sabato 12/5 Un angelo blu con Victor Poletti, domenica 13/5 cantiere stradale, letture pedonali e gita a Corticella, venerdì 18/5 Bar Atlantic con Bruno Osimo

Per chi di noi sia abbastanza grande da aver votato nel 1984 il referendum sulla chiusura al traffico del centro storico di Bologna questo sarà un fine settimana particolare.

La nostra libreria parteciperà all’avviamento del progetto lanciato tanti anni fa con un’apertura domenicale straordinaria.
Abbiamo il permesso di Comune e Quartiere per un piccolo cantiere e potremo disegnare sull’asfalto di fronte all’ingresso una zebratura di due metri per uno e mezzo.
Chi avesse letto Tom Sawyer ricorderà la sua abilità nel rivendere la verniciatura della staccionata della zia come il massimo della vita sociale…
Per chi non lo avesse letto diciamo così: Trame ci mette vernice pennelli e nastro per delimitare il disegno sul terreno, un metro da falegname e alle 10 di domenica 13 maggio si farà trovare aperta.
Aspettiamo fiduciose.

Come sempre prima la sintesi poi il dipanarsi dei vari incontri.
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Sabato 12 maggio alle 11,30
in libreria
aperitivo letterario con Victor Poletti autore di “Un angelo blu” (Graus editore).

Domenica 13 maggio apertura straordinaria dalle 10 alle 18,30.
Al mattino cantiere zebratura, sono ben accetti solerti imbianchini e verniciatori di strade.
Alle 17 “Pensieri pedonali, il piacere e l’arte di vivere la città da pedoni” letture sul camminare a cura dell’Associazione Bologna Pedonale.
Poi Trame va alla Bolognina dalle 19,37 presso Leggere Strutture Factory per SCOMODOliving.

Venerdì 18 maggio alle 18
in libreria
presentazione del libro di Bruno Osimo “Bar Atlantic” (edizioni Marcos y Marcos).

Sabato 12 maggio alle 11,30
in libreria
aperitivo letterario con Victor Poletti autore di “Un angelo blu” (Graus editore).
Ne chiacchierano con l’autore Riccardo Benini e Maria Grazia Fraccon.

“Come eravamo negli anni ‘60? Storie di ragazzi nell’Italia del grande boom”
Sullo sfondo dell’Italietta del grande boom, Angelo svolge la sua vita di studente universitario. Ha una storia alle spalle durissima, ma troverà un amico che viene dalla campagna, con gli abiti che puzzano di stalla ma che porta valori autentici, come quelli della famiglia e dell’amore. Ma ci sono anche tanti sorrisi, gli scherzi di monicelliana ispirazione, che appaiono anche come un omaggio alla figura di Ugo Tognazzi, le feste in casa, i grandi amori e le passioni, il contrasto povertà-borghesia, e, poi i Blu Angel, il gruppo musicale del protagonista, anche quello crocevia dei tanti aspetti del libro. Come i miti di intere generazioni con nomi e cognomi: i Beatles, Jim Morrison, Elvis Presley, Jimi Hendrix, il blues. E poi altri come Raquel Welch. E i soprannomi con cui sempre si chiamavano gli amici di una comitiva. E poi, tutti gli altri miti, senza nomi e cognomi, ma, che, anche quelli, sono le fotografie di intere generazioni. Il finale di Un angelo blu di Victor Poletti, sarà forse spiazzante, ma coerente con il resto della storia. In sottofondo una colonna sonora che spazia dagli Who alle hit degli anni ’60. Un romanzo che sembra una sceneggiatura, dove ti aspetti di vedere segnati gli stacchi di camera, e che è tutto il feedback di Dante, che ricorda, da medico ormai maturo tutto quel periodo. Struggenti ricordi, si alternano a forti emozioni, in questi quadretti di quella nazione italiana, prodotto di quella sana provincia, in cui di lì a poco si sarebbero spenti i riflettori del grande boom economico, per fare posto ad anni molto più cupi.

Victor Poletti è un attore, regista e scrittore, nato a Parma il 23 gennaio 1949. È stato il protagonista del film E la nave va di Federico Fellini. Ha lavorato con Luigi Comencini in Cuore e La storia; inoltre Istvan Zsabo gli ha affidato l’unico ruolo italiano nel film Tentazioni di Venere con Glenn Close. In seguito ha scritto sceneggiature per il cinema, occupandosi anche della regia. Definisce il suo primo romanzo, “Un angelo blu”, il film che non ha mai girato. Ma che, forse, girerà.

Riccardo Benini opera nel mondo dello spettacolo dal 1958. Musicista, manager di artisti, produttore. E’ stato per 17 anni l’agente di Daniel McVicar, conduce il premio Lunezia. E’ autore del libro “Un manager di provincia”.

