Pausa Trame il 4 ottobre, per san Petronio
Trame Libreria Bookshop​ sarà chiusa venerdì 4 ottobre e farà festa.
Si riapre sabato 5 ottobre alle 9,30!
Venerdì 4 ottobre, per San Petronio, Trame sarà chiusa tutto il giorno.
Lunedì e giovedì apertura dalle 9,30 alle 16,30 e martedì mercoledì e sabato dalle 9,30 alle 19,30
Ecco le nostre proposte arrivando a lunedì 7 con un incontro specialissimo.
Vi aspettiamo.
Mercoledì 2 ottobre alle 18 in libreria
William Piana, di Radio Città Fujiko, presenta le antologie “Evoluzioni e mutamenti†e “L’allungo†(QuDulibri) e ne parla con il curatore Sergio Rotino.
Microracconti e racconti brevi. Questo il contenuto delle due antologie narrative “Evoluzioni e mutamenti†e “L’allungoâ€. Entrambe raccolgono la sfida di poter creare racconti restando dentro i limiti imposti. Limiti rappresentati, per la prima, nel dover fare proprio il concetto di sintesi estrema, quindi non disperdere la trama, non posporre le risoluzioni, ma andare alla ricerca del nucleo della storia e di un finale che possa sorprendere il lettore. Per la seconda, il limite è quello di spostarsi sul versante opposto, di dare alla storia un respiro (leggermente) più lungo, così come un ispessimento nelle psicologie dei personaggi e nelle scene.
Se in “Evoluzioni e mutamenti†tutto si basa sulla rapidità con cui il personaggio si apre alla trasformazione del proprio pensiero, ne “L’allungo†quasi ogni racconto pesca dal “come†la storia possa prendere una forma anziché un’altra e come lo scegliere una soluzione anziché un’altra dia plausibilità ai personaggi che la abitano.
Le antologie, sono il frutto di due laboratori, tenuti da Sergio Rotino a Bologna, negli spazi dell’Università Primo Levi e raccolgono parte del lavoro di scrittura che gli autori hanno prodotto a partire da indicazioni pratiche e teoriche.
Sono testi che lavorano, quasi sempre, partendo da piccoli richiami biografici per poi muovere verso il mondo dell’invenzione, dell’azzardo, del ribaltamento oppure per restare nei confini dati dall’orizzonte degli eventi messi in scena. Alcuni lo fanno con sguardo ironico e divertito, altri con disincanto, tutti con una pertinenza che non lascia mai indifferenti.
Sabato 5 ottobre alle 12 in libreria
Gianluca Morozzi presenta il nuovissimo “Tecla tre volte” (Fernandel) e ne parla con Luca Cerretti.
C’è un cubo. Un cubo grazie al quale è possibile riavvolgere il tempo, cancellando così errori, incomprensioni, scelte sbagliate, e facendo ripartire la vita di chi lo usa. Ma solo per tre volte, perché poi smetterà di funzionare. Nazario Mazurca lo ha tenuto nascosto in cantina per ventiquattro anni, da quando, bambino, lo ha ricevuto da un misterioso uomo proveniente dal futuro. Ora è cresciuto, è diventato il cantante di un gruppo che omaggia i Genesis, e si è innamorato di Tecla, una sosia di Gloria Guida con il look da bibliotecaria. Nonostante i saggi consigli della sua migliore amica Amelia, Nazario continua a sbagliare qualcosa nella relazione con Tecla, fino a provocarne la rottura. Ma ha un cubo. Può riavvolgere il tempo e cancellare l’errore, superare l’ostacolo. Riuscirà a non sbagliare per più di tre volte?
Gianluca Morozzi è nato nel 1971 a Bologna, dove vive. Ha esordito con il romanzo “Despero†(2001) e ha raggiunto il successo con “Blackout†(2004), da cui è stato tratto un film. Tra i suoi romanzi ricordiamo “L’era del porco†(2005), “Colui che gli dei vogliono distruggere†(2009), “Lo specchio nero†(2015), “Gli annientatori†(2018), “Dracula ed io†e “Bologna in fiamme†(2019).
Luca Cerretti nasce nel 1978 (4 giorni dopo la messa in onda di Goldrake) e cresce in una necropoli umbra prima di sbarcare nel 1998 a Bologna dove riesce a laurearsi al Dams Cinema.
Ha pubblicato due libri di poesia per Marco Saya Editore, ha curato la raccolta di racconti “Gli (in)cantautori†insieme a Gianluca Morozzi e dovrebbe far uscire il suo primo romanzo postumo.

Lunedì 7 ottobre alle 17,30

presso la Biblioteca Salaborsa, Auditorium Enzo Biagi, in Piazza del Nettuno 3 a Bologna
la scrittrice e drammaturga americana Eve Ensler inaugura la nuova edizione di Gender Bender e presenta il suo nuovo libro “Chiedimi scusa†(il Saggiatore, 2019). La affianca la scrittrice Alessandra Sarchi. 


L’evento è prodotto da Cassero LGBTI center in collaborazione con Gemma Erasmus Mundus, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere – Università di Bologna, Associazione Orlando – Centro delle donne di Bologna, il Saggiatore, Biblioteca Salaborsa.
Bookshop a cura di Libreria Trame.

Eve Ensler nata nel 1953 è una delle 150 donne che hanno cambiato il mondo secondo Newsweek e una delle 100 donne più influenti secondo il Guardian, ed è una scrittrice e attivista statunitense. 
I suoi libri sono tradotti in 50 paesi e le sue opere teatrali rappresentate in 140. Alcuni titoli: “I monologhi della vaginaâ€, “Il corpo giustoâ€.
È fondatrice e direttrice del V-Day e di One Billion Rising, movimenti globali contro la violenza sulle donne.



