libri per Humus a Radio Città del Capo novembre 2011

Marino Buzzi

Un altro bestseller e siamo rovinati (edizioni Mursia)

 

Rocco Pinto

Fuori catalogo: storie di libri e di librerie (edizioni Voland)

 

Aidan Chambers

Siamo quello che leggiamo crescere tra lettura e letteratura (edizioni Equilibri)

 

Gabriel Zaid

I troppi libri leggere e pubblicare in un’epoca di abbondanza  (edizioni Jaca Book)

 

I primi 4 titoli hanno in comune il tema del libro.

Marino Buzzi e Rocco Pinto raccontano il mestiere del libraio.

Buzzi parte dal suo blog “Cronache dalla libreria” e ne scaturisce una raccolta di racconti su acquirenti e colleghi che si tramuta in una commedia degli equivoci…

Pinto scrive un’autobiografia passionale, sospesa fra sogno e realtà, piena di altri libri e altre storie… Un piccolo libro suggestivo che mette a fuoco anche la parte artigianale del nostro lavoro.

Chambers offre una vera raccolta di strumenti di lavoro per bibliotecari, librai, educatori e genitori, e la sua autobiografia narrata tramite i tascabili Penguin è insinuante.

Zaid ragiona sull’economia della cultura con efficacia, mettendo in scena il cambiamento in atto nell’editoria, la sospensione fra solito e nuovo, e l’avvento del digitale.

 

Concita De Gregorio

Così è la vita imparare a dirsi addio (edizioni Einaudi)

 

Elisabeth Badinter

Mamme cattivissime? La madre perfetta non esiste (edizioni Corbaccio)

 

Il libro di Concita De Gregorio affronta il tema della morte e della vecchiaia con la sua solita agilità, è strutturato per articoli brevi, imperniati di solito su una singola storia o persona, pieno di suggerimenti di testi e film che permettano di riflettere sul lutto, sulla scomparsa di una persona cara, sulla difficle ma non impossibile accettazione dell’età che avanza.

Elisabeth Badinter, filosofa femminista francese, ritrova dopo “L’amore in più, storia dell’amore materno” il tema della maternità. Il libro nell’edizione francese si intitola “Il conflitto. Donna e madre” e racconta con grande partigianeria come in un periodo di crisi economica una deriva sulla tradizione risospinga molte donne in una dinamica di maternità naturale spinta all’accesso (che può portare con una semplificazione eccessiva di ruoli a rifugiarsi nella maternità accettando la spinta perenne che pian piano fa scivolare fuori dal mercato del lavoro, questa è la mia lettura di questo testo stimolante e provocatorio).

 

Silvia Aquilini Katia Brentani

Ti lascio una storia da raccontare (Edizioni Nuova S1)

 

Nicolas Barreau

Gli ingredienti segreti dell’amore (edizioni Feltrinelli)

 

Due romanzi d’amore, il primo ambientato a Bologna e scritto a 4 mani, alterna una storia ottocentesca fra la giovane Carolina, malmaritata, e il viaggiatore Henri Beyle, e una moderna in cui la giovane restauratrice Gemma, restaurando quasi 200 anni dopo nel cimitero monumentale la tomba di Carolina, trova un’amicizia e un pacchetto di lettere antiche da cui ricostruire la propria e l’antica storia d’amore. Ben costruito e assai piacevole.

 

Alan Bennett

Due storie sporche (edizioni Adelphi)

Con la solita penna acuminata Bennett inscena due figure femminili immerse in scenette boccaccesche di sicuro effetto, una consapevole, l’altra ipocrita fino all’autolesionismo.

 

Geraldine Brooks

L’isola dei due mondi (Edizioni Neri Pozza)

Brooks, già autrice di vari romanzi storici, racconta la storia di Caleb, il primo laureato nativo americano ad Harvard, e di Bethia, ragazza che vorrebbe avere la stessa possibilità di studiare. Un’amicizia difficile, quasi impossibile, raccontata con intensità e affetto.

 


La violenza illustrata 15 17 18 23 24 NOVEMBRE + MOSTRA CALABRO’

Gli incontri trattati in questa newsletter si svolgono nell’ambito della sesta edizione del Festival “La violenza illustrata” che si svolge durante il mese di novembre per culminare nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre.
E’ una collaborazione che ci onora, su un tema che ci sta a cuore.
Speriamo di incontrarvi qui o altrove.

Quelle di Trame.

Martedì 15 novembre alle 18
nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna
presentazione del libro di Sandro Bellassai “L’ invenzione della virilità. Immaginario maschile e politica nell’Italia contemporanea” (edizioni Carocci).

Giovedì 17 novembre alle 18
in libreria
presentazione del libro di Irene Biemmi “Educazione sessista. Stereotipi di genere nei libri delle elementari” (edizioni Rosenberg & Sellier)

Venerdì 18 novembre alle 18
in libreria
incontro sul libro di Sara Accorsi e Anna Natali “Salariate dell’amore, storie e faccende di meretrici nell’Ottocento bolognese” (Maglio edizioni).

Mercoledì 23 novembre alle 18
nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna
presentazione del libro di Marco Cavina “Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale” (edizioni Laterza)

Giovedì 24 novembre alle 18
in libreria
“La torre d’Avorio e altre storie” reading di brani sulla violenza di genere a cura di Hecate Associazione Culturale con Alice Reina e Rosella Ciman su testi di Alice Reina.


