NEWSLETTER DAL 21 AL 25 MARZO

Parte la primavera e in attesa di impostare anche l’orario legale ecco una mazzetta di incontri, si intrecciano guerre e viaggi verso est, amore e nerd.
Come sempre prima il sunto, poi le schede delle varie presentazioni.
Vi aspettiamo.

Trame

Martedì 21 marzo alle 18 in libreria
Andrea Santangelo presenta “Eccentrici in guerra” (Utet).
L’autore ne parlerà con Lia Celi, e con Giovanni Brizzi.

Mercoledì 22 marzo alle 18 in libreria
Alessandra Minervini presenta “Overlove” (Ed. Liberaria).
Intervengono gli scrittori Marilù Oliva e Franco Arba.

Venerdì 24 marzo alle 18 in libreria
doppia presentazione, si partirà dal libro di Fulvio Gatti “I nerd salveranno il mondo” (Las Vegas) e si arriverà al libro “Dream Park Serenade” di Andrea Malabaila (Pendragon).
Per l’occasione Fulvio Gatti terrà un Nerdlab con Davide Bacchilega, Gianluca Morozzi, Barbara Baraldi, Maico Morellini.

Sabato 25 marzo alle 18 in libreria
Eugenio Berra dell’associazione Viaggiare i Balcani presenta la nuova edizione di “Scoprire i Balcani. Storie, luoghi e itinerari dell’Europa di mezzo.” (Cierre edizioni).
Berra ne parlerà con la fumettista Cristina Portolano e con Marco Abram di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.

Martedì 21 marzo alle 18 in libreria
Andrea Santangelo presenta “Eccentrici in guerra” (Utet).
L’autore ne parlerà con Lia Celi, e con Giovanni Brizzi.

L’ultima grande guerra del Novecento è stata una lunga epopea fatta di tragedie e di battaglie, di gloriosi comandanti e imprese eroiche, di soldati temerari che si sono immolati per il loro paese, di fini strateghi e abili combattenti. Ma a voler scandagliare con cura i libri e i documenti, si scopre tutta una schiera di soldati che fecero dell’eccentricità la loro uniforme: generali, spie, partigiani, uomini e donne che si distinsero per il loro carattere e le loro abitudini curiose, indizi rivelatori di un’attitudine spiccata al pensiero laterale.
Perché forse solo chi è fuori dagli schemi riesce davvero a sorprendere l’avversario.
Il generale Charles Orde Wingate, ad esempio, è noto alla storiografia militare come il teorico della “guerriglia”, capace di rivoluzionare con un’intuizione la strategia bellica britannica in piena seconda guerra mondiale. Ma quel che non tutti sanno è che al suo genio militare si accompagnava una personalità bizzarra: oltre a portare al polso una grossa sveglia al posto dell’orologio, era detestato dai colleghi ufficiali perché si lavava poco, mangiava grandi quantità di cipolle e li riceveva nella sua tenda il più delle volte nudo, coperto solo dalla sua amata Bibbia e dall’inseparabile casco coloniale.

Andrea Santangelo, profondo conoscitore della storia militare, ci porta con sé sui principali campi di battaglia squadernandoci davanti un ricco patrimonio di storie: leggiamo così del colonnello che provò a resistere alle bombe tedesche imbracciando una cornamusa; delle molte donne che nonostante i pregiudizi dell’epoca raggiunsero incarichi pericolosi, guidando squadriglie di aerei o distinguendosi come cecchini implacabili; del colonnello della Wehrmacht che combatteva il caldo in kilt, del generale cowboy che credeva nella reincarnazione e di molti altri personaggi, valorosi compagni di armi nel variopinto esercito degli eccentrici.

Lia Celi ha tradito la laurea in Lettere classiche per il giornalismo satirico e la scrittura umoristica. Blogger e autrice per radio e tv (Pippo Chennedy Show e La Barcaccia), ha scritto per “Cuore”, “Smemoranda”, “Specchio” e collabora con “Il Fatto Quotidiano” e “Lettera43”. Oltre a essersi cimentata nella conduzione televisiva (Celi, mio marito!, Raitre) e radiofonica (Mai stati meglio, Radio2), ha da poco debuttato come autrice teatrale con lo spettacolo “Ma che razza di Otello?”, interpretato da Marina Massironi.
Tra i suoi libri più recenti “Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi” (Laterza, 2012) e, con Andrea Santangelo, “Mai stati meglio” (Utet 2014), “Caterina la Magnifica” (Utet 2015) e “Casanova per giovani italiani” (Utet 2016).

Giovanni Brizzi è ordinario di Storia romana all’Università di Bologna. È stato professore alla Sorbona ed è insignito delle Palmes Académiques dello Stato francese. Membro di associazioni e organismi scientifici nazionali e internazionali, è socio dell’Accademia delle Scienze di Bologna e dirige la “Rivista Storica dell’Antichità” e la “Rivista di Studi Militari”. Specialista di storia annibalica e di storia militare antica, è autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali tradotte in più lingue.

Mercoledì 22 marzo alle 18 in libreria
Alessandra Minervini presenta “Overlove” (Ed. Liberaria).
Intervengono gli scrittori Marilù Oliva e Franco Arba.

Overlove è un romanzo sulla mancanza e dunque sull’amore, sull’integrità che nasce in risposta alla disonestà, sul rapporto difficile tra genitori e figli, su quelle eredità materiali e immateriali che si ricevono senza possibilità di scelta. Come nelle migliori commedie indie americane Alessandra Minervini racconta l’amore dalla fine e lo fa attraversando una Puglia a colori vivi e velata di un’ironica malinconia.
Anna e Carmine si amano da tre anni. Carmine è sposato e ha una figlia. Anna no. Si prendono e si lasciano diverse volte in un tira e molla di passione e senso di colpa. Carmine è un sofisticato cantautore indipendente che tenta la carriera nazional popolare per sbarcare il lunario. Passa le giornate rinchiuso nel suo studio di registrazione, alternando la fase creativa all’ossessione del controllo del peso. Rancoroso e frustrato, non ha il coraggio di cambiare vita. Fino a quando il cambiamento non glielo serve Anna su un piatto d’argento. Un pegno d’amore. Accanto ai due protagonisti Alessandra Minervini ritrae una sgangherata umanità contemporanea: anaffettivi cronici, artisti egocentrici, goffi ipocondriaci, i nuovi ricchi dell’Est europeo e gli ex benestanti italiani minacciati dalla povertà borghese.
La scrittura procede per sottrazione e frammenti, creando nel lettore un senso di dipendenza. Si perde e si ritrova qualcosa: un amore, una vita, un desiderio, se stessi. E si induce chi legge a rispondere ad una domanda apparentemente banale: “Cosa siamo disposti a fare per amore?”
Overlove è una riflessione ironica, che si sviluppa su più piani di lettura, accompagnata da una colonna sonora letteraria che l’autrice amalgama con la scrittura del romanzo.

“Per scrivere bisogna amare e per amare bisogna capire”, scriveva John Fante.

Alessandra Minervini è nata a Bari dove ora vive. Ma fino a poco tempo fa ha vissuto a Torino. Lavora in editoria da oltre dieci anni come consulente ed editor, tra gli scrittori con cui ha lavorato ci sono Amleto de Silva, Demetrio Paolin, Tiziano Scarpa (Premio Strega 2009), Elena Varvello, Giorgio Vasta. Dopo aver frequentato la Scuola Holden di Alessandro Baricco ha proseguito a collaborare con loro in qualità di ideatrice di contenuti culturali (in Italia e all’estero) e come insegnante di scrittura creativa. I suoi racconti sono pubblicati in riviste e antologie tra cui “Colla”, “EFFE”, “Cadillac”.
I laboratori di scrittura di Alessandra Minervini in corso, tra cui uno dei più noti “Una storia tutta per sé – Come raccontare se stessi (e vivere felici)”, sono su www.alessandraminervini.info.

Venerdì 24 marzo alle 18 in libreria
doppia presentazione, si partirà dal libro di Fulvio Gatti “I nerd salveranno il mondo” (Las Vegas) e si arriverà al libro “Dream Park Serenade” di Andrea Malabaila (Pendragon).
Per l’occasione Fulvio Gatti terrà un Nerdlab con Davide Bacchilega, Gianluca Morozzi, Barbara Baraldi, Maico Morellini.

