NEWSLETTER DAL 1° AL 7 MARZO ( a Trame e in trasferta )

Arriva marzo ed ecco gli incontri della prima settimana.
Maniaci omicidi per Fabrizio Carollo, riflessioni sul regime in Arabia Saudita, il nuovo libro di racconti di Matteo Marchesini, il romanzo di Michele Cocchi, il noir psicologico di Cristina Bellon, la serata Parla come leggi condotta da Massimo Vitali.
Prima i brevi sunti.
Poi le schede delle nostre proposte.
Ci si vede, qui a Trame o in giro.

Mercoledì 1° marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo romanzo di Fabrizio Carollo “Il mostro della mannaia” (Falzea 2016)
L’autore ne parlerà con Matteo Righi, regista a NuovaRete e 7gold.
Donatella Vanghi leggerà brani tratti dal libro.

Sempre mercoledì 1° marzo alle 17,30
nella Sala Prof. Marco Biagi, Quartiere Santo Stefano in via Santo Stefano 119 a Bologna
presentazione del libro di Liisa Liimateinen “L’Arabia Saudita. Uno Stato contro le donne e i diritti” (Castelvecchi, 2016).
L’autrice ne parlerà con Marcella Emiliani, storica del Medio Oriente. Coordina Rita Cenni, giornalista
La nostra libreria collabora con il bookshop.

Venerdì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo libro di Matteo Marchesini “False coscienze. Tre parabole degli anni zero” (Bompiani 2017).
L’autore ne parlerà con Alessandra Sarchi.

Sabato 4 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Michele Cocchi “La cosa giusta” (Effigi).
L’autore ne parlerà con Andrea Tarabbia.

Martedì 7 marzo alle ore 18 in libreria
Cristina Bellon presenta il suo ultimo libro “L’uomo che non sono”, edito da Cairo.

Sempre martedì 7 marzo alle 21
alle Stanze in via del Borgo di San Pietro 1
PARLA COME LEGGI | Contest di lettura ad alta voce a cura di Massimo Vitali.
La nostra libreria è sponsor della serata.

Mercoledì 1° marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo romanzo di Fabrizio Carollo “Il mostro della mannaia” (Falzea 2016)
L’autore ne parlerà con Matteo Righi, regista a NuovaRete e 7gold.
Donatella Vanghi leggerà brani tratti dal libro.

Alessandro Barbato, feroce serial killer, aveva terrorizzato per lungo tempo la città, uccidendo barbaramente giovani donne con un’affilata mannaia da macellaio. Tutto ebbe fine quando il tenente di polizia Fabrizio Giordani e la giovane agente Stefania Altieri chiusero, apparentemente, il caso. Oggi, il Mostro della Mannaia è tornato a mietere vittime: più feroce, più furbo e perverso di quanto non fosse mai stato. Toccherà nuovamente a Stefania Altieri, diventata brillante ispettrice, cercare di risolvere il caso e comporre nuovamente i pezzi di un puzzle contorto e insanguinato. Ad aiutarla l’ex tenente Giordani, congedato da anni e vittima di oscuri fantasmi che emergono dai ricordi di quel tragico avvenimento, portandolo quasi sull’orlo della pazzia. Mentre le morti si susseguono e ognuno è visto con sospetto, la piccola Alice Festi stringe una forte amicizia con l’assassino: un legame pericoloso che porterà i protagonisti a confrontarsi tra loro ma, soprattutto, con le loro paure, prima che anche la bambina corra il rischio di cadere sotto i colpi della mannaia del mostro redivivo…

Fabrizio Carollo vive e lavora a Bologna. Ha partecipato a svariati concorsi letterari che gli sono valse numerosi premi e riconoscimenti, fino alla prima raccolta di racconti dal titolo “Dusk” (Rupe Mutevole 2010), alla quale sono seguiti “Il sonno del Mostro” (Lulu Edizioni, 2011) e “L’armonia dei sogni spezzati” (Falzea 2012).
Nel frattempo ha collaborato e collabora con diversi portali giornalistici, web tv e reti locali, in qualità di speaker e conduttore.
Sua l’ideazione e la conduzione di rubriche per il web come “Un Autore nella Cultura”, “Incontri a Bologna”, “Incontri al teatro Dehon” e “Bloody Cult”.
Ha intrapreso inoltre un interessante percorso fotografico, sotto lo pseudonimo di caRfa Images.
“Rosso Tenebra” è stato il suo primo romanzo e la sua quarta pubblicazione. “Il mostro della mannaia” 2016 è il suo nuovo romanzo.

Donatella Vanghi, nata a Firenze, ha studiato e insegnato in varie città e ora vive vicino a Bologna.
Da circa dieci anni si dedica alla lettura ad alta voce, ha studiato con Margaret Collina, Matteo Belli, Marina Pitta, Valeria D’Astoli, ed è fra i soci fondatori dell’Associazione Culturale Legg’io, con cui partecipa a letture e spettacoli. Ha collaborato con alcune Radio, con Biblioteche e con librerie in occasione di presentazioni di libri.
Partecipa come volontaria all’iniziativa Nati Per Leggere presso la Biblioteca di Casalecchio di Reno ed è donatrice di voce per l’Associazione Centro Internazionale Libro Parlato “Sernagiotto” di Feltre, per cui registra audiolibri per non vedenti.

Sempre il 1° marzo alle 17,30
nella Sala Prof. Marco Biagi, Quartiere Santo Stefano in via Santo Stefano 119 a Bologna
presentazione del libro di Liisa Liimateinen “L’Arabia Saudita. Uno Stato contro le donne e i diritti” (Castelvecchi, 2016).
L’autrice ne parlerà con Marcella Emiliani, storica del Medio Oriente. Coordina Rita Cenni, giornalista
Saluto della Presidente di Quartiere Rosa M. Amorevole.

In collaborazione con Biblioteca Cabral e con la nostra libreria per il bookshop.

