NEWSLETTER DAL 4 ALL’8 FEBBRAIO

Ancora una settimana vivace e multiforme a Trame.
Coi soliti orari: lunedì e giovedì la libreria è aperta dalle 9,30 alle 16,30.
Martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.
Vi aspettiamo in questo anno bisestile e quindi con un giorno in più per leggere!

Martedì 4 febbraio alle 18 in libreria
Petunia Ollister presenta “Cocktail d’autore” (Slow Food) e ne parla con il romanziere Paolo Panzacchi.
Alle 19,30 si va a brindare al Gallery16 in via Oberdan, nostro partner per la serata.


Ritorna la formula dei #bookbreakfast che questa volta raccontano come si beve nella letteratura.
Dopo il successo di “Colazioni d’autore” Petunia Ollister ci regala una serie di scatti inediti che abbinano libri e cocktail con la cifra estetica che le ha permesso di raggiungere un pubblico molto ampio e di suggerire libri a tutti i suoi followers. Dai grandi classici come il vesper martini di james bond in casino royale, il gin rickey del grande gatsby di fitzgerald o il punch al rum ne il circolo pickwick di charles dickens, alla femminile contemporaneità di jennifer egan ne il tempo è un bastardo. Con le immagini ci sono i ritratti dei personaggi e le ricette di ciascun cocktail per poter ricreare a casa vostra l’atmosfera di un grande narratore.
Petunia Ollister è bookblogger favolosa.

Mercoledì 5 febbraio alle 18 in libreria
Antonello Loreto presenta “Regina Blues” (Progetto Cultura) e ne parla con Andrea Santangelo.

A Regina non è una domenica come tutte le altre.
Nel pomeriggio va in scena la finale del “torneo delle scuole” che per questo luogo di provincia, borghese e sonnacchioso, rappresenta un momento importante, quasi solenne, di aggregazione della comunità.
La città si organizza perché l’evento abbia il risalto che merita, probabilmente nel giorno di festa più atteso dell’anno.
Nella partita decisiva e contrariamente ai pronostici, si affrontano per la prima volta la squadra del Liceo Classico (i Santi) e quella del Liceo Scientifico (gli Eroi). La mattina che precede la finale, si incrociano le storie dei ventidue liceali che daranno vita ad un incontro memorabile sull’erba dello stadio del “Degortes”.
Giovani vite, ancora adolescenti, costrette a diventare adulte troppo presto a causa di un evento drammatico ed epocale che sconvolgerà in pochi istanti i loro sogni e le aspettative future.
“Regina Blues” è un inno all’ottimismo. Attraverso le maglie strette delle angosce adolescenziali, dei primi amori più o meno corrisposti, insomma di una fisiologica paura di vivere che è propria del nostro tempo e, più in generale, di quella parte di vita che ognuno di noi ha attraversato, ritroviamo nel finale protagonisti adulti che, superati a fatica gli anni successivi alla tragedia, si voltano indietro consci che la vita va avanti, nonostante tutto, magari più bella di prima.
Ed anche Regina sarà più bella di prima.

Antonello Loreto nasce a L’Aquila nel 1970, laureato in Giurisprudenza, vive a Roma da molti anni ed è stato, per quasi venti anni, un consulente nel campo dello sviluppo e del marketing in vari settori (principalmente in finanza e comunicazione). Affianca attualmente l’attività principale di romanziere con la direzione di alcune rassegne letterarie tra Roma e Milano, ed è consulente e docente di marketing applicato al mondo dell’editoria.

Andrea Santangelo, storico militare con un passato da archeologo, si occupa di divulgazione storica collaborando con quotidiani, riviste, radio e televisioni. Ha al suo attivo oltre venti monografie di storia, le più recenti sono: Le due vite di Lucrezia Borgia (con Lia Celi, Utet 2019) e Generali e battaglie della Linea Gotica (Bookstones 2019). Esce in questi giorni “Ninna nanna per gli aguzzini”.

Giovedì 6 febbraio alle 18
alla Fondazione Zeri in piazzetta Morandi 6 a Bologna
“La felicità delle immagini, il peso delle parole” (Bompiani)
Incontro con Alessandra Sarchi, Andrea Bacchi, Roberto Pinto.
Bookshop a cura di Trame.

Un’acuta ricognizione di territori cari all’autrice, che da sempre fa la spola tra il mondo della scrittura e quello dell’arte.

«Ora, purtroppo lei dovrà usare le parole, mentre io, con molta minor fatica, userò lo sguardo» – Goffredo Parise
«Beato te che quando prendi la matita o il pennello in mano, scrivi sempre dei versi!» – Pier Paolo Pasolini

Affascinante come un romanzo, documentato come un saggio accademico, “La felicità delle immagini, il peso delle parole” non è né l’una né l’altra cosa: è piuttosto un’acuta ricognizione di territori cari all’autrice, che da sempre fa la spola tra il mondo della scrittura e quello dell’arte. Se gli anni trenta del secolo scorso sono stati tutto un fervore di scambi e relazioni tra questi mondi, già negli anni sessanta quella temperie veniva rievocata con una sorta di nostalgia da Pasolini, che pure insieme ai colleghi ha praticato la stessa dimensione di prossimità. Moravia che non smette mai di disegnare; Calvino che insinua che chi si esprime col pennello sia più felice di chi usa la penna; Volponi che del collezionismo di quadri fa quasi una malattia. Ne esce il ritratto di un tempo vivido e interessante, ricco di idee in perenne circolazione: perché il rapporto fra parola e immagine nei testi letterari mai come oggi è attuale e ricco di implicazioni.

Venerdì 7 febbraio alle 18 in libreria
Cosimo Argentina presenta “Legno verde” (Oligo) e ne parla con Cristina Orlandi.

