NEWSLETTER variegata dal 17 al 21 aprile

Una galoppata.
Vi aspettiamo.
A Trame e dintorni.

Martedì 17 aprile alle 18 in libreria
presentazione del progetto Camilla e anteprima della nuova graphic novel di Antonella Selva.

Camilla nasce per invertire la rotta e virare verso un nuovo modello socio-economico, partendo da ciò che possiamo decidere direttamente e dalla nostra capacità di fare e di creare alleanze tra diversi soggetti.
Camilla è il nuovo progetto di consumo critico e solidale, una vera Cooperativa con un emporio per distribuire prodotti di qualità ed in cui ogni socio partecipa attivamente impiegando una piccola parte del proprio tempo. Uno spazio aperto, un luogo di scambio tra persone e di attività volte a coinvolgere il vicinato e le sue comunità, anche con la scelta di ingredienti appartenenti a cucine dei diversi Paesi da inserire nel paniere.
Oggi Camilla conta oltre 400 aderenti, sta per costituirsi in Cooperativa e in Autunno aprirà uno spazio a Bologna.

Per l’occasione ci sarà la presentazione in anteprima della nuova graphic novel di Antonella Selva “Cronache dalle Periferie dell’Impero”, in uscita per Il Girovago Nuova S1.

Anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre qualcuno che continua a crederci.
Tre storie di periferia si snodano tra Scozia, Marocco e Calabria, tre storie vere, geograficamente lontane, ma umanamente vicine.
«Ci vorranno anni e la sconfitta è sempre l’opzione più probabile. Ma non possiamo fare altro che provarci».
(Dalla postfazione di Mimmo Perrotta, Ricercatore di Sociologia presso l’Università di Bergamo e attivista di Fuori Mercato).

Mercoledì 18 aprile alle 18 in libreria
Gino Scatasta presenta il saggio “Fitzrovia, o la Boheme a Londra” (Il Mulino, 2018).
Ne parlerà con Silvia Albertazzi.

Una zona nel centro di Londra che prende nome non da una piazza o da una strada, ma da un pub: è Fitzrovia. Centro della vita di artisti e scrittori per oltre un secolo, non ha un’identità precisa, è una sorta di «distretto della mente» più che una realtà urbana. Eppure esiste e le sue strade, i suoi ristoranti, i suoi locali sono stati teatro di esistenze scandalose e marginali, di drammi e di epiche bevute, così come di tentativi, a volte ingenui, di opporsi alle norme sociali e artistiche vigenti. Il volume racconta la storia della Bohème londinese, a partire dalla sua apparizione in terra inglese a metà dell’Ottocento, e ne ricostruisce la geografia in costante confronto con l’analoga esperienza parigina, soffermandosi su alcuni personaggi esemplari che animarono Fitzrovia: Walter Sickert, Augustus John, Nina Hamnett, Betty May, Julian Maclaren Ross, Nancy Cunard.

Gino Scatasta insegna Letteratura Inglese e Culture Mediali Anglofone presso l’Università di Bologna. Oltre al volume su Fitzrovia, ha scritto sul teatro di W.B. Yeats, sulla letteratura irlandese, su Dickens, Oscar Wilde e la letteratura tardo-vittoriana. Ha tradotto romanzi, saggi e fumetti e da qualche anno si occupa delle rappresentazioni di Londra in letteratura, di Jack lo Squartatore, della scena letteraria e artistica inglese fra le due guerre mondiali e delle culture pop contemporanee.

Silvia Albertazzi è nata a Bologna, dove vive e insegna Letteratura dei paesi di lingua inglese e Storia della cultura inglese all’Università. Tra i suoi volumi di saggistica si ricordano: In questo mondo, ovvero quando i luoghi raccontano le storie (Meltemi, 2006); Il nulla, quasi. Foto di famiglia e istantanee amatoriali nella letteratura contemporanea (Le Lettere, 2010); Belli e perdenti. Antieroi e post-eroi nella narrativa contemporanea di lingua inglese (Armando Editore, 2012); La letteratura postcoloniale. Dall’Impero alla World Literature (Carocci, 2013); Letteratura e fotografia (Carocci, 2017); Letteratura e fotografia (Carocci, 2017). E’ autrice di un romanzo, Scuola di scrittura (Marsilio, 1996) e tre volumi di poesia, La casa di via Azzurra (Kolibris, 2010), Magenta è il colore dei ricordi (La vita felice, 2014) e Finale di stagione (QuDu, 2018).

Giovedì 19 aprile alle 17.30
alla Fondazione Federico Zeri in piazzetta Giorgio Morandi 2 a Bologna
Anna Ottani Cavina presenta la mostra “John Ruskin. Le pietre di Venezia” Venezia, Palazzo Ducale | 10 marzo – 10 giugno 2018

Il catalogo, edito da Marsilio, sarà in vendita per l’occasione con uno sconto speciale.
Bookshop a cura di Trame.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Venerdì 20 aprile alle 18 in libreria
Black Coffee presenta “Ritorno al futuro: viaggio nel tempo con i racconti di Joy Williams e Freeman’s”. Con Marta Ciccolari Micaldi.

