NEWSLETTER DAL 24 al 28 ottobre (con scivolata al 3 novembre per prenotazione incontro con Vera Gheno)

Correndo verso l’ora legale, eccovi gli incontri per la settimana qui e in giro.
E la serata del 3 novembre da prenotare.
Vi aspettiamo.
Trame

Martedì 24 ottobre alle 18
in Auditorium Enzo Biagi presso la biblioteca Sala Borsa a Bologna
Silvia Albertazzi parlerà del suo ultimo libro “Letteratura e fotografia” con il giornalista Michele Smargiassi.
L’incontro è realizzato in collaborazione con la casa editrice Carocci.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Bookshop a cura di Trame.

“è quasi impossibile trovare un romanzo in cui non si faccia riferimento a un’istantanea per rievocare il passato, rinforzare una descrizione, documentare fatti accaduti, dimostrare l’attendibilità di eventi narrati, o, in senso opposto, evocare l’inesprimibile, il soprannaturale”

La fotografia, fin dal suo apparire, ha influito sulla letteratura sia a livello tematico sia sulla stessa scrittura, mutandone attitudini, modi e ritmi fino a porsi come un nuovo modo di scrivere (descrivere e raccontare) la realtà.
Attraverso il ricorso a elementi quali il ritratto fotografico, l’album di famiglia, la foto vernacolare e l’apparizione del fotografo in veste di personaggio e/o narratore, nell’ultimo libro di Silvia Albertazzi si propongono varie letture (e usi) della fotografia in letteratura.

Mercoledì 25 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Simona Cantelmi “Il Protettore del Tempo” (L’erudita).
L’autrice ne parlerà con William Piana di Radio Città Fujiko.

Lorenzo è riflessivo e taciturno, al contrario il cugino Leonardo è vivace, brillante… Sembra una storia di amicizia, di rivalità, di «cotte» a scuola, invece, quando i due aprono la porta di una vecchia biblioteca entrano in un mondo altro… in una stanza piena di orologi sincronizzati. La minaccia è, scaduto il tempo, di essere invasi dagli abitanti del Regno Oscuro. Accade nel romanzo “Il Protettore del Tempo”, fresco esordio di Simona Cantelmi (Severino Colombo, La Lettura – Corriere della Sera)

Tra misteri, stanze oscure e incantesimi, l’autrice conduce il lettore tra le pieghe di un’eterna lotta tra il bene e il male, in cui la resistenza degli oppressi vola verso un’inevitabile metafora storica legata al secolo breve e alle nere dittature. Il romanzo è posto in un delizioso equilibrio tra sogno e realtà… (Librimanent)

Ci sono autori che hanno il particolare dono di rimanere in contatto con la propria parte bambina, di riuscire a giocare con la fantasia, di metterla nero su bianco, di costruire mondi interi, senza bisogno di spiegare “perché”. Ebbene, Simona ha questo meraviglioso dono (Alessandra Grohovaz, Frammenti di Libro)

Tutte le avventure fantastiche prevedono un divieto infranto. Un giorno i cugini Leonardo e Lorenzo aprono la porta della vecchia biblioteca della loro scuola dove scoprono una sala fredda e buia e, con grande stupore, pareti completamente tappezzate di vecchi orologi, tutti sincronizzati.
Anche se Leonardo di orologi se ne intende, non c’è nulla da fare: gli ingranaggi si fermano e gli abitanti del Regno Oscuro entreranno nella nostra dimensione.
Cosa lega l’arrivo di questi invasori agli orologi della vecchia biblioteca dismessa, quando si fermano? Lorenzo crede in una connessione tra essi e i membri di questo regno. Ma in tutte le favole arriva in soccorso degli eroi uno strumento magico, in grado di sconfiggere il nemico là dove le forze del bene non bastano. Dal giorno in cui si fermeranno gli orologi, con l’aiuto di una misteriosa radio ereditata dal nonno Arturo, Lorenzo, con Leonardo e l’amica d’infanzia Manuela, combatterà la battaglia contro il perfido Osibos, Re del Regno Oscuro.
Il Protettore del Tempo è una favola contemporanea che racconta con uno stile fresco, scorrevole e ricco di incursioni nel parlato, la storia immortale del faticoso ingresso dei giovani nell’età adulta, un percorso attraverso il quale i ragazzi prendono coscienza delle proprie capacità.

Simona Cantelmi (Bologna, 1981), laureata in Lettere Moderne, con una tesi in Storia dell’Emilia Romagna nel Medioevo, ha lavorato come redattore per un quotidiano (L’Informazione di Bologna – Il Domani, allegato de La Stampa) e per diversi periodici (allegati de Il Giornale). Attualmente si occupa di comunicazione negli ambiti arte, teatro e musica. È cultore della materia in Storia Medievale all’Università di Bologna e ha curato voci del Dizionario Biografico degli Italiani Treccani. Ha pubblicato monografie e saggi di carattere storico. “Il Protettore del Tempo” è il suo primo romanzo.

Giovedì 26 ottobre alle 17,30
in occasione della Festa della Storia 2017
alla Sala dello Stabat Mater, Biblioteca Archiginnasio in Piazza Galvani, 1 a Bologna
presentazione del libro di Alessandro Marzo Magno “Missione grande bellezza. Gli eroi e le eroine che salvarono i capolavori italiani saccheggiati da Napoleone e da Hitler” (Garzanti, 2017).
Dialoga con l’autore Vincenza Iossa.
Coordina Marco Guidi.
Bookshop a cura di Trame.

Quasi come in un thriller, grazie alla capacità dell’autore di farci leggere il passato come una straordinaria avventura del presente, rivivono le storie coraggiose di quelle donne e di quegli uomini che hanno recuperato e messo in salvo la bellezza del nostro paese.

L’Italia è un enorme museo: nelle sue città, fra le sue colline, lungo le sue spettacolari coste sono nati – e in qualche caso sono tutt’ora conservati – alcuni dei più grandi capolavori artistici della nostra civiltà. Chi non conosce “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci, il “David” di Michelangelo e la “Primavera” di Botticelli? Ma sono tante le opere create in Italia che hanno vissuto destini travagliati: trasportate per il mondo, rubate in guerra, a volte restituite a volte no, spesso perdute. Non c’è da stupirsi che i più temuti personaggi della storia, da Napoleone fino a Hitler, abbiano preso di mira lo stivale d’Europa con i suoi tesori. Ma in loro difesa si sono battuti eroi sconosciuti che hanno rischiato la vita per riportare in patria parte del bottino, e di cui oggi Alessandro Magno ricostruisce le gesta.

Venerdì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Patrizia Debicke van der Noot “Il ritratto scomparso” (dbooks.it).
L’autrice ne parlerà con Simona Mammano.

