NEWSLETTER bizzarra dal 7 al 14 ottobre, da lunedì a lunedì insomma (con Eve Ensler e Feby Indirani esploriamo il mondo!)

Da lunedì a lunedì con letture di ogni genere. Eve Ensler ospite di Gender Bender con il suo memoir, la doppietta di Clown Bianco, Domenico Quirico ospite di Terra di tutti, e gruppo di lettura qui e altrove, per finire lunedì con La Sere ci legge!I

In questi giorni è ripartita anche la Colletta del libro per il carcere della Dozza. Fino al 31 dicembre potete acquistare presso di noi libri in brossura, nuovi, classici e contemporanei, che andranno ad arricchire la biblioteca supportando gli educatori e le persone che seguono percorsi di reinserimento.

Vi aspettiamo.

Lunedì 7 ottobre alle 17,30
presso la Biblioteca Salaborsa, Auditorium Enzo Biagi, in Piazza del Nettuno 3 a Bologna.
la scrittrice e drammaturga americana Eve Ensler inaugura la nuova edizione di Gender Bender e presenta il suo nuovo libro “Chiedimi scusa” (il Saggiatore, 2019). La affianca la scrittrice Alessandra Sarchi.

L’evento è prodotto da Cassero LGBTI center in collaborazione con Gemma Erasmus Mundus, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere – Università di Bologna, Associazione Orlando – Centro delle donne di Bologna, il Saggiatore, Biblioteca Salaborsa.
Bookshop a cura di Libreria Trame.

“Io ti ho ucciso, Eve. Io, tuo padre. Eppure tu sei sopravvissuta. E ora che sono morto, finalmente riesco a dire la verità, tutto quello che i vivi non possono dirsi. Ora confesso e ti chiedo scusa. Le scuse che hai aspettato per tutta la vita. Ma quanti uomini, quanti padri hanno mai chiesto scusa? Prestami la voce, Eve, per chiederti scusa. Di’ tu la verità per me. La verità rende liberi. Liberati, Eve, liberati finalmente di me”.

Eve Ensler nata nel 1953 è una delle 150 donne che hanno cambiato il mondo secondo Newsweek e una delle 100 donne più influenti secondo il Guardian, ed è una scrittrice e attivista statunitense.
I suoi libri sono tradotti in 50 paesi e le sue opere teatrali rappresentate in 140. Alcuni titoli: “I monologhi della vagina”, “Il corpo giusto”.
È fondatrice e direttrice del V-Day e di One Billion Rising, movimenti globali contro la violenza sulle donne.

Martedì 8 ottobre alle 18 in libreria
un doppio incontro con le autrici di Clown Bianco edizioni.
Cristina Brondoni e Mara Munerati dialogheranno con l’editrice Vania Rivalta.

Cristina Brondoni “Voglio vederti soffrire”
Milano. In un torrido agosto che sembra non avere mai fine, un anziano uccide la moglie a colpi di accetta. Sulla scena arriva l’ispettore Enea Cristofori, impegnato a seguire altri casi di morti che come sfondo comune sembrano avere il male di vivere, reso più cupo dal caldo opprimente e dalla solitudine di una metropoli svuotata per le vacanze estive.
Normale amministrazione, per quanto tragica. Ma la spiegazione più semplice non sembra convincere Enea, che inizia un’indagine da cui affiorano ricordi che credeva sepolti e indizi inquietanti.

Mara Munerati “Tutta colpa di Jack”
Alice M. ha dodici anni quando vede per la prima volta, al cinema, il film Titanic. Quell’evento segnerà profondamente la sua esistenza, tanto che Alice, ormai trentenne, traccia un bilancio della sua vita sentimentale fatta di “amori impossibili” per artisti squattrinati, nella continua, quanto vana, ricerca del suo Jack Dawson.
Errori, incomprensioni e assurdi psicodrammi derivati dall’aver creduto, sin dalla tenera età, di dover cercare una sola tipologia di maschio: quello che ha il viso di Leonardo Di Caprio, quello che ti fa un ritratto dove sembri la ragazza più bella mai esistita e che annega per te nelle gelide acque di un oceano tiranno.
Una divertente e ironica “terapia d’urto” contro la ricerca del principe azzurro.

Cristina Brondoni vive a Milano con marito e due gatte. Fa la giornalista e la criminologa. Ha scritto diversi saggi (Dietro la scena del crimine – Morti ammazzati per fiction e per davvero per Las Vegas Edizioni; insieme a Luciano Garofano, Il soccorritore sulla scena del crimine per Edizioni Giuridiche Simone; Sembrava un incidente – Staging sulla scena del crimine per Aras Edizioni). Per tre anni è stata ospite fisso, come criminologa, di TgCom24. Da anni collabora con l’ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, in casi di omicidio, suicidio e morti sospette. Nei weekend, invece di stare a casa, tiene conferenze e docenze.
Voglio vederti soffrire è il suo primo romanzo.