Cos’hanno in comune il film più popolare della terra e alcuni dei racconti più raffinati e sperimentali della letteratura internazionale contemporanea? Apparentemente nulla, se non fosse che per una sera il primo ci aiuterà a capire i secondi catapultandoci in un’avventura spazio-temporale tra letture, rimandi, eredità e flussi catalizzatori.
A condurre questa speciale DeLorean letteraria tra le pagine de “L’ospite d’onore” e di “Freeman’s. Scrittori dal futuro”, gli ultimi due libri pubblicati da Edizioni Black Coffee, ci sarà un’altrettanto speciale Marty McMusa.

“L’ospite d’onore” di Joy Williams
Poco nota in Italia, Joy Williams è universalmente riconosciuta come una delle maestre del racconto americano insieme a scrittori come Raymond Carver, John Cheever, Grace Paley e Ann Beattie. “L’ospite d’onore” riunisce gran parte dei racconti, alcuni apparsi in precedenti raccolte, altri inediti, composti dall’autrice nell’arco di quasi cinquant’anni. Le sue storie ruotano tutte intorno a un momento di trasformazione, che spesso ha luogo al di fuori della pagina scritta e di cui intravediamo solo un barlume: il mistero ribolle in superficie, per un istante, e poi torna a inabissarsi. Il mondo di Joy Williams è pervaso di un orrore esistenziale, che tuttavia trova redenzione in lampi di feroce umorismo. Che siano ambientate nei paesaggi riarsi del sud-ovest, in una piccola isola al largo delle coste del New England o del Massachusetts, o ancora, in un’auto malconcia che sfreccia su un’interstatale polverosa, le sue storie mettono a nudo l’inadeguatezza umana dinanzi al cambiamento e alla perdita.
Leggerle è come affacciarsi sull’orlo di un precipizio: spaventoso e al contempo illuminante.

Joy Williams è nata a Chelmsford, Massachusetts. È autrice di quattro romanzi (tra cui I vivi e i morti, edito da Nutrimenti e finalista al premio Pulitzer nel 2001), quattro raccolte di racconti, una raccolta di saggi e una guida turistica non convenzionale delle Florida Keys. I suoi racconti, per la prima volta riuniti in questa antologia, le sono valsi numerosi premi, tra cui lo Strauss Living Award e il Rea Award. Il suo primo romanzo, State of Grace, è stato nominato per il National Book Award e la raccolta di racconti Taking Care le ha portato gli onori della critica e il rispetto del pubblico. Joy Williams vive tra Tucson, Arizona, e Laramie, Wyoming.

Freeman’s. Scrittori dal futuro”– a cura di John Freeman
Scrittori dal futuro» è il primo numero dell’edizione italiana della rivista letteraria Freeman’s, e il quarto di quella americana. I primi tre numeri proponevano contenuti inediti di nuove voci e autori già noti (Haruki Murakami, Colum McCann, Aleksandar Hemon e molti altri) sotto forma di piccole antologie, ciascuna dedicata a un tema: arrivo, casa, famiglia. In questo numero speciale, Freeman abbandona momentaneamente la progressione per associazioni tematiche e, basandosi su consigli di editor, critici, traduttori e autori internazionali, propone una lista di ventinove fra poeti, saggisti, romanzieri e scrittori di racconti che nell’attuale clima di chiusura ed esclusione sono riusciti a guardare al di là delle barriere di identità nazionale, età o genere cui la loro opera verrebbe normalmente ascritta, per rivendicare il diritto a fare della scrittura uno strumento di comunicazione globale.

John Freeman, critico letterario ed ex direttore di Granta – rivista di culto che ha scoperto alcuni tra i più importanti scrittori anglo-americani dell’ultimo secolo – è autore di Come leggere uno scrittore, una raccolta di interviste ai più grandi nomi della letteratura, tra cui Paul Auster, Philip Roth, Don DeLillo, Ian McEwan, Joyce Carol Oates, Nadine Gordimer, Jonathan Safran Foer, Haruki Murakami, David Foster Wallace e Toni Morrison (Codice, 2017), e La tirannia dell’e-mail (Codice, 2010). Ha inoltre curato due antologie sull’ineguaglianza, una dedicata a New York e una agli Stati Uniti: Tales of Two Cities e Tales of Two Americas. Di recente ha esordito con la sua prima raccolta di poesie, Maps, di prossima pubblicazione per La nave di Teseo. Freeman ha pubblicato per il New Yorker, il New York Times, la Paris Review, e su quasi duecento giornali in tutto il mondo. È executive editor di Literary Hub. Insegna alla New School e alla New York University, e vive a New York.

Sabato 21 aprile alle 18 in libreria
LE DIMENSIONI DELL’ABITARE | La Chiave di Sophia #5 (Incipit editore)
Intervengono: Elena Casagrande direttore editoriale della rivista, Giorgia Favero caporedattore e autrice e Greta Esposito autrice.

“I luoghi dove l’uomo abita, dove trova il proprio posto, sono più numerosi delle abitazioni in senso stretto.”