Adrienne Lecrouet, grande pittrice e ritrattista, è famosa e apprezzata soprattutto per la sua capacità di rappresentare sulla tela sorprendenti dipinti, che lasciano intuire il carattere e la personalità dei modelli. Quasi riuscisse a scavare nel profondo della loro anima e si appassiona talmente al suo lavoro, da mettere persino in gioco tutta se stessa, legandosi indissolubilmente alle sue opere. E sarà proprio questo legame che la spingerà a sfidare pericolosamente l’ignoto per indagare oltre la coltre di mistero che avvolge la ultradecennale scomparsa, di uno dei suoi ritratti più riusciti.
E come Adrienne Lecrouet, l’autrice riesce a dare vita ai protagonisti, lasciando trasparire ogni sfumatura del loro carattere, della loro personalità, della loro angoscia e delle loro sofferenze. Spiega il perchè della loro affannosa ricerca di una serenità meritata dopo i tragici eventi di cui sono stati loro malgrado testimoni, spettatori o vittime. E riesce a raccontare le angosce, le fobie e le follie del loro carnefice…
Il ritratto scomparso di Patrizia Debicke van der Noot affronta con sobrietà un tema crudo, difficile, inquietante e che si vorrebbe poter cancellare per sempre, nella vita reale.

Patrizia Debicke Van der Noot, scrittrice, ha viaggiato molto e ha trascorso la sua vita fra Italia ed estero. Ha scritto romanzi, romanzi gialli, gialli storici e racconti per svariate antologie (l’ultima Crimini d’Estate, Calibro Novecento, è del 2015) e racconti lunghi. Con Corbaccio ha pubblicato i gialli storici “L’oro dei Medici”, “La gemma del cardinale” e “L’uomo dagli occhi glauchi”. Nel 2012 vince il premio alla carriera al IX premio Europa di Pisa; nel 2013 ha pubblicato “La Sentinella del Papa” (Todaro). Nel 2016 per Parallelo 45 è uscito “L’eredità medicea”.
È collaboratrice editoriale di Delos Book, Mentelocale e Milano Nera, membro di qualità della giuria del premio Nebbia Gialla e organizza conferenze storiche per il FAI, per gli istituti italiani di cultura di Parigi e Lussemburgo, e per l’Università del Lussemburgo.

Sabato 28 ottobre alle 14,30 in libreria
“La mano di Hitchcock. Tutti i segreti della scena della doccia di Psycho”
Seminario a cura di Antonio Paolacci in occasione dell’uscita del romanzo “Piano americano” edito da Morellini.

15 posti con prenotazione obbligatoria.
A info@libreriatrame.com
Ci sono ancora un paio di posti…

La scena della doccia è ancora oggi considerata la più famosa della storia del cinema.
E il film “Psycho” è quasi all’unanimità ritenuto il capolavoro di Alfred Hitchcock.
Non tutti sanno però che il film fu una produzione indipendente perché, nonostante la notorietà del suo autore, i grandi produttori di Hollywood si erano rifiutati di realizzarlo.

In una lezione unica di circa due ore analizzeremo il film, con particolare attenzione alla sua straordinaria scena madre, scoprendo come funziona il più celebrato film indipendente della storia e cosa può ancora insegnarci a proposito delle tecniche narrative.
Perché fu considerato rivoluzionario? In che modo catturò il pubblico? Quali erano le convinzioni di Hitchcock che i grandi produttori non condividevano? Perché la scena della doccia conserva ancora oggi tanta importanza? Come venne ideata e realizzata? Quali sono i suoi effetti sulla percezione dello spettatore?
Rispondendo a queste e molte altre domande, spiegheremo le ragioni di un incredibile successo e sveleremo alcuni grandi segreti dell’arte narrativa.

Alle 17,30
alla libreria Ubik Irnerio in via Irnerio 27 sempre a Bologna
Antonio Paolacci presenterà il romanzo con Andrea Cotti.

Un romanzo che non lo vuole essere, un’autobiografia non-convenzionale, un racconto tra cinema, letteratura, editoria e realtà.
In bilico tra la narrativa umoristica e un saggio autobiografico sull’arte stessa della narrazione, Piano Americano racconta la storia dello scrittore Antonio Paolacci che, nei giorni in cui sta per diventare padre, decide all’improvviso di smettere di scrivere per sempre.
E così anche il romanzo a cui stava lavorando non esisterà mai, eppure prenderà vita qui, con il racconto delle avventure grottesche di un manipolo di personaggi bizzarri.

Un romanzo insolito, ironico e appassionato, che racconta in un abile gioco di specchi il nostro complesso presente. (Laura Bosio)

Rinunciando a scrivere un romanzo, Antonio Paolacci ha scritto il suo romanzo migliore, nel quale le idee si muovono come se fossero personaggi per rivelare il dramma nascosto dietro l’artificio della letteratura. (Alessandro Zaccuri)

Antonio Paolacci, scrittore, editor, curatore editoriale e insegnante di scrittura creativa, ha ideato e diretto collane letterarie.
Ha inoltre condotto alcuni studi di psicoanalisi del cinema in collaborazione con l’Università di Bologna, a tutt’oggi considerati in ambito accademico i più approfonditi sull’argomento.
Come autore ha pubblicato romanzi, racconti e articoli.

Venerdì 3 novembre dalle 21,30 alle 23,30 in libreria
incontro con Vera Gheno e Bruno Mastroianni, in occasione dell’uscita di “Sociallinguistica” e “Disputa felice” per Franco Cesati editore.
Padrona di casa per la serata l’agitatrice culturale Francesca Santoro.

Prenotazione obbligatoria.
Solo alla mail info@libreriatrame.com
20 posti a disposizione.

Un abbozzo di #disputafelice sulla #sociallinguistica.
Questa non è una presentazione “normale”.
Piuttosto, è un tentativo di viaggio all’interno della testa dell’autrice, Vera Gheno, per capire come le sia venuto in mente di scrivere un libro quasi serio sull’italiano dei social network (e sugli usi e costumi degli italiani che li frequentano).
In questo viaggio, sarà coadiuvata da Bruno Mastroianni, ideologo della “disputa felice” e autore del volume omonimo.
Si può, insomma, parlare di social network oltre i classici luoghi comuni?
E soprattutto, senza staccarsi la testa a vicenda, tra tecnoentusiasti e luddisti di ritorno?

Questa è la serata in cui scoprirlo!

Vera Gheno, sociolinguista, docente universitaria, gestrice del profilo Twitter dell’Accademia della Crusca e traduttrice, ama parlare di lingua dei social, anche se ultimamente è interessata soprattutto a quel che succede quando la comunicazione non va per il verso giusto. Ha all’attivo due libri, “Guida pratica all’italiano scritto” e “Social-linguistica”, e infesta con la sua presenza più o meno ogni social esistente.

Bruno Mastroianni, filosofo, giornalista, autore televisivo, si occupa di web e social in Rai, ma soprattutto sostiene che dissentire senza litigare online è la cosa più bella che ci sia.
Ideologo della #disputafelice, il Bruno-pensiero si trova anche sul suo blog, www.brunomastro.it.