Classe 1986, Mara Munerati è nata e cresciuta nella campagna tra Bologna e Ferrara. Di professione impiegata, fuori dall’ufficio scrive, legge e mette in scena spettacoli di lettura. John Fante e Jeff Buckley sono i suoi idoli. Nel 2015 ha adottato un gatto, che le ha dato finalmente una scusa per non uscire più di casa.
Ha pubblicato diversi racconti per Freccia D’Oro, Cicogna Editore, Clown Bianco Edizioni, La Gru Edizioni, Edizioni Il Foglio, Edizioni Pendragon, Historica Edizioni, Fernandel, Rizzoli (ebook).

Giovedì 10 ottobre alle 18 in libreria
Feby Indirani presenta “Non è mica la vergine Maria” (add editore).
L’accompagna Ilaria Benini, editor e curatrice della collana Asia di add editore, e dialogherà con Cristina Gamberi e Francesco Cattani.

In Indonesia, la più popolosa nazione musulmana al mondo, i veli che coprono i volti delle donne – e delle bambine – sono esplosi come una moda. Di recente il governatore della capitale Jakarta, Ahok, è stato arrestato con l’accusa di blasfemia perché, cristiano, ha osato citare il Corano in campagna elettorale. Da questo clima nascono i diciannove racconti di Feby Indirani, parodie provocatorie che con acume e umorismo mettono in rilievo le incongruenze dell’islam radicale. Musulmana ed emancipata, l’autrice offre una lettura femminista della vita sociale dell’Indonesia contemporanea sottoposta all’ortodossia islamica.
Scenari surreali, fate, animali che parlano, diavoli annoiati contribuiscono a creare storie che giocano con il paradosso e la contraddizione: una giovane modella per riviste erotiche sostiene di essere incinta senza aver fatto sesso; una maialina, animale impuro per eccellenza, vuole convertirsi all’islam prima di morire; un uomo esasperato elabora piani sofisticati per assassinare il muezzin che ogni notte lo disturba pregando dagli altoparlanti della moschea vicina. 
Leggera e sfacciata, Feby Indirani è la prima autrice indonesiana ad aver osato tanto. È riuscita a superare sfide come il rifiuto di molti editori e tipografie a pubblicare e stampare il libro, ottenendo un’accoglienza entusiasta dal pubblico.


Feby Indirani è nata nel 1979 a Jakarta. È scrittrice, sceneggiatrice e giornalista. Ha lavorato per i più importanti media indonesiani, come «Tempo» e «Business Week», occupandosi di religione e minoranze. Ha pubblicato cinque libri in Indonesia. “Non è mica la Vergine Maria” è il primo a essere tradotto all’estero.

Marie Cécile è nata nel 1990 nelle Marche, dove vive e lavora. Fa parte del collettivo Uomininudichecorrono e collabora all’organizzazione del Ratatà Festival. Partecipa a progetti indipendenti e a mostre collettive portando avanti come illustratrice la sua ricerca sul femminile come soggetto umano, indagando tra gli aspetti misteriosi e primitivi che legano la donna alla terra e quindi alla natura.


Cristina Gamberi si occupa di studi sulle donne e di genere presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna dove lavora presso il Master in studi delle donne GEMMA. Si interessa di scrittura femminile, in particolare delle opere di Angela Carter, Jean Rhys, Doris Lessing e Anne Sexton. Ha curato e tradotto le poesie di Anne Sexton “La Zavorra dell’eterno” per Crocetti Editore; e per ETS di Doris Lessing “Il giorno che morì Stalin”; e ha curato “Educare al genere. Riflessioni e strumenti per articolare la complessità” (Carocci). 
Con l’associazione “Il progetto Alice” realizza percorsi educativi nelle scuole sui temi della prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne. Su questi temi ha lavorato anche in teatro come autrice dello spettacolo teatrale Doppio taglio con cui ha ricevuto il Patrocinio dalla Commissione Pari Opportunità della RAI
Francesco Cattani è assegnista di ricerca e professore a contratto presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna. Inoltre insegna Traduzione Culturale presso la Scuola di Teatro Jolanda Gazzerro di ERT – Emilia Romagna Fondazione Teatro.
Il suo nuovo progetto di ricerca s’incentra sulle fantascienze, utopie e distopie critiche, tra letteratura e cultura visuale, per analizzare come questi testi possano avere valore per una trasformazione socio-culturale volta a favorire inclusività, equità sociale e uguaglianza di genere.
Ha pubblicato saggi su Ingrid Pollard, Bernardine Evaristo, Black Audio Film Collective, Caryl Phillips, Aravind Adiga, Ornela Vorpsi.

Venerdì 11 ottobre alle 18 in libreria
in occasione del Terra di Tutti Film Festival 2019
Domenico Quirico presenta “In morte di un ragazzo italiano” (Neri Pozza) dialogando con Margherita Romanelli di WeWorld-GVC Onlus.

Il 23 aprile 2015 Barack Obama, in qualità di presidente e Commander in Chief degli Stati Uniti d’America, annuncia al mondo intero l’uccisione di Giovanni Lo Porto, giovane cooperante italiano, per opera di un drone statunitense sul confine tra Afghanistan e Pakistan.
Sulla sua morte cala il silenzio totale: del governo, dei partiti, dell’opinione pubblica. Un oblio finalmente squarciato dalle pagine di Domenico Quirico in “Morte di un ragazzo italiano”.