Con questo nuovo numero La chiave di Sophia si propone di interrogarsi sul significato del termine e dell’azione dell’abitare, constatando come gli spazi all’interno dei quali si svolge la vita umana siano in realtà molteplici e vadano oltre l’idea (seppur complessa) di casa. Questo perché di fatto non si vive soltanto nella propria abitazione ma si abita un paesaggio, una nazione, un mondo, una relazione, una città, una comunità, una stanza, un contesto, la nostra propria persona. Una gamma dimensionale questa che, potenzialmente, non ha confini.

È infatti proprio sulle varie dimensioni possibili che si vuol porre l’accento, sin dal titolo scelto per il dossier: Le dimensioni dell’abitare. Non si tratta soltanto di “misurare” un luogo abitato (dalle mura della propria camera sino al confini sfumati del mondo) ma anche di comprendere come alla base dell’azione di abitare esista un rapporto di scambio e di reciproca contaminazione tra la dimensione fisica, materica, visiva e concreta che definisce il luogo e tutto ciò che di immateriale, intellettuale e culturale l’uomo vi riversa. Un luogo allora è anche una o più dimensioni, uno stato, un modo d’essere o di percepire un determinato ambiente, un vivere, un relazionarsi o condividere un certo contesto; un abitare che diventa lo specchio di un’individualità, di una comunità o di una realtà in generale.

Il presente conosce un’evoluzione e una complessità nei modi dell’abitare, lo scopo è anche quello di riflettere su queste eterogeneità, mettendo in luce quali caratteristiche e dinamiche siano presenti al giorno d’oggi, quali differenze con il passato, quali conseguenze comportano determinate scelte legate all’abitare. Tutto questo con la consapevolezza che fa da sfondo alla nostra ricerca, ovvero il fatto che non c’è l’uomo da una parte e lo spazio dall’altra: uomo e spazio si danno sempre assieme. Proprio dell’uomo è essere sempre presso le cose, anche quando dista da esse.

La rivista vede la collaborazione di numerosi partner: Arper, Abitami, Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Cù Design, l’architetto Mario Botta, il fotografo e docente del Politecnico di Milano Giovanni Hänninen, la professoressa Carla Danani dell’Università di Macerata, lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, il professor Gianluca Ligi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Adriano Cancellieri del Master U-rise Iuav, il professor Antonio Silvio Calò.

NEWSLETTER all’11 al 14 aprile (e Neu Radio come bonus track…)

Segnaliamo con entusiasmo la partenza di un nuovo progetto radiofonico cittadino che ci vede coinvolte.
Neu Radio!
Nasce come rivista audio, da cliccare e sfogliare, piena di musica e rubriche culturali, di interviste e suggerimenti.
Alle sue spalle l’associazione culturale Humus, il nome è dedicato all’amico Piero Santi, il cui giornalismo ricco e suggestivo ci ha accompagnato per tanto tempo.
Questo il sito http://www.neuradio.it/
Questa la pagina Facebook https://www.facebook.com/neuradio.bologna/
Questo il profilo Twitter https://twitter.com/neu_radio
Qui su Instagram https://www.instagram.com/neu_radio/?hl=it
Cliccate e ascoltate…

La settimana che arriva è ricchissima di proposte, vi aspettiamo qui o al nuovo spazio Off.

Trame

Mercoledì 11 aprile alle 18 in libreria
presentazione del libro di Fausto Pesarini “Il naturalista minimalista” (Belvedere).
L’autore chiacchiera con Paola Pallottino.

Il libro è il racconto di un viaggio nelle scienze naturali moderne in cui la narrazione si intreccia con approfondimenti e riflessioni di tono antiaccademico ma sempre scientificamente rigorose.
Il narratore è un osservatore attento ai dettagli più minuti, un naturalista minimalista appunto. Non è un viaggio immaginario, perché vi si narrano esperienze realmente vissute dall’autore in diverse epoche della sua vita, ricorrendo però all’espediente di presentarle come testimonianze di diversi naturalisti di cui non si fa il nome.
Spunti letterari, aneddoti umoristici e digressioni varie si alternano a discorsi più impegnativi sui concetti chiave e sulle acquisizioni più recenti delle scienze naturali e dell’ecologia. Il discorso si sviluppa un po’ come una caccia al tesoro, in cui i punti salienti sono disseminati come indizi nel corso della narrazione.
Nell’ultimo capitolo l’autore si racconta finalmente in prima persona, dopo aver “volato forse troppo in alto”, per « ritornare a guardare con animo sereno e acquietato alla semplicità delle cose ».
L’intento del libro è quello di avvicinare e di incuriosire ai temi delle scienze naturali anche i lettori non esperti della materia, cercando di trasmettere loro la passione e il fascino che l’osservazione del mondo vivente comunica a chi è capace di osservarne con occhi attenti anche i protagonisti più umili, come sono le erbe, gli insetti e gli animaletti dei prati.