Custode della Grande Moschea di La Mecca, prima produttrice mondiale di petrolio e, come tale, alleato e partner economico, militare e politico dell’Occidente (pur essendo accusata di rapporti ambigui con l’lsis), l’Arabia Saudita è un Paese governato da un regime assolutista che viola costantemente i diritti umani e le libertà civili fondamentali, ricorrendo anche a selvagge esecuzioni capitali e limitando tenacemente i più elementari diritti della popolazione femminile. Pochi tuttavia conoscono la realtà quotidiana del più grande Stato arabo dell’Asia occidentale. In questo volume di inchiesta e di denuncia, Liisa Liimatainen è riuscita a penetrare in profondità tra le pieghe della sua complessa società, esplorando in particolare ciò che avviene tra le donne, i giovani e la cospicua minoranza sciita della Provincia Orientale. Scopriamo così le numerose contraddizioni e gli aspetti imprevedibili della vita quotidiana in un regno per molti versi feroce guardiano della tradizione, ma al tempo stesso attraversato da fermenti inaspettati e capace – nelle figure dei suoi attivisti – di soluzioni inedite e coraggiose all’interno di un’originale dialettica con i modelli di sviluppo occidentali.

Venerdì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo libro di Matteo Marchesini “False coscienze. Tre parabole degli anni zero” (Bompiani 2017).
L’autore ne parlerà con Alessandra Sarchi.

“Nei momenti in cui l’equilibrio delle forze appariva perfetto, lui avrebbe voluto scattare una fotografia e uscire da quella casa per non tornarci mai più”

L’apparente inaugurazione di una casa, tra vecchi amici e intellettuali velleitari, mette alla prova un amore al capolinea che si sbriciola davanti a una piccola tragedia stradale, protagonisti due anziani inquilini, una macchina e un cane. L’inspiegabile ascesa di Lojacono, stolido e verboso studente trasformato di colpo in autore di best-seller, rivela ai suoi compagni le ambiguità del loro cenacolo letterario e del loro mentore Astolfo Bordiga. Il ritorno di Pietro dalla madre malata sfocia in un’ultima, fatale replica del consueto corpo a corpo astioso e ricattatorio.
Sullo sfondo una Bologna sporca e scura, che non perdona alla giovinezza di svanire, e in primo piano i rapporti di coppia, le ambizioni culturali e le relazioni famigliari di chi è diventato adulto a cavallo tra i due secoli. Da una voce giovane ma già autorevole della narrativa e della critica italiana.

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Poeta, narratore e saggista, oltre ad alcuni libri per ragazzi ha pubblicato le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), i saggi critici di “Da Pascoli a Busi” (Quodlibet 2014), il romanzo “Atti mancati” (Voland 2013, entrato nella dozzina del premio Strega) e la raccolta di poesie “Cronaca senza storia” (Elliot 2015).
Collabora con Radio Radicale, “Il Foglio”, “Il Sole-24 Ore” e il blog “Doppiozero”.

Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971, vive a Bologna. Ha pubblicato “Segni sottili e clandestini” (Diabasis 2008). Per Einaudi Stile Libero è uscito nel 2012 il romanzo “Violazione”, vincitore del premio Paolo Volponi opera prima, e nel 2014 “L’amore normale”.
In uscita, sempre per Einaudi, il 7 marzo “La notte ha la mia voce”.

Sabato 4 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Michele Cocchi “La cosa giusta” (Effigi).
L’autore ne parlerà con Andrea Tarabbia.

Gabriele ha sedici anni e fugge attraverso il bosco. Intorno a lui c’è odore di terra. Guada un torrente e scava una buca con un sasso, nasconde il contenuto del suo zaino, cancella le sue tracce. Ha colpito suo padre. L’ha ferito? Non lo ricorda. Hanno litigato, questo lo ricorda. Il padre a casa trova il prete che lo aspetta, è venuto per aiutarlo ma lui si rifiuta. Nessuno lo ha mai davvero aiutato e nessuno lo potrà mai aiutare. Finché una mattina il commesso dell’emporio lo chiama al telefono: al mercato, il venditore di uccelli ha riconosciuto suo figlio. Vive poco lontano, in un casolare, con uomini e donne che hanno lasciato la città per trasferirsi in montagna.

“Il padre non ricorda quello che è accaduto, il figlio sa ma non vuole parlare. Così inizia questa storia ben scritta, fitta di dialoghi serrati, da leggersi tutta d’un fiato. L’autore disegna con precisione la psicologia dei personaggi che danno vita ad una storia corale, fino alla conclusione spiazzante”. Maurizio Pagnini

Michele Cocchi è nato nel 1979 a Pistoia dove vive ancora. Di lavoro fa lo psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza a orientamento psicoanalitico. Come scrittore ha pubblicato articoli racconti su numerose riviste; nel 2009 un suo racconto dal titolo “Animali” è stato pubblicato nella raccolta Padre edita da Elliot Edizioni; nel 2010, sempre con Elliot Edizioni, ha pubblicato la raccolta di racconti “Tutto sarebbe tornato a posto”. Sempre nel 2010 ha vinto il premio della giuria di Esor-dire, edizione di Cuneo.

Andrea Tarabbia è nato a Saronno (Va) nel 1978 e vive a Bologna. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi “Il demone a Beslan” (Mondadori, 2011) e “Il giardino delle mosche” (Ponte alle Grazie, 2015, Premio Selezione Campiello e Premio Manzoni).

Martedì 7 marzo alle ore 18 in libreria
Cristina Bellon presenta il suo ultimo libro “L’uomo che non sono”, edito da Cairo.