Maria Grazia Fraccon è psicoterapeuta, ed esperta di musica, specializzata nell’analisi ed approfondimento del fenomeno del “neapolitan power” e della musica anni ottanta. E’ una stimata autrice di racconti.

Domenica 13 maggio apertura straordinaria dalle 10 alle 18,30.
Al mattino cantiere zebratura, sono ben accetti solerti imbianchini e verniciatori di strade

Alle 17 “Pensieri pedonali, il piacere e l’arte di vivere la città da pedoni” letture sul camminare a cura dell’Associazione Bologna Pedonale.

Da qualche tempo la nostra libreria collabora con questa associazione e cogliamo l’occasione del primo fine settimana pedonale per ospitarli con una serie di letture tratte da Thoureau, Solnit, Rumiz, Le Breton, De Luca, Piumini e altri autori.
I brani saranno letti dai volontari dell’Associazione Bologna pedonale e da un ospite a sorpresa.
E’ un momento aperto di condivisione e scambio, per cui tutti potranno contribuire con brani a tema.

Associazione Bologna Pedonale
“A piedi si può, ed è bello!”
www.bolognapedonale.org
349 3781209

Bologna Pedonale è promossa da numerosi residenti, studenti e negozianti che in questi anni hanno sempre sostenuto scelte di mobilità sostenibile e interventi per una migliore vivibilità urbana.
L’associazione ha raccolto oltre 11.000 firme a sostegno delle politiche di pedonalità e punta a promuovere la realizzazione in città di spazi dedicati a pedoni e ciclisti ed a contribuire a rendere il centro storico sempre più accogliente ed attraente.

Le 33 Associazioni che aderiscono a Bologna Pedonale:
Arci Bologna, Associazione Cirenaica, Associazione Restauriamo, Associazione Sounday, Bologna Vivibile, Candidamente, Centro Antartide, Cinni Ribelli, Comitato Piazza Verdi, Comitato Strada Maggiore-San Vitale, Comitato Via Moline, Consulta della Bicicletta, Consulta Escursionismo, Eco Bologna, FIAB Emilia-Romagna, Gruppo “A piedi in bici a scuola”, Gruppo“Ciclozenith” della Parrocchia della Beverara, Il Giardino del Guasto, Italia Nostra, L’Altra Babele, La Famosa società civile, Legambiente Bologna, Mercato della Terra, Monte Sole Bike Group–Fiab Bologna, Primavera Urbana, Rete degli Studenti–Bologna, Sindacato degli Universitari, Sottobosco.info, Teatro dei Mignoli, Trekking Italia, Via Emilia a colori, Vitruvio, WWF

Cosa sono i pensieri pedonali: la mobilità, i trasporti, la pedonalizzazione sono affrontati principalmente come questioni economiche, di organizzazione urbanistica, di strategie tecnologiche. In realtà hanno a che fare con l’intera complessità della vita delle persone, riflettendosi sulla salute fisica, sul benessere, sull’organizzazione della vita quotidiana, sulle relazioni e i legami sociali. Progettare la pedonalizzazione richiede di riflettere sulle dimensioni tecniche, sui costi e sulle procedure, ma ancor di più di ragionare e confrontarsi sui significati e sulle trasformazioni che comporta e che richiede nel modo di vivere e di immaginare la città.

Sempre domenica 13 a partire dalle 19,27 saremo alla Bolognina a collaborare con SCOMODOLIVING e vi invitiamo a vivere un po’ “scomodi”.
L’evento si svolge presso Leggere Strutture Factory in via Ferrarese 169/A a Bologna.
Evening: ore 19,27
aperitivo biologico, interventi teatrali all’improvviso, laboratori creativi, dj set
cibo: Cibosano, birre artigianali: Astral beers, bookshop: Libreria Trame, fotografie: Enrico Migotto, design: Deep

Nasce a Bologna SCOMODO! agenzia per PROGETTI CREATIVI, ECOSOSTENIBILI, FUORI DAI MERCATI
SCOMODO è un gruppo di ideazione e organizzazione di progetti culturali, artistici e di comunicazione e sviluppa attività di marketing, didattica, organizzazione di eventi, creazione di network, ufficio stampa, promozione artistica. SCOMODO sceglie di operare nella direzione contraria rispetto alle attuali logiche di mercato: crede nello competenze delle persone, sostiene il valore della diversità culturale, favorisce modalità produttive a basso impatto ambientale, propone l’arte e i percorsi creativi quali risorse per lo sviluppo, sviluppa progetti ad hoc insieme ai propri clienti, supporta le economie non monetarie, intreccia relazioni umane.
SCOMODO è Anna Borsaro, Alessandra Cussini, Noemi Frasca, Graziana Lucarelli, Valentina Monari.

Venerdì 18 maggio alle 18
in libreria
presentazione del libro di Bruno Osimo “Bar Atlantic” (edizioni Marcos y Marcos).
L’autore ne parlerà con Angela Catrani e con Sandra Biondo, anobiste anonime.
All’incontro segue un aperitivo.