NEWSLETTER Dal 16 al 21 ottobre (ed eventuale HITCH da prenotare per il 28/10)

Eccoci di nuovo con le proposte della settimana.
Si parte martedì 17 col ritorno di Francesca Fiorletta che presenta “Borges non è mai esistito” con Matteo Marchesini.
Mercoledì 18 Andrea Sirotti, traduttore di Chimamanda Adichie, sarà intervistato da Silvia Albertazzi e Loredana Magazzeni.
Venerdì 20 ospitiamo i poeti di “Luce diversa” e il curatore dell’antologia, Sergio Rotino, che dialoga con Matteo Marchesini (un doppio!).
Sabato alle 12 aperitivo con Gianluca Morozzi e il suo mondo parallelo con gli Who supereroi nel nuovo romanzo “Onda sonica di tragicomiche disavventure”.
E nel pomeriggio in sala Borsa si parla di Virginia Woolf con Nadia Fusini, Liliana Rampello ed Elisa Bolchi.
Infine guardate se il 28 volete venire al seminario su Psyco del grande Hitch, tenuto da Antonio Paolacci.
Posti limitati…

Vi aspettiamo.
A Trame e dintorni.

Martedì 17 ottobre alle 18 in libreria
Francesca Fiorletta presenta il suo nuovo libro “Borges non è mai esistito” (L’erudita).
Ne parlerà con Matteo Marchesini.

Simbolo evidente e naturale della perplessità, il labirinto per Borges era un edificio creato col solo scopo di confondere gli uomini. Sotto il nume tutelare dello scrittore argentino, in una tiepida primavera ha inizio il rapporto fra Anna e Lucio. È il legame proibito per eccellenza: lui il professore di letteratura sudamericana, lei la diligente studentessa. La loro storia ha lo stesso andamento sincopato di chi vaga alla ricerca dell’uscita dal labirinto: momenti di sospensione si alternano a stati di agitazione interiore, nell’incapacità di trovare una soluzione.
Francesca Fiorletta mostra come brevi attimi di vita si trasformino in ricordi cristallizzati attraverso il filtro della memoria.
E accomoagna il lettore verso un finale aperto e inaspettato, di fronte al quale verrà persino da chiedersi se lo stesso Borges sia mai esistito.

Recensione di Borges Non È Mai Esistito – Francesca Fiorletta

Francesca Fiorletta, 1985, vive a Roma, è redattrice di Nazione Indiana, organizzatrice di eventi, ufficio stampa e social media manager per LiberAria Edizioni, CaLibro Festival, e freelance.
Nel 2015 ha pubblicato “More Uxorio”, per Zona Contemporanea. Suoi testi sono presenti in “Repertorio dei matti della città di Roma”, volume collettivo a cura di Paolo Nori per Marcos y Marcos; “Costola” antologia di racconti illustrati a cura di Filippo Balestra per Casa Editrice Gigante, e su diversi blog e riviste culturali (L’Ulisse, Versodove, Alfabeta, e altre).

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Poeta, narratore e saggista, oltre ad alcuni libri per ragazzi ha pubblicato le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), i saggi critici di “Da Pascoli a Busi” (Quodlibet 2014), il romanzo “Atti mancati” (Voland 2013, entrato nella dozzina del premio Strega), la raccolta di poesie “Cronaca senza storia” (Elliot 2015) e l’antologia “False coscienze” (Bompiani 2017). Collabora con Radio Radicale, “Il Foglio”, “Il Sole-24 Ore” e il blog “Doppiozero”.

Mercoledì 18 ottobre alle 18 in libreria
presentazione dei libri di Chimamanda Ngozi Adichie, “Quella cosa intorno al collo” e “Cara Ijeawele ovvero Quindici consigli per crescere una bambina femminista” (Einaudi).
Silvia Albertazzi e Loredana Magazzeni ne parlano con il traduttore Andrea Sirotti.

Chimamanda Ngozi Adichie è una della più amate scrittrici viventi di lingua inglese. Nata in Nigeria nel 1977, ha studiato negli Stati Uniti. Con i suoi tre romanzi, “L’ibisco viola” (sul fanatismo religioso), “Metà di un sole giallo” (storia di due sorelle sullo sfondo della guerra del Biafra) e “Americanah” (ambientato tra USA e Nigeria, e tradotto in italiano da Andrea Sirotti), ha raggiunto fama internazionale, ottenuto prestigiosi riconoscimenti e conseguito un notevole successo di pubblico e critica. Sulla condizione delle donne, ha tenuto nel 2012 un importante discorso pubblicato in Italia con il titolo Dovremmo essere tutti femministi e in parte campionato dalla cantante statunitense Beyoncé nella canzone del 2013 Flawless.
“Quella cosa intorno al collo” è una raccolta di racconti in cui si delineano gli aspetti più problematici della società nigeriana, da un lato, e le difficoltà e il senso di non appartenenza che caratterizzano la migrazione negli Stati Uniti, dall’altro. “Cara Ijeawele” raccoglie 15 preziosi consigli per crescere una bambina femminista, ricorrendo alla tradizione letteraria delle scritture morali per delineare in pochi, rapidissimi flash, quanto resti ancora da fare perché l’educazione delle donne corrisponda a una vera e profonda trasformazione di sé e della società tutta.
Entrambi i testi sono tradotti da Andrea Sirotti per Einaudi.

Silvia Albertazzi è docente di letteratura dei paesi di lingua inglese e storia della cultura inglese presso l’Università di Bologna. E’ autrice del primo volume italiano di teoria postcoloniale, Lo sguardo dell’Altro (Carocci, 2000). Il suo ultimo lavoro è Letteratura e fotografia (Carocci, 2017).

Loredana Magazzeni, insegnante e scrittrice, si muove nel campo della critica letteraria militante, con particolare interesse per la poesia prodotta da donne in Italia e nel mondo anglofono, e ha concluso un dottorato di ricerca sulla storia dell’educazione delle donne.

Andrea Sirotti, nato a Firenze, dove insegna lingua e letteratura inglese, fa parte delle redazioni di «Semicerchio», «El Ghibli» e «Interno Poesia». Dal 1999 svolge l’attività di traduttore letterario, soprattutto di poesia e di narrativa postcoloniale, traducendo e curando testi per Einaudi, Giunti, Rizzoli, Le Lettere, Quarup, ecc. Opera come promotore di eventi letterari, collaborando all’organizzazione di festival di poesia internazionale. Dal 2000 al 2008, insieme a Vittorio Biagini, ha curato per il Comune di Firenze i concorsi di poesia giovanile “Nodo sottile”. Insieme a Shaul Bassi ha pubblicato nel 2010 Gli studi postcoloniali. Un’introduzione, per i tipi de Le Lettere, Firenze. Negli ultimi anni si è dedicato alle attività di scout letterario e di consulente editoriale freelance.

Venerdì 20 ottobre alle 18 in libreria
presentazione dell’antologia poetica “Luce diversa” curata da Sergio Rotino.
Matteo Marchesini parlerà col curatore.

Angela Cocchi, Mariangela Barletta, Rosanna Rosini, Rossana Gallio, Valeria Rossi, Sante Serra, Angela Soriani, Anna Bastelli, Elio Manini, Paola Elia Cimatti, Marilena Ermilli, Nadia Minareti, Paola Venturoli, Maria Rosa Fiorini, Anna Maria Boriani, Valeria Palmieri.
Sedici autori trovano posto in questa antologia, proponendo ciascuno due poesie frutto di un percorso laboratoriale in cui suggerimenti, indicazioni, stimoli e revisioni si sono susseguiti lungo dodici incontri serrati.
Alcuni dei risultati migliori trovano ora ospitalità nelle pagine di “Luce diversa”, documento tangibile di quanto sia produttiva e utile l’inutile arte della poesia.
L’antologia, pubblicata da Ogni uomo è tutti gli uomini edizioni per conto dell’Università Primo Levi, lo testimonia perfettamente.
E sottolinea la vitalità e la capacità creativa dei partecipanti al corso tenuto presso gli dell’Università nell’Anno accademico 2016/2017.

