NEWSLETTER dal 6 al 10 dicembre, trasferte incluse

Ci inoltriamo nel mese di dicembre proseguendo con le nostre proposte.
I nostri orari saranno i seguenti:
Giovedì 6 e lunedì 10 dalle 9,30 alle 16,30 e poi trasferte per presentazioni
Venerdì 7 dalle 9,30 alle 19,30
Sabato 8 e domenica 9 dicembre ci siamo dalle 11 alle 19.

Per richieste di libri potete rispondere a questa mail intestandola ORDINI.

Ci si vede.

Giovedì 6 dicembre alle 18
all’ Alliance Française di Bologna Via De’ Marchi, 4
FRANÇOISE CLOAREC presenta Séraphine: la vita sognata di Séraphine di Senlis
Bookshop a cura di Trame.

Françoise Cloarec, psicanalista, pittrice e scrittrice prende spunto dal suo libro “Séraphine: La vie rêvée de Séraphine de Senlis” tradotto in italiano dalla casa editrice Archinto con il titolo “Séraphine: la vita sognata di Séraphine de Senlis”, per analizzare il rapporto tra la psicanalisi e la pittura.
La scrittrice e artista francese, dopo essersi diplomata all’École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi ha poi conseguito un dottorato di psicanalisi all’Università Paris 7, proprio sulla figura di Séraphine de Senlis, pittrice autodidatta ed antesignana dell’arte naif.
Nel suo libro, Françoise Cloarec, restituisce la storia di Séraphine non secondo un modello narrativo, ma con lo stile frammentario di una ricerca.
Documenti e versioni, anche in contraddizione, contribuiscono alla creazione della trama di una vita di solitudine, di genio e di follia.
Dal lavoro sporco, umile, all’espressione alta dell’artista.
L’incontro, nel quale verranno presentate anche altre opere dell’autrice, avviene in concomitanza della mostra “Avec toi, sans toi”, a cura di Francesca Ragusa, dedicata alla figura di un’altra pittrice, Josette Géraud Hayden.

Venerdì 7 dicembre alle 18 in libreria
“Lo teniamo acceso?” incontro con Vera Gheno e Bruno Mastroianni.
“I social verranno insegnati a scuola e questo sarà il manuale” Stefano Bartezzaghi

Questo libro parla di noi, persone connesse tramite i social network con le parole, forse lo strumento più immediato e potente che abbiamo a disposizione in quanto esseri umani. Eppure, spesso le usiamo in maniera frettolosa e superficiale, senza valutarne le conseguenze. Poiché le possibilità di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte dei fatti sono massime laddove non possiamo guardarci in faccia, in rete e in particolare sui social network le parole che scegliamo hanno un peso maggiore, su di noi e su chi ci sta attorno. Infatti oggi la comunicazione sul web appare avvelenata dal bullismo, dalle notizie false e dai continui conflitti. Ci sentiamo intrappolati dall’odio, dalla paura e dalla diffidenza.
La verità è che siamo diventati iperconnessi, viviamo contemporaneamente offline e online ed è una condizione complessa, che occorre imparare a gestire. Non esistono formule magiche ma, nel suo piccolo, ciascuno di noi può fare la differenza, curando con più attenzione il modo in cui vive – e quindi parla – in rete: di sé, di ciò che accade, degli altri e con gli altri. La nostra vita interconnessa non dipende, in ultima istanza, dagli strumenti e dagli algoritmi, e nemmeno dai proprietari delle piattaforme: sta a noi scegliere chi siamo e cosa vogliamo in rete.
Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, ci indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono: imparando a padroneggiarli senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta accorta e consapevole delle parole.

Vera Gheno è una sociolinguista e traduttrice letteraria dall’ungherese. Collabora dal 2000 con l’Accademia della Crusca, di cui gestisce il profilo Twitter dal 2012. È docente a contratto presso l’Università di Firenze, dove tiene da 15 anni un Laboratiorio di Italiano Scritto per Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Ha al suo attivo tre monografie: “Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi)” (2016) e “Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network” (2017, entrambi per Franco Cesati Editore, Firenze); per Longanesi (Milano) ha scritto, assieme a Bruno Mastroianni, “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” (2018).

Bruno Mastroianni è filosofo, giornalista e social media manager di trasmissioni Rai. Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze, insegna Reti e social media ed Etica della comunicazione a Uninettuno. Scrive di antropologia della comunicazione. Autore de “La disputa felice. Dissentire senza litigare sui social network, sui media e in pubblico” (Cesati 2017) e, insieme a Vera Gheno, di “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” (Longanesi 2018).

Sabato 8 dicembre alle 17 in libreria
Marco Martucci presenta “Sulle tracce di Olga” (Il seme bianco 2018).
In compagnia di Daniele Follero, scrittore e musicista, ed Erica Colombo alle letture.

“Se avessi potuto sarei entrato nell’immagine sbarazzandomi pure io degli anni in più e
fermandomi insieme a lei in quel salto temporale, all’età in cui tutto è ancora possibile e il futuro è in costruzione.”

Nei giorni successivi alla scomparsa di Milena, Olga C, fotografa oscura, pubblica in rete alcuni nudi in cui posa una modella a volto coperto. Questi avvenimenti si intromettono nella routine della più autorevole agenzia di comunicazione di Roma, in cui lavorano Giulio, compagno di Milena, la talentuosa Erica e Lorenzo che aggredisce il mistero con la sua inquieta curiosità.
Chiunque si avvicini potrebbe trattenere parti di un vissuto indispensabili a svelare, oltre al segreto di Olga C, quanto Milena ha lasciato irrisolto. Qual è lo scopo della donna che guarda dal mirino di una macchina fotografica?

Marco Martucci è nato nel 1976 a Napoli dove ha vissuto prima di trasferirsi a Bologna.
Ha scritto i romanzi “Pozzanghere”, “Nelle mani”, “Acqua logora” e “Prima di morire”.
Nel 2006 ha ricevuto il Premio speciale del Presidente della Giuria al concorso Culturexpress della fondazione Eni Enrico Mattei, col racconto “La linea di demarcazione”.
Il suo racconto “Odio” è inserito nella raccolta “Mai senza rete, 13 autori per la salute e la sicurezza sul lavoro”.

Domenica 9 dicembre alle 12 in libreria
Laura Costantini presenta “Miss Adele Dickinson” (goWare).
Ne parla con Amneris Di Cesare.

Dopo “Il ragazzo ombra” e “Lord Kiran di Lennox” in occasione dell’uscita del terzo volume del Diario vittoriano, “Miss Adele Dickinson”, Laura Costantini parlerà della serie, dei protagonisti, delle atmosfere vittoriane e del fascino di un’epoca densa di luci e ombre.

Diario vittoriano: Il progetto nasce da un vecchio manoscritto concepito da un’adolescente con la passione per le storie avventurose. Venne lasciato incompiuto ma mai del tutto abbandonato. Ripreso, rimaneggiato e concluso, il Diario vittoriano ha trovato in goWare l’accoglienza e la cura necessarie per arrivare alla pubblicazione nel migliore dei modi. Si tratta di una quadrilogia di cui sono già usciti i primi tre volumi: “Il ragazzo ombra”, “Lord Kiran di Lennox” e, lo scorso 7 novembre, “Miss Adele Dickinson”. La storia viene narrata attraverso il diario di Robert Stuart Moncliff, pittore e romanziere scozzese, che ormai adulto (nel 1901) rilegge le memorie degli ultimi vent’anni, ripercorrendo una vita segnata dall’incontro con Kiran, futuro Lord Lennox, in un’amicizia fraterna che si trasforma in amore e rischia di annientare la vita di entrambi in un’epoca che rifiuta e punisce chiunque sia “diverso”.