“Legno Verde”, educazione sentimentale di un adolescente, è una storia ambientata negli anni ’70 in un quartiere popolare di Taranto. Umberto Babilonia, un ragazzo di tredici anni che vive l’illusione di amori impossibili con belle quarantenni, trascorre le giornate con gli amici del quartiere e va a scuola in un istituto salesiano dove la disciplina è molto rigida. Cosa cerca Umberto? Una identità. Lui è un finto duro in erba, in apparenza gli scivola tutto addosso, ma nella realtà ha un desiderio di amore grande così. Perciò quando conosce Alma, una ragazza di 15 anni, e quando si accorge che il suo cuore batte per questa giovinetta magra e vestita in modo strambo, capisce che è lei la persona che stava aspettando. Nel frattempo gioca a calcio, viene picchiato da insegnanti e da un padre violento che però lui ama. Intorno c’è un mondo, quello degli anni ’70, che sta vivendo una specie di sogno, il boom, la rinascita, le fabbriche, il denaro, l’emancipazione.

Cosimo Argentina è nato a Taranto nel 1963. Insegna Diritto ed Economia politica in Brianza. Ha pubblicato 16 libri tra cui Il cadetto (99) e Bar Blu Seves (02) con Marsilio, Cuore di cuoio (04) con Sironi, Maschio adulto solitario (06) con Manni, Vicolo dell’acciaio (10) con Fandango, Per sempre carnivori (13) con Minimum Fax.

Cristina Orlandi ha pubblicato i racconti in varie antologie, tra cui Nessuna Più, curata da Marilù Oliva (Elliot Edizioni, 2012), iniziativa contro il femminicidio . Nel 2016 scrive il volume Bologna meravigliosa (Edizioni della Sera), percorso emozionale attraverso luoghi di Bologna. Nel 2018 esce Bolognesi per sempre (Edizioni della Sera), raccolta di racconti sull’amore per Bologna di autori vari, da lei curata e con un suo racconto. Dal 2018 è responsabile della collana “R come Romance” di Edizioni del Loggione.
Nel 2019 pubblica “A ogni costo” per Edizioni del Loggione, ispirato a una vera storia di violenza domestica e “Due mariti per Sanja” (Damster).



Sabato 8 febbraio alle 12 in libreria
Zona 42 presenta Nicoletta Vallorani e il suo romanzo “Avrai i miei occhi”.
L’autrice dialoga con Chiara Reali e l’editore Giorgio Raffaelli.

“Milano è una mappa che non leggerò. Da qui si vedono il centro e il confine, e non si riesce a guadagnare il senso di quel che è accaduto.
Penso a te, alla tua casa, alla tua storia. Penso a quello che vorrei. Penso che sono vecchia. Penso che a volte non sarebbe male essere solo una cosa. Funzionante e perfetta. E senza pensieri.”

È inverno a Milano, la più fredda delle stagioni, nella più desolata delle città. Ma non c’è mai una stagione giusta per indagare su un mucchio di cadaveri di donne abbandonato come spazzatura alla periferia dei campi industriali.
Donne? Persone? O piuttosto cavie, cloni, cose? È quello che si chiede Nigredo, chiamato a investigare, a cercare una verità, e quindi ad attraversare i muri che dividono, separano, proteggono Milano dal deserto civile in cui la città è immersa.
Ma quando c’è un muro, c’è sempre qualcuno capace di valicarlo, e Olivia a bordo del suo taxi lo sa bene. Lei conosce Nigredo da tempo. Il loro legame è molto più profondo di quanto lui si immagini.
Olivia e Nigredo, anime gemelle, sopravvissuti a tempi migliori, a tempi diversi, non sono pronti ad arrendersi all’età e alla devastazione che li circonda. Vivono quasi sospesi ancora in cerca di attimi di bellezza, e di un’idea di giustizia diversa da quella immaginata dal Potere.

Tra noir e distopia, la fantascienza di Nicoletta Vallorani si muove elegante ed esplosiva tra le crepe di una città reduce di un’epoca che ne ha decretato il collasso. Milano è morta. Viva Milano.

Nicoletta Vallorani scrive fantascienza dall’inizio degli anni ’90, e questo fa di lei una veterana del settore, nonostante la sua ostinazione nel considerarsi sempre pronta a crescere.
Lettrice onnivora e docente di Letteratura inglese e angloamericana all’Università degli Studi di Milano, ha esordito con Il cuore finto di DR (Premio Urania nel 1993, tradotto in Francia da Rivages), per poi continuare a scrivere seguendo la doppia pista del noir e della fantascienza.
A La fidanzata di Zorro, il primo di quattro romanzi “nomadi” (come tematiche e come editori: Marcos y Marcos, Einaudi, VerdeNero), è stato assegnato il Premio Zanclea nel 1996, e la serie è stata pubblicata in Francia da Gallimard. Le madri cattive (Salani – Petrolio, 2011), un romanzo scomodo e difficile sull’infanticidio, si è aggiudicato il Premio Maria Teresa Di Lascia nel 2012.
Nicoletta Vallorani vive a Milano con molte contraddizioni.

Sempre sabato 8 febbraio alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà di “Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov.
E come sempre è aperto a chi volesse partecipare.

NEWSLETTER DAL 27 GENNAIO AL 1° FEBBRAIO (con anteprime, musica e bellezza a gogò)

Eccoci con la nuova lista di proposte, fitta di anteprime e riflessioni attualissime.
Vi aspettiamo a Trame o in giro per Bologna.