“Adàm, l’unico protagonista maschile di Bar Atlantic, è un adorabile mascalzone. E’ adorabile perché è una persona piena di manie, molto concentrato su di sé ma assolutamente attento ai bisogni degli altri, anzi delle altre, le donne che affollano la sua articolata vita randagia e raminga.
E’ adorabile quando si muove come un gatto per casa per non disturbare il sonno di Ada, la moglie; è adorabile quando si ricorda con precisione le coccole amate da Monìca, la sua amante del martedì, o quando porta a Teresa, l’amante del mercoledì, i resti molto graditi della cena della sera prima; è adorabile quando non si scompone di fronte alle pretese sessuali di Sasha, l’amante del venerdì, e nemmeno si imbarazza di fare l’amore dentro la toilet del treno con Fernanda, l’amante del giovedì.
E’ un mascalzone perché per ogni giorno della settimana, a parte sabato e domenica, ha una amante diversa in una città diversa. Un libro anche profondamente interessante nei punti più “tecnici” in cui si racconta cosa è veramente la traduzione e come un traduttore possa porsi di fronte a un testo e scardinarne completamente la nostra preconcetta visione. Un libro inusuale e straniante che ribalta molti preconcetti e assunti morali, ma che attrae e innamora.”
(dalla recensione di Angela Catrani: http://angelac2-vitanormale.blogspot.it/2012/04/bar-atlantic-di-bruno-osimo.html)

Bruno Osimo è nato a Milano e ha cominciato a orientarsi nella vita quando ha finalmente scoperto che la lingua parlata da sua madre – e spacciata per italiano corrente – era in realtà mammese, o tamponico, una lingua che non descrive la realtà come appare, ma come apparirebbe se non facesse paura. Questa scoperta gli ha spalancato le porte della traduzione, che gradualmente è diventata per lui, da strategia di sopravvivenza, una vera professione. Ora traduce dall’inglese e dal russo, insegna traduzione, pubblica manuali sulla traduzione e studia l’ebraico perché è la lingua dei nonni dei nonni dei suoi nonni.
Bruno Osimo va a correre all’alba ogni mattina, poi si ferma a scrivere e a parlare di poesia al bar Atlantic, ma le affinità con Adàm, il protagonista di Bar Atlantic (Marcos y Marcos 2012), si fermano qui. Della sua storia privata e deprivata parla invece a lungo nel suo romanzo precedente, Dizionario affettivo della lingua ebraica (Marcos y Marcos 2011).

Anobisti Anonimi Bologna è un gruppo di lettura formato da lettori appassionati e curiosi, intraprendenti e anarchici. Il gruppo nasce su anobii (http://www.anobii.com/groups/010421eff67ab58b73/) con il desiderio di condivere le proprie letture ed esperienze, di raccontarsi libri nuovi o classici intramontabili; oltre a vedersi una volta al mese per parlare di libri e per mangiare prelibatezze, organizza incontri con gli scrittori.

venerdì 4 sabato 5 e martedì 8 maggio poesia illustrata, noir urbano e Tunisia qui a Trame

Dopo le brevi pause delle festività civili riprendono i nostri incontri.
Talmente vari da essere adatti ad ogni umore.
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Venerdì 4 maggio alle 18
in libreria
presentazione del libro “C’era una voce” (edizioni Topipittori), un albo per bambini (e non solo) scritto da Alessandra Berardi e illustrato da Alessandro Gottardo (più conosciuto col nome d’arte di Shout).
Alessandra Berardi sarà presentata da Deanna Belluti.
All’incontro segue un aperitivo.

Sabato 5 maggio alle 11,30 in libreria aperitivo letterario per la presentazione del libro “Città contro” di Alessandro Bastasi (Eclissi Editrice 2011). L’autore ne parlerà con Cristina Orlandi.

Martedì 8 maggio alle 18
in libreria
presentazione del libro “70 chilometri dall’Italia Tunisia 2011: la rivolta del Gelsomino” di Mehdi Tekaya – Global Voices Online a cura di Maria Cecilia Averame e Bernardo Parrella (edizioni Stampa Alternativa)
Saranno presenti Bernardo Parrella, Maria Cecilia Averame, coordina il giornalista Carlo Gubitosa.
All’incontro segue un aperitivo.

Venerdì 4 maggio alle 18
in libreria
presentazione del libro “C’era una voce” (edizioni Topipittori), un albo per bambini (e non solo) scritto da Alessandra Berardi e illustrato da Alessandro Gottardo (più conosciuto col nome d’arte di Shout).
Con Alessandra Berardi, l’autrice del testo, dialoga Deanna Belluti.
All’incontro segue un aperitivo.