Martedì 15 novembre alle 18

nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna
presentazione del libro di Sandro Bellassai “L’ invenzione della virilità. Immaginario maschile e politica nell’Italia contemporanea” (edizioni Carocci)
Se con “Non è da tutti” di Luisa Muraro, pubblicato a marzo scorso, si è esplorato il significato del “nascere donna”, con il libro di Sandro Bellassai si apre una riflessione sul ruolo che la virilità ha svolto nell’immaginario italiano a partire dalla fine del XIX secolo fino ai nostri giorni. “Inventato” per proteggere la mascolinità tradizionale, il virilismo ha infatti rappresentato il pilastro retorico delle culture nazionaliste, imperialiste, autoritarie e razziste, per poi farsi via via più evanescente e screditato. Ma è davvero conclusa la sua storia?
Intervengono con l’autore, che è ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università di Bologna, Susanna Bianconi, Presidente della Casa delle donne, Luca Alessandrini , direttore dell’Istituto Storico Parri, Annamaria Tagliavini, direttrice della Biblioteca Italiana delle donne, e Vinzia Fiorino, ricercatrice di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa
La libreria Trame cura il bookshop.

Giovedì 17 novembre alle 18
in libreria
presentazione del libro di Irene Biemmi “Educazione sessista. Stereotipi di genere nei libri delle elementari” (edizioni Rosenberg & Sellier).
All’incontro segue un aperitivo.

Esiste un mondo popolato da valorosi cavalieri, dotti scienziati e padri severi ma anche da madri dolci e affettuose, casalinghe felici, streghe e principesse; in questo stesso mondo i bambini sono indipendenti, coraggiosi e dispettosi mentre le loro coetanee vestono di rosa, sono educate e servizievoli, a tratti pettegole e vanitose. Il progetto Polite (Pari Opportunità nei LIbri di Testo), nato sulla scia della Piattaforma di Pechino del 1995, aveva elaborato un Codice di Autoregolamentazione per gli editori, affinché la prospettiva di genere diventasse criterio orientativo nella stesura dei libri di testo, ma le sue indicazioni non siano state accolte. Occorre allora che maestri e maestre, educatori e educatrici, si dotino di strumenti utili a decostruire il fondamento sessista, per attivare a loro volta una lettura critica da par te dei propri studenti. Questo libro mette a disposizione un kit di strumenti (di tipo sia quantitativo che qualitativo) che l’Autrice ha testato in una ricerca condotta su un campione di dieci libri di lettura della classe quarta elementare di alcune delle maggiori case editrici italiane.
Sarà presente l’autrice Irene Biemmi, Assegnista di ricerca alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze.
Interverrano Valeria D’Onofrio dell’Ufficio promozione della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e Silvia Leonelli, Docente di Teorie e modelli educativi delle differenze di genere all’Università di Bologna.

Venerdì 18 novembre alle 18
in libreria
incontro sul libro di Sara Accorsi e Anna Natali “Salariate dell’amore, storie e faccende di meretrici nell’Ottocento bolognese” (Maglio edizioni).
Le autrici ne parleranno con Grazia Negrini.
Alessandra Carloni, attrice, presenterà un laboratorio basato sul libro stesso.
All’incontro segue un aperitivo.
Il testo descrive il fenomeno della prostituzione nel territorio bolognese, nei decenni immeditamente pre e post unitari (1850-1880). Partendo dai documenti conservati nell’Archivio comunale di Persiceto e nell’Archivio di Stato di Bologna, attraverso monologhi costruiti sui fatti documentati, prende parola un mondo in cui la miseria economica è miseria sociale e culturale. Tra le voci di piazza, tra la condanna e la pietà, tra ipocrisie e denunce, emergono l’approccio legislativo e quello medico-sanitario, dove dignità e salute della donna risultano ancora concetti lontani. Un libro che non vuole offrire soluzioni, che non vuole essere denuncia, ma che tenta di raccontare la complessità della prostituzione di ieri, per riflettere su quanto accade oggi.

Sara Accorsi, persicetana, si è laureata al Dams, è bibliotecaria, redattrice di Borgo Rotondo persicetano ed autrice di altri lavori sul femminile tra cui “Le donne estensi. Donne e cavalieri, amori, armi e seduzioni” e “Nives Comas Casati: l’eletta signora” (entrambi edizioni Cirelli&Zanirato).
Anna Natali, medico chirurgo specialista in psicologia, vive a Persiceto dove ha lavorato come psichiatra nell’Ospedale-Ricovero e come psicologa nel Consultorio Familiare. Ha esercitato come consulente sessuologa e didatta per il Servizio di Sessuologia del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e per il Centro Italiano di Sessuologia. È autrice di pubblicazioni scientifiche e di ricerche documentali presso archivi storici, tra cui segnaliamo, in collaborazione con M. Garuti, “Amori illeciti nella Legazione Pontificia di Bologna” (Pendragon edizioni).
“Le salariate dell’amore”, laboratorio proposto da Alessandra Carloni.
Il laboratorio di teatro con incursioni letterarie per la salute delle donne si prefigge di sensibilizzare i fruitori del laboratorio stesso sui temi della salute delle donne e la storia del percorso politico di emancipazione femminile attraverso lo strumento ludico e fortemente partecipativo del teatro e di far sperimentare ai partecipanti le tecniche teatrali di base in un’esperienza divertente e formativa.
La prima parte sarà dedicata alla creazione del gruppo, alla conoscenza degli strumenti base dell’attore. In seguito verranno distribuite le parti e su di esse attraverso una pratica graduale di esercizi, giochi e momenti di lavoro individuali e corali, il percorso porterà alla nascita di uno spettacolo da presentare al pubblico.
E’ previsto un incontro con le autrici Sara Accorsi e Anna Natali.
Numero di partecipanti da un minimo di 10.
Non occorre avere conoscenze o esperienze specifiche.
La partenza è prevista nel gennaio 2012.
Alessandra Carloni, attrice, è stata interprete in vari spettacoli che vanno dalla commedia classica al teatro contemporaneo, oltre ad aver recitato in produzioni cinematografiche. Ha collaborato e collabora con diverse realtà bolognesi e non. Si occupa di produzioni audio in qualità di speaker, organizzatrice, consulente e direttrice di registrazione.
E’ regista ed interprete di letture e spettacoli musicali, affiancando ad essi altri d’impegno civile sulla Resistenza e la storia politica delle donne.