La libreria avrà i seguenti orari di apertura al pubblico:
lunedì 27 dalle 9,30 alle 16,30
giovedì 30 dalle 9,30 alle 14
martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Lunedì 27 gennaio alle 17
alla Biblioteca Sala Borsa, in sala conferenze, piazza del Nettuno a Bologna
Roberto Finzi e la nipote quattordicenne Sofia Sorrentino conversano con il pubblico su “Cosa hanno mai fatto gli ebrei? Dialogo tra nonno e nipote sull’antisemitismo”.
In collaborazione con Einaudi Ragazzi. L’incontro è a ingresso libero.
Bookshop a cura di Trame.

Un dialogo fittissimo, un viaggio nella Storia in cui il bagaglio di conoscenze portato fin qui dal nonno viene lasciato in eredità alla nipote e alle generazioni future. Per trovare le radici dell’antisemitismo, un odio irrazionale e antico, ancora purtroppo molto presente nella società non solo italiana.

Roberto Finzi è nato a Sansepolcro nel 1941. Ha insegnato nelle scuole medie inferiori e superiori, poi all’università. Assieme alla ricerca scientifica ha sempre coltivato la divulgazione, scritta e orale, e si è occupato di strumenti per la scuola. Da molto tempo si interessa di antisemitismo e i suoi scritti sono stati tradotti anche in Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Spagna, Stati Uniti.

Martedì 28 gennaio alle 18 in libreria ANTEPRIMA
Maria Beatrice Masella presenta, con l’illustratore Luca Mazzoni, “Cuscus skate. La tenda sul cortile” (Pulce editore, Bologna, 2020).
Dialoga con gli autori Cristina Petit, editor di Pulce edizioni.
Accompagna le letture Antonio Masella coi suoi strumenti musicali.

Kevin e Rolida sono due gemelli di dieci anni, di origine congolese ma nati e vissuti in Italia, che decidono di raccontare un’avventura sportiva e non solo a capitoli alternati (Kevin i dispari e Rolida i pari), affrontata insieme al loro gruppo di variegati amici: Akram, campione di skate, Dong e la sorellina Xixi con la sua inseparabile CocoRita, Angela e Martino, il cane più brutto del mondo.Tutto ha inizio il giorno in cui decidono di scavalcare la recinzione che separa il tranquillo parco giochi sotto casa dal vicino e misterioso sfasciacarrozze…
Maria Beatrice Masella, ha pubblicato numerosi libri per bambini/e e ragazzi/e, tra cui “Il grande noce racconta: sette storie per sette sere” (Bacchilega), la trilogia di “Hanna e Fou” e “Respiro” (Sinnos), “IO SONO IO” (Leone verde junior), “A spasso con Nina” e “Viola, la gallina e il soldato” (Edizioni Corsare).

Mercoledì 29 gennaio alle 18 in libreria ANTEPRIMA
Lia Celi e Andrea Santangelo presentano “Ninna nanna per gli aguzzini” (Solferino) e ne parlano con la storica Valeria Cicala.

Vincere per sbaglio un concorso da vigile urbano e ritrovarsi un cadavere per le mani e i giornalisti sotto casa: e sì che Marco Pellegrini voleva diventare professore di storia antica. Invece eccolo qui, tornato senza gloria al paesello natio sull’Appennino tosco-romagnolo, Monteperso (una manciata di anime, età media centoventi anni), infilato alla bell’e meglio in una divisa e impegnato in ben due lavori: poliziotto-tuttofare della zona e badante di nonno Gualtiero, ottantenne che dedica le sue giornate alla ricerca di cimeli della Linea gotica insieme al suo bastardissimo cane Patton. Una vita tranquilla, se si esclude lo squilibrio ormonale causato dagli incontri con la sindaca Amati e con la marescialla Mastrocuoco, ma non per molto. Quando viene trovato morto l’albergatore Fabrizio Gironi, che ospitava un gruppo di migranti, Monteperso entra nelle cronache nazionali e Marco entra nel caos. Ronde neonaziste, zuffe fra immigrati, festini in uniforme, uno scrittore famoso che si nasconde in una villa… forse quello che tutti davvero cercano è la fantomatica Caverna segreta che conserva i resti di un intero comando delle SS?
Il primo giallo di Lia Celi e Andrea Santangelo è una commedia di paese, satirica e di inquietante attualità. E Marco Pellegrini, affascinante quanto imbranato «giovane d’oggi», è solo all’inizio della sua carriera di implacabile giustiziere della sosta vietata e risolutore accidentale di casi internazionali.

Lia Celi e Andrea Santangelo scrivono da anni in team saggi sospesi fra storia e satira. Questo è il loro primo romanzo.

Giovedì 30 gennaio dalle 19,30
al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna
Laura Gramuglia presenta “Rocket Girls. Storie di ragazze che hanno alzato la voce” (Fabbri), illustrato da Sara Paglia.
Dialoga con l’autrice La Totta, DJ di Neu Radio.
Bookshop a cura di Trame.

Segue DJ Set dell’autrice in vinile con una playlist di sole artiste!
Special guest live Elisa Genghini e Roberta Giallo.

Sabato 1° febbraio alle 18 in libreria
Andrea Batilla presenta “Instant moda. La moda dagli esordi ad oggi come non ve l’ha mai raccontata nessuno” (Gribaudo).

Tutti nuotiamo nel grande mare della moda, anche se a volte non ce ne rendiamo conto.
Ecco perché, leggendo questo libro, scoprirai che la Riforma protestante e gli abiti della serie televisiva “Mad Men” sono più vicini di quanto pensi, e che un filo invisibile lega i Sex Pistols e lo streetwear. Capirai che il made in Italy non è un fenomeno – solo – italiano, e che proprio la moda ha avuto un ruolo fondamentale nell’affermazione dei diritti femminili. Scoprirai perché una felpa può costare come un’automobile e che quel vestitino da 19,99 euro in poliestere che hai appena comprato resterà in giro per il mondo per i prossimi due secoli.
Perché, semplicemente, tutto è moda, e per capire davvero il mondo bisogna prima di tutto osservare come si veste.

