NEWSLETTER Dal 24 al 27 novembre

Ancora immerse nelle atmosfere del festival BilBolBul, e in attesa del 3 dicembre, per il nostro decimo compleanno, ci godiamo gli incontri dell’ultima settimana di novembre.
Nel caso di cambiamenti climatici mettete un strato di maglioni in più e raggiungeteci, qui e altrove.
Prima il sunto, poi i racconti.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Martedì 24 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Elisabetta Bucciarelli “La resistenza del maschio” (NN edizioni).
L’autrice ne parlerà con Patrick Fogli.

Mercoledì 25 novembre alle 18 in libreria
in occasione della Festa degli Alberi 2015
presentazione aperitivo del libro di Daniela Montanari “L’innocenza degli alberi” (Temperino Rosso 2015).

Sempre mercoledì 25 novembre alle 18,30
all’Alliance Française di Bologna, in via De’ Marchi 4, nell’ambito del Festival de la Fiction Française,
Michele Righini presenta Gilda Piersanti e il suo romanzo giallo “Estate assassina” (ed. Bompiani).

Giovedì 26 novembre alle 21
al Teatro del Lampadiere presso il Circolo Arci Brecht in Via Bentini 20 a Bologna
in occasione del festival “La violenza illustrata”.
reading musicale preceduto da un aperitivo di autofinanziamento che partirà alle 20.

Venerdì 27 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del nuovo libro di Marco Proietti Mancini “Il coraggio delle madri” (Edizioni della Sera).
L’autore ne parlerà con Stefano Giovinazzo, della casa editrice e con Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi.

Martedì 24 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Elisabetta Bucciarelli “La resistenza del maschio” (NN edizioni).
L’autrice ne parlerà con Patrick Fogli.

L’Uomo ha una vita di successo, moglie, lavoro, casa. Non vuole figli e non vuole solo sesso. Cerca in ogni circostanza misura e proporzioni. Una notte assiste a un incidente: una donna si schianta contro un palo della luce. L’immagine di lei, simile a un quadro preraffaellita, diventa un’ossessione. Intanto nella sala d’aspetto di uno studio medico tre donne attendono il loro turno. Al di là della volontà di ciascun personaggio, qualcosa sta per accadere: “La resistenza del maschio” illumina una nuova forma di lussuria, che qui trova la sua ultima metamorfosi.

“Questo libro è per chi è innamorato dell’azzurro che non si riesce a toccare, per chi ama soffermarsi nei luoghi di transito e nei foyer dei teatri, per chi disegna tutto quello che vede e per chi non riesce a regalare canzoni per paura di perderle.”
(dalla quarta di copertina)

Elisabetta Bucciarelli è scrittrice e sceneggiatrice, e collabora con diverse testate di cinema, arte e psicologia. Tra i suoi romanzi: “Io ti perdono” (Kowalski), “Ti voglio credere” (Kowalski, Premio Scerbanenco 2010 per il miglior noir italiano), “Corpi di scarto” (Verdenero), “L’etica del parcheggio abusivo” (Feltrinelli), “Dritto al cuore” (edizioni e/o).
Ha pubblicato anche i saggi “Le professioni della scrittura” (Il Sole 24 Ore) e “Scrivo dunque sono” (Ponte alle Grazie).

Patrick Fogli è considerato dalla critica uno degli autori più interessanti e originali del panorama italiano.
Ha pubblicato diversi romanzi per Piemme e con Frassinelli, il più recente dei quali “Io sono Alfa”.
Ha scritto con Stefano Incerti la sceneggiatura di “Neve”, il nuovo film del regista napoletano.

Il progetto di NN dal sito della casa editrice:

Ecco ci siamo

“NN, nescio nomen, “nome sconosciuto”, è il marchio con cui in passato venivano identificati gli orfani. Al centro della nostra ricerca c’è il concetto di identità, individuale e collettiva, indagata nel contemporaneo.
Non una condanna, non una lamentela, non l’ennesima declinazione del concetto di società senza padri, senza ideologie, senza valori. Bensì un attestato di libertà: la libertà di scegliere nuovi riferimenti, di percorrere strade diverse, di trovare nuove radici così come nuovi orizzonti. Così come di provare a portare ai lettori italiani autori qui da noi inspiegabilmente rimasti “orfani” di editore. È il caso dei nostri due primi titoli, sconosciuti da noi e considerati capolavori negli Stati Uniti.
La libertà di cercare, soprattutto, al di fuori di quei criteri per cui oggi, nel pieno di una crisi economica a tutto tondo, spesso si finisce per confondere la qualità di un libro o di un autore con la sua capacità di produrre un immediato ritorno economico. E soprattutto si investe denaro per cercare di fare denaro, piuttosto che per cercare un buon autore…
NN è già una casa piena di persone che ci hanno sostenuti e consigliati sin dal primo momento: autori, traduttori, editori, organizzatori di festival, uffici stampa, lettori, redattori, grafici, illustratori, social manager, fotografi, blogger, professori, un paio di psicoanalisti, e molti molti amici. Con tutti loro abbiamo costruito passo dopo passo questo nostro primo percorso, e per il futuro sappiamo che questo gruppo si nutrirà ancora. Come sempre è successo, parlando liberamente, scambiando opinioni, litigando pure.
Perché siamo una casa editrice che riconosce la “sacralità” di un libro e il valore della cultura, ma non per questo desideriamo tumularci dentro a uffici inviolabili rivestiti di librerie e volumi, parlando linguaggi condivisi solo tra gli addetti ai lavori. Perché senza tutte queste persone, oggi NN sarebbe qualcosa di diverso, e soprattutto ci piacerebbe molto di meno.”

Mercoledì 25 novembre alle 18 in libreria
in occasione della Festa degli Alberi 2015
presentazione aperitivo del libro di Daniela Montanari “L’innocenza degli alberi” (Temperino Rosso 2015).

Viaggiare, riflettere sul senso della nostra esistenza. Protagonisti gli alberi.
Nell’osservare un giardino, un vivaio, un bosco, ecco apparire o scomparire l’amicizia, l’amore, il dolore per giungere sino al cospetto di Sua Maestà: la Salute.
Un romanzo in cui invenzione e vissuto personale si confondono, portando il lettore al raffronto personale tra le proprie esperienze e l’innocenza degli alberi.

Daniela Montanari scrive dall’età di tredici anni, e ha vinto diversi primi premi a concorsi nazionali (Roma, Ferrera Erbognone, Ferrara, Padova in lettere, Cesena)
Fra le sue pubblicazioni: “Fate dei figli, la magia della vita” (Pendragon 2008), “E… infine l’arcobaleno” (Autorididomanieditrice 2008), “Anime di diamante” (Montedit 2008), “Donne senza fede” & “Parole di fuoco” (Rupemutevole 2010), “Mutamenti” (Ilibridiemil 2011), “Prima che c’incontrassimo” (2014 e in riedizione Temperinorosso 2015).
Autrice e regista di due spettacoli: “Mutamenti” (tratto dal libro stesso), e del recente “Prèt à porter”.

“FESTA DEGLI ALBERI 2015” dal 20 novembre all’8 dicembre
Mostre, passeggiate, escursioni, laboratori, incontri, conversazioni, corsi, letture, spettacoli, pranzi, cene, feste e piantagioni di alberi.