Sabato 21 ottobre alle 12 in libreria
aperitivo con Gianluca Morozzi in occasione dell’uscita di “Onda sonica di tragicomiche disavventure” (Skira).
Letture a cura di Daniela Bortolotti.

Nel nostro mondo, gli Who sono una venerata e amata rock band. Ma c’è un universo parallelo, Terra-3, in cui le cose sono andate diversamente, e gli Who sono dei supereroi.
Nel nostro mondo, i Despero sono una poco amata e sfortunata rock band. Il leader Kabra è abbattuto dagli insuccessi e terrorizzato da una causa di plagio, il tastierista suona con dei guanti sagomati per non toccare la tastiera, il batterista Lobo rallenta le canzoni con la sua inguaribile tristezza. L’unico raggio di sole in questo gruppo al nadir della carriera è Celeste, la bella e giovane chitarrista nonché fidanzata di Kabra.
Ma tutto cambia quando, su Terra-3, l’eroico Tommy Walker, il Pinball Wizard, cede alla sua parte oscura e inizia a distruggere qualunque cosa, spalleggiato da Zio Ernie, dal Cugino Kevin e dalla Acid Queen. Gli Who dovranno seguirlo tra gli universi, attraversando uno specchio distrutto.
Cosa succederà a Celeste, detta Quadrophenia Girl per le sue multiple personalità?
E quale nuova, tragicomica sventura colpirà i Despero attraversando i mondi paralleli?

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo Despero (Fernandel) e ha raggiunto il successo nel 2004 con Blackout (Guanda), da cui è stato tratto il film omonimo. Ha pubblicato finora 24 romanzi e 212 racconti. Oltre che scrittore, è musicista e conduttore radiofonico. I suoi ultimi romanzi sono Lo specchio nero (Guanda) e Confessioni di un povero imbecille (Fernandel).

Sabato 21 ottobre alle 17
in Auditorium Enzo Biagi presso la biblioteca Sala Borsa a Bologna
“L’altro sguardo. Leggere Virginia Woolf”
Ne parleranno Nadia Fusini, Liliana Rampello ed Elisa Bolchi, socie fondatrici della Italian Virginia Woolf Society.
Bookshop a cura di Trame.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

“Credo che vorrei, per l’avvenire, quest’esistenza più umana: dissiparmi prodigalmente tra gli amici, sentire la vastità e il gusto del vivere umano”

Lo sguardo di Virginia Woolf sul mondo fu sempre diagonale, molteplice, altro; per questo motivo resta ancora oggi potente e attuale per raccontare la mente umana e la società.

Per tutti i suoi lettori, per coloro che sanno condividere lo stesso gusto per la letteratura e la vita, è nata l’associazione Italian Virginia Woolf Society che vuole promuovere e diffondere l’opera e il pensiero della scrittrice in Italia e diventare un punto di riferimento per tutti coloro i quali vogliano avvicinarsi a Virginia Woolf o ai membri del Bloomsbury group, per motivi di studio, di lavoro, o per puro interesse personale.

Sabato 28 ottobre alle 14,30 in libreria URGENTE PRENOTARE
“La mano di Hitchcock. Tutti i segreti della scena della doccia di Psycho”
Seminario a cura di Antonio Paolacci in occasione dell’uscita del romanzo “Piano americano” edito da Morellini.
15 posti con prenotazione obbligatoria. L’incontro è gratuito.

La scena della doccia è ancora oggi considerata la più famosa della storia del cinema.
E il film “Psycho” è quasi all’unanimità ritenuto il capolavoro di Alfred Hitchcock.
Non tutti sanno però che il film fu una produzione indipendente perché, nonostante la notorietà del suo autore, i grandi produttori di Hollywood si erano rifiutati di realizzarlo.

In una lezione unica di circa due ore analizzeremo il film, con particolare attenzione alla sua straordinaria scena madre, scoprendo come funziona il più celebrato film indipendente della storia e cosa può ancora insegnarci a proposito delle tecniche narrative.
Perché fu considerato rivoluzionario? In che modo catturò il pubblico? Quali erano le convinzioni di Hitchcock che i grandi produttori non condividevano? Perché la scena della doccia conserva ancora oggi tanta importanza? Come venne ideata e realizzata? Quali sono i suoi effetti sulla percezione dello spettatore?
Rispondendo a queste e molte altre domande, spiegheremo le ragioni di un incredibile successo e sveleremo alcuni grandi segreti dell’arte narrativa.

Un romanzo che non lo vuole essere, un’autobiografia non-convenzionale, un racconto tra cinema, letteratura, editoria e realtà.
In bilico tra la narrativa umoristica e un saggio autobiografico sull’arte stessa della narrazione, Piano Americano racconta la storia dello scrittore Antonio Paolacci che, nei giorni in cui sta per diventare padre, decide all’improvviso di smettere di scrivere per sempre. E così anche il romanzo a cui stava lavorando non esisterà mai, eppure prenderà vita qui, con il racconto delle avventure grottesche di un manipolo di personaggi bizzarri.

NEWSLETTER DAL 9 AL 14 OTTOBRE (fulmini e saette!!!)

Eccoci di nuovo.
Intanto confermiamo che la libreria ha rinnovato le convenzioni con Arena del Sole, Teatro Betti di Casalecchio e Teatro Duse per i propri lettori.
Basta presentarsi con il nostro segnalibro timbrato, chiedetecene uno alla cassa.

Inoltre la libreria sarà aperta lunedì anche nel pomeriggio per un firmacopie.
E giovedì, dalle 19,30 in poi, per una festa di non compleanno.
Gli altri giorni si spazia da Charlie Mingus alla rivista Zapruder, dagli Stati d’animo di Beniamino Sidoti, alla raccolta di firme conto la Bossi Fini, per arrivare al gruppo di lettura che si confronta su Kent Haruf, e alla nuova mostra della nostra fotografa “quasi” residente Cettina Calabrò.

In grassetto il sunto, poi le storie.
Siateci, con noi, anche giovedì.
Trame.

A partire dal 4 fino al 31 ottobre in libreria
parte la 5a edizione “Colletta del libro e della cartoleria per la scuola del carcere: regali un libro e doni una speranza a detenuti e minori disagiati”.

Regalare un libro a chi vive nel disagio, come piccola opportunità di rinascita è il senso della Colletta del Libro e della Cartoleria, giunta alla sua V edizione. L’iniziativa si svolge in moltissime librerie e cartolerie di Bologna e provincia, associate a Confcommercio Ascom Bologna, dal 4 al 31 ottobre 2017.