Fausto Pesarini è nato a Milano nel 1952. Naturalista e biologo, è autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche oltre a molti articoli, note didattiche, prefazioni, recensioni ecc. Di specializzazione entomologo, ha descritto diverse specie nuove per la scienza ma si è anche occupato di ecologia delle comunità di invertebrati e di teoria dei sistemi biologici. Dal 1983 al 2011 è stato direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, di cui è oggi conservatore onorario, e in seguito docente di Museologia scientifica e naturalistica all’Università di Ferrara. Suoi titoli recenti sono L’evoluzione dei sistemi viventi: la sfida della complessità, Accademia delle Scienze di Ferrara, 2010; Animali minimali. Favole per tutte le età, Corbo, 2012; Seducenti apparati. Esperienze e riflessioni sui musei, Liguori, 2016. È appassionato di viaggi e di musica progressive.

Paola Pallottino, nata a Roma nel 1939, già professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata, ha svolto intensa attività di studio e divulgazione della storia dell’illustrazione culminata con la fondazione a Ferrara del MIL Museo dell’Illustrazione Centro Studi sull’immagine riprodotta, diretto dal 1992 al 2005.
Membro dell’Association Internationale des Critiques d’Art, ha collaborato all’Enciclopedia Universale dell’Arte, al Dizionario Biografico degli Italiani, al Dictionnaire des illustrateurs e all’Allgemeines Künstlerlexikon. La sua opera scientifica: una ventina di libri, da Storia dell’illustrazione italiana a Dall’atlante delle immagini, oltre a duecentocinquanta saggi in Italia e all’estero, è regolarmente citata nelle principali pubblicazioni del settore.

Giovedì 12 aprile a partire dalle 19
presso Off, il nuovo spazio eventi di Bologna, in via Testoni 5/A a Bologna
presentazione di “L’aurora delle trans cattive – storie, sguardi e vissuti della mia generazione transgender” (Alegre edizioni)
Intervengono: Porpora Marcasciano, autrice del libro, Giulia Selmi, ricercatrice, e Nicole De Leo, presidente del MIT.
In collaborazione con Trame e con il MIT Movimento identità trans all’interno di Civica 2018.

Abbracciando un periodo di circa quarant’anni e i suoi profondi cambiamenti socio-politici, Porpora traccia la propria genealogia trans aggiungendo tasselli essenziali alla ricostruzione storica di una cultura spesso relegata al margine. E lo fa da protagonista del percorso collettivo, ancora privo di una lettura condivisa, di chi si è posto consapevolmente nello spazio di confine tra i generi.
Con una scrittura “visiva” in grado di rendere in immagini ciò che ha visto e vissuto, Porpora ci accompagna in un mondo popolato di leggendarie trans che hanno dato vita, forma, scena e sceneggiatura a un’esperienza per molti versi più vicina alla dimensione spettacolare o performativa che a quella della vita reale, da cui erano del resto assolutamente escluse.
Vivere quella vita presupponeva avere muscoli, calli, scorza dura. L’assenza di riconoscimento e di diritti non poteva che favorire l’illegalità, e la prostituzione – fenomeno per molti aspetti con caratteristiche differenti da quelle odierne – diveniva l’asse portante dell’esistenza. Ma proprio questo percorso ha prodotto la capacità di parlare di sé in un tempo in cui esisteva solo lo sprezzante appellativo di “travestito” e nel vocabolario non c’erano ancora parole come transgender o gender variant. Gli aneddoti, i miti, le storie “scandalose” che Porpora racconta con il suo stile ironico e “favoloso”, si intrecciano con le riflessioni sulla presa di coscienza collettiva, sulla nascita del Mit (Movimento identità trans) e sulla conquista del riconoscimento giuridico con la legge 164 del 1982.

Porpora Marcasciano, presidente onorario MIT, ha pubblicato per Alegre “AntoloGaia. Vivere sognando e non sognare di vivere: i miei anni Settanta” (2015). È autrice anche di “Tra le rose e le viole. La storia e le storie di transessuali e travestiti” (Manifestolibri, 2002) e di “Favolose narranti. Storie di transessuali” (Manifestolibri, 2008), e ha curato insieme ad altri “Elementi di critica trans” (Manifestolibri, 2010).

Venerdì 13 aprile alle 18 in libreria
Giuseppe Leo Leonelli presenta “Santiago” (Incontri editrice) in occasione del suo cammino sulla via Emilia.
Dialogherà con lo scrittore Roberto Carboni.
Letture a cura dell’attore Andrea Santonastaso.

“Dopo le prime presentazioni del libro ho avvertito la necessità di continuare a promuoverlo allontanandomi il meno possibile dallo spirito del pellegrino che, zaino in spalla, raggiunge a piedi Santiago di Compostela.
Ho quindi deciso di percorrere la via Emilia a piedi, da Cesena a Piacenza, facendo tappa nelle librerie che vorranno ospitarmi.
Partirò sabato 7 aprile dalla chiesa di San Giacomo di Cesenatico che, pur non trovandosi lungo la via Emilia, evoca un legame con Santiago di Compostela in ragione del culto verso lo stesso apostolo, e prima del calar del sole raggiungerò Cesena, prima tappa di questo insolito cammino. Giorno dopo giorno e passo dopo passo farò tappa a Forlì, Faenza, Imola, Castel San Pietro terme, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Fidenza, Fiorenzuola d’Arda e, in ultimo Piacenza.
E’ una modalità insolita di promuovere un libro, ma è quello che ho sentito di fare per restare in sintonia con il tema del Cammino di Santiago; per confrontarmi con la lentezza che solo chi si sposta a piedi può conoscere; per ritrovare le dimensioni delle distanze; per scrutare il cielo e valutare le condizioni meteorologiche; per fermarmi a parlare con sconosciuti; per lasciarmi sorprendere da mille altri motivi che non avevo preso in considerazione.”