NerdLab ovvero: di cosa parliamo quando parliamo di immaginario nerd, dai supereroi a Stephen King.
Negli ultimi anni si è imposta all’attenzione una serie di storie, universi narrativi e autori fino a poco prima appannaggio di una nicchia di appassionati.
Fulvio Gatti, con il libro “I nerd salveranno il mondo”, ha offerto il suo personale punto di vista sulla questione; ma vogliamo espandere la discussione, invitando città per città una serie di professionisti, esperti e narratori che, ciascuno a modo proprio, hanno dimostrato sensibilità nel divulgare il “verbo nerd”. Nessun evento epocale ma, speriamo, qualche buon momento di riflessione informale sulle storie che amiamo, quelle che raccontiamo e il loro modo di trasmettere, più di ogni altra, le molte “vibrazioni” del nostro mutevole presente.

La trama di “Dream Park Serenade”
Estate 1998. Tre ragazzi torinesi – il protagonista senza nome, il Bardo e Schopenhauer – decidono di disertare l’esame di maturità e partire per Londra. Il viaggio, nato come semplice bravata, cambia per sempre i loro destini: una delle ragazze conosciute a Green Park viene trovata morta; Schopenhauer si autoaccusa e poi si suicida in cella lasciando però un contraddittorio messaggio d’addio. Estate 2013. Il protagonista e il Bardo, ormai oltre la trentina, si rincontrano a una cena di classe e decidono di tornare a Londra per scoprire la verità e rendere giustizia al loro vecchio amico. Con loro parte anche un altro ex compagno, Cantagalli. L'”indagine” si snoda attraverso una dozzina di indirizzi: i tre si imbattono in personaggi a volte bislacchi, a volte equivoci, fino all’incontro che si rivelerà decisivo. Tuttavia, quella dei tre amici è una ricerca soprattutto interiore, nel corso della quale si troveranno a fare i conti con il passato, con le aspirazioni deluse e gli anni che non tornano e per questo sembrano sempre migliori…

Sabato 25 marzo alle 18 in libreria
Eugenio Berra dell’associazione Viaggiare i Balcani presenta la nuova edizione di “Scoprire i Balcani. Storie, luoghi e itinerari dell’Europa di mezzo.” (Cierre edizioni).
Berra ne parlerà con la fumettista Cristina Portolano e con Marco Abram di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.

La guida è aggiornata e ampliata con trentadue pagine aggiuntive e alcune nuove collaborazioni, tra tutte quella con il noto fumettista Aleksandar Zograf, tra le firme di punta di Internazionale.

Un testo inedito di Paolo Rumiz introduce il lettore all’interno di un affascinante ibrido a metà strada tra libro di suggestioni e classica guida turistica, e lo accompagna in un lungo viaggio che da Trieste giunge sino al Mar Nero attraversando ex Jugoslavia, Albania, Bulgaria e Romania: dieci capitoli-nazioni pensati come altrettante finestre spalancate su una parte d’Europa ancor oggi poco conosciuta se non nei suoi stereotipi e luoghi comuni.
Un percorso alternativo alle mete tradizionali, attento alla scoperta di splendidi luoghi minori e ai loro racconti, siano essi narrazioni, memorie, ricette, poesie o antiche leggende, le comunità di contadini e produttori appartenenti a Terra madre, la rete mondiale di Slow Food. Per viaggiare in modo consapevole rispettando ambiente, culture e persone.
Media partner del progetto è la testata giornalistica on line Osservatorio Balcani e Caucaso, presente all’interno della guida con numerosi contributi scritti dai suoi corrispondenti e collaboratori.

NEWSLETTER DAL 14 AL 18 MARZO a Trame

Settimana intensa a Trame.
Dal romanzo denuncia sul traffico di rifiuti di Barbara Giangravè, al vocabolario di salvataggio per il passaggio dei quarant’anni di Lucia Giulia Picchio, dalla Nuova rivista letteraria con la sua ricca redazione, al noir storico di Claudio Coletta.

Vi aspettiamo.

Trame.

Martedì 14 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Barbara Giangravè “Inerti” (Autodafé Edizioni).
L’autrice ne parlerà con Antonella Beccaria.

Mercoledì 15 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Lucia Giulia Picchio “Siamo così. Vocabolario di salvataggio per donne dopo i 40” (Giunti).
L’autrice ne parlerà con Isa Grassano, giornalista.

Venerdì 17 marzo alle 18 in libreria
presentazione della Nuova Rivista Letteraria n#4 2016 numero monografico sul linguaggio.

Sabato 18 marzo alle 18 in libreria
Claudio Coletta presenta “Il manoscritto di Dante” (Sellerio).
Ne parlerà con Francesco Fumelli.

Martedì 14 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Barbara Giangravè “Inerti” (Autodafé Edizioni).
L’autrice ne parlerà con Antonella Beccaria.

Licenziata dall’azienda per cui lavora, la trentenne Gioia lascia Palermo, sua città d’elezione, e si trasferisce nel paese di provincia dei defunti genitori. Gioia vive appartata tra la casa e la libreria nella quale lavora come commessa, ma l’incontro con il suo vecchio amico Fabio, malato di tumore, la costringe a prendere atto di quanto il cancro sia diffuso, in misura anomala, nel paese. Inizia così la ricerca delle prove di un traffico illecito di rifiuti di cui tutti parlano, ma solo a mezza bocca. Alla ricostruzione del passato del borgo delle origini, si affiancano i ricordi e i traumi della vita familiare della protagonista.
Con un ritmo incalzante, seguendo Gioia in presa diretta, il lettore viene coinvolto nella scoperta del lato oscuro dell’abitudinaria vita di un piccolo centro siciliano in cui il silenzio e la rassegnazione sono muri difficili da scalfire. E, nel contempo, accompagna il faticoso cammino della protagonista, chiamata a rimettere assieme i tasselli della propria esistenza.

Il romanzo, nella sua finzione narrativa, nasce dal materiale raccolto dall’autrice per un’inchiesta su presunti intombamenti in Sicilia, incoraggiata dalle dichiarazioni che il pentito di camorra Carmine Schiavone le ha rilasciato un anno prima di morire, relative allo smaltimento illegale di rifiuti che, in Sicilia, sarebbe iniziato ben prima che in Campania: “Mentre noi abbiamo cominciato alla fine degli anni Ottanta, loro lo facevano da un decennio. Già negli anni Settanta loro erano immischiati in questo business”.

Barbara Giangravè è nata a Palermo nel 1982. Laureata in Scienze della Comunicazione, giornalista professionista dal 2006, ha lavorato per agenzie informative, testate giornalistiche online, uffici stampa. È stata insignita nel 2011 del titolo di Inspiring Woman of Italy per gli anni del suo attivismo antimafia. Ha viaggiato in Europa, America e Asia.
“Inerti” è il suo primo romanzo.

Antonella Beccaria, giornalista e scrittrice, collabora con testate nazionali e trasmissioni televisive. Insegna nell’area non fiction della Bottega Finzioni, la scuola di scrittura di Carlo Lucarelli, e ha firmato libri su strategia della tensione, terrorismo e criminalità politica.

Mercoledì 15 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Lucia Giulia Picchio “Siamo così. Vocabolario di salvataggio per donne dopo i 40” (Giunti).
L’autrice ne parlerà con Isa Grassano, giornalista.

Un libro che contiene, parola dopo parola, tutta l’esperienza, le emozioni, gli interrogativi e le soluzioni di una donna che, passati i 40, si rende conto che a cambiare radicalmente nel corso degli anni non è stata solo la sua vita, ma anche le parole che la rappresentano.
Parole dentro a cui non ritrova più lo stesso carico di significato con cui era abituata ad utilizzarle, ma che strada facendo si sono caricate di significati nuovi o di valenze completamente diverse.
Da qui la necessità di un nuovo vocabolario che sia in grado di ricostruire la mappatura completa della vita, delle emozioni e dei rapporti di una donna a partire dai quarant’anni.
Da amica ad amante, da dieta a passioni, da figli a marito, tanto di quello che significavano queste parole è cambiato insieme a noi.
Per non parlare di termini come milf o cougar, neologismi arrivati dall’America per designare qualcosa che, almeno anagraficamente, prima di ora non ci corrispondeva.
Un nuovo vocabolario per designare una nuova era della nostra vita.