La Colletta del Libro e della Cartoleria è realizzata e promossa dalla Federazione Librai e dalla Federazione Cartolai Confcommercio Ascom Bologna.
Durante le giornate della colletta, i volontari presenti nei negozi aderenti al progetto inviteranno i clienti a comprare e donare libri e materiale di cartoleria alla scuola del carcere e agli studenti del Centro per l’Istruzione degli Adulti “CPIA Metropolitano”.
Servono libri in brossura per motivi di sicurezza per arricchire la biblioteca interna del carcere, e per il centro di istruzione, un piccolo gesto di vicinanza.

Lunedì 9 ottobre alle 15
al Conservatorio di Bologna in piazza Rossini 2 a Bologna
il jazzista e scrittore americano Krin Gabbard incontra il pubblico in occasione dell’uscita della biografia “Charles Mingus. L’uomo la musica il mito.” (edizioni EDT in collaborazione con Siena Jazz).
Intervengono Francesco Martinelli, curatore dell’edizione italiana del libro, e Stefano Zenni, docente al Conservatorio di Bologna.
All’incontro seguirà, a partire dalle 17 circa, un firmacopie presso la nostra libreria.

Di formazione classica e di ascendenza mista (aveva nonni cinesi, svedesi e africano-americani), Charles Mingus è stato uno dei più importanti innovatori musicali del Ventesimo secolo. Compositore, interprete e produttore discografico, la sua celebre e romanzata autobiografia, “Peggio di un bastardo”, ha contribuito molto a creare l’immagine di un uomo tormentato e selvaggio: un genio musicale eccentrico e idiosincratico, con un debole per le donne e soggetto a violente esplosioni di rabbia; ma anche un inguaribile romantico. Facendo ampio riferimento a fonti e documenti inediti o sconosciuti ai precedenti studiosi, Krin Gabbard sottopone il mito autobiografico a un attento lavoro di verifica. Dopo aver illustrato gli eventi artistici e biografici più importanti, Gabbard dedica infatti un approfondito esame a Mingus come scrittore e come compositore-musicista. Si domanda perché abbia dedicato così tanto spazio nella sua vita all’auto-analisi e ne racconta la lotta per sentire riconosciuta la propria complessa identità razziale in una società da cui era identificato semplicemente come “nero”; illustra inoltre quanto i problemi di salute fisica e mentale abbiano influito sugli alti e bassi della sua carriera musicale. Mettendo in discussione a leggenda, Gabbard racconta tuttavia come Mingus abbia saputo creare un complesso e inimitabile linguaggio costituito da emozioni che non si limitano al solo mondo musicale. Ne ricorda il rapporto con le arti plastiche, con le avanguardie e la presenza nel repertorio cinematografico. Il risultato è quello di un’articolata visione dell’opera di Mingus situata in un panorama che va ben oltre la musica, per abbracciare il contesto sociale, politico e culturale americano, anche attraverso gli incontri con altri artisti e musicisti di primo piano.

Martedì 10 Ottobre alle 17
alla Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca Archiginnasio a Bologna
La rivista Pandora, Donzelli editore, e la Biblioteca comunale Archiginnasio presentano il libro “Germania/Europa. Due punti di vista sulle opportunità e i rischi dell’egemonia tedesca”.
Il bookshop è a cura di Trame.
Saranno presenti gli autori Angelo Bolaffi, filosofo della politica, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, e Pierluigi Ciocca, economista, già vicedirettore generale della Banca d’Italia.
Ne discuteranno con Carlo Galli, professore di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università di Bologna e Tonia Mastrobuoni, corrispondente dalla Germania per La Repubblica.
Introduce Giacomo Bottos, Direttore rivista Pandora e modera Lorenzo Mesini, segretario di redazione rivista Pandora

Sempre martedì 10 ottobre alle 18 in libreria
FAKE. VERO FALSO VEROSIMILE Presentazione del numero 39 di “Zapruder. Rivista di Storia della Conflittualità Sociale”

In un’epoca di ampio dibattito pubblico sulle cosiddette fake-news vogliamo ragionare assieme su cosa significa vero e falso nella ricerca storica, quali sono i canoni di autenticità di una fonte.
Ormai ampiamente tramontata la visione positivistica del documento e l’idea della storia come ricerca del Vero, indagare il falso ha ancora un senso; a patto di chiarirne metodi, fini e confini.
Un tema importante sia per la ricerca storica, sia per sviluppare una maggiore consapevolezza critica rispetto alla miriade di testi e immagini con cui ci confrontiamo ogni giorno.

Mercoledì 11 ottobre alle 18 in libreria
Beniamino Sidoti presenta “Stati d’animo” (Rrose Sèlavy, 2017)
Ne parlerà con Marco Dallari e Paolo Rinaldi.

E se le emozioni fossero dei territori da attraversare? Se i sentimenti fossero nazioni?
In 25 cartoline Sidoti racconta un viaggio “componibile” attraverso gli Stati d’animo, regioni interiori ricche di ripide montagne e di strani popoli, di balli silenziosi e di fiumi: perché il racconto permette davvero di attraversare le emozioni, di viverle o di immaginarle, di costruirle come qualcosa in divenire.
Durante l’incontro si parlerà del libro, lo si leggerà, vi si giocherà costruendo sentieri un po’ surreali e un po’ fatti della stessa materia dei sogni. Una piccola presentazione ufficiale con il gusto di stare insieme.

Beniamino Sidoti si occupa da anni di storie e giochi, e di come gli uni si intreccino con gli altri: è consulente editoriale, autore e formatore, specializzato sui temi di lettura e scrittura.

Marco Dallari (pedagogista, Università di Trento) studia e lavora con bambini e ragazzi, con ciò che parla di come si impari o si trasformi ciò che si fa: si occupa di arte e di bello, ma anche di lettura e di pedagogia.

Paolo Rinaldi è grafico editoriale e per questo libro ha realizzato grafica, impaginazione, loghi e splendidi collage, a partire dagli archivi della New York Public Library e del MET.

Giovedì 12 ottobre a partire dalle 19,30 in libreria
Il gruppo “RCDCviva”, gli autori e le (ex) voci di quella che un tempo fu Radio Città del Capo,
in occasione del suo 30° anniversario presentano:
UN BUON NON COMPLEANNO!
1987-2017 la radio non compie 30 anni.

Venerdì 13 ottobre alle 20,30
alla Casa del Popolo Tosarelli di Corticella in via Bentini, 20 a Bologna
presentazione del libro di Luigi Manconi e Federica Resta “Non sono razzista, ma. La xenofobia degli italiani e gli imprenditori politici della paura” (Feltrinelli editore).
Alessandro Bergonzoni ne discuterà con Luigi Manconi.
Bookshop a cura di Trame.
Durante la serata sarà possibile firmare per sostenere la proposta di legge popolare “Ero straniero”, per cambiare la Bossi-Fini.