In Italia è arrivata alla fine dell’Ottocento e, pur con periodi di maggiore o minore fortuna, viene tuttora celebrata e alla luce delle grandi questioni ambientali tende ad assumere significati sempre più rilevanti. L’essenza della festa, tuttavia, non è cambiata nel tempo, perché il gesto simbolico che ne riassume il senso è, allora come oggi, la piantagione di alberi, coinvolgendo le scuole e, se possibile, tutta la comunità.
Da qualche anno il Comune di Bologna ha ripreso questa tradizione, corrispondendo alle sollecitazioni venute dai ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione, che hanno più volte invitato i comuni a recuperare la consuetudine della festa, che ha assunto la denominazione di Giornata Nazionale degli Alberi e in Italia si celebra il 21 novembre. Negli anni scorsi sono stati piantati vari esemplari arborei negli spazi verdi scolastici e anche quest’anno nuove piante verranno inserite in alcune scuole.
Buona Festa degli Alberi!

Per info
BAC Bologna Ambiente Comune 051 2194702 ambientecomune@comune.bologna.it
Fondazione Villa Ghigi 051 3399084 / 3399120 info@fondazionevillaghigi.it

Sempre mercoledì 25 novembre alle 18,30
all’Alliance Française di Bologna, in via De’ Marchi 4, nell’ambito del Festival de la Fiction Française,
Michele Righini presenta Gilda Piersanti e il suo romanzo giallo “Estate assassina” (ed. Bompiani)

Agosto 2003. Mentre i romani cercano una via di fuga dalla calura della Capitale, l’ispettore Mariella De Luca resta a Roma con la sua nuova fiamma, un giovane archeologo. Molto presto, però, l’idillio viene interrotto e Mariella si trova al centro di un’indagine a dir poco sorprendente: le teste di alcuni sessantenni vengono ritrovate in diversi luoghi della città. Tra loro anche quella di un famoso cineasta, che è stata abbandonata nelle catacombe che si celano nel sottosuolo di Roma. Il nuovo compagno di Mirella, Paolo, coglie un legame tra i delitti e il mito di Giuditta che, per vendicarsi del suo nemico, gli taglia la testa. Ed ecco insinuarsi il dubbio: che il colpevole possa essere una donna? E quando il commissario D’Innocenzo si ammala, Mariella prende in mano le redini del caso e cerca di trovare un legame tra le vittime. Il suo istinto le dice di scavare nel passato del cineasta e della sua giovane amante, ma anche su una singolare rappresentazione in cui erano state coinvolte le vittime negli anni Settanta.

Questo è il primo libro tradotto in italiano di una serie ambientata a Roma che da anni sta riscuotendo molto successo in Francia.

Il bookshop è a cura della nostra libreria.

Gilda Piersanti, nata a Tivoli nel 1957, abita a Parigi da più di vent’anni. Traduttrice e critica letteraria, dal 1995 si consacra alla scrittura con una serie di romanzi di successo: Rouge abattoir (2003), Médées (2006), Roma Enigma (2010), Wonderland (2012). Vincitrice di numerosi premi letterari tra i quali il Prix Polar dans la Ville nel 2005 e il Prix SNCF du polar européen nel 2007, da due suoi romanzi sono stati tratti film per la televisione.

Michele Righini si è occupato di rappresentazione letteraria dell’ambiente urbano, in particolare nel romanzo poliziesco italiano. A questo tema è dedicato uno dei capitoli del volume “Contemplando affascinati la propria assenza : la città nella narrativa italiana tra Ottocento e Novecento” (BUP).
Nel 2015 ha pubblicato, insieme a Fulvio Pezzarossa, “La camminata malandrina. Ragazzi di strada nella Roma di Pasolini” (edizioni Mucchi).

Giovedì 26 novembre alle 21
al Teatro del Lampadiere presso il Circolo Arci Brecht in Via Bentini 20 a Bologna
in occasione del festival “La violenza illustrata”.
reading musicale preceduto da un aperitivo di autofinanziamento che partirà alle 20.

Laura Saracino di “Casa delle Donne” legge poesie tratte dal libro “La tesa fune rossa dell’amore” (La Vita Felice) curato da Loredana Magazzeni, Fiorenza Mormile, Brenda Porster e Anna Maria Robustelli, e brani tratti da “Una vecchia 500 blu” (ebook) di Maria Grazia Nanni.
L’accompagnamento musicale è di Gionata Lazzari.

Le poesie attengono al rapporto madre-figlia e la serata nasce da una collaborazione tra Arci, Casa delle Donne, Gruppo ’98 Poesia e si colloca all’interno del festival “La violenza illustrata”.

Il bookshop è a cura della nostra libreria.

Il nome del Festival “La violenza illustrata” viene da una citazione di un testo del poeta Nanni Balestrini, in cui si dimostrava, attraverso un cut-up dei titoli di giornale, l’invariante di violenza presente nei media. Di questa violenza gli spettatori e i lettori si fanno purtroppo partecipi dell’orrore di notizie e immagini cruente date in pasto ai loro occhi, o vittime inconsapevoli incapaci di decifrare i messaggi della comunicazione di massa.

Per questo motivo il Festival si propone di presentare immagini, video, e altri mezzi artistici che parlino del fenomeno senza mostrarlo in maniera cruenta, perché sappiamo che la violenza genera emulazione.
C’è un modo corretto per parlare della discriminazione e dell’abuso, della violenza e del sessismo senza mostrare corpi scomposti, sangue o immagini che ledono, ancora una volta, il corpo delle donne.
Il fenomeno della violenza sulle donne è un problema trasversale, le vittime sono donne di ogni età, provenienza, categorie socioeconomiche e culturali, per questo motivo il pubblico a cui il Festival si rivolge vuole essere il più vario e molteplice possibile.

La data del 25 novembre, giornata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 novembre 1999 come Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata scelta in omaggio e ricordo delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Domenicana che il 25 novembre 1960 furono uccise dagli uomini del dittatore Truijllo.
Le Nazioni Unite esortano i governi, le ONG e le organizzazioni internazionali perché si impegnino nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alla violenza contro le donne.

Venerdì 27 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del nuovo libro di Marco Proietti Mancini “Il coraggio delle madri” (Edizioni della Sera).
L’autore ne parlerà con Stefano Giovinazzo, della casa editrice e con Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi.

“Si vedono le stanze da letto, in una casa c’è una donna seduta che piange a un tavolino, sembra una scena finta, messa in piedi per fare teatro. Questa donna che non nasconde il suo dolore, nella sua cucina con il capo appoggiato alle braccia, come se ci fosse ancora un muro a nasconderla, a proteggerla dal mondo esterno…”

Ritroviamo Benedetto ed Elena dopo i romanzi “Da parte di Padre” e “Gli anni belli”. Prosegue la narrazione di una storia d’amore italiana vissuta durante la seconda guerra mondiale: uno scenario che cambia le prospettive, i sogni, le speranze.
Benedetto parte per andare a combattere in Africa, lascia una figlia che non ha fatto in tempo a conoscere mentre Elena deve trovare in sé il coraggio per sopravvivere, fino alla fuga, necessaria per salvare se stessa e la piccola Annamaria.
Le vere protagoniste di “Il coraggio delle madri” sono le donne, che devono combattere anche loro una guerra, fatta di fame, paura e bombardamenti, un conflitto quotidiano non meno violento di quello che i loro uomini combattono lontano da casa, sui campi di battaglia. Fino al ritorno di Benedetto, per scoprire che anche la guerra più feroce non può sconfiggere i sentimenti veri, quelli che permettono di ricostruire la vita, ricominciando insieme a vivere, a sognare, a sperare.