Sabato 12 ottobre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si trova per l’incontro mensile.

Il libro di cui si parlerà è “Timira” di Wu Ming 2 e Antar Mohamed, edito da Einaudi. Il gruppo è come sempre aperto ai viandanti.

Sabato 12 ottobre alle 16
presso la sala conferenze dell’Università Primo Levi in Via Azzo Gardino 20/c a Bologna
il Gruppo di Lettura Primo Levi incontrerà la scrittrice Silvia Cuttin, in un incontro aperto al pubblico, per dialogare con lei sul suo libro “Il vento degli altri” (Pendragon).
Bookshop in collaborazione con Trame

Il romanzo ritrae l’allora cosmopolita città di Fiume, oggi Rijeka città croata, negli anni più tumultuosi del ventesimo secolo. La narrazione, corale, si snoda seguendo le vite, travolte e sconvolte dalla Storia, di sei famiglie di diversa nazionalità che vivono nello stesso palazzo in pieno centro città. La recente ricorrenza del centenario dell’impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio (12 settembre 1919) conferisce al racconto accenti di grande attualità.

Lunedì 14 ottobre alle 21 in libreria (apertura speciale)
LA SERE VI LEGGE
Come ben sapete i posti a sedere sono una ventina, e la lettura durarà circa un’ora, la libreria riaprirà verso le 20,30, se volete star comodi siate puntuali, che alle 21 la Sere vi legge!!!

#LaSerevilegge approda alla Libreria Trame per una serata di racconti al femminile. Una lettura ad alta voce per conoscere le donne di Chimamanda Ngozi Adiche, in continuo divenire tra Nigeria e Stati Uniti. Donne che si mostrano senza veli, scoprendo timori, sogni e dolori che ne segnano le esistenze; donne sole, vittime di matrimoni combinati con mariti che non amano e dai quali non sono amate; donne tradite e infine donne che combattono per la propria indipendenza e identità.


Le letture sono tratte da “Quella cosa intorno al collo” di Chimamanda Ngozi Adiche (Einaudi).


Serena (alias la Sere) ha scoperto il suo amore per i libri ben prima di imparare a leggere, grazie a genitori anni ’70 che l’hanno svezzata a biscotti Plasmon e filastrocche di Gianni Rodari, favole di La Fontaine e storie di Mario Lodi. Con un libro sempre in borsa, ora è una lettrice molto selettiva che scrive di libri sul suo blog e ama leggere ad alta voce per amici e sconosciuti.

NEWSLETTER ottobrina (con santo patrono di riposo incluso)

Venerdì 4 ottobre, per San Petronio, Trame sarà chiusa tutto il giorno.
Lunedì e giovedì apertura dalle 9,30 alle 16,30 e martedì mercoledì e sabato dalle 9,30 alle 19,30

Ecco le nostre proposte arrivando a lunedì 7 con un incontro specialissimo.
Vi aspettiamo.

Mercoledì 2 ottobre alle 18 in libreria
William Piana, di Radio Città Fujiko, presenta le antologie “Evoluzioni e mutamenti” e “L’allungo” (QuDulibri) e ne parla con il curatore Sergio Rotino.

Microracconti e racconti brevi. Questo il contenuto delle due antologie narrative “Evoluzioni e mutamenti” e “L’allungo”. Entrambe raccolgono la sfida di poter creare racconti restando dentro i limiti imposti. Limiti rappresentati, per la prima, nel dover fare proprio il concetto di sintesi estrema, quindi non disperdere la trama, non posporre le risoluzioni, ma andare alla ricerca del nucleo della storia e di un finale che possa sorprendere il lettore. Per la seconda, il limite è quello di spostarsi sul versante opposto, di dare alla storia un respiro (leggermente) più lungo, così come un ispessimento nelle psicologie dei personaggi e nelle scene.
Se in “Evoluzioni e mutamenti” tutto si basa sulla rapidità con cui il personaggio si apre alla trasformazione del proprio pensiero, ne “L’allungo” quasi ogni racconto pesca dal “come” la storia possa prendere una forma anziché un’altra e come lo scegliere una soluzione anziché un’altra dia plausibilità ai personaggi che la abitano.
Le antologie, sono il frutto di due laboratori, tenuti da Sergio Rotino a Bologna, negli spazi dell’Università Primo Levi e raccolgono parte del lavoro di scrittura che gli autori hanno prodotto a partire da indicazioni pratiche e teoriche.
Sono testi che lavorano, quasi sempre, partendo da piccoli richiami biografici per poi muovere verso il mondo dell’invenzione, dell’azzardo, del ribaltamento oppure per restare nei confini dati dall’orizzonte degli eventi messi in scena. Alcuni lo fanno con sguardo ironico e divertito, altri con disincanto, tutti con una pertinenza che non lascia mai indifferenti.

Sabato 5 ottobre alle 12 in libreria
Gianluca Morozzi presenta il nuovissimo “Tecla tre volte” (Fernandel) e ne parla con Luca Cerretti.