Scrittrice, blogger e insegnante, Lucia Giulia Picchio nasce a Recanati e vive a Milano con il suo primo grande amore: le parole.
Quelle da dire: dalla sua cattedra di lingua e letteratura francese.
Quelle da scrivere nei suoi libri (La più magra del reame, Sognando la beauty farm, La dieta dei vip, Obiettivo donna, Forty. Avventure di una quarantenne tra casa e libri, tra realtà e reality) e nelle pagine del suo blog (Forty Planet www.luciagiuliapicchio.it).
E quelle da leggere nei libri e negli scritti degli altri, purché raccontino storie di vita ( possibilmente buona vita) e di gente comune.

Venerdì 17 marzo alle 18 in libreria
presentazione della Nuova Rivista Letteraria n#4 2016 numero monografico sul linguaggio.

Redattori Silvia Albertazzi, Dario Berveglieri, Gianluca Bucci, Wolf Bukowski, Stefano Calanchi, Giuseppe Ciarallo, Ilaria Ciarallo, Girolamo De Michele, Claudio Dionesalvi, Federico Faloppa, Franco Foschi, Luca Gavagna, Agostino Giordano, Carlo Manzo, Antonio Montefusco, Cristina Muccioli, Alberto Prunetti, Sergio Rotino, Giuliano Santoro, Alberto Sebastiani, Paolo Vachino, Massimo Vaggi.

Il grado di sviluppo di una democrazia e la qualità della vita pubblica sono direttamente proporzionali alla qualità delle parole, all’uso che se ne fa e a quello che si vuole esse significhino. Il pericolo, da sempre in agguato, è quello di un linguaggio plasmato sull’ideologia dominante, condizionamento che si realizza attraverso l’occupazione del vocabolario, la manipolazione e l’illecito impossessarsi di parole chiave del lessico comune, oltre che attraverso la censura, naturalmente.
Il numero recente di Nuova Rivista Letteraria è proprio per questo dedicato a una riflessione sul linguaggio, soprattutto all’analisi dei mille modi in cui è possibile declinarlo al peggio.

Sabato 18 marzo alle 18 in libreria
Claudio Coletta presenta “Il manoscritto di Dante” (Sellerio).
Ne parlerà con Francesco Fumelli.

Anno domini 1323, Abbazia di Pomposa. All’alba irrompono due cavalieri, Ludovico di Soissons e Bernardo da Caen, alla ricerca di un manoscritto con gli ultimi canti della Commedia di Dante che sono finiti in maniera rocambolesca nelle mani di un monaco. Ma nel convento scoppia un incendio e il prezioso manoscritto brucia tra le fiamme, ad eccezione degli ultimi due fogli. Questo è solo il prologo del romanzo di Coletta che in realtà si svolge tutto ai giorni nostri. Siamo a Parigi dove un poliziotto italiano, Domenicucci, collabora con il collega francese Pujol all’indagine su un delitto al Marais. Tra collezionisti d’arte e quadri rubati i due detective finiscono in Piccardia nel castello di Soissons. E qui alcuni indizi ci riportano alla storia del manoscritto di Dante…

Due fogli bruciacchiati, vergati di una scrittura gentile che chiude con un verso: l’amor che move il sole e l’altre stelle. È l’unico autografo esistente della Divina Commedia di Dante, avventurosamente finito nelle mani di un nobile francese e custodito segretamente nel suo castello per settecento anni, in un culto familiare esclusivo tramandato come una primogenitura. Nario Domenicucci non immagina il labirinto di delitti e di misteri in cui si mette quando accetta dal collega francese Pujol di partecipare alla nuova inchiesta. Genovese tranquillo, ispettore della Europol, con un fragile amatissimo figliolo immerso in un suo mondo fatto di poesia, ha contribuito a risolvere un caso di finanza e criminalità. Adesso il funzionario francese con cui ha investigato gli chiede di restare ancora qualche giorno al lavoro a Parigi. In un lussuoso appartamento del Marais è stato rinvenuto il cadavere di Clothilde Dumoulin, milionaria, donna d’affari, ultima di una ricchissima famiglia. Assieme a lei abitavano le grandi stanze solo il glaciale maggiordomo, che è il primo testimone del delitto, e un segretario italiano, in realtà amante della signora, che è sparito. Nella casa, un caveau che è un piccolo prezioso museo di bellezze. Da qui, sono stati trafugati un Picasso, un Constable e soprattutto un piccolo, straordinario, Giorgione. Ed è il Giorgione che pone Nario in rapporto con la contessa Eleonore de Soissons. Un’ambigua, affascinante figura con cui inseguire una traccia di sangue e di secoli per arrivare alla mano assassina. Una mano amorosa e assassina.
L’autore cita anche esplicitamente Maigret e le sue pagine hanno infatti la suggestione di un mistero criminale risolto più con l’immedesimazione del poliziotto negli ambienti e nelle psicologie.

Claudio Coletta (Roma, 1952) è cardiologo e docente a contratto presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». È stato membro della giuria internazionale del Roma Film Festival 2007. Con Sellerio ha pubblicato anche “Viale del Policlinico” (2011) e “Amstel blues” (2014).

Francesco Fumelli è nato ad Ancona (vallo a spiegare il mare a chi non c’è nato) e vive a Bologna da 30 anni dove fa il consulente aziendale.
Ha scritto 3 romanzi “No, non è una cosa seria” (Giraldi) , “Più alti dei giganti più veloci di Moser” (Pendragon) e “La vera storia di Alcide Manzù e Camillo ancora senza cognome” (Pendragon).

NEWSLETTER dal 7 all’11 marzo (a Trame e in giro)

Una marea di incontri.
E un giorno di silenzio l’8 marzo.

Vi aspettiamo qui o in giro.

Trame

Martedì 7 marzo alle ore 18 in libreria
Cristina Bellon presenta il suo ultimo libro “L’uomo che non sono”, edito da Cairo. 

Sempre martedì 7 marzo alle 21
alle Stanze in via del Borgo di San Pietro 1
PARLA COME LEGGI | Contest di lettura ad alta voce a cura di Massimo Vitali.

Giovedì 9 marzo alle 14,30
presso la Sala Giunta del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna in Via Cartolerie 5 al 1° piano 
incontro “Il corpo della traduzione. A proposito del Manuale del traduttore“ di Barbara Ivancic (Editrice Bibliografica).
I libri si possono acquistare presso la nostra libreria.

Giovedì 9 marzo alle 19
alla sala Alessandri della biblioteca Corticella (capolinea bus 27 A)
in via Gorki 10 a Bologna
Pino Cacucci conversa con Giuliano Bugani.
In collaborazione con ANPI e Arci Brecht Corticella.
Il bookshop è a cura della nostra libreria.

Venerdì 10 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Kristian Fabbri “Speer Architetture e|è potere” (Libria editore 2016)
L’autore ne parlerà con Paola Bianco.

Venerdì 10 marzo alle 19,15
presso Underground English in via Marsili 13 a Bologna
il primo Book Club in inglese di Underground English Bologna su Siddharta.
I libri sono disponibili presso la nostra libreria, sia in italiano che in inglese.

Sabato 11 marzo alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” parlerà del libro “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” di Audrey Niffenegger.
Il gruppo di lettura della nostra libreria è aperto a chiunque sia interessato.

Sempre sabato 11 marzo alle 17 
in Auditorium Enzo Biagi presso la Biblioteca Sala Borsa a Bologna
incontro sull’antologia di racconti “Il mestiere più antico del mondo?” a cura di Marilù Oliva (Elliot).
L’incontro è realizzato in collaborazione con Elliot edizioni.

Martedì 7 marzo alle ore 18 in libreria
Cristina Bellon presenta il suo ultimo libro “L’uomo che non sono” (Cairo). 