Mercoledì 23 novembre alle 18
nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna
presentazione del libro di Marco Cavina “Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale” (edizioni Laterza)

«La violenza maritale è stato un elemento fisiologico e accettato del matrimonio, legalmente fino a tutto l’Antico Regime, socialmente ben oltre. E occorre ovviamente tener sempre presente che il ‘sommerso’ in questa materia fu – un tempo come e più di oggi – di enormi dimensioni, anche se le mogli d’Antico Regime non erano affatto inerti dinanzi alle vessazioni coniugali, e anche se le istituzioni medievali e moderne furono spesso tutt’altro che svagate nell’affrontarne gli abusi più eclatanti. Quel che resta di tanti ‘inferni coniugali’ nelle loro formulazioni giudiziarie rappresentò – un tempo come e più di oggi – la punta di un iceberg. Dietro alle mura domestiche si occultò un’infinità di violenze, talora gravi, talora modeste, talora nemmeno avvertite come tali e accettate con rassegnato fatalismo. Un certo modo di intendere la violenza coniugale è, sul piano formale, definitivamente tramontato, ma sulle leggi continuano a piovere le meteoriti sociali del vecchio ordine.»
Marco Cavina interpreta le fonti dottrinali (i teologi, i precettisti morali, i giuristi, i politici), consulta le fonti letterarie e quelle processuali, le confronta con la cultura dominante dal Medioevo in poi per esaminare gli ambiti nei quali maggiormente la violenza si è manifestata, facendoci scoprire l’anima nera del matrimonio dietro lo stereotipo tranquillizzante dell’armonia del focolare.

Intervengono con l’autore, che è docente di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Bologna, Luca Alessandrini, Direttore dell’Istituto Storico Parri e Lucia Ferrante, docente di Storia delle donne e di genere presso l’Università di Bologna

Giovedì 24 novembre alle 18
in libreria
“La torre d’Avorio e altre storie” reading di brani sulla violenza di genere a cura di Hecate Associazione Culturale con Alice Reina e Rosella Ciman su testi di Alice Reina.
All’incontro segue un aperitivo.
C’era una volta una donna che aspettava il principe azzurro, lassù sulla torre del castello, aspettava, guardando all’orizzonte…passò un giorno, due, una settimana, un mese, e lei continuava ad aspettare, chiusa nella torre del castello. I mesi mutarono in anni, ma all’orizzonte non si vedeva nessuno. Un giorno la donna si voltò e vide il suo viso nello specchio. Si alzò, andò verso la porta, girò la maniglia e scese le scale della torre. Sellò il suo cavallo bianco e cominciò a cavalcare, libera, verso l’orizzonte.
“La torre d’Avorio e altre storie” è un reading di favole moderne, storie di donne per riflettere e trovare altri finali, nuove storie, per raccontare il viaggio che porta dalla violenza alla riscoperta di sè, dalla torre-prigione ai prati in cui cavalcare.
L’Associazione Culturale Hecate nasce nella primavera 2010 dall’incontro di diverse professionalità nel campo del teatro e della comunicazione con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura teatrale, l’arte letteraria ed artistica in genere promuovendo iniziative d’animazione, di conoscenza ed educazione della pratica teatrale per sviluppare la conoscenza e l’uso del linguaggio teatrale con particolare riferimento alle situazioni di disagio, nell’infanzia e nell’adolescenza così come nell’età adulta.
Crediamo che la pratica teatrale sia uno strumento per sviluppare e stimolare il bisogno espressivo e comunicativo presente in ogni persona, la riscoperta e l’acquisizione delle possibilità comunicative, espressive e di integrazione della persona; perseguendo altresì l’affermazione dello sviluppo, dell’identità, della crescita della persona anche finalizzati al riequilibrio e alla gestione del disagio, sia in contesti individuali che di gruppo.
Riteniamo il Teatro uno strumento di aggregazione e di condivisione: in quest’ottica finalizziamo la nostra attività a ciò che comunemente viene chiamato “Teatro Sociale”.

Sempre in corso “Ci sono notti che non accadono mai”, la nuova mostra fotografica di Cettina Calabrò.
Un omaggio per immagini alla donna i cui versi come cocci di vetro marchiano la pelle, alla voce immortale che nel suo dire il dolore ha cantato la vita e l’amore, contro ogni tentativo di prigionia e violenza fisica e mentale.
Una donna la cui unica legge era la sua morale, una donna libera che come ogni persona libera ha pagato il prezzo necessario perché la sua voce potesse volare. Un prezzo che è alto per ogni uomo, ma inevitabilmente più alto è per una donna, per una grande poetessa, Alda Merini.
La mostra sarà aperta al pubblico negli orari della libreria fino al 1 dicembre.