Andrea Batilla si occupa di direzione creativa, brand storytelling, strategie di comunicazione e di mercato attraverso un team di collaboratori giovani e fortemente innovativi.

NEWSLETTER DAL 18 AL 25 GENNAIO (giorni di orari brevi a seguire!)

Arriva un’ondata di storie per Trame.
Nei giorni giovedì 16 e 23 gennaio, venerdì 17 e lunedì 20 gennaio la libreria è aperta dalle 9,30 alle 16,30.
Gli altri giorni ci siamo dalle 9,30 alle 19,30 e vi aspettiamo ai nostri incontri!

Sabato 18 gennaio alle 11 in libreria

incontro con il progetto “Storie per Tutti”
tante storie ad alta voce, tanti modi di leggere e di ascoltare.
Letture in LIS e musica dal vivo, rivolte a bambini dai 0 ai 99 anni.

“Storie per Tutti” è un progetto di letture ad alta voce accessibili rivolte all’infanzia, promosso dal Centro Documentazione Handicap di Bologna.
Il progetto nasce con l’intento di rendere concreto il diritto all’accesso alla cultura, all’arte, alla letteratura da parte di tutti.
A tale proposito “Storie per Tutti” vuole offrire ai bambini e alle famiglie un’esperienza di inclusione rendendo lo spazio/tempo del racconto un momento piacevole e fruibile da tutti, anche da parte di chi non accede al libro e alla lettura in modo convenzionale.

Sempre sabato 18 gennaio alle 18 in libreria
Danilo Cicilloni presenta “La città delle anime” (Nulla Die) e ne parla con Paolo Soglia, giornalista e autore.

Un uomo non ricorda più il suo passato. Ma sa il suo nome, Marc Rainer, e che è morto. Si ritrova in un luogo ordinato, simmetrico, le case uguali, i prati tagliati a fresco: vi coesistono tutti i credi, le religioni, le fedi. Il problema è che, a parte le anime dei morti, non si è mai visto nessun altro. Ma un giorno Dio stesso si presenta a loro. E, mentre sta per svelare a tutti la verità suprema, il senso delle cose, compare all’improvviso una pistola nelle mani di Marc Rainer. Che, per puro caso, lo uccide. Ma davvero uccidere Dio è un caso? Così Marc fugge, per scoprire che cosa ci sia dietro, forse il segreto della vita e della morte. E alla fine della sua corsa si accorge che niente è come appare. Che lui stesso è chi non si sarebbe mai aspettato di essere. E che l’aldilà è diverso da ogni mondo mai immaginato.

Danilo Cicilloni, originario di Sassari, vive a Bologna. Ha pubblicato due romanzi, “I ladri del tempo” (Lettere Animate 2018) e “La città delle anime” (Nulla Die 2019), e due sillogi di poesie (A quest’ora della notte, Edizioni della rosa 1994, e L’attimo e il dolore, Ibiskos 1995)

Martedì 21 gennaio alle 18 in libreria
Roberto Van Heugten presenta “Asia ombre e intrighi nella Brescia che conta” (Homo scrivens) e ne parla con Paolo Panzacchi.

Primavera 2009. La tempesta finanziaria che imperversa nel mondo dopo il crack Lehmann Brothers mostra i suoi nefasti effetti anche nella provincia bresciana, terra di industriali ed enormi patrimoni di antica genesi.
 Fra queste spicca la famiglia Vangadizza, a capo di un autentico impero economico che opera in vari settori e ha sedi in tutto il mondo. Una famiglia e un’azienda apparentemente solidissime, sconvolte dalla tragica e improvvisa morte del fondatore, il Cavalier Cesare, di cui, al termine di una frettolosa indagine, gli inquirenti decretano il suicidio.
 Asia, nipote prediletta, al fianco del nonno nella conduzione delle imprese, non si rassegna a questa versione, né all’apertura del testamento che causa un improvviso stato di povertà suo e delle due sorelle: Allegra, frivola, appariscente, capricciosa, e Ambra, pittrice di successo dalla personalità fragile e insicura. Davvero il nonno ha deciso di togliersi la vita? E dove è finito il suo immenso patrimonio? 
E soprattutto, che c’entra in tutto questo Gianluca Vanetti, biografo di professione, malato di golf e residente con la sua placida gatta Opal nella bellissima casa sul meteorite, nel cuore della Valtènesi? 
La terza avventura dell’investigatore suo malgrado Gianluca Vanetti è un romanzo in cui figure ambigue si muovono sullo sfondo di una vicenda che assume via via connotati sempre più misteriosi e tragici. Un giallo classico, astuto e sorprendente, ambientato in due mondi popolati da personaggi feroci e spietati: l’alta finanza e la famiglia. 



Roberto Van Heugten, classe 1965, origine olandese, eclettico, talentuoso e mai soddisfatto dei propri risultati, dopo aver scoperto nel 2014 un’attitudine alla scrittura narrativa mai espressa prima, si trova meno di cinque anni dopo a pubblicare il suo terzo romanzo e a ricordare con soddisfazione un’inattesa collezione di attestati e riconoscimenti. 
Ora più che mai curioso osservatore del mondo che lo circonda, Roberto riesce a esplorare diverse modalità di scrittura. Ne sono prova le pubblicazioni di testi di vario genere, ugualmente ricchi di colpi di scena mai banali e sempre coerenti con le aspettative del lettore.
 Risiede a Lonato, vicino alle rive del Lago di Garda e ai confini sud-orientali della Valtènesi, territorio incantato dove vengono ambientate le vicende che coinvolgono il suo personaggio chiave, Gianluca Vanetti.


Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo (Mo) nel 1984 e vive a Ferrara. Nel 2015 per Maglio Editore è uscito il suo romanzo d’esordio “L’ultima intervista” vincitore del Premio della Critica al Premio Internazionale Città di Cattolica. Nel 2018 per Pendragon Collana gLam è stato pubblicato “Drammi quotidiani”. Sempre nel 2018 è uscito per Laurana Editore nella Collana Calibro 9 Giallo&Noir, diretta da Paolo Roversi, Il pranzo della domenica.
 Vari suoi racconti sono presenti in antologie.

Mercoledì 22 gennaio alle 18 in libreria

Miraggi edizioni presenta l’autrice Markéta Pilátová,
per la prima volta in Italia in occasione dell’anteprima dell’uscita del romanzo “Con Bata nella giungla”.

Trame, in collaborazione con l’Associazione culturale italo-ceca Lucerna di Bologna e il Centro Ceco Roma, ospita Markéta Pilátová che racconterà aneddoti e segreti sulla storia esemplare della famiglia Bata, marchio popolare di scarpe conosciuto in tutto il mondo che aveva origini ceche.
Affiancheranno l’autrice il traduttore Alessandro De Vito, Gajane Ballardini e Andrea Louis Ballardini.

Decenni prima che il mondo fosse travolto dalla globalizzazione, il marchio Bata è un precursore della delocalizzazione ante litteram. I Bata, al pari di altre inossidabili dinastie, si impongono come una delle grandi famiglie del novecento. Il fondatore Jan Antonín Baťa è cecoslovacco, di un paesino moravo. Lui, visionario, tenace, con una incrollabile fede nel futuro e nel progresso è a capo di questa straordinaria discendenza di “calzolai che hanno conquistato il mondo”.

Markéta Pilátová, classe 1973, è una scrittrice, giornalista e traduttrice ceca, autrice di romanzi come Tsunami blues, Il mio libro preferito e L’eroe di Madrid. 
In italiano è stato tradotto il suo romanzo In qualcosa dovremo pur somigliarci (Atmosphere, 2017), libri per bambini e reportage.
Vive in Brasile, dove insegna il ceco ai discendenti degli emigrati boemi delle città fondate dai Bata.

Venerdì 24 gennaio alle 18 in libreria
per Paesaggi di Poesia 2020
Fabio Orecchini presenta Figura (Oèdipus).
Vito M. Bonito e Lorenzo Mari ne parlano con l’autore

Si intitola Figura l’ultima raccolta di Fabio Orecchini, pubblicata da Oèdipus nel 2019.
Per il poeta e artista verbo-visivo romano, vincitore del Premio Pagliarani 2018 con l’installazione intermediale TerraeMotus (2016-2019), questo è il terzo libro, dopo Dismissione (2010) e Per Os (2017).
In Figura, la scrittura poetica di Orecchini muove i passi dal mito greco di Alcesti, così come viene messo in scena nell’omonima tragedia di Euripide.
Punto di partenza è Alcesti che si sacrifica per sottrarre a Thanatos il marito Admeto, re della Tessaglia, ed è poi riscattata dagli inferi come premio degli dei per la sua azione coraggiosa. Da qui Figura, esibisce e insieme trasforma tutti i grandi temi del mito greco in questione.
In particolare, a emergere con forza nella “tanatomorfosi” vissuta dalla “Alcestina” di Orecchini, che potrebbe allo stesso tempo essere una definizione adatta per la scrittura poetica in generale, è la sua afasia, dato con il quale entra dialetticamente in gioco la scrittura del poeta.
Dopo Chaucer, von Hofmannstahl, Savinio, Yourcenar e le opere musicali di Händel e Gluck, anche quella di Orecchini è dunque una rivisitazione del mito che ne trascende i confini storico-culturali per riproporsi, con tutto il suo carico di sottrazione e assenza, nel nostro presente.

Fabio Orecchini è poeta, antropologo, artista verbo–visivo. Tre i volumi di poesia pubblicati: Dismissione (libro + cd, Luca Sossella ed., post-fazione di Gabriele Frasca / prima ed. Polimata, Ex-tratione, 2010), opera testuale e verbo-sonora realizzata in collaborazione con il progetto musicale Pane; Per Os (Sigismundus ed., nota di Tommaso Ottonieri, 2017) e Figura (Oèdipus, collana Croma K, 2019).
Collabora con la rivista Argo, per la quale ha curato il volume Calpestare l’oblio e dirige la collana “Talee” per la casa editrice Argolibri; ha inoltre curato il volume L’altra voce (Giometti & Antonello, tr. Andrea Franzoni, 2019), epistolario della poetessa argentina Alejandra Pizarnik.

Vito M. Bonito ha pubblicato in poesia: fabula rasa (Oèdipus, 2018) Soffiati via (Il Ponte del Sale, 2015 – Premio Pagliarani 2015), Fioritura del sangue (Perrone, 2010), La vita inferiore (Donzelli, 2004), Campo degli orfani (Book, 2000), A distanza di neve (Book, 1997). È presente in Parola Plurale. Sessantaquattro poeti italiani fra due secoli (Sossella, 2005).
In ambito critico, ha pubblicato Pascoli (Liguori, 2007); Il canto della crisalide. Poesia e orfanità (Clueb, 1999); Le parole e le ore (Sellerio, 1996); Il gelo e lo sguardo. La poesia di Cosimo Ortesta e Valerio Magrelli (Clueb, 1996); L’occhio del tempo (Clueb, 1995).
Negli ultimi anni ha scritto saggi su Samuel Beckett, Antonin Artaud, Eugenio De Signoribus, sulla Socìetas Raffaello Sanzio, il cinema di Artur Aristakisjan, Werner Herzog e Harmony Korine, Gaspar Noè. È redattore di “Versodove”.