“Non sono razzista, ma” illustra un meccanismo psicologico tanto elementare quanto diffuso, che mira a prendere le distanze dalle parole e dagli atti che ci tradiscono e contraddicono ciò che pensiamo di essere, o che magari vogliamo far intendere di essere. Ma ormai è entrata in crisi l’interdizione morale nei confronti di parole e atti xenofobi, che aveva costituito una sorta di presidio linguistico e culturale, ma anche sociale e politico, rispetto al ricorso a pratiche di esclusione e discriminazione. Forse davvero sta cadendo il tabù del razzismo nella società italiana. Luigi Manconi e Federica Resta lanciano un grido d’allarme in questo pamphlet: l’intolleranza etnica ha trovato spazio nel discorso pubblico e nella sfera politica, legittimando comportamenti fino a ieri censurati, grazie a figure pubbliche che fanno del proprio ruolo istituzionale una risorsa significativa di produzione e legittimazione dell’ostilità sociale nei confronti dello straniero.

L’incontro si svolge in occasione de La Notte Rossa 2017 ed è organizzato da Fondazione Duemila in collaborazione con Arci, Acli, Associazione Radicali sotto le due Torri, Chiesa Metodista di Bologna e Scuola di italiano By Piedi.
Per maggiori info: www.fondazioneduemila.it

Sabato 14 ottobre alle 14,30 in libreria
il gruppo “letture sul sofà” ha il suo incontro mensile.
Al centro del dibattito il romanzo che ha chiuso la carriera di Kent Haruf “Le nostre anime di notte” (NN edizioni).

Ne è stato tratto un film coprodotto e interpretato da Jane Fonda e Robert Redford, che si sono ritrovati a 50 anni dal loro successo “A piedi nudi nel parco”.
Il gruppo è aperto anche a chi non avesse letto il libro ma volesse sperimentarne l’atmosfera.

Sempre sabato 14 ottobre alle 18 in libreria
parte “chaos” mostra fotografica di cettina calabrò

“Dunque per primo fu il Chaos”
secondo Esiodo.

Di fuoco e d’aria.
Di acqua e terra.
Di vento e luce.
E di forme rubate per un istante di infinito piacere.

O “L’origine del mondo”
secondo me.

La mostra sarà visibile fino al 1° dicembre negli orari di libreria.

NEWSLETTER DAL 3 AL 7 OTTOBRE (con apertura festiva il 4 dalle 11 alle 19)

Inizia una settimana ricca di incontri stimolanti.
E Trame sarà aperta anche il 4 ottobre con orario festivo, dalle 11 alle 19.
Se fate un giro in centro ci troverete pronte a tutto!
Incontri variegati, anche in trasferta, a seguire.

Vi aspettiamo.

Trame.

Martedì 3 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del saggio critico di Giulio Iacoli “Luci sulla Contea. D’Arzo alla prova della critica tematica” (Mucchi).
L’autore dialoga con Alberto Sebastiani dell’Università di Bologna.

Martedì 3 ottobre alle 19
presso la sala Paradiso del circolo ARCI di san Lazzaro
incontro-spettacolo con la scrittrice Paola Cereda per la presentazione del suo libro “Confessioni audaci di un ballerino di liscio” (Baldini & Castoldi).
La nostra libreria collabora con il bookshop.
L’autrice dialogherà con la giornalista Marina Nasi e con la scrittrice Maria Silvia Avanzato.
Sarà presente l’orchestra Spartito Democratico che alternerà alle parole della scrittrice il proprio repertorio e parteciperà anche Ruggero Passarini, storico musicista del genere “filuzzi” di Bologna e provincia.

Venerdì 6 ottobre dalle 18 in libreria
Mariangela Galatea Vaglio presenta ”L’italiano è bello” (Sonzogno Varia).
Ne parlerà con Francesca Santoro, agitatrice culturale e con Marco Melluso, scrittore e regista.

Sabato 7 ottobre alle 18 in libreria
Stefano Iucci presenta “Tutto all’improvviso è immobile” (Il seme bianco).
L’autore ne parlerà con Sergio Rotino.

Martedì 3 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del saggio critico di Giulio Iacoli “Luci sulla Contea. D’Arzo alla prova della critica tematica” (Mucchi).
L’autore dialoga con Alberto Sebastiani dell’Università di Bologna.

Un lavoro critico tematico sull’opera di Silvio D’Arzo, “territorio ampio e immaginoso, popolato da trepidanti speranze e rapporti difficili fra gli uomini, eppure come gelosamente preservato dall’urto con la realtà esterna.” Non solo quindi un richiamo a “Contea Inglese” la raccolta di saggi nati dalla lettura appassionata di modelli angloamericani, ma un’indagine che dà voce a pensieri riposti e disarmati, rivelatori della diversità di sentire propria di un testo in genere negletto dagli interpreti, “Essi pensano ad altro”, per estendersi a temi e figure, spesso pensosamente zoomorfiche, della narrativa per ragazzi, all’angustia dell’insegnare, quali attestazioni di un preciso sentimento: la complicatezza di stare al mondo. Ai paesaggi di “Casa d’altri” e all’interpretazione filmica del racconto-capolavoro, da parte di Blasetti, è dedicata l’ultima parte.

“Saper leggere tra le pieghe del testo, interrogandone i non detti e il rimosso” scrive nella postfazione Elisa Vignali “è precisamente l’operazione compiuta in Luci sulla Contea, con un rigore non disgiunto da una passione coltivata negli anni per uno stesso oggetto di studio, attraversato con costanza e continuità, ed è in fondo anche quanto implicitamente si richiede a un lettore al contempo paziente e partecipe, in grado di esercitare lo spirito critico e di prendere di volta in volta posizione”.

Giulio Iacoli, comparatista di formazione, è professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Parma. Sin dai primi lavori ha privilegiato i versanti della geografia letteraria e delle narrazioni e arti novecentesche. Tra i suoi lavori più recenti, “La dignità di un mondo buffo. Intorno all’opera di Gianni Celati” (Quodlibet 2011) e “A verdi lettere. Idee e stili del paesaggio letterario” (Cesati 2016). È attualmente condirettore di «Studi culturali» (il Mulino); con Federico Bertoni dirige la collana “Sagittario. Discorsi di teoria e geografia letteraria” (Cesati).

Alberto Sebastiani, tutor didattico presso la Scuola di Lettere e Beni culturali di Bologna, si muove tra linguistica, didattica dell’italiano, filologia, critica letteraria (anche militante, attenta soprattutto agli autori italiani contemporanei viventi) e studi culturali.

Martedì 3 ottobre alle 19
presso la sala Paradiso del circolo ARCI di san Lazzaro
incontro-spettacolo con la scrittrice Paola Cereda per la presentazione del suo libro “Confessioni audaci di un ballerino di liscio” (Baldini & Castoldi).
La nostra libreria collabora con il bookshop.
L’autrice dialogherà con la giornalista Marina Nasi e con la scrittrice Maria Silvia Avanzato.
Sarà presente l’orchestra Spartito Democratico che alternerà alle parole della scrittrice il proprio repertorio e parteciperà anche Ruggero Passarini, storico musicista del genere “filuzzi” di Bologna e provincia.

Ospita la serata il circolo ARCI famoso in città per le serate di liscio, una storica balera, lo stesso ambiente raccontato nel libro.

«La notte mi consolai con quattro gin tonic e un classico del liscio, illudendomi di poter bastare a me stesso. Dopotutto le persone finiscono per assomigliare ai luoghi dove vivono, provavo a convincermi, e io dovevo al fiume il mio perpetuo scorrere.»