850 chilometri. È la distanza che separa Irun, paese di confine tra la Francia e la Spagna, da Santiago de Compostela. Lo chiamano il Cammino del Nord.
850 chilometri disseminati di albergue, frecce gialle, conchas e mojones, rifugi per pellegrini e segnali che da secoli guidano milioni di persone da tutto il mondo, tappa dopo tappa, ai piedi della Cattedrale di Plaza del Obradoiro a Santiago.
850 chilometri percorsi dai più interamente a piedi. Zaino in spalla.

Una riflessione sulla solitudine, sulle relazioni umane, sul senso della famiglia esplorato nei dettagli più profondi, e talvolta più dolorosi.
La scoperta del significato di essere un “pellegrino”. Con o senza fede.
Un viaggio a passo d’uomo attraverso i grandi temi umani dell’amore, della tolleranza, del rapporto con la natura e della comprensione del diverso, che necessariamente richiede il superamento dello scoglio delle abitudini, e dei pregiudizi più radicati.

«Da quando sono partito, forse per la prima volta, sto vivendo sapendo di vivere».

Giuseppe “Leo” Leonelli è nato a Modena nel 1963. Ha passato buona parte della vita al banco del bar, come gestore di locali in diverse località italiane.
Negli ultimi anni ha scoperto il fascino dei pellegrinaggi.
Ha pubblicato i romanzi “1994” (Incontri Editrice), “Santa Maria” (Giraldi Editore), “Hasta Siempre!” (Andrea Oppure Editore) e le raccolte di racconti “Le campane di Bobbio” (Marcos y Marcos) e “Almeno non sono grigie” (80144 Edizioni).

Sabato 14 aprile alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà di “Pastorale americana” di Philip Roth (Einaudi).

Il gruppo è aperto al pubblico, la partecipazione di tutti ben accetta.

NEWSLETTER dal 30 marzo al 7 aprile ( e pausetta pasquale )

Eccoci sopravvissute ai bagordi e ai bellissimi incontri della Fiera.
Il nostro reparto ragazzi è ricco di novità molto interessanti, fate un giro nei giorni a venire…
Trame si prende una breve pausa. Ci siamo sabato 31 marzo fino alle 14,30. Riapriamo martedì 3 aprile alle 9,30.
Buona pausa a chi la fa, e forza gentile a chi lavora anche in questi giorni.
A seguire gli appuntamenti di questo venerdì e della prossima settimana.
Ci si vede.

Trame

Venerdì 30 marzo alle 18 in libreria
Campagna di crowdfunding “Dite alle Sirene che ripasso” incontro a mare aperto con lo scrittore Antonio Bendini, la compagnia Gruppo Elettrogeno Teatro, una viola, due liuti, tre Sirene e i protagonisti de I Fiori Blu: musicateatro.

“Dite alle Sirene che ripasso” sarà il racconto a più voci di una comunità artistica in viaggio, nonché la campagna di crowdfunding per finanziare lo spettacolo che andrà in scena il 24 maggio al Teatro Duse di Bologna.
I Fiori Blu è un percorso di formazione multidisciplinare rivolto a persone che scontano la pena in misura alternativa alla detenzione, ad operatori che lavorano nell’ambito del sociale, a musicisti ed attori.

Il progetto è curato da Gruppo Elettrogeno Teatro in collaborazione con Coro Arcanto.
I linguaggi del teatro e della musica sono quelli scelti per definire contenuti e contesti entro i quali i partecipanti di ogni edizione si conoscono, si affrontano, si reinventano e dialogano tra loro nel confronto laboratoriale con artisti, attori, musicisti e operatori, svincolati dai propri vissuti e condizioni di partenza, finendo per essere una vera e propria compagnia di teatro e musica, capace di misurarsi in scena in un contesto aperto al pubblico.
Per la sua quarta edizione – I Fiori Blu 2018 – la compagnia diventerà protagonista di uno spettacolo finale di musica e teatro, ispirato al racconto di Ulisse, che andrà in scena giovedì 24 maggio, in collaborazione con il Coro Arcanto, al Teatro Duse di Bologna.
Ed è qui che, a bordo, vorremmo che ci foste anche voi.
La nostra nave ha già preso il largo, ma questa volta la vostra partecipazione è decisiva.
Grazie al vostro contributo potremo infatti permetterci di realizzare scenografie, costumi e tutti quei dispositivi tecnici necessari per una produzione complessa come quella alla quale stiamo lavorando e, insieme, approdare a una nuova Itaca.

Venerdì 6 aprile alle 18 in libreria
presentazione del libro di Irene Penazzi “Dans le jardin” (Maison Eliza)
e inaugurazione della mostra delle tavole originali.
Sarà visitabile tutti i giorni in orario di apertura.