Marco Proietti Mancini è nato a Roma nel 1961. Nel 2012 ha pubblicato “Roma per sempre” (Edizioni della Sera), il racconto “Ogni venerdì” è stato inserito nell’antologia Cronache dalla fine del mondo (Historica Edizioni). Nel 2013, il suo racconto “Ciao mamma” è stato inserito nell’antologia “Nessuna più” (Elliot Edizioni). Nello stesso anno è uscito il suo secondo romanzo “Gli anni belli” (Edizioni della Sera) e ha partecipato al progetto 99 Rimostranze a Dio (Ottolibri Edizioni). Nel 2014 ha pubblicato il romanzo “Oltre gli occhi” (Giubilei Regnani Editore) e il racconto “Mi chiamo Antilope” inserito nel libro “Storiacce romane” (Historica Edizioni). Il suo blog “Tiri Mancini” è ospitato dal portale Cultora.it e alcuni racconti inediti sono pubblicati sul portale Liberarti.

Alessandro Berselli, scrittore e docente di tecniche della narrazione, si occupa prevalentemente di letteratura noir e umoristica.
Ha pubblicato sei romanzi e due raccolte di racconti.
Gli ultimi usciti sono “Anche le scimmie cadono dagli alberi” (Piemme 2014) e la narrativa scolastica “La piramide di Babel” (Loescher 2015)

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo “Despero”, edito da Fernandel, e ha raggiunto il successo con “Blackout” (Guanda 2004), dal quale è stato tratto un film per la regia di Rigoberto Castaneda. Tra i suoi numerosi titoli ricordiamo “L’era del porco” (Guanda 2005), “Colui che gli dei vogliono distruggere” (Guanda 2009), “Cicatrici” (Guanda 2010, finalista al premio Scerbanenco), “Chi non muore” (Guanda 2011), “Marlene in the sky” (Gallucci 2013), “Radiomorte” (Guanda 2014), “Lo specchio nero” (Guanda 2015). Il suo ultimo romanzo si intitola “Anche il fuoco ha paura di me” (Fernandel 2015).

NEWSLETTER fino al 22 novembre con una dose di BilBolBul…

Una nuova settimana, ancora un incontro della serie “Agli intimi” coi poeti Andrea Lorenzoni e Francesca Moro, l’ultima doppietta di “Femminile, plurale” al Banco 32 con Sara Magnoli e Francesca Tombari, poi, sabato e domenica, l’onda anomala del festival BilBolBul con la libreria aperta anche domenica 22 dalle 10 alle 15.
E la mostra su Magnus alla Fondazione del Monte con il volume in vendita presso di noi.

Come sempre prima il sunto poi i racconti.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Mercoledì 18 novembre alle 18 in libreria
Francesca Del Moro e Andrea Lorenzoni per “Agli intimi” rassegna di reading poetici i cui ideatori e organizzatori sono: Sergio Rotino, Luca Ariano, e Luciano Mazziotta
Questo incontro è sold out. Lo ricordiamo a chi ho prenotato.
Sono aperte però le prenotazioni per mercoledì 9 dicembre.
Gli autori coinvolti saranno Luca Ariano, Luciano Mazziotta, e Sergio Rotino come coordinatore/riserva.

Giovedì 19 novembre alle 18,30
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
ultimo incontro del ciclo “Femminile, plurale”
Sara Magnoli «Se un cadavere chiede di te» (Giacomo Morandi edizioni) & Francesca Tombari «Fondotinta» (Damster edizione).

In occasione di BilBolBul 2015 segnaliamo le nostre collaborazioni….
Sabato 21 novembre alle 18
in libreria
Incontro RACCONTI D’INFANZIA ospiterà Marina Girardi, Lorenza Natarella, e Cristina Portolano.
Interverrà Alessia Napolitano.
E inaugurazione della mostra delle tavole tratte dal libro di Marina Girardi CAPRIOLE (Gli anni in tasca, Topipittori)

Domenica 22 novembre alle 11 (puntualissimi)
in libreria
SUPER ZOO
LABORATORIO (8-12 ANNI) (12 partecipanti a iscrizione) a cura del collettivo Blanca.
INFO E ISCRIZIONI: 051 233401/340 8332689
irene.penazzi@hamelin.net

Sempre domenica 22 novembre ma alle 12,30 in libreria
presentazione del progetto COCKTAILS / AFTER DINNER con gli autori di STUDIO PILAR.
Intervengono SIMONE SBARBATI, ALESSIO TRABACCHINI

Un ultima segnalazione ancora con BilBolBul…
Sabato 21 novembre alle ore 18.30
negli spazi espositivi della Fondazione del Monte in via delle Donzelle 2 a Bologna
inaugurazione di “Magnus e l’altrove. Favole, Oriente, Leggende”.
La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2016, l’ingresso è gratuito.

Mercoledì 18 novembre alle 18 in libreria
Francesca Del Moro e Andrea Lorenzoni per “Agli intimi” rassegna di reading poetici i cui ideatori e organizzatori sono: Sergio Rotino, Luca Ariano, e Luciano Mazziotta
Questo incontro è sold out. Lo ricordiamo a chi ho prenotato.

Sono aperte però le prenotazioni per mercoledì 9 dicembre.
Gli autori coinvolti saranno Luca Ariano, Luciano Mazziotta, e Sergio Rotino come coordinatore/riserva.

Si dice che la poesia non abbia pubblico, che a sentir leggere un poeta vadano in pochi e quasi sempre siano “intimi” dello stesso.
Detto in altre parole, chi scrive poesie leggerebbe per il proprio fidanzato o consorte, per qualche amico e pochi altri.
Questo è quanto sta alla base di “Agli intimi”, un titolo che contiene al suo interno un’offerta e una dedica.

“Agli intimi” propone una serie di reading con cadenza mensile ospitati nella saletta della libreria dedicata da sempre alla narrativa per ragazzi, piccola, con pochi appoggi per sedersi.
Una saletta intima, che può ospitare una decina di ascoltatori.
Dieci intimi, per letture intime ma non intimiste.
Gli autori invitati dovranno leggere cose nuove, inedite, anche in fase di elaborazione, pescate dalla loro produzione.
Non potranno appoggiarsi quindi a nessun cavallo di battaglia, ai loro libri precedenti, ai testi già pubblicati, e, in questi primi incontri, saranno principalmente bolognesi o di stanza a Bologna.

Le iscrizioni del pubblico per ogni reading verranno accettate solo via mail.
Dieci posti a sedere. Spartani.
Si accetteranno tre iscrizioni in più come lista d’attesa nel caso di rinunce del giorno prima.
L’indirizzo per iscriversi è info@libreriatrame.com.
Al raggiungimento dei posti disponibili, il reading verrà dichiarato sold out.

Giovedì 19 novembre alle 18,30
al Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
ultimo incontro del ciclo “Femminile, plurale”
Sara Magnoli «Se un cadavere chiede di te» (Giacomo Morandi edizioni) & Francesca Tombari «Fondotinta» (Damster edizione).

Il progetto autunnale si chiama “Femminile, plurale” ed è ideato e condotto dalle autrici Katia Brentani e Lorena Lusetti, da tempo nostre complici.
Saranno quattro incontri per quattro giovedì alle 18,30 con scadenza quattordicinale.
Sul palco accogliente del Banco 32 due autrici che si confronteranno sui propri romanzi più recenti e in genere sulla propria scrittura.
Debora Pometti leggerà alcuni brani accompagnata da Romano Romani alla chitarra.

Il bookshop è a cura della Libreria Trame.
E per coloro che acquistano uno dei libri presentati il ristorante propone l’aperitivo con un cartoccio del fritto e un calice di vino a 5 euro.