Si parlerà di scuola, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, e ospitiamo il firmacopie di un fumetto appena uscito per BD, e i nuovi racconti di Andrea Appetito.
E si ragiona di donne, fra attivismo, rock, e scatenati gruppi di lettura parigini aspettando Rossana Campo il prossimo sabato.
Vi aspettiamo a Trame, che inizia l’autunno e si devono trovare cose belle da fare.
Martedì 24 settembre alle 18 in libreria

Danilo D’Angelo presenta “Un libro di scuola” (Bibliotheka) e ne parla con Cristian Tracà .

Il libro non è solo la raccolta delle opinioni di esperti quali Pietro Ratto, Enzo Pennetta e i Professori Mauro Scardovelli, Benedetto Vertecchi e Umberto Galimberti, che ci mostrano in quale tipo di scuola mandiamo i nostri figli, tutti i giorni; è anche un’incitazione al cambiamento, a rinnovare radicalmente il nostro modo di pensare alla vita e a come andrebbe vissuta.
Chi controlla i mercati sa benissimo quanto è importante la scuola. Infatti la manipola e lo fa attraverso il consenso dei politici, nostri rappresentanti, democraticamente eletti, ma che non pensano a noi, non fanno i nostri interessi. 
Siamo noi che dobbiamo porvi rimedio, pensando, ragionando, vagliando le notizie che ci arrivano da ogni dove, traendo conclusioni, informandoci sui vari modi di fare scuola disponibili e creare una rete di persone consapevoli.

Danilo D’Angelo è nato a Vigevano nel 1960. Laureatosi in architettura al Politecnico di Milano, per alcuni anni ha affiancato l’attività professionale all’insegnamento nelle scuole Medie Inferiori. Fondatore della associazione no profit “Progetto Utopia” che si occupa di educazione, è membro del Consiglio d’Amministrazione della ONG tedesca “Wider Vision Foundation”, che gestisce la “Naveen Nursery and Primary School” di Varanasi (India), asilo e scuola elementare frequentati da bambini provenienti da famiglie disagiate.
Ha collaborato con Claudio Messora, del blog d’informazione “Byoblu” e cerca di diffondere una nuova visione della scuola e dell’insegnamento attraverso la partecipazione a conferenze, convegni, video sulla rete e collaborazioni con personalità del campo educativo e dell’informazione. 

Cristian Tracà è nato a Catania nel 1986. Dopo la triennale in Lettere a Catania, consegue la Magistrale in Lettere a Bologna nell’anno 2010 e nello stesso ateneo, ma nel 2011, un Master di Primo Livello in Diritto del Lavoro presso la Facoltà di Economia. Nell’anno 2013 si abilita all’insegnamento e ha insegnato nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Oggi è un docente di lettere in un istituto tecnico di Bologna. 
Svolge attività politica dal 2014 e si occupa di attività culturali. Dal 2016 è Consigliere Circoscrizionale del Quartiere Porto-Saragozza per il Mandato in essere 2016 – 2021 e in particolare coordina e segue i temi della scuola. Ha pubblicato per Villaggio Maori un libro diario sulla scuola dal titolo “Buona Scuola e storie di insegnanti precariâ€, che è una riflessione sul mondo dell’insegnamento e sull’idea di scuola in Italia.

Mercoledì 25 settembre alle 18 in libreria
Marzia Schenetti presenta “Ritratti di donne” e ne parla con la scrittrice ed attivista Grazia Negrini, e con Sara Dolapihilla.
« … seppure il terreno in questo secolo si sia inaridito e privato di pensiero e sentimento, questo è il campo da coltivare, e io ringrazio tutte voi! »
Marzia Schenetti: “Ritratti di donne†racchiude il mio percorso di questi ultimi anni, alla ricerca di storie di donne che rappresentano, seppure in diversi periodi storici, e in diversi contesti sociali, caratteristiche quali, il coraggio, la ribellione, la giustizia, il sacrificio, la forza, la resistenza e la resilienza, delle donne.
In questi anni ho incontrato partigiane, antifasciste, ho incontrato lavoratrici, disoccupate, vittime di violenza e donne in carcere, vittime di mafia e combattenti contemporanee, ho incontrato donne semplici e donne difficili, ma le ho incontrate per merito di altre donne.
Questo libro dunque rappresenta, non solo un documento importante di memorie, ma anche quel filo rosso che può permettere ancora oggi di far risaltare la grandiosità della parola “relazioneâ€.
Marzia Schenetti nasce nel 1965 sulle colline reggiane.
Scrittrice, pittrice, fotografa, cantante, ma soprattutto “edile” non solo come lavoro effettivamente svolto, ma anche come metafora di vita.
Da oltre 10 anni dedica le sue espressioni artistiche ai temi sociali, in particolar modo a quelli femminili.
Giovedì 26 settembre alle 18 in libreria
firmacopie per l’uscita di Ruggine (Edizioni BD) di Orgnani e Mascolo.
Modera Francesca Corno di tropismi.

Ospitiamo un nuovo esordio di BD Next, progetto dedicato ai giovani e/o nuovi autori di Edizioni BD.
Per proteggersi dal dolore, uno dei metodi più antichi conosciuti dall’uomo è quello di forgiarsi un’armatura. Perché non dovrebbe valere anche per il dolore di una separazione? Ecco cosa si chiede Tullio, universitario che dopo la rottura con la sua fidanzata storica decide di rinchiudersi in sé stesso per non soffrire più. Se nulla può raggiungerlo, nulla potrà fargli più male…
Ma quale sarà il prezzo da pagare?
“Ruggine†è una graphic novel introspettiva e graffiante che racconta l’amore e il dolore dei millennial.
Francesco Vicentini Orgnani è nato a Pisa nel 1992. Dopo aver conseguito il diploma, inizia il suo percorso a indirizzo fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma.
“Ruggine†è il suo esordio come scrittore.
Fabiana Mascolo nasce a Roma il 10 dicembre 1993. Nel 2015 si diploma a pieni voti presso la Scuola Internazione di Comics a Roma e dall’estate dello stesso anno inizia la sua collaborazione come colorista sulla serie Dago, per Editoriale Aurea.
“Ruggine†è la sua prima graphic novel a colori.
Sempre giovedì 26 settembre dalle 19
nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna
a Luogo Comune nel cortile di Palazzo d’Accursio a Bologna
Laura Gramuglia presenta “Rocket Girls” (Sonzogno) e dialoga con la giornalista Paola Naldi.
Bookshop in collaborazione con Trame.
A seguire dj-set di Laura Gramuglia: una selezione di sole donne ispirata al libro e al programma radiofonico che conduce su Radio Capital.