Una vita da travet con gli amici al bar, un’ex moglie da mantenere, uno schnauzer nero gigante e una datrice di lavoro ossessionata dal controllo. Una quotidianità priva di emozioni quella di Giovanni Tosi, quarantacinque anni, che dopo il divorzio si ritrova a vivere nel paese della campagna lombarda in cui è nato. Poco eccitante, anche se con una sua confortante monotonia. Poi, un giorno, avviene un fatto tragico. Beppe, il migliore amico di sempre, muore e Giò, stordito dal dolore, si scopre terrorizzato dalla prospettiva di troppi rimpianti. È l’inizio della metamorfosi: se la vita ti manda un segnale, sta a te coglierlo. Il cambiamento comincia dall’aspetto: ritrovare la forma fisica e rivoluzionare il guardaroba è certamente il primo passo per mostrarsi al mondo in modo diverso. Poi, un calcio alla tranquillità e si apre la caccia alle emozioni forti, ai guadagni facili, alle trasgressioni. Sì, forse alcune esperienze portano con sé una dose di rischio, ma anche la possibilità di toccare il cielo. Basta non farsi troppe domande.
Dall’hinterland agricolo cristallizzato sotto la brina, il pericoloso apprendistato di Giò lo trascinerà, tappa dopo tappa, in un viaggio di perdizione. Fino all’inevitabile e drammatica resa dei conti in una città del Caucaso misteriosa e violenta, per scoprire che in quel nuovo cielo non si può volare.

Il noir psicologico racconta il cambiamento di un uomo con un ritmo straordinario, che trascina fino all’ultima pagina e oltre.
Giovanni Tosi è un impiegato modello insoddisfatto della sua vita. Una storia di un uomo comune, che vuole essere apprezzato dagli altri.
Con una scrittura cristallina, l’autrice condanna il modello sociale che il mondo di oggi ci impone.
“Siamo troppo impegnati” ci dice Bellon “nella ricerca dei clamori e delle potenti luci artificiali di una città globale che ci vuole tutti e sempre sul palco. Così facendo, rischiamo di avere platee vuote e palchi intasati”.

Cristina Bellon (www.cristinabellon.it) si conferma una delle scrittrici più versatili e sorprendenti, capace di muoversi tra vari generi letterari, dalla fantascienza al realismo, dal giallo alla saggistica. Ha pubblicato “Il futuro spiegato ai ragazzi” (Mondadori, 2012, tradotto anche in spagnolo), “L’ora breve” (Gruppo B, 2014, quarto classificato al Premio Letterario Internazionale “Vinceremo le malattie gravi” 2015), i racconti “Il giorno del persico” nell’antologia Delitti di lago (Morellini, 2015) e “Il prigioniero dell’Ade” in “Nuovi delitti di lago” (Morellini, 2016).
Collabora con La Stampa, Panorama, Donna Moderna altre riviste scrivendo di scienza e di attualità. Per ArcipelagoMilano, settimanale di politica e di cultura, dirige la rubrica letteraria.

Sempre martedì 7 marzo alle 21
alle Stanze in via del Borgo di San Pietro 1
“Parla come leggi” contest di lettura ad alta voce condotto da Massimo Vitali.

A quanti anni avete iniziato a leggere? Pensate di saperlo fare solo perché state leggendo queste righe? Avete mai letto navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser ad alta voce?
Partendo dai più scellerati esempi di letture per voce di Massimo Vitali, continueremo con incipit di romanzi ogni volta diversi in cui ognuno potrà trovare la sua strada, perché gli incipit sono come le formiche: si somigliano forse, ma portano su sentieri differenti.
Da Italo Calvino a Kurt Vonnegut, da Douglas Adams a Stefano Benni, ognuno leggerà un incipit di un romanzo diverso fino alla resa finale: il giudizio di un’insindacabile giuria popolare che decreterà il vincitore del contest.

In palio al vincitore un buono omaggio di 15 euro offerto dalla nostra libreria, mentre per il secondo e il terzo posto free drink per schiarire la voce.

Ingresso libero, ma è suggerita la prenotazione a info@lestanzecafe.it
A tutti i prenotati a nome di Radio Città Fujiko 103.1 fm che ordineranno una consumazione, in omaggio il buffet.

NEWSLETTER DAL 21 AL 25 FEBBRAIO (a Trame e in giro per la città)

Martedì 21 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Emanuela Mascherini “Alice senza Meraviglie” (edizioni Pendragon).
L’autrice ne parlerà con Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi, direttori della collana di narrativa Glam in cui il volume è inserito.

Sempre martedì 21 febbraio due eventi in giro per la città supportati dal nostro bookshop
alle 17 alla sala dello Stabat Mater presso l’Archiginnasio in piazza Galvani 1 a Bologna
“Mille diavoli in chiesa” presentazione del volume di Laura Pasquini “Diavoli e inferni del Medioevo” (Il Poligrafo).
L’autrice ne parlerà con Rolando Dondarini ed Eugenio Riccomini.
E alle 18
presso Vag 61 in via Paolo Fabbri 110
presentazione del libro di Girolamo de Michele “La scuola è di tutti” (minimum fax).

Mercoledì 22 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro “Non dirmi come va a finire”, antologia ideata e curata da Gianluca Morozzi, Daniela Bortolotti e Eugenia Fattori (Clown Bianco Edizioni).

Giovedì 23 Febbraio alle 17.30 
presso al Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca dell’Archiginnasio
presentazione del volume “I lembi dei ricordi. Ri(n)tracciare il paesaggio di Goffredo Parise”, a cura di Maria Gregorio (Antiga edizioni, 2016). 
Intervengono: Marco Antonio Bazzocchi, Maria Gregorio e Paola Italia.
In collaborazione con Antiga Edizioni.
Bookshop a cura della nostra libreria.

Venerdì 24 febbraio alle 18 in libreria
Roberta Franchi presenta “Il corpo narrante. Pedagogia dell’agire sportivo” (Carocci).
L’autrice ne parlerà con il dottor Fabio Onofri, ex atleta che ha giocato a pallacanestro e praticato arti marziali per molti anni, e con la dottoressa Marina Simboli, insegnante di Educazione Fisica.