In occasione di BilBolBul 2015 segnaliamo le nostre collaborazioni….
Sabato 21 novembre alle 18
in libreria
Incontro RACCONTI D’INFANZIA ospiterà Marina Girardi, Lorenza Natarella, e Cristina Portolano.
Interverrà Alessia Napolitano.
E inaugurazione della mostra delle tavole tratte dal libro di Marina Girardi CAPRIOLE (Gli anni in tasca, Topipittori)

Tre autrici che hanno riflettuto sulla rappresentazione dell’infanzia a fumetti per Topipittori (Citila per Natarella, Capriole per Girardi e di prossima pubblicazione il libro della Portolano) conversano con Alessia Napolitano, libraia ed esperta di letteratura per l’infanzia.
Marina Girardi racconta a fumetti la sua infanzia nomade, dove ogni viaggio è una capriola in cui il mondo cambia prospettiva e un brivido di meraviglia spinge ad avventurarsi nella vita.

Domenica 22 novembre alle 11 (puntualissimi)
in libreria
SUPER ZOO
LABORATORIO (8-12 ANNI) (12 partecipanti a iscrizione) a cura del collettivo Blanca.

Cos’è un fumetto? E che cos’è una storia a fumetti? E se in questa storia ci fossero animali dai superpoteri davvero fantastici?
Venite a scoprirlo in un super laboratorio insieme alle quattro giovani e frizzanti autrici che formano il collettivo Blanca.
INFO E ISCRIZIONI: 051 233401/340 8332689
irene.penazzi@hamelin.net

Sempre domenica 22 novembre ma alle 12,30 in libreria
presentazione del progetto COCKTAILS / AFTER DINNER con gli autori di STUDIO PILAR.
Intervengono SIMONE SBARBATI, ALESSIO TRABACCHINI

Studio Pilar presenta l’ultimo numero del progetto ispirato alla classificazione dei cocktail.
Un po’ in anticipo rispetto all’orario declamato…
Siamo al dopo cena, quando si dovrebbero leggere le storie contenute nel nuovo libro sorseggiando un bel White Russian.

Un ultima segnalazione ancora con BilBolBul…
Sabato 21 novembre alle ore 18.30
negli spazi espositivi della Fondazione del Monte in via delle Donzelle 2 a Bologna
inaugurazione di “Magnus e l’altrove. Favole, Oriente, Leggende”.
La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2016, l’ingresso è gratuito.

Una grande mostra con 140 tavole originali, disegni, illustrazioni mai viste e documenti inediti, un libro e un film: tutto per ricordare e riscoprire Magnus, nome d’arte del bolognese Roberto Raviola (1939-1996), uno dei più grandi autori del fumetto italiano, nell’imminente ricorrenza del ventennale della morte. L’esposizione “Magnus e l’altrove. Favole, Oriente, Leggende”, promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e a cura di Luca Baldazzi e Michele Masini, è inserita tra gli eventi della nona edizione del festival internazionale di fumetto BilBolBul.
Magnus sarà ricordato anche con il libro “Magnus prima di Magnus. Gli anni dell’apprendistato di un maestro del fumetto”, in uscita per Alessandro editore, e con le immagini del film Ho conosciuto Magnus, diretto e scritto da Paolo “Fiore” Angelini, un progetto ABC Arte Bologna Cultura. Per la realizzazione del libro e del film al sostegno della Fondazione del Monte si è affiancato quello di Hera, a conferma dell’importanza della collaborazione tra importanti realtà del territorio nella produzione e nell’offerta di iniziative culturali di qualità.
Il libro sarà disponibile fra qualche giorno nella nostra libreria.

NEWSLETTER dal 9 al 14 novembre

Si avvicina il decimo anniversario di Trame e anche nella settimana che parte dal 9 novembre affastelliamo tematiche e incontri assai vari…
Sperando di avervi con noi qui e in giro per la città…
Prima il sunto poi i vari incontri nel dettaglio.

Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Dal 9 al 14 novembre 2015, per ricordare l’Anno Internazionale della Luce, “Bologna s’illumina” che rientra tra le attività di “Light in Astronomy”, organizza una settimana di eventi pubblici dedicati alla luce e alle tecnologie collegate alla luce, promosse e coordinate da INAF in varie città italiane.
Al link le informazioni sugli incontri aperti al pubblico.

Martedì 10 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maurizio Cotrona “Primo” (Gallucci 2015).
L’autore ne parlerà con Sergio Rotino.

Mercoledì 11 novembre alle 17,30
presso la Sala delle Arche del Museo Civico Medievale di Bologna in via Manzoni
presentazione del volume della professoressa Laura Pasquini dell’Università di Bologna “Diavoli e inferni nel Medioevo. Origine e sviluppo delle immagini dal VI al XV secolo” (Edizioni Il Poligrafo).

Mercoledì 11 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di MariaCristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Morozzi.

Giovedì 12 novembre alle 18
presso il Cubo Unipol in Piazza Vieira de Mello a Bologna
secondo appuntamento con Giovedì Noir, il ciclo di incontri dedicati agli autori e alle sfumature del noir, tra Francia e Italia.
Protagonista della serata Luigi Bernardi.

Sabato 14 novembre alle 12 in libreria
ospiteremo di nuovo Gianluca Morozzi che presenterà Claudia Grande e il suo primo libro “Una rosa gialla di carta” (Giovane Holden edizioni).

Infine sempre sabato 14 novembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà del libro di Grazia Verasani “Quo vadis Baby?” edito da Feltrinelli.
L’incontro è aperto al pubblico.

Martedì 10 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maurizio Cotrona “Primo” (Gallucci 2015).
L’autore ne parlerà con Sergio Rotino.

Un “noir domestico”, la storia di una famiglia spezzata proprio dall’evento più gioioso: l’arrivo di un nuovo fratellino. Primo è il nome del piccolo la cui discesa nel mondo sovverte ogni equilibrio, destinato a prendere per i capelli la sua famiglia e trascinarla oltre i propri limiti. Il figlio maggiore, Luca, sensibile e fragile, innamorato della forza e dell’energia sprigionate da Primo, offre il punto di vista privilegiato su questo apocalittico interno di famiglia. La stessa madre, poco dopo aver messo al mondo il suo secondogenito, si è come spezzata, ammalandosi di un male misterioso, e la sua presenza nella casa è un’ombra avvolta di silenzio. In un crescendo di difficoltà e di passi sbagliati, la storia della famiglia Altissimo giungerà a un epilogo davvero drammatico.
“Aggrappato con le unghie al presente eppure anche lieve e inquietante come una profezia”: così Marco Lodoli descrisse il primo romanzo di Cotrona su “la Repubblica”. Una definizione ancor più calzante per questa sua seconda prova, che conferma il talento espresso da esordiente. Con uno stile essenziale e veloce, il romanzo procede oltre ogni previsione per raccontare una storia emblematica. Lo stupore dell’infanzia, la fiducia dei più piccoli nel miracolo dell’esistenza disegnano una parabola inedita, ma proprio per questo tanto più vera.

Maurizio Cotrona, nato a Taranto nel 1973, vive a Roma, dove all’attività di scrittore affianca quella nel campo del commercio internazionale presso il ministero dello Sviluppo economico. Nel 2011 ho pubblicato il romanzo Malafede (Lantana editore), vincitore del Premio PugliaLibre2011 e accolto dalla stampa in maniera straordinariamente positiva. È membro dell’associazione culturale BombaCarta fondata da Antonio Spadaro e della scuola di lettura per ragazzi Piccoli maestri.
Sergio Rotino, scrittore, critico letterario, conduttore radiofonico, organizzatore culturale e docente in corsi di scrittura, ha curato varie antologie di narratori esordienti. Ultimamente di casa qui a Trame con il suo progetto “Agli intimi”. Suoi racconti e poesie appaiono in diversi volumi e su alcune testate italiane e straniere, sia in formato cartaceo che elettronico.