Come avere ancora un fiato della Fiera del Libro per Ragazzi…

1 giardino, 3 bambini, 1 gatto, 1 palla rossa, tanti uccellini.
4 stagioni e una moltitudine di storie tutte da inventare.

Per saperne di più sul libro: http://maisoneliza.com/boutique/dans-le-jardin/

Irene Penazzi (Lugo di Romagna, 1989) è un’illustratrice italiana. Laureata al corso specialistico di Illustrazione per l’Editoria presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha ricevuto riconoscimenti in concorsi di fumetto e illustrazione a livello nazionale e internazionale e collabora con la Cineteca di Bologna e le case editrici Franco Cosimo Panini (Modena), Il Sicomoro (Trapani). “Dans le jardin”, appena uscito in Francia per Maison Eliza, è il suo primo albo illustrato.
irenepenazzi.blogspot.com

Sabato 7 aprile alle 16
alla Sala conferenze in via Azzo Gardino 20/c a Bologna
il Gruppo di Lettura dell’Università Primo Levi propone l’incontro con l’autrice Giulia Caminito e il suo romanzo “La grande A” (Giunti).
Incontro aperto a tutti e bookshop in collaborazione con Trame.

Italiani in terra d’africa, Un mondo sconosciuto, un romanzo sorprendente. Giada è una bambina considerata da tutti perennemente manchevole, troppo minuta, ‘’una raganella’’, che vive malvolentieri a casa degli zii in provincia di Milano. Da che sua madre se n’è andata per trafficare con camion, alcolici e bar nelle colonie italiane in terra d’Africa, Giada non pensa ad altro che a raggiungerla in quella che lei chiama ‘’La Grande A’’, una terra che immagina piena di meraviglie e di promesse. Ma una volta giunta ad Assab, una cittadina avvolta nell’arsura e nell’aria salmastra, la vita sembra ruotare solo intorno al piccolo bar che Adi gestisce fino a notte fonda, dove Giada fa molte nuove conoscenze: da Hamed, il garzone, a Orlando, il compagno della madre animato dalla retorica fascista vecchio stampo; dalla gazzella Checco… un animale domestico, a Giacomo Colgada, un giovane italiano … È con lui che inizia la vera storia di Giada: il matrimonio imposto da Adi, le insidie di suocera e nuora, la fortuna economica, il boom del Circolo Juventus di Addis Abeba, gli incredibili viaggi con la jeep nel deserto, i dolorosi chiaroscuri di Giacomo.
Liberamente ispirato alla biografia di famiglia, ‘’La Grande A’’ è il primo romanzo di Giulia Caminito che racconta un pezzo dimenticato di storia italiana con una scrittura inventiva e spiazzante. Ingresso libero, a seguire aperitivo

Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e si è laureata in Filosofia politica. Suo padre è originario di Asmara, sua nonna e suo nonno si sono conosciuti ad Assab, la sua bisnonna fu guidatrice di camion, contrabbandiera di alcolici e personalità vivace della comunità italiana d’Etiopia ed Eritrea. Giulia oggi vive a Testaccio e lavora per una casa editrice romana. “La grande A” è il suo primo romanzo.

NEWSLETTER Trame in occasione della FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI 2018 da domenica 25 a mercoledì 28 marzo

Ecco i nostri incontri in occasione della Fiera del libro per ragazzi 2018
Domenica saremo aperti dalle 16 alle 20. Da lunedì a mercoledì invece dalle 9,30 alle 20.
Tutti in libreria quindi, per le novità editoriali e per un bicchiere di Pignoletto.
Vi aspettiamo.

Domenica 25 marzo alle 18,30
presentazione di “Fox + Chick. La festa e altre storie”, il fumetto per bambini di Sergio Ruzzier, autore e illustratore italo newyorkese.
L’autore dialogherà con gli editori Paolo Canton e Giovanna Zoboli.

Sergio Ruzzier, già autore di Una lettera per Leo, Due Topi e Stupido libro!, torna con un nuovo capolavoro, piccolo nel formato, grande per la cura, la qualità e la storia.
Fox e Chick, due amici, una casa, un bagno, una festa, una zuppa, molte avventure. Il lettore non è solo spettatore, ma avrà la sensazione di entrare a far parte di questo mondo popolato da creature deliziose di cui non riuscirà più a fare a meno.
Un libro ironico e intelligente, come nella migliore tradizione di Ruzzier, illustratore geniale e raffinato, apprezzato in America, che a poco a poco sta conquistando il mercato italiano.

In occasione della fiera a Sergio Ruzzier sarà dedicata anche la mostra di Hamelin.
“Vita di uno strano signore” aperta dal 29 marzo al 4 maggio 2018 presso Hamelin Associazione Culturale in via Zamboni 15 a Bologna.

Lunedì 26 marzo alle 18,30
presentazione del libro di Edicola Ediciones “A Sud dell’Alameda” scritto da Lola Larra e illustrato da Vicente Reinamontes.
A condurre l’editore Paolo Primavera.