Una controstoria del genere ribelle per eccellenza attraverso le voci di Patti Smith, Janis Joplin, Tracy Chapman, Diana Ross, ma anche Björk, Tori Amos, Courtney Love, fino a St. Vincent e M.I.A.
Un genere musicale considerato terreno maschile. 50 donne che si sono fatte sentire, sul palco e nella vita. Grandi canzoni, dischi imprescindibili ed esempi a cui anche le ragazze di oggi possono ispirarsi. Cinquanta artiste indimenticabili e le loro avventure professionali e personali, tra curiosità , spunti e ispirazioni per la vita di ogni donna.
L’incontro si terrà anche in caso di maltempo nei locali della Fondazione Innovazione Urbana, accesso dal Cortile Guido Fanti.
Venerdì 27 settembre alle 18 in libreria

Andrea Appetito presenta “Vietato calpestare le rovine. Racconti†(Effigie) e ne parla con Fabio Nardelli e Jonny Costantino.
Un pianeta è esploso. Il nostro. Un caleidoscopio impazzito. I suoi frammenti vagano e si confondono nello spazio. Arrivano fluttuando – e vengono rilevati dagli strumenti della mente narrante – immagini, arrivano suoni, arrivano storie. Incuranti del tempo cronologico, si salvano documenti della memoria che spaziano dal contemporaneo ai secoli oscuri, ad un improbabile futuro. I racconti si susseguono, legati l’uno all’altro in una catena impossibile da spezzare. Ogni anello s’identifica col suo luogo geografico, ognuno permeato da una costante atmosfera gotica in cui i sentimenti umani non bastano alla sopravvivenza e in cui tutto sembra perduto. 

”Vietato calpestare le rovine è un libro di storie: ogni storia una città , reale o immaginaria. Il titolo mi è ronzato in testa per anni. L’ho incontrato nel 2012, su un cartello fuori da un magazzino degli studi di Cinecittà , dove stavo realizzando un documentario: quelle parole – vietato calpestare le rovine – mi sono sembrate la cifra della disperata custodia di un mondo, reale e simbolico, ormai disfatto. Da allora il superamento di questo “culto delle rovine†mi è apparso come l’unica via d’uscita dalla situazione di stallo in cui viviamo da anni. (…) Ho voluto raccontare il futuro che nel passato attende di schiudersi. Di fatto, nonostante la mia formazione filosofica, ho scelto di esprimere una visione della realtà in modo non accademico, raccontando storie, perché le storie ci aiutano a pensare con il cuore” (Andrea Appetito) 

”Andrea Appetito scava nell’archeologia delle sue invenzioni raccontando ancora, come in Tomà s, il suo precedente romanzo, la nebbia in cui ci troviamo, l’orrore della perdita di orientamento, la distruzione dei nostri valori. Il paradosso è che la catastrofe è già avvenuta. Il disperato messaggio dell’autore grida come sia forse ancora possibile evitarla” (Massimo Bucchi)

Andrea Appetito (Roma, 1971) ha pubblicato “Cluster Bomb” (Altrastampa edizioni, 2002) e partecipato a un’antologia di racconti sulla città di Roma intitolata “Allupa allupa” (DeriveApprodi, 2006). Ha scritto “L’eredità “, un testo teatrale tradotto in portoghese e messo in scena nel 2006 a Rio de Janeiro. Ha realizzato, insieme a Christian Carmosino, alcuni cortometraggi e il film documentario L’ora d’amore (2008). Con Gianluca Solla ha scritto “Senza nome”, tradotto in spagnolo e pubblicato nel libro collettivo “El impasse de lo polÃtico” (Bellaterra, 2011). È presente nell’antologia di racconti “Sorridi: siamo a Roma” (Ponte Sisto, 2016) ed è autore del romanzo “Tomà s” (Effigie, 2017).