Sabato 25 febbraio alle 18 in libreria
Rita Covello presenta la guida “Napoli al femminile” (Morellini) e ne parla con la giornalista e scrittrice Camilla Ghedini.

Martedì 21 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Emanuela Mascherini “Alice senza Meraviglie” (edizioni Pendragon).
L’autrice ne parlerà con Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi, direttori della collana di narrativa Glam in cui il volume è inserito.

Quella di Celeste, ghost writer e attrice ad anni alterni, è una favola contemporanea sulla seconda verginità di chi rinasce e si risveglia, dopo dieci anni di convivenza, in un mondo che non ha più le regole che conosceva. Una rialfabetizzazione affettiva, sessuale e sociale. 
Il viaggio, a tratti tragicomico e surreale, di chi, nonostante un passato impossibile da seppellire, il tempo che avanza, l’inesistenza di un lavoro, le case a forma di loculo che costano come ville extralusso, i frequenti attacchi di panico sedati a colpi di corsa sul posto e gli uomini con nevrosi a carico, vorrebbe il suo lieto fine. Come ogni eroina che si rispetti, come ogni essere umano prima di andare a dormire, o come Alice, ma senza meraviglie.

Emanuela Mascherini è attrice, scrittrice e regista. Diplomata in recitazione presso il Centro sperimentale di cinematografia, in regia presso la New York Film Academy e laureata in Sociologia del cinema. Ha pubblicato fra gli altri il saggio “Glass Ceiling. Oltre il soffitto di vetro” (Edimond, 2009), il romanzo “Memorie del cuscino” (Castelvecchi, 2009), il manuale “Non ci casco più. Donne che amano troppo, poco e male” (Kowalski 2012). 
“Alice senza meraviglie” è uscito nell’ottobre del 2016. Il suo fim più recente, in cui recita tra i protagonisti, è  del 2016 “In bici senza sella” regia di Cristian Iezzi e Chiara de Marchis.

Sempre martedì 21 febbraio due eventi in giro per la città supportati dal nostro bookshop
alle 17 alla sala dello Stabat Mater presso l’Archiginnasio in piazza Galvani 1 a Bologna
“Mille diavoli in chiesa” presentazione del volume di Laura Pasquini “Diavoli e inferni del Medioevo” (Il Poligrafo).
L’autrice ne parlerà con Rolando Dondarini ed Eugenio Riccomini.

A quando risalgono le prime rappresentazioni del Diavolo e dell’Inferno? E come si sono evolute dalle più antiche manifestazioni meramente allusive del VI secolo sino agli esiti più maturi, per quanto a volte ripetitivi e un po’ naïfs, che condussero alle innovative intuizioni del Rinascimento? Attraverso l’originale analisi di un vasto apparato illustrativo, Laura Pasquini delinea la formazione e lo sviluppo delle raffigurazioni dell’aldilà, a partire dalle prime iconografie di quello che si può definire il “bestiario del Maligno”, mediante la messa in scena di parabole particolarmente significative e dedicando ampio spazio alle rappresentazioni delle tentazioni di Cristo e alle prime immagini di esorcismi. Il percorso prosegue indagando le rappresentazioni del secolo XI, in cui, con l’incremento della lotta alle eresie, il demonio e il suo regno intensificheranno le loro comparse in sistemi iconografici già noti e in soluzioni figurative fino ad allora inusitate. 

e alle 18
presso Vag 61 in via Paolo Fabbri 110
presentazione del libro di Girolamo de Michele “La scuola è di tutti” (minimum fax).

Questo libro è uscito qualche anno prima della legge n. 107 conosciuta come la legge “Buona Scuola”, e continua a farci riflettere sui problemi della scuola pubblica, indicando la strada per una resistenza culturale e civile. 
Il Coordinamento dei precari e delle precarie della scuola di Bologna ne incontrerà l’autore. Sarà l’occasione per discutere assieme a chi lavora nella scuola a proposito delle criticità contenute nella legge che attualmente regola l’istruzione scolastica, e provare, perché no, ad immaginare delle alternative.

Mercoledì 22 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro “Non dirmi come va a finire”, antologia ideata e curata da Gianluca Morozzi, Daniela Bortolotti e Eugenia Fattori (Clown Bianco Edizioni).

“Oggi – scrive Attilio Palmieri nella prefazione – le serie TV non si guardano e basta. Oggi le serie TV si usano. Quelli più creativi, come gli autori di questo libro, hanno capito che le serie televisive rappresentano anche una fonte di ispirazione, che li ha portati a scrivere i racconti contenuti in questo volume. L’operazione è di estremo interesse”.

“Non dirmi come va a finire” è una raccolta di 20 racconti curata da Daniela Bortolotti, Eugenia Fattori e Gianluca Morozzi. Ogni racconto è ispirato alla serie TV preferita dall’autore. I personaggi di Sex and the city, True detective, I Soprano, Scrubs, Friends, Doctor Who, CSI, Sherlock, Quantum leap, Battlestar Galactica, Outlander, Doctor House, Breaking bad, Mozart in the jungle, The Big Bang theory, Vinyl, Vikings, Sons of anarchy e Daredevil entrano in vite e in situazioni molto più “normali”, con effetti tragicomici.

Gli autori: Daniela Bortolotti, Eugenia Fattori, Gianluca Morozzi, Serena Scandellari, Alberto Albo Petrelli, Carlotta Borasio, Eliselle, Mara Munerati, Luca Martini, Andrea Malabaila, Silvia Iriza Zagolin, Giorgio Maringola, Cristina Brondoni, Francesco Palmisano, Teresa Buzzi, Alen Grana, Benedetto Solazzi, Silvia Antolini, Piero Marella, Tommaso Tom Raffoni.