Una vita da travet con gli amici al bar, un’ex moglie da mantenere, uno schnauzer nero gigante e una datrice di lavoro ossessionata dal controllo. Una quotidianità priva di emozioni quella di Giovanni Tosi, quarantacinque anni, che dopo il divorzio si ritrova a vivere nel paese della campagna lombarda in cui è nato. Poco eccitante, anche se con una sua confortante monotonia. Poi, un giorno, Beppe, il migliore amico di sempre, muore e Giò, stordito dal dolore, si scopre terrorizzato dalla prospettiva di troppi rimpianti. È l’inizio della metamorfosi: se la vita ti manda un segnale, sta a te coglierlo. Un calcio alla tranquillità e si apre la caccia alle emozioni forti, ai guadagni facili, alle trasgressioni. Dall’hinterland agricolo cristallizzato sotto la brina, il pericoloso apprendistato di Giò lo trascinerà, tappa dopo tappa, in un viaggio di perdizione. Fino all’inevitabile e drammatica resa dei conti in una città del Caucaso misteriosa e violenta, per scoprire che in quel nuovo cielo non si può volare. 

“Siamo troppo impegnati” ci dice Bellon “nella ricerca dei clamori e delle potenti luci artificiali di una città globale che ci vuole tutti e sempre sul palco. Così facendo, rischiamo di avere platee vuote e palchi intasati”. 

Cristina Bellon (www.cristinabellon.it) si muove tra vari generi letterari, dalla fantascienza al realismo, dal giallo alla saggistica.
Ha pubblicato “Il futuro spiegato ai ragazzi” (Mondadori, 2012, tradotto anche in spagnolo), “L’ora breve” (Gruppo B, 2014, quarto classificato al Premio Letterario Internazionale “Vinceremo le malattie gravi” 2015), i racconti “Il giorno del persico” nell’antologia Delitti di lago (Morellini, 2015) e “Il prigioniero dell’Ade” in “Nuovi delitti di lago” (Morellini, 2016). 
Collabora con La Stampa, Panorama, Donna Moderna altre riviste scrivendo di scienza e di attualità. Per ArcipelagoMilano, settimanale di politica e di cultura, dirige la rubrica letteraria. 

Sempre martedì 7 marzo alle 21
alle Stanze in via del Borgo di San Pietro 1
“Parla come leggi” contest di lettura ad alta voce condotto da Massimo Vitali.

A quanti anni avete iniziato a leggere? Pensate di saperlo fare solo perché state leggendo queste righe? Avete mai letto navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser ad alta voce?
Partendo dai più scellerati esempi di letture per voce di Massimo Vitali, continueremo con incipit di romanzi ogni volta diversi in cui ognuno potrà trovare la sua strada, perché gli incipit sono come le formiche: si somigliano forse, ma portano su sentieri differenti.
Da Italo Calvino a Kurt Vonnegut, da Douglas Adams a Stefano Benni, ognuno leggerà un incipit di un romanzo diverso fino alla resa finale: il giudizio di un’insindacabile giuria popolare che decreterà il vincitore del contest. 

In palio al vincitore un buono omaggio di 15 euro offerto dalla nostra libreria, mentre per il secondo e il terzo posto free drink per schiarire la voce. 

Ingresso libero, ma è suggerita la prenotazione a info@lestanzecafe.it 
A tutti i prenotati a nome di Radio Città Fujiko 103.1 fm che ordineranno una consumazione, in omaggio il buffet.

Giovedì 9 marzo alle 14,30
presso la Sala Giunta del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna in Via Cartolerie 5 al 1° piano 
incontro “Il corpo della traduzione. A proposito del Manuale del traduttore“ di Barbara Ivancic (Editrice Bibliografica).
I libri si possono acquistare presso la nostra libreria.

Quale rapporto instaura il traduttore con il testo su cui lavora? Quale atteggiamento deve tenere? Che ruolo giocano la sensibilità linguistica e la creatività in una professione così delicata?
Il “Manuale del traduttore” propone una riflessione sull’arte di tradurre e sulla didattica della traduzione, ponendo l’accento sulla persona del traduttore e sul ruolo dell’empatia e della corporeità nel processo traduttivo.
L’autrice lo presenta nell’ambito degli incontri Idear – Incontri Dipartimentali su Esperienze di Attività di Ricerca.
L’incontro è aperto al pubblico.

Giovedì 9 marzo alle 19
alla sala Alessandri della biblioteca Corticella in via Gorki 10 a Bologna (capolinea bus 27 A)
Pino Cacucci conversa con Giuliano Bugani.
In collaborazione con ANPI e Arci Brecht Corticella.
Il bookshop è a cura della nostra libreria.

In occasione della Mostra “Collezione Gelman: arte messicana del XX secolo opere dei più significativi artisti messicani” tra cui spiccano Frida Kahlo e Diego Rivera abbiamo chiesto a Pino Cacucci, scrittore e viaggiatore, di raccontarci episodi meno noti, impressioni, ricordi su di un paese ed una cultura ancora poco conosciuti.
Pino Cacucci è autore per Feltrinelli di “Viva la vida!” dedicato a Frida Khalo ed alla sua appassionata esistenza. 
Il libro racconta le sofferenze esistenziali ed artistiche della pittrice e la sua travagliata relazione con Diego Rivera.
Già in “La polvere del Messico” Cacucci aveva dedicato attente osservazioni e riflessioni al Messico in un partecipato viaggio tra etnie impermeabili ad ogni conquista, deserti capaci di farsi amare o odiare, antiche leggende “un Messico capace di stupire il viandante a ogni angolo di strada”.

Venerdì 10 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Kristian Fabbri “Speer Architetture e|è potere” (Libria editore 2016)
L’autore ne parlerà con Paola Bianco.
 
“se vuoi conoscere l’umanità di una persona dagli del potere” 
Quali compromessi sei disposto ad accettare pur di realizzare le tue più grandi ambizioni?  
L’architetto Albert Speer, grazie ad una brillante e veloce carriera, a trent’anni si trova al servizio del Grande Committente: il Fuhrer, che gli offre il mondo e la realizzazione di architetture che dureranno millenni. 
Richard Neutra, in una intervista, riconosce in Speer l’ultimo architetto del faraone, l’ultimo tecnico-artista che ha avuto la possibilità di confrontarsi con il potere totale.
Il testo interroga il lettore, lo spettatore sul proprio rapporto con il potere, l’ambizione, i desideri.
Speer rappresenta una figura drammaturgica ambigua, bifronte: da un lato l’arte, la tecnica, la responsabilità della bellezza e dell’eternità, dall’altro il fascino del potere, l’ottusità dei propri desideri, la convinzione di operare per la bellezza come fine ultimo e bene supremo.
Il monologo ha ottenuto il premio Carlo Terron 2015 della Rivista Sipario.
Lo ha portato in scena dal Collettivo GliEredi (http://glieredi.com/gli-eredi/) con Ettore Nicoletti regia Felix Benoit cartellone ERT Stagione Teatro Ragazzi

Kristian Fabbri, architetto, libero professionista, docente di fisica tecnica ambientale presso il Dipartimento di Architettura Università di Bologna; svolge attività di ricerca in ambiti energy efficiency, heritage and microclimate, con pubblicazioni in riviste e congressi internazionali.
La scrittura di testi poetici e drammaturgie teatrali è la naturale prosecuzione dell’attività di ricerca scientifica: la scrittura indaga lì dove forma e formula si spengono, la narrazione come utensile, a comprendere e descrivere il progetto. Le tematiche preferite sono legate al rapporto tra tecnica e potere, le cose, il desiderio e la manipolazione.
Ha pubblicato anche  “Triceratopo. Del battere il pugno sul tavolo” (Italic-Pequod 2014).
www.kristianfabbri.com

Paola Bianco architetta, formata allo IUAV di Venezia. Consegue nel 1998 un Master of Science in Gran Bretagna e nel 2000 svolge un periodo di training in Belgio presso la Commissione Europea.
Si trasferisce a Bologna all’esordio del nuovo millennio, dove inizia l’attività libero-professionale, con focus sull’efficienza energetica e la sicurezza nei cantieri.
Si interessa e pratica nei ritagli di tempo svariate arti minori (calligrafia, paper design, acquerello, ceramica). 
Dal 2008 collabora con la rivista Il Giornale dell’Architettura, in edizione cartacea e online.