C’è un cubo. Un cubo grazie al quale è possibile riavvolgere il tempo, cancellando così errori, incomprensioni, scelte sbagliate, e facendo ripartire la vita di chi lo usa. Ma solo per tre volte, perché poi smetterà di funzionare. Nazario Mazurca lo ha tenuto nascosto in cantina per ventiquattro anni, da quando, bambino, lo ha ricevuto da un misterioso uomo proveniente dal futuro. Ora è cresciuto, è diventato il cantante di un gruppo che omaggia i Genesis, e si è innamorato di Tecla, una sosia di Gloria Guida con il look da bibliotecaria. Nonostante i saggi consigli della sua migliore amica Amelia, Nazario continua a sbagliare qualcosa nella relazione con Tecla, fino a provocarne la rottura. Ma ha un cubo. Può riavvolgere il tempo e cancellare l’errore, superare l’ostacolo. Riuscirà a non sbagliare per più di tre volte?

Gianluca Morozzi è nato nel 1971 a Bologna, dove vive. Ha esordito con il romanzo “Despero” (2001) e ha raggiunto il successo con “Blackout” (2004), da cui è stato tratto un film. Tra i suoi romanzi ricordiamo “L’era del porco” (2005), “Colui che gli dei vogliono distruggere” (2009), “Lo specchio nero” (2015), “Gli annientatori” (2018), “Dracula ed io” e “Bologna in fiamme” (2019).

Luca Cerretti nasce nel 1978 (4 giorni dopo la messa in onda di Goldrake) e cresce in una necropoli umbra prima di sbarcare nel 1998 a Bologna dove riesce a laurearsi al Dams Cinema.
Ha pubblicato due libri di poesia per Marco Saya Editore, ha curato la raccolta di racconti “Gli (in)cantautori” insieme a Gianluca Morozzi e dovrebbe far uscire il suo primo romanzo postumo.


Lunedì 7 ottobre alle 17,30

presso la Biblioteca Salaborsa, Auditorium Enzo Biagi, in Piazza del Nettuno 3 a Bologna
la scrittrice e drammaturga americana Eve Ensler inaugura la nuova edizione di Gender Bender e presenta il suo nuovo libro “Chiedimi scusa” (il Saggiatore, 2019). La affianca la scrittrice Alessandra Sarchi. 



L’evento è prodotto da Cassero LGBTI center in collaborazione con Gemma Erasmus Mundus, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere – Università di Bologna, Associazione Orlando – Centro delle donne di Bologna, il Saggiatore, Biblioteca Salaborsa.
Bookshop a cura di Libreria Trame.

Eve Ensler nata nel 1953 è una delle 150 donne che hanno cambiato il mondo secondo Newsweek e una delle 100 donne più influenti secondo il Guardian, ed è una scrittrice e attivista statunitense. 
I suoi libri sono tradotti in 50 paesi e le sue opere teatrali rappresentate in 140. Alcuni titoli: “I monologhi della vagina”, “Il corpo giusto”.
È fondatrice e direttrice del V-Day e di One Billion Rising, movimenti globali contro la violenza sulle donne.




NEWSLETTER di inizio autunno dal 24 al 28 settembre (a Trame e in Comune!)

Si parlerà di scuola, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, e ospitiamo il firmacopie di un fumetto appena uscito per BD, e i nuovi racconti di Andrea Appetito.
E si ragiona di donne, fra attivismo, rock, e scatenati gruppi di lettura parigini aspettando Rossana Campo il prossimo sabato.
Vi aspettiamo a Trame, che inizia l’autunno e si devono trovare cose belle da fare.

Martedì 24 settembre alle 18 in libreria

Danilo D’Angelo presenta “Un libro di scuola” (Bibliotheka) e ne parla con Cristian Tracà.


Il libro non è solo la raccolta delle opinioni di esperti quali Pietro Ratto, Enzo Pennetta e i Professori Mauro Scardovelli, Benedetto Vertecchi e Umberto Galimberti, che ci mostrano in quale tipo di scuola mandiamo i nostri figli, tutti i giorni; è anche un’incitazione al cambiamento, a rinnovare radicalmente il nostro modo di pensare alla vita e a come andrebbe vissuta.
Chi controlla i mercati sa benissimo quanto è importante la scuola. Infatti la manipola e lo fa attraverso il consenso dei politici, nostri rappresentanti, democraticamente eletti, ma che non pensano a noi, non fanno i nostri interessi. 
Siamo noi che dobbiamo porvi rimedio, pensando, ragionando, vagliando le notizie che ci arrivano da ogni dove, traendo conclusioni, informandoci sui vari modi di fare scuola disponibili e creare una rete di persone consapevoli.

Danilo D’Angelo è nato a Vigevano nel 1960. Laureatosi in architettura al Politecnico di Milano, per alcuni anni ha affiancato l’attività professionale all’insegnamento nelle scuole Medie Inferiori. Fondatore della associazione no profit “Progetto Utopia” che si occupa di educazione, è membro del Consiglio d’Amministrazione della ONG tedesca “Wider Vision Foundation”, che gestisce la “Naveen Nursery and Primary School” di Varanasi (India), asilo e scuola elementare frequentati da bambini provenienti da famiglie disagiate.
Ha collaborato con Claudio Messora, del blog d’informazione “Byoblu” e cerca di diffondere una nuova visione della scuola e dell’insegnamento attraverso la partecipazione a conferenze, convegni, video sulla rete e collaborazioni con personalità del campo educativo e dell’informazione. 