Giovedì 23 Febbraio alle 17.30 
presso al Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca dell’Archiginnasio
presentazione del volume “I lembi dei ricordi. Ri(n)tracciare il paesaggio di Goffredo Parise”, a cura di Maria Gregorio (Antiga edizioni, 2016). 
Intervengono: Marco Antonio Bazzocchi, Maria Gregorio e Paola Italia.
In collaborazione con Antiga Edizioni.
Bookshop a cura della nostra libreria.

Il libro contiene testi di Marco Vigevani, Goffredo Parise, Claudio Rosati, Maria Gregorio, Daniela Brunelli, Aurora Di Mauro, Claudio Rorato, Stefano Cecchetto, Francesco Maino, Vitaliano Trevisan, Moreno Vidotto. 
Con interventi pittorici di Giosetta Fioroni e Vittorio Bustaffa.

Lo scrittore Goffredo Parise ha vissuto con il paesaggio veneto un intenso rapporto, che ha lasciato indelebili tracce nella sua opera letteraria e nelle due case da lui abitate negli ultimi anni, dapprima a Salgareda, poi a Ponte di Piave. L’intento del volume, curato da Maria Gregorio e realizzato in collaborazione con la Società Letteraria di Verona e grazie al fondamentale contributo di Fondazione Masi, a trent’anni dalla scomparsa dello scrittore, è quello di ricostruire una serie di mappe, affidandole ai testimoni della vita di Parise a Salgareda e a Ponte di Piave. A loro è stato chiesto di tracciare la rete delle relazioni umane e territoriali dello scrittore in terra trevigiana – nell’intento di dare rappresentazione visiva alla vita dell’autore, intrecciata con la vita della comunità e racchiusa entro la cornice di un paesaggio divenuto tessuto connettivo del suo essere e sentirsi scrittore veneto.
Le mappe sono accompagnate da alcune riflessioni sul “paesaggio culturale” scritte dagli autori del libro e da brevi note autobiografiche di chi le ha disegnate; note che traducono l’intrinseca emozione di un legame che non si è mai spento. Le mappe sono, infine, il punto di partenza per una rivisitazione dei luoghi di Parise in terra veneta nella sequenza disegnata da Vittorio Bustaffa, a esse fanno da contrappunto alcune riprese dei luoghi raffigurati nonché una serie di “cartoline”: immagini fotografiche di Moreno Vidotto, alle quali Giosetta Fioroni ha aggiunto il suo tocco di artista.

Venerdì 24 febbraio alle 18 in libreria
Roberta Franchi presenta “Il corpo narrante. Pedagogia dell’agire sportivo” (Carocci).
L’autrice ne parlerà con il dottor Fabio Onofri, ex atleta che ha giocato a pallacanestro e praticato arti marziali per molti anni, e con la dottoressa Marina Simboli, insegnante di Educazione Fisica.

Viviamo ormai tutti come Mr. Duffy di Joyce: “Mr. Duffy lived a short distance from his body” frase che può essere tradotta con “viveva a una certa distanza dal suo corpo” , quindi troppo  distante, oppure “viveva a una breve distanza dal suo corpo”, quindi troppo vicino. 
Noi tutti oggi viviamo il corpo in questa doppia forma, da troppo lontano o da troppo vicino, per questo non riusciamo più a leggerlo con chiarezza. Come se avvicinassimo il naso alle pagine quel tanto da non riuscire più a distinguerne le parole, oppure ci tenessimo a quella certa distanza che le mostra sfuocate e confuse. Eppure appena nasciamo, siamo subito corpo, il nostro corpo. Un corpo che ci muove, porta e sopporta, che ci e-muove cioè emoziona, muove verso fuori, e infine ci commuove anche, cioè ci muove con e versus, mettendoci in relazione con noi stessi e col mondo. Meriterebbe un’attenzione migliore. Meriterebbe la giusta distanza. Tutto questo porterebbe a una relazione migliore. Ma avere una miglior relazione cosa significa?

Roberta Franchi, allenatrice e chinesiologa, è nata nel 1969 e insegna Atletica Leggera alla Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Bologna. Ha praticato con passione e successo, e ora è Trainer di ostacoli ed eptathlon. Si occupa di metodologia dell’allenamento, e in particolare di postura; preparatore Atletico di squadre di serie A di Pallacanestro e Baseball, ha anche seguito la preparazione atletica di ciclisti e bobbisti di livello olimpico. Insegna yoga, pranayama e meditazione a tutti i suoi atleti. Scrive poesie ed è appassionata di pedagogia e filosofia. Ha ideato metodiche di allenamento che fondono le discipline orientali con teorie e tecniche di training occidentale. 
Non crede nei ‘metodi’ ma nelle persone.

Sabato 25 febbraio alle 18 in libreria
Rita Covello presenta la guida “Napoli al femminile” (Morellini) e ne parla con la giornalista e scrittrice Camilla Ghedini.

Coraggiosa e tenace, come le sue donne, Napoli è femmina: nella leggenda della sirena Parthenope, nella storia, nei profondi contrasti, nella sua bellezza che ammalia e rende schiavi. 
Tacco in borsetta, Napoli va visitata in tutta comodità, la guida vi accompagna alla scoperta di mete imperdibili e per conoscere il capoluogo campano e i suoi cittadini, non c’è nulla di meglio che immedesimarsi nella sua atmosfera abituandosi alle sonorità e gestualità della parlata locale (la guida contiene un breve dizionario e dei cenni sulla grammatica partenopea) e preparandosi alle leggende e superstizioni di cui ne è intrisa e le passioni che l’accendono.
Napoli è anche una galleria di prelibatezze culinarie, di pizzerie, ristoranti, trattorie, pasticcerie e caffè che Rita Covello ha selezionato le lettrici. 
A chiudere il tour della città, consigli per lo shopping tra negozi e mercatini, per ammirare le nuove espressioni artistiche delle numerose gallerie che la costellano e muoversi in tutta tranquillità anche con bambini al seguito.
“Napoli al femminile” di Rita Covello fa parte della collana “Guide al femminile”, una serie unica in Italia dedicata alle donne: nei testi numerose indicazioni e consigli per vivere con serenità la vacanza fatta a braccetto di un’amica, mamma, sorella o cugina.