Home

Venerdì 10 marzo alle 19,15
presso Underground English in via Marsili 13 a Bologna
il primo Book Club in inglese di Underground English Bologna su Siddharta.
I libri sono disponibili presso la nostra libreria, sia in italiano che in inglese.

L’occasione è riflettere sulla filosofia, sulla ricezione critica e le questioni sollevate nel libro “Siddhartha” di Hermann Hesse, l’influenza che ha esercitato e la biografia di Herman Hesse in relazione al testo.
Tutto questo corredato da un gustoso aperitivo gratuito! All nationalities are welcome!

La discussione si terrà in inglese con l’aiuto di partecipanti madrelingua e dei nostri insegnanti, che sapranno rispondere a qualsiasi domanda sulla lingua inglese, anche a partire da brani del testo.
Il primo evento è a entrata libera, consigliata la prenotazione in anticipo perché i posti sono limitati, su www.undergroundenglish.com/eventi

Sempre sabato 11 marzo alle 17 
in Auditorium Enzo Biagi presso la Biblioteca Sala Borsa a Bologna
incontro sull’antologia di racconti “Il mestiere più antico del mondo?” a cura di Marilù Oliva (Elliot).
L’incontro è realizzato in collaborazione con Elliot edizioni.

Bookshop a cura della libreria Trame.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Marilù Oliva, Camilla Ghedini, Alessandro Berselli, Romano De Marco e Ilaria Palomba ne parleranno con Federica Mazzoni, Presidente Commissione Istruzione, cultura, giovani, comunicazione del Comune di Bologna.
 
Quattordici racconti d’autore sulla prostituzione per parlarne oltre gli stereotipi, la facile retorica e semplificazione e, soprattutto, per puntare l’attenzione sulle storie di sfruttamento, schiavitù, miseria, prevaricazione che ci sono dietro a un fenomeno che sembra non conoscere mai crisi né confini.
Alessandro Berselli, Sara Bilotti, Maurizio De Giovanni, Romano De Marco, Camilla Ghedini, Dacia Maraini, Marilù Oliva, Ilaria Palomba, ognuno con la propria cifra stilistica, hanno deciso di dare voce ai diversi aspetti di questa realtà senza avere risposte certe ma con l’obiettivo di continuare a interrogarsi su questo tema che sembra non trovare mai soluzione.
I proventi del libro saranno interamente devoluti al Telefono Rosa, Associazione Nazionale Volontarie che offre consulenza legale, bancaria, psicologica e mediazione famigliare alle donne vittima di violenza e ai loro bambini.
 

NEWSLETTER DAL 1° AL 7 MARZO ( a Trame e in trasferta )

Arriva marzo ed ecco gli incontri della prima settimana.
Maniaci omicidi per Fabrizio Carollo, riflessioni sul regime in Arabia Saudita, il nuovo libro di racconti di Matteo Marchesini, il romanzo di Michele Cocchi, il noir psicologico di Cristina Bellon, la serata Parla come leggi condotta da Massimo Vitali.
Prima i brevi sunti.
Poi le schede delle nostre proposte.
Ci si vede, qui a Trame o in giro.

Mercoledì 1° marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo romanzo di Fabrizio Carollo “Il mostro della mannaia” (Falzea 2016)
L’autore ne parlerà con Matteo Righi, regista a NuovaRete e 7gold.
Donatella Vanghi leggerà brani tratti dal libro.

Sempre mercoledì 1° marzo alle 17,30
nella Sala Prof. Marco Biagi, Quartiere Santo Stefano in via Santo Stefano 119 a Bologna
presentazione del libro di Liisa Liimateinen “L’Arabia Saudita. Uno Stato contro le donne e i diritti” (Castelvecchi, 2016).
L’autrice ne parlerà con Marcella Emiliani, storica del Medio Oriente. Coordina Rita Cenni, giornalista
La nostra libreria collabora con il bookshop.

Venerdì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo libro di Matteo Marchesini “False coscienze. Tre parabole degli anni zero” (Bompiani 2017).
L’autore ne parlerà con Alessandra Sarchi.

Sabato 4 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Michele Cocchi “La cosa giusta” (Effigi).
L’autore ne parlerà con Andrea Tarabbia.

Martedì 7 marzo alle ore 18 in libreria
Cristina Bellon presenta il suo ultimo libro “L’uomo che non sono”, edito da Cairo.

Sempre martedì 7 marzo alle 21
alle Stanze in via del Borgo di San Pietro 1
PARLA COME LEGGI | Contest di lettura ad alta voce a cura di Massimo Vitali.
La nostra libreria è sponsor della serata.

Mercoledì 1° marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo romanzo di Fabrizio Carollo “Il mostro della mannaia” (Falzea 2016)
L’autore ne parlerà con Matteo Righi, regista a NuovaRete e 7gold.
Donatella Vanghi leggerà brani tratti dal libro.

Alessandro Barbato, feroce serial killer, aveva terrorizzato per lungo tempo la città, uccidendo barbaramente giovani donne con un’affilata mannaia da macellaio. Tutto ebbe fine quando il tenente di polizia Fabrizio Giordani e la giovane agente Stefania Altieri chiusero, apparentemente, il caso. Oggi, il Mostro della Mannaia è tornato a mietere vittime: più feroce, più furbo e perverso di quanto non fosse mai stato. Toccherà nuovamente a Stefania Altieri, diventata brillante ispettrice, cercare di risolvere il caso e comporre nuovamente i pezzi di un puzzle contorto e insanguinato. Ad aiutarla l’ex tenente Giordani, congedato da anni e vittima di oscuri fantasmi che emergono dai ricordi di quel tragico avvenimento, portandolo quasi sull’orlo della pazzia. Mentre le morti si susseguono e ognuno è visto con sospetto, la piccola Alice Festi stringe una forte amicizia con l’assassino: un legame pericoloso che porterà i protagonisti a confrontarsi tra loro ma, soprattutto, con le loro paure, prima che anche la bambina corra il rischio di cadere sotto i colpi della mannaia del mostro redivivo…

Fabrizio Carollo vive e lavora a Bologna. Ha partecipato a svariati concorsi letterari che gli sono valse numerosi premi e riconoscimenti, fino alla prima raccolta di racconti dal titolo “Dusk” (Rupe Mutevole 2010), alla quale sono seguiti “Il sonno del Mostro” (Lulu Edizioni, 2011) e “L’armonia dei sogni spezzati” (Falzea 2012).
Nel frattempo ha collaborato e collabora con diversi portali giornalistici, web tv e reti locali, in qualità di speaker e conduttore.
Sua l’ideazione e la conduzione di rubriche per il web come “Un Autore nella Cultura”, “Incontri a Bologna”, “Incontri al teatro Dehon” e “Bloody Cult”.
Ha intrapreso inoltre un interessante percorso fotografico, sotto lo pseudonimo di caRfa Images.
“Rosso Tenebra” è stato il suo primo romanzo e la sua quarta pubblicazione. “Il mostro della mannaia” 2016 è il suo nuovo romanzo.

Donatella Vanghi, nata a Firenze, ha studiato e insegnato in varie città e ora vive vicino a Bologna.
Da circa dieci anni si dedica alla lettura ad alta voce, ha studiato con Margaret Collina, Matteo Belli, Marina Pitta, Valeria D’Astoli, ed è fra i soci fondatori dell’Associazione Culturale Legg’io, con cui partecipa a letture e spettacoli. Ha collaborato con alcune Radio, con Biblioteche e con librerie in occasione di presentazioni di libri.
Partecipa come volontaria all’iniziativa Nati Per Leggere presso la Biblioteca di Casalecchio di Reno ed è donatrice di voce per l’Associazione Centro Internazionale Libro Parlato “Sernagiotto” di Feltre, per cui registra audiolibri per non vedenti.

Sempre il 1° marzo alle 17,30
nella Sala Prof. Marco Biagi, Quartiere Santo Stefano in via Santo Stefano 119 a Bologna
presentazione del libro di Liisa Liimateinen “L’Arabia Saudita. Uno Stato contro le donne e i diritti” (Castelvecchi, 2016).
L’autrice ne parlerà con Marcella Emiliani, storica del Medio Oriente. Coordina Rita Cenni, giornalista
Saluto della Presidente di Quartiere Rosa M. Amorevole.