 

dal 4 al 12 novembre 4 VLOODY MARY 6 TASSINARI 7 POLANSKY 8 CASARINI-KELLER 11 TROISI 12 ALOI-BOTTURA

Incomincia un periodo movimentato, con tantissime novità da sfogliare, e tante collaborazioni con il mondo cittadino e altrettanti incontri in libreria.
Ecco il sunto e poi i singoli incontri.
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Venerdì 4 novembre a partire dalle 19,30
al TPO in via Casarini 17/5 a Bologna per la serata Vloody Mary.

Domenica 6 novembre alle 21
al Dans la Rue in via Avesella a Bologna Stefano Tassinari presenta “D’altri tempi” (edizioni Alegre 2011).

Lunedì 7 novembre alle 20,30
alla biblioteca Lame in via Marco Polo 21/13 a Bologna presentazione del libro di Paul Polansky “La mia vita con gli zingari” (edizioni Datanews).

Martedì 8 novembre alle 18
in libreria
“Ti sequestro per l’ascolto, manoscritti nell’orecchio” scrivono e leggono: Marta Casarini e Alice Keller.

Venerdì 11 novembre dalle 22 alle 24
in libreria
serata dedicata a Licia Troisi in occasione dell’uscita del nuovo libro “I regni di Nashira” (edizioni Mondadori).

Sabato 12 novembre alle 11,30
in libreria
Andrea Aloi presenta il suo libro “La finestra sul porcile” (edizioni Aliberti). Ne parlerà con Luca Bottura.

Venerdì 4 novembre a partire dalle 19,30
al TPO in via Casarini 17/5 a Bologna
serata Vloody Mary

Una serata ispirata alla protagonista del nuovo lavoro del maestro dell’horror Paolo Di Orazio: Vloody Mary, una DJ dalla personalità torbida, che anima una storia necro-romantica splatter burlesque, tra L World, il tenente Colombo e La Notte dei Morti Viventi.
Sarà questo lo spirito della serata che vedrà esibirsi Barbara Baraldi in un reading, accompagnata dalla vera Vloody Mary VMj, VALE Valentines, storica voce femminile dei The Valentines che si esibirà nello showcase dei TACKAT (the artist commonly known as TECHNOGOD) e infiammerà la consolle con il suo DJset. A chiudere le danze lo stile unico del rock selezionato da La Brunette, direttamente dalle frequenza di Radio Kairos. Non mancherà l’apparizione dell’autore Paolo Di Orazio, che presenterà il suo libro prima di annegare il pubblico già dall’apertivio con il cocktail della serata: Bloody Mary. Una serata che inizia al calar delle tenebre in cui l’imperativo sarà uscire ancora vivi!
Ingresso gratuito prima delle 22. Dopo le 22 l’ingresso costerà 2 euro.

A partire dalle 19,30 aperitivo con presentazione di “Vloody Mary” (edizioni Coniglio) con l’autore Paolo Di Orazio.
Alle 21,00 reading tratto dal libro a cura di Barbara Baraldi & Vloody Mary VMj
A partire dalle 22,00 live showcase by TACKAT (the artist commonly known as TECHNOGOD) featured Vale Valentine
Nell’aftershow DJset by Vale Valentine by The VALENTINES e La BRUNETTE
La libreria Trame cura il bookshop.

Domenica 6 novembre alle 21
al Dans la Rue in via Avesella a Bologna
Stefano Tassinari presenta “D’altri tempi” (edizioni Alegre 2011)

Ricomincia un percorso di collaborazione con il Dans la Rue.
Il libro di Tassinari propone una serie di racconti legati a personaggi defunti d’altri tempi per l’appunto. Tempi di lotta e di resistenza, di canzoni e resistenza.
Personaggi molto diversi come Brian Jones e Francesco Lorusso, i desaparecidos argentini e gli oppositori del regime franchista. Per la prima volta a Dans La Rue l’autore di “Assalti al cielo” (ristampato nel 2000 da Perdisa) si confronterà col pubblico dopo averci regalato uno dei suoi imperdibili momenti di “reading”.
Per immaginare delle vite, per capire che la storia è fatta di storie.
La libreria Trame cura il bookshop.

Lunedì 7 novembre alle 20,30
alla biblioteca Lame in via Marco Polo 21/13 a Bologna
presentazione del libro di Paul Polansky “La mia vita con gli zingari” (edizioni Datanews)
Sarà presente l’autore.
Ne parlerà con Amelia Frascaroli, Assessore ai Servizi Sociali, Volontariato, Associazionismo e partecipazione del Comune di Bologna, e con Dimitris Argiropoulos dell’ Università di Bologna, Sara Montipò del Centro Accoglienza la Rupe, Lucio Serio della Società Dolce e gli operatori dell’associazione Harambé.

Paul Polansky, nato nel 1942, è un poeta, scrittore e fotografo statunitense, ed è noto per il grande impegno civile e sociale avente per scopo la salvaguardia dei diritti umani a favore del popolo Rom nell’est dell’Europa. Dopo aver lasciato gli Stati Uniti per proseguire gli studi a Madrid, dove lavora come giornalista free lance, ha intrapreso un lungo percorso di ricerca sulle origini della propria famiglia, studi durante i quali scopre documenti che permettono di riportare alla luce l’esistenza di un campo di concentramento Lety, in Repubblica Ceca.
Nel 1999 viene ingaggiato dalle Nazioni Unite e inviato nel Kosovo come intermediario tra le istituzioni e i gruppi rom perseguitati.
Nel 2004 Paul Polansky è insignito del premio Human Rights Award, consegnatogli direttamente da Günter Grass.
Del 2005 il suo film-documentario “Gipsy Blood”, premiato al Golden Wheel International Film Festival di Skopje, è visibile su youtube.