Cristian Tracà è nato a Catania nel 1986. Dopo la triennale in Lettere a Catania, consegue la Magistrale in Lettere a Bologna nell’anno 2010 e nello stesso ateneo, ma nel 2011, un Master di Primo Livello in Diritto del Lavoro presso la Facoltà di Economia. Nell’anno 2013 si abilita all’insegnamento e ha insegnato nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Oggi è un docente di lettere in un istituto tecnico di Bologna. 
Svolge attività politica dal 2014 e si occupa di attività culturali. Dal 2016 è Consigliere Circoscrizionale del Quartiere Porto-Saragozza per il Mandato in essere 2016 – 2021 e in particolare coordina e segue i temi della scuola. Ha pubblicato per Villaggio Maori un libro diario sulla scuola dal titolo “Buona Scuola e storie di insegnanti precari”, che è una riflessione sul mondo dell’insegnamento e sull’idea di scuola in Italia.


Mercoledì 25 settembre alle 18 in libreria
Marzia Schenetti presenta “Ritratti di donne” e ne parla con la scrittrice ed attivista Grazia Negrini, e con Sara Dolapihilla.

« … seppure il terreno in questo secolo si sia inaridito e privato di pensiero e sentimento, questo è il campo da coltivare, e io ringrazio tutte voi! »

Marzia Schenetti: “Ritratti di donne” racchiude il mio percorso di questi ultimi anni, alla ricerca di storie di donne che rappresentano, seppure in diversi periodi storici, e in diversi contesti sociali, caratteristiche quali, il coraggio, la ribellione, la giustizia, il sacrificio, la forza, la resistenza e la resilienza, delle donne.
In questi anni ho incontrato partigiane, antifasciste, ho incontrato lavoratrici, disoccupate, vittime di violenza e donne in carcere, vittime di mafia e combattenti contemporanee, ho incontrato donne semplici e donne difficili, ma le ho incontrate per merito di altre donne.
Questo libro dunque rappresenta, non solo un documento importante di memorie, ma anche quel filo rosso che può permettere ancora oggi di far risaltare la grandiosità della parola “relazione”.

Marzia Schenetti nasce nel 1965 sulle colline reggiane.
Scrittrice, pittrice, fotografa, cantante, ma soprattutto “edile” non solo come lavoro effettivamente svolto, ma anche come metafora di vita.
Da oltre 10 anni dedica le sue espressioni artistiche ai temi sociali, in particolar modo a quelli femminili.

Giovedì 26 settembre alle 18 in libreria
firmacopie per l’uscita di Ruggine (Edizioni BD) di Orgnani e Mascolo.
Modera Francesca Corno di tropismi.


Ospitiamo un nuovo esordio di BD Next, progetto dedicato ai giovani e/o nuovi autori di Edizioni BD.
Per proteggersi dal dolore, uno dei metodi più antichi conosciuti dall’uomo è quello di forgiarsi un’armatura. Perché non dovrebbe valere anche per il dolore di una separazione? Ecco cosa si chiede Tullio, universitario che dopo la rottura con la sua fidanzata storica decide di rinchiudersi in sé stesso per non soffrire più. Se nulla può raggiungerlo, nulla potrà fargli più male…
Ma quale sarà il prezzo da pagare?
“Ruggine” è una graphic novel introspettiva e graffiante che racconta l’amore e il dolore dei millennial.

Francesco Vicentini Orgnani è nato a Pisa nel 1992. Dopo aver conseguito il diploma, inizia il suo percorso a indirizzo fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma.
“Ruggine” è il suo esordio come scrittore.

Fabiana Mascolo nasce a Roma il 10 dicembre 1993. Nel 2015 si diploma a pieni voti presso la Scuola Internazione di Comics a Roma e dall’estate dello stesso anno inizia la sua collaborazione come colorista sulla serie Dago, per Editoriale Aurea.
“Ruggine” è la sua prima graphic novel a colori.

Sempre giovedì 26 settembre dalle 19
nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna
a Luogo Comune nel cortile di Palazzo d’Accursio a Bologna
Laura Gramuglia presenta “Rocket Girls” (Sonzogno) e dialoga con la giornalista Paola Naldi.
Bookshop in collaborazione con Trame.

A seguire dj-set di Laura Gramuglia: una selezione di sole donne ispirata al libro e al programma radiofonico che conduce su Radio Capital.

Una controstoria del genere ribelle per eccellenza attraverso le voci di Patti Smith, Janis Joplin, Tracy Chapman, Diana Ross, ma anche Björk, Tori Amos, Courtney Love, fino a St. Vincent e M.I.A.
Un genere musicale considerato terreno maschile. 50 donne che si sono fatte sentire, sul palco e nella vita. Grandi canzoni, dischi imprescindibili ed esempi a cui anche le ragazze di oggi possono ispirarsi. Cinquanta artiste indimenticabili e le loro avventure professionali e personali, tra curiosità, spunti e ispirazioni per la vita di ogni donna.
L’incontro si terrà anche in caso di maltempo nei locali della Fondazione Innovazione Urbana, accesso dal Cortile Guido Fanti.