In collaborazione con Biblioteca Cabral e con la nostra libreria per il bookshop.

Custode della Grande Moschea di La Mecca, prima produttrice mondiale di petrolio e, come tale, alleato e partner economico, militare e politico dell’Occidente (pur essendo accusata di rapporti ambigui con l’lsis), l’Arabia Saudita è un Paese governato da un regime assolutista che viola costantemente i diritti umani e le libertà civili fondamentali, ricorrendo anche a selvagge esecuzioni capitali e limitando tenacemente i più elementari diritti della popolazione femminile. Pochi tuttavia conoscono la realtà quotidiana del più grande Stato arabo dell’Asia occidentale. In questo volume di inchiesta e di denuncia, Liisa Liimatainen è riuscita a penetrare in profondità tra le pieghe della sua complessa società, esplorando in particolare ciò che avviene tra le donne, i giovani e la cospicua minoranza sciita della Provincia Orientale. Scopriamo così le numerose contraddizioni e gli aspetti imprevedibili della vita quotidiana in un regno per molti versi feroce guardiano della tradizione, ma al tempo stesso attraversato da fermenti inaspettati e capace – nelle figure dei suoi attivisti – di soluzioni inedite e coraggiose all’interno di un’originale dialettica con i modelli di sviluppo occidentali.

Venerdì 3 marzo alle 18 in libreria
presentazione del nuovo libro di Matteo Marchesini “False coscienze. Tre parabole degli anni zero” (Bompiani 2017).
L’autore ne parlerà con Alessandra Sarchi.

“Nei momenti in cui l’equilibrio delle forze appariva perfetto, lui avrebbe voluto scattare una fotografia e uscire da quella casa per non tornarci mai più”

L’apparente inaugurazione di una casa, tra vecchi amici e intellettuali velleitari, mette alla prova un amore al capolinea che si sbriciola davanti a una piccola tragedia stradale, protagonisti due anziani inquilini, una macchina e un cane. L’inspiegabile ascesa di Lojacono, stolido e verboso studente trasformato di colpo in autore di best-seller, rivela ai suoi compagni le ambiguità del loro cenacolo letterario e del loro mentore Astolfo Bordiga. Il ritorno di Pietro dalla madre malata sfocia in un’ultima, fatale replica del consueto corpo a corpo astioso e ricattatorio.
Sullo sfondo una Bologna sporca e scura, che non perdona alla giovinezza di svanire, e in primo piano i rapporti di coppia, le ambizioni culturali e le relazioni famigliari di chi è diventato adulto a cavallo tra i due secoli. Da una voce giovane ma già autorevole della narrativa e della critica italiana.

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Poeta, narratore e saggista, oltre ad alcuni libri per ragazzi ha pubblicato le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), i saggi critici di “Da Pascoli a Busi” (Quodlibet 2014), il romanzo “Atti mancati” (Voland 2013, entrato nella dozzina del premio Strega) e la raccolta di poesie “Cronaca senza storia” (Elliot 2015).
Collabora con Radio Radicale, “Il Foglio”, “Il Sole-24 Ore” e il blog “Doppiozero”.

Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971, vive a Bologna. Ha pubblicato “Segni sottili e clandestini” (Diabasis 2008). Per Einaudi Stile Libero è uscito nel 2012 il romanzo “Violazione”, vincitore del premio Paolo Volponi opera prima, e nel 2014 “L’amore normale”.
In uscita, sempre per Einaudi, il 7 marzo “La notte ha la mia voce”.

Sabato 4 marzo alle 18 in libreria
presentazione del libro di Michele Cocchi “La cosa giusta” (Effigi).
L’autore ne parlerà con Andrea Tarabbia.

Gabriele ha sedici anni e fugge attraverso il bosco. Intorno a lui c’è odore di terra. Guada un torrente e scava una buca con un sasso, nasconde il contenuto del suo zaino, cancella le sue tracce. Ha colpito suo padre. L’ha ferito? Non lo ricorda. Hanno litigato, questo lo ricorda. Il padre a casa trova il prete che lo aspetta, è venuto per aiutarlo ma lui si rifiuta. Nessuno lo ha mai davvero aiutato e nessuno lo potrà mai aiutare. Finché una mattina il commesso dell’emporio lo chiama al telefono: al mercato, il venditore di uccelli ha riconosciuto suo figlio. Vive poco lontano, in un casolare, con uomini e donne che hanno lasciato la città per trasferirsi in montagna.

“Il padre non ricorda quello che è accaduto, il figlio sa ma non vuole parlare. Così inizia questa storia ben scritta, fitta di dialoghi serrati, da leggersi tutta d’un fiato. L’autore disegna con precisione la psicologia dei personaggi che danno vita ad una storia corale, fino alla conclusione spiazzante”. Maurizio Pagnini

Michele Cocchi è nato nel 1979 a Pistoia dove vive ancora. Di lavoro fa lo psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza a orientamento psicoanalitico. Come scrittore ha pubblicato articoli racconti su numerose riviste; nel 2009 un suo racconto dal titolo “Animali” è stato pubblicato nella raccolta Padre edita da Elliot Edizioni; nel 2010, sempre con Elliot Edizioni, ha pubblicato la raccolta di racconti “Tutto sarebbe tornato a posto”. Sempre nel 2010 ha vinto il premio della giuria di Esor-dire, edizione di Cuneo.

Andrea Tarabbia è nato a Saronno (Va) nel 1978 e vive a Bologna. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi “Il demone a Beslan” (Mondadori, 2011) e “Il giardino delle mosche” (Ponte alle Grazie, 2015, Premio Selezione Campiello e Premio Manzoni).

Martedì 7 marzo alle ore 18 in libreria
Cristina Bellon presenta il suo ultimo libro “L’uomo che non sono”, edito da Cairo.

Una vita da travet con gli amici al bar, un’ex moglie da mantenere, uno schnauzer nero gigante e una datrice di lavoro ossessionata dal controllo. Una quotidianità priva di emozioni quella di Giovanni Tosi, quarantacinque anni, che dopo il divorzio si ritrova a vivere nel paese della campagna lombarda in cui è nato. Poco eccitante, anche se con una sua confortante monotonia. Poi, un giorno, avviene un fatto tragico. Beppe, il migliore amico di sempre, muore e Giò, stordito dal dolore, si scopre terrorizzato dalla prospettiva di troppi rimpianti. È l’inizio della metamorfosi: se la vita ti manda un segnale, sta a te coglierlo. Il cambiamento comincia dall’aspetto: ritrovare la forma fisica e rivoluzionare il guardaroba è certamente il primo passo per mostrarsi al mondo in modo diverso. Poi, un calcio alla tranquillità e si apre la caccia alle emozioni forti, ai guadagni facili, alle trasgressioni. Sì, forse alcune esperienze portano con sé una dose di rischio, ma anche la possibilità di toccare il cielo. Basta non farsi troppe domande.
Dall’hinterland agricolo cristallizzato sotto la brina, il pericoloso apprendistato di Giò lo trascinerà, tappa dopo tappa, in un viaggio di perdizione. Fino all’inevitabile e drammatica resa dei conti in una città del Caucaso misteriosa e violenta, per scoprire che in quel nuovo cielo non si può volare.

Il noir psicologico racconta il cambiamento di un uomo con un ritmo straordinario, che trascina fino all’ultima pagina e oltre.
Giovanni Tosi è un impiegato modello insoddisfatto della sua vita. Una storia di un uomo comune, che vuole essere apprezzato dagli altri.
Con una scrittura cristallina, l’autrice condanna il modello sociale che il mondo di oggi ci impone.
“Siamo troppo impegnati” ci dice Bellon “nella ricerca dei clamori e delle potenti luci artificiali di una città globale che ci vuole tutti e sempre sul palco. Così facendo, rischiamo di avere platee vuote e palchi intasati”.