La libreria Trame cura il bookshop.

Martedì 8 novembre alle 18
in libreria
“Ti sequestro per l’ascolto, manoscritti nell’orecchio”
scrivono e leggono: Marta Casarini e Alice Keller

Ciò che vi è richiesto è arrivare, un martedì pomeriggio sulle sei, in una piccola vorace libreria del centro. Non venite soli, portate abbondante compagnia. Lì vi chiuderemo, per non esser liberati che … ma questo non importa.
Sarete sequestrati, gentilmente, per ascoltare nell’orecchio i nostri testi.
Non avrete dalla vostra libri antichi, grandi classici, colossi, copertine cartonate e colorate. Solo fogli A4, freschi di stampante, manoscritti imprevisti e originali.
E’ permesso dir la propria, commentare, fare appunti e correzioni. E’ permesso godere del piacere di una storia, rilassati, senza impegni, cullandosi del suono di una voce. E’ permesso pure addormentarsi, solo un’unica controindicazione: i nostri manoscritti, grazie al grande mondo dell’editoria, non potrete, per ora, reperirli in libreria. Se sian per voi un bene, un’opportunità, una maledizione, carpe diem!
Non ci sarà, per scoprirlo, altra occasione.
Firmato
Marta Chioma Nera Casarini
Alice Chioma Bionda Keller

Al sequestro segue un aperitivo.

Venerdì 11 novembre dalle 22 alle 24
in libreria
serata dedicata a Licia Troisi in occasione dell’uscita del nuovo libro “I regni di Nashira” (edizioni Mondadori).
La libreria offre un’apertura straordinaria e un punto di incontro per gli appassionati delle saghe della giovane autrice italiana.
Una superciok sarà offerta ai partecipanti.

Sabato 12 novembre alle 11,30
in libreria
Andrea Aloi presenta il suo libro “La finestra sul porcile” (edizioni Aliberti).
Ne parlerà con Luca Bottura.
All’incontro segue un aperitivo.

Veltroni col suo fantastico motto “yes, we cancan” e Niccolò Ghedini, Marcetto Dell’Utri e Giampy Tarantini, Daniela Santanché e Flavio Delbono, GIanni Pilo revival e Sergio Marchionne.
Dalla sua “Finestra sul porcile” Andrea Aloi, uno dei fondatori di Cuore, ha osservato cinquanta tipici esemplari di pregiata razza nostrana.
Tra storia, cronaca e un pizzico di memoria, la conclusione è d’obbligo: in Italia c’è qualcosa di più terrificante del peggiore dossier segreto: la realtà.

Andrea Aloi: dopo la laurea in storia ha lavorato alle pagine culturali dell’«Unità» e nel 1989 ha fondato con Michele Serra e Piergiorgio Paterlini «Cuore», partorendo in un momento di lucidità il sottotitolo della famigerata rivista di satira: «Settimanale di resistenza umana». Ha diretto fino al 2007 il «Guerin Sportivo». Ha scritto Do di piede, trentasette atti unici contro il calcio moderno (2001) e i tre volumi Meteore.Storie vere di calcio italiano (2002-2003). Nel 2008 ha curato l’antologia Non avrai altro Cuore all’infuori di me.

Luca Bottura: giornalista, scrittore (ahahahah), autore, conduttore radiofonico, miss Muretto 1982, deve tutto a Michele Serra, comprese cinquantamila lire ricevute in prestito nel 1993 quando lavorava a Cuore. Scrive sul Corriere della Sera, farnetica su Radio Capital, ricicla battute tra gli altri per Crozza, Cabello, Bertolino, Cornacchione, Cucciari. Ha lavorato con Gene Gnocchi e Lele Mora. È nipote di Sadat. Ha detto di lui Enrico Vaime: «Non so chi sia».

da sabato 22 a sabato 29 ottobre a Trame

Buongiorno a tutti e tutte,
in questo sabato luminoso vi ricordiamo l’inaugurazione di oggi pomeriggio e i due incontri della prossima settimana.
Buon tutto.

Quelle di Trame.

Sabato 22 ottobre alle 18
in libreria
inaugurazione di “Ci sono notti che non accadono mai”, la nuova mostra fotografica di Cettina Calabrò.
Venerdì 28 ottobre alle ore 18
in libreria
“Sapori d’autunno”, incontro con Katia Brentani e il suo nuovo libro “Cuor di castagna” (Collana I Quaderni del Loggione Damster Edizioni).
Sabato 29 ottobre 2011 alle 11,30
in libreria
Libero Mancuso e Vito Belladonna presentano il libro di Bartolomeo Sciannimanica “L’Italia che frana” edito da Graus editore, modera Gabriele Bollini.
Alcuni brani saranno letti da Berto Gavioli.
Ad ogni incontro segue un aperitivo.

Sabato 22 ottobre alle 18
in libreria
inaugurazione di “Ci sono notti che non accadono mai”, la nuova mostra fotografica di Cettina Calabrò.