Mercoledì 11 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di MariaCristina Sarò “Campanella” (Torri del Vento edizioni).
L’autrice ne parlerà con Gianluca Morozzi.

“Una sera mi sono ritrovata con un bicchiere di vino in mano. Ricordo benissimo cosa ho pensato: voglio tornare in Sicilia e raccontare l’eccellenza. Ho iniziato a guardare il vino così come si guarda il mare: aspettando che qualcosa tornasse da me. Così è tornata la mia infanzia, la canistredda di mio padre Gianni, le parole di NonnoNino sulla Sicilia e sul grappolo, la bellezza dei vigneti a Menfi, l’amore che si era depositato in fondo così come avviene dentro ad una botte. Nasce Campanella ed è un avvocato che lotta in Sicilia, lotta per la bellezza e la verità”.

Sicilia. Sciacca e vigneti tra Menfi e il Belice. Ina e Campanella sono giovani e innamorati. Ina appartiene alla famiglia Pensabene, la famiglia mafiosa che controlla l’economia e il territorio. Campanella è un giovane avvocato, ha un cugino di nome Franco che parla con la vigna ed è matto. È il 1984 quando ha inizio il processo Campanella, chiamato così perché il giovane avvocato viene trascinato in tribunale dalla famiglia Minchialuzzo, che rivendica un matrimonio e il danno di un lotto di vigne bruciate. Durante il processo, Ina scompare e il suo corpo viene ritrovato in mare. Il processo dura trent’anni e si ripete come la vendemmia. Le storie s’intrecciano come le viti, si piegano e si accasciano l’una sull’altra. Le cinque fasi del vino diventano le fasi della vita di quest’uomo che rimane solo contro tutti e senza Ina; rimane con la promessa di un fiore dentro alla bocca, una campanella, che getta ogni sera in mare per lei.

Il romanzo si svolge interamente in Sicilia, nel vigneto più grande d’Europa, ed è una grande riflessione ambientale e territoriale. Si concentra sul mercato del vino e delle sue peculiarità all’interno del territorio siciliano. Parlare del vino siciliano significa parlare della Sicilia guardando alle eccellenze ma anche al concetto di comunità: le grandi cantine siciliane sono comunità che vivono di comunione tutto l’anno; non esiste il singolo come non esiste la bottiglia di vino, esiste la collettività, esiste il vigneto. Campanella vuole essere una progettualità narrativa: incontrare i lavoratori del vino e cercare altre storie per narrare un mondo fatto da comunità e ritualità. Questo è il motivo di questo spazio che io chiamo “storie” perché non esiste solo il chicco d’uva ma esiste il grappolo.

MariaCristina Sarò (Messina, 1983) è autrice e regista teatrale. Ha pubblicato “Maria Paiato. Un teatro del personaggio” (Titivillus edizioni, 2011), il racconto “Salvo e Sara. Palermo 92” (Caracò, 2014), il racconto “Accussì-Giampilieri”, sull’alluvione messinese del primo ottobre 2009 (antologia “La giusta parte”, Caracò Editore, 2011) e il monologo “Donna dellìtalia, racconto-inchiesta di donne e operaie” (nel volume “Fiori dal cemento”, Caracò-Fillea/Cgil, 2013). “Campanella” è il suo primo romanzo.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo “Despero”, edito da Fernandel, e ha raggiunto il successo con “Blackout” (Guanda 2004), dal quale è stato tratto un film per la regia di Rigoberto Castaneda. Tra i suoi numerosi titoli ricordiamo “L’era del porco” (Guanda 2005), “Colui che gli dei vogliono distruggere” (Guanda 2009), “Cicatrici” (Guanda 2010, finalista al premio Scerbanenco), “Chi non muore” (Guanda 2011), “Marlene in the sky” (Gallucci 2013), “Radiomorte” (Guanda 2014), “Lo specchio nero” (Guanda 2015). Il suo ultimo romanzo si intitola “Anche il fuoco ha paura di me” (Fernandel 2015).

Sabato 14 novembre alle 12 in libreria
Gianluca Morozzi presenta Claudia Grande e il suo primo libro “Una rosa gialla di carta” (Giovane Holden edizioni).

Una raccolta di racconti che segna il felice esordio di una giovane scrittrice. Dieci racconti medio-brevi, ben costruiti, caratterizzati da un’attenta analisi della psicologia dei personaggi i quali assumono significato esclusivamente in virtù delle loro azioni, motivo per cui alcuno di essi è raccontato con un nome e un cognome. Una scelta stilistica che offre uno spaccato narrativo assolutamente originale in quanto permette al Lettore un processo, intimo e misterico, di immedesimazione. Una ragazza, da sola, il giorno del proprio compleanno prende un treno per Bologna e riflette sul suo futuro. Un uomo incapace di realizzarsi, vittima e complice del proprio fallimento. Un giovane alle prese con un forte vuoto interiore. Un uomo passeggiando per Roma di notte affronta un incubo che lo tormenta da sempre. Una ragazza navigando in internet riflette sulla fragilità dei rapporti umani e sull’amore. Un uomo ripensa all’incontro con una donna bellissima che avrebbe potuto cambiare il corso della sua vita. Una giovane cerca di risvegliare l’attenzione del suo ex su Facebook. Una ragazza seduta al tavolino di un bar osserva il mondo attorno a sé. E ancora il racconto che dà il titolo alla raccolta e che si rifà a una poesia di Ginsberg: una ragazza riprende in mano la propria vita e si apre alla speranza del domani.
Claudia Grande dipinge le incertezze, le paure, la solitudine i desideri, la voglia di rinascere a se stessi, l’amore e i suoi affanni.

Claudia Grande è nata a Chieti nel 1990 e attualmente risiede a Pescara.
Una laurea in Giurisprudenza, è tirocinante in uno studio legale internazionale di Bologna, e la passione per la pittura e la scrittura. Nel 2014 ha seguito due corsi di scrittura creativa tenuti dallo scrittore Gianluca Morozzi. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ottenendo importanti riconoscimenti.
La silloge di racconti “Una rosa gialla di carta” è la sua prima pubblicazione.

Gianluca Morozzi è lo stesso gentile complice qui mercoledì…

Di seguito i progetti a cui collaboriamo con un bookshop tematico.

Per ricordare l’Anno Internazionale della Luce “Bologna s’illumina” organizza una settimana, dal 9 al 14 novembre 2015, di incontri/dibattiti con personaggi illustri ed esperti di scienza, di laboratori e spettacoli per studenti di ogni età (apertura al pubblico nella giornata conclusiva), e un di corso di aggiornamento per i docenti delle scuole, spaziando dalla fisica alla biologia, dall’astronomia alla chimica fino all’arte.
“Bologna s’illumina” rientra tra le attività di “Light in Astronomy”, una settimana di eventi pubblici dedicati alla luce e alle tecnologie collegate alla luce, promosse e coordinate da INAF in varie città italiane.
Ai vari link le informazioni sugli incontri aperti al pubblico.

Mercoledì 11 novembre alle 17,30
presso la Sala delle Arche del Museo Civico Medievale di Bologna in via Manzoni
presentazione del volume della professoressa Laura Pasquini dell’Università di Bologna “Diavoli e inferni nel Medioevo. Origine e sviluppo delle immagini dal VI al XV secolo” (Edizioni Il Poligrafo).
Introduce l’incontro Massimo Medica, responsabile dei Musei Civici d’Arte Antica e saranno presenti, insieme all’autrice, i professori dell’Università di Bologna Gian Mario Giusto Anselmi e Fabrizio Lollini.
A quando risalgono le prime rappresentazioni del diavolo e dell’inferno? E come si sono evolute dalle più antiche manifestazioni meramente allusive del VI secolo sino agli esiti più maturi, per quanto a volte ripetitivi e un po’ naïfs, che condussero alle innovative intuizioni del Rinascimento?
Il “bestiario del maligno” viene analizzato nelle sue diverse manifestazioni, dalle rappresentazioni delle tentazioni di Cristo e delle raffigurazioni dell’aldilà alle prime immagini di esorcismi per arrivare alle molteplici rappresentazioni dell’Inferno dantesco.