Laura Costantini è romana, giornalista di professione, scrittrice per passione. Una passione che coltiva da sempre, soprattutto a quattro mani con Loredana Falcone con la quale quest’anno festeggia i dieci anni di pubblicazioni. Il loro primo romanzo, “Le colpe dei padri”, è uscito nel 2008, tenendo a battesimo la casa editrice Historica di Francesco Giubilei. Da allora la narrativa è stata compagna fedele portandola a pubblicare con varie case editrici – Las Vegas Edizioni, goWare, Il vento antico Edizioni, Dei Merangoli Edizioni, Harpercollins Italia – ma anche a concepire un progetto di self-publishing con il marchio FC Falconecostantini che ha esordito quest’anno con il romanzo breve “Se non avessi più te”. Il Diario vittoriano è la sua prima produzione a due sole mani.

Amneris Di Cesare, bolognese, scrittrice di romanzi woman’s fiction (“Nient’altro che amare” Cento autori 2012; “Mira dritto al cuore” Runa 2014; “Sirena all’orizzonte” Amarganta 2015, “Duel” self-published 2016, “Figlia di nessuno” self-published 2017) lettrice onnivora e compulsiva.

Lunedì 10 dicembre alle 18
presso Virtus Tennis 1925 in via Duccio Galimberti 1 a Bologna
Gianni Clerici e Milena Naldi presentano “Il tennis nell’arte. Racconti di quadri e sculture dall’antichità a oggi” (Mondadori) e ne parlano con Stefano Semeraro.
Bookshop a cura di Trame.

Quando nasce il tennis? Quanti artisti l’hanno raffigurato? L’ironica voce narrante di Gianni Clerici traccia una storia divertita e inedita del tennis nell’arte. Molti sono infatti i grandi pittori che hanno raffigurato il tennis da Desubleo a Tiepolo, da Chardin a Goya, da Boccioni a Campigli a Carrà a Hopper, per non parlare di scultori come Calder, Thayaht, Tongiani.
I racconti dedicati alle opere di questi grandi artisti si intrecciano con la storia personale di Gianni Clerici che, dopo una vita spesa a commentare il Tennis, ci accompagna per la prima volta a scoprire anche la sua ricca e ampia collezione familiare di quadri e sculture.
Un libro in cui la storia del tennis si interseca alla storia dell’arte passando attraverso episodi di vita, di personaggi famosi e non.
Grazie alla delicatissima sensibilità di Gianni Clerici, ai suoi tocchi da narratore stilizzato e appassionato collezionista, il volume diventa una festa di considerazioni e di opinioni, perché quando a parlare è Clerici la voce si fa sempre ricca di registri e di colori, di emozioni e di divagazioni.

Nel libro la ricerca e la scelta delle immagini che parlano del tennis crea un lungo racconto dall’antichità ad oggi.
Le oltre 100 opere e l’apporto delle schede storico artistiche di Milena Naldi aiutano a seguire in ordine cronologico la narrazione offrendo di ogni artista la sua storia.
Un libro per appassionati del tennis e per curiosi dell’arte a cui nessuno aveva mai pensato.

Gianni Clerici ha iniziato la sua carriera alla «Gazzetta dello Sport», per poi passare al «Giorno» e quindi a «Repubblica». Noto a livello internazionale per la sua conoscenza del tennis (al quale ha dedicato molti libri), è autore di romanzi, poesie, racconti, articoli e pièce teatrali. È l’unico giornalista europeo accolto nella Hall of Fame del museo di Newport. Per Mondadori ha scritto “Il tennis facile” (1972), la trilogia di romanzi “Quando viene il lunedì” (1974), “500 anni di tennis” (1974, tradotto in 6 paesi e ristampato in Italia 6 volte), “Il grande tennis” (1978), “Wimbledon” (2013), “Quelli del tennis” (2015) e “Diario di un parroco del lago” (2017).

Milena Naldi, storica e consulente d’arte antica, è nata nel 1964 a Bologna, dove si è laureata in Storia dell’arte per poi specializzarsi in arte moderna all’Università degli studi di Milano. Cura mostre d’arte, scrive articoli e libri, organizza visite culturali e viaggi d’arte in Italia e all’estero.
Quando non è impegnata a raccontare la bellezza dell’arte ama dedicarsi al tennis.

Lunedì 10 dicembre a partire dalle 19,30
a Off in via Testoni 5/A a Bologna
incontro con Gianluca Morozzi e Gli Avvoltoi.
Bookshop in collaborazione con Trame.

In collaborazione con Silvia Di Giacomo e Gianluca Morozzi proseguono gli incontri per il nuovo format “Note di Carta”.
Il libro è “Confessioni di un povero imbecille” (Fernandel), romanzo che riprende i personaggi della band di Despero.
La prenotazione è consigliata.

A metà degli anni Ottanta un ragazzo bolognese di nome Cristian Cabra fonda con tre compagni di scuola una band di rock demenziale: nascono i Despero.
Nel 1988, acquisito il nome d’arte di Kabra, si innamora dell’inconquistabile Sarah e trasforma il suo gruppo in una seria e rigorosa rock band.
Nel 2016, dopo mille traversie, cambi di formazione, quattro cantanti, tanti dischi e pochi successi, Kabra e i Despero sono ancora sui palchi. Come sempre, tante storie d’amore, di strade e di rock, con episodi ambientati nei vari momenti della carriera dei Despero: dai primi accordi alla rovinosa caduta dal ponte di un finto Titanic. Dall’impatto con l’antagonista Tex al nuovo incontro con Zanna e Sarah. Dalla formazione a cinque a quella a due, chitarra e batteria, Da Lisa, la sosia bassista, a Elettra, chitarrista dalla mente a sette dimensioni.
In allegato al libro il Cd Audio “Confessioni di un povero imbecille”, il disco inedito della storica band bolognese Gli Avvoltoi, un’opera rock omaggio a Despero in cui i personaggi e le atmosfere del romanzo acquisiscono una forma musicale.

NEWSLETTER da lunedì 26 novembre a martedì 4 dicembre (contiene i 13 anni di Trame! )

Sono tredici gli anni di Trame.
Sempre con noi una paziente pianta grassa arrivata in regalo il primo giorno, il 3 dicembre 2005.
Festeggiamo con una mostra tessile, che onora il nostro nome, con la presentazione di una rivista nuova, che rimanda a un progetto che ci era caro, e con due incontri “musicali”.

Dicembre offre anche le aperture domenicali, e circa ottomila titoli presenti in libreria.
Nonché la possibilità di fare ordini tramite questa mail.

Gli orari della settimana sono:
lunedì 26, mercoledì 28, giovedì 29 novembre e lunedì 3 dicembre dalle 9,30 alle 16,30
martedì 27 venerdì 30 novembre e sabato 1° dicembre dalle 9,30 alle 19,30
e domenica 2 dicembre dalle 11 alle 19.

Vi aspettiamo.

Lunedì 26 novembre alle 18
nella Sala incontri, al primo piano della biblioteca Sala Borsa, in piazza del Nettuno a Bologna
il giovane filosofo Davide Sisto parlerà del libro “La morte si fa social” (Bollati Boringhieri) con il professor Francesco Campione.
Bookshop a cura di Trame.

Facebook, Instagram, WhatsApp, cosa accadrà ai profili digitali che abbiamo creato nel corso della nostra vita quando noi non ci saremo più?
Quando la nostra vita finisce, infatti, non muoiono in automatico anche i nostri profili social e continuiamo ad esistere nella nostra passata vita online.
Il web è diventato la più grande piazza pubblica per celebrare il ricordo o condividere anche l’esperienza privata del lutto. Insieme piangiamo i nostri cari, insieme ricordiamo i nostri beniamini. Insieme, in un futuro prossimo, vivremo una seconda vita nella realtà virtuale.
L’uomo ha sempre pensato la morte.
Oggi più che mai, il digitale offre un’opportunità per ripensare la morte in una prospettiva rivoluzionata.

L’incontro è realizzato in collaborazione con l’associazione SO.CREM Bologna
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Lunedì 26 novembre dalle 21
a Off in via Testoni 5/A a Bologna
presentazione del libro di Romano de Marco “Se la notte ti cerca” (Piemme).
Bookshop in collaborazione con Trame.

Continua la rassegna “note di carta OFF” a cura di Gianluca Morozzi e Silvia di Giacomo con la presentazione del libro di Romano de Marco “Se la notte ti cerca” (Piemme).
Con l’accompagnamento di Danny Losito e Gianluca Mosole.