Un omaggio per immagini alla donna i cui versi come cocci di vetro marchiano la pelle, alla voce immortale che nel suo dire il dolore ha cantato la vita e l’amore, contro ogni tentativo di prigionia e violenza fisica e mentale.
Una donna la cui unica legge era la sua morale, una donna libera che come ogni persona libera ha pagato il prezzo necessario perché la sua voce potesse volare. Un prezzo che è alto per ogni uomo, ma inevitabilmente più alto è per una donna, per una grande poetessa, Alda Merini.

La mostra sarà aperta al pubblico negli orari della libreria fino al 1 dicembre ed è nell’ambito del progetto coordinato da “La Casa delle Donne” con la sesta edizione del Festival “La violenza illustrata” in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, festival che si terrà dal 22 ottobre al 3 dicembre 2011 fra Bologna e provincia. Un mese di eventi a ingresso gratuito.

Venerdì 28 ottobre alle ore 18
in libreria
“Sapori d’autunno”, incontro con Katia Brentani e il suo nuovo libro “Cuor di castagna” (Collana I Quaderni del Loggione Damster Edizioni).

Esiste nel percorso dell’autrice uno stretto legame fra scrittura e cibo che emerge spesso nei suoi libri. Dopo aver raccontato storie di donne dove il cibo è il simbolo di culture diverse e nello stesso tempo riscatto e filo d’unione, dopo aver partecipato a eventi dove la scrittura viene affiancata al cibo, come il Festival CondiMenti, l’autrice presenta il suo nuovo progetto. Non solo ricette, non solo leggende, non solo racconti ma un viaggio nella memoria, raccogliendo testimonianze di chi ha vissuto il periodo in cui la castagna era “il pane dei poveri”.
L’autrice ne parlerà con Chiara Cevolani, sarà presente Massimo Casarini titolare della Damster Edizioni.

Sabato 29 ottobre 2011 alle 11,30
in libreria
Libero Mancuso e Vito Belladonna presentano il libro di Bartolomeo Sciannimanica “L’Italia che frana” edito da Graus editore, modera Gabriele Bollini.
Alcuni brani saranno letti da Berto Gavioli.

Ogni possibilità di intervento da parte dei cittadini, nella formazione dei processi di governo del territorio, diventa vana, se gli stessi interessati non sono in grado di valutarne gli effetti. L’Italia che frana, in modo efficace e sintetico, contiene gli elementi di valutazione dei processi territoriali. L’Italia che frana è la metafora di una pericolosa condizione di instabilità che interessa il nostro Paese, così come il resto del mondo occidentale.
La democrazia funziona se si rispettano le regole. Se le regole non si ritengono giuste è bene cambiarle. Certamente non è accettabile la doppia morale: “Facciamo regole rigide, tanto poi non le facciamo rispettare”. Questa è una strada pericolosa, che porta all’arbitrio […] ed amplia la strada della corruzione

Bartolomeo Sciannimanica è nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) nel 1949. Laureato in Ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”; esperto di territorio e ambiente, ha insegnato per molti anni presso l’Università degli Studi di Urbino, fin dalla costituzione della Facoltà di Scienze Ambientali. Vive e lavora a Napoli, dove ha diretto il Servizio ambiente del Comune di Napoli e, successivamente, il Settore urbanistica della Regione Campania; libero professionista, è titolare dell’insegnamento di Ecologia presso il Laboratorio di Sintesi del corso di studi in Scienze dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Libero Mancuso, ex Magistrato, presidente della Corte di Assise di Bologna, si è occupato di eversione e terrorismo, della strage dell’Italicus, di quella alla stazione di Bologna, fino all’omicidio di Marco Biagi. Durante la sua attività ha indagato sugli intrecci tra politica e affari e sui reati di mafia. Autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali strumenti indispensabili di studio e lavoro, è stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi e l’eversione, della Commissione Mitrokin e della Commissione sui problemi e sul sostegno delle vittime dei reati. Assessore al Comune di Bologna nella Giunta Cofferati, è stato candidato alle primarie a sindaco di Napoli promosse dal Partito Democratico, espressione di S E L. Esercita ora la professione di avvocato e tratta delicati casi a tutela dei diritti politici fondamentali e in materia penale.

Vito Belladonna, ingegnere, attualmente Direttore Tecnico dell’Arpa Emilia-Romagna, si occupa fin dalla metà degli anni ’80 di pianificazione ambientale e territoriale e fino agli anni ’90 di progettazione nello stesso settore.

Gabriele Bollini, è urbanista e valuatore ambientale. Professore di “Pianificazione territoriale e Valutazione ambientale integrata”a Ingegneria di Modena. Consulente per il Settore Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì-Cesena in materia di Valutazione ambientale dei piani provinciali e comunali. Dal 2000 a giugno 2009 è stato dirigente del Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Bologna, e dal 1994 al 2000 è stato dirigente dell’Unità Ambiente del Comune di Bologna.

Berto Gavioli, di origine modenese, è attore, scrittore e organizzatore teatrale.

13, 14 e 15 ottobre anche in trasferta, 15 e 22 ottobre in libreria, da Marx a CNA NEXT al noir alla fotografia, quadruplo salto mortale con avvitamento

Qualcosa si muove in città.
E noi di Trame ci mescoliamo alle storie degli altri e vi raccontiamo le nostre.
Come al solito prima il sunto poi le storie.

A presto per nuove avventure.

Quelle di Trame.