Fabio Nardelli, regista e montatore, cocuratore del programma “il Sabbatico di Alberto Melloni†(RaiNews24), creatore del format “BusCrossing (www.ioleggoconte.it), dopo aver vinto, con il suo “Santeâ€, il premio Axelotil al Festival Visioni Italiane (2000), ha realizzato diversi documentari per la Rai, recentemente ha montato “MadrEmilia. Sulla via di Tondelli†che è andato in onda su RaiStoria.
Jonny Costantino è cineasta e scrittore. Scrive di cinema, arte, letteratura per “Il primo amore” e per “Rifrazioniâ€. Nel 2016 è uscito con l’editore Effigie il suo primo romanzo “Mal di fuoco”.
Ha fondato insieme a Fabio Badolato la BaCo Productions con la quale ha realizzato vari cortometraggi tra cui “Il firmamento” (2012, in concorso alla 30esima edizione del Torino Film Festival) e il film “La Lucina” (2018, lungometraggio tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Moresco che ne è anche l’attore protagonista).
Sabato 28 settembre alle 18 in libreria
Rossana Campo presenta “Così allegre senza nessun motivo†(Bompiani) e ne parla con Annabella Milano, lettrice appassionata.
Una storia di donne a Parigi: riunite attorno alla passione comune per i libri, pronte a condividere il racconto di storie d’amore giuste o sbagliate e a perdersi in chiacchiere, risate e bevute per ritrovare la leggerezza necessaria ad affrontare il mondo.
Gertrude Stein ha detto “l’America è il mio Paese, Parigi è la mia città â€.
È così anche per Patti, Manu, Lily, Alice, Yumiko e Sandra: Parigi è la loro città , una casa scelta per (ri)costruire la propria vita quando ormai sentivano che il luogo dove erano nate non le accoglieva più o non le accoglieva abbastanza.
Sono donne diversissime accomunate da una grande passione, quella per la letteratura: le loro strade infatti sono confluite nel club di lettura Les Chiennes Savantes, dove si confrontano su saggi e romanzi e insieme raccontano se stesse, le passioni che le animano, le difficoltà con cui spesso devono fare i conti.
Una polifonia al femminile, un mosaico di splendide donne che non hanno mai smesso di essere ragazze e continuano ad affrontare la vita con la tenacia, la caparbietà e il fuoco che da sempre le anima.
Rossana Campo è nata a Genova e vive tra Roma e Parigi. Ha esordito nel 1992 con un romanzo fortunatissimo, “In principio erano le mutandeâ€, presto di nuovo in libreria per Bompiani (con cui ha pubblicato anche il romanzo per adolescenti “Catiâ€). Con “Dove troverete un altro padre come il mio†ha vinto il Premio Strega Giovani e il Premio Elsa Morante.
Arriva una nuova settimana, e solo il lunedì l’orario di libreria sarà dalle 9,30 alle 16,30.
Per gli altri giorni sempre fino alle 19,30.
Una ricca serie di incontri assortiti, dalla lingua italiana ai Wilco, dalla narrativa alla poesia, a Trame e in giro.
Vi aspettiamo
Ancora fino al 17 settembre: Teatro e letture di passaggio tra Parco Melloni e Villa Spada con la direzione artistica di Simona Sagone. Tutti gli eventi sono a offerta libera.
Il programma rientra nel cartellone di “Estiamo Insieme 2019†con il contributo del Quartiere Porto Saragozza. Bookshop in collaborazione con Trame


Letture di passaggio al Parco Melloni in Via Luigi Breventani 22
 

16 settembre alle 18 “La città dei vivi e la città dei morti†Iniziativa di memoria storica e letture. Per tutti

Durante gli eventi per bambini sarà allestito un bookshop in collaborazione con Trame.


Feminologica 2 teatro civile al femminile all’anfiteatro del Parco di Villa Spada in Via di Casaglia 3
17 settembre alle 21 “Lamento di Luisa Brancaccio in morte di sua figlia Isabella di Morra†

Dalle 19 tutte le serate stand con panini, bibite e birre a cura di Circolo Arci Guernelli.


Martedì 17 settembre alle 18 in libreria
Vera Gheno presenta il suo ultimissimo libro “Potere alle parole” (Einaudi) e ne parla con Francesca Santoro.
Che cosa penseremmo del proprietario di una Maserati che la lasciasse sempre parcheggiata in garage pur avendo la patente? E di una persona che, possedendo un enorme armadio di vestiti bellissimi, indossasse per pigrizia sempre lo stesso completo? Queste situazioni appaiono improbabili; eppure, sono esempi dell’atteggiamento che molti hanno nei confronti della propria lingua: hanno accesso a un patrimonio immenso, incalcolabile, che per indolenza, o paura, o imperizia, usano in maniera assolutamente parziale. Anche se l’italiano non ha bisogno di venire salvato, né tantomeno preservato, è pur vero che dovremmo amarlo di piú, perché è uno strumento raffinatissimo, ed è un peccato limitarsi a una frequentazione solamente superficiale. Perché conoscerlo meglio può essere, prima di tutto, di grande giovamento a noi stessi: piú siamo competenti nel padroneggiare le parole, piú sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società in cui viviamo. 
Vera Gheno si fa strada nel grande mistero della lingua italiana passando in rassegna le nostre abitudini linguistiche e mettendoci di fronte a situazioni in cui ognuno di noi può ritrovarsi facilmente. E ci aiuta a comprendere che la vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole.


Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e traduttrice dall’ungherese, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca lavorando nella redazione della consulenza linguistica e gestendo l’account Twitter dell’istituzione. Attualmente ha una collaborazione stabile con la casa editrice Zanichelli. Insegna all’Università di Firenze, dove tiene da molti anni il Laboratorio di italiano scritto per Scienze Umanistiche per la Comunicazione, e in corsi e master di diversi atenei italiani. È autrice di articoli scientifici e divulgativi e di tre libri: Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi), Sociallinguistica. Italiano e italiani dei social network e Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello (con Bruno Mastroianni).
Francesca Santoro, ufficio stampa trasmigrato, con un certo orgoglio agit prop, da un marchio di lusso al settore del fumetto e dell’editoria indipendente, è per lo più una filologa. Alla tessera da giornalista, accosta anche quella, in pvc, dell’Associazione Italiana Copywriter, numero 47. E ogni tanto scrive su frizzifrizzi.it o su Marieclaire.it.