Ti fidi davvero di chi dice di amarti? Il campanello suona e una scarica di adrenalina ti scuote dal torpore. Ti incammini nel corridoio, disponibile ad accogliere il suo abbraccio. Non puoi sapere che, dietro quella porta, troverai la morte. Il brutale omicidio di Claudia Longo, single cinquantenne, nell’esclusivo quartiere Parioli, a Roma, sembra opera di un amante occasionale. Uno dei tanti che la donna era solita ospitare in casa. L’unica a non pensarla così è il commissario Laura Damiani, tornata nella capitale dopo una devastante esperienza lavorativa a Milano. La poliziotta scopre delle connessioni fra quell’omicidio e le morti, apparentemente accidentali, di altre donne sole. Le vittime erano tutte clienti di un raffinato locale per incontri, nel quartiere Eur, il Single. L’unico modo che Laura ha per vederci chiaro è infiltrarsi nel locale, come cliente, all’insaputa dei suoi superiori. Sarà l’inizio di un viaggio allucinante nei misteri di una vita notturna fatta di trasgressione, vizio, segreti innominabili. Laura avrà l’occasione di guardare dentro se stessa e misurarsi con la propria solitudine e i fantasmi di una esistenza perennemente al bivio fra la totale dedizione al lavoro e la scelta di una vita personale più appagante. Ma dovrà fare i conti anche con un’altra realtà: c’è ancora un assassino in circolazione. E il suo prossimo obiettivo sembra essere proprio lei…

A seguire i quattro incontri per festeggiare il 13° compleanno di Trame.

Venerdì 30 novembre alle 18 in libreria
inaugurazione della mostra di Paola Boerci “Ordir Trame”.

“Ordir trame” più che un titolo è un motto, indica il lento lavoro manuale, il piacere di tessere trame fatte di fili, grande quanto il piacere di leggere le altrui trame fatte di parole, e mescolare così la trama del colore, la trama della tela, la trama letteraria.
Per questo motivo il giorno dell’inaugurazione della mostra sarà possibile tessere insieme, intrecciare fili e parole e dar vita a nuove TRAME!

Paola Boerci, nata in provincia, a sud di Milano, vive in provincia, a nord di Pavia.
Restauratrice e creativa per formazione, è tessitrice per scelta: il suo progetto si chiama “TRAMA”.
Lavora con un telaio tradizionale usando filati preziosi.
I tessuti che realizza diventano materia colorata con la quale dipingere emozioni su pannelli, intrecciando lacerti di stoffa con pagine di libri, stencil, timbri antichi.
Per dar vita ad un nuovo linguaggio fatto di recupero, ricordi, sovrapposizioni.

Sabato 1° dicembre alle 18 in libreria
presentazione del N°1 della rivista Zona Letteraria “La colpa di essere poveri” (Prospero Editore).
Saranno presenti i redattori Silvia Albertazzi, Giuseppe Ciarallo, Luca Gavagna, Giovanni Marchetti, Alberto Sebastiani, Massimo Vaggi.

Zona Letteraria è una rivista in formato libro che ogni sei mesi (maggio/novembre), individua un argomento di carattere socio-politico e lo affronta dalla prospettiva della letteratura e delle arti visive.
Il collettivo redazionale ha sede a Bologna ed è composto da scrittori, studiosi e artisti che, per comunanza di intenti e metodo, si pongono nel solco tracciato da Stefano Tassinari (1955-2012), fondatore della rivista “Letteraria” (2008).
Le prime riunioni della redazione sono avvenute proprio nella nostra libreria.

“N. 01 La colpa di essere poveri” a cura della Redazione Zona Letteraria.

“I governi dell’Occidente, e non solo, hanno dichiarato guerra ai poveri anziché alla povertà.
Quello stesso Occidente che, del tutto incapace di praticare vera democrazia e di garantire ai propri cittadini un livello minimo di vita dignitosa, pretende di ‘esportare’, quasi sempre con la forza delle armi, i propri modelli economico sociali e i propri ‘valori’ nel resto del pianeta.”
Articoli, rubriche, editoriali e un ampio apparato fotografico sui temi della povertà, del degrado sociale e della precarizzazione del lavoro.
Migranti, contadini, operai, Rom, aree suburbane: dal cinema di Ken Loach agli scritti di Calvino, Steinbeck, Fenoglio, Parise; dal Messico alla Francia, dagli Stati Uniti all’Italia.

Con i contributi di: Silvia Albertazzi, Edoardo Balletta, Riccardo Burgazzi, Stefano Calanchi, Fausto Capitanio, Giuseppe Ciarallo, Luigi Franchi, Adalinda Gasparini, Luca Gavagna, Andrea Gialloreto, Milena Magnani, Gianfranco Manfredi, Giovanni Marchetti, Carmine Mezzacappa, Franco Minganti, Cristina Muccioli, Carmen Pisanello, Sergio Rotino, Gino Scatasta, Sonia Trovato, Paolo Vachino, Alberto Sebastiani, Massimo Vaggi.

Domenica 2 dicembre alle 12 in libreria
Paolo “Crazy” Carnevale e Raffaele Galli presentano “L’avventura dei Byrds” (Arcana).
Antonio Bobbi Gualtirolo di Lino&iMistoTerital accompagnerà l’incontro con brani live.
Ospiti a sorpresa.

Ormai è trascorso più di mezzo secolo da quando i Byrds fecero irruzione nelle classifiche di vendita dei dischi con la loro rivoluzionaria interpretazione di Mr. Tambourine Man di Bob Dylan, uno spartiacque che divise la musica tra un prima e un dopo.
Oggi è praticamente impossibile parlare di musica americana e in particolare di country-rock e westcoast senza fare i conti con i Byrds, che siano i cinque fondatori da cui tutto è partito o qualcuno dei loro successori: Crosby, Stills & Nash (e qualche volta Young), i Flying Burrito Brothers, la Dillard & Clark Expedition, Firefall, Desert Rose Band, McGuinn, Clark & Hillman, Manassas, Souther-Hillman-Furay Band.
Giugno 1965 – novembre 1971: in pochi anni i Byrds riuscirono a tracciare coordinate ben chiare definendo l’evoluzione della musica americana, dal folk al folk-rock, alla genesi della musica psichedelica, al raga-rock con influenze orientali, al rock spaziale, al country-rock, trasformandosi da gruppo costruito in studio a solida live band, passando dalle esibizioni nei club leggendari di Los Angeles agli oceanici raduni in cui il loro nome figurava appaiato a quelli di Led Zeppelin, Frank Zappa, Pink Floyd, Santana, Jethro Tull.
Questo libro nasce dalla comune passione degli autori per il gruppo di Roger Mc Guinn e David Crosby e per tutti i suoi derivati, ed è un omaggio in qualche modo dovuto, un viaggio teso a ripercorrere una storia dai risvolti talvolta epici, attraverso i dischi della band, le testimonianze dei protagonisti e gli echi della stampa dell’epoca.

Paolo Crazy Carnevale, bolzanino, classe 1962, negli ultimi trent’anni ha lavorato presso la biblioteca civica della sua città. Da sempre interessato alla musica americana, scrive per la fanzine «Late For The Sky». Ha pubblicato libri di racconti per Sperling & Kupfer e Alphabeta e diversi volumi sulla musica altoatesina.

Raffaele Galli, nato nel 1949, laureato in Giurisprudenza, ha speso la sua attività professionale a servizio di un importante ente istituzionale milanese. Appassionato di musica, ha scritto per la rivista «Il Mucchio Selvaggio», collabora fin dagli inizi con il mensile «Buscadero» e contribuisce alla fanzine «Late For The Sky».

Martedì 4 dicembre alle 19 in libreria
Leonardo Colombati presenta “Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole (Mondadori) e ne parla con Gianluca Morozzi.
Il “Meridiano Bruce Springsteen”!
Esce nei giorni del 13esimo compleanno di Trame.