Giovedì 13 ottobre alle 18,00
presso la sede della Biblioteca in via Belle Arti n.33 (Aula seminari al 4º piano) a Bologna
l’ARS insieme alla Biblioteca “Walter Bigiavi” dell’Università di Bologna presentano il libro di Paolo Vinci “La forma filosofia in Marx” (edizioni il Manifesto, 2011)

Venerdì 14 e sabato 15 ottobre
a cura di CNA NEXT “Organismi il Festival dell’intelligenza collettiva”
al Teatro Comunale in Piazza Giuseppe Verdi 1 a Bologna
per informazioni e programma www.cnanext.it
Noi di Trame collaboriamo col bookshop.

Sabato 15 ottobre alle 11,30
in libreria
presentazione del libro “Oro, incenso e mitra” di Massimo Marcotullio (edizioni Todaro).
L’autore ne parlerà con Franco Foschi e all’incontro seguirà un aperitivo.

Sabato 22 ottobre alle 18
in libreria
inaugurazione di “Ci sono notti che non accadono mai”, la nuova mostra fotografica di Cettina Calabrò.

Giovedì 13 ottobre alle 18,00
presso la sede della Biblioteca in via Belle Arti n.33 (Aula seminari al 4º piano) a Bologna
l’ARS insieme alla Biblioteca “Walter Bigiavi” dell’Università di Bologna presentano il libro di Paolo Vinci “La forma filosofia in Marx” (edizioni il Manifesto, 2011)

Ne discuteranno con l’autore, docente del Dipartimento di studi filosofici ed epistemologici della “Sapienza”, Giorgio Gattei, del Dipartimento di scienze economiche dell’Università di Bologna, Diego Fusaro, della facoltà di Filosofia, Università Vita e salute San Raffaele di Milano, e Fabio Vander, della Presidenza nazionale dell’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, coordinati da Maria Semi del Dipartimento di Musica e spettacolo dell’Università di Bologna.

“La forma filosofia in Marx” presenta un’analisi ravvicinata dell’Ideologia tedesca: per Vinci quest’opera non costituisce il luogo della “cesura epistemologica” – secondo la lettura di Althusser – ma il testo in cui si compie , sì, qualcosa di irreversibile, la presa di distanza dalla filosofia, in quanto forma di sapere che si presume autonoma dai contenuti della prassi, ma con strumenti ancora filosofici e del tutto interni alle categorie hegeliane.

Da questo movimento contraddittorio ma fecondo nasce la possibilità della critica dell’economia politica: Marx deve uscire dal campo delimitato della scienza economica per decifrare il modo di produzione capitalistico e mostrarne la natura storicamente determinata e, quindi, superabile. La sua critica mostrerà la natura di prodotti, di risultati, delle categorie economiche, spogliandole della pretesa razionalità e oggettività: i concetti di mercato, valore-lavoro, forza-lavoro vengono così ricostruiti come rappresentazioni rovesciate dei contenuti.

Tutt’altro che lontano dai problemi più di fondo della complessa fase economica e politica che l’intero mondo occidentale industrializzato sta affrontando, in questa crisi di dimensioni epocali, il dibattito si presenta come un’opportunità di ri-connettere la critica marxiana ai temi di stringente attualità.

La libreria collabora con un bookshop tematico.

Sabato 15 ottobre alle 11,30
in libreria
presentazione del libro “Oro, incenso e mitra” di Massimo Marcotullio (edizioni Todaro).
L’autore ne parlerà con Franco Foschi e all’incontro seguirà un aperitivo.

Dopo 5 anni di assenza torna Beo Fulminazzi: più vecchio, ma non per questo più saggio.
L’indagine che lo vedrà in prima linea è, come sempre, di quelle scomode: assoldato per indagare all’interno di una comunità di preghiera nata alla fine degli anni ’60, i Fratelli dell’Ecumene, si troverà coinvolto in un complotto internazionale a sfondo… nucleare.
I Fratelli dell’Ecumene, meglio noti come gli Ecumenici, sono un’associazione nata alla fine degli anni ’60 come comunità di preghiera. Col tempo, sono diventati molto di più: le società cooperative a loro collegate sono divenute dei colossi nel campo dell’edilizia, della manutenzione, dei servizi.
Ma ancora non sono sazi. Hanno capito per tempo che il business del futuro sarà quello della produzione di energia. E, allora, eccoli intenti a predisporre il progetto di una mega centrale nucleare da realizzare sulle limacciose rive del fiume Po. Per conseguire lo scopo che si sono prefissi, non si fermano di fronte a nulla: corruzione di politici, militari, funzionari; mazzette, minacce, intimidazioni e, come se non bastasse, avvenenti escort, destinate ad ammorbidire anche gli ossi più duri.
Spetterà a Beo Fulminazzi, spalleggiato da un minuscolo quanto agguerrito manipolo di volonterosi, cercare di sventare il mostruoso piano. Non sarà una cosa semplice: l’avversario, questa volta, non è di quelli da prendere sotto gamba. Occorreranno coraggio, inventiva, intraprendenza e un buona dose di fortuna, ma Beo non si scoraggia. Non esistono fortezze inespugnabili: basta trovare il punto debole.

Massimo Marcotullio è disegnatore di fumetti, strumentista in un gruppo di musica popolare, presidente di un teatro lirico, comincia a dedicarsi alla narrativa, verso la fine degli anni ’90. Nel 2003 esce nelle librerie il suo primo romanzo, “La morte e il salumiere” (Todaro Editore), cui fa seguito, nel 2006, “Il corpo del mondo” (Todaro Editore). Per Piemme pubblica la cosiddetta trilogia barocca: “Il sangue dello scorpione” (2006), “Il fabbricante del fuoco” (2007), e “I custodi del tempio” (2008); nel 2009 firma con lo pseudonimo di Michael Travis “L’ultimo Papa” (Piemme).