Il racconto in versi narra di una vivace creazione del mondo, e vuol essere un inno alla creatività e alla poesia.
Alessandra Berardi, poetessa e umorista, è anche autrice per il programma “L’albero azzurro”.
Alessandro Gottardo, giovane ma già notissimo illustratore, che con i suoi disegni raffinati illustra gli articoli delle maggiori testate mondiali (da Le Monde al Newyorker), ha corredato il libro di tavole dal sapore lirico e filosofico, che dialogano col testo in modo affascinante.
L’editore milanese Topipittori ha saputo guadagnarsi un posto di primo piano nel panorama della letteratura per bambini unendo nei suoi libri originali personalità della poesia e dell’illustrazione.
Deanna Belluti è interprete-traduttrice e appassionata lettrice di libri per ragazzi.

Sabato 5 maggio alle 11,30 alla libreria Trame in via Goito 3/C a Bologna presentazione del libro “Città contro” di Alessandro Bastasi (Eclissi Editrice 2011). L’autore ne parlerà con Cristina Orlandi. All’incontro segue un aperitivo.

Un campo di immigrati, gestito da un’organizzazione religiosa sospettata di favorire il reato di clandestinità, è oggetto delle mire di imprenditori senza scrupoli, di racket criminali e di torbidi interessi politici. In questo scenario si consuma un duplice delitto. L’intolleranza, a lungo repressa, esplode. I nuovi arrivati diventano una minaccia da allontanare subito, prima che sia troppo tardi. La città si divide, una conflittualità latente si insinua tra gli stessi immigrati. Persino tra la procura e la polizia giudiziaria cresce l’erba maligna della contrapposizione ideologica. Attorno ai due delitti si intrecciano rapporti umani e sentimenti, destini già scritti e scelte di vita.

Alessandro Bastasi è nato a Treviso il 21 ottobre 1949. Laureato in fisica all’università di Padova, attualmente vive a Milano e lavora come amministratore delegato di una società nel settore ICT. Nella vita ha fatto l’attore e il cronista teatrale: negli anni giovanili ha lavorato con Gino Cavalieri, sulle scene del Teatro Ridotto di Venezia. Ha fatto in seguito teatro classico e contemporaneo. E’ stato inoltre autore di articoli teatrali per varie riviste del settore (Sipario, La Ribalta). Nel 1994 ha scritto il saggio “I mezzi di comunicazione di massa: antitrust e pluralismo” per il movimento Italia Democratica. Ha pubblicato il romanzo “La fossa comune” (2008, Zerounoundici Edizioni). Nel 2009 il suo racconto “Cybernauti” è stato incluso nell’antologia “Amore 2.0 – amori liquidi e ipertecnologici” edita da Edizioni 9Muse, e i racconti “L’uomo del piano di sopra” e “Senza nome” nell’antologia “Bassa marea” edita da Historica Edizioni.

Cristina Orlandi è lettrice appassionata e scrittrice.

Martedì 8 maggio alle 18
in libreria
presentazione del libro “70 chilometri dall’Italia Tunisia 2011: la rivolta del Gelsomino” di Mehdi Tekaya – Global Voices Online a cura di Maria Cecilia Averame e Bernardo Parrella (edizioni Stampa Alternativa)
Saranno presenti Bernardo Parrella, Maria Cecilia Averame, presenta il giornalista Carlo Gubitosa.
All’incontro segue un aperitivo

La rivolta del gelsomino è un movimento di protesta nato nelle piazze tunisine, continuato in rete, nei blog, nei tweet, e raccontato al mondo occidentale, sia pure in maniera discontinua. I media tradizionali hanno avuto difficoltà a prendere possesso di una notizia che stava incendiando anche gli altri Paesi delle coste dell’Africa mediterranea e che si sviluppava loro malgrado nei racconti on-line.
Questo libro nasce in quelle piazze, tra quelle voci diffuse in rete e sui social network, tradotte in italiano da Global Voices, diventate prima e-book e oggi stampate su carta. I momenti della rivolta, il caos degli scontri, la caduta di Ben Ali, le luci e le ombre del governo transitorio, la gioia e la fierezza del primo voto libero: sono gli stessi giovani tunisini a raccontarli dal loro punto di vista, giorno per giorno.

Maria Cecilia Averame è responsabile editoriale e co-fondatore della casa editrice digitale Quintadicopertina. Coordina il progetto di editoria sociale digitale Ping the world di narrativa migrante, citizen media e informazione dal mondo, fondato e promosso assieme a Voci Globali e ad altre associazioni impegnate nella tutela dei diritti umani e della libertà di informazione.

Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online. È membro della Fondazione Ahref e coordinatore di Global Voices in italiano

da sabato 21 a sabato 28 aprile 2012

In queste giornate nordiche di acqua e vento ecco le nostre proposte da condividere con voi.
Immagini e voci che ci accompagnino in una primavera per molti complessa, in un paese che stenta a ritrovare un percorso…
Sperando che il crocevia di Trame offra ospitalità e condivisione di pensieri.
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.
PS la libreria resterà chiusa il 25 aprile (andando magari al Pratello) e il 1° di maggio.
Sabato 21 aprile alle 18
in libreria
aperitivo per l’inaugurazione della mostra di Monica Galanti “Le bambine deluse (sconsigliato ai troppo ottimisti)”

Venerdì 27 aprile alle 18
in libreria
presentazione del video di Tommasina Squadrito “Stazione Maria Zambrano”.