Mercoledì 18 settembre a partire dalle 20
al Gallery16 in via Nazario Sauro 16/A a Bologna
serata sui Wilco con LET’S GO (SO WE CAN GET BACK) di Jeff Tweedy (Sur edizioni).
Sarà presente Lorenzo Medici, il traduttore del libro che ne parlerà con Gianluca Morozzi, che dei Wilco è superfan. Bookshop in collaborazione con Trame.
Una serata dedicata ai Wilco in tour in Italia.
Let’s Go (So We Can Get Back) è l’autobiografia di una rockstar atipica. Jeff Tweedy è la voce (e la testa) dei Wilco, uno dei gruppi più rappresentativi dell’indie rock esploso tra gli anni Novanta e i Duemila; nato e cresciuto nel Midwest, incarna un ideale dimesso e vagamente romantico dell’artista di provincia, che guarda con divertita lontananza le lusinghe dello star-system, e lo mostra tanto nella postura che tiene sul palco e di fronte ai media quanto nella musica e nei testi che scrive. Le sue canzoni, che si nutrono in egual misura di malinconia e di ironia, di poesia e di nonsense, trovano un’eco in questo volume, selezionato da Rolling Stone e da Pitchfork come uno dei migliori libri di musica del 2018.
Jeff Tweedy (Belleville, Illinois, 1967) è un songwriter, cantante, produttore e polistrumentista americano. Salito alla ribalta tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta con la formazione alt country Uncle Tupelo, ha fondato nel 1994 il gruppo indie rock Wilco, con cui ha inciso dieci album ed è tuttora in attività . Tra i suoi dischi più famosi: No Depression (1990), Still Feel Gone (1991), Being There (1996), Yankee Hotel Foxtrot (2001), A Ghost Is Born (2004, vincitore di un Grammy Award), Sky Blue Sky (2007).
Vive a Chicago con la famiglia.
Giovedì 19 settembre alle 18 in libreria

Marco Proietti Mancini presenta “Non serve nascondersi” (Miraggi edizioni) e ne parla con gli scrittori Alessandro Berselli & Gianluca Morozzi.

Quattordici racconti in cui amore e morte si rincorrono, in cui la vita fluisce con forza e le emozioni travolgono i protagonisti, spesso regalando un finale sorprendente. “Non serve nascondersi” è dedicato a tutti coloro che si sentono in qualche modo “diversi”, perché ciascun racconto è la storia di una diversità e svela per noi il suo tesoro di dilemmi, esperienza e umanità . Storie forti, in cui i protagonisti si mostrano nudi, spesso soli di fronte al loro destino, perché non serve nascondersi, perché la vita, o prima o poi, ci trova sempre.
Marco Proietti Mancini (Roma 1961) ha pubblicato con Edizioni della Sera la trilogia “Da parte di Padre”, “Gli anni belli”, “Il coraggio delle madri”. Sempre con EdS ha pubblicato anche la raccolta di racconti “Roma per sempre” e ha curato e partecipato all’antologia “Romani per sempre”. Con Giubilei Regnani ha pubblicato il romanzo “Oltre gli occhi”; con Historica “La terapia del dolore” e ha curato e partecipato alla raccolta di tre romanzi brevi “Storiacce Romane”.
Ha scritto racconti per molte antologie tra cui “Nessuna Più – Quaranta scrittori contro il femminicidio”, pubblicata da Elliot. Fa parte della giuria dei premi “Città di Subiaco†e “Città di Latinaâ€.


Venerdì 20 settembre alle 18 in libreria

Elisa Occhipinti presenta “E lucevan le stelle†(Miraggi) e ne parla con Valentina Ruvoli del blog Peek a Book.


La storia tedesca del Novecento e le tradizioni di una piccola isola del Sud Italia si intrecciano con le vicende personali di una donna apparentemente come tante. Ulrike è morta, ma la sua anima è intatta: decide di impiegare il tempo in cui verrà accompagnata nel luogo della dispersione delle ceneri ripercorrendo la sua vita e quella di quattro generazioni della sua famiglia. Nell’alternarsi di passato e presente, la protagonista si confronta con il dolore che fortifica e con quello che distrugge, riflette su ciò che è stato e ciò che non sarà più, indaga sul senso della vita, dell’amore, dell’arte. Fino al momento di sprofondare nel mare cristallino da lei tanto amato.

“Il destino di Ulrike, fin oltre l’evento della morte, è una magnifica rappresentazione narrativa dell’amore per una terra e della libertà : la libertà di scegliere il nostro destino affrancandoci dai progetti che la Storia aveva fatto su di noi! (dalla postfazione di Marco Montemarano).

Elisa Occhipinti è nata a Torino nel 1988 e vive in Germania dal 2013. Insegnante e traduttrice, cura il blog letterario Marginalia ed è caporedattrice del sito Il Club del Libro. Suona il violoncello, pratica yoga e ha un figlio che si chiama Leonardo. “E lucevan le stelle†è il suo primo romanzo.
Sabato 21 settembre alle 18 in libreria
Sergio Rotino presenta le antologie “I confini delle mappe†e “Declinazioni†(QuDulibri) e ne parla con gli editori.
Due antologie, il lavoro di due anni passati a lavorare con gli iscritti al “Laboratorio di poesia†attivo presso l’Università Primo Levi, a Bologna. Perché di poesia si tratta, forse della materia più fragile e densa al tempo stesso. Dentro le pagine de “I confini delle mappe†e di “Declinazioni†è raccolto una parte del lavoro di scrittura poetica prodotto attraverso gli stimoli, le indicazioni di lettura, i giochi con le parole e il ragionare sul testo finito proposti da Sergio Rotino, incontro dopo incontro.
Sono testi che non approcciano unicamente la parte autobiografica, “confessionale†degli scrittori antologizzati. Spesso si spingono oltre, cercano di vedere oltre, di esprimere un ragionamento non ombelicale, di prendere posizione su elementi fisici che però fanno parte del nostro mondo anzi, sono il nostro mondo.
Sabato 7 settembre Trame sarà in trasferta a Mantova al Festivaletteratura 2019, per gli incontri con Valeria Luiselli, Meg Wolitzer, David Nicholls, Abraham Yehoshua, e Ian McEwan.
La libraia tornerà supercarica per la folle settimana di cui potete leggere con pazienza qui a seguire…
Comunque sabato 7 settembre alle 18,30
al Cassero in via don Minzoni 18 a Bologna
Incontro aperitivo con Laura Mango, autrice di “Quanti dolori, giovane libraia!” e di un nuovissimo fumetto inedito a tema LGBT+.
Bookshop in collaborazione con Trame.
Dopo “I dolori della giovane libraia”, Laura torna a raccontarci la sua sconcertante vita quotidiana, fatta di richieste surreali, epici strafalcioni e un campionario di clienti che, per quanto incredibili, descrivono alla perfezione l’orizzonte umano del nostro presente, tanto che potremmo riconoscerci in alcuni di loro.
Durante l’evento sarà possibile acquistare il nuovo fumetto inedito!
“Lesboom” è il suo primo incosciente fumetto autoprodotto a tematica lgbt: un calderone di vignette, fumettosi riassunti e microstorie sul magico e misconosciuto mondo lesbico. Un esperimento in attesa della grande opera: “Come fu che organizzai la mia unione civile”.
Lunedì 9 settembre alle 21 
all’arena centrale della Festunità al Parco Nord a Bologna