Cristina Bellon (www.cristinabellon.it) si conferma una delle scrittrici più versatili e sorprendenti, capace di muoversi tra vari generi letterari, dalla fantascienza al realismo, dal giallo alla saggistica. Ha pubblicato “Il futuro spiegato ai ragazzi” (Mondadori, 2012, tradotto anche in spagnolo), “L’ora breve” (Gruppo B, 2014, quarto classificato al Premio Letterario Internazionale “Vinceremo le malattie gravi” 2015), i racconti “Il giorno del persico” nell’antologia Delitti di lago (Morellini, 2015) e “Il prigioniero dell’Ade” in “Nuovi delitti di lago” (Morellini, 2016).
Collabora con La Stampa, Panorama, Donna Moderna altre riviste scrivendo di scienza e di attualità. Per ArcipelagoMilano, settimanale di politica e di cultura, dirige la rubrica letteraria.

Sempre martedì 7 marzo alle 21
alle Stanze in via del Borgo di San Pietro 1
“Parla come leggi” contest di lettura ad alta voce condotto da Massimo Vitali.

A quanti anni avete iniziato a leggere? Pensate di saperlo fare solo perché state leggendo queste righe? Avete mai letto navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser ad alta voce?
Partendo dai più scellerati esempi di letture per voce di Massimo Vitali, continueremo con incipit di romanzi ogni volta diversi in cui ognuno potrà trovare la sua strada, perché gli incipit sono come le formiche: si somigliano forse, ma portano su sentieri differenti.
Da Italo Calvino a Kurt Vonnegut, da Douglas Adams a Stefano Benni, ognuno leggerà un incipit di un romanzo diverso fino alla resa finale: il giudizio di un’insindacabile giuria popolare che decreterà il vincitore del contest.

In palio al vincitore un buono omaggio di 15 euro offerto dalla nostra libreria, mentre per il secondo e il terzo posto free drink per schiarire la voce.

Ingresso libero, ma è suggerita la prenotazione a info@lestanzecafe.it
A tutti i prenotati a nome di Radio Città Fujiko 103.1 fm che ordineranno una consumazione, in omaggio il buffet.

NEWSLETTER DAL 21 AL 25 FEBBRAIO (a Trame e in giro per la città)

Martedì 21 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Emanuela Mascherini “Alice senza Meraviglie” (edizioni Pendragon).
L’autrice ne parlerà con Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi, direttori della collana di narrativa Glam in cui il volume è inserito.

Sempre martedì 21 febbraio due eventi in giro per la città supportati dal nostro bookshop
alle 17 alla sala dello Stabat Mater presso l’Archiginnasio in piazza Galvani 1 a Bologna
“Mille diavoli in chiesa” presentazione del volume di Laura Pasquini “Diavoli e inferni del Medioevo” (Il Poligrafo).
L’autrice ne parlerà con Rolando Dondarini ed Eugenio Riccomini.
E alle 18
presso Vag 61 in via Paolo Fabbri 110
presentazione del libro di Girolamo de Michele “La scuola è di tutti” (minimum fax).

Mercoledì 22 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro “Non dirmi come va a finire”, antologia ideata e curata da Gianluca Morozzi, Daniela Bortolotti e Eugenia Fattori (Clown Bianco Edizioni).

Giovedì 23 Febbraio alle 17.30 
presso al Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca dell’Archiginnasio
presentazione del volume “I lembi dei ricordi. Ri(n)tracciare il paesaggio di Goffredo Parise”, a cura di Maria Gregorio (Antiga edizioni, 2016). 
Intervengono: Marco Antonio Bazzocchi, Maria Gregorio e Paola Italia.
In collaborazione con Antiga Edizioni.
Bookshop a cura della nostra libreria.

Venerdì 24 febbraio alle 18 in libreria
Roberta Franchi presenta “Il corpo narrante. Pedagogia dell’agire sportivo” (Carocci).
L’autrice ne parlerà con il dottor Fabio Onofri, ex atleta che ha giocato a pallacanestro e praticato arti marziali per molti anni, e con la dottoressa Marina Simboli, insegnante di Educazione Fisica.

Sabato 25 febbraio alle 18 in libreria
Rita Covello presenta la guida “Napoli al femminile” (Morellini) e ne parla con la giornalista e scrittrice Camilla Ghedini.

Martedì 21 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Emanuela Mascherini “Alice senza Meraviglie” (edizioni Pendragon).
L’autrice ne parlerà con Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi, direttori della collana di narrativa Glam in cui il volume è inserito.

Quella di Celeste, ghost writer e attrice ad anni alterni, è una favola contemporanea sulla seconda verginità di chi rinasce e si risveglia, dopo dieci anni di convivenza, in un mondo che non ha più le regole che conosceva. Una rialfabetizzazione affettiva, sessuale e sociale. 
Il viaggio, a tratti tragicomico e surreale, di chi, nonostante un passato impossibile da seppellire, il tempo che avanza, l’inesistenza di un lavoro, le case a forma di loculo che costano come ville extralusso, i frequenti attacchi di panico sedati a colpi di corsa sul posto e gli uomini con nevrosi a carico, vorrebbe il suo lieto fine. Come ogni eroina che si rispetti, come ogni essere umano prima di andare a dormire, o come Alice, ma senza meraviglie.

Emanuela Mascherini è attrice, scrittrice e regista. Diplomata in recitazione presso il Centro sperimentale di cinematografia, in regia presso la New York Film Academy e laureata in Sociologia del cinema. Ha pubblicato fra gli altri il saggio “Glass Ceiling. Oltre il soffitto di vetro” (Edimond, 2009), il romanzo “Memorie del cuscino” (Castelvecchi, 2009), il manuale “Non ci casco più. Donne che amano troppo, poco e male” (Kowalski 2012). 
“Alice senza meraviglie” è uscito nell’ottobre del 2016. Il suo fim più recente, in cui recita tra i protagonisti, è  del 2016 “In bici senza sella” regia di Cristian Iezzi e Chiara de Marchis.

Sempre martedì 21 febbraio due eventi in giro per la città supportati dal nostro bookshop
alle 17 alla sala dello Stabat Mater presso l’Archiginnasio in piazza Galvani 1 a Bologna
“Mille diavoli in chiesa” presentazione del volume di Laura Pasquini “Diavoli e inferni del Medioevo” (Il Poligrafo).
L’autrice ne parlerà con Rolando Dondarini ed Eugenio Riccomini.

A quando risalgono le prime rappresentazioni del Diavolo e dell’Inferno? E come si sono evolute dalle più antiche manifestazioni meramente allusive del VI secolo sino agli esiti più maturi, per quanto a volte ripetitivi e un po’ naïfs, che condussero alle innovative intuizioni del Rinascimento? Attraverso l’originale analisi di un vasto apparato illustrativo, Laura Pasquini delinea la formazione e lo sviluppo delle raffigurazioni dell’aldilà, a partire dalle prime iconografie di quello che si può definire il “bestiario del Maligno”, mediante la messa in scena di parabole particolarmente significative e dedicando ampio spazio alle rappresentazioni delle tentazioni di Cristo e alle prime immagini di esorcismi. Il percorso prosegue indagando le rappresentazioni del secolo XI, in cui, con l’incremento della lotta alle eresie, il demonio e il suo regno intensificheranno le loro comparse in sistemi iconografici già noti e in soluzioni figurative fino ad allora inusitate. 

e alle 18
presso Vag 61 in via Paolo Fabbri 110
presentazione del libro di Girolamo de Michele “La scuola è di tutti” (minimum fax).

Questo libro è uscito qualche anno prima della legge n. 107 conosciuta come la legge “Buona Scuola”, e continua a farci riflettere sui problemi della scuola pubblica, indicando la strada per una resistenza culturale e civile. 
Il Coordinamento dei precari e delle precarie della scuola di Bologna ne incontrerà l’autore. Sarà l’occasione per discutere assieme a chi lavora nella scuola a proposito delle criticità contenute nella legge che attualmente regola l’istruzione scolastica, e provare, perché no, ad immaginare delle alternative.

Mercoledì 22 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro “Non dirmi come va a finire”, antologia ideata e curata da Gianluca Morozzi, Daniela Bortolotti e Eugenia Fattori (Clown Bianco Edizioni).

“Oggi – scrive Attilio Palmieri nella prefazione – le serie TV non si guardano e basta. Oggi le serie TV si usano. Quelli più creativi, come gli autori di questo libro, hanno capito che le serie televisive rappresentano anche una fonte di ispirazione, che li ha portati a scrivere i racconti contenuti in questo volume. L’operazione è di estremo interesse”.