Il Sorriso dancing club, la balera più famosa del Polesine, compie cinquant’anni. Il suo proprietario, Frank Saponara, organizza una grande festa di compleanno alla quale partecipa l’intera comunità di Bottecchio sul Po. Frank è un ballerino di liscio che ha avuto tante donne quante sono le mazurche che ha ballato, ma quelle che hanno segnato la sua carriera sentimentale sono tre: Ivana, il suo primo amore, Kristelle, una star del porno, e Barbara, musicista e cantante. La sera del compleanno del Sorriso le tre donne si ritrovano sulla stessa pista mentre, poco distante, nella golena di Ca’ Silente, Vladimiro Emerenzin, amico di Saponara e poeta di paese, muore in strane circostanze. Tra le sue dita, un biglietto della festa alla quale non ha partecipato e una parola scritta a matita. Frank è chiamato a dare un senso a quell’ultimo messaggio e scopre che la vita è come il liscio: si balla in due e bisogna andare a tempo.

Venerdì 6 ottobre dalle 18 in libreria
Mariangela Galatea Vaglio presenta ”L’italiano è bello” (Sonzogno Varia).
Ne parlerà con Francesca Santoro, agitatrice culturale e con Marco Melluso, scrittore e regista.

Tutte le lingue hanno la loro bellezza: la bellezza della lingua italiana sta nella sua ricchezza di parole, nella mobilità della sua sintassi, nella particolarità della sua storia. Con garbo, ironia e precisione scientifica Mariangela Galatea Vaglio ci guida a conoscerne le avventure nel corso dei secoli, dalle oscure origini all’esplosione dantesca, dal dominio culturale nell’Europa rinascimentale e barocca fino alla modernità e all’attuale lotta per adeguarsi senza snaturarsi a un mondo popolato da inspirational manager, babysitter personal trainer. Completa il libro un sintetico e divertito “ripasso” dei fondamenti di ortografia e grammatica: tanto per non dimenticare che tra i messaggini, le chiacchiere in chat e il congiuntivo non deve esserci guerra, ma positiva alleanza. Se è vero che viviamo nell’era della comunicazione, è importante essere capaci di una scrittura non solo brillante ed efficace ma anche corretta e dignitosa.

Mariangela Galatea Vaglio laureata in Lettere classiche all’Università Ca’ Foscari di Venezia e dottore in Storia antica alla Sapienza di Roma, è un’insegnante, una giornalista e una blogger. Ha collaborato con «Il Gazzettino», «Il Sole 24 ore» e «l’Espresso».
Ha pubblicato: “Piccolo alfabeto della scuola moderna” (40k Unofficial 2012), “Didone, per esempio. Nuove storie dal passato” (Ultra 2014) e “Socrate, per esempio. Altre storie dal passato” (Ultra 2015).

Sabato 7 ottobre alle 18 in libreria
Stefano Iucci presenta “Tutto all’improvviso è immobile” (Il seme bianco).
L’autore ne parlerà con Sergio Rotino.

“Quel che colpisce nelle poesie di Stefano Iucci – la prima e autentica impressione che fanno – è la loro probità. Tale probità (termine desueto, ma prezioso e forte) porta Iucci a temi di quotidiana umanità, pervasi spesso da una commozione trattenuta come per pudore. Per questo sono poesie di una strana e inattuale luce, che hanno origine forse in una stagione lontana della poesia del secolo andato: di quella stagione pacatamente si appropriano e la fanno rivivere di nuovo come necessaria. Un convivere pieno di affetti, con per bussola i punti cardinali della convivenza (l’equità, la giustizia e così via): ecco il tema di queste poesie, sia che si manifesti in un romantico mito politico, sia che si lasci intravedere nella tenerezza di un rapporto famigliare. Mentre sempre qualche turbamento si nasconde da qualche parte, o la cupa bestia della malinconia.
Proba così è la forma, condotta da parole senza trucco: se la poesia è una convenzione formale, sembrano suggerire questi versi, tale convenzione ha all’origine una salda idea di verità.” Raffaele Manica

Stefano Iucci, giornalista, vive e lavora a Roma. Ha curato due libri di racconti per la casa editrice Ediesse: “Consiglio di classe” (con Angelo Ferracuti) e “Il lavoro e i giorni” (con Mario Desiati). Quando non lavora, se può, viaggia. Soprattutto in Asia.

Sergio Rotino, scrittore, critico letterario, conduttore radiofonico, organizzatore culturale e docente in corsi di scrittura, ha curato varie antologie di narratori esordienti.
Suoi racconti e poesie appaiono in diversi volumi e su alcune testate italiane e straniere, sia in formato cartaceo che elettronico.

NEWSLETTER dal 26 al 30 settembre (variabile come il tempo autunnale)

Martedì 26 settembre alle 18 in libreria
verrà presentato il progetto Ninni Works of Art.
Introduce Angela Memola, coordinatrice Spazio Arte di CUBO Unipol.

Mercoledì 27 settembre alle 18 in libreria
Angelamaria Golfarelli presenta “La pagina che volò via” (Rupe mutevole).
L’autrice ne parlerà con Alba Piolanti.

Venerdì 29 settembre alle 18 in libreria
la traduttrice Estera Miocic presenta “L’accusata” di Slavenka Drakulic (Keller).
Ne parlerà con Giovanna Zunica.

Venerdì 29 settembre alle 19,15
presso Underground English in via Marsili 13 a Bologna
Book Club sul libro di Yuval Noah Harari, “Sapiens” (Bompiani).
Evento a ingresso libero, ma è necessaria la prenotazione perché i posti sono limitati.
Riserva il tuo posto su: www.undergroundenglish.com/eventi-inglese-bologna

Sabato 30 settembre alle 18 in libreria
presentazione del numero 2 della rivista The FLR – The Florentine Literary Review
Assieme al direttore Alessandro Raveggi saranno presenti Alessandra Sarchi e il critico Giovanni Bitetto.

Martedì 26 settembre alle 18 in libreria
verrà presentato il progetto Ninni Works of Art.
Introduce Angela Memola, coordinatrice Spazio Arte di CUBO Unipol.

Sarà possibile partecipare liberamente anche in modo attivo sperimentandosi giocosamente con un micro-laboratorio (0-99 anni): un’occasione per “essere un po’ artisti” anche nel quotidiano.
Portare l’arte dove essa non arriva: questo è l’obiettivo del progetto a cura dell’Associazione Culturale Ad Occhi Spalancati che finanzia, attraverso la vendita di carte illustrate e di T-Shirt dedicate agli artisti, la realizzazione di laboratori gratuiti di conoscenza e scoperta dell’arte nelle realtà più fragili del territorio nazionale.

La nostra libreria si fa promotrice dell’idea e terrà i prodotti in vendita.

Mercoledì 27 settembre alle 18 in libreria
Angelamaria Golfarelli presenta “La pagina che volò via” (Rupe mutevole).
L’autrice ne parlerà con Alba Piolanti.

“Mastro Gioacchino era un anziano cartaio che, quando raccolse quell’ultima pagina bianca ed intonsa dall’essiccatoio, capì subito che non era come le altre. Al tatto era leggera, ma sembrava che quelle fibre di cellulosa che la componevano avessero un’anima, una loro essenza…”
Sarà presente l’illustratrice Kina Bogdanova.

