ha pubblicato racconti su Linus, ‘tina, e nell’antologia targata Minimum Fax “Tu sei Lei. Otto scrittrici italiane”.
Per Zona 42 Chiara Reali ha tradotto “Desolation Road” di Ian McDonald e i romanzi di Jon Courtenay Grimwood.

Giorgio Raffaelli e Marco Scarabelli presentano in questo modo il progetto Zona 42:
“Crediamo da sempre nelle qualità letterarie della fantascienza, crediamo nella sua capacità di suscitare meraviglia ed emozione. Riteniamo sia uno degli strumenti più utili a riflettere sulla contemporaneità, senza per questo dover rinunciare alla capacità d’intrattenimento caratteristica del genere. Dopo oltre quindici anni di frequentazione della scena letteraria nostrana, fondare una casa editrice ci è sembrato un passo naturale per restituire all’ambiente quel che di buono ci ha dato in tutti questi anni.
Prima di essere editori siamo lettori, lo siamo ormai da più anni di quanto ci piaccia ricordare. Per questo motivo abbiamo la presunzione di sapere quel che i lettori cercano in un buon libro. Il nostro obiettivo è proporre titoli capaci di emozionare, divertire, turbare e far riflettere. Partendo dai tradizionali lettori di fantascienza per allargare quanto più possibile il nostro pubblico di riferimento”.

Sempre sabato 13 alle 14,30
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà del romanzo di Ferenc Karinthy “Epepe” edito da Adelphi.
L’incontro è aperto a tutti.

NEWSLETTER DAL 27 AL 30 GENNAIO

Si apre una settimana di trasferte in giro per Bologna.
E sabato 30 gennaio in occasione di Art White Night 2016 apertura speciale fino alle 21,30 e apertura della nuova mostra di illustrazioni.

Prima la sintesi poi i vari incontri.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Mercoledì 27 gennaio alle 17,30
alla biblioteca Amilcar Cabral in via san Mamolo 24 a Bologna
incontro pubblico sul libro di Suad Amiry “Sharon e mia suocera” (Feltrinelli, 2003).
Partecipa Francesca Biancani dell’Università di Bologna.

Mercoledì 27 gennaio alle 18
in Auditorium Enzo Biagi alla Biblioteca Salaborsa in piazza del Nettuno 3 a Bologna
presentazione del libro di Ugo Cornia “Sono socievole fino all’eccesso. Vita di Montaigne” (Marcos Y Marcos)
Con lui Andrea Borsari (docente di Estetica), Flaviano Celaschi (docente di Disegno Industriale), Giovanni Leoni (docente di Storia dell’architettura).

Venerdì 29 gennaio alle 17,30
alla Sala Stefano Tassinari, Cortile d’onore di Palazzo D’Accursio, Piazza Maggiore 6 a Bologna
presentazione del volume di Arrigo Bompani, curato da Antonio Ceglia, “Quelli di Radio Caterina. La resistenza dietro il filo spinato” (Marlin).
Una riflessione sugli internati militari italiani.

La nostra libreria cura il bookshop dei tre incontri.

E sabato 30 gennaio alle 19,30 in libreria
in occasione di Art White Night 2016
inaugurazione della nostra nuova mostra
“Dipingere a passo d’uomo” delle illustratrici Emma Lidia Squillari e Silvia Vinciguerra.
Esposizione delle tavole originali tratte dagli albi illustrati “Le avventure di Pan il Gatto” e “Storia di Perceval” (Biblioteca dei Leoni)

Per l’occasione la libreria resterà aperta fino alle 21,30.

Mercoledì 27 gennaio alle 17,30
alla biblioteca Amilcar Cabral in via san Mamolo 24 a Bologna
incontro pubblico sul libro di Suad Amiry “Sharon e mia suocera” (Feltrinelli, 2003).
Partecipa Francesca Biancani, dell’Università di Bologna.
Esilarante diario pubblico-privato scoppiettante di humour e di lucidità politica e sentimentale, in cui i colpi bassi di Sharon e del suo governo finiscono per fare tutt’uno con le idiosincrasie di una suocera petulante, con la quale l’autrice si trova a trascorrere il tempo dell’assedio in un involontario tête à tête. Sconveniente e sofisticata quanto basta per evitare il tormentone retorico che vorrebbe vittime e oppressori sempre assegnati a campi rigorosamente separati, con “Sharon e mia suocera” Suad Amiry dà un quadro lieve, surreale e ad altissima definizione dei guasti di una vita offesa.

L’incontro si svolge nell’ambito di “One book, many communities”, campagna internazionale di lettura promossa da Librarians and Archivists with Palestine: in tutto il mondo negli stessi giorni viene letto questo libro per introdurre alla ricchezza della letteratura palestinese e approfondire la conoscenza della storia della Palestina (librarianswithpalestine.org) ed è promosso da Festival dei Lettori – Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna.

Mercoledì 27 gennaio alle 18
in Auditorium Enzo Biagi alla Biblioteca Salaborsa in piazza del Nettuno 3 a Bologna
presentazione del libro di Ugo Cornia “Sono socievole fino all’eccesso. Vita di Montaigne” (Marcos Y Marcos)
Con lui Andrea Borsari (docente di Estetica), Flaviano Celaschi (docente di Disegno Industriale), Giovanni Leoni (docente di Storia dell’architettura).