Nella città di Santiago del Cile una piccola scuola al sud dell’Alameda viene occupata e da quel momento tutto inizia a cambiare.
Con questa graphic novel, Lola Larra e Vicente Reinamontes narrano i vibranti inizi della “rivoluzione pinguina”.

Martedì 27 marzo alle 18,30
presentazione dell’albo “Tommaso il burlone”, scritto dallo spagnolo Jorge Rico Ródenas.
La responsabile di Kalandraka Italia, Lola Barceló, dialogherà con l’illustratrice Anna Laura Cantone.

Travestimenti, scherzi e spaventi sotto forma di materiale riciclato: questa la ricetta dell’albo “Tommaso il burlone”. I piccoli lettori si troveranno coinvolti in una storia scandita da un crescendo di fatti assurdi, che gioca con gli espedienti tipici della fiaba: rime, iterazioni, riprese narrative di frasi, fino l’apoteosi finale che punta tutto su uno scoppio d’ilarità.
I personaggi buffi e poetici della Cantone ci strappano con dolcezza dalla prosaica realtà per portarci in un mondo di spensieratezza, che diventa sempre più esilarante. La tecnica del collage di oggetti e di materiali vari si unisce ai colori ad acquarello, al disegno in matita e pastelli, delineando un tratto originale e personale.

Anna Laura Cantone si è diplomata in illustrazione per l’infanzia nel 1999 all’Istituto Europeo di Design di Milano, dove tuttora insegna.
Ha pubblicato più di un centinaio di libri con case editrici europee, americane e asiatiche.
Dal 2008, collabora alla realizzazione di una serie di cartonati animati per la tivù, “Pipì, Pupù e Rosmarina”.

Jorge Rico Ródenas, invece, si occupa di linguistica computazionale, disciplina che affronta l’elaborazione e il riconoscimento delle lingue attraverso i calcolatori.
L’albo rappresenta la sua prima incursione nella letteratura.

Mercoledì 28 marzo alle 18,30
Sara Bertrand presenta “Album di famiglia” (Albe Edizioni).
L’autrice ne parlerà con la traduttrice Manuela Galassi.
Modera Paolo Primavera di Edicola Ediciones.

In un imprecisato paese sudamericano, un regime dittatoriale stende un velo grigio su tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Un gruppo di bambini intuisce il dramma del mondo adulto e alterna momenti di spensieratezza giocosa e prese di coscienza più mature. A distanza di anni, la protagonista rievoca situazioni e personaggi, come in un album di foto familiari, per salvare la memoria del passato.

Sara Bertrand vive e lavora a Santiago del Cile. Ha studiato Storia e Giornalismo all’Università Cattolica del Cile, dove tiene un corso di letteratura per ragazzi. Ha scritto il suo primo libro per ragazzi nel 2007 e da allora ha pubblicato una decina di titoli. Tradotta in varie lingue, ha vinto il New Horizons Bologna Ragazzi Award 2017 con La mujer de la guarda (Babel, 2016) e altri premi prestigiosi. Collabora come giornalista a varie riviste culturali e conduce un programma radiofonico di successo. Questo è il suo primo romanzo tradotto in italiano.

NEWSLETTER Da lunedì 19 a sabato 24 marzo (aspettando BCBF2018!)

Ricordandovi l’incontro di oggi pomeriggio (che vale la pena sfidare le intemperie!!!) questa settimana presentiamo due romanzi recentissimi e il terzo incontro di Paesaggi di poesia.
Verso venerdì arriverà la newsletter con le collaborazioni Fiera del libro dei Ragazzi 2018.
State in ascolto.
E passate a Trame che abbiamo il libretto con il programma…

Lunedì 19 marzo alle 18.30
all’ Auditorium Enzo Biagi della bibilioteca Salaborsa in piazza Nettuno a Bologna
Andrés Neuman presenta “Vite istantanee” (Sur edizioni).
Ne parlerà con Marcello Fois e la traduttrice dei suoi libri Silvia Sichel.
Bookshop a cura di Trame.

«Andrés Neuman è uno scrittore toccato dalla grazia, e la letteratura del ventunesimo secolo sarà affar suo e di pochi suoi fratelli di sangue… Ogni buon lettore ritroverà nelle sue pagine ciò che è dato incontrare solo nella grande letteratura». Roberto Bolaño

Vite istantanee (Sur edizioni) è la sua nuova raccolta di racconti, selezionata appositamente per i lettori italiani.
Un’ adolescente osserva le vite altrui chiedendosi perché sembrino sempre così interessanti mentre a lei non accade mai nulla; due innamorati si scrivono lettere inventandosi vite parallele fatte di successi ed episodi memorabili, senza mai confessarsi i reciproci sentimenti; il vecchio Aristídes si trova a fare i conti con una vita in cui non ha mai avuto tempo per nessuno, nemmeno per i propri figli.
Che raccontino addii, solitudini o semplicemente lo scorrere del tempo, in queste istantanee sulle vite degli altri Andrés Neuman ferma l’immagine su momenti decisivi nelle esistenze dei suoi personaggi e riflette sulla fugacità del tempo e su come, nel quotidiano, le cose più evidenti solo raramente saltano davvero agli occhi.