Venerdì 27 settembre alle 18 in libreria

Andrea Appetito presenta “Vietato calpestare le rovine. Racconti” (Effigie) e ne parla con Fabio Nardelli e Jonny Costantino.

Un pianeta è esploso. Il nostro. Un caleidoscopio impazzito. I suoi frammenti vagano e si confondono nello spazio. Arrivano fluttuando – e vengono rilevati dagli strumenti della mente narrante – immagini, arrivano suoni, arrivano storie. Incuranti del tempo cronologico, si salvano documenti della memoria che spaziano dal contemporaneo ai secoli oscuri, ad un improbabile futuro. I racconti si susseguono, legati l’uno all’altro in una catena impossibile da spezzare. Ogni anello s’identifica col suo luogo geografico, ognuno permeato da una costante atmosfera gotica in cui i sentimenti umani non bastano alla sopravvivenza e in cui tutto sembra perduto. 

”Vietato calpestare le rovine è un libro di storie: ogni storia una città, reale o immaginaria. Il titolo mi è ronzato in testa per anni. L’ho incontrato nel 2012, su un cartello fuori da un magazzino degli studi di Cinecittà, dove stavo realizzando un documentario: quelle parole – vietato calpestare le rovine – mi sono sembrate la cifra della disperata custodia di un mondo, reale e simbolico, ormai disfatto. Da allora il superamento di questo “culto delle rovine” mi è apparso come l’unica via d’uscita dalla situazione di stallo in cui viviamo da anni. (…) Ho voluto raccontare il futuro che nel passato attende di schiudersi. Di fatto, nonostante la mia formazione filosofica, ho scelto di esprimere una visione della realtà in modo non accademico, raccontando storie, perché le storie ci aiutano a pensare con il cuore” (Andrea Appetito) 

”Andrea Appetito scava nell’archeologia delle sue invenzioni raccontando ancora, come in Tomàs, il suo precedente romanzo, la nebbia in cui ci troviamo, l’orrore della perdita di orientamento, la distruzione dei nostri valori. Il paradosso è che la catastrofe è già avvenuta. Il disperato messaggio dell’autore grida come sia forse ancora possibile evitarla” (Massimo Bucchi)

Andrea Appetito (Roma, 1971) ha pubblicato “Cluster Bomb” (Altrastampa edizioni, 2002) e partecipato a un’antologia di racconti sulla città di Roma intitolata “Allupa allupa” (DeriveApprodi, 2006). Ha scritto “L’eredità“, un testo teatrale tradotto in portoghese e messo in scena nel 2006 a Rio de Janeiro. Ha realizzato, insieme a Christian Carmosino, alcuni cortometraggi e il film documentario L’ora d’amore (2008). Con Gianluca Solla ha scritto “Senza nome”, tradotto in spagnolo e pubblicato nel libro collettivo “El impasse de lo político” (Bellaterra, 2011). È presente nell’antologia di racconti “Sorridi: siamo a Roma” (Ponte Sisto, 2016) ed è autore del romanzo “Tomàs” (Effigie, 2017).

Fabio Nardelli, regista e montatore, cocuratore del programma “il Sabbatico di Alberto Melloni” (RaiNews24), creatore del format “BusCrossing (www.ioleggoconte.it), dopo aver vinto, con il suo “Sante”, il premio Axelotil al Festival Visioni Italiane (2000), ha realizzato diversi documentari per la Rai, recentemente ha montato “MadrEmilia. Sulla via di Tondelli” che è andato in onda su RaiStoria.

Jonny Costantino è cineasta e scrittore. Scrive di cinema, arte, letteratura per “Il primo amore” e per “Rifrazioni”. Nel 2016 è uscito con l’editore Effigie il suo primo romanzo “Mal di fuoco”.
Ha fondato insieme a Fabio Badolato la BaCo Productions con la quale ha realizzato vari cortometraggi tra cui “Il firmamento” (2012, in concorso alla 30esima edizione del Torino Film Festival) e il film “La Lucina” (2018, lungometraggio tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Moresco che ne è anche l’attore protagonista).

Sabato 28 settembre alle 18 in libreria
Rossana Campo presenta “Così allegre senza nessun motivo” (Bompiani) e ne parla con Annabella Milano, lettrice appassionata.

Una storia di donne a Parigi: riunite attorno alla passione comune per i libri, pronte a condividere il racconto di storie d’amore giuste o sbagliate e a perdersi in chiacchiere, risate e bevute per ritrovare la leggerezza necessaria ad affrontare il mondo.

Gertrude Stein ha detto “l’America è il mio Paese, Parigi è la mia città”.
È così anche per Patti, Manu, Lily, Alice, Yumiko e Sandra: Parigi è la loro città, una casa scelta per (ri)costruire la propria vita quando ormai sentivano che il luogo dove erano nate non le accoglieva più o non le accoglieva abbastanza.
Sono donne diversissime accomunate da una grande passione, quella per la letteratura: le loro strade infatti sono confluite nel club di lettura Les Chiennes Savantes, dove si confrontano su saggi e romanzi e insieme raccontano se stesse, le passioni che le animano, le difficoltà con cui spesso devono fare i conti.
Una polifonia al femminile, un mosaico di splendide donne che non hanno mai smesso di essere ragazze e continuano ad affrontare la vita con la tenacia, la caparbietà e il fuoco che da sempre le anima.