Sabato 28 aprile alle 18
in libreria
presentazione del libro di Franco Foschi “Era il tempo del buio e del coltello” (edizioni Zona).

Sabato 21 aprile alle 18
in libreria
aperitivo per l’inaugurazione della mostra di Monica Galanti “Le bambine deluse (sconsigliato ai troppo ottimisti)”.
Ingredienti del nostro pomeriggio: una bambina nata tra un prato d’Alta Brianza e un fiume e due bambini bolognesi doc del bosco metropolitano.
Tre nomi e tre cognomi: Monica Galanti, Stefano Cavedoni e Andrea Setti.

Curricula dei tre: due bilance e un gemelli, una laurea in Pedagogia Interculturale e un diploma in Arti Grafiche, una laurea al Dams, un Professionista serio e la canzone “diventa geometra”, scriventi e scrivani lei con racconti pubblicati e laboratori d’arte dai nomi poetici Pelle di sasso, Faccia di foglia; loro con canzoni entrate nella storia del rock.                                                                                                                                                  Dotati di superpoteri: la prima ritaglia parole e cose componendo alfabeti e bambine di carta, il secondo sa rendere libero il pensiero, il terzo si occupa quotidianamente di trigonometrie e volumi e/ma sa andare in bicicletta.

Sono amici, si ritrovano in libreria il 21 aprile, lei presenterà le bambine deluse, loro non la deluderanno e accompagneranno la presentazione con letture di testi.

Verranno presentati il Quaderno illustrato delle bambine e un libretto d’arte delle Edizioni Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy; la “bambina scocciata” viene riedita in occasione della mostra ospitata in libreria.
Venerdì 27 aprile alle 18
in libreria
presentazione del video di Tommasina Squadrito “Stazione Maria Zambrano”.
All’incontro segue un aperitivo.
Un video Una lettura Una vivencia
Tommasina Squadrito  Giovanna Cossu  Cettina Stornante
Il video Stazione Maria Zambrano nasce da una serie di fogli dedicati al pensiero della filosofa spagnola Maria Zambrano (Vélez-Malaga, 1904 – Madrid 1991) a cui Tommasina Squadrito, attraverso la sua Officina Patosq, ha dedicato diversi lavori continuando il progetto Calligrafia senza scrittura  iniziato da alcuni anni.
A Maria Zambrano è intitolata la Stazione ferroviaria di Malaga e da questa suggestione nasce l’idea del video dedicato ai passaggi e agli esilii di uomini, donne, eventi, ore.
Il video è stato presentato la prima volta nel 2011, ventennale della morte della filosofa, alla Artus Gallery per il Forfest forfest.cz/, festival di musica contemporanea che si svolge annualmente a Kromeriz nella Repubblica Ceca.
In questa occasione bolognese il video viene accompagnato da una lettura di alcuni testi di Zambrano da parte di Giovanna Cossu, attrice che ha lavorato, fra gli altri, con Michele Perriera, Aurelio Grimaldi, Marco Bellocchio.
Introduce Cettina Stornante.
Dalla stazione si può solo partire, gli arrivi sono sospesi e già questo inizia a disnucleare gli abitanti. La stazione ha inglobato la città. Si può arrivare in città a piedi, in macchina, in aereo, per via di mare ma nella stazione ferroviaria non arrivano più treni. Anche gli arrivi negli aeroporti, nei porti, per via di terra sono diradati. La città non è più stabile… e il senso del suolo assume modi inusuali.
Notizie sui lavori per Maria Zambrano in  http://officinapatosq.blogspot.com/p/maria-zambrano-project.html
Curva Minore curvaminore.org/
Sabato 28 aprile alle 18
in libreria
presentazione del libro di Franco Foschi “Era il tempo del buio e del coltello” (edizioni Zona).
L’autore ne parlerà con Alfredo Colitto.
All’incontro segue un aperitivo.
Questa volta con Franco Foschi si parla di Medioevo. Si incontrano: Carlo Magno, nella sua transizione da re possente a stanco imperatore, il magnifico Guido D’Arezzo che inventa la musica, testimone di come la Chiesa osteggi con tutte le sue forze ciò che è nuovo. Si potrà capire perché Bologna, attraverso il Liber Paradisus, sia diventata sin dal 1200 una paladina della libertà (e i bolognesi finalmente capiranno perché il palazzo del Comune si trova in Piazza Liber Paradisus…).
Infine, poteva forse mancare?, la tragica storia d’amore tra Parisina Malatesta e Ugo d’Este, il figlio del suo terribile marito Nicolò, esemplare come mai. Con l’aggiunta, tra una storia e l’altra, di quattro succose ricette medievali, a cura di una popolare studiosa.