Da più di quarant’anni Bruce Springsteen incanta milioni di persone nel mondo con la sua voce unica e un talento per la narrazione senza pari, attestandosi tra i grandi della musica di tutti i tempi.
Con questa opera monumentale Leonardo Colombati si spinge oltre nel giudizio, dimostrando come la forza narrativa e la potenza espressiva delle sue canzoni lo collochino a pieno titolo nella tradizione letteraria americana, lungo quella linea sottile che unisce Walt Whitman a John Steinbeck, Flannery O’Connor a Raymond Carver.
In “Come un killer sotto il sole” Colombati ha raccolto e tradotto cento tra le canzoni più significative di Springsteen, disponendole secondo un ordine non cronologico ma tematico, in un montaggio che ci permette di godere di un vero e proprio romanzo.
La giovinezza nel New Jersey e la fuga verso una Terra Promessa all’inseguimento di quell’American Dream destinato a scontrarsi con la realtà e a infrangersi; la crisi economica, quella nuova Grande Depressione che ha attraversato la fine del secolo scorso e dura tutt’oggi; e, ancora, la maturità e la riflessione sul successo: leggendo i testi – in originale e in traduzione – uno dopo l’altro, davanti ai nostri occhi si svolge una narrazione di ampio respiro, un’epopea in cui lo spunto autobiografico si fa sempre universale.
Con il rigore e il metodo che si riservano alla miglior critica letteraria, Colombati analizza e commenta ciascuna canzone, ricostruendone le circostanze di composizione e i continui rimandi alla cultura americana.
Ricco di curiosità e aneddoti, molti rivelati dallo stesso Springsteen durante le interviste e i concerti, il libro comprende anche una cronologia aggiornata e dettagliatissima e la discografia completa.
Un’indagine appassionata e rigorosa che illumina di luce nuova l’opera di uno dei più grandi storyteller del mondo. Insieme a Born to Run, un libro imperdibile per tutti coloro che amano il Boss.

Leonardo Colombati è nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato i romanzi “Perceber” (Sironi, 2005 – Fandango, 2010), “Rio” (Rizzoli, 2007), “Il re” (Mondadori, 2009), “1960″ (Mondadori, 2014) ed “Estate” (Mondadori, 2018).
Ha curato il volume “La canzone italiana 1861-2011. Storia e testi” (Mondadori-Ricordi, 2011).
Dirige la rivista “Nuovi Argomenti”, e nel 2016 ha fondato con Emanuele Trevi la scuola di scrittura Molly Bloom.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971.
Esordisce per Fernandel con “Despero” (2001), “Luglio, agosto, settembre nero” (2002) e “Dieci cose che ho fatto ma che non posso credere di aver fatto…”(2003), “Accecati dalla luce” (2004), con il disegnatore Squaz, “Pandemonio” (2006), con Paolo Alberti “Le avventure di zio Savoldi ” (2006), poi “L’abisso” (2007) e “Anche il fuoco ha paura di me” (2015), la serie a fumetti “FactorY” (2008-2010), e “Confessioni di un povero imbecille”, (2016), con il cd audio omonimo del gruppo “Gli Avvoltoi”.
Con Guanda e/o Tea dal 2004 “Blackout”, e fra gli altri “L’era del porco”, “Colui che gli dei vogliono distruggere”, “Radio Morte”, “Lo specchio nero”.
Nel 2018 sono usciti ”Gli annientatori” (Guanda), “L’ape regina” (Fernandel) e “L’uomo liquido” (Pendragon).

NEWSLETTER dal 20 al 25 novembre (tutta vita!)

Parte un’altra settimana con Trame piena di proposte succose.
In occasione di BilBOlbul apertura domenica 25 novembre dalle 15,30 alle 18,30 per la mostra di Emelie Östergren.
A seguire la lista degli incontri.
Venite a trovarci.

Martedì 20 novembre alle 18 in libreria
presentazione del quarto numero di The FLR con Azzurra D’Agostino, autrice di questo numero, e il redattore Diego Bertelli.

The FLR – The Florentine Literary Review è una rivista letteraria bilingue, la prima in Italia, che pubblica testi di autori italiani contemporanei in traduzione inglese e testo a fronte in Italiano. Nata a Firenze nel 2016, per volere dello scrittore Alessandro Raveggi e dell’editore The Florentine Press, è stata ospite di numerose fiere e festival internazionali, e segnalata su prestigiose riviste come Monocle, Writers without Borders, Asymptote Journal, Literary Hub, tra le altre.

In questo quarto numero, con la parola-chiave “Paesaggio”, presenti i racconti di Giusi Marchetta, Giampaolo Simi, Ruska Jorjoliani, Carmen Pellegrino, Simona Baldanzi, Francesco Targhetta e le poesie di Azzurra D’Agostino e Andrea Inglese.
Tra ritorni a casa e sguardi inediti, paesaggi che imprigionano e altri invece da liberare, un viaggio “rivisto” nel panorama italiano, per le coste, le città storiche e gli spazi pubblici, ma anche in stanze privatissime.

Mercoledì 21 novembre alle 18 in libreria
nell’ambito del festival La violenza illustrata coordinato dalla Casa delle Donne di Bologna
Maristella Lippolis presenta “Raccontami tu” (L’Iguana edizioni).
Ne parlerà con Loredana Magazzeni, e Serenella Gatti Linares leggerà.

Notte, un’automobile guidata da una giovane donna percorre l’autostrada. Accanto a lei dorme una bimba di un anno, sua figlia. Caterina sta fuggendo per sottrarsi alla persecuzione di un uomo violento, che è riuscito a rintracciarla nella piccola città dove si era rifugiata. Ha preso in poche ore la decisione che sta cambiando la sua vita, lasciandosi alle spalle la tranquillità di un’esistenza che, pur tra tante difficoltà, aveva finalmente iniziato a ricomporsi, e quel lungo viaggio la sta portando in una città sconosciuta, dove una donna sconosciuta, di nome Alice, ha acconsentito ad ospitarla.
Nelle stesse ore Dina, una giovane prostituta albanese, decide di fuggire dalla casa gestita dal racket, dove si era illusa di inventarsi una nuova vita. La sua era stata una scelta volontaria, inseguendo un sogno ingenuo di ricchezza facile e di libertà che si era sgretolato in fretta; ma quella notte nella casa delle prostitute accade qualcosa che la mette di fronte ad una soglia che non vuole oltrepassare: arriva una ragazzina ancora adolescente, rapita, che verrà buttata sulla strada, o peggio. Decide che non resterà a guardare, e scomparire insieme a quella ragazzina diventa la scelta più pericolosa ma anche la più necessaria.
Alice invece è una donna adulta, giunta al bivio di decisioni che impongono di rimettere in gioco scelte professionali e sentimentali, e scommettere sul proprio intuito e sul proprio desiderio, in procinto di realizzare il suo sogno, quello di aprire una libreria molto speciale, in cui ospitare libri che raccontano di viaggi letterari attraverso cibi e cucina.
Un elemento decisivo nel romanzo è la relazione tra le tre protagoniste, l’essersi riconosciute, l’essersi fidate e affidate l’una all’altra. Capire la difficoltà dell’altra anche solo attraverso uno sguardo, una parola pronunciata sottovoce.
Un altro è il raccontarsi: dire di sé ad un’altra donna, come strada per capirsi; l’altra a sua volta ascoltando scoprirà di se stessa cose nuove; e alla fine ognuna sarà in grado di aiutare l’altra, perchè in questo gioco di specchi chi guarda dal di fuori riesce a cogliere il senso di un’esistenza meglio di chi la sta vivendo.

Maristella Lippolis vive a Pescara. Ha esordito nella narrativa pubblicando racconti sulla rivista Tuttestorie, diretta da Maria Rosa Cutrufelli. Vincitrice del Premio Piero Chiara 1999 con la raccolta “La storia di un’altra” (Edizioni Tracce), in seguito ha pubblicato i romanzi “Il tempo dell’isola” (Edizioni Tracce), “Adele né bella né brutta” (Edizioni Piemme), finalista al Premio Stresa 2008, e “Una furtiva lacrima” (Edizioni Piemme).
Ha curato la pubblicazione di libri di narrativa e saggistica.
Collabora con la rivista Leggendaria, il LetterateMagazine, il Magfest e organizza laboratori di scrittura creativa e autobiografica.
Il suo blog è all’indirizzo www.maristellalippolis.it.

