da sabato 22 a sabato 29 ottobre a Trame

Buongiorno a tutti e tutte,
in questo sabato luminoso vi ricordiamo l’inaugurazione di oggi pomeriggio e i due incontri della prossima settimana.
Buon tutto.

Quelle di Trame.

Sabato 22 ottobre alle 18
in libreria
inaugurazione di “Ci sono notti che non accadono mai”, la nuova mostra fotografica di Cettina Calabrò.
Venerdì 28 ottobre alle ore 18
in libreria
“Sapori d’autunno”, incontro con Katia Brentani e il suo nuovo libro “Cuor di castagna” (Collana I Quaderni del Loggione Damster Edizioni).
Sabato 29 ottobre 2011 alle 11,30
in libreria
Libero Mancuso e Vito Belladonna presentano il libro di Bartolomeo Sciannimanica “L’Italia che frana” edito da Graus editore, modera Gabriele Bollini.
Alcuni brani saranno letti da Berto Gavioli.
Ad ogni incontro segue un aperitivo.

Sabato 22 ottobre alle 18
in libreria
inaugurazione di “Ci sono notti che non accadono mai”, la nuova mostra fotografica di Cettina Calabrò.

Un omaggio per immagini alla donna i cui versi come cocci di vetro marchiano la pelle, alla voce immortale che nel suo dire il dolore ha cantato la vita e l’amore, contro ogni tentativo di prigionia e violenza fisica e mentale.
Una donna la cui unica legge era la sua morale, una donna libera che come ogni persona libera ha pagato il prezzo necessario perché la sua voce potesse volare. Un prezzo che è alto per ogni uomo, ma inevitabilmente più alto è per una donna, per una grande poetessa, Alda Merini.

La mostra sarà aperta al pubblico negli orari della libreria fino al 1 dicembre ed è nell’ambito del progetto coordinato da “La Casa delle Donne” con la sesta edizione del Festival “La violenza illustrata” in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, festival che si terrà dal 22 ottobre al 3 dicembre 2011 fra Bologna e provincia. Un mese di eventi a ingresso gratuito.

Venerdì 28 ottobre alle ore 18
in libreria
“Sapori d’autunno”, incontro con Katia Brentani e il suo nuovo libro “Cuor di castagna” (Collana I Quaderni del Loggione Damster Edizioni).

Esiste nel percorso dell’autrice uno stretto legame fra scrittura e cibo che emerge spesso nei suoi libri. Dopo aver raccontato storie di donne dove il cibo è il simbolo di culture diverse e nello stesso tempo riscatto e filo d’unione, dopo aver partecipato a eventi dove la scrittura viene affiancata al cibo, come il Festival CondiMenti, l’autrice presenta il suo nuovo progetto. Non solo ricette, non solo leggende, non solo racconti ma un viaggio nella memoria, raccogliendo testimonianze di chi ha vissuto il periodo in cui la castagna era “il pane dei poveri”.
L’autrice ne parlerà con Chiara Cevolani, sarà presente Massimo Casarini titolare della Damster Edizioni.

Sabato 29 ottobre 2011 alle 11,30
in libreria
Libero Mancuso e Vito Belladonna presentano il libro di Bartolomeo Sciannimanica “L’Italia che frana” edito da Graus editore, modera Gabriele Bollini.
Alcuni brani saranno letti da Berto Gavioli.

Ogni possibilità di intervento da parte dei cittadini, nella formazione dei processi di governo del territorio, diventa vana, se gli stessi interessati non sono in grado di valutarne gli effetti. L’Italia che frana, in modo efficace e sintetico, contiene gli elementi di valutazione dei processi territoriali. L’Italia che frana è la metafora di una pericolosa condizione di instabilità che interessa il nostro Paese, così come il resto del mondo occidentale.
La democrazia funziona se si rispettano le regole. Se le regole non si ritengono giuste è bene cambiarle. Certamente non è accettabile la doppia morale: “Facciamo regole rigide, tanto poi non le facciamo rispettare”. Questa è una strada pericolosa, che porta all’arbitrio […] ed amplia la strada della corruzione

Bartolomeo Sciannimanica è nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) nel 1949. Laureato in Ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”; esperto di territorio e ambiente, ha insegnato per molti anni presso l’Università degli Studi di Urbino, fin dalla costituzione della Facoltà di Scienze Ambientali. Vive e lavora a Napoli, dove ha diretto il Servizio ambiente del Comune di Napoli e, successivamente, il Settore urbanistica della Regione Campania; libero professionista, è titolare dell’insegnamento di Ecologia presso il Laboratorio di Sintesi del corso di studi in Scienze dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Libero Mancuso, ex Magistrato, presidente della Corte di Assise di Bologna, si è occupato di eversione e terrorismo, della strage dell’Italicus, di quella alla stazione di Bologna, fino all’omicidio di Marco Biagi. Durante la sua attività ha indagato sugli intrecci tra politica e affari e sui reati di mafia. Autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali strumenti indispensabili di studio e lavoro, è stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi e l’eversione, della Commissione Mitrokin e della Commissione sui problemi e sul sostegno delle vittime dei reati. Assessore al Comune di Bologna nella Giunta Cofferati, è stato candidato alle primarie a sindaco di Napoli promosse dal Partito Democratico, espressione di S E L. Esercita ora la professione di avvocato e tratta delicati casi a tutela dei diritti politici fondamentali e in materia penale.

Vito Belladonna, ingegnere, attualmente Direttore Tecnico dell’Arpa Emilia-Romagna, si occupa fin dalla metà degli anni ’80 di pianificazione ambientale e territoriale e fino agli anni ’90 di progettazione nello stesso settore.

Gabriele Bollini, è urbanista e valuatore ambientale. Professore di “Pianificazione territoriale e Valutazione ambientale integrata”a Ingegneria di Modena. Consulente per il Settore Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì-Cesena in materia di Valutazione ambientale dei piani provinciali e comunali. Dal 2000 a giugno 2009 è stato dirigente del Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Bologna, e dal 1994 al 2000 è stato dirigente dell’Unità Ambiente del Comune di Bologna.

Berto Gavioli, di origine modenese, è attore, scrittore e organizzatore teatrale.

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