Giovedì 12 novembre alle 18
presso il Cubo Unipol in Piazza Vieira de Mello a Bologna
secondo appuntamento con Giovedì Noir, il ciclo di incontri dedicati agli autori e alle sfumature del noir, tra Francia e Italia.
Protagonista della serata Luigi Bernardi.
L’Alliance Française di Bologna e Cubo Unipol, in collaborazione con l’Associazione Luigi Bernardi e Libreria Trame presenta “Pallottole Vaganti” (dall’omonima raccolta di racconti di Luigi Bernardi, illustrati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna), un incontro dedicato alla poliedrica figura di Luigi Bernardi, scrittore, editore e soprattutto talent-scout di grandi nomi del genere noir italiano.
Introduce l’incontro Marco Bernardi, presidente dell’Associazione Luigi Bernardi, ne parlerà con Giampiero Rigosi, e le letture sono a cura di Silvia Lamboglia.

NEWSLETTER DAL 3 AL 7 NOVEMBRE

Digerito il passaggio all’ora solare siamo pronte per nuove avventure libresche.
Arriva una settimana che mette a fuoco alcune percorsi di donne, dal blog di Olga Ricci sulle molestie sul lavoro, alla doppia coppia Andraghetti/Piolanti per “Femminile, plurale” ospitate al Banco 32, dalle riflessioni di Sandra Burchi sul lavoro in casa, all’incontro delle due Francesche.
Ci saranno anche un paio di relatori uomini perchè non vogliamo farci mancare nulla.

Prima il sunto, poi le storie.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Martedì 3 novembre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Olga Ricci “Toglimi le mani di dosso” (Chiarelettere).
Ne parleranno Andrea Adriatico, Rosa Maria Amorevole, Serena Bersani e Mara Cinquepalmi.

Giovedì 5 novembre alle 18,30
al Ristorante Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
Fosca Andraghetti «Io, Pru e una sfumatura di giallo» (Carta e Penna edizioni) & Alba Piolanti «Sovversive» (Il Ponte Vecchio).

Venerdì 6 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Sandra Burchi “Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico” (Franco Angeli).
L’autrice ne parlerà con Federico Chicchi e Mara Cinquepalmi.
Modera l’incontro Silvia Napoli.

Sabato 7 novembre alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Marzia Esposito “La forma minima della felicità” (Baldini & Castoldi 2015)
Presenta il libro Francesca Mazzucato e modera l’incontro Massimo Zucchetti, giornalista del Manifesto.

Martedì 3 novembre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Olga Ricci “Toglimi le mani di dosso” (Chiarelettere).
Ne parleranno Andrea Adriatico, Rosa Maria Amorevole, Serena Bersani e Mara Cinquepalmi.

Olga Ricci è lo pseudonimo di una giornalista trentenne italiana che oggi lavora come freelance per varie testate nazionali. Olga ha ricevuto avance e ricatti sessuali per mesi, in attesa di un contratto sempre promesso. Per non perdere il lavoro, ha cercato di resistere come ha potuto. La sua storia, che è anche quella di tante donne che magari decidono di tenersi tutto dentro, è diventata prima un blog, “Il porco al lavoro”, ed ora il libro edito da Chiarelettere.
“Toglimi le mani di dosso” si conclude con un decalogo contro le molestie sul posto di lavoro a cura di Rosa Maria Amorevole, nostra collega di GiULiA Emilia-Romagna, esperta in materia di lavoro e contrasto alle discriminazioni e consigliera di Parità per l’Emilia Romagna.

Andrea Adriatico, nato a L’Aquila nel 1966, è architetto, regista e giornalista professionista. Ha lavorato per diversi quotidiani e reti televisive italiane. I suoi film sono stati presentati nei maggiori festival del mondo, dalla Berlinale alla mostra del cinema di Venezia, dal festival di Londra al Lincoln center for contemporary arts di New York. È tra i fondatori di Teatri di vita, il teatro bolognese dedicato alla scena contemporanea. Con il suo teatro ha attraversato per oltre vent’anni molti palcoscenici italiani e stranieri.
Come architetto ha disegnato e realizzato importanti spazi pubblici e privati, inseguendo uno sguardo sul mondo che accomuna i suoi mestieri diversi e vicinissimi.

Rosa Maria Amorevole, esperta di genere e contrasto alle discriminazioni, è formatrice e giornalista. Dal 2008 è Consigliera di Parità per il territorio dell’Emilia Romagna.
Ha trattato il tema delle molestie e della violenza, in qualità di Consigliera di Parità, in stretta relazione con la casistica sviluppata in ambito lavorativo.
E’ stata Consigliera di fiducia per quattro anni in una ASL del Veneto, per il contrasto al mobbing e alle molestie sessuali.
Ha scritto articoli e testi sul contrasto alle discriminazioni, il mercato del lavoro in ottica di genere, parità e pari opportunità in ambito lavorativo.

Serena Bersani, bolognese, giornalista professionista, lavora da oltre vent’anni nella carta stampata e si è occupata a lungo di cronaca nera e giudiziaria. Per Newton Compton ha pubblicato Bologna giallo e nera. Esperta di linguistica, ha pubblicato i libri Professione giornalista e, con Giuseppe Pittàno, L’italiano. Le tecniche del parlare e dello scrivere. Appassionata di storia locale, è autrice per Newton Compton 101 di “Donne che hanno fatto grande Bologna” e di “Il giro di Bologna in 501 luoghi”.
Da anni impegnata nell’attività sindacale, è presidente dell’Associazione stampa Emilia-Romagna, già componente del consiglio direttivo nazionale dell’associazione Giulia (Giornaliste unite libere e autonome).

Mara Cinquepalmi è giornalista professionista freelance (Pagina99, Dataninja.it I viaggi del Gusto, Wired, Consumatrici.it), con attenzione al datajournalism e questioni di genere.
Per Datamediahub, hub sui media italiani e sul giornalismo (http://www.datamediahub.it), si occupa di genere e informazione. Cura Un certo genere di sport stories.dataninja.it/uncertogeneredisport/, osservatorio sugli stereotipi sessisti nell’informazione sportiva.
Da aprile 2013 è la coordinatrice di GiULiA Emilia-Romagna. Da maggio 2013 è nel Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.

Giovedì 5 novembre alle 18,30
al Ristorante Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
Fosca Andraghetti «Io, Pru e una sfumatura di giallo» (Carta e Penna edizioni) & Alba Piolanti «Sovversive» (Il Ponte Vecchio).

Il progetto autunnale si chiama “Femminile, plurale” ed è ideato e condotto dalle autrici Katia Brentani e Lorena Lusetti, da tempo nostre complici.
Questo è il terzo di quattro incontri con scadenza quattordicinale.
Sul palco accogliente del Banco 32 due autrici che si confronteranno sui propri romanzi più recenti e in genere sulla propria scrittura.
Debora Pometti leggerà alcuni brani accompagnata da Romano Romani alla chitarra.

Il bookshop è a cura della Libreria Trame.
E per coloro che acquistano uno dei libri presentati il ristorante propone l’aperitivo con un cartoccio del fritto e un calice di vino a 5 euro.