Lorenzo Mari è insegnante nelle scuole secondarie della provincia di Bologna. Ha recentemente tradotto i Sonetti teologici di Agustín García Calvo (L’Arcolaio, 2019) e ha curato l’edizione di Zurita. Quattro poemi di Raúl Zurita nella traduzione di Alberto Masala (Valigie Rosse, 2019). Tra i libri di poesia, il più recente è Querencia (Oèdipus, 2019).

Sabato 25 gennaio alle 18 in libreria
per Art White Night
Cristina Portolano presenta “Francis Bacon la violenza di una rosa” (Centauria) e ne parla con Valentina Manchia.

Questo libro celebra la vita e le opere di Francis Bacon, il lascito di un artista sempre alla ricerca disperata di amore e di attenzione verso la sua pittura, per lui unica forma accettabile di realtà.

La storia di Francis Bacon è tanto controversa quanto affascinante. Nato in Irlanda nel 1909, passa la maggior parte della sua vita in viaggio, tra Londra, Parigi, Tangeri, e altre città d’Europa e del mondo. Insieme a pochi altri, Bacon è protagonista di una stagione particolarmente florida della pittura e della scena artistica inglese del dopoguerra e ne è interprete unico e irripetibile.

Cristina Portolano è fumettista. I suoi libri sono Quasi signorina (Topipittori, 2016), Non so chi sei (Rizzoli Lizard, 2017), Io sono mare (Canicola, 2018), la storia Mea vulva nel volume Post pink (raccolta di fumetti femministi con una prefazione di Michela Murgia) edita da Feltrinelli Comics.
Collabora con il portale FREEDA e Internazionale.

Valentina Manchia si occupa di comunicazione visiva, grafica, design e cultura visuale. È docente a contratto presso l’Università di Bologna, il Politecnico di Milano, ISIA Urbino e IAAD, e ha scritto e scrive di immagini su Doppiozero, Progetto Grafico, Alfabeta2, Pagina 99, La Lettura del Corriere della Sera.

NEWSLETTER dell’anno che parte!

Benvenute e benvenuti nel 2020.
Trame ci ha messo dieci anni per tornare ai numeri del 2010, con un cammino costante, dopo un periodo molto turbolento, grazie alle persone che vengono agli incontri, scrivono mail alla ricerca di libri, e che ci sostengono da sempre!

Le 134 presentazioni, e i 93 eventi esterni del 2019, in collaborazione con la città e il territorio, significano autrici autori e case editrici con cui fare progetti, voci sempre nuove da accogliere, vita culturale che pulsa nel cuore di Bologna.

Da martedì si riparte coi soliti orari, cercando di rispettarli, lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, martedì mercoledì venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.
Facciamo già una eccezione venerdì 17 gennaio, con orario dalle 9,30 alle 16,30.

Vi aspettiamo con una marea di nuovi incontri e in calce troverete un omaggio alle statistiche! 😉

Martedì 7 gennaio alle 18 in libreria
Michele Bellazzini, curatore dell’edizione, presenta “Io mangio le stelle” di Rebecca Elson (Kurumuny) e ne parla con Stefano Ettori.

Rebecca Elson ha il dono speciale di cogliere il sacro nelle cose, nel mondo, e il sacro sana i cuori. Ha dovuto masticare la sua mortalità nelle sue poesie e le ha rese talismani, scolpiti nel dolore e nella compassione, nel mettere la faccia contro il vento. La sua parabola poetica è sempre profondamente umana, di una persona normale, determinata però a fare uso del potere che tutti abbiamo ma che non sempre usiamo, di riconoscere la meraviglia, di ringraziare per i doni.



Rebecca Anne Wood Elson è nata il 2 gennaio 1960 a Montreal (Quebec, Canada). Ha ricevuto una formazione scientifica sul campo, seguendo il padre geologo alla ricerca dei segni lasciati dalle glaciazioni nel Nord del Canada. Dopo il dottorato di ricerca in Astronomia all’Università di Cambridge ha svolto la sua attività professionale a Princeton, ad Harvard, e allo Space Telescope Science Institute (Baltimora), per tornare infine a Cambridge.
Nel 1989 le fu diagnosticato un linfoma non-Hodgkins che ha portato alla sua prematura scomparsa nel maggio del 1999, all’età di 39 anni. 
Il marito, Angelo di Cintio e la poetessa amica Anne Berkeley, hanno selezionato dalla sua ampia produzione le poesie e i testi pubblicati in “A responsibility to awe” (Carcanet, 2001), annoverato fra i migliori libri dell’anno 2001 dal quotidiano britannico «The Economist» e pubblicato anche negli Stati Uniti nel 2002.



Michele Bellazzini è nato sulla riva del bel mare del Tigullio da una famiglia di contadini proveniente dalla Lunigiana. Per studio, per lavoro, per scelta vive a Bologna da più di trent’anni, dove svolge la professione di astronomo.
Le sue poesie sono raccolte nelle antologie poetiche Parole Sante, e ha partecipato con i suoi testi alla drammaturgia di alcuni spettacoli di danza.


Stefano Ettori è primo Ricercatore all’INAF-Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna, e lavora su osservazioni, simulazioni e modelli teorici della formazione ed evoluzione degli ammassi di galassie. Autore di più di 200 articoli scientifici, è il responsabile della maggiore campagna osservativa di ammassi di galassie fatta nei raggi X, ed è tra coloro che stanno definendo gli strumenti per lo studio dell’universo caldo ed energetico nei prossimi decenni.




Venerdì 10 gennaio alle 18 in libreria
Giovanni Pannacci presenta “La donna che vedi” (Fernandel) e ne parla con Paolo Panzacchi.