Franco Foschi, autore di romanzi e raccolte di versi, è attualmente in libreria con “Senza via d’uscita” (Mobydick editore) scritto a 4 mani con Guido Leotta.

La Todaro Editore nasce a Lugano nel 1996. Inizialmente si occupa di viaggi, cultura gastronomica, folklore, leggende e libri fotografici. Nel 1999 inizia a pubblicare, nella collana Impronte, romanzi gialli che hanno la particolarità di essere ambientati in Italia o in Canton Ticino.
Da sempre offre spazio agli esordienti, affiancando i loro romanzi ad antologie a tema (Natale, Capodanno, S.Valentino, lo sport, il vino) che raccolgono i racconti di autori già affermati (Loriano Macchiavelli, Danila Comastri Montanari, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Barbara Garlaschelli solo per fare alcuni nomi).
Negli anni si è costruita una scuderia di scrittori che permette di alternare titoli di esordienti a romanzi di autori già noti al pubblico (Roberto Valentini, Fabrizio Canciani, Ugo Mazzotta, Franco Foschi, Antonio Zamberletti, Massimo Marcotullio e altri). La produzione si concentra sulla letteratura di genere giallo/noir.
Grazie anche alla curatrice della collana, Tecla Dozio, l’editore punta sulla qualità più che sulla quantità: pubblica circa 6/7 titoli l’anno più un paio di fuori collana.
Nel 2010 ha inaugurato una nuova collana, “Fiori Neri”, piccoli libri molto curati e a tiratura limitata (numerata) che uniscono al testo le immagini (fotografie, disegni, dipinti etc) per stimolare la collaborazione tra scrittori e artisti.

Sabato 22 ottobre alle 18
in libreria
inaugurazione di “Ci sono notti che non accadono mai”, la nuova mostra fotografica di Cettina Calabrò.

Un omaggio per immagini alla donna i cui versi come cocci di vetro marchiano la pelle, alla voce immortale che nel suo dire il dolore ha cantato la vita e l’amore, contro ogni tentativo di prigionia e violenza fisica e mentale.
Una donna la cui unica legge era la sua morale, una donna libera che come ogni persona libera ha pagato il prezzo necessario perché la sua voce potesse volare. Un prezzo che è alto per ogni uomo, ma inevitabilmente più alto è per una donna, per una grande poetessa, Alda Merini.

La mostra sarà aperta al pubblico negli orari della libreria fino al 1 dicembre ed è nell’ambito del progetto coordinato da “La Casa delle Donne” con la sesta edizione del Festival “La violenza illustrata” in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, festival che si terrà dal 22 ottobre al 3 dicembre 2011 fra Bologna e provincia. Un mese di eventi a ingresso gratuito.

Per finire segnaliamo a cura di CNA NEXT “Organismi il Festival dell’intelligenza collettiva”
al Teatro Comunale in Piazza Giuseppe Verdi 1 a Bologna
venerdì 14 e sabato 15 ottobre 2011
per informazioni e programma www.cnanext.it

Noi di Trame collaboriamo col bookshop.

Tutte le intelligenze parcellizzate e non connesse sono sprecate. Una società, un’economia, un’organizzazione distribuita può esplodere solo grazie a un sistema nervoso molto efficiente che colleghi le sue parti
Preso a prestito dal mondo della biologia, il termine “organismi” è un sostantivo che per estensione ben descrive concetti più complessi e astratti: sono organismi enti e istituzioni, così come lo sono le imprese e le loro organizzazioni, le associazioni culturali e quelle di volontariato, i gruppi musicali, teatrali o le orchestre.
L’elemento comune a tutte queste entità è la “collettività”.
La stretta connessione delle intelligenze e la messa in comune delle conoscenze sono caratteristiche non sufficientemente radicate nella realtà del nostro paese, per vincoli anche culturali che affondano le radici nel passato. Ma siamo convinti che siano necessarie se si desidera un futuro virtuoso per le nuove generazioni; forse indispensabili se si vuole semplicemente immaginare un futuro.
CNA NEXT quest’anno vuole esplorare questo mondo, partendo dall’ipotesi che una società, un’economia o una qualsiasi organizzazione generino tanta più energia ed intelligenza quanto più sono capaci di comunicare efficientemente al loro interno.
Le barriere alla circolazione delle informazioni (e le asimmetrie che così vengono generate), rendono un sistema poco dinamico e modestamente competitivo, mortificando il talento e le opportunità. La connessione delle intelligenze e la fruibilità di informazioni condivise e continuamente arricchite, grazie ad un sistema nervoso davvero efficiente, creano invece un complesso vincente.
Quanto più i cittadini, le imprese, le organizzazioni – insomma il nostro Paese nella sua interezza – saranno capaci di valorizzare queste connessioni e di comportarsi da “organismo”, tanto più si riuscirà ad immaginare un futuro prospero e sostenibile.
“Organismi” è il tema ispiratore ed il filo conduttore di CNA NEXT 2011, a Bologna.
CNA NEXT vuole essere un contenitore di espressioni, forme e creazioni, di desideri e necessità, un laboratorio dove far nascere ed elaborare prospettive.
La costruzione del futuro passa attraverso il confronto tra chi ne governerà i principali processi. Il suo luogo fisico è il meeting annuale, uno spazio di proposizione di idee, ipotesi, studi, esperienze, bisogni e desideri espressi da soggetti che abbiano la massima “biodiversità”.