Loredana Magazzeni, insegnante e scrittrice, si muove nel campo della critica letteraria militante, con particolare interesse per la poesia prodotta da donne in Italia e nel mondo anglofono. Ha prodotto poesie, saggi e traduzioni, tra cui l’antologia “Audre Lorde, D’amore e di lotta. Poesie scelte” (Le Lettere, 2018), col collettivo di traduzione WIT (Women in Translation).

Serenella Gatti Linares fa parte del Gruppo ’98 Poesia, ma ama scrivere anche in prosa. Si interessa di teatro e di musica. Predilige le relazioni, le contaminazioni e la trasversalità. Si occupa di volontariato culturale, organizzando eventi.
La sua scrittura è in libri, antologie e riviste.
Ultima antologia: “Invecchiare amando” (Terra d’Ulivi, 2018).

Mercoledì 21 novembre alle ore 20,30
presso la Sala Alessandri del Centro Civico Corticella in Via Gorki 10 a Bologna
in occasione della Festa degli Alberi 2018
presentazione del libro “La terapia segreta degli alberi” con Marco Nieri, bio-researcher ed esperto in salute dell’habitat.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Stare nel verde ci fa bene: oltre ai numerosi studi che dimostrano effetti significativi del verde a livello psico-emozionale, oggi nuove discipline e applicazioni entrano in profondità nella conoscenza degli effetti fisici prodotti dalle piante sul nostro organismo, permettendo di inserire le piante sia negli interni che negli spazi esterni per aumentare il nostro benessere e ridurre velocemente lo stress. Una tecnica innovativa, chiamata Bioenergetic Landscapes, consente di rilevare e utilizzare le sottili energie bio-elettromagnetiche emesse in particolare dagli alberi, misurando la loro influenza sui vari organi del corpo umano, che in certe condizioni possono arrivare fino a decine di metri di distanza.
Altre ricerche di origine giapponese hanno mostrato come particolari molecole emesse dalle foglie di alcune specie vegetali possano produrre effetti significativi e duraturi sul sistema immunitario e il recupero dallo stress se inalate in quantità sufficiente. La pratica sempre più diffusa del “Forest Bathing”, possiede una significativa efficacia nel ripristinare o mantenere uno stato di salute soddisfacente, come dimostrato da rigorose sperimentazioni.
Le piante possono poi essere utilizzate sia in casa che nei luoghi di lavoro per ricreare ambienti più salubri, produttivi e aumentare le prestazioni cognitive.

Giovedì 22 novembre alle 16,30 in libreria
in occasione di BilBOlbul 2018 e in collaborazione con lo Swedish Art Council
merenda con Emelie Östergren in occasione della inaugurazione della sua mostra in libreria.

Ogni giorno, dopo la scuola, Lisa passa da una casa misteriosa; si chiede chi ci viva, come si chiami e che faccia abbia. Un giorno trova un simpatico gatto seduto fuori casa e mentre scivola sotto la porta, Lisa lo segue per salvarlo, trovandosi dentro la casa dei Mostri. Per la prima volta in Italia le tavole originali del bellissimo albo di Emelie Östergren, che ci porteranno dentro un luogo misterioso, pieno di brividi, equivoci e sorprese.

Emelie Östergren è nata nel 1982 e ha studiato arte alla Konstfack University di Stoccolma. I suoi disegni e le sue illustrazioni sono stati pubblicati in Svezia e all’estero, su riviste come The Believer, Bang, Arena e Brand. Ha pubblicato diverse fanzine, sia da sola sia in coppia con Clara Johansson.
Ha debuttato nel 2009 con il libro Evil Dress, i cui personaggi sono apparsi anche nei successivi Mr. Kenneth (2010) e The Story of a Girl (2011).
Nel 2013 è stata una dei 31 illustratori che hanno rappresentato la Svezia alla Bologna Children’s Book Fair.
Il suo primo libro per bambini, Elefantstenen (Urax Förlag), è del 2014, seguito da Hemligheten (realizzato insieme a Åsa Lind).
Ha illustrato i racconti di H. P. Lovecraft e i libri di autori svedesi come Bengt van Klintberg, Per Nilsson, Herman Geijer, Emma Virke e Gudrun Wessnert, e ha realizzato una serie, Bortbytingen, ispirata a una rilettura dell’omonimo romanzo di Selma Lagerlöf.

La mostra sarà visibile in occasione di BilBOlbul 2018 fino a giovedì 29 novembre negli orari di Trame.
Apertura straordinaria domenica 25 novembre dalle 15,30 alle 18,30.

Emelie sarà in mostra anche presso Squadro in via Nazario Sauro, sempre a Bologna.

Venerdì 23 novembre alle 18 in libreria
Pasquale Ruju presenta “Stagione di cenere” (E/O collana Sabot/Age)
in collaborazione con il Circolo Sardegna di Bologna.
Dialoga con l’autore Franco Arba, scrittore e socio del Circolo Sardegna.

Dopo “Nero di mar” Franco Zanna è di nuovo al lavoro in “Stagione di cenere”.
Con l’arrivo del caldo, la pacifica Porto Sabore si è riempita di turisti e vacanzieri. Celebrità più o meno importanti popolano le grandi ville sulla costa, gli yacht e i locali notturni. Va a caccia di scoop, Zanna, da buon paparazzo, fra attori di grido, bellezze brune, glaciali nobildonne e imprenditori dalla cattiva fama. Ma quest’anno il protagonista è il fuoco, il terribile flagello degli incendi. Si muovono interessi milionari per uomini che grazie al fuoco hanno acquisito ricchezza e potere. Professionisti della distruzione non si fanno alcuno scrupolo a bruciare terre, case e vite umane. Per il sorriso di una giovane orfana, come un moderno Don Chisciotte armato di sigarette e macchina fotografica, Zanna darà loro la caccia, con l’aiuto di Cosima, di Irene e del vecchio, implacabile zio Gonario.
E come sempre andrà fino in fondo, fino a un mulino a vento fatto di fiamme, sangue e acqua scura. Che nasconde orribili, neri segreti.

Pasquale Ruju (Nùoro 1962) dopo la laurea in architettura si avvicina al mondo del cinema e del teatro, dedicandosi poi principalmente al doppiaggio.
Nel 1995 entra a far parte dello staff degli autori di Dylan Dog. Successivamente gli verranno affidate anche le sceneggiature di Nathan Never, Martin Mystère, Dampyr e Tex. Per la Sergio Bonelli Editore, crea la miniserie Demian e la miniserie Cassidy.
Premio Cartoomics-If 2004 e premio U Giancu 2011 per la sceneggiatura.
Nel 2012 è autore e sceneggiatore del thriller interattivo The House of Mystery, primo esempio italiano di filmgame pubblicitario, nell’ambito della campagna Vigorsol Mystery.
Insieme al disegnatore Giovanni Freghieri crea poi nel 2015 la miniserie in quattro episodi Hellnoir.
Nel 2016 pubblica per Edizioni E/O il suo primo romanzo “Un caso come gli altri”, finalista al Premio Scerbanenco 2016.
Nel 2017 e 2018 escono sempre per Edizioni E/O i romanzi “Nero di mare” e “Stagione di cenere”.
Entrambi hanno per protagonista il paparazzo Franco Zanna.

Sabato 24 novembre alle 12 in libreria
Alessandro Vietti presenta “Il Potere” (Zona 42) e ne parla con gli editori Giorgio Raffaelli e Marco Scarabelli.
Partecipa all’incontro anche Chiara Reali, traduttrice di Ian McDonald, che contribuirà ad illustrare le ultime novità di Zona 42.