Venerdì 6 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Sandra Burchi “Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico” (Franco Angeli).
L’autrice ne parlerà con Federico Chicchi e Mara Cinquepalmi.
Modera l’incontro Silvia Napoli.

Il volume propone una riflessione sui nuovi equilibri fra bisogni e aspirazioni, spazi e tempi, percezione di corpi e identità generati dalle nuove condizioni in cui la casa è anche luogo di lavoro per molte donne in ruoli di consulenti, collaboratrici, freelance.
Il tema è molto attuale nel momento di rapido cambiamento dei nuovi mercati lavorativi.

Sandra Burchi svolge attività di ricerca e di didattica presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa.
Fa parte della redazione di Iaph Italia e collabora con la rivista DWF.
Ha curato con Teresa Di Martino il volume “Come un paesaggio. Pensieri e pratiche tra lavoro e non lavoro” (Iacobelli Editore, Roma 2013).

Federico Chicchi è professore associato di Sociologia de lavoro presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna.
Autore di vari saggi e ricerche, ha scritto “Soggettività smarrita. Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo” (Bruno Mondadori Milano 2012).

Mara Cinquepalmi è giornalista professionista freelance (Pagina99, I viaggi del Gusto, Wired, Consumatrici.it), con attenzione al datajournalism e questioni di genere.
Per Datamediahub, hub sui media italiani e sul giornalismo (http://www.datamediahub.it), si occupa di genere e informazione, e scrive per Un certo genere di sport – stories.dataninja.it/uncertogeneredisport/, un osservatorio sugli stereotipi sessisti nell’informazione sportiva.
Da aprile 2013 è la coordinatrice di GiULiA Emilia-Romagna. Da maggio 2013 è nel Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.

Silvia Napoli, avventuriera della pratica e della organizzazione culturale. Coordinatrice di progetti al femminile presso “Bologna capitale europea della cultura 2000”, fondatrice di Millennia, agente di promozione culturale dedicato alle donne, curatrice di seminari sull’impresa culturale per il comune di Bologna. Oggi progettista di mostre documentarie, didattiche ed eventi per “Associazione Il Chiostro”, amici dell’Archivio di Stato di Bologna. In particolare organizzatrice di cicli di dibattiti e conferenze sulla trasgressione femminile nella storia e su emancipazione e lavoro femminili.

Sabato 7 novembre alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Marzia Esposito “La forma minima della felicità” (Baldini & Castoldi 2015)
Presenta il libro Francesca Mazzucato e modera l’incontro Massimo Zucchetti, giornalista del Manifesto.

Luce vive barricata in casa, vegeta sul divano, mastica fette biscottate davanti a Canale 32, il canale monotematico di televendite perenni di anelli e bracciali. Ha perso il lavoro e l’appartamento 51, l’unica sua entrata finanziaria, è sfitto da un po’. In casa tutto è a terra, le mensole, i libri, i cassetti, e i giorni e le notti si susseguono senza tempo.
Un giorno irrompe nella sua vita Bambina, Viola, cinque anni, figlia di Yuri, suo fratello, che non vedeva da un Natale passato insieme anni fa. Bambina è muta, ha deciso di non parlare più. “Pensavo mi avrebbe seguita, con i cani succede così, invece era lì, di sale, la faccia scartavetrata, compatta, chiarissima, in attesa di espressione”. Bambina, non parla, ma telefonerà a canale 32. Non parla, ma scriverà numeri su post-it fluorescenti. Non parla, ma appiccicherà quadrati colorati sulla porta di Luce e poi giù per le scale e sotto il portico. Bambina creerà tappe di foglietti di carta che Luce, alla fine, seguirà uno dopo l’altro uscendo finalmente per strada. Bambina sarà il tramite, il punto di contatto tra le persone importanti del passato di Luce e quelle che le si avvicineranno in futuro, come Morgan, il ragazzo che risponde a canale 32. Luce inizierà a lavorare in una libreria e per andarci dovrà prendere la metro, un tram, fare circa settanta passi, e attraversare l’incrocio.
È una storia sull’abbandono, sulla solitudine. E sul tempo, che ti attraversa lo stesso, anche se tu rimani immobile, fino a che non arriva nella tua vita una bambina.

Francesca Marzia Esposito vive a Milano, insegna danza. Laureata al Dams di Bologna, master in Scrittura per il cinema all’Università Cattolica di Milano.
Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste: Granta, ‘tina, Colla, GQ, Inutile, Cadillac e altre.
“La forma minima della felicità” (Baldini & Castoldi 2015) è il suo primo romanzo.

Francesca Mazzucato scrittrice, traduttrice e consulente editoriale si occupa da anni dell corpo, delle sue mutazioni e rappresentazioni e ha pubblicato innumerevoli romanzi, saggi brevi e racconti. Tradotta in Francia, Germania, Grecia, Spagna e USA, sulla sua opera sono state scritte alcune tesi di laurea.

Massimo Zucchetti, laureato in Ingegneria Nucleare, insegna al Politecnico di Torino e all’MIT di Boston.
Fra le numerose pubblicazioni, “L’atomo militare e le sue vittime” (Utet 2012) e “Guerra infinita, guerra ecologica” (Jaca Book 2003).

NEWSLETTER dal 26 al 31 ottobre

Rieccoci con le proposte per la settimana che parte col cambio dell’ora.
Come dice Marco, collega libraio all’Atlantide di Castel San Pietro, una domenica con un’ora in più per leggere…

Iniziamo lunedì alla Cabral proseguendo l’esperienza del Festival dei lettori con l’autore di origine congolese In Koli Jean Bofane edito dall’interessante editore 66thand2nd , poi due romanzi Einaudi, per due serate piene di ospiti graditissimia già altre volte passati da Trame.

Ancora in corso la Colletta del Libro, potete acquistare da noi, come in varie altre librerie della città, un libro in brossura da regalare alla biblioteca del carcere della Dozza.
Fino al 31 ottobre.

Prima il sunto poi i racconti.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Lunedì 26 ottobre alle 18
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
nell’ambito del Festival de Lettori i Gruppi di Lettura incontrano In Koli Jean Bofane autore di “Matematica congolese” (66thand2nd, 2014) e di “Congo Inc.: il testamento di Bismarck” (66thand2nd 2015) (in uscita).
La nostra libreria si occupa del bookshop.

Martedì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Caterina Serra “Padreterno” (Einaudi 2015).
L’autrice ne parlerà coi complici Milena Magnani e Franco Foschi.

Sabato 31 ottobre alle 18 in libreria
Valentina Diana presenta il suo nuovo romanzo “Mariti o le imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).
Ne parlerà con Stefania Ulivi.

Lunedì 26 ottobre alle 18
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
nell’ambito del Festival de Lettori i Gruppi di Lettura incontrano In Koli Jean Bofane autore di “Matematica congolese” (66thand2nd, 2014) e di “Congo Inc.: il testamento di Bismarck” (66thand2nd 2015) (in uscita).
La nostra libreria si occupa del bookshop.