Lino e i Mistoterital LIVE.
I cd della band si possono ordinare a Trame.

“Lino e i Mistoterital, attivi ufficialmente dalla primavera 1983 al dicembre 1991. Poi “congelatiâ€, non sciolti, in attesa della scoperta del vaccino che guarirà gli Italiani dall’intolleranza al rockâ€.
Questo si legge sulla biografia di un gruppo che si può tranquillamente definire “leggendario†nella scena rock bolognese degli anni ’80.
Comuni denominatori sono stati l’insofferenza allo yuppismo, la lontananza dalle mode imperanti sia nella musica che nel costume, l’ironia contro il mito del successo e la passione contro l’indifferenza. Quello che invece li ha resi in qualche modo unici e in alcuni casi, tutt’oggi rimpianti, è stata la capacità di muoversi dentro a vari linguaggi, quelli conclamati della cultura pop, ma anche altri ad essa contigui, con una freschezza ed un’originalità indimenticabili.
E, ovviamente, la ridondanza che sprigionavano dal vivo.
Martedì 10 settembre alle 18 in libreria
Gianluca Morozzi presenta “Gli (IN)cantautori” (D editore).
Ospiti a sorpresa.
Quanti di noi ricordano un amore, un’emozione, una piccola avventura tramite le parole di una canzone ascoltata magari decenni fa? Quanti di noi possono negare che un certo tessuto armonico riesca a scavare nel profondo, facendo emergere parole e frasi che non ricordavamo di conservare nei nostri ricordi? E in quante vite siamo riusciti a incarnarci proprio attraverso una melodia e il testo che la accompagna?
Gli (in)Cantautori, raccolta di racconti curata da Luca Cerretti e Gianluca Morozzi, si interroga su quali siano i rapporti che vengono costruiti tra narrazione e musica, tra testo e suono, tra parola e melodia, attraverso le loro voci e quelle di altri quattordici autori. Prendendo spunto dall’opera di sedici cantautori italiani, da Guccini a de André, passando per Dalla, De Gregori o Battiato, Gli (in)Cantautori ci portano per mano attraverso in un’Italia spensierata e malinconica, dove musica, sensualità e amori scorrono per le vie delle nostre città .
Martedì 10 settembre alle 21,30
alle Serre dei Giardini Margherita in via Castiglione a Bologna
Massimo Vitali presenta lo spettacolo itinerante «Una vita come la tua. Il senso del quotidiano, dalla letteratura al lettore».
Bookshop in collaborazione con Trame.
Nella vita di tutti i giorni capita di pensare che non succeda mai nulla di speciale. I giorni passano uno uguale l’altro tra lavoro, scuola e famiglia, la vita ci appare spesso come un’immobile routine. C’è sempre un motivo apparentemente valido per essere insoddisfatti nel quotidiano, ma è un modo noioso di vivere perché esistono motivi altrettanto validi per celebrare qualsiasi cosa, basta solo farci caso.
Un tramonto in tangenziale, un lavaggio sbagliato in lavatrice, un sorriso inaspettato, un karaoke sotto la doccia, una coppa di mascarpone con scaglie di cioccolato, l’espressione di un passante alla fermata dell’autobus: è poi così difficile dare un senso alla vita ogni giorno?
Dal romanzo “Una vita al giorno” (Sperling & Kupfer), alle vite al giorno di Kafka, Calvino, Lansdale e Guareschi, fino ad arrivare alla vita del lettore: un prezioso documento umano che, passando di mano in mano, di libreria in libreria e di piazza in piazza, sta girando l’Italia per ricordare una semplice verità : a vivere una vita sola sono capaci tutti. A sceglierne 365 all’anno non si diventa eroi, ma solo un po’ più umani.
Giovedì 12 settembre alle 18 in libreria
Marina Kazakova & Slow Bear presentano “I Think About Your Hands” un pomeriggio di poesia e musica dedicato a Leonardo da Vinci.

Nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci ospitiamo una tappa del tour internazionale del duo Marina Kazakova & Slow Bear con una lettura musical-poetica ispirata e dedicata a Leonardo e al suo (e nostro) magnifico paese d’origine.
“Guarda, se tu credi…†Così scrive Leonardo delle mani, presenti in molte sue opere, le mani posate con garbo su grembo di Monna Lisa, dell’Ultima cena, della Fanciulla con l’ermellino… un tema con cui l’artista dialoga sensualmente, aprendo spazi non solo all’analisi ma anche ad una visione poetica.
Le mani da lui disegnate sono una delle più belle rappresentazioni nella storia dell’arte.
Mani che comunicano ritmi interiori e verità intraducibili in parole, o nascoste dalle parole stesse, mani che confermano l’identità del parlante e ne rivelano la struttura emotiva.
Durante l’incontro la poetessa russa Marina Kazakova, che vive in Belgio, e il dj e musicista belga Slow Bear metteranno in scena un reading poetico ispirato a Leonardo, alla Russia e all’Italia, ogni poesia accompagnata da musiche originali per chitarra
I poemi racconteranno di emozioni, ma si confronteranno anche con temi politici che riguardano da vicino tutti noi, migrazioni, crimini d’odio, discriminazione, mercificazione del corpo.
Slow Bear eseguirà anche alcuni brani del proprio repertorio.