Nato nel 1977 a Buenos Aires, figlio di musicisti argentini emigrati in Spagna Andrès Neuman è considerato uno dei migliori giovani scrittori latinoamericani.

Mercoledì 21 marzo alle 18 in libreria
presentazione del romanzo in uscita questa settimana di Giorgio Biferali “L’amore a vent’anni” (Tunué).
L’autore ne parlerà con lo scrittore e critico Sergio Rotino.

Giulio e Silvia abitano nella stessa strada, ma si conoscono in facoltà. Lui, cresciuto con due fratelli e genitori che stanno insieme da sempre, vive nel ricordo di amori infantili fatti di sguardi fugaci e imbarazzi; lei, figlia unica e costretta a vivere con una madre che non sopporta, ha varie storie tormentate alle spalle e si sente ormai incapace di legarsi a qualcuno. Sullo sfondo di una Roma umorale e capricciosa, l’incontro con Silvia trascinerà Giulio in un amore simile a un’altalena, dalla quale sarebbe bene scendere, a meno di voler scoprire il più inaspettato e beffardo dei segreti.

Giorgio Biferali è nato a Roma nel 1988. Scrive sul Messaggero e ha pubblicato i saggi “A Roma con Nanni Moretti” (Bompiani 2015, con Paolo Di Paolo) e “Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna” (La nuova frontiera 2017).
“L’amore a vent’anni” è il suo primo romanzo.

Venerdì 23 marzo alle 18 in libreria
Leonardo Colombati presenta il recentissimo “Estate” (Mondadori).
Ne parlerà con lo scrittore Sergio Rossi.

Solo pochi mesi fa Jacopo D’Alverno aveva tutto: una famiglia, i soldi, l’amore, il rispetto e il Sea-Gull Hotel des Étrangers, l’albergo di lusso affacciato sul mare in cui la sua famiglia accoglieva da decenni stelle di Hollywood e capitani d’industria. Finché un incendio ha mandato tutto in fumo, innescando una catena di fallimenti: la moglie l’ha lasciato, indignata dal fatto che durante l’emergenza Jacopo abbia tratto in salvo illustri sconosciuti prima di pensare a lei e alla figlia.
E proprio quando a Jacopo sembra di non avere più nulla il destino mette sulla sua strada un grande amore dell’adolescenza mai dimenticato, che lo porterà, in un viaggio inatteso, al cospetto del più feroce assassino di massa degli ultimi vent’anni.
Questa è la storia dell’estate dopo la catastrofe, di un uomo che si ritrova a un bivio fatale: da una parte la possibilità di lottare per riprendersi ciò che è suo; dall’altra l’azzeramento degli ultimi vent’anni di vita e la ridefinizione completa di sé.

Uno dei più interessanti scrittori italiani contemporanei ci racconta la storia divertente e commovente di una crisi e di una ricostruzione.

Leonardo Colombati è nato nel 1970 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Perceber (Sironi 2005, Fandango 2010), Rio (Rizzoli 2007), Il re (Mondadori 2009) e 1960 (Mondadori 2014). Ha curato i volumi Bruce Springsteen: Come un killer sotto il sole (Sironi 2007) e La canzone italiana 1861-2011 (Mondadori 2010). È redattore della rivista “Nuovi Argomenti” e ha scritto per diverse testate, tra cui “Corriere della Sera”, “Il Giornale” e “Vanity Fair”. Collabora a “IL”, mensile de “Il Sole 24 Ore”. È fondatore, insieme a Emanuele Trevi, di Molly Bloom, una scuola di scrittura con sedi a Roma, Milano e Lecce.

Sabato 24 marzo alle 18 in libreria
Paesaggi di poesia presenta Biagio Cepollaro “Lavoro da fare” (Edizioni Dot.Com Press).
Ne parlerà con l’autore Luciano Mazziotta.

Il terzo incontro di Paesaggi di poesia 2018, rassegna curata da Sergio Rotino, ospita Biagio Cepollaro di cui Dot.Com Press ripropone “Lavoro da fare” per la prima volta in formato libro, l’omonimo ebook uscito nel 2006 all’interno della collana “Poesia Italiana E-book”, una tra le prime edizioni digitali in Italia.
Le indicazioni per il “lavoro da fare” erano allora in questa scelta precisa e oggi se ne offre testimonianza attraverso appunto la sua riproposizione.
Opera spartiacque che anticipa la diffusione della poesia in rete e intrinsecamente importante, per il valore assunto fra gli autori e nelle poetiche dei primi anni del nuovo secolo, Lavoro da fare segna anche un passaggio nella poetica di Biagio Cepollaro. Del resto, insieme a Versi nuovi del 2004, questo titolo si trova a fare da traghettatore fra due trilogie: “De requie et natura” e il “Poema delle qualità”.
“Lavoro da fare” non è soltanto l’opera-ponte fra di esse: è poema complesso che sposta la scrittura di Cepollaro su nuove forme di sperimentazione, intrise, come già aveva notato Giuliano Mesa, sempre più di “meditazione e preghiera”.