Quanto abbiamo dovuto lottare per diventare chi eravamo destinati a essere? E ci siamo riusciti davvero o abbiamo tradito la nostra natura? La donna che si fa chiamare Myriam Labate sa già, fin da adolescente, che dovrà affrontare sfide difficilissime per poter diventare ciò che è.
La donna che vedi è la storia di una lunga metamorfosi, di un percorso che consentirà a Myriam di trasformarsi finalmente nella donna che era destinata a essere.

Giovanni Pannacci vive fra Rimini e Città di Castello, insegna lingua italiana agli stranieri e si occupa di certificazioni linguistiche. Per l’editore Giulio Perrone ha pubblicato Siamo tutte delle gran bugiarde. Conversazione con Paolo Poli (2009) e il romanzo La canzone del bambino scomparso (2012). Per Fernandel ha pubblicato il romanzo L’ultima menzogna (2016).

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo (Mo) nel 1984 e vive a Ferrara. Nel 2015 per Maglio Editore è uscito il suo romanzo d’esordio “L’ultima intervista” vincitore del Premio della Critica al Premio Internazionale Città di Cattolica. Nel 2018 per Pendragon Collana gLam è stato pubblicato “Drammi quotidiani”. Sempre nel 2018 è uscito per Laurana Editore nella Collana Calibro 9 Giallo&Noir, diretta da Paolo Roversi, Il pranzo della domenica.
Vari suoi racconti sono presenti in antologie.

Sabato 11 gennaio alle 12 in libreria
Giulia Ciarapica presenta “Una volta è abbastanza” (Rizzoli) e ne parla con Filippo Taddia di Leggoecammino.

L’Italia è appena uscita dalla guerra. A Casette d’Ete, un borgo sperduto dell’entroterra marchigiano, la vita è scandita da albe silenziose e da tramonti che nessuno vede perché a quell’ora sono tutti nei laboratori ad attaccare suole, togliere chiodi, passare il mastice. A cucire scarpe. Annetta e Giuliana sono sorelle: tanto è eccentrica e spavalda la maggiore – capelli alla maschietta e rossetti vistosi, una che fiuta sempre l’occasione giusta – quanto è acerba e inesperta la minore, timorosa di uscire allo scoperto e allo stesso tempo inquieta come un cucciolo che scalpita nella tana, in attesa di scoprire il mondo. Giulia Ciarapica ci apre le porte di una comunità della provincia profonda: tra quelle colline si combatte per il riscatto e tutti lottano per un futuro diverso. Non sanno dove li porterà, ma hanno bisogno di credere e di andare.

Giulia Ciarapica è blogger culturale. Scrive sul “Foglio” e sul “Messaggero”. Ha pubblicato “Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché”(Cesati, 2018). “Una volta è abbastanza” (Rizzoli, 2019) è il suo primo romanzo.

Sempre sabato 11 gennaio alle 14,30 in libreria
Letture sul sofà parla di Lermontov “Un eroe del nostro tempo” (Marcos Y Marcos).

Il gruppo di lettura è come sempre aperto a chiunque voglia intervenire.

Lunedì 13 gennaio alle 18
in sala conferenze alla Biblioteca Salaborsa in piazza del Nettuno a Bologna
presentazione di Guerra Calda (Solferino), l’ultimo romanzo di Gerardo Greco che ne parlerà con Sandrone Dazieri.
Bookshop a cura di Trame.

In un mondo che ogni giorno conferma le apocalittiche previsioni degli scienziati del clima, Noah e Iskra cercano la verità su chi ha voluto nascondere la schiacciante evidenza del riscaldamento globale. Dalle lande ghiacciate della Siberia alla New York spettrale mi­nacciata dall’uragano Sandy sino alle coste di Ravenna, i due giovani attivisti si trovano e si perdono, le­gati dall’emergenza comune di salvare la Terra.

È il fitto intreccio tra thriller e cronaca sul campo che caratterizza il romanzo.
L’incontro è a ingresso libero ed è organizzato in collaborazione con Solferino.

Martedì 14 gennaio alle 18 in libreria
Catiuscia Ceccarelli presenta “Protagoniste” (Giraldi) e ne parla con Isa Grassano.

Diciassette interviste a diciassette donne che ci ispirano perché importanti e autorevoli nei loro ambiti di vita e lavoro, che sanno quello che vogliono e che lavorano ogni giorno con passione, dedizione e impegno.

“Le donne imparano sin da piccole che bisogna essere flessibili per riuscire a superare con successo i mille ostacoli e pregiudizi che rallentano il cammino verso la realizzazione dei propri sogni. Ogni età ha i suoi problemi e si inizia già all’asilo a fare i conti con le discriminazioni e la convinzione che le bambine siano più portate verso alcune attività considerate più femminili. Numerosi studi di autorevoli università ci hanno spiegato però che il talento si scopre solo mettendosi alla prova nella totale libertà di scelta, ma se nessuno ti offre l’opportunità di sapere quali siano le tue qualità, finirai per seguire un percorso costruito su un modello culturale deciso da altri. (…) Bisogna avere tanta determinazione ancora oggi per non farsi imprigionare in questi schemi” (dalla prefazione di Tiziana Ferrario).

Catiuscia Ceccarelli (1981) è nata a Jesi (An). Dal 2007 è giornalista pubblicista. Dopo diversi anni di giornalismo televisivo, collabora con testate nazionali e locali occupandosi di serramenti, design, lifestyle e di imprenditoria femminile. È editor del blog L’angolo di Key in cui parla di libri al femminile e intervista donne che fanno la differenza in ambito sociale e lavorativo. Nel 2014 riceve la Menzione Speciale al Premio Nazionale di Giornalismo “Donne e così sia” con un articolo dedicato al caso di Lucia Annibali.