Marina Kazakova nata a Gorky nel 1983 è una scrittrice, poetessa e artista audio-visuale, e attualmente vive in Belgio. Pubblicata in riviste e giornali internazionali, Marina è una performer, è stata nella selezionata e premiata svariate volte in diverse competizioni di poesia e film-poetry. È l’autrice del romanzo “Tishe…Pianoâ€, il quale adattamento cinematografico è stato selezionato per l’International Short Film Festival di Leuven nel 2013, al Miami Indie Wise Festival nel 2018, al XpoNorth Festival nel 2018 ed è stato come premiato come ’The Best Narrative Short’ all’International Film Festival da Savva Morozov a Moscow nel 2015. Il suo lavoro letterario è caratterizzato da una grande considerazione del confronto tra il passato e l’esplorazione delle sfide poste dalla memoria e dalla sofferenza. Oltre alla poesia, Marina ha scritto saggi e articoli per pubblicazioni come la rivista “The Word†(Bruxelles), Culturetrip.com e Seanema.eu. Marina tiene un Master in Pubbliche Relazioni e Transmedia.
Ad oggi è Communication Officer al ‘Victim Support Europe’ (Bruxelles) e sta lavorando al suo practice-based PhD: “Lyric Film-Poem. A research on how the unique characteristics of lyric poetry can be expressed in film†alla Luca School of Arts (KULeuven).
Slow Bear è un musicista belga con influenze che derivano dal country-blues, dal realismo magico e dal pop e grunge degli anni sessanta. Nonostante si esibisca come solista, la sua intenzione è la stessa di una band alternative rock: di trasmettere energie che smuovono nel profondo. I video dei suoi brani ‘Normandy and Me’ e ‘Fucking Off’ sono stati selezionati in decine di festival in tutto il mondo. Slow Bear sta attualmente lavorando al suo terzo album, intitolato ‘A Message from the West’. Negli ultimi anni Slow Bear è stato costantemente in tour in Europa, da Turku (Finlandia) a Milano (Italia), a volte come solista, altre volte accompagnato da Marina Kazakova con le sue poesie performative.
Venerdì 13 settembre alle 18 in libreria
Giovanna Zoboli presenta “Fuori da noi. Cose, piante e città ” (Nuova editrice Berti) e ne parla con Nicoletta Gramantieri.
Nati come bollettini di viaggio, notizie da nessun luogo che compongono itinerari nella memoria, vicino e lontano nel tempo, questi racconti sono un libero intreccio dove le esperienze personali si mescolano alle riflessioni, guizzando continuamente dentro e fuori dai libri. La voce di Giovanna Zoboli ci accompagna attraverso le meraviglie e le passioni della sua vita: dai fantasiosi giochi infantili alle lezioni di astronomia improvvisate nelle notti estive, dalle letture botaniche dell’età adulta alla tappezzeria di una Camera Cinese sul Garda, dove tutti vorremmo esserci addormentati almeno una volta nella vita, seguendo con lo sguardo le industriose figurine tra “alberi dalle fogge singolari e montagne in miniatura, entrambi sorti dalla terra con la precisa intenzione di farsi dipingere su una tappezzeria”. Il talento nel descrivere il mondo con parole esatte diventa gioco così quotidiano da potersi replicare nella catalogazione sommaria di “cose, piante, città ” e, come nella lettura, anche in questo gioco ci si sente altrove, fuori da noi, immersi nel “flusso misterioso, impenetrabile della realtà esterna”.
Giovanna Zoboli è scrittrice ed editrice. Insieme a Paolo Canton, ha creato, nel 2004, il marchio editoriale Topipittori, di cui è editor e art director, specializzato in volumi, illustrati e non, per bambini e ragazzi. I suoi libri, oltre una trentina di titoli, sono pubblicati in Italia e all’estero. Svolge attività di studio e formazione sui temi della cultura rivolta a infanzia e adolescenza, con interventi editi da blog, cataloghi, riviste, e attraverso incontri, lezioni, corsi. Dal 2010, cura giornalmente il blog di Topipittori. Collabora con le testate online Doppiozero e Federico Novaro Libri. Vive e lavora a Milano.
Nicoletta Gramantieri è bibliotecaria, responsabile servizi e raccolte per bambini e ragazzi alla Biblioteca Salaborsa di Bologna.
Sempre venerdì 13 settembre alle 18
alla Biblioteca Casa di Khaoula in via di Corticella a Bologna
Raoul Lolli presenta “Al plurale†(Il seme bianco) e ne parla con Lorenzo Mari.
Bookshop in collaborazione con Trame.
La protagonista è Clara, madre di un figlio adottivo proveniente dall’India, che scopre un amore anomalo e inatteso. La forza di questo sentimento la spingerà su una strada diversa da quella tracciata dal marito commercialista e dal destino. L’ambientazione si muove tra la pianura Padana, le colline appenniniche e la riviera adriatica, fino al profondo nord sociale e politico dei giorni nostri.
Raoul Lolli nasce in Romagna, dove lavora come cronista per un quotidiano locale. Consegue la laurea in lingue, un master in traduzione multimediale e il dottorato in letterature moderne, comparate e postcoloniali all’Università di Bologna. Insegna lingua e letteratura inglese in un liceo scientifico. Ha scritto “Sulla fascia†(Il ponte vecchio) e “Al plurale†(Il seme bianco)
Lorenzo Mari è nato a Mantova nel 1984. Vive a Bologna.
Ha pubblicato libri di poesia ed è presente in alcune antologie.
Insieme a Lorenzo Cimmino, ha curato DKMO (Il Girovago, 2016), antologia letteraria e catalogo artistico intorno ai temi del respingimento.
Dirige la collana “L’Altra Linguaâ€, dedicata alla poesia dialettale e in traduzione, della casa editrice L’Arcolaio.
Sabato 14 settembre alle 12 in libreria
Zona 42 presenta “Viver soli” di Stella Benson, con la traduttrice Dafne Calgaro che dialoga con gli editori.
“Questo non è un vero libro. Non ha a che fare con persone vere né dovrebbe essere letto da persone vere. Al mondo ci sono così tanti libri veri che sono stati scritti a beneficio delle persone vere, e tanti ancora ne saranno scritti, che non credo che un piccolo libro strano come questo, scritto per una minoranza di persone incline alla magia, possa essere considerato una minaccia.â€â€¨â€¨Sarah Brown vive una vita tranquilla nella Londra nel 1918. Nonostante la guerra si dà da fare lavorando per un comitato di beneficenza. La magia entra improvvisa e inaspettata nella sua vita quando una strega la invita a trasferirsi in una nuova dimora: La Casa del Viver Soli. Nella sua stanza ai confini del mondo magico Sarah Brown avrà modo di conoscere e frequentare streghe, maghi, draghi e manici di scopa volanti.