Dopo il successo di Real Mars, Premio Italia 2017 per il miglior romanzo di fantascienza, Alessandro Vietti torna a Bologna per presentare Il Potere, un romanzo che esplora un territorio narrativo dove ben pochi autori osano avventurarsi.
All’incrocio tra quotidiano e distopia, Il Potere mescola romanzo di formazione, riflessione politica e superpoteri in una storia che si distingue per l’originalità dell’idea e dello sviluppo, un protagonista memorabile e un’ambientazione terribilmente realistica.
Non ci sono uomini mascherati, tutine colorate o mantelli svolazzanti, c’è piuttosto un’indagine sui riflessi del potere, individuale e politico, sul come influisce sulla nostra esistenza, sulle conseguenze del suo uso più o meno indiscriminato, più o meno disinvolto.
“Il Potere” è soprattutto una storia appassionante che parte negli anni ’80 e si sviluppa nei decenni successivi, con parecchie sorprese lungo la via e più di una situazione capace di lasciare sbalordito e attonito il lettore.
Un romanzo pazzesco e indicibile, e siamo convinti stupirà i lettori almeno quanto ha stupito noi che abbiamo scelto di pubblicarlo.

NEWSLETTER dal 13 al 17 novembre (giocando in casa e in trasferta)

Ecco gli appuntamenti in corso per i prossimi giorni.
Parte il festival La violenza illustrata, collaboriamo con il Crash e ospitiamo una infilata di editori combattivi.
Vi aspettiamo, qui e in giro, come sempre.

Con Trame.

Martedì 13 novembre alle 18 in libreria
Nicola Arcangeli presenta “Rimini Graffiti” (Clown Bianco) e ne parla con Gianluca Morozzi.

“Un telefono che squilla di prima mattina non porta bene”. È questo il pensiero che attraversa la mente di Leonard Beck quando si appresta a rispondere alla telefonata con cui la ex moglie Roberta lo avvisa del ritrovamento del cadavere di Antonio Pesaresi, uno sbandato e alcolizzato che negli anni di gioventù era stato il suo migliore amico. Per Leonard, che ora ha sessantatré anni e vive a Milano, inizia un lungo viaggio a ritroso nel tempo, che lo porta a ripercorrere le tappe della sua adolescenza, a partire dalla traumatica separazione dei genitori, che lo costrinse a trasferirsi dalla California alla Rimini del boom turistico degli anni Sessanta. I ricordi di una città che non c’è più si intrecciano a quelli dei primi amori, delle amicizie, delle passioni, della musica. Ma anche a quelli della paura e del dolore. E della morte. Perché a Rimini c’è una storia d’orrore non raccontata. E ora i cani stanno per tornare.

Nicola Arcangeli è nato e vive a Bologna. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo (scritto in collaborazione con Emanuela Tumiatti), “Lo specchio delle sue brame” (Giraldi Editore). Nel 2014 è uscito il suo secondo romanzo “Dove oggi è già domani” seguito nel 2016 dal sequel “Solo il vento lo ascoltava”, editi entrambi da Giraldi Editore, a cui si aggiungono partecipazioni a varie antologie.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971.
Esordisce per Fernandel con “Despero” (2001), “Luglio, agosto, settembre nero” (2002) e “Dieci cose che ho fatto ma che non posso credere di aver fatto…”(2003), “Accecati dalla luce” (2004), con il disegnatore Squaz, “Pandemonio” (2006), con Paolo Alberti “Le avventure di zio Savoldi ” (2006), poi “L’abisso” (2007) e “Anche il fuoco ha paura di me” (2015), la serie a fumetti “FactorY” (2008-2010), e Confessioni di un povero imbecille, (2016), con il cd audio omonimo del gruppo Gli Avvoltoi.
Con Guanda e/o Tea dal 2004 “Blackout”, e fra gli altri “L’era del porco”, “Colui che gli dei vogliono distruggere”, “Radio Morte”, “Lo specchio nero”.
Nel 2018 “Gli annientatori” (Guanda) e “L’ape regina” (Fernandel).

Mercoledì 14 novembre alle 18 in libreria
Cristina Orlandi presenta “I boschi del tempo” (Damster edizioni 2018).
Ne parla con Ermanno Pavesi, assessore alla cultura del Comune di Monzuno.

Riccardo, pittore di grande talento, vive isolato in un paese dell’Appennino bolognese.
La sua scelta di vita risulta incomprensibile a Margherita, la donna che lo ama da anni e vive in città.
Smettono di frequentarsi, pur avvertendo la mancanza l’uno dell’altra.
Ricordi storici emergeranno dai bosco, dando voce a personaggi del passato.
Sarà rivedendo i percorsi di altre persone che Riccardo riuscirà a far luce sul proprio, facendo emergere un doloroso segreto che in parte ha costituito il motivo della sua decisione di vivere solo.
Riusciranno Riccardo e Margherita a rivedere le proprie scelte al punto da decidere di incontrarsi di nuovo?
La loro storia si intreccia ai ricordi legati ai luoghi, apparentemente aspri e inospitali, ma in realtà ricchi di amore verso le persone.

Cristina Orlandi ha pubblicato diversi racconti in varie antologie, tra cui “Nessuna Più”, curata da Marilù Oliva (Elliot Edizioni, 2012), contro il femminicidio per il Telefono Rosa. Nel 2015 partecipa all’antologia “Donne che fecero l’impresa” (Edizioni del Loggione).
Nel 2016 scrive “Bologna meravigliosa” (Edizioni della Sera), percorso emozionale attraverso luoghi e ricordi della città di Bologna.
Nel 2017 partecipa alle antologie “Brividi a Cena in Appennino” e “Brividi a cena in Valmarecchia”, per Edizioni del Loggione, e sempre con il Loggione nel 2018 all’antologia “Brividi a Cena in territorio Pratese”.
Sempre nel 2018 cura l’antologia “Bolognesi per sempre” (Edizioni della Sera) in cui è anche presente un suo racconto e diventa responsabile editoriale della collana “R come Romance”, la sezione dedicata al “rosa” di Edizioni del Loggione.

Giovedì 15 novembre alle 17,30
presso la Biblioteca di Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale in via Nazario Sauro 20/2 a Bologna
presentazione del volume di Alberto Bradanini “Oltre la Grande Muraglia. Uno sguardo sulla Cina che non ti aspetti” (EGEA).
Interverrà l’autore, già ambasciatore italiano in Cina, e Marina Timoteo, professore ordinario dell’Università di Bologna.
Bookshop a cura di Trame.

La Cina odierna genera allarme, persino paura, ma allo stesso tempo attrae fortemente. Come mai? Forse perché è antica, ma anche la Grecia è antica; forse perché è vasta, ma anche la Russia è vasta; forse perché è popolosa, ma l’India lo è altrettanto; forse perché la Cina è le tre cose insieme, o perché nei riguardi della Cina è viva ancor oggi una sorta di mitologia del mistero, una mitologia del resto in parte giustificata, poiché nell’inconscio occidentale quel paese conserva un’immagine di estraneità e di difficile accesso, quasi si trattasse di una creazione onirica. Eppure oggi più che mai è necessario compiere uno sforzo per comprendere meglio e più a fondo questo gigante che ha saputo conquistarsi un posto di primo piano sulla scena mondiale, coniugando assenza di libertà e vertiginoso sviluppo economico in un modo che non finisce di stupire l’Occidente, ed esercitando sullo scacchiere geopolitico un sapientissimo soft power che, se oggi lo vede misurarsi quasi alla pari con gli Stati Uniti, partner e rivale a un tempo, configura per il futuro scenari inattesi e sorprendenti.
Tra approfondite analisi politiche ed economiche e i ricordi di quanto vissuto in prima persona nelle stanze della diplomazia, Alberto Bradanini, a lungo ambasciatore in Oriente e studioso di cose cinesi, ci guida alla scoperta della Cina che non ci aspettiamo.

Sempre giovedì 15 novembre, ma alle 18, e in libreria
apertura straordinaria in occasione del Festival della Violenza Illustrata 2018
Patrizia Caffiero presenta l’antologia “Incredibili vite nascoste nei libri” (Musicaos editore, 2017).
Ne parlerà con Deborah Casale, della Casa delle Donne per non subire violenza.