Rossana Campo è nata a Genova e vive tra Roma e Parigi. Ha esordito nel 1992 con un romanzo fortunatissimo, “In principio erano le mutande”, presto di nuovo in libreria per Bompiani (con cui ha pubblicato anche il romanzo per adolescenti “Cati”). Con “Dove troverete un altro padre come il mio” ha vinto il Premio Strega Giovani e il Premio Elsa Morante.

NEWSLETTER dal 16 al 21 settembre, gran varietà!

Arriva una nuova settimana, e solo il lunedì l’orario di libreria sarà dalle 9,30 alle 16,30.

Per gli altri giorni sempre fino alle 19,30.

Una ricca serie di incontri assortiti, dalla lingua italiana ai Wilco, dalla narrativa alla poesia, a Trame e in giro.

Vi aspettiamo

Ancora fino al 17 settembre: Teatro e letture di passaggio tra Parco Melloni e Villa Spada con la direzione artistica di Simona Sagone. Tutti gli eventi sono a offerta libera.
Il programma rientra nel cartellone di “Estiamo Insieme 2019” con il contributo del Quartiere Porto Saragozza. Bookshop in collaborazione con Trame


Letture di passaggio al Parco Melloni in Via Luigi Breventani 22
 

16 settembre alle 18 “La città dei vivi e la città dei morti” Iniziativa di memoria storica e letture. Per tutti

Durante gli eventi per bambini sarà allestito un bookshop in collaborazione con Trame.



Feminologica 2 teatro civile al femminile all’anfiteatro del Parco di Villa Spada in Via di Casaglia 3
17 settembre alle 21 “Lamento di Luisa Brancaccio in morte di sua figlia Isabella di Morra” 

Dalle 19 tutte le serate stand con panini, bibite e birre a cura di Circolo Arci Guernelli.



Martedì 17 settembre alle 18 in libreria
Vera Gheno presenta il suo ultimissimo libro “Potere alle parole” (Einaudi) e ne parla con Francesca Santoro.

Che cosa penseremmo del proprietario di una Maserati che la lasciasse sempre parcheggiata in garage pur avendo la patente? E di una persona che, possedendo un enorme armadio di vestiti bellissimi, indossasse per pigrizia sempre lo stesso completo? Queste situazioni appaiono improbabili; eppure, sono esempi dell’atteggiamento che molti hanno nei confronti della propria lingua: hanno accesso a un patrimonio immenso, incalcolabile, che per indolenza, o paura, o imperizia, usano in maniera assolutamente parziale. Anche se l’italiano non ha bisogno di venire salvato, né tantomeno preservato, è pur vero che dovremmo amarlo di piú, perché è uno strumento raffinatissimo, ed è un peccato limitarsi a una frequentazione solamente superficiale. Perché conoscerlo meglio può essere, prima di tutto, di grande giovamento a noi stessi: piú siamo competenti nel padroneggiare le parole, piú sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società in cui viviamo. 
Vera Gheno si fa strada nel grande mistero della lingua italiana passando in rassegna le nostre abitudini linguistiche e mettendoci di fronte a situazioni in cui ognuno di noi può ritrovarsi facilmente. E ci aiuta a comprendere che la vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole.



Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e traduttrice dall’ungherese, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca lavorando nella redazione della consulenza linguistica e gestendo l’account Twitter dell’istituzione. Attualmente ha una collaborazione stabile con la casa editrice Zanichelli. Insegna all’Università di Firenze, dove tiene da molti anni il Laboratorio di italiano scritto per Scienze Umanistiche per la Comunicazione, e in corsi e master di diversi atenei italiani. È autrice di articoli scientifici e divulgativi e di tre libri: Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi), Sociallinguistica. Italiano e italiani dei social network e Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello (con Bruno Mastroianni).

Francesca Santoro, ufficio stampa trasmigrato, con un certo orgoglio agit prop, da un marchio di lusso al settore del fumetto e dell’editoria indipendente, è per lo più una filologa. Alla tessera da giornalista, accosta anche quella, in pvc, dell’Associazione Italiana Copywriter, numero 47. E ogni tanto scrive su frizzifrizzi.it o su Marieclaire.it.



Mercoledì 18 settembre a partire dalle 20
al Gallery16 in via Nazario Sauro 16/A a Bologna
serata sui Wilco con LET’S GO (SO WE CAN GET BACK) di Jeff Tweedy (Sur edizioni).
Sarà presente Lorenzo Medici, il traduttore del libro che ne parlerà con Gianluca Morozzi, che dei Wilco è superfan. Bookshop in collaborazione con Trame.