“Non dirmi come va a finire” è una raccolta di 20 racconti curata da Daniela Bortolotti, Eugenia Fattori e Gianluca Morozzi. Ogni racconto è ispirato alla serie TV preferita dall’autore. I personaggi di Sex and the city, True detective, I Soprano, Scrubs, Friends, Doctor Who, CSI, Sherlock, Quantum leap, Battlestar Galactica, Outlander, Doctor House, Breaking bad, Mozart in the jungle, The Big Bang theory, Vinyl, Vikings, Sons of anarchy e Daredevil entrano in vite e in situazioni molto più “normali”, con effetti tragicomici.

Gli autori: Daniela Bortolotti, Eugenia Fattori, Gianluca Morozzi, Serena Scandellari, Alberto Albo Petrelli, Carlotta Borasio, Eliselle, Mara Munerati, Luca Martini, Andrea Malabaila, Silvia Iriza Zagolin, Giorgio Maringola, Cristina Brondoni, Francesco Palmisano, Teresa Buzzi, Alen Grana, Benedetto Solazzi, Silvia Antolini, Piero Marella, Tommaso Tom Raffoni.

Giovedì 23 Febbraio alle 17.30 
presso al Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca dell’Archiginnasio
presentazione del volume “I lembi dei ricordi. Ri(n)tracciare il paesaggio di Goffredo Parise”, a cura di Maria Gregorio (Antiga edizioni, 2016). 
Intervengono: Marco Antonio Bazzocchi, Maria Gregorio e Paola Italia.
In collaborazione con Antiga Edizioni.
Bookshop a cura della nostra libreria.

Il libro contiene testi di Marco Vigevani, Goffredo Parise, Claudio Rosati, Maria Gregorio, Daniela Brunelli, Aurora Di Mauro, Claudio Rorato, Stefano Cecchetto, Francesco Maino, Vitaliano Trevisan, Moreno Vidotto. 
Con interventi pittorici di Giosetta Fioroni e Vittorio Bustaffa.

Lo scrittore Goffredo Parise ha vissuto con il paesaggio veneto un intenso rapporto, che ha lasciato indelebili tracce nella sua opera letteraria e nelle due case da lui abitate negli ultimi anni, dapprima a Salgareda, poi a Ponte di Piave. L’intento del volume, curato da Maria Gregorio e realizzato in collaborazione con la Società Letteraria di Verona e grazie al fondamentale contributo di Fondazione Masi, a trent’anni dalla scomparsa dello scrittore, è quello di ricostruire una serie di mappe, affidandole ai testimoni della vita di Parise a Salgareda e a Ponte di Piave. A loro è stato chiesto di tracciare la rete delle relazioni umane e territoriali dello scrittore in terra trevigiana – nell’intento di dare rappresentazione visiva alla vita dell’autore, intrecciata con la vita della comunità e racchiusa entro la cornice di un paesaggio divenuto tessuto connettivo del suo essere e sentirsi scrittore veneto.
Le mappe sono accompagnate da alcune riflessioni sul “paesaggio culturale” scritte dagli autori del libro e da brevi note autobiografiche di chi le ha disegnate; note che traducono l’intrinseca emozione di un legame che non si è mai spento. Le mappe sono, infine, il punto di partenza per una rivisitazione dei luoghi di Parise in terra veneta nella sequenza disegnata da Vittorio Bustaffa, a esse fanno da contrappunto alcune riprese dei luoghi raffigurati nonché una serie di “cartoline”: immagini fotografiche di Moreno Vidotto, alle quali Giosetta Fioroni ha aggiunto il suo tocco di artista.

Venerdì 24 febbraio alle 18 in libreria
Roberta Franchi presenta “Il corpo narrante. Pedagogia dell’agire sportivo” (Carocci).
L’autrice ne parlerà con il dottor Fabio Onofri, ex atleta che ha giocato a pallacanestro e praticato arti marziali per molti anni, e con la dottoressa Marina Simboli, insegnante di Educazione Fisica.

Viviamo ormai tutti come Mr. Duffy di Joyce: “Mr. Duffy lived a short distance from his body” frase che può essere tradotta con “viveva a una certa distanza dal suo corpo” , quindi troppo  distante, oppure “viveva a una breve distanza dal suo corpo”, quindi troppo vicino. 
Noi tutti oggi viviamo il corpo in questa doppia forma, da troppo lontano o da troppo vicino, per questo non riusciamo più a leggerlo con chiarezza. Come se avvicinassimo il naso alle pagine quel tanto da non riuscire più a distinguerne le parole, oppure ci tenessimo a quella certa distanza che le mostra sfuocate e confuse. Eppure appena nasciamo, siamo subito corpo, il nostro corpo. Un corpo che ci muove, porta e sopporta, che ci e-muove cioè emoziona, muove verso fuori, e infine ci commuove anche, cioè ci muove con e versus, mettendoci in relazione con noi stessi e col mondo. Meriterebbe un’attenzione migliore. Meriterebbe la giusta distanza. Tutto questo porterebbe a una relazione migliore. Ma avere una miglior relazione cosa significa?

Roberta Franchi, allenatrice e chinesiologa, è nata nel 1969 e insegna Atletica Leggera alla Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Bologna. Ha praticato con passione e successo, e ora è Trainer di ostacoli ed eptathlon. Si occupa di metodologia dell’allenamento, e in particolare di postura; preparatore Atletico di squadre di serie A di Pallacanestro e Baseball, ha anche seguito la preparazione atletica di ciclisti e bobbisti di livello olimpico. Insegna yoga, pranayama e meditazione a tutti i suoi atleti. Scrive poesie ed è appassionata di pedagogia e filosofia. Ha ideato metodiche di allenamento che fondono le discipline orientali con teorie e tecniche di training occidentale. 
Non crede nei ‘metodi’ ma nelle persone.

Sabato 25 febbraio alle 18 in libreria
Rita Covello presenta la guida “Napoli al femminile” (Morellini) e ne parla con la giornalista e scrittrice Camilla Ghedini.

Coraggiosa e tenace, come le sue donne, Napoli è femmina: nella leggenda della sirena Parthenope, nella storia, nei profondi contrasti, nella sua bellezza che ammalia e rende schiavi. 
Tacco in borsetta, Napoli va visitata in tutta comodità, la guida vi accompagna alla scoperta di mete imperdibili e per conoscere il capoluogo campano e i suoi cittadini, non c’è nulla di meglio che immedesimarsi nella sua atmosfera abituandosi alle sonorità e gestualità della parlata locale (la guida contiene un breve dizionario e dei cenni sulla grammatica partenopea) e preparandosi alle leggende e superstizioni di cui ne è intrisa e le passioni che l’accendono.
Napoli è anche una galleria di prelibatezze culinarie, di pizzerie, ristoranti, trattorie, pasticcerie e caffè che Rita Covello ha selezionato le lettrici. 
A chiudere il tour della città, consigli per lo shopping tra negozi e mercatini, per ammirare le nuove espressioni artistiche delle numerose gallerie che la costellano e muoversi in tutta tranquillità anche con bambini al seguito.
“Napoli al femminile” di Rita Covello fa parte della collana “Guide al femminile”, una serie unica in Italia dedicata alle donne: nei testi numerose indicazioni e consigli per vivere con serenità la vacanza fatta a braccetto di un’amica, mamma, sorella o cugina.

Rita Covello, napoletana doc, architetto e velista, amante del mare e dei viaggi. Dopo la laurea a Napoli, ha studiato e vissuto a Parigi, poi a Londra e Milano, per tornare ad affacciarsi sul suo Golfo nel 2009. Ora la sua Napoli la vede all’orizzonte, dalla sua casa di Sorrento. Esperta di storia dell’architettura e di beni culturali, lavora da anni nel turismo. La sua passione per il viaggio come scoperta e per un turismo esperienziale e di qualità l’hanno portata a fondare la società “T4T Tailors for Tourism”. Cuoca e buongustaia, tifosa del Napoli, ha sempre coltivato con cura l’amore viscerale – e a volte contrastato – per la sua Città.