Cosa può accadere tra le mura di una casa, allʼinterno di quellʼequilibrio sottile costituito dalla famiglia, dalla convivenza di persone appartenenti a diverse generazioni, con desideri, emozioni e vite totalmente differenti?
Storie di allontanamenti e ricongiungimenti, migrazioni, fughe, viaggi, vite costrette a fare i conti con una violenza cieca, dinanzi a cui si può solo resistere, uscendone stravolti, oppure scappare, in cerca di una redenzione.
Maddi, Zoubida, Nena, Vince, Laura, Ilaria, Sarah, Cloe, il Signore e la Signora Flick, Allegra, Maria, Jacopo, Filippo, sono le “incredibili vite nascoste nei libri”, raccolte in questa antologia.

Patrizia Caffiero, nata e vissuta a Lecce fino al 1996, si è trasferita prima a Ferrara, poi a Bologna e infine ad Anzola dell’Emilia dove ha “trovato” le sue radici, e lavora dal 2006 per il Comune come addetta alla cultura e bibliotecaria. È laureata in Lettere e Filosofia (Università del Salento) con una laurea dal titolo “Pasolini e il Potere. Linee per un’interpretazione storico-politica.”
S’interessa di cinema, teatro, letteratura; i suoi scrittori preferiti sono Maeve Brennan, Truman Capote, Karen Blixen, Jean Stafford, Paul Auster. Ha pubblicato per Miraviglia editore, nel 2007, “Guarda che prima o poi Dio si stancherà di te”; sempre nello stesso anno, per la casa editrice Fernandel, un racconto per l’ antologia “Quote rosa”; nel 2009 un racconto per l’antologia “Fobieril – soluzione MANIAzina” (Jar Edizioni).

Venerdì 16 novembre alle 18 in libreria
Anna Segre presenta i suoi due libri nella collana Lampi delle edizioni Elliot, “100 punti di lesbicità (secondo me)” e “100 punti di ebraicità (secondo me)” e ne parla con Marco Contini, giornalista di La Repubblica.

Il primo libro è il curriculum sentimentale di una lesbica dal 1984 al 2017 in 100 punti: il coming out, i libri, la famiglia.
La narrazione di una vita impiegata a cercare un equilibrio tra il dentro e il fuori, di una sessualità che non appena viene pronunciata diventa politica, di amori difficili e amori lungi, e della necessità di pensare su di sé e argomentarsi per esistere.
Amare e narrare che diventano paradossalmente lottare.

Il secondo offre 100 sfaccettature (almeno 100) di ebraismo laico e dissacrante raccontato da una persona cattolica per gli ebrei, ebrea per i cattolici, medico per gli psicoterapeuti, psicoterapeuta per i medici, non proprio connotata come omosessuale, ma abbastanza lesbica per gli eterosessuali, comunque in equilibrio instabile sulle etichette sociali.
L’ebraismo laico esiste, anche se non ha il manto ieratico dell’ortodossia né la postura orgogliosa di chi ha un solo testo sacro.
100 piccoli gesti, 100 piccoli aspetti etici, 100 minuscoli punti fermi per un’identità apparentemente fragile, ma di fatto liquida, agile e inestirpabile.

Anna Segre è medico, psicoterapeuta e scrittrice. Tra le sue opere ricordiamo “Monologhi di poi” (Manni) e “Lezioni di sesso per donne sentimentali” (Coniglio Editore). Con Elliot ha pubblicato: “Judenrampe. Gli ultimi testimoni” (curato con Gloria Pavoncello), “Biografia di una vita in più di Fatina Sed“ (curato con Fabiana Di Segni), “100 punti di lesbicità (secondo me)” e “100 punti di ebraicità (secondo me)”.

Sabato 17 novembre alle 18 in libreria
per Paesaggi di Poesia, rassegna a cura di Sergio Rotino
presentazione del libro di Vittoriano Masciullo “Dicembre dall’alto” (L’arcolaio 2018).
L’autore ne parla con Daniele Barbieri.

“Dicembre dall’alto” è una ricognizione di eventi e di letture. Un angolo visuale e un modo di guardare lo spazio applicato all’ultimo mese dell’anno, quasi fosse un bilancio, e al tempo e a ciò che in esso «succede»; è una presa di distanza verticale necessaria al riconoscimento di alcune circostanze rivelatrici, capitali, dolenti, e all’evaporazione di altre.
Un racconto di una realtà avvertita come troppo grande da poter contenere, filtrare, elaborare senza essere sottoposti a strappi, a urti, a decimazioni. Tutte cose che l’autore documenta attraverso una efficace rappresentazione della fragilità del pensiero. Fragilità o difficoltà che viene espressa sottoponendo il linguaggio a continui troncamenti, a ripetute elisioni, a ripetizioni ossessivo-compulsive di lemmi, di porzioni di frasi e di concetti. Sono, come è stato scritto, “interferenze tra la colloquialità del registro quotidiano, sintatticamente e lessicalmente normalizzato, e assenza di contatto, per un io che si ritrova soggetto plurimo”.
“Dicembre dall’alto” è quindi, in definitiva, l’attraversamento del dolore presente, il prendere coscienza di cosa esso significhi, per giungere a una possibile ricomposizione del quadro esistenziale, dove il passato si leghi con quanto sarà avanti, con il non ancora scritto, il non ancora esperito.
Imparare cioè a “perdere la guerra vincendo la ritirata” sapendo che sempre “amore/uccide ciò che siamo stati perché si/possa essere ciò che”.

Vittoriano Masciullo è nato a Roma nel 1968 e vive a Bologna. Sue poesie sono state pubblicate su Alfabeta2, Private, L’alfabeto di Atlantide, Versanteripido, Poetarum Silva e Versodove.
È presente in “Poesie del Navile” (Moby Dick, 1997) e nella plaquette “È così l’addio di ogni giorno” (Corraini, 2015).
Collabora alla redazione della rivista “Versodove”.

Daniele Barbieri, è critico e poeta.
Ha pubblicato molti libri teorici, tra cui “Il linguaggio della poesia” (Bompiani 2011). Di poesia “La nostra vita, e altro” (Campanotto 2004) e “Distonia” (Kurumuny 2018).

PER FINIRE
Venerdì 16 e sabato 17 novembre Trame supporta “periferique” al Laboratorio Crash! in via Corticella 190/6 a Bologna

Venerdì 16 novembre a partire dalle 18
“Mutazioni della metropoli. Vecchie e nuove storie della periferia”
Presentazione dei libri di Agostino Petrillo “Peripherein: pensare diversamente la periferia” (2016) e “La periferia nuova. Diseguaglianza, spazi, città” (2018), e dei testi curati da Petrillo e Sonia Paone “I reietti della città. Ghetto, periferia, stato” (2016), “Governare l’ingovernabile”.
“Politiche degli slum nel XXI secolo” (2018) e discussione con gli autori, con l’intervento di Maurizio Bergamaschi e Simona de Simoni
Alle 19,30
Premiazione contest fotografico e vernissage della mostra fotografica “Frammenti di periferia”
E dalle 20.30 grigliata sociale + dj set

Sabato 17 novembre a partire dalle 16
“Urban De-constructions. Vol. II” – performance, live painting, action art
Vol. II” Un’opera d’arte collettiva per la quale è richiesta la partecipazione del pubblico. Un giovane trio d’archi, porterà una serie di brani scelti appositamente per smuovere sensazioni differenti tra loro, mentre il pubblico è chiamato a riflettere collettivamente ma in maniera silenziosa, inibiti dalla musica, sul panorama periferico.”
Alle 18 “Parigi, Rio de Janeiro, Napoli. Periferie, lotte popolari e violenze poliziesche”: dibattito con Comité Justice pour Adama – Action antifasciste paris-banlieue – Plateforme d’Enquetes Militante (Parigi), Associazione Davide Bifolco – il dolore non ci ferma (Napoli), compagn* da Rio de Janeiro
Dalle 21,30 Concerto finale con ASSALTI FRONTALI (da Roma) + Kumar + Hip Hop Squeeze (Hip hop Lab from Nautilus Autogestito – Bologna) + Bandolero Movement (da Bologna) + Roots Balera Family / Downbeat Bologna con Nico Royale, Solomon B

Durante le due giornate:
Proiezioni non stop: “La Haine” (M. Kassovitz, 1995) – “Sulla mia Pelle” (A. Cremonini, 2018); in anteprima nazionale “Profiled – A documentary about racial profiling and police brutality in New York City” // Serigrafie autogestite // Banchetti librerie indipendenti fra cui Trame.