Isa Grassano nasce in una terra che esiste anche se (quasi) nessuno sa dove è: la Basilicata, ma vive a Bologna. 
È giornalista freelance professionista (collabora, tra l’altro, con Viaggi di Repubblica, Elle, Donna al Top, Marco Polo e Viaggi del Gusto). Anche autrice di diverse guide per Newton Compton.

Sabato 18 gennaio alle 11 in libreria

incontro con il progetto “Storie per Tutti” tante storie ad alta voce, tanti modi di leggere e di ascoltare.

Letture in LIS e musica dal vivo, rivolte a bambini dai 0 ai 99 anni.

“Storie per Tutti” è un progetto di letture ad alta voce accessibili rivolte all’infanzia, promosso dal Centro Documentazione Handicap di Bologna.
Il progetto nasce con l’intento di rendere concreto il diritto all’accesso alla cultura, all’arte, alla letteratura da parte di tutti.
A tale proposito “Storie per Tutti” vuole offrire ai bambini e alle famiglie un’esperienza di inclusione rendendo lo spazio/tempo del racconto un momento piacevole e fruibile da tutti, anche da parte di chi non accede al libro e alla lettura in modo convenzionale.

Sempre sabato 18 gennaio alle 18 in libreria
Danilo Cicilloni presenta “La città delle anime” (Nulla Die) e ne parla con Paolo Soglia, giornalista e autore.

Un uomo non ricorda più il suo passato. Ma sa il suo nome, Marc Rainer, e che è morto. Si ritrova in un luogo ordinato, simmetrico, le case uguali, i prati tagliati a fresco: vi coesistono tutti i credi, le religioni, le fedi. Il problema è che, a parte le anime dei morti, non si è mai visto nessun altro. Ma un giorno Dio stesso si presenta a loro. E, mentre sta per svelare a tutti la verità suprema, il senso delle cose, compare all’improvviso una pistola nelle mani di Marc Rainer. Che, per puro caso, lo uccide. Ma davvero uccidere Dio è un caso? Così Marc fugge, per scoprire che cosa ci sia dietro, forse il segreto della vita e della morte. E alla fine della sua corsa si accorge che niente è come appare. Che lui stesso è chi non si sarebbe mai aspettato di essere. E che l’aldilà è diverso da ogni mondo mai immaginato.

Danilo Cicilloni, originario di Sassari, vive a Bologna. Ha pubblicato due romanzi, “I ladri del tempo” (Lettere Animate 2018) e “La città delle anime” (Nulla Die 2019), e due sillogi di poesie (A quest’ora della notte, Edizioni della rosa 1994, e L’attimo e il dolore, Ibiskos 1995)

Wisława Szymborska. Contributo alla statistica

Contributo alla statistica

Su cento persone:

che ne sanno sempre più degli altri 
- cinquantadue;

insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;

pronti ad aiutare, 
purché la cosa non duri molto 
- ben quarantanove;

buoni sempre, 
perché non sanno fare altrimenti 
- quattro, be’, forse cinque;

propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;

viventi con la continua paura
 di qualcuno o qualcosa – settantasette;

dotati per la felicità, 
- al massimo poco più di venti;

innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
- di sicuro più della metà;

crudeli, 
se costretti dalle circostanze 
- è meglio non saperlo
 neppure approssimativamente;

quelli col senno di poi
- non molti di più
 di quelli col senno di prima;

che dalla vita prendono solo cose
- quaranta, 
anche se vorrei sbagliarmi;

ripiegati, dolenti e senza torcia nel buio
- ottantatré 
prima o poi;

degni di compassione
- novantanove;

mortali
- cento su cento.

Numero al momento invariato.

Buon 2020!

NEWSLETTER degli auguri e degli strani orari

Augurando feste serene e riposanti ecco una sfilza di aperture variabili:

lunedì 16 dicembre dalle 9,30 alle 16,30
martedì e mercoledì 17 e 18 dalle 9,30 alle 19,30
giovedì 19 orario brevissimo dalle 9,30 alle 13,30 (poi fuga per Tortellini da chiudere 😉 )
venerdì e sabato e domenica e lunedì 20 e 21 e 22 e 23 dalle 9,30 alle 19,30
martedì 24 dalle 8,30 alle 18,30.

Poi feste e pranzi e cene e film e libri…

Riapriamo venerdì 27 e sabato 28 con il solito orario dalle 9,30 alle 19,30.

In allegato gli auguri di Ella Fitzgerald e l’incontro con Sara Colaone per un firmacopie e la nostra mostra di foto.

Venerdì 20 dicembre dalle 13 alle 20,30
Sara Colaone vaga per la città.
Con una formula rodata da qualche anno Sara Colaone, illustratrice e scrittrice vaga per Bologna facendo disegni e firmacopie in quattro librerie amiche!
L’occasione giusta per regalare un libro reso unico!

La sequenza la seguente: Ubik via Irnerio dalle 13 alle 14.30, Trame in via Goito dalle 16.30 alle 18, Igor in via Santa Croce presso Senape dalle 18.15 alle 19.15, infine Modo Infoshop dalle 19.30 alle 20.30.

In corso la mostra fotografica tratta dal libro di Mario Maffei e Daniele Costantini, curato da Lucia Baldini “La Grande Guerra” (In Alto edizioni).

“La Grande Guerra” diventa una mostra/documentario che ha avuto un ottimo riconoscimento.
Il libro si costruisce su due momenti e due sezioni.
La prima è fotografica e contiene una larga carrellata di immagini inedite realizzata da Mario Maffei durante le riprese del film “la Grande Guerra”.
La seconda sezione è un testo molto delicato e intenso di Daniele Costantini, sceneggiatore e regista di cinema e teatro.
Un omaggio “al mondo del fare” cinema, teatro, cultura che tanto ha dato nei primi decenni del dopoguerra.