Evita gli impegni mondani, il potere è per lui un piacere fiacco; è sempre in cerca di cose nuove e sconosciute. Ha un amico, La Boétie. Con lui, si abitua a essere in due dappertutto, e la sua morte lo lascia a metà. Non siamo mai un uno, siamo sempre la metà di qualcos’altro, siamo tante metà, dieci metà o quindici metà. Un navigatore porta tre indigeni americani alla corte del re: Montaigne vuol sapere cosa pensano di noi. Pensano che è strano che metà della popolazione sia satura di agi, e l’altra metà sia bisognosa, smagrita dalla fame e dalla povertà; ancora più strano che le metà bisognose non diano fuoco alle case delle metà agiate. La giustizia del resto non funziona, troppe leggi allontanano dalla verità. Adottiamo una nuova formula di sentenza: “La corte non ci capisce niente”. In tempi di guerre civili, spiazza i nemici trattandoli da amici, vuole inventare possibilità di ‘non guerra’. Il padre era un uomo forte, e d’ingegno molto fine; invece di lasciargli in eredità il suo senso pratico, gli lascia il mal della pietra. Le coliche sono lunghe e penose, gli tolgono la voglia delle donne. Montaigne diffida dei medici, dice che ci insegnano a star male per imporci la loro autorità. Quel che ci piace ci fa bene, così lui si mette in viaggio: Parigi, Svizzera, Germania e poi l’Italia. E di locanda in locanda, di terme in terme, un susseguirsi di acque, dolori, stranezze e meraviglie; la felicità di un uomo curioso del mondo fino all’ultimo respiro…

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Venerdì 29 gennaio alle 17,30
alla Sala Stefano Tassinari, Cortile d’onore di Palazzo D’Accursio, Piazza Maggiore 6 a Bologna
presentazione del volume di Arrigo Bompani, curato da Antonio Ceglia, “Quelli di Radio Caterina. La resistenza dietro il filo spinato” (Marlin).
Una riflessione sugli internati militari italiani.

Con un saluto di Simona Lembi, Presidente del Consiglio Comunale di Bologna
e di Beatrice Borghi dell’Università di Bologna, Direzione della Festa della Storia.

Partecipano Angelo Tranfaglia, già Prefetto di Bologna, Bruno Vialli figlio del Tenente Vittorio Vialli, internato militare italiano, Luca Alessandrini, coordinatore della Direzione dell’Istituto Parri, e Antonio Ceglia, curatore del volume.

Conduce Antonio Li Gobbi, generale di Divisione, con incarichi in ambito Nato e Onu, missioni in Medioriente, Balcani e Afghanistan.

La nostra libreria collabora con il bookshop.

E sabato 30 gennaio alle 19,30 in libreria
in occasione di Art White Night 2016
inaugurazione della nostra nuova mostra
“Dipingere a passo d’uomo” delle illustratrici Emma Lidia Squillari e Silvia Vinciguerra.
Esposizione delle tavole originali tratte dagli albi illustrati “Le avventure di Pan il Gatto” e “Storia di Perceval” (Biblioteca dei Leoni)

Per l’occasione la libreria resterà aperta fino alle 21,30.

“Materia prima di un racconto può essere non solo la parola, ma il disegno.
Le nostre immagini sono create con questa forte matrice narrativa, fatta di dettagli e minuscole, inaspettate sorprese. Sta all’osservatore andare alla scoperta di questo gioco fatto di scatole cinesi, dove un particolare può essere la chiave di una ulteriore avventura.
La volontà è quella di rifarsi alla cultura del picturebook: ora che il nostro sguardo è abituato a posarsi su una moltitudine di schermi, il tempo del racconto e la presenza quotidiana di storie da leggere ci sembrano essenziali.
Un dipingere limpido e chiaro, che bilancia l’agitazione dei nostri tempi con il respiro regolare della lettura.”

Emma Lidia Squillari, laureata in Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e iscritta al biennio di Illustrazione per l’Editoria presso l’Accademia di Bologna, è stata selezionata per diverse mostre collettive (2011 mostra presso l’associazione culturale letteraria La Meridiana del comune di Mondovì, (CN); 2013 selezionata per la mostra collettiva Musica e Infanzia e pubblicazione nel catalogo della stessa curati dall’Alliance Française, Bologna; 2014 selezionata per la mostra collettiva Gourmandise, i piaceri della vita e pubblicazione nel catalogo; 2015 partecipazione alla collettiva Letteratura incisa presso la Biblioteca dell’Archiginnasio).
Ha illustrato nel 2011 il libro per bambini “Dorè Racconta: la più pazza storia della musica con testi di Paolo Paglia” (Antares Edizioni) e nel 2015 “Le Avventure di Pan il Gatto” (Biblioteca dei Leoni).

Silvia Vinciguerra sta conseguendo il master in Illustrazione per l’editoria presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. A Bologna ha partecipato alla collettiva Gourmandise curata dall’Allliance Francaise nel 2014 e nel 2015 alla mostra Letteratura Incisa presso la Biblioteca Universitaria, dove si è cimentata con il medium della calcografia e con la stampa d’arte.
Nel 2015 ha scritto e disegnato “Storia di Perceval” edito da Biblioteca dei Leoni, ispirato al classico francese di Chrétien de Troyes.
Collabora attualmente al periodico online Rivista!unaspecie.