Crash! è raggiungibile con gli autobus 27, 87/89, 11C, 62N

NEWSLETTER da sabato 3 a sabato 10 novembre (il 1° del mese saremo in pausa)

Trame stacca il primo di novembre.

Di seguito il riepilogo degli incontri da sabato 3 a sabato 10 novembre.
Ci si vede.

Sabato 3 novembre alle 18
presso Hotel i Portici in via Indipendenza 69 a Bologna
Enrica Tesio presenta “Dodici ricordi e un segreto” (Bompiani).
Ne parlerà con Gabriele Mignardi, giornalista.
Bookshop a cura di Trame.

Un’originalissima “variazione sul tema della famiglia”, i suoi fallimenti, le sue possibilità e i suoi segreti.

“Vorrei che le cose per noi rimanessero quelle di sempre, che restassimo un accrocco improbabile di gente che fatica a star troppo vicina, ma ancor di più a stare troppo lontana.
Una famiglia, insomma.”

Blogger e scrittrice torinese, Enrica Tesio ha due figli e due gatti, ed è separata.
Laureata in Lettere con indirizzo cinematografico, fa la copy da quando aveva vent’anni.
Nel 2015 esce per Mondadori il suo primo libro “La verità, vi spiego, sull’amore”.
Nel 2017 per Bompiani “Dodici ricordi e un segreto”.

Lunedì 5 novembre a partire dalle 19,30
a Off in via Testoni 5/A a Bologna
incontro con Gianluca Morozzi e Gli Avvoltoi.
Bookshop in collaborazione con Trame.

In collaborazione con Silvia Di Giacomo e Gianluca Morozzi proseguono gli incontri per il nuovo format “Note di Carta”.
Il libro è “Confessioni di un povero imbecille” (Fernandel), romanzo che riprende i personaggi della band di Despero.
La prenotazione è consigliata.

Mercoledì 7 novembre alle 18 in libreria
Paolo Panzacchi presenta “Il pranzo della domenica” (Laurana Editore Calibro 9 Gialli & Noir) e ne parla con Gianluca Morozzi.

“Un mercenario, un’azienda in crisi, un colosso industriale cinese e la tranquillità della famiglia Arienti che sta per essere sconvolta da qualcosa di inatteso, un torbido segreto, oscuro, che per anni ha covato sotto la cenere e che ora, con una forza che solo l’odio può aver così a lungo alimentato, riemergerà obbligando tutti a fare i conti con le proprie bugie. Il pranzo della domenica è un noir tenebroso e insieme adrenalinico che indaga i rapporti familiari, perché tutte le famiglie, anche quelle più perfette, hanno dei segreti da nascondere. Una storia cupa, ad altissima tensione, che porterà allo scontro chi l’odio l’ha provato per una vita intera e chi, quel sentimento, ha permesso nascesse.”

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo (Mo) nel 1984 e vive a Ferrara. Nel 2015 per Maglio Editore è uscito il suo romanzo d’esordio “L’ultima intervista” vincitore del Premio della Critica al Premio Internazionale Città di Cattolica. Nel 2018 per Pendragon Collana gLam è stato pubblicato “Drammi quotidiani”, il suo secondo romanzo.
Vari suoi racconti sono presenti in antologie.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971.
Esordisce per Fernandel con Despero (2001), Luglio, agosto, settembre nero (2002) e Dieci cose che ho fatto ma che non posso credere di aver fatto…(2003), Accecati dalla luce (2004), con il disegnatore Squaz, Pandemonio (2006), con Paolo Alberti Le avventure di zio Savoldi (2006), poi L’abisso (2007) e Anche il fuoco ha paura di me (2015), la serie a fumetti FactorY (2008-2010), e Confessioni di un povero imbecille, (2016), con il cd audio omonimo del gruppo Gli Avvoltoi.
Con Guanda e/o Tea dal 2004 Blackout, e fra gli altri L’era del porco, Colui che gli dei vogliono distruggere, Radio Morte, Lo specchio nero.
Nel 2018 “Gli annientatori” (TEA) e “L’ape regina” (Fernandel).

Venerdì 9 novembre alle 18 in libreria
incontro con D Editore e i suoi folli progetti autunnali.
Una tripletta di idee: Valerio Valentini con “Parlare non è un rimedio”, l’antologia “Illusioni”, la riedizione di “La nuvola purpurea” di MP Shiel.

Diversi tra loro, ma tutti ricchi di atmosfera, gli ultimi tre volumi di narrativa di D Editore sbarcano a Bologna venerdì 9 novembre.
Si parlerà di fine del mondo, di fine dei rapporti, di precarietà, di arte, di letteratura e di tanto altro!
I racconti con cui Valerio Valentini ha costruito l’edificio di “Parlare non è un rimedio” ci parlano di relazioni: un uomo si aggrappa ai ricordi del passato, una coppia parla seduta di fronte a un caffè, un amore finito si trasforma in solitudine e cinismo, una figlia torna alla casa paterna, una storia di una sola estate.
“Illusioni”, invece, ci parla del rapporto tra immagine e parole, tra visione e testo, attraverso la penna di tredici autori che intendono interrogarsi, tramite la forma del racconto, quale legame si possa costruire tra parola e immagine.
Infine, “La nuvola purpurea”, uno dei capolavori della letteratura del ‘900, testo che anticiperà i generi postapocalittico e della climate fiction, definendosi come la cronaca in prima persona dell’estinzione dell’umanità.

Presenteranno: Giovanni Bitetto (critico); Giovanni de Matteo (scrittore, curatore); Fabio Fornasari (autore, designer); Martina Marzadori (Illustratrice per D Editore); Valerio Valentini (autore, curatore); Marilena Votta (autrice).

Sabato 10 novembre alle 14,30 in libreria
il gruppo di lettura residente “Letture sul sofà” parla di “Le città invisibili” di Italo Calvino edito da Mondadori.

Il gruppo è aperto a chiunque voglia partecipare.

Sabato 10 novembre alle ore 16
presso la sala conferenze dell’Università Primo Levi in Via Azzo Gardino 20/c a Bologna
Il Gruppo di Lettura Primo Levi incontrerà la scrittrice Lidia Ravera.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Il gruppo di lettura offre un incontro aperto al pubblico, per dialogare con Ravera sul suo ultimo libro “Il terzo tempo” (Bompiani) (Premio letterario Cesare Pavese 2018).
Attraverso gli occhi della protagonista, Costanza, una donna di sessantaquattro anni, inquieta e intraprendente, l’autrice getta uno sguardo lucido sulla vecchiaia, un periodo della vita che fa paura, sfatando vecchi luoghi comuni.

Sabato 10 novembre alle 18 in libreria
“Posso essere d’aiuto?” incontro con Beniamino Sidoti.

Beniamino Sidoti presenta le sue “Strategie per contrastare l’odio”: non un libro, ma una pagina Facebook, per ragionare intorno alle comunicazioni d’odio e alle alternative possibili, umane, urgenti.
Sarà un’occasione per giocare, discutere, aiutarsi (anche con i libri, certo).

Strategie per contrastare l’odio è una pagina che ha superato in poco più di un mese i 4000 follower, e che propone quotidianamente riflessioni e azioni per contrastare l’odio: di Beniamino Sidoti, che ne è l’autore, nel 2018 sono usciti “Stati d’animo” (Rrose Sélavy, nuova edizione), “Il grande libro il grande gioco” e “Little girl” (entrambi per Bacchilega).

Beniamino Sidoti vive a Bologna e si occupa di gioco e narrazione: è stato tra i fondatori di LuccaGames e collabora attivamente con molte scuole in tutta Italia; come autore ha firmato una cinquantina di titoli tradotti in una ventina di lingue.