Proposto da Zona 42 a cento anni esatti dalla prima pubblicazione, Viver soli è un piccolo gioiello che anticipa il tipo di letteratura fantastica portato al successo da Terry Pratchett e Neil Gaiman. Un romanzo in cui il dramma della grande guerra si stempera nell’umorismo e nell’invenzione magica, in una Londra dove comuni mortali e mondo fatato condividono strade ed esistenze.

Scrittrice, viaggiatrice, femminista, Stella Benson è un’autrice poco conosciuta al grande pubblico, ma i suoi romanzi – e Viver soli è uno dei migliori esempi – hanno anticipato di decenni quelli che sarebbero diventati i temi più fortunati della letteratura fantastica occidentale, oltre a offrire un eccellente ritratto della Londra dell’epoca e delle tensioni e dei movimenti che ne avrebbero trasformato l’essenza nel corso del XX secolo.
Alla notizia della sua morte Virginia Woolf ha scritto: “Una sensazione singolare, quando muore una scrittrice come Stella Benson: come se la nostra capacità di reazione diminuisse. Lei non illuminerà più il nostro Qui e Ora: la vita si è rimpicciolita.â€â€¨â€¨Dafne Calgaro vive a Milano. Traduce dall’inglese, soprattutto narrativa, dal 2008. Ha tradotto per Isbn, Castelvecchi, Fabbri, Mondadori, Odradek.
Cura insieme a Chiara Reali la newsletter sulla traduzione In altre parole.
Sabato 14 settembre alle 14,30 in libreria
riparte “Letture su sofà “.
Il libro letto durante l’estate di cui si parlerà è “Viaggio alla fine del millennio” di Abraham Yehoshua.
L’incontro è come sempre aperto a chi fosse interessato a partecipare.


Sabato 14 settembre alle 20,30
al Cimitero Monumentale di Bologna, via della Certosa 18
quarto e ultimo incontro con Animenude, il progetto curato da Alessandro Tampieri.
I classici della letteratura italiana, rivivono anche quest’anno nel palcoscenico della Certosa di Bologna con un programma rinnovato nel percorso e nei brani. Riflessioni sulla caducità della vita che trovano voce e corpo nel più vasto museo a cielo aperto della città . Una grande biblioteca della memoria, insieme individuale e collettiva, dove fare incontrare i tesori dell’arte con quelli della parola.
Bookshop in collaborazione con Trame
Il ritrovo è 30 minuti prima nel cortile della chiesa presso l’ingresso principale (lato Ospedale Maggiore, parcheggio di Viale Gandhi, autobus 19)
tutti gli appuntamenti sono confermati anche in caso di maltempo
Entrata 10 euro, di cui 2 saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa
prenotazione obbligatoria | 338 9300148 | at.teatro@gmail.com
a cura di Rimachèride, Istituzione Bologna Musei, ASCE nell’ambito del PATTO PER LA LETTURA di Bologna e di BOLOGNA ESTATE 2019.

Inoltre fino al 17 settembre continua: Teatro e letture di passaggio tra Parco Melloni e Villa Spada con la direzione artistica di Simona Sagone. Tutti gli eventi sono a offerta libera.
Il programma rientra nel cartellone di “Estiamo Insieme 2019†con il contributo del Quartiere Porto Saragozza. Bookshop in collaborazione con Trame


Letture di passaggio al Parco Melloni in Via Luigi Breventani 22
 
12 settembre ore 17:30 letture animate Bambini 6-10
10 settembre ore 18:00 “Il piccolo Sherlock†giallo teatrale interattivo Bambini e ragazzi
9 settembre ore 18:00 “La città dei vivi e la città dei morti†Iniziativa di memoria storica e letture. Per tutti

Durante gli eventi per bambini sarà allestito un bookshop in collaborazione con Trame.


Feminologica 2 teatro civile al femminile all’anfiteatro del Parco di Villa Spada in Via di Casaglia 3
10 settembre ore 21:00 “Una donna fra i Mille †
12 settembre ore 19:00 “Maestro Impro†– ore 21:00 “Le regole del migrare†

Dalle 19 tutte le serate stand con panini, bibite e birre a cura di Circolo Arci Guernelli.

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