Franco Foschi, pediatra e scrittore, dopo l’esordio con sceneggiature radiofoniche e racconti su varie riviste e antologie (per Feltrinelli, Mondadori e altri), ha pubblicato diciassette libri tra narrativa e saggistica, di cui quattro titoli a quattro mani. Per Zona ha già pubblicato “Odio il jazz, e altre strane musiche” (2006) e un racconto sulla antologia “Black Christmas”. Le più recenti pubblicazioni: il romanzo “Senza via d’uscita”, che chiude una trilogia scritta insieme a Guido Leotta (Mobydick editore 2010) e il racconto per immagini “Africa Terminal” (Todaro editore 2010).

Alfredo Colitto, scrittore e traduttore soprattutto di thriller per alcune delle maggiori case editrici italiane. I diritti di pubblicazione dei suoi thriller storici “Cuore di Ferro”, “I Discepoli del Fuoco” e “Il Libro dell’Angelo” (Piemme 2009, 2010, 2011), sono stati venduti in  Spagna, Germania, Inghilterra, Turchia, Serbia, Francia, Brasile, Canada. In Inghilterra “Cuore di Ferro” (Titolo inglese: “Inquisition”) è entrato nella classifica dei bestseller.

 

GIOVEDì 12 APRILE FRANCO BUFFONI E IL SUO LIBRO UNA PICCOLA TABACCHERIA, SABATO 14 VALENTINA ARENA CON LA PROIEZIONE DI VETRO

Buona settimana a tutti voi.
Due incontri nei prossimi giorni, voci poetiche e immagini misteriose ci accompagneranno fino a sabato.

Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Giovedì 12 aprile alle 18
in libreria
Franco Buffoni presenta “Una piccola tabaccheria. Quaderno di traduzioni” (edizioni Marcos Y Marcos).

Ne parlerà con Alberto Bertoni e Federico Condello.
All’incontro segue un aperitivo.

Sabato 14 aprile alle 18
in libreria
proiezione del cortometraggio “Vetro” di Valentina Arena.
La regista ne parlerà con Grazia Negrini e Simonetta Botti della “Tavola delle Donne sulla violenza e sulla sicurezza nella città“.
All’incontro seguirà un aperitivo.

Giovedì 12 aprile alle 18in libreriaFranco Buffoni presenta “Una piccola tabaccheria. Quaderno di traduzioni” (edizioni Marcos Y Marcos).

Ne parlerà con Alberto Bertoni e Federico Condello.
All’incontro segue un aperitivo.
“In ogni testo che capisco di voler ‘tradurre’ cerco di individuare l’elemento prevalente, quello irrinunciabile: può consistere nell’intarsio ritmico-melodico, o nel pensiero nitidamente formulato, oppure nell’illuminazione, nell’epifania: quel guizzo, che da solo costituisce il senso profondo del testo.” Franco Buffoni
Franco Buffoni ha data voce italiana ad autrici ed autori classici e contemporanei arrivando a Tomas Transtromer, premio Nobel per la letteratura 2011.
Un’ottima occasione per riflettere sulla nobile arte della traduzione.
Sabato 14 aprile alle 18
in libreria
proiezione del cortometraggio “Vetro” di Valentina Arena.
La regista ne parlerà con Grazia Negrini e Simonetta Botti della “Tavola delle Donne sulla violenza e sulla sicurezza nella città“.
All’incontro seguirà un aperitivo.
Vetro è un cortometraggio di finzione che affronta diverse tematiche connesse alle pari opportunità e al rapporto con la burocrazia e le istituzioni. Le tematiche vengono affrontate con uno sguardo non didattico ma delicato, incline alla metafora. La produzione del cortometraggio è stata portata avanti in totale indipendenza, senza nessun tipo di contributo esterno, ed è costata oltre un anno di lavoro. Nel progetto sono stati coinvolti professionisti giovani e di talento e attori professionisti.
Trama.
Una giovane donna si sveglia disturbata da alcuni rumori provenienti dall’esterno. Si alza per capire di che si tratti e scopre che davanti alla sua casa è stato allestito un cantiere di cui non sa nulla. Quando chiede spiegazioni, il capo cantiere le dice che devono costruire un binario ferroviario che arrivi fino alla porta di casa sua. Per la donna è l’inizio di una disperata ricerca di chiarimenti e di giustizia, durante la quale si muove a fatica tra moduli da compilare e persone che sembrano non capire la gravità dell’abuso che sta subendo.
Nel frattempo i lavori procedono inesorabili, sembra che niente riesca a fermarli, e la ricerca della donna diventa sempre più simile ad uno strano sogno dal quale è impossibile svegliarsi.
Selezionato al Premio Regione Emilia Romagna (Sassuolo), al Festival International Génération Court (Francia), menzione d’onore al Denver Underground Film Festival (Denver), selezionato al Lewiston – Auburn Film Festival (Maine). Proiettato all’interno della mostra Arte Senza Maschera (Venezia).
Valentina Arena, regista e videomaker, dal 2007 collabora con enti e associazioni per la realizzazione di documentari, conduce laboratori di cinematografia, realizza cortometraggi indipendenti e collabora all’organizzazione di eventi culturali. Le sue opere hanno ricevuto riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale.
PS
La nostra libreria collabora con Marcos Y Marcos al progetto “Andare in libreria”.
“Andare in libreria” è il piccolo segreto per scoprire come va veramente il mondo.
E per voi…
cosa significa andare in libreria?
Inventate uno slogan che inizia con “Andare in libreria…” e consegnatelo a noi, ritirando a Trame la cartolina, oppure inviatelo via e-mail a:

andareinlibreria@marcosymarcos.com
entro il 23 aprile 2012.
Se lo fate via e mail indicate la nostra libreria!

Se preferite compilate il modulo interattivo.

Una giuria formata da Massimo Cirri, Lella Costa e Annamaria Testa sceglierà le quattro frasi slogan migliori

I quattro autori finalisti si sfideranno con un Elogio della libreria il più creativo possibile al Salone del Libro di Torino 2012.Il supervincitore si aggiudica una bicicletta.
Vi aspettiamo!

 

sabato 31 marzo FFF off ore 21 serata Terremoto, lunedì 2 aprile ore 18 Letture per Rossella Urru

Buona settimana a tutte e tutti.
Due incontri che raccontano storie del nostro paese.
Un anniversario, per l’incontro di sabato sera, a quasi 3 anni dal terremoto abruzzese, per ripensare a ciò che è accaduto e alle conseguenze sulla popolazione.
Un’attesa, per l’incontro di lunedì pomeriggio, quella per la liberazione di Rossella Urru.

Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Sabato 31 marzo alle ore 21
in libreria
presentazione del libro di Alessandro Aquilio “Ventitre secondi” (edizioni Kellerman) e proiezione del docufiction “Non chiamarmi Terremoto” prodotto da formicablu e Ethnos Film.
L’incontro avverrà nell’ambito del Future Film Festival 2012 come evento off.

Lunedì 2 aprile alle ore 18
in libreria
Letture dal sito www.rossellaurru.it con Giulia Olmi, Jacqueline Philippe Pampiglione, Alessandra Berardi, Sabrina Giarratana, Associazione El Ouali per la libertà del Sahara Occidentale, Gruppo donne sahrawi.

Sabato 31 marzo alle ore 21
in libreria
presentazione del libro di Alessandro Aquilio “Ventitre secondi” (edizioni Kellerman) e proiezione del docufiction “Non chiamarmi Terremoto” prodotto da formicablu e Ethnos Film.
L’incontro avverrà nell’ambito del Future Film Festival 2012 come evento off.

Nell’avvicinarsi dell’anniversario del terremoto che il 6 aprile 2009 ha messo in ginocchio la città di L’Aquila una doppia occasione di riflessione.
“Ventitre secondi”, di cui la cantautrice Paola Turci ha curato l’introduzione, da mesi sta percorrendo l’Italia e l’Europa. Conta una pagina Facebook con più di 2.000 iscritti e prosegue il proprio impegno per non far dimenticare il terremoto dell’Aquila.
“A tre anni da quella notte, posso affermare che il tempo passa, ma non passa. Ringrazio di cuore Bologna e l’Emilia Romagna, che si sono spese in modo commovente per aiutare L’Aquila. Per noi aquilani è fondamentale che l’Italia non dimentichi ciò che è stato e che ancora è” commenta l’autore Alessandro Aquilio. “Nel mio racconto ho scelto di raccontare il dramma di 100.000 persone attraverso una storia privata, quella della mia famiglia. Sono certo che proprio l’aver raccontato il terremoto sotto il profilo umano, intimo, abbia consentito a ciascun lettore di immedesimarsi in noi aquilani”.
Definito dalla critica “una storia che ne tace altre mille” e che “ci dice molto più di quanto abbiamo letto su giornali e visto in tv”, il libro guida il lettore in una storia ancor più coinvolgente perché vera, che riesce a far vedere il terremoto, o il Vigliacco, come viene chiamato nel libro, e i suoi effetti, anche a chi non lo ha vissuto, riuscendo a far percepire quegli interminabili 23 secondi che per gli aquilani hanno separato nettamente la loro vita tra un “prima” e un “dopo”. “La storia racchiusa in “Ventitre secondi” mi ha sorpresa e resa fragile, mettendomi davanti a questo senso di impotenza che fatica a lasciarmi. Non credevo potesse arrivare al punto di farmi sentire un’aquilana, come tanti” afferma Paola Turci, tra le protagoniste di Amiche per l’Abruzzo, che ha curato l’introduzione al libro. “Leggere queste pagine esige una disponibilità a lasciarsi colpire allo stomaco e al cuore. A lasciarsi trafiggere e a sanguinare. Io ho scelto di farlo, immedesimandomi a fondo nei sentimenti e nelle emozioni descritte in questo racconto di vita vera. Per tutti questi motivi, e per molto altro, ringrazio Alessandro, per aver condiviso con tutti noi il dolore, lo stupore, l’amore, la rabbia e, sopra ogni cosa, la forza di ricominciare”.
Nel corso dell’evento, sarà possibile inoltre visitare virtualmente il capoluogo abruzzese attraverso un excursus fotografico e video.