Una serata dedicata ai Wilco in tour in Italia.
Let’s Go (So We Can Get Back) è l’autobiografia di una rockstar atipica. Jeff Tweedy è la voce (e la testa) dei Wilco, uno dei gruppi più rappresentativi dell’indie rock esploso tra gli anni Novanta e i Duemila; nato e cresciuto nel Midwest, incarna un ideale dimesso e vagamente romantico dell’artista di provincia, che guarda con divertita lontananza le lusinghe dello star-system, e lo mostra tanto nella postura che tiene sul palco e di fronte ai media quanto nella musica e nei testi che scrive. Le sue canzoni, che si nutrono in egual misura di malinconia e di ironia, di poesia e di nonsense, trovano un’eco in questo volume, selezionato da Rolling Stone e da Pitchfork come uno dei migliori libri di musica del 2018.

Jeff Tweedy (Belleville, Illinois, 1967) è un songwriter, cantante, produttore e polistrumentista americano. Salito alla ribalta tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta con la formazione alt country Uncle Tupelo, ha fondato nel 1994 il gruppo indie rock Wilco, con cui ha inciso dieci album ed è tuttora in attività. Tra i suoi dischi più famosi: No Depression (1990), Still Feel Gone (1991), Being There (1996), Yankee Hotel Foxtrot (2001), A Ghost Is Born (2004, vincitore di un Grammy Award), Sky Blue Sky (2007).
Vive a Chicago con la famiglia.

Giovedì 19 settembre alle 18 in libreria

Marco Proietti Mancini presenta “Non serve nascondersi” (Miraggi edizioni) e ne parla con gli scrittori Alessandro Berselli & Gianluca Morozzi.


Quattordici racconti in cui amore e morte si rincorrono, in cui la vita fluisce con forza e le emozioni travolgono i protagonisti, spesso regalando un finale sorprendente. “Non serve nascondersi” è dedicato a tutti coloro che si sentono in qualche modo “diversi”, perché ciascun racconto è la storia di una diversità e svela per noi il suo tesoro di dilemmi, esperienza e umanità. Storie forti, in cui i protagonisti si mostrano nudi, spesso soli di fronte al loro destino, perché non serve nascondersi, perché la vita, o prima o poi, ci trova sempre.

Marco Proietti Mancini (Roma 1961) ha pubblicato con Edizioni della Sera la trilogia “Da parte di Padre”, “Gli anni belli”, “Il coraggio delle madri”. Sempre con EdS ha pubblicato anche la raccolta di racconti “Roma per sempre” e ha curato e partecipato all’antologia “Romani per sempre”. Con Giubilei Regnani ha pubblicato il romanzo “Oltre gli occhi”; con Historica “La terapia del dolore” e ha curato e partecipato alla raccolta di tre romanzi brevi “Storiacce Romane”.
Ha scritto racconti per molte antologie tra cui “Nessuna Più – Quaranta scrittori contro il femminicidio”, pubblicata da Elliot. Fa parte della giuria dei premi “Città di Subiaco” e “Città di Latina”.



Venerdì 20 settembre alle 18 in libreria

Elisa Occhipinti presenta “E lucevan le stelle” (Miraggi) e ne parla con Valentina Ruvoli del blog Peek a Book.



La storia tedesca del Novecento e le tradizioni di una piccola isola del Sud Italia si intrecciano con le vicende personali di una donna apparentemente come tante. Ulrike è morta, ma la sua anima è intatta: decide di impiegare il tempo in cui verrà accompagnata nel luogo della dispersione delle ceneri ripercorrendo la sua vita e quella di quattro generazioni della sua famiglia. Nell’alternarsi di passato e presente, la protagonista si confronta con il dolore che fortifica e con quello che distrugge, riflette su ciò che è stato e ciò che non sarà più, indaga sul senso della vita, dell’amore, dell’arte. Fino al momento di sprofondare nel mare cristallino da lei tanto amato.

“Il destino di Ulrike, fin oltre l’evento della morte, è una magnifica rappresentazione narrativa dell’amore per una terra e della libertà: la libertà di scegliere il nostro destino affrancandoci dai progetti che la Storia aveva fatto su di noi! (dalla postfazione di Marco Montemarano).


Elisa Occhipinti è nata a Torino nel 1988 e vive in Germania dal 2013. Insegnante e traduttrice, cura il blog letterario Marginalia ed è caporedattrice del sito Il Club del Libro. Suona il violoncello, pratica yoga e ha un figlio che si chiama Leonardo. “E lucevan le stelle” è il suo primo romanzo.

Sabato 21 settembre alle 18 in libreria
Sergio Rotino presenta le antologie “I confini delle mappe” e “Declinazioni” (QuDulibri) e ne parla con gli editori.

Due antologie, il lavoro di due anni passati a lavorare con gli iscritti al “Laboratorio di poesia” attivo presso l’Università Primo Levi, a Bologna. Perché di poesia si tratta, forse della materia più fragile e densa al tempo stesso. Dentro le pagine de “I confini delle mappe” e di “Declinazioni” è raccolto una parte del lavoro di scrittura poetica prodotto attraverso gli stimoli, le indicazioni di lettura, i giochi con le parole e il ragionare sul testo finito proposti da Sergio Rotino, incontro dopo incontro.
Sono testi che non approcciano unicamente la parte autobiografica, “confessionale” degli scrittori antologizzati. Spesso si spingono oltre, cercano di vedere oltre, di esprimere un ragionamento non ombelicale, di prendere posizione su elementi fisici che però fanno parte del nostro mondo anzi, sono il nostro mondo.