Angelamaria Golfarelli è nata il 1 febbraio a Forlì dove vive e lavora. Scrive fin da giovanissima, ma solo intorno agli inizi degli anni novanta comincia a pubblicare. Al suo attivo la realizzazione e la presentazione di circa 90 mostre d’arte di grande successo.
Il suo grande amore resta sempre e comunque la poesia che, scritta o letta, rappresenta il suo unico quotidiano rituale.

Alba Piolanti è donna dell’UDI.
Studiosa, lettrice attenta della realtà, scrittrice, da tempo rivolge il suo impegno all’analisi della vita e dei problemi delle donne, nel Passato e nel Presente.
Si appassiona alla ricerca di documentazioni inedite, per dare luce e voce alle tante microstorie che fanno la Storia, sottraendole al silenzio e all’oblio.
Ha pubblicato racconti, romanzi, ricerche storiche e articoli su varie riviste.

Venerdì 29 settembre alle 18 in libreria
la traduttrice Estera Miocic presenta “L’accusata” di Slavenka Drakulic (Keller).
Ne parlerà con Giovanna Zunica.

Una giovane donna, di cui non conosciamo il nome, è sotto processo con l’accusa infamante di aver ucciso la madre. L’imputata però non si difende, non parla, ascolta, riflette e, soprattutto, ricorda. È così che il lettore, attraverso il suo lucido flusso di coscienza, viene man mano a conoscenza delle circostanze che l’hanno portata all’omicidio. Con profondità e acutezza Slavenka Drakulic ci accompagna nel cuore del rapporto madre-figlia, nei meccanismi di dipendenza, attaccamento e identificazione. E allo stesso tempo con la sua lingua vorticosa risucchia il lettore nel mondo della violenza famigliare e del suo rigoroso silenzio, lo pone di fronte alla paura del giudizio sociale e alla vergogna provata dalla vittima che ama il suo carnefice e preferisce ucciderlo piuttosto che denigrarlo. Un viaggio che sembra senza fine né speranza e che forse ha un’unica via d’uscita, quella che pagina dopo pagina la protagonista ci permette di comprendere…

Estera Miočić traduce dal croato, serbo e bosniaco. Originaria di Split, si trasferisce in Italia nel 1994 per frequentare l’Università di Bologna dove si laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Fra gli autori da lei tradotti ci sono alcune delle principali voci della cultura croata contemporanea come Jurica Pavičić, Slavenka Drakulić e Drago Hedl. Dal 2014 cura il sito www.libar.it, spazio dedicato alla presentazione di opere letterarie dell’area ex jugoslava non ancora tradotte in italiano.

Giovanna Zunica è docente di Scienze naturali nella scuola pubblica e traduce dall’inglese e dallo spagnolo. Tra i lavori più recenti “Un mare di carta”, traduzione in italiano di una piece teatrale di Inmaculada Alvear (AA.VV. 365 Women A Day – Spagna, 2016, Dragomanni Teatro) e, con il Gruppo 98 Poesia, la raccolta poetica “Della propria voce” (2016, Qudu libri).
Suoi lavori sono presenti in varie antologie, riviste letterarie e webzine.

Keller editore è una casa editrice indipendente immersa tra bellissimi filari di viti nelle vicinanze di Rovereto, in Trentino.
Un progetto che si è concretizzato a fine 2005 con i primi due volumi e che si muove attorno ad alcune idee forti.
Ha la stessa età della nostra libreria, e ne seguiamo i lavori quasi da sempre.
Libri di qualità, anzitutto, sia nei contenuti che nella forma, caratterizzati da un attento lavoro di redazione, grafica e confezione. La linea editoriale, aperta soprattutto alla letteratura straniera, è costruita attorno a titoli che trasmettono idee forti, capaci di percorrere e comunicare, nei temi e nella scrittura, la complessità del mondo. Scritture e libri «obliqui» che sanno coinvolgere e far riflettere senza allontanarsi dal piacere della narrazione.
Tre le collane.
VIE e PASSI capaci di delineare, con semplicità, nell’alternarsi dei volumi pubblicati lo scorrere dello sguardo sul mondo proponendo letteratura, narrativa e saggistica italiana e da tutto il mondo.
RAZIONE K che ospita reportage e libri che vogliono offrire occasioni di pensiero, riflessione e conoscenza sull’attualità.
CONFINI invece non è una collana, ma un progetto che propone libri ospitati in una delle tre collane a seconda del genere che lo caratterizza.

Venerdì 29 settembre alle 19,15
presso Underground English in via Marsili 13 a Bologna
Book Club sul libro di Yuval Noah Harari, “Sapiens” (Bompiani).
Evento a ingresso libero, ma è necessaria la prenotazione perché i posti sono limitati.
Riserva il tuo posto su: www.undergroundenglish.com/eventi-inglese-bologna

In “Sapiens”, Harari attraversa tutta la storia umana, dai primi uomini che hanno camminato sulla terra fino alle radicali – e talvolta devastanti – scoperte delle rivoluzioni cognitiva, agricola, politica, scientifica e tecnologica. Sfruttando le sue conoscenze nel campo della biologia, dell’antropologia, della paleontologia e dell’economia, Harari va ad esplorare come le correnti della storia abbiano modellato la nostra società umana, gli animali e le piante intorno a noi, la nostra stessa personalità. Siamo diventati più felici mano a mano che la storia si è evoluta? Potremo mai liberarci dal patrimonio comportamentale dei nostri antenati? Cosa possiamo fare per influenzare il corso dei secoli a venire?

Gli eventi Book Club di Underground English sono un’occasione per discutere e condividere i propri pensieri – favorevoli o contrari – sui libri proposti ed esaminare più approfonditamente alcune idee e tematiche in essi trattate, allo stesso tempo esercitando la lingua inglese. Si prega di partecipare solo se si è letto il libro!
La conversazione si terrà in inglese con l’aiuto di partecipanti madrelingua e dei nostri insegnanti, che sapranno rispondere a qualsiasi domanda sulla lingua inglese, anche a partire dai brani del testo.

Il libro si trova in stock presso la nostra libreria in lingua italiana e si può anche ordinare in lingua inglese.

Sabato 30 settembre alle 18 in libreria
presentazione del numero 2 della rivista The FLR – The Florentine Literary Review
Assieme al direttore Alessandro Raveggi saranno presenti Alessandra Sarchi e il critico Giovanni Bitetto.

The FLR – The Florentine Literary Review è una rivista letteraria italiana bilingue che vuole presentare il meglio della narrativa e poesia italiana, in italiano e in traduzione inglese testo a fronte, in forma semestrale. Nata a Firenze nel 2016 presso l’editore The Florentine, diretta e ideata da Alessandro Raveggi, ha fin da subito raccolto l’attenzione di prestigiosi magazine e webmag internazionali come The Monocle e Words Without Borders. È stata inoltre invitata nei principali festival nazionali, come il Salone del Libro di Torino e Tempo di Libri, e collabora alla realizzazione di festival e eventi letterari in Toscana.