Scrivi all’autore: alessandroaquilio@gmail.com – Facebook: 23secondi.terremoto – Twitter: @Aaquilio

“Non chiamarmi Terremoto” una docufiction sulla riduzione del rischio (Mediometraggio, 30′ Bologna – L’Aquila 2010) di formicablu e Ethnos Film
Con il contributo di: Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Bologna, Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste, Protezione Civile Regione Emilia-Romagna. Con il Patrocinio del Comune di L’Aquila, Abruzzo Film Commission, Vigili del fuoco.
Il film, senza fini di lucro, fa parte del progetto EDURISK (www.edurisk.it), attivo a L’Aquila dal 2008. Alla proiezione saranno presenti gli autori e geologi dell’INGV

“Non chiamarmi Terremoto” è un mediometraggio girato tra L’Aquila e Bologna che utilizza la tecnica narrativa della fiction per unire un punto di vista emotivo ad informazioni scientifiche rigorose.
Il racconto dell’esperienza del terremoto è l’occasione per riflettere e capire che la responsabilità della riduzione del rischio è una scelta che coinvolge tutti.
Accanto ad attori professionisti (Luciana Littizzetto, Stefano Bicocchi-Vito, Ivano Marescotti), recitano comparse scelte tra la popolazione aquilana che interpretano se stesse e attori non professionisti che si sono cimentati con generosità nell’impresa, tra cui la cantante degli Ustmamò Mara Redeghieri, Ifigenia Kanarà della bolognese Pataka s.r.l., l’antropologa Barbara Pinelli e gli stessi autori del film: Elisabetta Tola e Romano Camassi.
Protagonista è una giovane ma bravissima attrice alla sua prima esperienza: Federica Faccia. Con lei, i compagni della scuola media Dante Alighieri di L’Aquila, che frequenta anche nella realtà.
Trama: Marta ha 12 anni e vive a L’Aquila, dove tutti la conoscono con il soprannome “Terremoto”. Dopo la notte del 6 aprile 2009 nessuno riesce a chiamarla più così.
Il terremoto l’ha trasformata e non solo nel nome. Un anno dopo, Marta e la sua classe si dedicano all’allestimento di una mostra sul terremoto in occasione del primo anniversario dell’evento che ha colpito la sua città. Attraverso una serie di esperienze e di incontri, la protagonista si trasforma da ragazzina in giovane adulta diventando sempre più consapevole.
La realizzazione del mediometraggio è stata possibile grazie alla generosità di tutti i professionisti, agli amici che hanno partecipato volontariamente al progetto, alle donazioni di tanti cittadini che da tutta Italia hanno contribuito attraverso un sito di auto-finanziamento. Sul sito www.nonchiamarmiterremoto.it è possibile vedere il trailer,
sulla pagina Facebook è possibile informarsi sulle date delle altre proiezioni italiane del film.
Per informazioni: film@formicablu.it tel 328 9021372

Lunedì 2 aprile alle ore 18
in libreria
Letture dal sito www.rossellaurru.it con Giulia Olmi, Jacqueline Philippe Pampiglione, Alessandra Berardi, Sabrina Giarratana, Associazione El Ouali per la libertà del Sahara Occidentale, Gruppo donne sahrawi.

“In molti abbiamo vacillato di impotenza. Ci siamo sentiti infinitamente soli di fronte a tanto assurdo, svuotati da tanta assenza improvvisa. Così ci siamo chiusi in un lungo silenzio. Ma quello che noi credevamo un silenzio si è rivelato essere in realtà un coro di voci giunte da ogni dove. Un coro di solidarietà e di affetto che, dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre, diventa sempre più accorato, sempre più grande e sincero. Senza addentrarsi in considerazioni ed analisi di ordine politico o religioso, lasciando quindi che siano gli esperti ad occuparsene in altre sedi più appropriate, questo blog vorrebbe solamente essere il punto di incontro fra tutte queste voci. Raccogliendo e condividendo in un unico spazio libero e aperto a tutti le numerose testimonianze per l’immediata liberazione di Rossella Urru. Fausto, Mauro, Graziano e Marisa”.