Rita Covello, napoletana doc, architetto e velista, amante del mare e dei viaggi. Dopo la laurea a Napoli, ha studiato e vissuto a Parigi, poi a Londra e Milano, per tornare ad affacciarsi sul suo Golfo nel 2009. Ora la sua Napoli la vede all’orizzonte, dalla sua casa di Sorrento. Esperta di storia dell’architettura e di beni culturali, lavora da anni nel turismo. La sua passione per il viaggio come scoperta e per un turismo esperienziale e di qualità l’hanno portata a fondare la società “T4T Tailors for Tourism”. Cuoca e buongustaia, tifosa del Napoli, ha sempre coltivato con cura l’amore viscerale – e a volte contrastato – per la sua Città.

NEWSLETTER DAL 14 AL 18 FEBBRAIO

Incontri assortiti, per scappare dalla melensaggine del San Valentino, per supportare gli orti pugliesi, per riflettere sull’essere genitori, o su un’insolita terapia di coppia.
Inoltre è iniziata ufficialmente la settimana di Modus legendi, la rivoluzione gentile dei lettori che manda in classifica un libro di qualità di una casa editrice indipendente.
Si può acquistare “Neve, cane, piede” di Claudio Morandini, edito dagli amici di Exòrma Edizioni, e contribuire a farlo entrare nelle classifiche di vendita!
Abbiamo ospitato Claudio nel 2016, una persona speciale…
La nostra libreria fa parte dell’avventura e il libro deve essere comprato entro il 18 febbraio.
Se siete interessati potete prenotarlo rispondendo a questa mail.

Prima il sunto.
Poi gli incontri .

Ci si vede.

Martedì 14 febbraio alle 18 in libreria
presentazione dei progetti TIC “Parole orrende magnetiche” e “Love love love parole magnetiche della dolcezza”.
Con Francesca Fiorletta e con Cristiana De Santis.

Mercoledì 15 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del progetto “Parole Sante / Versi per una metamorfosi” (Edizioni kurumuny) a cura dell’ Associazione culturale Orto dei Tu’rat.
Saranno presenti con le loro letture i poeti Sergio Rotino, Michele Bellazzini, Milena Magnani, Massimiliano Rossi, e Cosimo Specolizzi.

Venerdì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione dell’antologia “Mi suona famigliare – Storie di legami eccezionali” (Ananke Lab).
Ne parleranno Maria Paoloni, Graziella Pagani e Patrizia Raggi.

Sabato 18 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Giorgio Pirazzini “Gattoterapia” (Baldini & Castoldi).
L’autore ne parlerà con William Piana.
Modera Daniela Bortolotti.

Martedì 14 febbraio alle 18 in libreria
presentazione dei progetti TIC “Parole orrende magnetiche” e “Love love love parole magnetiche della dolcezza”.
Con Francesca Fiorletta e con Cristiana De Santis.

Ripetute in maniera stereotipata, a volte arbitraria, da un numero crescente di parlanti, le #paroleorrende sbaragliano i sinonimi più appropriati, a dispetto dell’aderenza al contesto e della correttezza grammaticale.
Nella loro evoluzione magnetica, puoi mischiarle e attaccarle su qualunque superficie di metallo. Per ricomporle in un guazzabuglio giocoso, hai a disposizione campi semantici e registri eterogenei, parole tratte dalle lingue speciali e dai gerghi. Le combinazioni possibili sono infinite e tutte orrende.
Il ricavato della vendita delle #paroleorrende magnetiche andrà devoluto interamente all’Accademia della Crusca!

Francesca Fiorletta 1985, vive a Roma, è redattrice di Nazione Indiana, organizzatrice di eventi, ufficio stampa e social media manager per TIC Edizioni, CaLibro Festival, e freelance.
Nel 2015 ha pubblicato “More Uxorio”, per Zona Contemporanea. Suoi testi sono presenti in “Repertorio dei matti della città di Roma”, volume collettivo a cura di Paolo Nori per Marcos y Marcos; “Costola” antologia di racconti illustrati a cura di Filippo Balestra per Casa Editrice Gigante, e su diversi blog e riviste culturali (L’Ulisse, Versodove, Alfabeta, ecc.).

Cristiana De Santis lavora come ricercatrice all’Università di Bologna. Ha lavorato a dizionari italiani dell’uso e dizionari etimologici. È autrice di grammatiche dell’italiano, anche per la scuola, e di libri di divulgazione linguistica rivolti ai più piccoli (Fatti di lingua, Dedalo, 2009 e Grammatica in gioco, 2011). Il suo ultimo libro si intitola Che cos’è la grammatica valenziale? (Carocci, 2016). Tiene un blog di riflessioni sulla grammatica (http://valenziale.blogspot.it). La cura delle parole è la sua vocazione, la lettura il suo rimedio alle brutture della lingua e della realtà.

Mercoledì 15 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del progetto “Parole Sante / Versi per una metamorfosi” (Edizioni kurumuny) a cura dell’ Associazione culturale Orto dei Tu’rat.
Saranno presenti con le loro letture i poeti Sergio Rotino, Michele Bellazzini, Milena Magnani, Massimiliano Rossi, Cosimo Specolizzi, Paolo Coceancig.