Troppo alto per i pigmei, ma troppo basso per tutti gli altri, Isookanga proprio non si rassegna a vivere in un villaggio sperduto nel bel mezzo della foresta. Da quando ha scoperto Internet e i mille modi che la globalizzazione offre per fare soldi, ha un solo obiettivo: trasferirsi a Kinshasa. Così, sbarcato nella capitale congolese, si mette in affari con Zhang Xia, un cinese che commercia in sacchetti di acqua potabile. Nel frattempo, a Kinshasa e altrove, la vita scorre: un ex signore della guerra sogna di tornare a uccidere i suoi simili; una ricercatrice belga perde la testa per un prestante congolese; un reverendo mette a punto una lotteria per invogliare i parrocchiani a fare donazioni; in Cina, la moglie di Zhang Xia tenta di resistere al proprio decadimento morale e sessuale; insomma, gli esseri umani continuano a dare prova della loro avidità, stupidità e cinismo, mentre le multinazionali del pianeta si appropriano delle incredibili ricchezze naturali del Congo. Chi salverà questo paese, derubato dall’esterno e marcio dentro? L’innocenza e i sogni, le idee e la solidarietà. E la letteratura, naturalmente, quando come in questo caso è distillata con umorismo, energia e lucidità.

Esule in Belgio da vent’anni, In Koli Jean Bofane nasce in Congo nel 1954. “Congo Inc.” si è aggiudicato il Grand Prix du roman Métis ed è stato finalista del Prix Ahmadou Kourouma 2015 .

Martedì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Caterina Serra “Padreterno” (Einaudi 2015).
L’autrice ne parlerà coi complici Milena Magnani e Franco Foschi.

“Alla fine emette quel suono, uno sfiato di lupo, un respiro monco che gli esce da sotto tutte le volte, che è un’anima in cerca di un pezzo di carne, un po’ di carne che la ricopra, o la comprenda”.

“Padreterno” è il racconto di cosa entra e cresce nella testa e nell’anima di un uomo.
È la storia di Aristeo, un nome da dio minore. Figlio unico. Adorato. Maschio.
Le rovine di una vita divisa tra erudizione, desideri mancati, e violenza portano quest’uomo a raccontare ciò che ha fatto alla donna che ama, a indagare la natura di un amore che ha per modelli padri e madri, generazioni in cui è il potere sull’altro il nodo che tiene insieme.
È così che Aristeo si scontra con l’incapacità di conoscere una donna, con l’invidia per la sua libertà, con la rozzezza dei suoi tentativi di amarla. Con desideri che non può confessare, e che ci vengono sbattuti in faccia con la lucidità e la verità di cui ogni uomo vorrebbe essere capace.

Caterina Serra è scrittrice e sceneggiatrice. Ha vinto nel 2006 il premio Paola Biocca per il reportage letterario con Chiusa in una stanza sempre aperta, da cui ha avuto origine il romanzo-reportage “Tilt” (Einaudi, 2008).
È autrice di racconti tra cui Fuori e dentro, in Nuovi Argomenti, n. 48 (Mondadori 2009), Segue alle pagine 2 e 3, in “10 in paura” (Epoché, 2010), The heel of a loaf, in “Riga 32 – John Berger” (Marcos y Marcos, 2012). È sceneggiatrice di “Napoli Piazza Municipio” (Bruno Oliviero, premio per il miglior film documentario al Festival del Cinema di Torino, 2008), di “Parla con lui” (Elisabetta Francia, 2010), e del soggetto e la sceneggiatura di “Piccola Patria” (Alessandro Rossetto, Venezia ’70 sezione Orizzonti, 2013). Il suo secondo libro “Padreterno” è uscito il 21 aprile 2015 (Einaudi).

Milena Magnani, nata a Bologna nel 1964, ha pubblicato tre romanzi di letteratura sociale: “L’albero senza radici” (Nuova Eri 1993), un romanzo che da voce ai ragazzi di strada e traduce in codice narrativo una teoria sociologica sul disagio giovanile, “Delle volte il vento” (Vallecchi 1996, ultima edizione 2012), romanzo che descrive le vicende dei primi profughi albanesi sbracati in Sud Italia con le navi della speranza e le loro difficoltà ad elaborare la storia albanese in rapporto ad un presente omologante, “Il circo capovolto” (Feltrinelli 2008), un romanzo scritto dopo aver girato per alcuni anni tra i campi sosta e i campi di prima accoglienza italiani dove si sono accampati i rom provenienti dall’est Europa e dai Balcani. Da quest’ultimo è stato tratto uno spettacolo teatrale di Andrea Lupo per la regia di Andrea Paolucci, co-produzione teatro dell’Argine e teatro delle Temperie di Bologna.
E’ tra i redattori di “Nuova rivista letteraria: rivista di letteratura sociale” (edizioni Alegre).
milena magnani web site http://milenamagnani.wix.com/milena-mag

Franco Foschi, pediatra e scrittore, dopo l’esordio con sceneggiature radiofoniche e racconti su varie riviste e antologie (per Feltrinelli, Mondadori e altri), ha pubblicato diciassette libri tra narrativa e saggistica. Ha condotto per cinque anni (e 120 incontri) la rubrica televisiva di interviste a scrittori “Leggere negli occhi”, consultabile sul portale video www.arcoiris.tv

Sabato 31 ottobre alle 18 in libreria
Valentina Diana presenta il suo nuovo romanzo “Mariti o le imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).
Ne parlerà con Stefania Ulivi.

Se qualcuno vi chiedesse di cosa parla questo libro, ve la cavereste facilmente rispondendo: è la storia di un matrimonio. Anzi, di un matrimonio tardivo. In realtà però questo libro parla della paura della felicità, che spesso va di pari passo con quell’esercizio di equilibrismo che chiamiamo vita di coppia. Drina e Gi si sono baciati per la prima volta a vent’anni, ma senza lingua. Per la lingua hanno dovuto aspettarne altri venti. Ritrovarsi, quando la vita un po’ sembra alle spalle, è cosí strano. Come se Cenerentola in premenopausa incontrasse il Principe Azzurro – stempiato e con la pancetta – e gli dicesse: «Parliamone». Drina ha un figlio adolescente, molti problemi e un bellissimo sguardo sulle cose. Soprattutto su Gi. Già, perché Drina guarda suo marito in un modo cosí divertente e complesso che ti pare di essere lí, a ridere, disperarti, passare l’aspirapolvere con loro: invece lo stai facendo a casa tua. Gi fa l’architetto, accumula ingiunzioni di pagamento nel bagagliaio dell’automobile, aggroviglia le lenzuola mentre dorme e butta folate di ottimismo su chiunque gli cada a tiro. È imperfetto, come tutti i mariti, ed è assolutamente irresistibile. Perché Gi «non è di quelli con un percorso dritto, che dall’inizio alla fine vanno sempre dalla stessa parte», ma uno capace di sparigliare ogni giorno le carte grazie alle armi dell’allegria. Mariti è una tragicommedia sentimentale profondamente contemporanea, che senza rinunciare all’intelligenza e all’umorismo ci costringe a fare i conti con l’altra metà della mela. Sperando che non sia bacata.

Valentina Diana lavora da molti anni in teatro come attrice e autrice. Inoltre scrive. Quando non scrive pulisce casa o dipinge animaletti sui barattoli.
Vive a Chieri, che è una cittadina né grande né piccola, vicina a Torino.
Ha quattro pesci. Ha un marito e un figlio. È freddolosa d’inverno, d’estate non sopporta il caldo. Odia e ama la nutella.
Per Einaudi ha scritto due romanzi: “Smamma” (Einaudi 2014) e “Mariti o delle imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).

Stefania Ulivi lavora al Corriere della Sera dal 1989 nella redazione cultura spettacoli del quotidiano, con esperienze anche a Sette e alla redazione online. Scrive prevalentemente di cinema e musica.
E’ tra le fondatrici e animatrici del blog collettivo 27esima ora nato nel 2010 per dare spazio a temi legati alla ricerca di un equilibrio tra lavoro, casa, diritti e piaceri non solo.
E’ tra le autrici di “Questo non è amore“ (Marsilio), inchiesta sulla violenza domestica contro le donne.