Una raccolta poetica che si trasforma in germogli, alberi e piante da salvare.
Parole Sante è un’antologia poetica e al tempo stesso un progetto che stiamo abitando in tanti assieme per dare sostegno a un discorso ambientale che porta il nome di Orto dei Tu’rat.
Una poesia corale che attraverso una pluralità di autori provenienti da tutt’Italia, intesse un dialogo corale con la terra e prova a costruire un percorso che ha a che fare con il futuro di tutti noi, e con un modo nuovo di pensare il domani.
Non è consueto che un verso poetico si trasformi in rugiada e che la voce di un poeta germogli tra le pietre rupestri dei muretti a secco, eppure è proprio questa la metamorfosi che, verso dopo verso, porta questa antologia a diventare ulivo, giuggiolo, pero spinoso.
Oltre infatti a proporre una pluralità di voci, Parole Sante è pensato in modo tale che il ricavato della vendita vada a finanziare l’Orto dei Tu’rat, un progetto ambientale ubicato in Salento che ha come fine “poetico”quello di contrastare la desertificazione catturando acqua dal vento. Una poesia della parola che si coniuga così a una poesia della pietra che grazie ai poeti dell’antologia ci regala perle di incommensurabile bellezza.

Venerdì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione dell’antologia “Mi suona famigliare – Storie di legami eccezionali” (Ananke Lab).
Ne parleranno Maria Paoloni, Graziella Pagani e Patrizia Raggi.

“Mi suona famigliare – Storie di legami eccezionali” è il titolo di una raccolta di racconti, frutto della terza edizione del concorso letterario “Il colore delle donne”, aperta stavolta anche ad autori e personaggi maschili.
Il tema conduttore la genitorialità in tutte le possibili accezioni, a smascheramento della saturazione di cliché, tabù e ruoli imposti e a denuncia della cultura dello stereotipo come una delle principali cause della violenza di genere.
In questa ottica la genitorialità viene, allora, raccontata come una realtà che si può anche non desiderare, che può non arrivare nonostante la si cerchi con tutte le forze, che può anche non passare dalla biologia e da una gravidanza. Le famiglie sono tante, anche quella al cui interno si sceglie di essere semplicemente genitori di se stessi, quel che conta è e resta la scelta personale basata sull’amore.
A fianco dei partner storici del progetto, il Sillabo, la Valigia Rossa, i Lettori d’Assalto, e Coolturalbag, stavolta ci sono come partner d’eccezione Famiglie Arcobaleno e Consulta di Bioetica onlus.
Sono intervenute, in una introduzione corale ai racconti, Seila Bernacchi, Monica Lanfranco, Marina Mengarelli, Lucrezia Sarnari e Daniela Vassallo.

Maria Paoloni, 1944, abruzzese di nascita, abita a Bologna da 54 anni. Prof di psicologia alle superiori, in pensione. Ha frequentato diversi laboratori di scrittura e pubblicato racconti con l’ed.”scriviconloscrittore”, Historica e Ananke. Ha partecipato con alcuni testi a “Bologna a modo nostro”, guida sentimentale della città, pensata e realizzata nella “nostra” libreria. “In quel che resta del tempo” è il suo primo romanzo.

Graziella Pagani, nata nei dintorni campagnoli di Bologna, vive in città da quasi trent’anni. Amante a tutto tondo della scrittura: le parole scritte, parlate, inventate rappresentano il suo interesse principale nonché le sue attività sia ludiche che professionali. Ha pubblicato racconti con Historica ed Ananke e ha partecipato con suoi testi a “Bologna a modo nostro”.

Patrizia Raggi, bolognese da sempre, conoscitrice e amante dell’arte della scrittura. Partecipa da parecchio tempo a laboratori di scrittura e ne dirige personalmente uno da parecchi anni. Presta la sua voce a letture di testi narrativi e poetici di amiche scrittrici e solo qualche volta ne legge uno dei suoi.

Sabato 18 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Giorgio Pirazzini “Gattoterapia” (Baldini & Castoldi).
L’autore ne parlerà con William Piana.
Modera Daniela Bortolotti.

Claudia e Lorenzo, una coppia di pubblicitari che vivono a Londra, sono ai ferri corti. Lei ha successo e un amante, lui si barcamena tra un lavoro che lo deprime e una moglie che lo surclassa.
Per superare la negatività, c’è una terapia sconosciuta, praticata in un esclusivo circolo londinese, la gattoterapia, che insegna a vivere imitando i gatti, la loro sensualità, indifferenza ed eleganza. Alzi la mano chi non invidia la dolce vita dei gatti: ci guardano con aria superiore, hanno modi aristocratici e non sentono legami. Ma potrà mai essere questa la soluzione?

Giorgio Pirazzini è nato nel 1977 ed è cresciuto a Lugo di Romagna. Si è laureato in Scienze della Comunicazione a Bologna e ha lavorato in comunicazione e pubblicità tra Londra, Lisbona e Parigi.
Ha pubblicato due romanzi, La notte raccolgo fiori di carne (2011) e I cattivi pensieri (2013), e una raccolta di racconti, 9 notti a Parigi (2011).

William Piana, fa parte della redazione culturale di Radio Città Fujiko, nello spazio letterario del mercoledì, e porta “libri a colazione, con il Voltiamo Pagina”.
Fra jazz, arte e teatro collabora quotidianamente come umano con tre gatte che gestiscono la sua vita.

Daniela Bortolotti, è una trentenne + IVA nata a Bologna, appassionata di scrittura, tecnologia e gatti. Il suo romanzo d’esordio risale al 2011, dal titolo “Se scrivi ti sposo“ (JAR Edizioni); è possibile trovarla anche fra le pagine di “FOBIEril soluzione MANIAzina” (2009, JAR Edizioni), “Serial Kitchen” (2014, Cicogna Editore), “L’ultimo bicchiere” (2015, Cicogna Editore), “Non dirmi come va a finire” (Clown Bianco Edizini), ma soprattutto pullula sul web, dove cura il suo blog dal lontano 2003: blog.ladradicaramelle.com

NEWSLETTER DALL’11 AL 14 FEBBRAIO

Un sabato di fuoco e un san Valentino linguistico a Trame.
Antologia morozziana ( e abbiamo appena coniato un neologismo… ), gruppo di lettura e incontro in biblioteca, per il sabato 11.
E la editor Francesca Fiorletta in arrivo da Roma per parlare con la nostra Cristiana De Santis, ricercatrice esperta in grammatica.
Per evitare la ressa ai ristoranti tipica del 14 febbraio, l’aperitivo lo mette Trame…
Prima il sunto.
Vi aspettiamo.

Trame

Sabato 11 febbraio alle 12 in libreria
aperitivo con “Fucsia” antologia edita da Clown bianco edizioni.

Sempre sabato 11 febbraio alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà dei “Racconti del terrore” di Edgar Allan Poe (varie edizioni fra cui Rizzoli BUR).
Partecipazione libera.

Stesso giorno alle 16,30
all’Auditorium Enzo Biagi presso la Biblioteca Sala Borsa a Bologna
Giovanni Zucca parlerà del libro “Pietro Ingrao, mio fratello” (L’asino d’oro).
Con lui il regista Filippo Vendemmiati e lo scrittore Maurizio Matrone.

Martedì 14 febbraio alle 18 in libreria
presentazione dei progetti TIC “Parole orrende magnetiche” e “Love love love parole magnetiche della dolcezza”.
Con Francesca Fiorletta e con Cristiana De Santis.

Sabato 11 febbraio alle 12 in libreria
aperitivo con “Fucsia” antologia edita da Clown bianco edizioni.

Cos’è Fucsia?
Fucsia è un genere malato, a cavallo tra noir, eros e horror, anche come semplice suggestione.
“Fucsia” è un’antologia curata da Gianluca Morozzi, che coordina un mix di autori già pubblicati da grandi editori, come Maria Silvia Avanzato, Stefano Bonazzi e Morozzi stesso, e un manipolo di esordienti o semiesordienti talentuosi.

Sempre sabato 11 febbraio alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà dei “Racconti del terrore” di Edgar Allan Poe (varie edizioni fra cui Rizzoli BUR).
Partecipazione libera.

Stesso giorno alle 16,30
all’Auditorium Enzo Biagi presso la Biblioteca Sala Borsa a Bologna
Giovanni Zucca parlerà del libro “Pietro Ingrao, mio fratello” (L’asino d’oro).
Con lui il regista Filippo Vendemmiati e lo scrittore Maurizio Matrone.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
L’incontro è realizzato in collaborazione con l’editore L’asino d’oro.
La nostra libreria si occupa del bookshop.

Attraverso lo sguardo complice della sorella Giulia, già staffetta partigiana e insegnante, un ritratto appassionato e inedito di Pietro Ingrao.
La storia della famiglia Ingrao, del nonno garibaldino, di Lenola e della vecchia casa in pietra, il lavoro, la cultura, l’avvento del fascismo, la resistenza e l’Italia repubblicana.
Un dialogo e un racconto ‘privato’ che diventa quasi suo malgrado ‘pubblico’; insieme alla famiglia Ingrao il ritratto di un pezzo del loro e del nostro Paese.

A conclusione dell’incontro verrà proiettato il film di Filippo Vendemmiati “Non mi avete convinto” su Pietro Ingrao.

Martedì 14 febbraio alle 18 in libreria
presentazione dei progetti TIC “Parole orrende magnetiche” e “Love love love parole magnetiche della dolcezza”.
Con Francesca Fiorletta e con Cristiana De Santis.

117 #paroleorrende magnetiche è a cura di Vincenzo Ostuni, editor e poeta www.faldone.it
E #paroleorrende è l’hashtag con cui, su Twitter e Facebook, raccoglie da anni i vezzi più diffusi tra i parlanti.
Ripetute in maniera stereotipata, a volte arbitraria, da un numero crescente di parlanti, le #paroleorrende sbaragliano i sinonimi più appropriati, a dispetto dell’aderenza al contesto e della correttezza grammaticale.
Nella loro evoluzione magnetica, puoi mischiarle e attaccarle su qualunque superficie di metallo. Per ricomporle in un guazzabuglio giocoso, hai a disposizione campi semantici e registri eterogenei, parole tratte dalle lingue speciali e dai gerghi. Le combinazioni possibili sono infinite e tutte orrende.
Il ricavato della vendita delle #paroleorrende magnetiche andrà devoluto interamente all’Accademia della Crusca!

Tic Edizioni nasce nel 2011 ed è una casa editrice indipendente, persino dalla sua stessa volontà. Un tic si può presentare come un segnale di un disagio interiore, riconducibile a difficoltà familiari, sociali, professionali.
Tic Edizioni è nata per esprimere un disagio, ma anche per incanalarlo in qualcosa di nuovo, di diverso, di particolare.

Francesca Fiorletta 1985, vive a Roma, è redattrice di Nazione Indiana, organizzatrice di eventi, ufficio stampa e social media manager per TIC Edizioni, CaLibro Festival, e freelance.
Nel 2015 ha pubblicato “More Uxorio”, per Zona Contemporanea. Suoi testi sono presenti in “Repertorio dei matti della città di Roma”, volume collettivo a cura di Paolo Nori per Marcos y Marcos; “Costola” antologia di racconti illustrati a cura di Filippo Balestra per Casa Editrice Gigante, e su diversi blog e riviste culturali (L’Ulisse, Versodove, Alfabeta, ecc.).

Cristiana De Santis lavora come ricercatrice all’Università di Bologna. Ha lavorato a dizionari italiani dell’uso e dizionari etimologici. È autrice di grammatiche dell’italiano, anche per la scuola, e di libri di divulgazione linguistica rivolti ai più piccoli (Fatti di lingua, Dedalo, 2009 e Grammatica in gioco, 2011). Il suo ultimo libro si intitola Che cos’è la grammatica valenziale? (Carocci, 2016). Tiene un blog di riflessioni sulla grammatica (http://valenziale.blogspot.it). La cura delle parole è la sua vocazione, la lettura il suo rimedio alle brutture della lingua e della realtà.